A cura di Lorenzo Spurio

Alessandra Pennetta è nata a Padova nel 1971. Ha iniziato a scrivere nel 2018. In Italia le sue poesie sono state pubblicate su Grado Zero, Frammenti, Tam Tam Bum Bum, Lido dell’Anima, L’Irrequieto, Poetarum Silva, Amado Mio, Il Grimorio del Fantastico, L’Altro Femminile, Radura Poetica, Neobar, Hook Literary Magazine, Inverso – Giornale di Poesia, Larosainpiu, Segreti di Pulcinella, Alma Poesia, nelle antologie Ecce Homo e Transiti Poetici, nelle antologie dei Premi Città di Montegrotto Terme (2019), Città di Melegnano (2019), Apollo Dionisiaco (2021) e nel IV volume della collana I Maestri (2021). All’estero le sue poesie sono state tradotte e pubblicate sulle riviste Centro Cultural Tina Modotti (Venezuela), Oltart (Romania) e Azahar (Spagna). Nel 2021 è stata finalista nella VIII edizione del Premio Apollo Dionisiaco con la poesia “La cena”, ha ricevuto un Attestato di Merito nella XXV edizione del Premio Letterario Internazionale Trofeo Penna d’Autore per la poesia “Apri la porta” e una Segnalazione Speciale nella XVII edizione del Concorso Nazionale di Poesia Fiori d’Inverno per la poesia “Imeros”.
Presentiamo a continuazione alcune poesie dell’autrice.
“Mi hai portato sotto il sole d’estate”
Di ALESSANDRA PENNETTA
Mi hai portato sotto il sole d’estate
non dà pace a nessuna cosa, vivente o no
affligge in maniera uguale
arroventa i campi bruciando noi
distesi come una distesa di baci
colonie di cicale, le cavità addominali degli uccelli
tenuti a terra dalla fame
Mi hai portato sotto il martello dell’estate
battente in maniera uguale
schiacciati inceneriti polverizzati
in un unico calderone noi gli uccelli le cicale
Di ALESSANDRA PENNETTA
Una spina tra i tuoi capelli
Dove sei stata amore mio?
Mi sono annoiato mentre ti aspettavo
ho contato tutte le mie ossa, tutti i miei peli
ho guardato sotto la mia pelle
dentro di me
(non ho trovato niente di così interessante come te)
Sai di zolfo e rosa
Hai attraversato la città
dove gli uomini bestemmiano
e si rincorrono
Fuori città ti ho aspettato, scalzo e nudo
(le scarpe e i vestiti li portano quelli che sanno tutto)
alla fine sei arrivata, a passi pigri
per la curiosità di conoscere la città
“Apri la porta”
Di ALESSANDRA PENNETTA
Apri la porta
Sono sulla soglia
L’aria brucia
Il mio corpo non è infinito
Sento che ci sei e stai bevendo
Sento il tuo passo fresco
Più forte mi stringo alla tua porta
più ti sento. Ancheggi
Stringerei i tuoi fianchi
Sei il centro del mondo
Io sono il mondo. E brucio per te
(Questa poesia è risultata vincitrice di un attestato di Merito nella XXV edizione del Premio Letterario Internazionale Trofeo Penna d’Autore nel 2021)
“La cena”
Di ALESSANDRA PENNETTA
Lei ha fame e
la bocca spalancata
Cammina su di lui
che non protesta
Lui le ha preparato la cena
Lei ha una finestra scura
senza tende
Lui ha
un candeliere, il fuoco dentro e
un’adorazione per lei
(Questa poesia è risultata finalista all’VIII Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea Apollo Dionisiaco nel 2021)
“Forse non sei di questo pianeta”
Di ALESSANDRA PENNETTA
Forse non sei di questo pianeta
di questa città
di queste compagnie
le tue scarpe
le tue scarpe sono pulite
tu non tocchi terra
sei femmina di uccello
mi fissi dal cielo
io non capisco da che mondo arrivi
“Avevo voglia di vederti”
Di ALESSANDRA PENNETTA
La sera di nuovo calda
Presto le vene mi scoppieranno
Mi sono bruciato le piante dei piedi
mentre venivo da te, mi ha accecato il solleone
Ho allungato il passo per rimanere vivo
(per non venire completamente incenerito)
perché avevo voglia di vederti e ora
mi ritrovo cieco a tastare con le dita la tua porta
Di ALESSANDRA PENNETTA
Due guance rosse sul tavolo
acqua e foglie
una spina nel labbro
sei passata per il giardino
Ti ho lasciato la porta aperta
ma tu sei entrata
come un uccello
rosso e bianco
dalla finestra
(Poesia pubblicata su «Hook Literary Magazine» nel giugno 2021 e nel XXVIII volume dell’antologia Transiti Poetici nel luglio 2021)
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