“L’entrata”, poesia di Gian Piero Stefanoni, con traduzione in urbinate a cura di Maria Lenti

“L’entrata”

Di GIAN PIERO STEFANONI

Certo il passo dei bambini

come le donne alla luce

che calerà su di loro.

Solo gli uomini

sembrano abbassarsi

al confine dell’abside.

Un andare che forse

non comprende al buio

di un non nominato dolore.

Il mistero è più grande.

*

*

“L’entrata”

Traduzione in dialetto urbinate

A cura di MARIA LENTI

Sicur el pass di bordej

com le donn sotta la luc

che scenderà sopra d’lór.

Soltant j òmin

sembra ch’s’abassen

do’ fnisc l’abside.

Un andare che forse

lu en capisc tel scur

d’un dolor non nominat.

El mister è più[1] grand.


Gli autori hanno acconsentito alla pubblicazione dei propri testi su questo spazio senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in seguito al gestore di questo spazio virtuale.


NOTE

[1] “più” nella pronuncia si avvicina a pió.

Domenica 22 gennaio a Senigallia un grande evento sulla poesia dialettale organizzato da EUTERPE APS

Domenica 22 gennaio a Senigallia un grande evento sulla poesia dialettale organizzato da EUTERPE APS

In occasione della Giornata Mondiale del Dialetto e delle Lingue Italiane istituita dall’Unione delle Pro Loco Italiane (UNPLI) che annualmente si celebra il 17 Gennaio, l’Associazione Culturale Euterpe APS di Jesi ha deciso di ideare e promuovere un incontro interamente dedicato ad alcuni dei numerosi dialetti della regione Marche e non solo.

L’iniziativa, voluta e organizzata da Lorenzo Spurio (critico letterario e Presidente Euterpe APS) e Franco Patonico (poeta dialettale e in lingua), è intitolata “Dialettando in Poesia” e avrà luogo nel pomeriggio di domenica 22 gennaio a partire dalle ore 16:30 presso Palazzetto Baviera a Senigallia (AN).

Qualche anno fa lo scrittore Marcello D’Orta – celebre per il romanzo “Io speriamo che me la cavo” – su “La Gazzetta del Sud” ebbe a scrivere: “Il dialetto nasce dentro, è lingua dell’intimità, dell’habitat, “coscienza terrosa” di un popolo, sta all’individuo parlante come la radice all’albero; nasce nella zolla, si nutre nell’humus, si fonde nella pianta stessa. È, insomma, l’anima di un popolo”. Questa giornata secondo gli organizzatori dell’evento va in questa direzione, con il grande entusiasmo di coltivare quelle radici importantissime che tutti, chi più chi meno, ci connotano.

La serata sarà presentata e condotta dal dicitore e attore teatrale Mauro Pierfederici e, dopo i saluti e le introduzioni dei due organizzatori, Lorenzo Spurio e Franco Patonico, vedrà intervallarsi una serie di poeti delle nostre Terre Plurali, le Marche, che daranno lettura a loro componimenti in dialetto.

Lo studioso di dialetto senigalliese Andrea Scaloni, già autore del volume “Grammatica senigalliese” pubblicato in seconda edizione da Ventura Edizioni nel 2014, terrà un breve intervento dal titolo “Il senigalliese tra i dialetti delle Marche Settentrionali”.

Il reading poetico vedrà la presenza di un vasto numero di poeti impegnati a declamare nel proprio dialetto: in senigalliese per Elvio Angeletti, Antonella Brugiatelli, Rolanda Brugiatelli, Antonietta Calcina, Elisabetta Freddi, Letizia Greganti, Marisa Landini, Antonio Maddamma, Mauro Mangialardi, Franco Patonico, Simona Riccialdelli e Maria Pia Silvestrini; in jesino Marinella Cimarelli e Lorenzo Spurio, in chiaravallese Fiorina Piergigli, in anconitano Maria Gabriella Ballarini, Luciano Gennaretti, Marinella Giampieri e Orietta Palanca, in fanese Elvio Grilli, in marottese Daniela Gregorini, in pesarese Emilio Melchiorri, in matelicese Ennio Donati, in versiliese Anna Maria Berni e in messinese Vincenzo Prediletto.

Durante il nutrito evento si darà spazio anche alla rievocazione di alcuni noti poeti vernacolari della nostra Regione che ci hanno lasciato per mezzo della lettura di loro componimenti e l’intervento dei familiari che contribuiranno a tracciarne un breve ricordo. Verranno ricordati la poetessa Cesarina Castignani Piazza (1946-2021), voce del vernacolo anconitano; il poeta e fotografo senigalliese Rino Girolimetti (1924-2001), la maestra e cantora della comunità di Scapezzano Rina Fratini (1930-2021) e Giuseppe Terenzi (1927-2015) indimenticata anima del dettato popolare fabrianese.

Alcune letture saranno eseguite da Leonardo Marcheselli mentre gli interventi canori saranno a cura di Patrizia Graziosi, quelli musicali a cura di Giovanni Forace.

L’evento è organizzato con il Patrocinio del Comune di Senigallia e della Provincia di Ancona ed è stato inserito all’interno delle celebrazioni per la Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali riconosciute dall’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco Italiane) sul cui sito è presente la scheda di illustrazione e diffusione della giornata organizzata da Euterpe APS a Senigallia.

INFO:

www.associazioneeuterpe.com

ass.culturale.euterpe@gmail.com

Tel. 327-5914963

“Dove non mi hai portata” di Maria Grazia Calandrone. Recensione di Gabriella Maggio

Recensione di GABRIELLA MAGGIO

L’amore come luce della vita, filo d’Arianna nel labirinto della realtà, nelle sue profonde lacune. Filo rosso che cuce insieme i fatti da raccogliere per formare la memoria. Questo filo, dipanato dal caso e dalla volontà, guida il nostos di Maria Grazia Calandrone a Palata, a Milano e nei luoghi di quella Roma, dove l’ha portata la volontà dei genitori naturali, che vi hanno trascorso le ultime ore della loro vita.  Dopo avere affrontato in Splendi come vita il complesso intenso rapporto con la madre adottiva in Dove non mi hai portata, edito da Einaudi, la scrittrice affronta con coraggio anche maggiore la ricostruzione della vita della madre biologica, Lucia Galante. Mette insieme le scarne testimonianze di quella vita semplice conclusa volontariamente, dopo molte sofferenze sopportate con grande dignità, insieme all’uomo che ama nell’acqua del Tevere, e nello stesso tempo costruisce e rafforza il legame affettivo con la madre: “Sono venuta a prenderti, Lucia. Qui dovevo arrivare. Anzi tornare. A pagina 123 del mio dattiloscritto posso finalmente accarezzare il volto di mia madre, e il suo corpo di luce e di niente”.

Come direbbe la poeta Beatriz Hernanz Maria Grazia si fa archeologa di sé stessa ricercando e interpretando documenti, oggetti, sentimenti che le parlano della madre e della sua nascita. Alle lacune s’intrecciano ipotesi dettate e avvalorate dall’essere donna, dalla complicità femminile. 

Il tema portante della narrazione, l’indagine su Lucia, ne genera altri non meno importanti all’occhio della scrittrice, perché portatori di un preciso messaggio civile come la condizione femminile oppressa da violenze fisiche e morali, che smorzano ogni slancio di vita appagata e libera, il boom economico e l’emigrazione al nord in cerca di lavoro, le leggi inique sull’adulterio.

Lucia, indesiderata sin dalla nascita, quarta femmina in una famiglia contadina che aspetta con ansia il maschio, sposa contro voglia, perché è innamorata di Tonino, un uomo inetto e violento, che non consuma il matrimonio; poi quando la sua vita le sembra irrimediabile, casualmente incontra Giuseppe e nasce l’amore. Lucia asseconda il suo sentimento e abbandona il tetto coniugale, subendo la conseguente denuncia; lo stesso fa Giuseppe. Quando Lucia è incinta vanno a Milano attratti dall’abbondanza di lavoro. Lì nasce Maria Grazia che viene considerata dalle norme vigenti illegittima e per questo in un primo tempo è affidata a un befotrofio. Quando Lucia può riprendere con sé la figlia cominciano i disagi economici della coppia costretta a lavori precari in nero a causa delle denunzie di adulterio che incombono su di loro. Sopraffatti dalle difficoltà economiche, preso atto che nessuno dei familiari di Lucia vuole accogliere “la figlia della colpa” entrambi decidono di togliersi la vita, annegandosi nel Tevere e di affidare Maria Grazia alla compassione degli uomini.

Le ultime ore di Lucia e Giuseppe sono vissute con grande consapevolezza e lucidità. Il loro obiettivo è dare un futuro dignitoso alla figlia per questo la scelta di Roma, di Villa Borghese come luogo dell’abbandono, della lettera all’Unità nella quale si svela il nome e la data di nascita di Maria Grazia, i pochi bagagli lasciati con i documenti nei pressi della fermata del pullman che viene da Milano. Su questi indizi viene ricostruita dagli inquirenti, e quindi dalla scrittrice, la breve storia della bambina che presto sarà adottata da Consolazione Nicastro e Giacomo Calandrone, deputato del PCI.

Insieme alla sua più intima storia Maria Grazia Calandrone traccia nel romanzo un affresco preciso, a volte crudo, dell’Italia degli anni ’50 e ’60 del suo slancio verso il futuro, della povertà economica e morale del Sud, dei pregiudizi che strangolano uomini e donne, della legislazione iniqua. Eppure “Lucia e Giuseppe hanno ragione di confidare, ancora, nella solidarietà umana”. Ed è questa stessa fiducia negli uomini che porta la scrittrice a liberarsi di ogni risentimento nei confronti di chi ha rifiutato sua madre e lei bambina perché lo crede vittima dell’ignoranza e dei pregiudizi che allignano nel contesto nel quale vive. Storicizzare e contestualizzare, ci dice Maria Grazia, per comprendere con mente libera e cercare di sconfiggere il pregiudizio. Come sua madre, Maria Grazia ama capire. Lucia che aveva frequentato soltanto la seconda elementare, è stata una donna libera “perché aveva cuore. Quello che ancora splende, irreparabile”. I piani temporali s’intrecciano nella narrazione così come il racconto dei fatti con i sentimenti e il vissuto emotivo della scrittrice. La lingua e il periodare rispecchiano nel loro ritmo poetico gli affetti e le emozioni.

Sentimento e pensiero guidano la narrazione perché la madre diventi reale, abbia calore e odore. Ma il romanzo contiene anche un canone personale della scrittrice, una sua biblioteca dove si trovano Vittorio Sereni, Pier Paolo Pasolini, Vitaliano Trevisan, Marina Cvetaeva.

“Il mondo cambia solo grazie a chi sogna un mondo nuovo”.  

GABRIELLA MAGGIO


L’autrice della presente recensione ha autorizzato alla pubblicazione su questo spazio senza nulla pretendere all’atto della pubblicazione o in seguito. La riproduzione del presente testo, in qualsiasi formato, sia in forma integrale che di stralci, è consentita solo con l’autorizzazione da parte dell’Autrice.

Al via la IX Ragunanza di Poesia, narrativa e pittura. L’importante concorso letterario diretto da Michela Zanarella

L’Associazione di Promozione Sociale ‘Le Ragunanze’ con il patrocinio morale del Consiglio Regionale del Lazio, Roma Capitale XII Municipio, Ambasciata di Svezia, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, in collaborazione con Golem Informazione, Associazione Culturale Euterpe, Leggere Tutti, LATIUM, ACTAS, Premio internazionale di Poesia & Narrativa Città di Latina promuove la 9^ Ragunanza di “POESIA, NARRATIVA e PITTURA”. La partecipazione è aperta a tutti coloro che, dai 16 anni in su – per i minorenni è necessaria l’autorizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci – senza distinzioni di sesso, provenienza, religione e cittadinanza, accettano i tredici (13) Articoli qui di seguito specificati. La frase sopra menzionata “per i minorenni è necessaria l’autorizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci”, vuol dire che chi non ha compiuto 16 anni può partecipare alla settima ragunanza, previa l’autorizzazione scritta e firmata da entrambi i genitori che dovranno allegare alla loro autorizzazione la fotocopia della loro carta d’identità.

I nostri GIURATI, i cui nomi saranno resi noti solo a conclusione della votazione, valuteranno gli scritti pervenuti e le opere pittoriche (in foto) spedite per e-mail, a loro insindacabile giudizio! Il REGOLAMENTO per la 9^ Ragunanza di POESIA, NARRATIVA & PITTURA, prevede quattro sezioni:

I sez.: POESIA INEDITA “NATURA-MEDITERRANEO”

II sez.: SILLOGE DI POESIA EDITA “A TEMA LIBERO”

III sez.: NARRATIVA LIBRO “A TEMA LIBERO”

IV sez.: PITTURA “A TEMA NATURA O A TEMA LIBERO”

La tematica di tutte e quattro le sezioni, trattandosi di “ragunanza”, termine in uso nell’Arcadia di Christina di Svezia, dovrà almeno contenere dei riferimenti alla natura che ci accoglie.

Per la I sezione, la POESIA “NATURA-MEDITERRANEO”, che sarà da Voi scritta, nel rispetto della sintesi poetica, dovrà ricordare i dettami dell’Arcadia, il valore della natura, filtrati dagli eventi attuali che coinvolgono, modificano, distruggono i quattro elementi della nostra madre Terra e lo spirito di tutti coloro che si prodigano per la salvezza ed il recupero dell’ambiente e in particolare del Mare Mediterraneo.

Per la II sezione, la SILLOGE DI POESIA EDITA “A TEMA LIBERO”, che sarà da Voi già stata pubblicata (o da Casa Editrice o in proprio) e che decidete di far partecipare a questa IX Ragunanza, si presenterà quindi come un libretto, potrà trattare qualsiasi tematica, essendo “A TEMA LIBERO”, e potrà spaziare su temi alti dell’esistenza, su temi universali, che abbraccino il genere umano.

Per la III sezione, NARRATIVA LIBRO “A TEMA LIBERO”, che sarà da Voi già stato pubblicato (o da Casa Editrice o in proprio) e si presenta quindi in forma di libro, potrà trattare qualsiasi tematica, essendo “A TEMA LIBERO”, e potrà spaziare su temi alti dell’esistenza, su temi universali e filosofici, che abbraccino il genere umano.

Per la IV sezione, PITTURA “A TEMA NATURA O TEMA LIBERO” si tratta di un’opera pittorica, realizzata con qualsiasi tecnica e che verrà inviata per e-mail al giudizio, in formato jpg come fotografia; l’opera potrà trattare qualsiasi tematica, essendo “A TEMA NATURA O LIBERO”, e potrà spaziare su temi alti dell’esistenza, su temi universali e filosofici, che abbraccino il genere umano. Quell’opera pittorica scelta, qualora risultasse tra i vincitori, dovrà essere portata, se possibile, dall’autore in originale (non deve superare le dimensioni di 50 x 60) per essere esposta nelle tre ore della cerimonia di premiazione.

Art.1 Si richiede per la 9^ Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA, che il testo della poesia sia di massimo 36 versi e scritto in Times New Roman, a carattere 12 o 18 e che si rispettino in tutte le loro parti i 13 Articoli, i quali specificano le norme, i diritti, i requisiti e le leggi di questo regolamento.

Art.2 La POESIA della sezione “NATURA-MEDITERRANEO” dovrà essere inedita e, per concorrere, andrà spedita via e-mail a apsleragunanze@gmail.com indicando e specificando la sezione da voi scelta in questo modo:

Nona Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA

Sezione I: POESIA INEDITA “NATURA-MEDITERRANEO”

1.La POESIA sarà ammessa solo ed unicamente con il nome, cognome, contatto telefonico ed e-mail di rintracciabilità del partecipante al concorso. I dati del concorrente sopra indicati andranno scritti in un foglio “a parte” e spediti insieme al foglio dove sarà scritta la Vostra POESIA che concorrerà.

Ai nostri giurati sarà fatta pervenire la POESIA in forma anonima.

2.La “SILLOGE DI POESIA EDITA A TEMA LIBERO”, per concorrere, andrà spedita in pdf via e-mail a apsleragunanze@gmail.com indicando e specificando la sezione da voi scelta in questo modo:

Nona Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA

Sezione II: POESIA “SILLOGE DI POESIA EDITA A TEMA LIBERO”

La SILLOGE già pubblicata – o da Casa Editrice o in proprio – sarà ammessa solo ed unicamente con il nome, cognome, contatto telefonico ed e-mail di rintracciabilità del partecipante al concorso; questi dati saranno scritti su foglio a parte, che conterrà i dati ulteriori dell’Autore, nonostante appaia sul libro solo il nome ed il cognome dell’Autore della Silloge.

La Silloge di poesia, il libro, potrà essere spedita a scelta del partecipante, o con Raccomandata R/R o con piego di libri in una (1) unica copia a: A.P.S. “Le Ragunanze” c/o Michela Zanarella – Via Fabiola, 1 – 00152 Roma.

Congiuntamente (se possibile) dovrà comunque e pertanto arrivare, in pdf la Vostra silloge alla e-mail: apsleragunanze@gmail.com indicando nell’oggetto la sezione ovvero: sezione POESIA “SILLOGE DI POESIA EDITA A TEMA LIBERO”

Nel foglio inserito nella busta, che conterrà la silloge (il libretto), dovranno essere specificati i dati dell’autore: nome, cognome, contatto telefonico ed e-mail di rintracciabilità del partecipante al concorso.

3.Il LIBRO DI NARRATIVA “A TEMA LIBERO”, per concorrere, andrà spedito in pdf via e-mail a apsleragunanze@gmail.com indicando e specificando la sezione da voi scelta in questo modo:

Nona Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA

Sezione III: NARRATIVA LIBRO “A TEMA LIBERO”

ovvero, il Vostro romanzo, la Vs opera, potrà riguardare tematiche varie, essendo “A TEMA LIBERO” e potrà spaziare su temi alti dell’esistenza, su temi universali e filosofici che abbraccino il genere umano, i sentimenti, oltre alla fauna che regna nel nostro pianeta Terra. Il libro già pubblicato – o da Casa Editrice o in proprio – sarà ammesso solo ed unicamente con il nome, cognome, contatto telefonico ed e-mail di rintracciabilità del partecipante al concorso; questi dati saranno scritti su foglio a parte, che conterrà i dati ulteriori dell’Autore, nonostante appaia sul libro solo il nome ed il cognome dell’Autore del romanzo di narrativa a tema libero.

Il libro, potrà essere spedito, a scelta del partecipante, o con Raccomandata R/R o con piego di libri in una (1) unica copia a: A.P.S. “Le Ragunanze” c/o Michela Zanarella – Via Fabiola, 1 – 00152 Roma.

Il Vostro libro “a tema libero” sarà fatto pervenire ai Nostri giurati in pdf e sarà esposto nel giorno della Premiazione.

IV sezione: PITTURA “A TEMA NATURA O TEMA LIBERO”. Si partecipa con un’opera pittorica in qualsiasi tecnica a tema libero, a colori o in bianco e nero, da inviare in foto per posta elettronica all’indirizzo apsleragunanze@gmail.com in formato JPG, i file devono essere nominati con il titolo della foto.

Nona Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA

Sezione IV: PITTURA “A TEMA NATURA O A TEMA LIBERO”

Art.3 Le modalità espressive della POESIA, della SILLOGE, del LIBRO DI NARRATIVA, della PITTURA ripartite nelle due modalità, non dovranno essere offensive né ledere la sensibilità e/o la dignità del lettore, dell’ascoltatore, del visore e della persona chiamata in causa a “giudicare” e a leggere. Le opere che non ottemperano quanto specificato nell’articolo 3 saranno automaticamente escluse.

Art.4 La partecipazione è soggetta ad una quota di € 15,00, che sottintende la presenza dell’autore concorrente ed include le spese di segreteria; si può partecipare a due o più sezioni con una quota pari a € 20,00.

Art.5 La scadenza per l’inoltro dei materiali è fissata a venerdì 30 GIUGNO 2023;

Art.6 Il giudizio della giuria è insindacabile;

Art.7 La partecipazione al concorso comporta l’accettazione di tutte le norme del presente regolamento ed il partecipante dovrà essere presente il giorno della ragunanza per la lettura delle POESIE e di alcuni stralci di brani tratti dal LIBRO di Narrativa, secondo la graduatoria di premiazione di fronte agli astanti e per la descrizione breve “a commento” della propria opera, la PITTURA, qualora ci fosse tempo ulteriore a disposizione.

Sono ammesse deleghe solo in presenza del delegato a ritirare il premio assegnato, il quale si dovrà mettere in contatto con la segreteria del PREMIO, confermando il nome del delegato alla mail: apsleragunanze@gmail.com ;

Art.8 Qualora il premiato o il suo delegato non fosse presente, il suo riconoscimento sarà recapitato solo previo inoltro tassa di spedizione ed accordi con la segreteria del premio.

Art.9 I partecipanti, le cui loro opere di poesie, sillogi, racconti brevi, romanzi e pitture nelle modalità specificate, siano state selezionate per la premiazione, la lettura e la visione in pubblico, saranno informati sui risultati delle selezioni mediante e-mail personale e segnalazione nel sito dell’Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze”: www.leragunanze.altervista.org

Art.10 La premiazione avverrà in data da definirsi secondo le disponibilità della struttura che ci ospita 

Art.11 A tutti i selezionati sarà inviato, con largo anticipo, l’invito per partecipare alla cerimonia di premiazione.

Art.12 I PREMI saranno così suddivisi:

Nona Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA.

  1. I sez.: POESIA INEDITA “NATURA-MEDITERRANEO”

POESIA INEDITA sez. “Natura-Mediterraneo”:

– primo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– secondo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– terzo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

  • II sez.: SILLOGE DI POESIA EDITA “A TEMA LIBERO”

SILLOGE DI POESIA EDITA a “Tema Libero”

– primo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– secondo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– terzo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

  • III sez.: NARRATIVA LIBRO “A TEMA LIBERO”

NARRATIVA LIBRO a “Tema Libero”

– primo classificato: (targa+ abbonamento per 1 anno al mensile LEGGERE TUTTI)

– secondo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– terzo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

  • IV sez.: PITTURA “A TEMA NATURA O A TEMA LIBERO”

PITTURA in modalità “a Tema Natura o a Tema Libero”

– primo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– secondo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– terzo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

Saranno consegnate le Menzioni d’Onore (cartiglio pergamenato con medaglia)

L’assegnazione della TARGA del PRESIDENTE dell’A.P.S. “Le Ragunanze” è a discrezione del PRESIDENTE.

 L’associazione ACTAS di Tuscania e l’associazione LATIUM di Madrid assegneranno una targa per le opere che riterranno più meritevoli.

* Nella sinergia tra l’A.P.S. “Le Ragunanze” e l’Associazione Culturale Euterpe è contemplata l’assegnazione del Trofeo, che verrà consegnato a discrezione del presidente dell’omonima associazione. 

Tutti i partecipanti presenti, e solo i presenti, riceveranno brevi manu l’attestazione di partecipazione alla Nona Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA per aver concorso con l’opera, anche se questa non si è posizionata tra i vincitori.

Art.13 Nel file d’invio a apsleragunanze@gmail.com includere dati personali, indirizzo postale, indirizzo e-mail, telefono, breve nota biografica, (per i minorenni includere anche l’autorizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci con la fotocopia della loro carta d’identità) la dicitura “SARÒ PRESENTE”, fotocopia del versamento di € 15,00 per una sezione, si può partecipare a due o più sezioni con una quota pari a € 20,00, da effettuare tramite ricarica Postepay n° 5333 1711 2801 1620 intestato a Michela Zanarella, C.F.: ZNRMHL80L41C743L o con Paypal a miczanar@yahoo.it o in contanti nel plico di spedizione per i diritti di segreteria; in calce al testo, la seguente dichiarazione firmata:

 “Dichiaro che i testi delle poesie, i libri, le pitture da me presentati a codesto concorso internazionale sono opere di mia creazione personale.

 Sono consapevole che false attestazioni configurano un illecito perseguibile a norma di legge.

 Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi della disciplina generale di tutela della privacy (L. n. 675/1996; D. Lgs. n. 196/2003) e la lettura e la diffusione del testo per via telematica e nei siti di Cultura della Poesia, della Narrativa e dell’Arte, nel caso venga selezionato, dai giurati del concorso Settima Ragunanza di POESIA, NARRATIVA & PITTURA”

Per il quinto anno consecutivo, l’associazione di promozione sociale ‘Le Ragunanze’, nel IX anno dell’omonimo Premio internazionale per la poesia, la narrativa e la pittura, consegnerà la Targa dedicata ad Anastasia Sciuto, ad un giovane talento dell’Arte Drammatica, Cinematografica e Televisiva, nel plauso e nel ricordo dell’impegno artistico della giovane.

 Referenti del concorso:

 La Presidente dell’A.P.S. “Le Ragunanze”, Michela Zanarella

 Coordinatore e Vicepresidente, Giuseppe Lorin

 Mail: apsleragunanze@gmail.com

Tel: 340.1981250

Sito: www.leragunanze.altervista.org