Il prossimo numero della rivista “Euterpe” propone il tema del rapporto uomo/natura – scadenza di invio: 30/10/2019

Il prossimo numero della rivista di poesia e critica letteraria “Euterpe”, dell’omonima Associazione Culturale di Jesi, avrà come tema, al quale è possibile ispirarsi liberamente, “L’uomo di fronte alla natura: descrizioni, sublimazioni e terrore”.

I materiali, rigorosamente inediti, dovranno pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2019 all’indirizzo rivistaeuterpe@gmail.com

Per poter partecipare alla selezione dei testi per detto numero, il trentesimo, è richiesto di seguire le “Norme redazionali” presenti a questo link: https://associazioneeuterpe.com/norme-redazionali/

Info:

http://www.associazioneeuterpe.com

ass.culturale.euterpe@gmail.com

Tel. 327 5914963

Un convegno a Roma dedicato a Pasolini e Rafael Alberti organizzato dall´EuroMed University

Il 28 ottobre 2019 ricorre il ventesimo anniversario della morte del poeta andaluso Rafael Alberti (1902-1999), tra i principali esponenti della Generazione del ’27 e uno dei più importanti poeti del Novecento ispanico. Tornò dall’esilio nel 1963 e si stabilì a Roma, prima in via Monserrato, poi al numero 88 in via Garibaldi (zona Trastevere) fino al suo ritorno in Spagna, 15 anni dopo. Ben nota è la sua amicizia col poeta Pier Paolo Pasolini (1922-1975), tanto che l’autore di Ragazzi di vita  era affascinato dalla scrittura di Alberti. Lo rivela anche un inedito di Pasolini a lui dedicato, trovato da Francesca Coppola, ventinovenne napoletana, dottoranda di ricerca in letteratura spagnola all’Università di Salerno, che ha recuperato il dattiloscritto autografo di Pasolini.

L’influenza della cultura spagnola su Pasolini si manifesta durante gli anni Quaranta e Cinquanta, in particolare attraverso Antonio Machado, Juan Ramón Jiménez, Luis Cernuda, Federico García Lorca e lo stesso Rafael Alberti, così come i poeti catalani che usavano la loro lingua madre. Proprio per rendere omaggio ad Alberti e all’amore di Pasolini per la cultura spagnola, EMUI EuroMed University in collaborazione con l’Accademia di Spagna e l’Istituto Cervantes ed il supporto del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e la Cineteca di Bologna, ha deciso di dare vita a un convegno internazionale di grande spessore.

Si parte sabato 26 con una passeggiata letteraria nei luoghi di Alberti a Trastevere a cura dell’Istituto Cervantes di Roma (info: cultrom1@cervantes.es, iscrizione obbligatoria https://clicroma.cervantes.es/it/003-ep-c-01-e3).

Si prosegue lunedì 28 ottobre dalle ore 16 con la conferenza di apertura “Rafael Alberti y Roma. Un siglo de creación” con María Asunción Mateo, insegnante, scrittrice, giornalista, ex Direttrice della Fondazione Alberti.

Tanti gli incontri e gli interventi nei tre giorni.

Tra gli ospiti Silvio Parrello, poeta e pittore, testimone della vita di Pasolini, citato nel romanzo Ragazzi di vita edito da Garzanti nel 1955.

Per consultare il programma completo: http://www.pierpaolopasolini.net/2019/program.html

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A Montecassiano un incontro con la poesia della nostra Regione

Montecassiano_-_Palazzo_del_podestà.jpgSabato 26 ottobre alle ore 17:30 presso l’accogliente Aula Magna del Palazzo dei Priori di Montecassiano si terrà un evento dedicato alla poesia marchigiana contemporanea. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi con il patrocinio del Comune di Montecassiano e della Provincia di Macerata, vedrà la presentazione del volume La giovane poesia marchigiana del critico letterario Lorenzo Spurio edito da Santelli Editore di Cosenza negli scorsi mesi. In questo ampio saggio Spurio ha raccolto una serie di testi critici (recensioni, saggi, prefazioni, approfondimenti, etc.) su opere di vari poeti marchigiani. Tale volume, che non ha nessuna velleità onnicomprensiva di analisi della vasta produzione poetica d’oggi della nostra Regione, fornisce, in appendice al volume, anche una scelta di testi – uno per autore – dei poeti oggetti di studio e lettura nel volume. Durante la serata la poetessa e speaker radiofonica Morena Oro terrà una performance dal titolo “Il sospiro di Medusa” (dal nome del suo ultimo libro di poesie); ad arricchire ulteriormente il pomeriggio sarà la cantante Noemi Romiti.

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L’evento è liberamente aperto al pubblico.

La S.V. è invitata a partecipare.

 

INFO:

www.associazioneeuterpe.com – ass.culturale.euterpe@gmail.com

Tel. 327-5914963

“Metamorfosi e sublimazioni” di Rita Fulvia Fazio. Recensione di Anna Castrucci

Recensione di Anna Castrucci 

 

Si usano gli specchi per guardarsi il viso

e si usa l’arte per guardarsi l’anima.

 G.B. Shaw

Fazio Rita Fulvia 2019 [EL] - Metamorfosi e sublimazioni [fronte].pngRita Fulvia Fazio al suo esordio letterario, è ospite di Guido Miano Editore nella collana Poesia Elegiaca del Maestri Italiani dal ‘900 con l’opera Metamorfosi e sublimazioni (2019).

Questa autrice va letta con estrema attenzione. In Ritmo tra sogno e realtà alla pag. 55 l’autrice con semplicità ed estrema grazia pare offrirci il suo programma poetico. Dichiara insomma di cosa sia fatta la sua Poesia, che essenzialmente si nutre di natura, traendo però misura e ritmo dall’immaginazione. In una poetica così intesa c’è tutta la vita di Rita Fulvia Fazio. Attraverso la Poesia, la natura ispiratrice le invia i suoi messaggi ed attraverso la poesia l’autrice risponde alla natura, facendosi canale di trasmissione e recezione di poetiche   missive.

Ella utilizza il mezzo poetico, per chiedere agli elementi della natura stessa di esprimere la loro essenziale perfezione poiché solo così ha senso per l’autrice, la sua stessa esistenza: “Esisto, eppure / non per me vorrei / chiedere al tempo / d’esistere… vorrei /…/ ma per… chiedere / alla fonte d’essere viva, / sempre; / alla rosa di crescere, / perfetta; / al mare di avvolgersi / nell’onda dal sapore / di salsedine…” (Scintilla d’eternità).

Ma vi è sicuramente di più. È senza dubbio un occhio innamorato a guidare il senso poetico di Fulvia Fazio e le sue liriche si possono ben considerare figlie della poesia elegiaca contemporanea, soprattutto quando nel prevalere degli aspetti soggettivi, ella si ripiega in se stessa e osserva il suo io, la sua anima o quanto di intoccabile e invisibile possa esistere nel processo di cambiamento e metamorfosi in un essere umano.

Le liriche di Rita Fulvia Fazio, hanno proprio questo pregio specifico: condurre il lettore lungo il percorso di vita fatto dalla sua stessa anima, curiosa e per taluni versi impavida. Una strada che, al pari dell’autrice, con l’aiuto della Poesia, ognuno di noi può compiere.

I temi e i motivi della sua ispirazione sono molteplici e tra loro sovente intrecciati. Spaziano dalla condizione umana vera e propria alla sua personale sensibilità amorosa. L’amore che ella sente e descrive, è a volte infelice e a volte fonte di gioia e di felicità.

È nell’incontro con la sofferenza però, che questo sentimento diviene,  nell’espressività di Fulvia Fazio,  esclusivo e totalizzante. In alcune sue liriche, a poetessa evidenzia un cuore continuamente senza pace, il sentimento sembra portatore di angoscia più che di serenità, tanto che in una incessante azione selezionatrice, esso diviene quanto mai strumento di altissima elevazione spirituale. Di pari, si innalza la sua ricerca poetica a speculare i temi dello spazio, del tempo e del proprio Sé, introducendo il lettore in atmosfere spazio temporali davvero rarefatte e talvolta dal sapore metafisico. È questo il modo che la poetessa predilige per agire una vera e propria fuga dalla realtà.

Ciò nonostante appaiono sublimi le sue evasioni in un mondo di sogni, dove lo spirito si rasserena e rinfranca e i problemi quotidiani, i desideri irrisolti, le aspirazioni deluse, immersi in paesaggio idilliaco, fatto di pace gioia e serenità,  sembrano perdere consistenza perché è proprio in quell’onirico mondo in cui Rita Fulvia Fazio vuole nel tempo  ritrovare,  oltre se stessa,  anche chi di più le è caro: “Tre affetti / e li porto con me / ma, aspettatemi, perché / se rinasco, lì vi voglio trovare…” (Trucioli).

Siamo di fronte ad una splendida autrice dalla plurima sensibilità da cui derivano anche i molteplici significati, taluni apparenti, altri volutamente nascosti, che il suo messaggio poetico reca. Immergersi tra le liriche di Fulvia Fazio è come trovarsi in una fantasmagorica sala degli specchi dove l’anima, in mille modi riflessa, tenta di risolvere l’enigma e il mistero della sua esistenza temporale. A noi dunque solo resta “… con mani di calce bianca /…/ intonacata /…tra cielo e mare, / la meraviglia!” (Accordi)  e con la sua arte concordare.

ANNA CASTRUCCI

 

L’autrice della recensione acconsente alla pubblicazione su questo spazio senza nulla pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro. E’ severamente vietato copiare e diffondere il presente testo in formato integrale o parziale senza il permesso da parte del legittimo autore. Il curatore del blog è sollevato da qualsiasi pretesa o problematica possa nascere a seguito di riproduzioni e diffusioni non autorizzate, ricadendo sull’autore dello stesso ciascun tipo di responsabilità.

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“Angoli del tempo” di Marco Cirillo, recensione di Vittorio Sartarelli

Recensione di Vittorio Sartarelli


41JboQZ3plL.jpgLeggere Angoli del tempo (Elison Publishing, 2016), giallo-poliziesco psicologico del Dottore Marco Cirillo, costituisce una soddisfazione per l’intelletto ed un piacere per l’anima. Questo brillante autore ci ha piacevolmente sorpreso sia per le sue capacità espressive sia per le sue profonde riflessioni psicologiche sull’animo umano, anche se è la seconda volta che ci accingiamo a recensire un’opera letteraria compiuta da un medico.  Di solito siamo abituati a configurare la figura del medico come una persona estremamente pragmatica anche se dotata di un’ampia cultura settoriale e professionale relativa alla sua specializzazione. Questa volta abbiamo scoperto in un cardiochirurgo esperto ed apprezzato, non solo un abile scrittore con un’ampia e feconda immaginazione, ma sotto sotto, un animo poetico che, di tanto in tanto, fa capolino nella sua prosa limpida e scorrevole. Abbiamo voluto quindi fare una piccola ricognizione sulla sua vita e abbiamo scoperto che Marco Cirillo è nato a Pescara è stato in diverse città della Penisola e molti anni a Bologna dove ha frequentato il Liceo Classico ricevendo uno studio umanistico che è formativo per la cultura e la personalità di chi ne beneficia. Nell’Università di Bologna si è poi laureato in medicina con il massimo dei voti. Attualmente vive a Brescia e presta la sua opera presso la Fondazione Poliambulanza che è un Istituto Ospedaliero privato no profit che ha come missione principale la cura della persona, nel rispetto della sua dignità. Il nostro Dottore opera in seno all’ “Unità Semplice di Chirurgia dello Scompenso Cardiaco” che, nel suo campo, costituisce una delle eccellenze della medicina italiana molto apprezzata. Lui stesso dichiara di “vivere vicino alle persone che soffrono ed ai loro sentimenti di ogni giorno e la scrittura gli fa comprendere e rappresentare questa nostra vita nei suoi infiniti aspetti”. Abbiamo scoperto anche che questo è il suo secondo romanzo pubblicato, assieme ad altre opere di poesia e a un testo finalizzato ad un debutto teatrale.  Insomma, nell’Habitus del cardiochirurgo si è sviluppato l’archetipo del letterato. L’ordito narrativo del libro s’intreccia e si dipana principalmente nella città di Bologna, con puntatine a Genova, Savona e Modena avendo come personaggio principale un Ispettore di Polizia del settore Omicidi, Stefano Righi, famoso per le sue capacità di segugio provetto nel risolvere i casi più intricati e misteriosi di questo settore del crimine. Per queste sue qualità, gli vengono affidati alcuni casi di omicidio efferato che sono rimasti insoluti da qualche anno. Sposato ma separato e con un figlio quindicenne che studia e del quale deve prendersi cura quotidianamente. La sua vita scorre monotona e delusa, sia come lavoro che come esistenza di comunione familiare fallita, ora deve occuparsi con molto impegno di questi omicidi rimasti senza un colpevole né prove concrete o indizi validi. In questi fatti criminosi sembra coinvolta anche se non direttamente una donna, Isabella, un’insegnate di origine portoghese ma nata in Italia, che alcuni testimoni hanno intravisto vicino ai luoghi nei quali si sono verificato gli omicidi. Questa donna abita a Bologna e Righi deve trovarla e ricominciare da lei le indagini su quei crimini.

A questo punto termina la fase interlocutoria del romanzo ed inizia quella cruciale ed interattiva della vicenda che sarà tutta infarcita di psicologia, con dialoghi che sembrano senza fine tra Righi ed Isabel molto fitti ed intensi, durante i quali che dovevano caratterizzare un’indagine accurata, impersonale e distaccata, quasi asettica dell’Ispettore di polizia, si trasformerà in un’intensa seduta di psicologia applicata. La Psicologia, infatti, nel linguaggio comune, permette la conoscenza derivata da un’approfondita analisi dell’animo umano anche nei suoi recessi più nascosti. E qui viene fuori il medico che, nella prassi comune è sempre anche uno psicologo il quale cerca di comprendere i disagi fisico-psichici del paziente, adoperandosi per la rimozione o l’attenuazione di essi. Ci piace soffermarci su questa argomentazione perché riteniamo che, quasi sempre, l’autore di un’opera letteraria finisce con l’identificarsi con il personaggio principe della storia narrata, per una sorta di transfert quasi inconscio del suo ego più intimo. Ne consegue che, necessariamente, con una persona positiva, dotata di sani principi morali e umani e con un senso spiccato della giustizia, un’indagine di polizia su una donna bella ed attraente, ma indifesa, innocente e che richiede protezione muterà, rapidamente, in una relazione amorosa così forte ed impetuosa che renderà le due persone due innamorati senza che essi stessi se ne accorgano. Nasce così un sentimento così forte ed appagante fra i due che si perpetuerà nel tempo e, a proposito del tempo, Righi scoprirà, anche se con ritardo, che Isabel ha delle qualità insospettabili. Lei lo aiuterà a risolvere non solo tutti i casi pregressi rimasti insoluti, ma anche alcuni che si verificano nel corso della sua indagine. In conclusione, una truculenta storia poliziesca, grazie al genio creativo dell’autore, si trasformerà, tra mille difficoltà, incomprensioni, delusioni e contrasti in una splendida e tenera storia d’amore che attrae e coinvolge inevitabilmente il lettore.

VITTORIO SARTARELLI

 

L’autore della recensione acconsente alla pubblicazione su questo spazio senza nulla pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro. E’ severamente vietato copiare e diffondere il presente testo in formato integrale o parziale senza il permesso da parte del legittimo autore. Il curatore del blog è sollevato da qualsiasi pretesa o problematica possa nascere a seguito di riproduzioni e diffusioni non autorizzate, ricadendo sull’autore dello stesso ciascun tipo di responsabilità.

 

 

“M, Il figlio del secolo” di Antonio Scurati, recensione di Gabriella Maggio

Recensione di Gabriella Maggio

Premio Strega 2019 “M Il figlio del secolo” l’ampio romanzo di Antonio Scurati affronta un argomento ancora divisivo per gli Italiani con stile essenziale e ben sorvegliato in tutte le numerose pagine. Il racconto, articolato in brevi capitoli forniti di titolo, luogo e data dell’episodio raccontato, ha inizio il 23 marzo 1919 a piazza S. Sepolcro a Milano con la fondazione dei Fasci di combattimento e si conclude con la seduta della Camera dei Deputati del 3 gennaio 1925. L’interesse del libro è duplice per quello che esso è in sé come lingua, stile, metodo d’indagare e narrare la storia e per quello che assume nel panorama letterario contemporaneo. Rispetto a quest’ultimo, concentrato soprattutto sull’interiorità del personaggio ripiegato su se stesso, indagato in un arco temporale ristretto, “M” diverge collocando il protagonista in un ampio contesto spazio-temporale, ricostruito con cura per mezzo di attente ricerche storiche supportate da stralci della stampa del tempo e da testimonianze di prima mano. Per questo lo stesso autore ha definito l’opera “romanzo documentario” . Scurati descrive la complessità dei fermenti della società italiana negli anni seguenti la Prima Guerra Mondiale, nei quali avviene l’ascesa politica di Mussolini, che, espulso dal Partito Socialista, s’appoggia d’istinto agli Arditi, che “per tre anni erano stati un’aristocrazia di guerrieri….tornati alla vita civile, sarebbero stati un mucchio di disadattati. Diecimila mine vaganti”. Il giovane direttore de “Il Popolo d’Italia” ben guidato da Margherita Sarfatti, bella, ricca e colta, riesce ad incanalare e a mettere a frutto il suo “istinto” politico privo di strategia, ma non dell’ obiettivo del potere: “Cerco il polso della folla e sono sicuro che il mio pubblico ci sia”. La lettura scorre rapida ed attenta, facilitata dallo stile elegante nella sua semplicità e sobrietà. Qualcuno ha detto che gli anni ‘20 assomigliano alla condizione storica attuale. Mi sembra un’interpretazione tanto facile da scadere nel banale. La storia non si ripete. La sua conoscenza è però importante perché agevola la comprensione del presente in quanto svela i caratteri degli uomini e le molle del loro agire. In una parola ci parla di noi. Tuttavia i contesti nei quali gli uomini si muovono sono determinanti per le loro strategie, i successi o gli insuccessi. Ѐ il contesto che fornisce l’occasione per emergere, direbbe Machiavelli.

GABRIELLA MAGGIO

L’autrice della recensione acconsente alla pubblicazione su questo spazio senza nulla pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro. E’ severamente vietato copiare e diffondere il presente testo in formato integrale o parziale senza il permesso da parte del legittimo autore. Il curatore del blog è sollevato da qualsiasi pretesa o problematica possa nascere a seguito di riproduzioni e diffusioni non autorizzate, ricadendo sull’autore dello stesso ciascun tipo di responsabilità.

Premio Int.le di poesia civile “Città di Vercelli” a ad Adam Zagajewski

Premio internazionale della poesia civile al polacco Zagajewski con un festival a Vercelli tra reading e omaggi a Leopardi e Merini

Dal 23 al 27 ottobre, con anteprima a Milano la 15a edizione del festival internazionale con il poeta polacco premiato alla carriera giovedì sera 24 con distribuzione omaggio del suo nuovo libro Prova a cantare il mondo storpiato (Interlinea) a cura di Valentina Parisi. In programma conferenze, reading, aperitivo in musica, il premio Brassens dedicato al padre italiano del rap Frankie hi-nrg mc e uno spettacolo contro la violenza sulle donne. Tra gli ospiti Maurizio Cucchi, Franco Buffoni, Enrico Palandri, Ambrogio Borsani e Roberto Piumini che legge dalla sua nuova traduzione del Macbeth.

Sarà il polacco Adam Zagajewski il poeta premiato alla carriera nella XV edizione del Festival internazionale di poesia civile di Vercelli giovedì 24 ottobre 2019 alle ore 21 nel Seminario di Vercelli con reading della nuova antologia poetica Prova a cantare il mondo storpiato (Interlinea),a cura di Valentina Parisi, che sarà distribuita in omaggio ai presenti fino a esaurimento. È l’evento centrale della rassegna 2019 con un’anteprima mercoledì 23 a Milano alle ore 17 in Università Cattolica. In programma conferenze, reading, aperitivo in musica, il premio Brassens dedicato al padre italiano del rap Frankie hi-nrg mc e uno spettacolo contro la violenza sulle donne. Tra gli ospiti Maurizio Cucchi, Franco Buffoni, Enrico Palandri, Ambrogio Borsani e Roberto Piumini che legge dalla sua nuova traduzione del Macbeth.

Il Festival internazionale di poesia civile di Vercelli, ammesso alla UNESCO’s World Poetry Directory, ha premiato nelle passate edizioni il siriano dissidente Faraj Bayrakdar, la poetessa-biologa Katherine Larson, la candidata Nobel Márcia Theóphilo, l’angry poet Tony Harrison, Lambert Schlechter e Ryszard Krynicki, fra gli altri, e ha deciso di premiare nell’edizione 2019 il poeta Adam Zagajewski, che giovedì 24 ottobre alle ore 11 incontrerà a Vercelli gli studenti dell’Istituto Lagrangia.

Anche quest’anno il festival di poesia civile fa emergere, attraverso il linguaggio universale dei versi, temi scottanti e civili, dalla violenza sulle donne alle armi di guerra, mettendo al centro le giovani generazioni, dalla scuola primaria all’università e premiando i migliori giovani poeti italiani.

Aggiornamenti e info sul sito www.poesiacivile.com.

Il poeta premiato

Adam Zagajewski: Derek Walcott ha definito la sua poesia «voce sommessa sullo sfondo delle immense devastazioni di un secolo osceno, più intima di quella di Auden, non meno cosmopolita di quelle di Milosz, Celan, Brodskij». Adam Zagajewski è nato nel 1945 a Leopoli, città che ha lasciato quell’anno stesso insieme alla sua famiglia, espulsa dai sovietici che se ne erano impadroniti nel 1944. Cresciuto a Gliwice, Slesia, e cioè in quei territori tedeschi che nel dopoguerra furono annessi alla Repubblica Popolare di Polonia, Zagajewski ha studiato psicologia e filosofia all’università Jagellonica di Cracovia, diventando ben presto uno dei protagonisti della corrente “Nowa Fala” o “Generazione del ’68”, che riuniva i giovani poeti più critici nei confronti del regime. Pubblica la sua prima raccolta, Komunikat nel 1972. Nel 1975 è tra i firmatari della Lettera dei 59, sottoscritta da sessantasei intellettuali polacchi per protestare contro l’introduzione nella Costituzione di paragrafi riguardanti l’alleanza con l’Unione Sovietica e il ruolo-guida del Partito Operaio Unificato Polacco. Dopo aver vissuto a lungo all’estero, prima a Berlino e poi a Parigi, è tornato a risiedere a Cracovia nel 2002. Insignito del Neustadt International Prize for Literature (2004), del premio Heinrich Mann (2015) e del premio Principessa delle Asturie (2017), insegna da anni all’università di Chicago. In Italia Adelphi ha pubblicato una raccolta di prose, Tradimento (2007, a cura di L. Bernardini, traduzione di V. Parisi), e Dalla vita degli oggetti, un’ampia scelta dalla sua produzione poetica a cura di Krystyna Jaworska (2012).

Dalla quarta di copertina di Prova a cantare il mondo storpiato (Interlinea, in uscita a novembre): «Ma noi siamo vivi, / colmi di memoria e ragione» è la risposta di Adam Zagajewski ai drammi della storia e alla spersonalizzazione della società attuale, collocando sotto la sua lente d’ingrandimento piccoli particolari quotidiani molto rivelatori: così le ombre dei turisti sulla tomba di brecht sembrano quelle degli informatori della stasi che lo pedinavano da vivo e la gatta di Ruth, ignara di essere ebrea come la sua padrona, di notte dal ghetto torna sempre alla parte ariana. Per l’autore di quest’antologia, che affronta la shoah come l’11 settembre ma anche gli ex paradisi naturali fagocitati dal turismo di massa, resta lo spaesamento dei «poeti, invisibili come minatori, nascosti sottoterra» che «costruiscono per noi una casa», quella della consapevolezza civile di dover essere vivi e vigili «e talvolta particolarmente orgogliosi, / perché in noi grida il futuro / e quel balbettio ci fa umani».

Gli eventi in programma

Giovedì 24 ottobre alle 10 nell’Aula magna dell’Istituto Comprensivo Ferraris l’incontro “Dietro la maschera: i colori della vita” permette all’artista Cinzia Ghigliano, autrice di La bambina mascherata (Le rane), di mostrare ai più piccoli la forza e la poesia dei colori, per iniziare ad apprezzare l’arte e la poesia. Il festival avrà anche una tappa a Novara, alle 18 alla Biblioteca Civica Negroni, con “La Bottega di poesia” della rubrica di “Repubblica” a cura di Maurizio Cucchi, autore di Sindrome del distacco e tregua (Mondadori), prima dell’evento centrale della premiazione di Zagajewski a Vercelli. Venerdì 25 ottobre alle 10,30 all’IIS Cavour è previsto l’incontro “Verso l’infinito e oltre: Leopardi secondo uno scrittore d’oggi” con Enrico Palandri, autore di Verso l’infinito (Bompiani); alle 11 in Rettorato UPO di via Duomo, lezione magistrale di Carla Pomaré, dell’Università del Piemonte Orientale, agli studenti degli istituti superiori, con Giusi Baldissone. E alle 15 alla Biblioteca Civica di via Ferraris 95 lectio di Daniela Marcheschi con una riflessione a partire da Antologia di poeti contemporanei. Tradizioni e innovazione in Italia (Mursia), con inaugurazione dello “Spazio poesia” a cura del festival e dell’associazione Il Ponte, con saluto di Giovanna Baucero e Renato Bianco. Alle ore 16,30 nella stessa sede si tiene il Premio di traduzione di poesia civile inedita in Italia riservato agli studenti universitari a cura dei docenti dei corsi di laurea in Lingue e letterature straniere moderne dell’Università del Piemonte Orientale in collaborazione con l’Université de Savoie (Chambéry); presenta Andrea Baldissera. Alle ore 18 alla Libreria Mondadori, aperitivo con Macbeth: reading in musica con Roberto Piumini che legge dalla sua nuova traduzione della tragedia di Shakespeare, con musica di Lorenzo Michele Pucci alla chitarra e mostra di tavole di Salvador Dalí per il Macbeth. Alle 21 all’Officina Teatrale degli Anacoleti è in cartellone Volo, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Francesca Brizzolara.

Sabato 26 ottobre alle ore 11 alla Libreria Mondadori, “Il mondo in una stanza. Ricordo di una poetessa appartata” con proiezione del docufilm su Piera Oppezzo di Luciano Martinengo con dibattito, presente Maria Pia Quintavalla. Alle ore 12,15 nella stessa sede “Omaggio ad Alda Merini” con letture e ricordi nel decimo anniversario della morte della poetessa dei Navigli, con Ambrogio Borsani, curatore di Il suono dell’ombra (Mondadori), letture di Anna Jacassi e Mario Sgotto dall’antologia e da Confusione di stelle (Einaudi), segue aperitivo poetico. Alle 17 al Museo Leone, in via Verdi 30, “Premio Lyra giovani” con reading di nuove voci della poesia italiana selezionate da Franco Buffoni con la presenza, tra gli altri, di Maria Borio, Marco Corsi, Tommaso Di Dio, Stefano Pini, Samir Galal Mohammed; presenta Franco Buffoni, presiede e premia Luigi Di Meglio. Nella stessa sede alle 18,30 “AfroWomenPoetry”, voci dal Continente Nero con reading di autrici africane in video presentate da Antonella Sinopoli. Infine risotto finale in onore dei poeti.

Domenica 27 ottobre alle 12 alla Libreria Mondadori, un evento su “Violenze sulle donne in guerra: la denuncia della poesia” con testimonianza in poesia di Mariastella Eisenberg autrice di Stupro di guerra con intervento di Luigi Bobba. E alle ore 21 finale del festival al Teatro Civico di Vercelli con il Premio Brassens 2019 con “Faccio la mia cosa”: incontro con Frankie hi-nrg mc, con Gian Luigi Carlone. Sarà consegnato il premio a Frankie hi-nrg mc, padre italiano del rap come poesia civile in musica.

Programma generale del Festival di poesia civile di Vercelli

MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE 2019
Anteprima a Milano

Ore 17 Università Cattolica, largo Gemelli 1, Milano

Editoria e poesia civile: incontro con il poeta polacco Adam Zagajewski

Colloquio dell’autore con la traduttrice Valentina Parisi.

Introduce Giuseppe Langella, modera Roberto Cicala

GIOVEDÌ 24 OTTOBRE

Ore 10 Aula magna Istituto Comprensivo Ferraris, piazza C. Battisti 6, Vercelli

Dietro la maschera: i colori della vita

Incontro-laboratorio con l’artista Cinzia Ghigliano, autrice di La bambina mascherata (Le rane)

Ore 11 Aula Magna IIS Lagrangia, corso Italia 48, Vercelli

Gli studenti incontrano Adam Zagajewski

Incontro con il poeta e la traduttrice moderato da Elisabetta Dellavalle

Ore 18 Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6, Novara

La Bottega di poesia

Reading di poesie dalla rubrica di “Repubblica” commentate da Maurizio Cucchi,

autore di Sindrome del distacco e tregua (Mondadori)

EVENTO CENTRALE

Ore 21 Salone del Seminario Arcivescovile, piazza Sant’Eusebio 10, Vercelli

XV Premio Festival internazionale di Poesia Civile Città di Vercelli a Adam Zagajewski

Reading del poeta premiato, a colloquio con Valentina Parisi,

con intermezzi musicali del maestro Nicolò Manachino al flauto.

Saluti del presidente dell’associazione culturale Il Ponte Luigi Di Meglio e delle autorità.

Presentazione e distribuzione della plaquette del festival Prova a cantare il mondo storpiato edita da Interlinea (fino a esaurimento copie)

VENERDÌ 25 OTTOBRE

Ore 10,30 Aula Magna IIS Cavour, corso Italia 42, Vercelli

Verso l’infinito e oltre: Leopardi secondo uno scrittore d’oggi

Incontro con Enrico Palandri, autore di Verso l’infinito (Bompiani)

Ore 11 Rettorato UPO, via Duomo, Vercelli

La musa ibrida: la poesia di lingua inglese nel mondo globalizzato

Lezione magistrale di Carla Pomaré, Università del Piemonte Orientale, agli studenti degli istituti superiori. Modera Giusi Baldissone

Ore 15 Biblioteca Civica, via Galileo Ferraris 95, Vercelli

Critica letteraria e poesia

Lectio di Daniela Marcheschi. Riflessione a partire da Antologia di poeti contemporanei. Tradizioni e innovazione in Italia (Mursia), introduzione di Giusi Baldissone.

Con inaugurazione dello Spazio poesia a cura del festival e dell’associazione Il Ponte, con saluto di Giovanna Baucero e Renato Bianco

Ore 16,30 Biblioteca Civica, via Galileo Ferraris 95, Vercelli

Premio di traduzione di poesia civile inedita in Italia

riservato agli studenti universitari a cura dei docenti dei corsi di laurea in Lingue e letterature straniere moderne dell’Università del Piemonte Orientale in collaborazione con l’Université de Savoie (Chambéry). Presenta Andrea Baldissera

Ore 18 Libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli

Aperitivo con Macbeth: lettura in musica

Roberto Piumini legge dalla sua nuova traduzione della tragedia di Shakespeare, con musica di Lorenzo Michele Pucci alla chitarra. Con mostra di tavole di Salvador Dalí per il Macbeth

Ore 21 Officina Teatrale degli Anacoleti, corso de Gregori 28, Vercelli

Volo

Spettacolo scritto, diretto e interpretato da Francesca Brizzolara. Produzione Tecnologia Filosofica.

In collaborazione con Officina Anacoleti

SABATO 26 OTTOBRE

Ore 11 Libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli

Il mondo in una stanza. Ricordo di una poetessa appartata

Proiezione del docufilm su Piera Oppezzo di Luciano Martinengo con dibattito. Con Maria Pia Quintavalla

Ore 12,15 Libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli

Omaggio ad Alda Merini

Letture e ricordi nel decimo anniversario della morte, con Ambrogio Borsani, curatore di Il suono dell’ombra (Mondadori). Con letture di Anna Jacassi e Mario Sgotto dall’antologia e da Confusione di stelle (Einaudi). Segue aperitivo poetico

Ore 17 Museo Leone, via Verdi 30, Vercelli

Premio Lyra giovani. Reading di nuove voci della poesia italiana selezionate da Franco Buffoni

Con interventi e letture dalla collana “Lyra giovani” (Interlinea)

con la presenza, tra gli altri, di Maria Borio, Marco Corsi, Tommaso Di Dio,

Stefano Pini, Samir Galal Mohammed. Presenta Franco Buffoni. Presiede Luigi Di Meglio.

Ore 18,30

AfroWomenPoetry: voci dal Continente Nero

Reading di voci africane in video presentate da Antonella Sinopoli. Risotto finale in onore dei poeti

Risotto finale in onore dei poeti

DOMENICA 27 OTTOBRE

Ore 12 Libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli

Violenze sulle donne in guerra: la denuncia della poesia

Testimonianza in poesia di Mariastella Eisenberg autrice di Stupro di guerra con intervento di Luigi Bobba

Ore 21 Teatro Civico, via Monte di Pietà 15, Vercelli

Premio Brassens 2019. “Faccio la mia cosa”: incontro con Frankie hi-nrg mc

Partecipa Gian Luigi Carlone. Sarà consegnato il premio Brassens 2019 a Frankie hi-nrg mc, padre italiano del rap come poesia civile in musica

A Jesi la premiazione dell’8° Premio di Poesia “L’arte in versi”. Riconoscimenti alla poetessa brasiliana Márcia Theóphilo e alla teatina Rosanna Di Iorio

COMUNICATO STAMPA

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Il 2 settembre 2019 viene data comunicazione ufficiale, mediante la pubblicazione sul sito internet dell’Associazione Culturale Euterpe, del verbale della Giuria della VIII edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, fondato e presieduto dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio e organizzato dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi. Poco meno di 800 le opere (per l’esattezza bel 799!) regolarmente giunte alla segreteria per partecipare al premio. In questa edizione erano sette le sezioni alle quali era possibile prendere parte ovvero: poesia in lingua italiana, poesia in dialetto, poesia in lingua straniera, libro edito di poesia, haiku, videopoesia e critica letteraria. Le Commissioni di Giuria, differenziate per le varie sezioni e presiedute dalla poetessa e giornalista romana Michela Zanarealla, erano costituite da poeti, scrittori, critici letterari: Emanuele Marcuccio, Vincenzo Monfregola, Giuseppe Guidolin, Rita Stanzione, Valtero Curzi, Stefano Baldinu, Antonio Maddamma, Morena Oro, Antonio Sacco, Fabia Binci, Stefano Caranti, Cinzia Baldazzi e Francesco Martillotto.

Per ciascuna sezione sono stati attribuiti tre premi da podio e, a seguire, alcune menzioni d’onore (non indicate nel presente articolo ma consultabili nel verbale sul sito dell’Ass. Euterpe). In aggiunta, alcune opere particolarmente meritevoli sono state premiate con premi speciali e della presidenza. Questa la graduatoria finale: SEZ. POESIA IN LINGUA ITALIANA 1° Premio – DAVID ROCCO COLACRAI di Terranuova Bracciolini (AR) con la poesia “Mi chiamo Nicola e sono nato con trentacinque anni di ritardo”; 2° Premio – ANGELA CATOLFI di Treia (MC) con la poesia “Nonno”; 3° Premio – CARLA SAUTTO MALFATTO di Denore (FE) con la poesia “La piuma”; SEZ. POESIA IN DIALETTO 1° Premio – ELENA MANEO di Mestre (VE) con la poesia “Cucioo de mar”; 2° Premio – GABRIELE DI GIORGIO di Città S. Angelo (PE) con la poesia “Li trame di la sere”; 3° Premio Ex-Aequo – DANIELA GREGORINI di Ponte Sasso di Fano (PU) con la poesia “C’ pensi tu”; 3° Premio Ex-Aequo – EDOARDO PENONCINI di Ferrara con la poesia “Vóś śmurzà”; SEZ. POESIA IN LINGUA STRANIERA 1° Premio – LUCA CIPOLLA di Cesano Boscone (MI) con la poesia “Myosotis” (lingua rumena); 2° Premio – FRANCESCO MARIA MOSCONI di Ivrea (TO) con la poesia “Intermedio” (lingua spagnola); 3° Premio – JOAN JOSEP BARCELÓ I BAUÇÁ di Palma di Maiorca (Spagna) con la poesia “a tenacidade da alma” (lingua portoghese); SEZ. LIBRO EDITO DI POESIA 1° Premio – MARISA COSSU di Taranto con il libro Attraverso pareti di pietra, Akea Edizioni, Ravenna, 2016; 2° Premio – VALERIA D’AMICO di Foggia con il libro Fragili miracoli, WIP Edizioni, Bari, 2019; 3° Premio – ANDREA BIONDI di Rimini con il libro Ghironda, Fara Editore, Rimini, 2019; SEZ. HAIKU 1° Premio – NAZARENA RAMPINI di Pogliano Milanese (MI); 2° Premio – GLAUCO SABA di Pescantina (VR); 3° Premio – ORNELLA VALLINO di Pavone Canavese (TO); SEZ. VIDEOPOESIA 1° Premio – NUNZIO BUONO di Casorate Primo (PV) con la video-poesia “Erano di maggio”; 2° Premio – FRANCESCO STAGLIANÒ di Genova con la video-poesia “Pioggia”; 3° Premio – ANTONIO FASULO di Avezzano (AQ) con la video-poesia “Small Town”; SEZ. CRITICA LETTERARIA 1° Premio – GRAZIELLA ENNA di Oristano con il saggio “La caccia infernale in Jacopo Passavanti, Dante e Boccaccio”; 2° Premio – LUCIANO DOMENIGHINI di Travagliato (BS) con la recensione a I dintorni della solitudine di Nazario Pardini; 3° Premio – LUCIA BONANNI di Scarperia / San Piero a Sieve (FI) con il saggio “Realtà e antimateria nella voce poetica di Piero Bigongiari”.

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Uno scatto della cerimonia di premiazione della precedente edizione del premio. Nella foto, da sinistra, Michela Tombi, Lorenzo Spurio, Giuseppe Guidolin, Michela Zanarella, Emanuele Marcuccio e Stefano Baldinu.

Sono stati altresì attribuiti i seguenti premi speciali ad altrettante opere particolarmente meritevoli a giudizio delle Commissioni di Giuria: PREMIO DEL PRESIDENTE DI GIURIA a EVARISTO SEGHETTA ANDREOLI di Montegabbione (TR) con la poesia “La chiglia”; PREMIO DELLA CRITICA a MARIA LAURA VALENTE di Cesena con il libro Hatsuyume, La Ruota Edizioni, Roma, 2019; TROFEO EUTERPE a VELIA BALDUCCI di Ancona con il libro Parole Echi Silenzi Ritorni, Ventura Edizioni, Senigallia, 2019; PREMIO SPECIALE “PICUS POETICUM” a MANUELA MAGI di Tolentino (MC) con la poesia “Di mio padre”; PREMIO SPECIALE “LE RAGUNANZE” a MARCO PEZZINI di San Giuliano Milanese (MI) con la poesia “Notte toscana”; PREMIO SPECIALE “IL FARO” a SONIA MARITAN di Settala (MI) con la poesia “Vesto il mare”; PREMIO SPECIALE “ARTE PER AMORE” a FRANCA DONÀ di Cigliano (VC) con la poesia “In questo mattino”; PREMIO SPECIALE “L’OCEANO NELL’ANIMA” a RENATA RUSCONI di Bellano (LC) con la poesia “I gabbiani”; PREMIO SPECIALE “ASAS” a LUIGI ANTONIO PILO di Messina con la poesia “Figghia matri”; PREMIO SPECIALE “ORION” ad ANTONELLA VARA di Palermo con la poesia “Che ne sapete voi”; PREMIO SPECIALE “CENTROINSIEME” a GIUSEPPE D’AGRUSA di Palermo con la poesia “Sicilia tierra ri Gattopardi”; PREMIO SPECIALE “AFRICA SOLIDARIETÀ” a SALVATORE MIRABILE di Marsala (TP) con la poesia “Tutto avevo previsto”; PREMIO SPECIALE “POESIA & SOLIDARIETA’” a SILVIA ELENA DI DONATO di Manoppello (PE) con la poesia “Giugno di papaveri e spighe”; PREMIO SPECIALE “CAFFÈ CONVIVIO” alla Classe 2A I.C. “V. Tortoreto” di San Ginesio (MC) con referente la prof.ssa Genny Cerasani con la video-poesia (lavoro collettivo) “Panta rei”.

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Márcia Theóphilo

Un importante riconoscimento sarà tributato alla poetessa di origini brasiliane Márcia Theóphilo. Poetessa, scrittrice e saggista che ha dedicato tutto la sua produzione ai diritti del popolo dell’Amazzonia, riceverà il Premio “Alla Carriera” per la sua intensa attività in una cerimonia pubblica. Márcia Theóphilo dal 1986 rappresenta l’Unione Brasiliana di Scrittori in Italia (U.B.E.); ha eseguito gli studi in Brasile e a Roma dove si è laureata in Antropologia. Nel 1972 ha lasciato il Brasile per sottrarsi alla dittatura militare. Ritornerà nel suo paese d’origine a dittatura terminata, vivendo a intervalli tra Rio de Janeiro e Roma. Ha dedicato il suo studio, i suoi interessi e il suo lavoro a dipingere la situazione naturalistica, ambientale e socio-antropologica dell’Amazzonia alla quale ha dedicato numerosi volumi, sia in italiano che in portoghese, tra poesia, racconti brevi e saggi di approfondimento. A Roma, grazie all’amicizia col poeta brasiliano Murilo Mendes (1901-1975), ha conosciuto Rafael Alberti (1902-1999) con il quale strinse un forte rapporto, testimoniato anche da una serie di lettere, scritti critici e note di accompagnamento vergate da Alberti (che con lei condivise l’esperienza dell’esilio) alle sue opere stampate. Numerose le conferenze, gli incontri e i programmi di interscambio tra Brasile e Italia dove nel corso degli anni è risultata importante la figura dell’autrice, come co-organizzatrice o partecipante. Ha pubblicato numerosi libri tra i quali Os convites (1969), Bahia terra marina (1980), Catuete curupira (1983), O Rio, O Passaro (1987), Io canto l’Amazzonia (1992), Amazon Sings (2003), Amazzonia respiro del mondo (2005), Amazzonia madre d’acqua (2007), Ama + Zonia, Ogni Parola un essere… (2018). Testimonial dell’iniziativa “Per una Cultura della Biodiversità”, promossa dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO nell’ambito della campagna di educazione allo sviluppo sostenibile (DESS). Sulla sua produzione hanno scritto: Rafael Alberti, Mario Luzi, Grazia Francescato, Ruggero Jacobbi, Armando Gnisci, Saverio Tutino, Dante Maffia, Dacia Maraini. 

Il conferimento avverrà in seno alla premiazione della ottava edizione del prestigioso Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” di Jesi, iniziativa concorsuale ideata e presieduta dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio e organizzata dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi, con la poetessa Michela Zanarella quale Presidente di giuria. La Giuria ha inteso premiare la Theóphilo a ragione della sua ingente produzione letteraria, in numerose lingue, e per il suo strenuo impegno per la salvaguardia dell’ecosistema (che le ha valso in passato anche il noto Premio “Città di Vercelli” per la Poesia civile) con particolare attenzione all’universo della biodiversità che contraddistingue l’Amazzonia. Il riconoscimento, congiuntamente alla lettura della Motivazione del conferimento, avverrà durante la serata di premiazione che si terrà il 16 novembre 2019 nella Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni di Jesi sul Corso Giacomo Matteotti.

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Rosanna Di Iorio

Altro riconoscimento importante, il Premio Speciale “Alla Cultura”, verrà assegnato alla poetessa teatina Rosanna Di Iorio che ha pubblicato le opere Oltre lo sguardo (2002), Stelle del nulla misterioso (2005), Con le nostre mani d’anime (2008), Un groviglio di sentimenti (2010), Sono cicala. Mi consumo e canto (2011), Arianna e il Filo. Geografia di Sentimenti (2013), La stanza segreta (2018). La Di Iorio ha collaborato con il mensile La Voce dei marrucini e le sue opere sono presenti in numerose antologie; figura, inoltre, nella Commissione di Giuria di numerosi premi letterari tra i quali “Novella Torregiani”, “Città di Porto Recanati”, “Città di Ascoli Piceno” e altri. Copiosi i riconoscimenti letterari ricevuti negli anni tra i quali – solo per citarne alcuni – “Histonium” (Vasto), “Hombres” (Pereto), “Elena Sprecacenere” (Pescara), “Certame Poetico poesia dialettale” (Manoppello), “Lorella Santone” (Faiete), Premio “Cesare Vedovelli” (Senigallia) “Portone” (Pisa), “Lettera d’Amore” (Torrevecchia Teatina). Sulla sua produzione hanno scritto Nazario Pardini, Benito Sablone, Antonio Spagnuolo, Vito Moretti, Massimo Pamio, Rodolfo Vettorello, Claudio Fiorentini, Antonella Pagano, Lorenzo Spurio e altri.

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Salvatore Toma

In questa edizione i premi “alla memoria” sono stati addirittura tre (l’anno scorso erano stati attribuiti rispettivamente alla memoria del poeta ed ex sindaco di Macerata Gian Mario Maulo e al poeta molisano Amerigo Iannacone) e verranno conferiti al leccese Salvatore Toma (1951-1987), alla poetessa palermitana Maria Ermegilda Fuxa (1913-2004) e al poeta torinese Silvio Bellezza (1941-2000). Salvatore Toma nacque a Maglie (LE) nel 1951 e morì nello stesso luogo, giovanissimo, nel 1987. Diede alle stampe sei raccolte poetiche: Poesie (Prime rondini) (1970), Ad esempio una vacanza (1972), Poesie scelte (1977), Un anno in sospeso (1979), Ancóra un anno (1981), Forse ci siamo (1983). Postuma è la raccolta Canzoniere della morte (1996) curata dalla nota filologa Maria Corti ed edita per Einaudi. Sulla sua produzione letteraria si espressero Donato Valli, Oreste Macrì, Gaetano Chiappini, Nicola De Donno e altri.

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Maria Ermegilda Fuxa

Maria Ermegilda Fuxa, nacque ad Alia (PA) nel 1913 e morì a Palermo, dopo vari anni trascorsi in manicomio, nel 2004. Nel corso della sua tribolata esistenza si mostrò affascinata da vari settori artistici: amava la scrittura, in particolar modo la poesia (anche in vernacolo) e la musica al punto da trovare ispirazione in Schubert, Mendelssohn e Beethoven. Tuttavia il senso d’inappartenenza al mondo, la sua marcata solitudine e la non inclusione al gruppo familiare, uniti al disinganno amoroso fece sì che venisse trascinata in una vera depressione che le aprì le porte dell’istituto manicomiale. La sua penna è testimone di quei dolorosi momenti, descritti con automatismo e schiettezza al punto da percepirli così vividi ancor oggi. La sua produzione poetica è contenuta in tre lavori pubblicati dall’ASLA (Accademia Siciliana Letteratura ed Arti): Voce dei senza voce (1980), Lasciatemi almeno la speranza (1984) e Paesaggi d’anima (1990).

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Silvio Bellezza

Silvio Bellezza nacque a Lanzo Torinese (TO) nel 1941, città nella quale morì nel 2000. Durante la sua esistenza prese parte a riviste specializzate e fu redattore della rivista letteraria Vernice. In qualità di poeta (fu anche scrittore) diede alle stampe varie volumi: Il senso degli anni (1972), Parti di un monologo (1974), Sensa pressa (1979), La rivoluzione mancata (1985), L’alfabeto del silenzio (1989), Il libro degli echi (1991), Una pace precaria (1993) e La neve rossa (1999).  Suoi versi vennero tradotti anche in francese e rumeno. Per la saggistica: Il leggio incantato (1990) e Presenze poetiche del secondo novecento in Piemonte, ne La poesia contemporanea (1997). Sulla sua opera poetica si sono espressi, tra gli altri, Giorgio Barberi Squarotti, Sandro Gros-Pietro e Piero Rachetto.

Il premio, la cui serata di premiazione sarà liberamente aperta al pubblico, ha ottenuto i Patrocini Morali delle Regioni Marche, Puglia e Piemonte, dell’Assemblea Legislativa delle Marche, delle Province di Ancona e Lecce, delle Città Metropolitane di Torino e Palermo, dei Comuni di Jesi, Ancona, Senigallia, Maglie, Palermo e Alia.  Hanno collaborato esternamente fornendo il loro patrocinio e donando un premio di rappresentanza le Associazioni Culturali “Le Ragunanze” di Roma (presidente Michela Zanarella), “CentroInsieme Onlus” di Napoli (presidente Vincenzo Monfregola), “Associazione Siciliana Arte e Scienza” (ASAS) di Messina (presidente Flavia Vizzari), “Arte per Amore” di Seravezza (LU) (presidente Barbara Benedetti), “Orion” di Morano Calabro (CS) (presidente Mario De Rosa), “L’Oceano nell’anima” di Bari (presidente Massimo Vito Massa), “Africa Solidarietà Onlus” di Arcore (MB) (presidente Cheikh Tidiane Gaye), “Poesia & Solidarietà Onlus” di Trieste (presidente Gabriella Valera), “Caffè Convivio” di Caltagirone (CT) (presidente Giusi Contrafatto), “Il Faro” di Cologna Spiaggia (TE) (presidente Irene Gallieni) e il Museo “Stupor Mundi – Federico II” di Jesi e il Museo Diocesano di Jesi con apposite convenzioni. La serata sarà impreziosita dagli interventi musicali di Lorenzo Salucci e dalle letture dei testi premiati da parte della poetessa e Consigliera dell’Ass. Euterpe Michela Tombi.

 

 

Info:

www.associazioneeuterpe.com – ass.culturale.euterpe@gmail.com

Tel. 327-5914963 – Pagina Facebook 

Segreteria Premio: premiodipoesialarteinversi@gmail.com 

Domenica 6 ottobre la premiazione del IV Concorso “Storie in viaggio” a Morro d’Alba

Domenica 6 ottobre alle ore 17 presso l’Auditorium della Chiesa di Santa Teleucania a Morro d’Alba (Via Morganti n°7) si terrà la cerimonia di premiazione della quarta edizione del Concorso di Letteratura “Storie in viaggio”, ideato dalla scrittrice Gioia Casale e organizzato dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi con il Patrocinio Morale dei Comuni di Morro d’Alba e Senigallia e della Provincia di Ancona.
La finalità del noto concorso è quella di coniugare l’amore per la scrittura e per la riscoperta di alcuni dei borghi più belli della nostra Regione plurale. Le precedenti edizioni del premio hanno trovato la loro premiazione nei comuni di Cingoli, Camerata Picena e Corinaldo.
A Morro d’Alba, dopo la possibilità di usufruire a titolo gratuito della visita guidata della città (previa prenotazione ai contatti dell’Associazione) si terrà la premiazione dei vincitori per le varie sezioni a concorso: racconto a tema il viaggio, racconto a tema libero, libro edito di poesia a tema il viaggio e videopoesia a tema il viaggio. Tra i vincitori figurano autori di varie regioni d’Italia che interverranno per ricevere il premio. La lettrice Amneris Ulderigi darà lettura ad alcuni estratti significativi dei rispettivi testi vincitori mentre i vincitori per l’edito avranno l’occasione per esporre, in breve, il proprio lavoro.
La Commissione di Giuria del premio era composta da Gioia Casale (Presidente del Concorso), Stefano Vignaroli (Presidente di Giuria), Lorenzo Spurio, Alessandra Montali, Valtero Curzi, Michela Tombi, Oscar Sartarelli, Emanuela Antonini, Assunta De Maglie, Marco Squarcia, Angela Orazietti, Lucia Bonanni, Flavia Scebba, Roberta Javarone.
Questi i vincitori – nel podio – delle varie sezioni: Sezione A – Racconti a tema il viaggio: 1° premio a Massimiliano Ivagnes di Castrignano del Capo (Lecce), 2° Premio a Nicoletta Morbioli di Verona, 3° Premio a Maurizio Asquini di Novara; Sezione B – Racconti a tema libero: 1° Alessandro Porri di Roma, 2° Premio ad Andrea Ansevini di Polverigi (Roma), 3° Premio a Barbara De Filippis di San Giovanni Teatino (Chieti); Sezione C – Libro edito a tema il viaggio: 1° Premio a Michelangelo Batolo di Roma, 2° Premio a Valentina Spinetti di Campo nell’Elba (Livorno), 3° Premio a Stefano Calzati di San Giovanni in Persiceto (BO); Sezione D – Videopoesia: 1° Premio a Franco Patonico di Senigallia (Ancona), 2° Premio a Luciana Latini di Maiolati Spontini (Ancona) e 3° Premio a Paolo Zanelli di Finale Ligure (Savona). Sono stati conferiti, altresì, due premi speciali, rispettivamente il Premio Speciale del Presidente di Giuria a Simona Novacco di Spoltore (Pescara) per l’edito, il Premio Speciale “Avventura in Libertà” a Davide Biga di Mondovì (Cuneo) sempre per l’edito e il Premio della Critica a Marco Bugliosi di Roma per il racconto.
L’evento della premiazione è liberamente aperto al pubblico e la S.V. è invitata.

Info:
http://www.associazioneeuterpe.com
ass.culturale.euterpe@gmail.com
Tel. 327-5914963

Premio alla Carriera a Guido Oldani, padre del “realismo terminale” nella Repubblica Popolare Cinese

In occasione della Terza edizione dell’International Festival of Poetry &Liquor, nella settimana dell’Arte della città di Luzhou, in collaborazione con il Governo Cinese, la Union of Writers of China, la prestigiosa rivista Huakai Xinhe, co, ltd, la China National Opera, la China Poetry Net, con la sponsorizzazione della China Liquor Brewery; il Maestro Guido Oldani riceverà l’ “International Poetry Award 1573”.

Il premio verrà consegnato a Guido Oldani l’8 Ottobre P.V nella città di Luzhou,  in occasione della cerimonia di apertura del Festival, alla presenza del grande poeta cinese, Presidente del comitato organizzatore Jidi Majia, del Console Davide Castellani.

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L’occasione sarà unica per suggellare l’amicizia tra i nostri due mondi poetici , che grazie a ponti culturali di questo genere non può che approfondirsi, altresì è significativo l’apprezzamento che viene dimostrato dalle Istituzioni cinesi nei confronti della letteratura italiana contemporanea, rappresentata dal Maestro Oldani e dal suo movimento de “Il Realismo Terminale”.

Al poeta Guido Oldani è stata dedicata l’apertura del n°28 della rivista di poesia e critica letteraria Euterpe con la pubblicazione di alcuni suoi inediti e un profilo critico curato da Lucia Bonanni, consultabile e scaricabile cliccando qui.