Tavola rotonda sul romanzo “Qualche lontano amore” di Carla De Bernardi

Domani, 23 febbraio, dalle 18,30 alle 18,33 alla Casa di Vetro 

  via Luisa Sanfelice 3 (Tram 12 e 14 e linea bus 90/91-fermata Molise)

www.lacasadivetro.com

 

prima della “Tavola Rotonda”  sul romanzo “Qualche lontano amore”  di Carla De Bernardi (Mursia,2011) a cui parteciperanno Maria Cristina Koch (psicoterapeuta e saggista), Francesca Zanasi, avvocato matrimonialista e titolare della rubrica “Finchè amore non vi separi” su Vanity Fair e Antonio Steffenoni (scrittore di “Ragazze” e “Meglio andare lontano”), Anteprima Mondiale della commedia  “L’Altra” con due grandi protagonisti, Margò Volo, attrice diplomata al Piccolo di Milano e Mario Traverso, avvocato e attore del Teatro di Eduardo.

 

Rigidamente tratto dal Romanzo in 1 pagina, 17 parole, 89 caratteri spazi esclusi, 99 caratteri spazi inclusi,7 paragrafi, 9 righe

   di Carla De Bernardi

“Eden” e “Ad Lucem” di Alessandro Cortese

Alessandro Cortese è nato a Messina nel 1980. A Pescara lavora come insegnante per la scuola media e superiore. Nel Gennaio 2008, la casa editrice milanese Arpanet decide di pubblicargli il racconto: “Vita e ricordo di Mary Ann Nichols. Prostituta” sul volume “Concept – Storia”, un primo contatto che permette allo scrittore e alla redazione  di conoscersi.

È nel Luglio del 2010 che, sempre per Arpanet, l’autore pubblica il suo primo romanzo, Eden, in cui la storia della Creazione viene riscritta mantenendo i propri punti fermi ma assumendo connotati sostanzialmente diversi. L’opera è premiata da pubblico e critica, i quali hanno apprezzato l’impostazione pirandelliana che l’autore ha impresso al romanzo. Eden è un’audace reinterpretazione della Storia della Creazione e del Giardino dell’Eden dal punto di vista degli angeli. Un gruppo di ribelli, tra insospettabili tradimenti ed enigmatici spiriti, decide di scoprire che cosa significhi libertà. Con un linguaggio dal sapore antico e ricco di riferimenti biblici e un’impaginazione in lettere capitali, Alessandro Cortese rivoluziona la lettura della Genesi, proiettando il lettore verso l’identificazione con Lucifero, custode della luce di Eden. Un ribaltamento che seduce, invertendo l’eterna dialettica tra bene e male.

Il nuovo romanzo di Cortese, che uscirà nel dicembre del 2012 sarà intitolato Ad Lucem. La nuova narrazione si apre dopo la caduta del primo uomo e della prima donna e la cacciata degli angeli ribelli dal paradiso. A metà strada tra un romanzo di genere mistico ed uno fantastico, Ad Lucem si sviluppa osservando la trasformazione di un angelo in soldato, da capo rivoluzionario fedele ai propri credo libertini a dittatore capace di sfruttare tutto e tutti in nome d’un disegno personale. Allusioni all’attuale modo di far politica dei governi mondiali sono la scenografia davanti alla quale monta il tema centrale della vendetta, rendendo l’epopea di Lucifero totalmente diversa, ma mai stonata, rispetto a quanto è noto su questa importante figura non solo religiosa ma anche culturale.

 

COMUNICATO FORNITO DALLO STESSO AUTORE.

 

 

La cultura si arricchisce con TraccePerLaMeta

E’ nata TraccePerLaMeta, un’associazione culturale con sede a Sesto Calende (Varese) ma che non intende avere limiti di distanza geografica. L’idea è nata da un ristretto gruppo di persone, accomunate dall’amore verso la cultura e la scrittura. Come sancito nello Statuto dell’Associazione, regolarmente iscritta, tra i suoi obiettivi c’è la diffusione della cultura artistico-letteraria e la volontà di essere luogo d’incontro e aggregazione.

L’affiliazione all’Associazione offre una serie di servizi quali la partecipazione attiva ad incontri, convegni e conferenze, la possibilità di usufruire di editing e lavori di recensione/prefazione per le proprie opere, delle agevolazioni su eventuali gite organizzate e su concorsi letterari organizzati. Le modalità per associarsi o per rinnovare la propria affiliazione sono indicate sul sito ufficiale dell’Associazione, www.tracceperlameta.org dove pure si potrà venire a conoscenza delle varie attività ed eventi promossi dalla stessa.

L’Associazione intende incentivare un clima culturale attento e condiviso, portare al centro degli interessi delle persone il valore della parola, l’analisi del proprio vissuto, la riscoperta dell’animo poetico e di ogni altra espressione artistica.


Segnalazione di “Il ragazzo del destino” di Maria Elena Gattuso

TitoloIL RAGAZZO DEL DESTINO
Autore: Maria Elena Gattuso

Editore: Il Ciliegio Edizioni
Caratteristiche: formato 14×21
ISBN: 978-88-88996-79-0
Pagine: 336
Collana: Narrativa

Genere: Paranormal Romance

Descrizione: Il Destino, un insieme di eventi inevitabili e non solo. Nelle sue molteplici forme diviene umano possessore di corpi quasi assenti. Attorno ad esso, la vita di Rebecca, dolce e pensierosa, mossa da una inavvertita voglia di cambiamento. Tra i due un patto. Quest’ultima la parola chiave che lega immaginazione e calamità ad un breve arco di tempo: sette giorni alla protagonista per poter sconfiggere il fato. In lei, una domanda catartica, l’attrazione per le cosiddette coincidenze e un susseguirsi di prove che rendono instabile e lacunoso il suo cammino di trasformazione. Tra le pagine, l’Amore, inteso come cuore pulsante che recita realtà e desideri, lontano da spiegabili eventi e vicino a tipiche suggestioni giovanili. Eppure, il fulcro del romanzo resta la volontà. Ciò che muove il mondo è il non arrendersi anche quando scompare un ultimo spiraglio.

 

“Non è importante se vinci o se perdi ma in che modo giungi a una delle due vie. Se sai di essere destinata a perdere e ti arrendi subito, è un conto; se invece perdi sforzandoti di lottare, è tutta un’altra cosa, perché in questo modo riuscirai a comprendere a fondo il progetto che qualcuno ha designato per te…”.

 

L’opera è stata adottata presso il liceo linguistico “Giovanni Bertacchi” (Lecco) come testo formativo.

Per ulteriori informazioni:

Questo è il link del sito: ilragazzodeldestino.jimdo.com

Booktrailer: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=F2AHH2hFgT4

Pagina Facebook: Il Ragazzo del Destino

Presentazione del libro “Sciamanager” di Massimo Borgatti

“Sciamanager”, un libro – esperienza alla Feltrinelli di Ferrara, Sabato 3 Marzo

Sabato 3 Marzo alle ore 17.00 presso la libreria Feltrinelli di Ferrara (Via G.Garibaldi, 30)

L’autore Massimo Borgatti presenta in maniera esperienziale il suo libro:

Sciamanager, la via energetica alla leadership tra sciamanismo e management”

Ed. Il Punto d’Incontro

Dal dialogo tra il manager e lo sciamano nasce Sciamanager, un percorso di crescita professionale e personale, un cammino verso l’efficacia e la libertà, attraverso la piena espressione del proprio potenziale. La mappa di questo viaggio, descritta in un originale manuale teorico-pratico, nasce dal collaudato modello ENERGY-FOCUS-FLOW: padronanza dell’intento, padronanza della consapevolezza, padronanza della trasformazione.

“Siamo esseri di energia che hanno dimenticato la loro natura energetica, per questo dedichiamo la nostra vita a sostenere un’immagine sociale piuttosto che a coltivare e ad accrescere il nostro potenziale energetico.”

Massimo Borgatti, è Ingegnere Gestionale esperto di consulenza organizzativa e di formazione manageriale. Ha formato oltre 1000 manager di alcuni tra i più importanti gruppi italiani. Da oltre 10 anni studia in chiave moderna le tradizioni sciamaniche di tutto il mondo e ne sperimenta, individualmente e su gruppi, l’efficacia.

Per ogni ulteriori informazioni: www.massimoborgatti.it

Responsabile Promozione e Marketing: alessia.cutrufo@esperio.it

“Ultimi pensieri di un robot” di Emanuele Marcuccio

a cura di Emanuele Marcuccio

Blade Runner è uno di quei film che ho iniziato ad apprezzare con il tempo, tanto da arrivare a metterlo nella mia top five personale.
È il capolavoro di Ridley Scott ed uno dei migliori sci-fi che siano mai stati girati; l’epica scena della morte di Roy mi ha sempre affascinato, chi non ricorda le sue ultime parole!

«Io ne ho… viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…

Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione…

 e ho visto i raggi “b” balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser…

 e tutti quei… momenti andranno perduti nel tempo…
Come… lacrime… nella pioggia…

 è tempo… di morire…».

Roy Betty, la vittima, salva la vita al proprio carnefice, vincendo in se stesso l’invidia e l’odio che ha sempre nutrito verso il genere umano; dimostra così la sua superiorità ed il livello massimo di conoscenza acquisiti, al punto da accettare la morte senza alcuna resistenza e la colomba che viene liberata e si libra in volo, a mio parere, sta proprio a significare la sua liberazione definitiva.

C’è un libro da cui è tratta l’ambientazione del film, ma non la trama; in questo caso Ridley Scott è andato oltre il libro, è uno di quei rari casi in cui è meglio il film del libro, infatti, è una delle opere minori di Philip K. Dick, il titolo letterale dall’originale inglese è Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, tradotto più liberamente con Il cacciatore di androidi.

Cito da wikipedia: “Lo scrittore morì poco prima dell’uscita del film, e poté vedere soltanto una proiezione privata composta da alcuni spezzoni di lavorazione. Inizialmente molto scettico sull’intera operazione, dato che la sua opera veniva di fatto stravolta, fu in seguito uno dei maggiori sostenitori del film, che non a caso è dedicato alla sua memoria. In particolare Dick rimase molto colpito dal set cinematografico, che a suo dire era stato costruito esattamente come lui aveva immaginato l’ambientazione del romanzo”.

Ispirata alla morte di Roy, nel 1995 ho scritto questa poesia, pubblicata nel marzo 2009, nella mia raccolta Per una strada.

Ultimi pensieri di un robot

O umano mondo avverso,

ch’io mi ribellai,

a ché continuare a lottare?

Il mio sogno elettrico

è morto per sempre.

(27/6/1995)

© Emanuele Marcuccio, Per una strada, SBC Edizioni, 2009, p. 71.

Poesia e commento pubblicato per gentile concessione dell’Autore.

È vietata la riproduzione e la diffusione di stralci o dell’intero articolo senza il permesso dell’Autore.

Intervista a Gaetano Cuffari, a cura di Gioia Lomasti

Intervista a Gaetano Cuffari

a cura di Gioia Lomasti

Come scrivi le tue opere, su carta o col computer?

Dipende dalle circostanze: è una questione di insight, di ispirazione, di raccolta di idee, anche. Mi affido alle percezioni del momento, per cui può risultare a me più convincente scrivere in un modo piuttosto che nell’altro.

I testi escono di getto o li elabori?

I testi rappresentano un’idea ed il significato che attribuisco ad essa; sovente può capitare che io senta il bisogno di ricercare la completezza di questo significato attraverso la scelta di parole più adatte a dare le giuste sfumature espressive.

A che età’ hai cominciato a scrivere?

Ho sempre scritto, da che ho memoria. Negli anni sono cambiate le formule, ma sono sempre stato attratto da questo esercizio.

Qual è la tua atmosfera ideale per la scrittura?

Sicuramente quella generata dallo stare in compagnia di me stesso; amo dedicare una parte del giorno o della notte soltanto ai miei pensieri ed è questo clima di ricercato isolamento che spesso facilita il mio scrivere.

In una parola, cos’è per te la scrittura?

Passionalità

Cosa traspare dalle tue poesie?

Le diverse sfumature di tutti i miei stati d’animo, le mie riflessioni, le mie attenzioni; ecco, direi che probabilmente dalle mie poesie traspare il senso del mio stare dentro la vita.

Perché, secondo te, la poesia ha minor pubblico rispetto alla narrativa, tanto da esser considerata di nicchia?

Credo che questa convinzione sia legata principalmente alla diversa percezione che si ha della poesia rispetto alla narrativa e al clima culturale dentro il quale tale percezione si determina. Non sempre la poesia e la narrativa accolgono la stessa tipologia di lettore e tale condizione è determinata, a mio modesto avviso, dal differente modo di “sentire” queste due forme comunicative, attribuendo ad esse una differente finalità.

Hai nuovi progetti in cantiere? Puoi svelarci in esclusiva delle news?

Ho nuove e vecchie idee ma preferisco svelare ciò che esiste e non ciò che potrebbe esistere …

Tra poesia e narrativa, cosa scegli e perché?

Sono legato sia alla poesia che alla narrativa; la scelta dell’una piuttosto che dell’altra nelle mie giornate è determinata dai momenti che attraverso, dai diversi stati emotivo/percettivi in cui mi trovo, quindi scelgo entrambe.

Cosa pensi del mondo virtuale riguardo alla promozione dell’arte?Ritieni che internet sia un buon strumento di visibilità’ ?

L’esistenza del mondo virtuale e di internet ha giocato un ruolo fondamentale per la trasmissione culturale in genere e di quella artistica nello specifico. Ritengo che “la Rete” sia un ottimo strumento di visibilità per chi vuole promuovere o conoscere.

A tuo parere, cosa occorre per diventare un bravo scrittore?

Per rispondere a questa domanda bisognerebbe innanzitutto determinare cosa intendiamo per bravo; Il bravo scrittore è colui che scrive bene oppure che vende bene? Il bravo scrittore è colui che viene riconosciuto tale dai più oppure no? Personalmente ritengo che lo scrittore comunichi emozioni e la buona riuscita di questa trasmissione spesso non è soltanto il risultato delle capacità dello stesso ma di vari fattori esterni altrettanto rilevanti. Essere appagati da ciò che si scrive nel momento in cui lo si fa e riscontrare possibili miglioramenti nel confronto con se stessi credo sia il miglior sentore di crescita per uno scrittore.

Quali sono i tuoi poeti preferiti?

Non ho poeti preferiti, piuttosto ho poesie predilette, ma se dovessi fare il nome di uno o più autori che gradisco faccio il nome di Stefano Benni, che non è esattamente un poeta ma è anche un poeta o di Pasquale Panella.

Con quale genere di poesia ti identifichi?

Sono molto attratto dalle poesie che dicono e non dicono, che non rilasciano significati molto chiari ma che preferiscono affidare il loro senso alla libera interpretazione del lettore. Definirei tali versi “quadri astratti o surrealisti di parole” un affascinante gioco ad incastro in cui esplorare se stessi attraverso la lettura.

Descrivi con una definizione il tuo lavoro, Spine d’arancio

Un colorato e armonioso impasto di emozioni.

Hai un sogno nel cassetto?

Forse uno solo o più di uno ma di certo c’è che ho tanta voglia di poter vivere il sogno più grande di tutti: la mia vita.

Gaetano Cuffari è nato a Catania nel 1976. I suoi interessi spaziano dal campo artistico e poetico all’impegno civile e sociale. Laureato in Scienze Socio-Psico-Pedagogiche presso l’Università degli Studi di Catania, ha pubblicato una raccolta di versi autoprodotta, intitolata “Versi Introversi” per La Nuova Copia edizioni nel 2009 e nello stesso anno ha partecipato con sue poesie alla raccolta “Essenza, Collana Poesia e Vita Vol.3 edito da Rupe Mutevole Edizioni. Ha inoltre realizzato nel 2010 un Saggio Sociologico intitolato “Il colore del Nero, Cultura e Comunicazione del crimine a Catania e in Sicilia”.

Ti ringrazio molto per questa intervista.

A cura di Gioia Lomasti per Vetrinadelleemozioni.com

GIOIA LOMASTI HA CONCESSO DI PUBBLICARE QUESTA INTERVISTA SU QUESTO BLOG. 


Premio Letterario “La Lode” – Edizione 2012

E’ stata indetta l’ Edizione 2012 del Premio nazionale di poesia “La Lode”   con scadenza 30 .6. 2012.

Sono previste 3  sezioni:

1)      poesia singola,laica o religiosa(Max 4 in cinque copie coi dati personali sopra ciascuna copia;

2)      libro di poesie non anteriore al 2006 in cinque copie coi dati sopra;

3)      fiaba o racconto breve di non più di 3 pagine in cinque copie coi dati sopra.

 

Non è previsto alcun onere o contributo. Si può partecipare a una o a tutte le sezioni.

Il premio consiste in una accurata recensione(“Lode”) delle opere presentate e in volumi omaggio di poesia. E’ prevista anche una segnalazione per i lavori più meritevoli.

I lavori della giuria si concluderanno al più tardi entro il mese di novembre 2012.

Inviare le opere al dottor Armando Romano,v.F.Paolini,55-00122 Roma.

Le opere spedite non saranno restituite. Riceveranno comunicazioni solo i premiati e i segnalati.

Per informazioni  si può utilizzare l’e- mail: romans2001@tiscalinet.it.

 

Il coordinatore

dott. Armando Romano

Tributo ad Andrea Zanzotto: “Con dolce curiosità” di Matteo Chiavarone

Matteo Chiavarone

Con dolce curiosità
Tributo ad Andrea Zanzotto
Collana: Poesia – InVersi
ISBN: 978-88-97139-13-3
Pagine: 182
Prezzo: 10 euro
Uscita: 20 febbraio 2012

Nel ricordo di Andrea Zanzotto alcuni studiosi hanno deciso di rendergli omaggio con un volume che racchiude degli interventi capaci di
coniugare l’aspetto accademico con il lato umano che da sempre ha contraddistinto l’opera del grande poeta morto nel 2011. Un volume
agile pensato per avvicinare più persone possibili a quell’idea di poesia che ha reso Zanzotto uno degli autori italiani più conosciuti al mondo.
Con diversi punti di vista si è cercato di analizzare i vari aspetti (linguistici, culturali, umani) di un corpus poetico difficilmente classificabile per la vastità e per la varietà di stili, linguaggi e contenuti. Il volume, curato da Matteo Chiavarone, che da molti anni si occupa di poesia, racchiude testi di: Giorgio Linguaglossa, Ugo Fracassa, Paolo Di Paolo, Andrea Spadola, Maria Cristina Mannocchi, Philippe Di Meo, Vera Lúcia de Oliveira, Andrea Viviani, Paolo Rigo, Massimiliano Coccia.

Matteo Chiavarone è nato e vive a Roma. Ha lavorato e collaborato con diverse realtà editoriali (Perrone, Ensemble) e culturali (Istituto Di Politica, Flanerí, Il Recensore.com). Per il marchio Perrone Lab ha curato e ideato la collana “Lab City Lights”. Ha pubblicato due raccolte di poesie: Gli occhi di Saturno e Blanchard Close (Perrone, 2006/2011). Suoi articoli, saggi ed interviste sono apparsi su diversi volumi e testate. Il suo sito è: http://www.matteochiavarone.com – 320.4126622

“The day is yours – Kenneth Branagh” di Ilaria Mainardi, recensione a cura di Lorenzo Spurio

The day is yours – Kenneth Branagh

di Ilaria Mainardi

con postfazione di Daniele De Angelis

Siska Editore, 2011

ISBN: 9788897642039

 

recensione a cura di Lorenzo Spurio

Ho accettato con piacere la richiesta di Ilaria Mainardi di leggere il suo testo critico-saggista su Kenneth Branagh sebbene, non me ne vergogno a riconoscerlo, non sapevo chi fosse. Ho immaginato che si trattasse di uno scrittore e che quindi il suo discorso fosse una sorta di analisi critica sulla sua produzione. Mi sbagliavo. Ho preferito documentarmi un po’ prima di affrontare una lettura di questo tipo, sulla quale, diversamente, non sarei stato neppure in grado di dire due parole. Wikipedia è una buona fonte di informazioni per neofiti che intendono avvicinarsi a un determinato autore o argomento. La pagina di Kenneth Branagh era abbastanza fornita. Ho conosciuto così per la prima volta il soggetto del saggio della Mainardi. Attore, regista e produttore teatrale, Branagh è celebre principalmente per la messa in scena di una serie di adattamenti teatrali sui maggiori plays shakesperiani ma anche per la sua parte nel film sui crimini nazisti Operazione Valchiria (2008).

Lo scritto della Mainardi è ben organizzato e sostenuto anche da un buon apparato bibliografico che consente al lettore di capire come un regista della nostra contemporaneità sia riuscito a fondere e plasmare con maestria e talento espressioni artistiche diverse, dandone prova attraverso la rivisitazione, l’adattamento e la messa in scena delle opere del grande scrittore di Stratford-upon-Avon. La stessa Mainardi osserva nella nota introduttiva: “Kenneth Branagh uno dei più compiuti esempi di ciò che teatro e cinema dovrebbero essere”.

Il testo si snoda in vari capitoli, partendo da un profilo biografico dell’autore in cui la Mainardi fa riferimento al singolare atteggiamento di Branagh ragazzino nel sapersi districare con l’inglese ufficiale e l’irlandese a seconda delle situazioni, per passare poi alle varie fasi dell’affermazione della sua carriera come regista non mancando di far riferimento al suo lampante e tempestivo successo, seppur criticato da qualcuno. Punto di snodo importante nel suo encomiabile lavoro è la creazione nel 1987 della Renaissance Theatre Company. Da ricordare anche le sue collaborazioni con vari attori molto noti, tra cui Emma Thompson e Colin Firth ma la Mainardi si sofferma a lungo soprattutto su alcuni personaggi shakesperiani molto famosi: Otello e gli Enrichi che nel corso della storia sono stati interpretati tante volte. Ad arricchire il testo è un articolo di Jaime Diamond che la Mainardi ha tradotto in italiano.

Lorenzo Spurio

 

E’ SEVERAMENTE VIETATA LA RIPRODUZIONE E LA DIFFUSIONE DI STRALCI O DELL’INTERA RECENSIONE SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL’AUTORE.

Premio Nazionale “Poesia Onesta” edizione 2012

VERSANTE Associazione Culturale
organizza
PREMIO NAZIONALE POESIA e NARRATIVA
«POESIA ONESTA»
7a edizione – 2012

Il Concorso riguarda sia gli adulti che gli studenti
CONCORSO ADULTI
Sez. A – Raccolta di 6 poesie in italiano.
Sez. B – Raccolta di 6 poesie nei dialetti italiani.
I testi devono avere la traduzione in italiano.
Sez. C – Racconto breve in italiano.
Sez. D – Racconto breve in dialetto
REGOLAMENTO
Sezioni A e B: le raccolte (edite e/o inedite) con titolo, devono pervenire in due copie dattiloscritte, di cui solo una recante nome, cognome, indirizzo, telefono e/o cellulare, e-mail, oppure in unuca copia anonima accompagnata 
dalla scheda di partecipazione compilata.
Gli autori della Sez. B devono dichiarare la località incui il dialetto si parla.
Ogni poesia non deve superare i 36 versi. 
Sezioni C e D: ogni narratore sia in lingua che in dialetto può partecipare con 1 solo racconto per sezione, in due copia dattiloscritte, di cui solo una (1) con nome, cognome, indirizzo, telefono e/o cellulare, e-mail; oppure in unica copia anonima, accompagnata dalla scheda
di partecipazione compilata. Il racconto non deve superare le cinque cartelle in formato A4.
Provvederà la segreteria a produrre le copie anonime per la Giuria esaminatrice.
INVIO OPERE
Gli elaborati delle quattro sezioni vanno spediti entro il 30 giugno 2012.per posta a:
Associazione Culturale VERSANTE 
POESIA ONESTA Via Molino, 15
60020 Agugliano (AN)
o per e.mail: associazioneversante@gmail.com
I poeti delle sezioni A e B devono far pervenire € 10.00 se partecipano ad una sezione, € 15.00 se partecipano ad entrambe.
I narratori delle sezioni C e D devono far pervenire € 10.00 per il racconto inviato. Se partecipano ad entrambe le sexioni, il totale di € 15.00. Chi partecipa a tre o quattro sezioni invierà un totale di sole € 20.00.
La quota va inviata unitamente alle opere o con versamento sul conto corrente postale n. 8358993 intestato a
VERSANTE Associazione culturale – Premio POESIA ONESTA.
L’invio dovrà contenere la cedola postale che attesti l’avvenuto versamento.
I dati personali saranno trattati nel rispetto del codice sulla privacy, ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs n. 196/2003.
PREMI
Sezioni A e B
I primi classificati della sezione A e della sezione B riceveranno € 300,00 cadauno e quindi copie dell’antologia che contiene le loro sillogi. I secondi, terzi e quarti classificati delle Sez. A e B avranno pubblicate le loro raccolte e riceveranno ognuno n. 10 copie del volume Poeti in italiano e in dialetto. Verranno inseriti anche singoli testi che la Giuria riterrà meritevoli di pubblicazione.
Una sezione speciale premierà la migliore silloge marchigiana, sia in lingua che in dialetto, nel caso in cui non risultasse tra i vincitori alcun autore delle Marche. 
Sezioni C e D
I primi classificati delle sezioni riceveranno € 200.00 ciascuno. I primi tre racconti classificati, sia in lingua che nei vari dialetti italiani, verranno pubblicati nell’antologia, e gli autori riceveranno ognuno 10 copie del volume.
* I testi inviati non saranno restituiti. I partecipanti cedono, a titolo gratuito, i diritti dei testi pubblicati nel volume.

Cerimonia di premiazione. È prevista in Ancona e Falconara dal 05/10/2012 al 07/10/2012