Re Giorgio
poesia di LORENZO SPURIO
A Giorgio Napolitano presidente di tutti Il presidente avrebbe lasciato il tempo aveva fatto il suo corso; tronfio del suo operato si riposava su una poltrona del colle più Alto ascoltando le breaking news in attesa della proclamazione d’un nome d’altri. Troppe incongruenze e infausti segnali all’orizzonte insicurezza e sfinimento conditi da episodi di degradata moralità. Voci dicerie accuse polemiche grida proclami vendette, noie roboanti e verdi marce romane, delusioni di cristallo scalfito. Il presidente era diventato re. Jesi, 22-04-2013
LORENZO SPURIO (C)
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Troppe belle parole Lorenzo… per dedicarle a loro
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grazie!
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