Alberti canta sempre, Ivvi Editori, Battipaglia, 2021.
Un libro ricco di dettagli e di approfondimenti attorno a uno dei poeti spagnoli più grandi del Secolo scorso: Rafael Alberti (1902-1999), autore di un gran numero di libri, di poesia e teatro, intellettuale strenuamente impegnato nelle file comuniste. Gli albori della sua carriera lo vedono come pittore ma ben presto diventerà uno dei più insigni poeti della nota Generazione del ’27 e dell’intera Spagna del secolo scorso. Per fuggire dalla dittatura franchista trascorse un lungo esilio nel nostro Paese, animando la vita culturale della Capitale e non solo. In questo libro, tracce della sua distintiva poetica, dell’amore per la tauromachia, del suo viaggio americano, finanche dell’insolita amicizia con Federico García Lorca e quella immortale per l’universo felino. Arricchiscono il volume una liricografia autentica di Rafael Alberti contenente un testo poetico della poetessa brasiliana Márcia Theóphilo e uno studio riepilogativo sul saggio, posto quale nota di lettura finale, a cura del critico letterario Lucia Bonanni.
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La ragazza di via Meridionale. Percorsi critici sull’attività poetica di Anna Santoliquido, prefazione di Vincenzo Guarracino e postfazione di Neria De Giovanni, Nemapress, Roma, 2021.
La ragazza di via Meridionale è un’opera interamente dedicata all’attività poetica della poetessa, scrittrice e saggista Anna Santoliquido, nata e sviluppata nel corso del 2020, a continuo contatto con la stessa autrice destinataria delle pagine del saggio. Ad arricchire l’opera, organizzata in vari capitoli dove risalta, per ricchezza di contenuti l’intervista condotta da Spurio all’Autrice, è la postfazione del critico Neria De Giovanni, Presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari e la pregevole l’immagine di copertina, opera del noto pittore serbo Zoran Ignjatović, attentamente scelta dalla Santoliquido che, nell’est Europa, è molto stimata, conosciuta, letta e tradotta. L’idea del volume – come spiegato da Spurio nell’introduzione – è nata nel corso di un approfondimento sull’opera della Santoliquido iniziato qualche anno fa e che ha portato nel 2019 ad attribuirle il prestigioso Premio alla Carriera in seno al Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” di Jesi. Nel volume ben viene posto in evidenza il lungo e apprezzato percorso poetico pluridecennale di Anna Santoliquido, lucana di nascita, barese di adozione, ideatrice del Movimento Internazionale “Donne e Poesia” che negli anni ha prodotto un’attività di promozione culturale e di solidarizzazione assai importante, finanche convegnistica ed editoriale, in tutta Italia.
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Inchiesta sulla poesia, Prefazione di Massimo Pasqualone, Place Book Publishing, Rieti, 2021, 238 pp.
Il libro raccoglie saggi e approfondimenti che il critico marchigiano ha voluto dedicare alla poesia e alle sue varie sfaccettature ed è il completamento di un’iniziativa da lui lanciata nel dicembre 2019 quando decise di lanciare un’inchiesta sulla poesia dirette ai poeti, a coloro che la poesia “la fanno”. L’adesione è stata massiccia, circa duecento poeti italiani e non solo ed è stata trasversale vedendo partecipare poeti di tutte le generazioni, di qualsiasi tendenza, caratterizzati da stili, tematiche e propensioni quanto mai diversificate. Ad arricchire il volume sono una nota introduttiva del critico letterario Massimo Pasqualone e, in appendice, alcuni contributi aggiuntivi che aiutano ad ampliare ancor più lo studio e la riflessione sulla complessità dell’universo poetico nella nostra contemporaneità. L’autore ha deciso infatti d’inserire il testo di una sua recensione scritta tempo fa per il poeta e haijin campano Antonio Sacco interamente volta ad approfondire il fenomeno dello haiku e un saggio particolarmente interessante, sulle nuove forme e linguaggi poetici, dalla street poetry alla InstaPoetry, scritto dalla poetessa Flavia Novelli. Inoltre vi è una nutrita scelta di citazioni sulla poesia del noto poeta Corrado Calabrò estratte da un suo saggio dal titolo particolarmente evocativo, C’è ancora spazio, c’è ancora senso per la poesia?.
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Il canto vuole essere luce. Leggendo Federico Garcia Lorca, Prefazione di Antonio Spagnuolo, Bertoni, Perugia, 2020, ISBN: 9788855352376
Il canto vuole essere luce. Leggendo Federico García Lorca, opera della quale Spurio è autore e curatore, si compone di tre parti: una prima parte con interventi critici sull’opera letteraria (tanto poetica che drammaturgica) di Federico García Lorca a firma di Lorenzo Spurio, Lucia Bonanni, Cinzia Baldazzi e Francesco Martillotto, una seconda parte con vari testi poetici di autori classici – coetanei e amici di Federico García Lorca – che gli dedicarono poesie e composizioni commemorative (Rafael Alberti, Manuel Altolaguirre, Luis Cernuda, Miguel de Unamuno, Miguel Hernández, Antonio Machado e Pablo Neruda), proposti in originale e tradotti in italiano e una terza sezione nella quale sono presenti una serie di poesie scritte da autori contemporanei ispirate/dedicate a Federico García Lorca (testi di Lucia Bonanni, Luisa Ferretti, Emanuele Marcuccio, Michela Zanarella, Daniela Raimondi, Giorgio Voltattorni e del sottoscritto). Non meno influente, per chi è appassionato dell’universo lorchiano, è una nutrita bibliografia sulla sua vita e opera, utilizzata nel corso della stesura del presente volume e alla quale si rimanda per eventuali e ulteriori approfondimenti. L’importante progetto editoriale ha visto la collaborazione di Lucia Cupertino e Hebe Munoz che si sono occupate di tradurre e revisionare una parte delle traduzioni e dell’artista campano Franco Carrarelli – noto come “L’Irpino” – che non ha fatto mancare la sua pregevole collaborazione (oltre al disegno di copertina, all’interno vi sono varie altre illustrazioni).
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La giovane poesia marchigiana, Prefazione di Antonio Spagnuolo e appendice di Lucia Bonanni, Santelli Editore, Cosenza, 2019, pp. 278, ISBN: 9788832040821
Antonio Spagnuolo osserva nella prefazione: “L’impegno che il presente volume richiede è senza alcun dubbio di alto valore culturale, sia per le molteplici poetiche indagate sia per i variegati testi presentati, in quel fascino assoluto che l’attimo della lettura accenda tra l’immaginazione e la preziosa scoperta del segno. Lorenzo Spurio con certosina cura esamina e propone ventitré interventi critici, veri e propri saggi, per numerosi autori, poeti tutti nati o residenti nella Marche. Una regione ricca di storia e di arte, che ha dato i natali a diversi personaggi. […] Le copiose presenze si alternano in un caleidoscopico vortice che tocca svariati approdi. […] Poesia e incisività critica che nascono da una spontaneità d’intenti, nella quale gli autori qui presentati affrontano tematiche cariche di sentimento e di partecipazione, testi ricchi di una cultura maturata negli anni e convinta di riallacciare i richiami di visioni o di paesaggi, di memorie conservate gelosamente o di scatti del subconscio, sempre pronto a svelare i segreti dell’intimo, del segno difficile a leggersi, anche quando tutto sembra possibile possa accadere”. Nel volume sono presenti saggi/recensioni di Spurio sugli autori Angelelli Rita, Angeletti Elvio, Ansevini Andrea, Ausili Marco, Centinaro Alessandro, Cesaretti Mauro, Curzi Valtero, Dachan Asmae, Dania Camilla, De Marchi Lella, Fava Lorenzo, Fortuna Marco, Gabbanelli Alessandra, Galli Sabrina, Grimaldi Fabio, Innocenzi Francesca, Kaen Eugenio, Marchegiani Rita, Mohorovich Bruno, Morbidelli Renata, Oro Morena, Palazzesi Gianni, Perrone Cinzia, Piergigli Matteo, Piermarini Martina Luce, Romiti Ilaria, Rovinelli Raffaele, Sartarelli Oscar, Sgroi Fabrizio, Spurio Giorgia, Spurio Lorenzo, Squarcia Marco, Strinati Fabio, Talevi Piero, Tombi Michela, Veschi Michele, Vesprini Jessica, Zampa Lorenza (di ciascuno è riportata una poesia).
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Cattivi dentro. Dominazione, violenza e deviazione in opere scelte della letteratura straniera, Prefazione di Lucia Bonanni, Helicon, Arezzo, 2018, pp. 243, ISBN: 9788864665085
Il volume appare come il frutto di anni di studi, ricerche e approfondimenti su testi narrativi della letteratura straniera: anglo-americana ma non solo, incentrati, a loro modo attorno al tema cardine della violenza, vista e percepita in varie forme e contesti. Spurio si occupa del non facile tema dell’infanzia nei capitoli dedicati a William Golding (Il signore delle mosche), IanMcEwan (L’inventore dei sogni) e Mark Haddon (Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte) e di intrecci dove la devianza di carattere sessuale fa il capolino come accade in Una settimana di vacanza della francese Christine Angot. L’hard power, impiegato ad ottenere forme di consenso con la minaccia e la violenza, è analizzato in Joseph Conrad (Cuore di tenebra), Anthony Burgess (Arancia meccanica) e Todd Strasser (L’onda). Attenzione viene posta anche nei confronti di atti auto-lesionistici come il suicidio, tanto dei personaggi (Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides, Il piccolo Eyolf di Henrik Ibsen) che dei letterati stessi, con varie pagine dedicate a Virginia Woolf.
Il critico letterario Lucia Bonanni, che firma la breve nota iniziale e la quarta di copertina, ha scritto: «L’analisi attenta e particolareggiata dei fatti e dei personaggi presenti nei testi in esame, verte su quella “malattia culturale” che investe adulti deviati e giovani disillusi il cui processo esistenziale evidenzia la diversità che assume una propria connotazione rispetto al tema del disagio e a quello del conflitto. Quella analizzata dal critico è una folla atipica, organizzata intorno a dinamiche relazionali che non seguono un ordine di regole prestabilite, ma le negano e le sovvertono fino a giungere a esiti estremi, reiterati nel tempo e all’interno di un ribellismo esasperato e pericoloso».
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Scritti marchigiani. Istantanee e miniature letterarie, con nota di lettura di Guido Garufi, Le Mezzelane Editore, Santa Maria Nuova, 2017, pp. 304, ISBN: 9788899964313
In questo volume è contenuta una scelta di scritti critici di Lorenzo Spurio dedicati all’opera di alcuni poeti e scrittori della sua regione, le Marche, scritti con intenti e finalità diverse negli ultimi cinque anni. Alcuni di essi sono comparsi a corredare le opere degli autori in forma di prefazione, postfazione o nota di lettura, altri, nella forma della recensione, sono stati diffusi su riviste cartacee ed online. Il percorso letterario che il lettore si appresta a compiere è contraddistinto da alcuni itinerari che provvedono a fornire elementi e tracciati per potersi avvicinare, con questo valido supporto ricco di tesi e riflessioni, ad alcune opere letterarie di autori marchigiani. Dopo l’apprezzato progetto di curatela della poesia marchigiana dall’Ottocento ad oggi dal titolo Convivio in versi che lo ha impegnato negli ultimi anni, Spurio ritorna ad occuparsi del concetto di marchigianità coniato da Carlo Antognini, investiga la questione dialettale, canta la sua affascinante Regione -unica al plurale- facendoci conoscere intellettuali di spessore che hanno contraddistinto la storia della poesia italiana e rischiara la luce nel vorticoso panorama dei poeti d’oggi, dedicandosi con perizia e profondità, all’analisi di alcune opere dei poeti marchigiani del nostro periodo che ritiene particolarmente meritevoli di menzione. A completare l’itinerario sono ventiquattro fotografie a colori dello stesso Spurio scattate in altrettanti posti delle Marche ricchi di fascino e storia.
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La parola di seta. Interviste ai poeti d’oggi, con prefazione di Sandro Gros-Pietro, PoetiKanten, 2015, ISBN: 9788899325206
Lo scrittore e critico letterario marchigiano Lorenzo Spurio ha raccolto in questo volume una serie di interviste fatte negli ultimi anni ad esponenti di spicco del panorama culturale letterario legate all’universo della Poesia. Sandro Gros-Pietro nella prefazione osserva: «Per usare la metafora scelta dall’autore, la poesia è una parola di seta, tanto elegante quanto resistente e tenace, pure nella sua leggerezza dell’essere. Il merito maggiore di Lorenzo Spurio, per il quale non smetteremo di essergli grati anche negli anni a venire, è quello di non avere voluto, neppure come idea peregrina o barlume montaliano, propinarci l’ennesimo repertorio sulla poesia italiana d’attualità, cioè una sorta di distillato d’autore sui nomi fondanti e significativi dei bravi poeti che rappresenterebbero il nostro tempo. Lorenzo Spurio non è, dunque, caduto in quel collettore oscuro della vicenda poetica che gorgoglia solo di presunzione e di collusione con il potere editoriale, e che compila le classifiche di merito tra i poeti italiani con la risibilità truffaldina delle hit parade canzonettare, ma al contrario si è mantenuto fedele a una concezione di “viaggio nella conoscenza poetica d’attualità». Tra i poeti intervistati figurano Corrado Calabrò, Marzia Carocci, Ninnj Di Stefano Busà, Fausta Genziana Le Piane, Dante Maffia, Francesco Manna, Fulvia Marconi, Julio Monteiro Martins, Nazario Pardini, Franco Pastore, Renato Pigliacampo, Ugo Piscopo, Anna Scarpetta, Luciano Somma, Antonio Spagnuolo, Rodolfo Vettorello e Lucio Zinna. In appendice una sezione dedicata alle interviste di alcuni giovani promesse poetiche: Iuri Lombardi, Emanuele Marcuccio, Annamaria Pecoraro e Michela Zanarella.
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Il sangue, no. L’aporia della vita ne “La ballata di Adam Henry” di Ian McEwan, con prefazione di Anna Maria Boselli Santoni, PoetiKanten, 2015, ISBN: 9788894038897
Il presente nuovo saggio critico di Lorenzo Spurio è dedicato all’analisi dell’ultimo romanzo dell’anglosassone Ian McEwan, La ballata di Adam Henry (The Children Act), opera pubblicata nel 2014 e che, come Spurio delinea, pone dei quesiti etici importanti che chiamano l’uomo contemporaneo alla riflessione, invitandolo a una presa di posizione. Dal testo: «Ciò che motiva le discussioni che possono aprirsi tra diritto alla vita e libero arbitrio, osservanza di precetti religiosi e atto di coscienza o di responsabilità sono tutte circoscritte all’interno di una domanda più ampia con la quale ci chiediamo, pure retoricamente, se sia più importante la vita (pure con i suoi difetti, le sue mancanze, le sue malattie più o meno invalidanti) e la cura e la difesa della stessa o, piuttosto, il far fede a una libera scelta personale, un’osservanza salda in un precetto religioso che rifiuta una terapia terapeutica salvavita. La credenza in un dogma, contestabile da più parti, deve comunque trovare il rispetto e la considerazione degli altri che non lo condividono perché frutto di una libera espressione della propria confessione».
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Ian McEwan: sesso e perversione, con prefazione di Antonio Melillo, Photocity, 2013, ISBN: 978-88-6682-463-3
In questo ampio saggio, che si apre con una prefazione dello scrittore Antonio Melillo sul ruolo dell’amore nella letteratura, Spurio sviscera alcune delle problematiche sociali proposte dall’autore inglese tra le quali la follia, le aberrazioni, il perturbante, il deviato e la degenerazione di alcuni atteggiamenti frutto di una psiche malata. Il percorso che il lettore è chiamato ad intraprendere è agevolato da un ricco apparato di critica e di note esplicative o di riferimento che rimandano ad altrettanti testi ai quali Spurio si rifà. Il saggio affronta il tema della sessualità vista dagli occhi allucinati di giovani senza regole (come avviene nel romanzo The Cement Garden) o nei suoi aspetti deleteri di una bieca perversione (come avviene in The Comfort of Strangers) e in varie altri narrazioni l’autore lo impiega, invece, per chiarire l’austerità dei tempi in cui ambienta le sue storie, la contrapposizione tra visione patriarcale e il nascente femminismo. Questo saggio è una ricca e propedeutica analisi critica allo studio della narrativa di Ian McEwan.
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Flyte & Tallis – Ritorno a Brideshead ed Espiazione: una analisi ravvicinata di due grandi romanzi della letteratura inglese, Photocity Edizioni, 2012, ISBN: 978-88-6682-300-1, pp. 143
Che cosa hanno in comune Ian McEwan, uno dei più grandi autori inglesi viventi, ed Evelyn Waugh, saggista e giornalista post-vittoriano, oltre ad essere entrambi inglesi e scrittori? A un primo giudizio sommario, molto poco. In realtà, se li si analizza più da vicino ci sono vari punti di contatto tra i due autori, i cui stili, influenze, ideologie e sensibilità, rimangono però molto lontani tra di loro. L’ateo McEwan e il convertito al Cattolicesimo Evelyn Waugh. Il pacifista e femminista McEwan e il colonialista simpatizzante per le Destre fasciste Evelyn Waugh. Non son queste, però, a mio avviso le cose che fanno uno scrittore. Si tratta, infatti, di libere impostazioni personali che derivano dalla scelta incondizionata di ideologie o credenze che rimangono mera questione personale e oggettiva dell’autore. Alcuni critici – e lo stesso McEwan- hanno osservato che è evidente l’influenza waughiana di un classico come Ritorno a Brideshead nell’acclamato romanzo Espiazione, pubblicato nel 2001. Non è necessario avere una completa conoscenza della narrativa dei due autori per poter azzardare tale affermazione. Questo saggio che si apre con una prefazione del critico fiorentino Marzia Carocci, analizza in maniera comparativa questi due libri dei due autori che hanno contribuito a innalzare la grandezza del genere narrativo. In conclusione è riportata, inoltre, la traduzione in italiano di un valido saggio scritto da un Brian Finney, docente americano, sul romanzo di McEwan. (dalla quarta di copertina)
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La metafora del giardino in letteratura, co-autore Massimo Acciai, Faligi, 2011, ISBN: 978-88-574-1703-5, pp. 240
La metafora del giardino in letteratura è una raccolta di saggi di breve-media lunghezza scritta assieme a Massimo Acciai che analizzano il tema del giardino e il suo significato in numerosi libri della letteratura europea, prevalentemente quella italiana e quella di lingua inglese. La passeggiata che i due autori ci fanno fare in questi giardini – alcuni edenici, altri misteriosi, altri in decadenza – si apre con una interessante riflessione del poeta e scrittore fiorentino Paolo Ragni che, gentilmente, ha scritto una nota di prefazione. Il percorso parte dall’immaginario del giardino nei testi religiosi e nel mito per poi passare alla letteratura moderna e contemporanea; i capitoli si susseguono volutamente senza seguire un criterio cronologico per rendere la lettura più varia e meno dottrinale. Acciai ha prediletto prevalentemente lo studio e l’analisi di testi che appartengono al genere fantasy e al fantascientifico, tra cui opere di Asimov, Tolkien, C. S. Lewis, Oscar Wilde, G.H. Wells mentre Spurio si è dedicato ad analizzare la “metafora del giardino” in vari classici (Jane Eyre di Charlotte Brontë, Il giardino segreto di F.H. Burnett, Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll…). Il testo fornisce, infine, una adeguata bibliografia in lingua italiana e in lingua originale delle opere trattate e di altri testi saggistici per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente l’argomento.
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Jane Eyre, Una rilettura contemporanea, Lulu Edizioni, 2011, ISBN: 9781447794325, pp. 101 – anche e-book
Jane Eyre, il grande romanzo di Charlotte Brontë, anche se venne scritto più di centocinquanta anni fa, è particolarmente attuale. Ne è testimone la grande tradizione critico-letteraria che da sempre ha posto al centro del suo studio e della sua esegesi questo romanzo considerato, assieme a Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen e Cime tempestose di Emily Brontë, una delle prime narrazioni in cui l’eroina è espressione di ideali femministi. Negli ultimi venti anni un gran numero di scrittori affermati e esordienti hanno ripreso il mother text di Jane Eyre per continuare la storia in esso contenuta, rivederne alcuni aspetti o, addirittura, stravolgerla per darne una veste completamente diversa e originale. Questo saggio affronta in maniera comparativa come alcuni scrittori hanno fatto utilizzo del testo della Brontë nelle loro riscritture e rivisitazioni dell’opera.