Laura Honoris Apollinaris a Maffia, Pecora, Pardini, Di Stefano Busà e De Luca

L’Università Pontificia Conferisce Laurea ad Honorem a Ninnj Di Stefano Busà, Nazario Pardini, Elio Pecora, Dante Maffia e Liana De Luca

LAUREA APOLLINARIS CONFERITA SOLO A 5 tra i più grandi poeti contemporanei

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17/04/13 – Notizie dalla FSC
Laurea Apollinaris Poetica 2013: conferimento presso COMUNICATO-STAMPA l’Ups il 9 maggio
Categoria: News Fsc  UNIVERSITA’ PONTIFICIA Pubblicato Mercoledì, 10 Aprile 2013.

Il 9 maggio 2013 presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS verrà conferita la Laurea Apollinaris Poetica 2013 a cinque tra i massimi Poeti italiani contemporanei. Il prestigioso riconoscimento, nato nel 2010 dal Circolo Premio Streghetta ad opera di Serena Siniscalco, poetessa e promotrice culturale, sarà conferito dal Rettore Magnifico dell’UPS, prof. Carlo Nanni, ai poeti :Liana De Luca, Ninnj Di Stefano Busà, Dante Maffia, Nazario Pardini ed Elio Pecora.
La celebrazione di Laurea avrà luogo nell’Aula CS1 alle ore 17.30 alla presenza della Giuria, costituita dal prof. Orazio Antonio Bologna, Presidente di Giuria (UPS, Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche), dalla prof.ssa Neria De Giovanni (Università degli Studi di Sassari) Presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari, dalla prof.ssa Cristiana Freni (UPS, Facoltà di Filosofia), dalla prof.ssa Giusi Saija (UPS, Facoltà di Scienze di Comunicazione sociale. La denominazione latina Laurea Apollinaris Poetica intende rievocare l’antico rito, in terminologia oraziana, detto Laurea donandus Apollinari (“meritevole dell’alloro di Apollo”. Horat. Carmina IV,II,9) con la quale il sommo poeta latino Orazio riconosceva i meriti di Pindaro. Oggi, detta Laurea rappresenta il massimo livello conferito a Poeti italiani di alto merito. Pertanto si propone come pista di lancio per un auspicabile Premio Nobel per la Letteratura.

A Senigallia la presentazione di “Come Bovary” di Cinzia Piccoli

 VENERDI 3 MAGGIO  2013

 

ORE 17.00

 

BIBLIOTECA COMUNALE ANTONELLIANA

 SENIGALLIA

 

PRESENTAZIONE DEL ROMANZO DI CINZIA PICCOLI

 

COME BOVARY

 

INCONTRO CON L’AUTORE

  LUCA RACHETTA, SCRITTORE E CRITICO LETTERARIO,

PRESENTA E INTERVISTA L’AUTORE

 

coverVenerdì 03 maggio, alle ore 17.00, presso la Biblioteca Antonelliana di Senigallia, si terrà la presentazione del libro “Come Bovary” di Cinzia Piccoli edito da Pequod.

L’incontro sarà condotto dal noto autore senigallliese Luca Rachetta che curerà l’intervista all’autrice.

Il romanzo, le cui recensioni sono state pubblicate dai quotidiani  Resto del Carlino e Il Messaggero, è già stato presentato a Pesaro con l’introduzione della’Assessore alla Provincia di Pesaro e Urbino Davide Rossi presso la libreria Il Catalogo di Giovanni Trengia.

“Se avessi previsto tutto questo – In cerca d’amore nella Catania di fine millennio” – di Luca Raimondi

Se avessi previsto tutto questo – In cerca d’amore nella Catania di fine millennio – di Luca Raimondi
Edizioni Il Foglio, 2013
ISBN 9788876064197  
Pag. 240
Euro 15
Sinossi:

Stampa21 (1)Carlo Piras, studente all’Università di Catania, vive i suoi diciotto anni incastonati nella metà degli anni ’90, in un Paese dove da pochi mesi è crollato il primo governo Berlusconi e tutto sembra finalmente andare per il verso giusto. Soprattutto in una città che sembra vivere la sua rinascita. È qui che Carlo spera di trovare nuovi amici e – forse, magari – il grande amore. Attorno a lui il mondo si muove contromano, però. Le lezioni lo lasciano perplesso, le notti sembrano stordirlo e le ragazze sono enigmi che si muovono su gambe bellissime. Il primo vero scacco coincide col mancato conseguimento della patente, ma è la cugina installata in casa a destabilizzare Carlo, che comincia a fare i conti col proprio passato di ragazzo e col futuro da uomo. L’insonnia morde, la solitudine divora. I tentativi di conquistare le ragazze di cui si innamora rivelano la sua inadeguatezza alla vita.    

“Luca Raimondi attinge all’autobiografia ma se ne distacca ironicamente, raccontando una generazione che pagava in lire e rimorchiava artigianalmente. Un romanzo di formazione impastato di umorismo ma speziato di malinconia. Un’epopea quotidiana tardo-adolescenziale in cui l’amore e l’amicizia sono i valori da esaltare e (occasionalmente) tradire. La vita com’era meno di vent’anni fa, non troppo diversa da quella di oggi. La vita, insomma”. (Roberto Alajmo).

         

Luca Raimondi è nato nel 1977 ad Augusta, in provincia di Siracusa. Presso l’Università di Catania si è laureato in Filosofia nel 2000 e in Scienze dell’educazione nel 2003. Ha pubblicato con le Edizioni Dell’Ariete i romanzi “Cerniera lampo” (1996) e “Cuore del vuoto” (1998), con Aracne “Marenigma” (2009), con Melino Nerella il lungo racconto contenuto in “Amore, rabbia e verità” (2009) e quello più breve in “Le eccellenze del gusto” (2011). È autore anche di alcuni saggi, tra cui “Nient’altro che un sogno. Pasolini e la Trilogia della vita” (Bastogi, 2005), “Il pensiero pedagogico di Pier Paolo Pasolini” (Sampognaro & Pupi, 2006) e “Comunicare la cultura” (Bonanno, 2007). Regista, montatore e sceneggiatore, tra il 2002 e il 2008 ha diretto sei edizioni del festival “Corto Siracusano” (www.cortosiracusano.it), nel cui ambito ha pubblicato il volume “Fronte del corto. Scenari siciliani del film breve”. Collabora con il periodico on line “Diorama” (www.dioramaonline.org).   

“I libri di Giuseppina Vinci, tra poesia, racconti e articoli d’attualità”, a cura di Lorenzo Spurio

I due libri di Giuseppina Vinci, tra poesia, racconti e articoli d’attualità

Recensione a cura di Lorenzo Spurio

 

La poesia più bella
è il ricordo.
(in “Un ricordo”, BDA, p. 26)
 
La tua vita
è una catena
ci tiene insieme la catena della memoria,
lei non sarà mai sepolta
mai si dissolverà.
Tutto è memoria.
(in “La memoria”, CELS, p. 30)

 

DSCF3031Solitamente riservo una recensione o commento a ogni libro singolo, ma questa volta mi sento di fare un’eccezione per varie ragioni, la prima delle quali è che ho letto i due libri di Giuseppina Vinci parallelamente e da essi ne ho tratto un significato e insegnamento molto importante e per lo più condivisibile. Giuseppina Vinci, è una docente di materie classiche al Liceo Classico Gorgia di Lentini, in provincia di Siracusa, e negli ultimi anni si è dedicata con attenzione e capacità alla scrittura. I generi che ha trattato sono molto diversi tra loro: si va dalla poesia al racconto, dal saggio letterario su opere/poesie della letteratura italiana e inglese, all’articolo di giornale. Il suo primo libro, Battito d’ali (Aletti Editore, 2010) è una silloge di poesie ed è la prima di queste a dare il titolo alla raccolta, in essa si legge:

 La natura ci ha donato le capacità

del sentire e del discernere,
appunto ali per viaggiare
nei sentimenti,
nei pensieri.
 
in “Battito d’ali”, p. 17.

 

In questa prima silloge, Giuseppina Vinci utilizza i versi e le azioni della natura (il battito d’ali, il fragore di un’onda, la forza del mare) per esprimere i concetti universali di carattere ontologico che da sempre interessano e disturbano l’essere: qual è il senso del vivere? Dove andremo a finire? Esiste la vita eterna?, questioni che in parte la poetessa riassume in maniera laconica in questi versi: “Niente rimane nel nulla/ ma tutto è legato all’eternità” (in “Tempo dell’attesa”, p. 25).

Il secondo libro, Chiara è la sera (Angelo Parisi Editore, 2012) si compone di racconti, poesie e articoli di giornale. La parte delle poesie si apre con un omaggio a un grande della letteratura inglese, Thomas Hardy, che la poetessa ricorda e celebra durante la visita della sua tomba: “Solo accanto a te ho pregato” (p. 21) e ad Hardy è indirettamente dedicata anche la poesia “Tess” dedicata all’omonima eroina del suo celebre romanzo: “Tess, creatura amata/ […] tutti siamo te!” (p. 39). Nella silloge di poesie precedente, invece, era contenuto un impareggiabile lode a Keats, uno dei più grandi poeti in assoluto della letteratura: “La tua arte per sempre/ nei nostri cuori vivrà” (p. 29), conclude Pina Vinci.

DSCF3033Molte le poesie dall’intento chiaramente sociale e civile come “Combatti” nella quale la poetessa intima il giovane e l’uomo d’oggi a combattere, a manifestare le sue idee, a non lasciarsi mettere i piedi in testa e non farsi abbindolare dai potenti che ricercano sempre più potere; lo sguardo è a tratti amaro (“la sciocca strada della vita”, p. 24), a tratti catastrofico (“il male trionfa”, p. 24) e in parte sottende a una filosofia esistenzialistica cupa ed estrema: “L’unica cosa certa è l’infelicità” (p. 17) con echi di Schopenahuer e Leopardi (si noti che al poeta romantico marchigiano è dedicata una poesia commemorativa intitolata “Recanati” nella quale si legge: “Recanati oggi/ devo renderti onore/ devo inchinarmi ai Suoi versi/ all’immortalità della Poesia/ alla Speranza della Poesia” (p. 37).

Chiari i riferimenti alla religione nei simboli dell’acqua, della tomba (“La tomba racchiude il tutto e il nulla”, p. 43), della cenere, del tempo che passa, nel Natale, e nel fascino della creazione di cui la poetessa parla in “Land’s end” (p. 34).

La poetessa celebra anche la sua terra d’origine, Lentini, celebre per i grandi natali di Gorgia e Jacopo e l’esorta a riaversi dal torpore nel quale è caduta e a risorgere: “Ritorna ai tuoi antichi splendori” (p. 22) è la chiusa di questa poesia.

I racconti sono accomunati dalla loro brevità e al contempo dalla ricchezza dei sentimenti in essi contenuti: si parla di predestinazione e di religione, ma anche di senso del dovere, dell’importanza della famiglia e del rispetto e del dolce ricordo della figura materna, che nel racconto “Una donna”, viene descritta con un parallelismo con la poetessa Emily Dickinson: “Una viva nel ricordo dei suoi cari. Dimenticata dai tanti che l’hanno conosciuta. L’altra famosa nel mondo per la Sua poesia. Ho amato entrambe” (p. 19).

La parte conclusiva, quella sotto forma di articoli di giornale, contiene riflessioni, commenti apparsi su vari quotidiani locali e nazionali dove l’autrice esplica quelle che a suo dire sono le problematiche dell’oggi, cercando di indagare le ragioni dello stato letargico e indisposto della politica italiana e il perché di tanta violenza e sopraffazione. Mi sento di dire che gli articoli qui proposti, per tema, possono essere suddivisi in almeno quattro categorie:

–          gli articoli d’attualità, che prendono spunto da un fatto accaduto e al quale l’autrice ha partecipato più o meno attivamente (un incontro di poesia nel Liceo Classico, una visita a New York del dopo 11 settembre)

–          gli articoli sull’incertezza politica e il caos sociale (con riferimenti più o meno diretti e criticità nei confronti di certe classi di governo)

–          articoli ermeneutici che partono da un’analisi-confidenza con l’insegnamento cristiano e i testi biblici, il cui studio l’autrice invoca venga fatto con più dedizione nelle scuole

–          articoli su alcuni drammi sociali: la guerra, il razzismo, l’inferiorità della donna, etc.

 

Di politica si parla molto in questi articoli datati 2008: si parla della fine del governo Prodi, del clima d’incertezza, del momento delle elezioni, della classe dei potenti che “conclud[ono] patti di acciaio o di argilla con altri potenti” (p. 45) facendo finta di non sapere che “sarà sottoposto a un giudizio supremo” (p. 45). C’è insoddisfazione nei confronti dell’oggi visitato con criticità e delusione: i giovani nominano Aldo Moro come se si trattasse di un personaggio di secoli molto distanti da noi e questo genera nell’autrice rammarico e in un altro articolo lo stallo ideologico e la mancanza di una visione oggettiva e concreta all’interno delle fazioni politiche porta a chiedersi alla donna: “E se tornassero Almirante e Berlinguer? Intanto saremmo tutti più giovani. Quelli erano politici puri nelle loro convinzioni” (p. 64).

Ma i personaggi del nostro oggi che il lettore incontrerà saranno molteplici: da Martin Luther King, martire della battaglia d’uguaglianza razziale, a Obama che incarna un po’ la vittoria della classe nera che in America è sempre stata un po’ considerata sopraffatta e minorizzata; si incontreranno i pontefici: da Montini a Giovanni XIII, il Papa Buono, sino a Giovanni Paolo II e a Papa Ratzinger ricordato nel suo messaggio d’inizio Pontificato e in quello tenuto all’università di Ratisbona che tanto creò disagio e scompiglio. Personaggi che, uniti ad Aldo Moro di cui si parlava, rappresentano la cristianità e l’importanza della religione nel tessuto sociale italiano e occidentale in genere. “Riflettevo giorni fa su quanto sia diverso il mondo occidentale da quello orientale” (p. 72) scrive Giuseppina Vinci aprendo poi alla necessità al “rialzamento” della politica italiana.

E la poetessa descrive a tinte forti quelli che sono i mali del secolo, i sistemi corruttivi e denigratori che rendono il Belpaese una nazione felice sì, ma decenni orsono (l’Italia è qui utilizzata come grancassa dell’Occidente tutto): la subordinazione e la violenza nei confronti della donna, il maschilismo, il fondamentalismo religioso e il terrorismo che è presente nel sostrato di vari articoli tra cui “America spezzata e umiliata!” in cui la Vinci scrive “Ho sentito l’America spezzata. La padrona del mondo umiliata” (p. 49) a seguito del grande attentato nel 2001; ma in questo libro si parlerà anche della cattiva legge elettorale italiana, della necessità della revisione del sistema giudiziario e di quello scolastico, di quote rosa ed ogni idea, di ogni singola persona, dovrà essere tenuta da conto perché “Le idee ci distinguono, altrettanto le opinioni; ma se le idee e le opinioni non si espongono, che vale possederle?” (p. 68).

Il messaggio è chiaramente gravato da insoddisfazione nei confronti di decenni di malgoverno e falsa democrazia e mancata meritocrazia che conduce la poetessa a servirsi di parole potenti che vennero utilizzate da J.F. Kennedy: “Non chiedetevi cosa lo Stato può fare per voi, ma cosa voi potete fare per lo Stato” (cit. p. 51). Tutti, dunque, siamo utili e dobbiamo esserlo. Basta che ce ne rendiamo conto e che ci impegniamo collaborativamente e attivamente per un progetto condiviso (tanto in politica, quanto nelle altre sfere) affinché la paura, “che testimonia la piccolezza dell’essere umano” (p. 62) venga messa fuori gioco.

E per sempre.

 

 

I due libri di cui ho parlato sono:

 

Battito d’ali
di Giuseppina Vinci
Aletti Editore, Roma, 2010
ISBN: 978-88-6498-168-0
Numero di pagine: 42
Costo: 12 €
 
Chiara è la sera
di Giuseppina Vinci
Angelo Parisi Editore, Lentini (SR), 2012
ISBN: 9788896137284
Numero di pagine: 76
 

CHI E’ L’AUTRICE?

GIUSEPPINA VINCI è nata a Lentini (Siracusa), la città di Gorgia e Jacopone. Insegna al Liceo Classico Gorgia di Lentini da circa diciotto anni, dopo aver insegnato presso altre scuole pubbliche della stessa città: anni che hanno significato momenti di formazione, crescita e indimenticabili amicizie. Attenta alle problematiche sociali, ha pubblicato articoli su quotidiani nazionali e locali. I suoi due libri sono la raccolta di poesie “Battito d’ali” (Aletti, 2010) e “Chiara è la sera” (Angelo Parisi Editore, 2012).

  

a cura di Lorenzo Spurio

scrittore, critico letterario

 

Jesi, 24 Aprile 2013

E’ SEVERAMENTE VIETATO DIFFONDERE E/O PUBBLICARE LA PRESENTE RECENSIONE SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL’AUTORE.

“Perdonate il bianco e il nero” di Federica Sabbatini

Perdonate il bianco e il nero
di Federica Sabbatini
Onirica Edizioni, Milano, 2012
ISBN: 978-88-96797-43-3
 
Il libro si può acquistare direttamente dal sito della casa editrice cliccando qui
 
 
001Un percorso di donna, arduo, fatto di scelte difficili, di dolori inconfessabili, di ricerca della propria libertà e della propria dimensione. Un libro che aiuta chi non ce l’ha ancora fatta e in cui si potrà riconoscere chi invece è riuscito a ritrovare (o a scoprire) il vero “se stesso”. Tra poesia e prosa poetica, Federica Sabbatini, si destreggia con abilità, magia, tensione lirica e quotidianità. Il suo è un perfetto esempio di storia con tratti autobiografici che si fa storia universale, in cui tutti possiamo rimanere coinvolti, oltre ad avere il privilegio di assaporare una scrittura poetica intensamente vibrante.”
 
Daniela Cattani Rusich

CHI E’ L’AUTRICE?

Federica Sabbatini nasce ad Arcevia nel 1978, un piccolo paese in provincia di Ancona, dove tutt’ora oggi vive insieme a sua figlia.
Inizia a scrivere giovanissima, principalmente poesie, prosa poetica e riflessioni ma solo da poco tempo ha iniziato a comprendere l’importanza della condivisione, da quando un poeta contemporaneo le ha aperto gli occhi spiegandole che “la poesia diviene tale solo dal momento in cui la si condivide”.
Negli ultimi due anni ha iniziato a rendere pubblici i suoi scritti partecipando a concorsi letterari e conseguendo alcuni riconoscimenti tra i quali il secondo premio al premio letterario “San Benedetto nel cuore” nella sezione narrativa, prima classificata al premio letterario “Spiragli” di Altamura e una menzione d’onore al concorso letterario “Leggiadramente” della associazione “Carta e Penna” di Torino.
Le sue poesie appaiono in varie antologie di concorsi.
A dicembre 2012 pubblica il suo primo libro di poesie dal titolo “Perdonate il Bianco e il Nero” edito da Onirica Edizioni.

“Re Giorgio”, poesia di Lorenzo Spurio

Re Giorgio

 poesia di LORENZO SPURIO

 
A Giorgio Napolitano
presidente di tutti
 
 
Il presidente avrebbe lasciato
il tempo aveva fatto il suo corso;
tronfio del suo operato
si riposava su una poltrona
del colle più Alto
ascoltando le breaking news
in attesa della proclamazione
d’un nome d’altri.
Troppe incongruenze
e infausti segnali all’orizzonte
insicurezza e sfinimento
conditi da episodi di degradata moralità.
Voci
dicerie
accuse
polemiche
grida
proclami
vendette,
noie roboanti
e verdi marce romane,
delusioni di cristallo scalfito.
Il presidente era diventato re.
  
 
Jesi, 22-04-2013

  

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LORENZO SPURIO (C)

E’ SEVERAMENTE VIETATO DIFFONDERE E/O PUBBLICARE LA PRESENTE POESIA SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL’AUTORE.

A Rozzano (Mi) la rassegna d’arte del maestro Valeriano Dalzini e la presentazione del libro “Vibrazioni cromatiche”

Locandina_RassegnaArteDalzini_4maggio2013

VERNISSAGE

4 MAGGIO 2013 ORE 18.00 – Ingresso libero.

RASSEGNA D’ARTE

DAL 4 AL 10 MAGGIO 2013

PERSONALE DEL MAESTRO D’ARTE

 

VALERIANO DALZINI

“VIBRAZIONI CROMATICHE”

 

Introduce: Anna Maria Folchini Stabile

 

Centro Culturale Cascina Grande di Rozzano

viale Togliatti – Rozzano (MI)

ORE 10.00-12.00  15.00-19.00

con il patrocinio del Comune di Rozzano (MI)

Durante il vernissage verrà presentato il libro “Valeriano Dalzini: Vibrazioni Cromatiche” pubblicato da TraccePerLaMeta Edizioni da Anna Maria Folchini Stabile e Annamaria Stroppiana Dalzini, con prefazione a cura di Lorenzo Spurio.

[…] Il libro nasce da un’idea di Laura Dalzini come regalo per gli ottant’anni di suo padre, Valeriano Dalzini, pittore, affrescatore, artigiano e artista che ha svolto la sua attività in Milano e in Lombardia nel corso della seconda metà del ‘900. […] In breve, questo libro è una testimonianza di come un uomo ha amato e ama la vita, di come è stato capace di inseguire e seguire la sua passione facendone il suo destino, senza mai perdere forza e carattere, desideroso di superare vittoriosamente tutte le contrarietà quotidiane sia da bambino che da adulto e perfino in questi suoi giorni in cui con volontà e impegno affronta la sua giornata di paziente affetto dal Morbo di Parkinson. […] 

Anna Maria Folchini Stabile

(scrittrice e poetessa)

cover_vibrazioni cromatiche[…] Questo libro non è solo un accurato percorso tra i trascorsi di un uomo che tanto ha donato al privato quanto al pubblico, ma anche un manifesto di un artista come pochi nel nostro secolo che ha donato la sua professionalità e voglia di rappresentarsi a tutti. Un restauratore è un grande artista che vive coscienziosamente tra Passato e Presente: riconosce la gloria artistico-culturale degli anni andati e sensibilizza di fronte al deterioramento del tempo che passa motivando il bisogno di “far rinascere” rispettando i canoni classici. Persone che hanno questa grande capacità di colloquiare tra sfere temporali diverse sono rarissime e ancor più lo sono quelle che lo fanno con amore, rispetto per la tradizione e con un chiaro intento solidaristico e sociale: chi restaura un affresco storico non lo fa per se stesso, ma lo fa per l’arte in generale, per l’amore verso la tradizione, per gli altri, per i posteri. Lo fa, insomma, per tutti. […]

 Lorenzo Spurio

(scrittore, critico letterario)

  

[…] Valeriano Dalzini non va ricordato solo per i lavori a carattere monumentale: egli è anche un ottimo “pittore da cavalletto” che sa realizzare dipinti pregevoli tanto con la pittura a olio quanto con quella all’acquerello. Anche il suo disegno, classicamente impostato e dal tratto sicuro e nervoso, si differenzia per puntualità veristica, per una particolare dote costruttiva e per un accentuato vigore espressivo. […] I personaggi di Dalzini sono tratteggiati con grande efficacia, supportati da una tecnica agile e veloce che mantiene la freschezza del bozzetto e la suggestione dell’incompiuto. Nondimeno i suoi paesaggi possiedono sensibilità naturalistica e grande attenzione verso magiche atmosfere di ascendenza tardo-impressionistica.

E vi sono ancora infiniti altri soggetti che l’artista ha puntualmente ritratto tentandone, di volta in volta, una personale interpretazione che ne rendesse, oltre all’aspetto esteriore, l’essenza nascosta fra le pieghe delle apparenze visive. […]

 Franco Migliaccio

(pittore, docente e critico d’arte)

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Gilbert Paraschiva in memoria di Jannacci e Califano

Altri due “grandi” si aggiungono ai miei “Cantanti in Paradiso”

Enzo Jannacci e Franco Califano

di Gilbert Paraschiva

A distanza di un sol giorno l’uno dall’altro, ci hanno lasciato sotto Pasqua, ENZO JANNACCI e FRANCO CALIFANO, per una tournée in Cielo e festeggiare Pasquetta con gli Angeli del Paradiso.

Che dire di questi due stravaganti ma grandi e, soprattutto, amati artisti?!?!…

Il primo medico chirurgo, specializzato in cardiologia, che ha continuato la professione, anche quanto baciato dal successo, e che avrebbe potuto vivere anche soltanto coi Diritti d’Autore, ha continuato a fare l’Artista e,  il secondo, Franco Califano, che pur avendo avuto (a suo dire) ben oltre un migliaio di donne, ha preferito vivere da solo coi suoi quaranta gatti!

JannacciQuando sono partiti per questa loro ultima fantastica tournée, avrei voluto dir loro: “VENGO ANCH’IO!” ma sono certo che sarebbe intervenuto JANNACCI per dirmi: “NO, TU NO!!!” per cui non ho insistito e mi son detto: “Sia fatta la volontà di Dio”!

Ora son certo che sono felici ed in particolare ENZO perché è andato a trovare il nostro grande amico GIORGIO GABER cui lui era davvero molto ma molto affezionato!

Il 3 Giugno JANNACCI avrebbe compiuto 78 anni mentre il CALIFFO, il 14 Settembre, ne avrebbe compito 74. Entrambi, di poco, ma sempre più giovani di me, a dimostrare che la morte non guarda in faccia a nessuno!

Franco, pur essendo concepito a Tripoli, nacque nel Cielo della capitale libica; potrei dire: Venuto dal Cielo e tornato in Cielo ma fermamente convinto che tornerà sulla Terra perché, grossomodo, è questa è la frase che avrebbe voluto fosse scritta sulla sua tomba: “TORNERO’ PRESTO!” Non è certa la realizzazione di questo suo desiderio  ma è certo invece che ben presto ad una strada romana verrà dato il suo nome: Via Franco Califano!

Franco-Califano-mortoEbbi il piacere di presentarlo  più di una volta in Concerti, Spettacoli e Feste di Piazza ma di conoscerlo più intimamente nel 1989 al matrimonio di Diego Armando Maradona quando regalai ad entrambi una mia musicassetta incisa da me e Peppe Russo dal titolo “5 + 5” dove da un lato Peppeniello, se ben ricordo, fra i 5 brani italiani, era registrata una canzone appunto di Franco Califano mentre dall’altro, fra le cinque canzoni in francese vi era la mia “Le vrai amour” (la versione in francese di “’O VERO AMMORE”) che per quanto dedicata ad una donna, per noi artisti, (alludo ad Enzo Jannacci, il nostro grande comune amico Giorgio Gaber, Franco Califano, Peppe Russo e, con immodestia, aggiungo Gilbert Paraschiva, l’unico vero nostro grande amore (LE VRAI AMOUR) rimane sempre e soltanto la musica: “TUTTO IL RESTO E’ NOIA!”   (g.p.)

QUESTO TESTO VIENE QUI PUBBLICATO PER GENTILE CONCESSIONE DELL’AUTORE. E’ SEVERAMENTE VIETATO DIFFONDERE E/O RIPRODURRE IL PRESENTE TESTO SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL’AUTORE.

                                                                 

Arriva il “Pendolibro”, il primo libro con i racconti dei pendolari italiani

Arriva il PendoLibro (2013), il primo libro con i racconti dei pendolari italiani

 

Iniziativa promossa da Libreriamo (www.libreriamo.it) con il coinvolgimento dei booklovers (amanti dei libri) per editare e produrre il primo open e-book  sulle emozioni, i sogni, gli incontri, le problematiche degli italiani che tutti i giorni si muovono per lavoro o per studio. Scadenza per la realizzazione e la consegna delle opere sara’ giugno 2013

PendolibroLa condivisione conquista anche il mondo dei libri. Non solo dal punto di vista del mero scambio di un testo in maniera libera, ma anche e soprattutto nella capacita’ di scriverlo, produrlo ed editarlo. Da oggi, infatti, gli oltre 10 milioni di italiani che tutti i giorni si muovono per lavoro o per studio, utilizzando treni, aerei, auto, moto, pullman avranno la possibilita’ di raccontare la loro avventura giornaliera, fatta di emozioni, incontri, sogni, rabbia, e diventare essi stessi i protagonisti di un libro in formato digitale (e-book) che sara’ pubblicato e condiviso gratuitamente su Internet.

L’iniziativa prende il nome diPendoLibro (2013), nasce da un’idea di Libreriamo (www.libreriamo.it), il primo social book magazine completamente dedicato alla promozione  della lettura, dei libri e della cultura in generale, e si propone di raccogliere, selezionare, produrre ed editare un libro, facendo leva sulla partecipazione degli stessi pendolari. L’e-book sara’ poi distribuito in maniera assolutamente gratuita su Internet.

“La nostra e’ un’iniziativa sperimentale – AffermaSaro Trovato, mood maker e fondatore di Libreriamo – che tende a promuovere la lettura e i libri in un’Italia dove si legge poco, utilizzando le nuove tendenze che si stanno affermando grazie al web 2.0, dando spazio e rendendo protagonista la fantasia e la voglia di raccontare di migliaia di italiani che nutrono il sogno di scrivere un libro.  Abbiamo scelto i pendolari e il pendolarismo come oggetto del nostro e-book, per il duplice scopo di mettere in evidenza le problematiche che incontrano tutti i giorni gli Italiani per poter arrivare al lavoro o a Scuola/Universita’, ma allo stesso tempo per poter raccontare anche la parte piu’ intima e relazionale dell’esperienza del viaggio giornaliero. Non solo, il libro stesso e’ uno dei compagni di viaggio dei pendolari”.

Partecipare alPendolibro (2013), che se avra’ successo sara’ pubblicato anche anche nei prossimi anni, e’ molto semplice: bastera’ scrivere uno o piu’ racconti brevi legato/i alla propria esperienza di pendolare; andare sul sitowww.libreriamo.it o sulla pagina facebook del social book magazinehttps://www.facebook.com/libreriamo, cliccare sull’apposita icona PendoLibro 2013, inserire il proprio racconto nell’appositoform, e attendere giugno 2013 dove saranno comunicati quali saranno i racconti, selezionati da un’apposita giuria, che faranno parte dell’open e-book. Come indicazione di massima, la lunghezza dei racconti non deve superare le 20mila batture, corrispondenti a circa 10 cartelle di word. A selezionare i racconti sara’ la stessa redazione di Libreriamo coadiuvata da alcuni autorevoli critici letterari italiani.

IlPendoLibro (2013) prende spunto da alcune tendenze forti che si stanno affermando grazie alla rete: ovvero il “crowdsourcing” (da crowd, “folla”, e outsourcing, “esternalizzazione di una parte delle proprie attivita’”), termine usato spesso da aziende, giornalisti e altre categorie per riferirsi alla tendenza a sfruttare la collaborazione di massa, resa possibile dalle nuove tecnologie del Web 2.0, per raggiungere determinati obiettivi; il Book Sharing o BookCrossing (dai termini in lingua inglese book, libro e crossing, attraversamento, passaggio), che materialmente consiste nella pratica di una serie di iniziative collaborative volontarie e completamente gratuite, di cui alcune anche organizzate a livello mondiale, che legano la passione per la lettura e per i libri alla passione per la condivisione delle risorse e dei saperi. L’idea di base e’ di rilasciare libri nell’ambiente naturale compreso quello urbano, o “into the wild”, ovvero dovunque si preferisca, affinché possano essere ritrovati e quindi letti da altri, che eventualmente possano commentarli e farli proseguire nel loro viaggio; il Self Publishing (autoedizione o  auto pubblicazione), che consiste nell’assunzione da parte di un autore dell’attivita’ di pubblicare un libro o un’opera simile, senza passare attraverso la intermediazione di un editore.

IlPendoLibro (2013) sara’ la prima pubblicazione di Edizioni Liberiamo, sara’ in formato digitale, completamente gratuita e a disposizione di tutti coloro che amano i libri e la lettura. Si riserva la possibilita’ di tradurla in inglese per diffonderla anche all’estero.

“Molto rumors per nulla” dal 7 al 12 maggio a Roma

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PUNTO&VIRGOLA
presenta

MOLTO RUMORS PER NULLA
dal 7 al 12 maggio al teatro San Luca

Tutto è pronto per festeggiare il decimo anniversario di matrimonio del vicesindaco di New York e di sua moglie, i quali, per l’occasione,  hanno organizzato un party invitando quattro coppie di cari amici  dell’alta borghesia. Ma un colpo di pistola, che ferisce e mette fuori  gioco l’invisibile padrone di casa Charley, coglie di sorpresa la prima  coppia che arriva alla festa: per evitare gli scandali e soprattutto la  perdita dei privilegi dovuti alll’amicizia col vicesindaco, l’avvocato  Gorman e sua moglie cercano di nascondere quanto accaduto agli altri  invitati che man mano giungono, tra un imprevisto e l’altro,  nel salone dei festeggiamenti. Ecco arrivare dunque un consulente fiscale con  moglie mondana e pettegola, un analista timido con consorte per niente  rilassata e il neocandidato al Senato oppresso dalla moglie gelosa,  tutti spaventati dalla possibilità che scoppi uno scandalo; essi daranno vita ad una girandola di battute e di gags scoppiettanti, grazie ad una sceneggiatura che riesce a mescolare con grande equilibrio farsa e  satira, comicità  intelligente e commedia degli equivoci, avvolgendo lo  spettatore in una spirale sempre piu’ stretta di bugie, imbrogli,  invenzioni e pettegolezzi. Sull’onda di un inarrestabile divertimento,  coinvolto in un meccanismo caotico, sfrenatamente pettegolo, fatto di  porte che si aprono e si chiudono senza sosta, di ritmi frenetici, di  equivoci surreali e comicità demenziale, lo spettatore è completamente  catturato da una piéce dal sapore raffinato ma al tempo stesso  scorrevole ed immediata.

Con lo spettacolo “Molto RUMORS per  nulla” la Compagnia Teatrale Punto&Virgola esplora la strada della  farsa “all’americana”, ovvero di una farsa che fluidamente scivola in  commedia per poi ritornare farsa; gli interpreti, per evitare di cadere  in personaggi grotteschi e lontani dalla realtà, scindono i momenti  nonsense da quelli puramente brillanti, vivendo in modo naturale ogni  gesto, battuta e situazione, credendo a tutto cio’ che di surreale  accade a loro ed intorno a loro, con un’ingenuità quasi disarmante. Ne  escono piccoli grandi ritratti di personaggi molto diversi ma  stranamente simili tra loro, uno spettacolo di satira “quasi sociale” ma dalla grande ed irresistibile forza comica.

IL CAST
  Stefania Ninetti – Gianluca Fioravante – Lavinia Lalle – Gaetano  Esposito – Matteo Bolognese – Tiziana Liberato – Pietro Panarelli – Pamela Passalacqua – Giannunzio Affinita – Valentino Affinita

REGIA DI PAOLO MELLUCCI

AIUTO REGIA – Cristina Pernazza – DIRETTORE DI SCENA: Barbara Ninetti;  SCENOGRAFIE: Tania Cipolla e Tiziana Iannuzzi; FOTO DI SCENA: Marco  Taglienti;  COSTUMI: DUNJA JURIC; UFFICIO STAMPA: Stefania Ninetti;  COORDINAMENTO: Gaetano Esposito; PROMOZIONE PUBBLICITARIA: Angela  Calefato; CONSULENTE DI PRODUZIONE: Anna Sbaglia

DIREZIONE ARTISTICA: PAOLO MELLUCCI

COSTO BIGLIETTI
INTERO: euro 16
RIDOTTO: euro 14

ORARIO SPETTACOLI: DAL MARTEDì AL SABATO ORE 21.00
DOMENICA ORE 17.30

Siti internet:
www.puntoevirgola.eu
www.facebook.com/ctpuntoevirgola
tel. 3331584142

Punto & Virgola è un Circolo delle ACLI di Roma

Contatto ufficio stampa: ufficiostampa@puntoevirgola.eu

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