Mark Twain e Kurt Vonnegut a confronto. Articolo di Francesco Scatigno

Cosa hanno in comune Mark Twain e Kurt Vonnegut?

Mark Twain e Kurt Vonnegut sono famosi per i loro contributi incomparabili alla letteratura. Nel tessuto della storia letteraria, essi si ergono come figure iconiche, ognuna tessendo una narrazione distinta che ha lasciato un’impronta indelebile nei lettori di ogni generazione. Twain, con il suo ingegno e saggezza, e Vonnegut, con le sue esplorazioni irriverenti e allo stesso tempo profonde, ci hanno donato non solo storie, ma anche specchi che riflettono le complessità dell’esperienza umana.

Sebbene i loro stili di scrittura possano differire, il genio di Twain e Vonnegut risiede nella loro capacità di coinvolgere i lettori in un dialogo avvincente sulla società, sull’umanità e sul misterioso viaggio dell’esistenza.

I contesti storici e culturali

Mark Twain e Kurt Vonnegut sono entrambi figli del loro tempo, autori che hanno saputo catturare e riflettere l’atmosfera e lo spirito dei rispettivi periodi storici. Mark Twain, il cui vero nome era Samuel Langhorne Clemens, visse nel XIX secolo, un’epoca caratterizzata dal fervore dell’espansione verso l’ovest, dalla guerra civile americana e dai cambiamenti sociali. La sua narrativa spesso tocca temi come l’ingiustizia, la schiavitù e la corruzione, offrendo una critica acuta della società dell’epoca.

Kurt Vonnegut, d’altra parte, emergendo nella seconda metà del XX secolo, portò la sua voce letteraria in un’era segnata dalla Guerra Fredda, dalla minaccia nucleare e da un crescente scetticismo verso le istituzioni tradizionali. La sua scrittura è intrisa di un tono anti-autoritario e di un umorismo nero che riflette la complessità e l’incertezza del mondo moderno.

Entrambi gli autori si sono confrontati con i problemi e le preoccupazioni del loro tempo, utilizzando la narrativa come uno strumento per dar voce alle sfide sociali, politiche e culturali. La profonda consapevolezza di questi contesti storici ha permesso loro di creare opere intrinsecamente collegate alle realtà della loro epoca, mentre al tempo stesso hanno saputo affrontare temi universali che continuano a essere rilevanti oggi.

Stile e linguaggio peculiari

Una delle caratteristiche distintive di entrambi gli scrittori è il loro stile di scrittura unico e riconoscibile, che ha contribuito a plasmare le loro opere e a renderle memorabili. Mark Twain è noto per il suo linguaggio vivace e colloquiale, che cattura l’essenza dell’America dell’Ovest e dei suoi personaggi. Il suo uso sapiente del dialetto regionale e delle espressioni vernacolari dà vita alle sue storie e rende i personaggi autentici e tridimensionali.

Dall’altra parte, Kurt Vonnegut ha sviluppato uno stile narrativo distinto caratterizzato dalla sua prosa chiara e incisiva, spesso arricchita da sarcasmo e ironia. Vonnegut è famoso per l’uso di strutture narrative non convenzionali e per la sua abilità nel giocare con il tempo e la prospettiva. Questi elementi non solo rendono le sue opere interessanti da leggere, ma contribuiscono anche a enfatizzare i temi profondi e complessi trattati nei suoi romanzi.

Entrambi gli autori sperimentano con il linguaggio e la struttura in modo audace, creando un’impronta caratteristica che rende le loro opere immediatamente riconoscibili. Questo stile unico è parte integrante della loro eredità letteraria e ha influenzato generazioni successive di scrittori che cercano di catturare lo spirito dei loro tempi in modo altrettanto originale e coinvolgente.

Uso dell’umorismo e della satira

Sia Mark Twain che Kurt Vonnegut sono maestri nell’uso dell’umorismo e della satira per indagare temi profondi e spesso controversi. Twain, con il suo spirito schietto e la sua critica sociale, è noto per aver affrontato questioni come la razza, la religione e la politica attraverso una interpretazione satirica. Le sue opere, come “Le avventure di Huckleberry Finn” e “Il Principe e il Povero”, affrontano temi di ingiustizia sociale e pregiudizio con una combinazione unica di sarcasmo e umorismo pungente.

Dall’altra parte, Kurt Vonnegut è celebre per la sua satira sottile e la sua ironia tagliente. I suoi romanzi, come “Mattatoio n. 5” e “Ghiaccio-nove”, utilizzano l’umorismo nero per esplorare argomenti complessi come la guerra, la tecnologia e la condizione umana. Vonnegut crea mondi surreali in cui la realtà viene distorta attraverso l’occhio critico dell’umorismo, offrendo così una visione straordinaria dei problemi della società contemporanea.

Entrambi gli autori dimostrano che l’umorismo e la satira possono essere potenti strumenti letterari per affrontare questioni serie e far riflettere il lettore su temi profondi. La loro abilità nel bilanciare l’ilarità con la riflessione critica permette loro di creare opere che sono al contempo divertenti e stimolanti, invitando i lettori a esaminare da vicino le convenzioni sociali e i paradossi dell’esistenza umana.

Scetticismo verso l’autorità

Un tratto distintivo che accomuna Mark Twain e Kurt Vonnegut è il loro profondo scetticismo nei confronti dell’autorità, che emerge in modo accattivante nelle loro opere letterarie.

Mark Twain, attraverso i suoi personaggi ribelli e anticonformisti, ha spesso messo in discussione le istituzioni sociali e politiche dell’America del XIX secolo. In opere come “Le avventure di Huckleberry Finn” e “Il principe e il povero”, Twain esplora i temi della giustizia, dell’uguaglianza e della corruzione, mettendo in luce le disuguaglianze sociali e le ingiustizie presenti nella società. Il suo approccio critico e ironico verso il potere e l’autorità ha reso i suoi romanzi non solo divertenti, ma anche strumenti per la riflessione su questioni sociali ed etiche.

Anche Kurt Vonnegut condivide questo scetticismo verso l’autorità e spesso lo amplifica con un tocco satirico. Nei suoi romanzi, le figure di autorità vengono spesso rappresentate in modo grottesco o ridicolo, svelando le ipocrisie e le debolezze del potere. In “Mattatoio n. 5”, ad esempio, Vonnegut esplora gli orrori della guerra e critica aspramente le decisioni dei leader politici. La sua scrittura ironica e provocatoria mette in luce l’assurdità delle strutture di potere e invita il lettore a interrogarsi sulle dinamiche del potere.

Attraverso il loro scetticismo condiviso verso l’autorità, Twain e Vonnegut sfidano il lettore a esaminare criticamente le istituzioni e i leader che influenzano la società. La loro capacità di trasporre questo scetticismo nella narrazione crea opere letterarie che non solo intrattengono, ma anche spingono alla riflessione su questioni di potere, controllo e responsabilità.

L’influenza letteraria

L’eredità di Mark Twain e Kurt Vonnegut nell’ambito letterario è notevole e continua ad esercitare un’influenza duratura sulle generazioni successive di scrittori e lettori.

Le opere di Mark Twain sono considerate pietre miliari della letteratura americana e hanno contribuito a definire il genere del romanzo moderno. Il suo stile di scrittura vivace, l’uso distintivo del dialetto e la profonda analisi sociale hanno ispirato numerosi autori nel corso degli anni. Scrittori come J.D. Salinger, John Steinbeck e Toni Morrison hanno ammirato la capacità di Twain di esplorare tematiche universali attraverso personaggi e storie coinvolgenti. Inoltre, il suo spirito critico e il suo approccio satirico al contesto sociale sono diventati un punto di riferimento per gli scrittori impegnati nell’analisi della vita sociale e politica.

Analogamente, l’influenza di Kurt Vonnegut si estende ben oltre le pagine dei suoi romanzi. La sua combinazione unica di satira, fantascienza e umorismo nero ha aperto nuove strade nella narrativa contemporanea. Scrittori come Douglas Adams e Dave Eggers hanno abbracciato l’approccio audace di Vonnegut nel trattare argomenti seri attraverso l’umorismo e l’ironia. In particolare, la sua capacità di esplorare i dilemmi umani in un mondo sempre più complesso ha ispirato autori che cercano di sondare le profondità della psiche umana e della società moderna.

Riflessioni filosofiche

Tanto Mark Twain quanto Kurt Vonnegut hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama letterario per le loro profonde riflessioni filosofiche che spesso si intrecciano con l’umorismo e l’ironia.

Mark Twain ha esplorato temi filosofici complessi attraverso personaggi e situazioni a volte surreali. Nelle sue opere, come “Lo straniero misterioso” e “Wilson lo zuccone”, ha affrontato concetti di moralità, libero arbitrio e natura umana. Attraverso trame avvincenti e dialoghi taglienti, Twain ha invitato i lettori a interrogarsi sulle ambiguità etiche della vita e sulla natura spesso contraddittoria degli esseri umani.

Kurt Vonnegut ha intrapreso un approccio simile, mescolando filosofia e fantascienza con una dose di sarcasmo. Opere come “Benvenuta nella gabbia delle scimmie” e “Sirene” hanno offerto riflessioni su temi come la guerra, la religione e l’esistenza umana. Vonnegut ha spesso giocato con l’assurdità della condizione umana, mettendo in luce le contraddizioni delle credenze culturali e delle istituzioni sociali. Le sue storie ricche di simbolismo hanno ispirato lettori a esaminare la loro visione del mondo e a considerare la complessità delle questioni esistenziali.

In entrambi i casi, sia Twain che Vonnegut hanno sfidato gli stereotipi convenzionali e le idee preconfezionate, spingendo i lettori a esplorare questioni profonde attraverso delle lenti umoristiche e creative. Le loro opere hanno costituito un punto di partenza per l’analisi filosofica e hanno dimostrato che la letteratura può essere un mezzo potente per ripensare la società.


FRANCESCO SCATIGNO

L’autore dell’articolo:

Francesco Scatigno, classe 1983, pubblica nel 2007 Lo Scarabeo con Bastogi Editrice. Nel 2008 fonda il blog Magozine.it che diventa poi spazio collettivo di controinformazione e controcultura. Nel gennaio 2016 è autore del manifesto di Cucina Sovversiva. Nel maggio 2016 pubblica il saggio Mezza Rivoluzione o La Rivoluzione Integrale, testo autopubblicato sulle buone pratiche economiche e politiche di mutuo appoggio e collettivismo. Su Magozine.it cura la Newsletter Umoristica con raccontibrevi di satira politica e umorismo. Sullo stesso blog recensisce saggi politici e narrativa sociale e fantascientifica.

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L’Autore del testo ha acconsentito alla pubblicazione di questo testo su questo blog senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in seguito. La pubblicazione di questo testo in forma integrale o di stralci, su qualsiasi tipo di supporto, non è consentita senza l’autorizzazione da parte dell’autore.

V Concorso Lett. Naz.le “Città di Chieti”: il nuovo bando di partecipazione

Regolamento

Il Premio Città di Chieti, giunto alla sua V° Edizione, è libero, autonomo, indipendente e riconosce pari dignità a tutti i partecipanti, garantendo la totale imparzialità di giudizio. Quest’anno il premio si propone anche di promuovere la cultura della donazione degli organi che riguarda milioni di trapiantati avvalendosi anche della mobilitazione di istituzioni pubbliche e private tra cui alcune aziende ospedaliere e dell’apporto di volontari presenti, dove ciò sia possibile, per mantenere vivo il ricordo di persone generose che hanno dato a molti la possibilità di una nuova vita. Tale volontariato fa riferimento ad una associazione denominata “Girotondo di anime”

Organizzato dalla poetessa teatina Rosanna Di Iorio con il Patrocinio del Comune di Chieti, della Provincia di Chieti e della Regione Abruzzo con la collaborazione esterna (partnership) dell’Associazione denominata in questo contesto “Girotondo di anime” e degli Sponsor  “Autotrasporti Falzetti” di Matelica, è regolamentato dal presente bando.

Art. 1 – Sezioni

Possono partecipare cittadini italiani o stranieri maggiorenni con testi rigorosamente in lingua italiana e in vernacolo, residenti in territorio nazionale.

Le sezioni di partecipazione sono:

Sezione A – Poesia inedita o edita a tema libero

Sezione A1  – Poesia in vernacolo inedita o edita con traduzione

B  – Racconto inedito o edito a tema libero

C – Fiaba

Art. 2 – Esclusione

Non saranno accettate opere che presentino elementi razzisti, offensivi, denigratori e pornografici, blasfemi o d’incitamento all’odio, irrispettosi contro la morale comune e che incitino alla violenza di ciascun tipo o che fungano da proclami ideologici e politici.

Art. 3Requisiti

Sezione A – Il partecipante prende parte al concorso con un testo poetico in lingua di lunghezza non superiore ai 35 versi ciascuno senza conteggiare il titolo. Ogni componimento dovrà essere provvisto di titolo e dovrà essere anonimo.

Sez. A1 – Il partecipante prende parte al concorso con un testo in vernacolo di lunghezza non superiore ai 35 versi ciascuno senza conteggiare il titolo. Ogni componimento dovrà essere provvisto di titolo e dovrà essere anonimo.

Sezione B – Il partecipante prende parte al concorso con un unico racconto di lunghezza non superiore le 5 cartelle editoriali (una cartella editoriale corrisponde a 1800 battute). Il racconto dovrà essere provvisto di titolo, dovrà rispettare i limiti di lunghezza e dovrà essere anonimo.

Sez. C Fiaba – Il partecipante prende parte al concorso con un’unica  opera di lunghezza non superiore le 5 cartelle editoriali (una cartella editoriale corrisponde a 1800 battute). Il racconto dovrà essere provvisto di titolo, dovrà rispettare i limiti di lunghezza e dovrà essere anonimo.

Art. 4Contributo di partecipazione per spese organizzative:

* € 10,00 prima poesia, € 5,00 per la successiva, massimo 2 poesie      

* € 10,00 poesia in vernacolo, € 5 per la successiva, massimo 2 poesie                                                        

* € 10,00 per un racconto

* € 10,00 per una fiaba

È possibile partecipare a più sezioni corrispondendo la relativa quota. Tale contributo potrà essere effettuato tramite bonifico su postpay Evolution IBAN: IT27W3608105138261042261053, intestato a Roccioletti Osvaldo, causale: contributo spese organizzative V Edizione “Premio Città di Chieti. Indicare la Sezione.

Art. 5

La Giuria, il cui giudizio è inappellabile, provvederà ad esaminare gli elaborati pervenuti nei termini stabiliti e conformi al regolamento designando i vincitori e avrà facoltà di assegnare riconoscimenti speciali.  
I soli concorrenti premiati saranno contattati dalla segreteria del concorso.

Art. 6

La partecipazione al concorso implica l’accettazione delle norme del presente regolamento.

Gli eventuali plagi esimono gli organizzatori da qualsiasi responsabilità.

Art. 7Scadenza e invio

Per la corretta partecipazione, si dovrà inviare il materiale entro e non oltre la data di scadenza fissata al 31 Dicembre 2023, al seguente indirizzo: premio.cittadichieti@libero.it intestato a Dott. Di Paolo Valerio. Indicare la Sezione. Si prega di inviare le opere in tempo utile.

Le poesie e i racconti dovranno essere anonimi e in formato pdf, redatte con carattere Times New Roman corpo 12 ciascuno, ognuno su un file distinto.

– La scheda di partecipazione appositamente compilata in ogni sua parte (o un equivalente)

– La ricevuta di versamento allegata alle opere inviate contemporaneamente.

È richiesto ai vincitori e a tutti quelli che lo desiderano di partecipare alla cerimonia di premiazione. In caso di impossibilità ad intervenire potranno delegare una persona di fiducia che dovrà darne comunicazione al Presidente due settimane prima della premiazione. I premi potranno essere spediti a domicilio ai rispettivi vincitori, dietro richiesta esplicita e comunque a loro spese. Quelli in denaro verranno spediti solo se i suddetti vincitori non potranno presenziare alla cerimonia per un valido motivo. I vincitori e i menzionati saranno informati dei risultati conseguiti, in tempo utile per poter partecipare all’evento.

Art. 8Commissione di Giuria

Lorenzo Spurio (Presidente di Giuria) (Poeta, saggista, critico letterario)

Valerio Di Paolo (Presidente del Premio)
Lucia Bonanni (Poetessa e critico letterario) 
Patrizia Stefanelli (Poetessa, Scrittrice, regista teatrale, critico letterario)
Carmelo Consoli (Poeta, scrittore, critico letterario, saggista)

Anna Maria Fusco (Docente lettere classiche, Scrittrice e Attrice)

Gianfranco Di Domizi (Poeta, scrittore)

Gabriele Andreani ( Scrittore Saggista, Commissario di Polizia di Stato)

Rosanna Di Iorio Presidente Onorario (senza diritto di voto)

Osvaldo Roccioletti Segretario del Premio

Il giudizio della Giuria è definitivo ed insindacabile.

Art. 9 – Premi

I premi, per ciascuna sezione, saranno così ripartiti:

1° Premio € 400, targa e diploma con motivazione

2° Premio € 300 targa e diploma con motivazione

3° Premio € 200  targa e diploma con motivazione

Menzioni d’Onore (quarti premi) e Menzioni Speciali (quinti premi) per altre posizioni in classifica, verranno discrezionalmente attribuite dalla Giuria così come Premi Speciali e saranno consegnati esclusivamente durante la cerimonia di premiazione agli autori premiati o ai loro delegati.  A sua discrezione la Giuria potrà provvedere all’attribuzione di ulteriori premi per opere ritenute meritevoli d’encomio. Saranno declamate, il giorno della premiazione, soltanto le poesie classificate dal 1°al 10° posto e i Premi Speciali degli autori presenti in sala e saranno invitati al ritiro dei premi, soltanto gli autori segnalati che avranno confermato la loro presenza in sala. Per i racconti, saranno letti alcuni passi tratti da quelli premiati. Agli scrittori e poeti presenti saranno offerti prodotti alimentari. Non sono previste spedizioni successive.

Nel caso in cui non sarà pervenuta una quantità di testi congrua per una sezione o all’interno dello stesso materiale la Giuria non abbia espresso notazioni di merito per determinate opere, il Presidente del Premio può decidere di non attribuire alcuni premi.

PREMI SPECIALI A PERSONALITÀ DEL MONDO LETTERARIO E STRAORDINARIE.

Fuori concorso verranno assegnati i Premi Speciali “Alla Memoria” “Alla Cultura” “Alla Carriera”  a insigni poeti e persone del nostro Paese e della nostra città:

Alla memoria: Paolo Sangiovanni

Alla Carriera: Umberto Vicaretti

Alla Solidarietà e Umiltà: Luca Fortunato

Tali decisioni sono state assunte e anticipate con deliberazione del Consiglio Direttivo del Premio città di Chieti.

Art. 10Premiazione

La premiazione si terrà a Chieti entro il mese di Aprile 2024 in data e luogo da destinarsi.

Art. 11 Privacy

Ai sensi del DLGS 196/2003 e della precedente Legge 675/1996 i partecipanti acconsentono al trattamento, diffusione ed utilizzazione dei dati personali da parte dell’organizzatore per lo svolgimento degli adempimenti inerenti al concorso e altre finalità culturali afferenti. La partecipazione al Premio implica l’incondizionata accettazione di tutte le clausole del presente Regolamento comprensivo di 11 (undici) articoli che potrà, in caso di necessità ed al solo giudizio dell’organizzatore, subire qualche variazione. Nel quale caso a tutti i partecipanti verranno fornite con ampio preavviso tutte le indicazioni circa la premiazione.

Lorenzo Spurio – Presidente di Giuria

Di Paolo Valerio – Presidente del Premio

Rosanna Di Iorio – Curatrice del Premio

Osvaldo Roccioletti – Segretario del Premio

INFO:

Mail: valdipaolo@tiscali.it – premio.cittadichieti@libero.it – Cell. 3494417152

Roccioletti Osvaldo Cell.3356983492-

Le aziende ospedaliere, i volontari, le istituzioni pubbliche e private potranno essere presenti ove possibile, per dare uno stimolo atto ad approfondire e sostenere la cultura della Donazione degli Organi attraverso l’associazione denominata in questo contesto “Girotondo di anime”. Ringraziamo in anticipo per il loro estenuante lavoro e considerazione e auspicabile intervento. Il presidio ospedaliero di Chieti, Clinica Nefrologica, in nome del Direttore dott. Mario Bonomini, dott. Lorenzo Di Liberato, dott. Vittorio Sirolli, dott.ssa Maria Pia Monaco, dott. Uwe Brummer, dott. Roberto Di Vito e di tutti i collaboratori e infermieri che con il loro estenuante lavoro si adoperano ogni giorno per i pazienti, facendoli sentire a casa propria, metterà in palio una targa definita “Girotondo di anime”.

N.B.

LUCA FORTUNATO, responsabile della Capanna di Betlemme di Chieti, perché “la sua vita è una gioiosa condivisione dei sentimenti dell’umiltà e della povertà,

PAOLO SANGIOVANNI  Si è occupato anche di poesia dialettale, saggistica e teatro.

Di lui hanno scritto: Nelle sue poesie c’è una visione smagata della vita personale e privata propria di tutti, affidata ad un bonario endecasillabo, talvolta aggiustato con esperta noncuranza. Il filtro dell’autoironia fa sì che questo parlare a un Tu che è di volta in volta se stesso, l’amata, un amico, un figlio ci riguardi La vita diventa “letteratura”, si fa racconto il quale coltiva con sobrietà i sentimenti che formano la memoria di ciascuno, e il disincanto in qualche punto è insidiato con bell’effetto lirico dalla malinconia.

UMBERTO VICARETTI È nato a Luco dei Marsi, in provincia dell’Aquila, nel 1943, e vive a Roma. Ha pubblicato le raccolte di poesia: La Terra irraggiungibile (Ibiskos, 2006, prefazione di Vittoriano Esposito), Inventario di settembre (Blu di Prussia, 2014, prefazione di Nazario Pardini e postfazione di Pasquale Balestriere), Inchiostri digitali – Contemporaneità (con altri quattro autori, Blu di Prussia, 2016). È presente in numerose antologie e in opere di storia della letteratura, tra cui: La poesia etico-civile in Italia (Bastogi, 1997), La poesia centro-meridionale e insulare (Bastogi, 1999), La poesia “onesta” (Bastogi, 2006), L’evoluzione delle forme poetiche (Kairòs Edizioni, 2013). Laureatosi in Filosofia con Guido Calogero presso l’Università La Sapienza di Roma, è stato prima docente, poi dirigente scolastico. Dall’Università Pontificia Salesiana è stato insignito della Laurea Apollinaris Poetica.

SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

Sezione o Sezioni di Partecipazione: □ A □ a1 B □ C (barrare)

NOME: 

COGNOME

RESIDENTE A 

INDIRIZZO 

CITTÀ  C.A.P  PROV

TEL  Cell.  E Mail

9° Ragunanza di Poesia: i vincitori dell’ambito premio. Il 1 ottobre a Roma la premiazione

L’ A.P. S. Le Ragunanze con i patrocini morali del Consiglio Regionale del Lazio, Roma Capitale XII Municipio, Ambasciata di Svezia a Roma, Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, Golem Informazione, Associazione culturale Euterpe, Leggere Tutti, LATIUM di Madrid, ACTAS Tuscania, WikiPoesia, comunica i nominativi di tutti gli autori e artisti premiati ai quali vanno i complimenti della Giuria composta da: Lorenzo di Las Plassas (Presidente Onorario di Giuria), Roberto Ormanni (Presidente di Giuria), Michela Zanarella (Presidente del Premio), Giuseppe Lorin (Vice Presidente del Premio Le Ragunanze), Elisabetta Bagli (Presidente Latium), Fiorella Cappelli, Lorenzo Spurio, Serena Maffia.

Sezione poesia a tema natura:

1° classificato: “Il giorno dopo il tempo” di Lucilla Trapazzo (Zurigo)

2° classificato: “Sfavillante carrubo” di Giovanni Battista Quinto (Pisticci, Matera)

3° classificato: “Il triste canto del mare” di Isabella Petrucci (Fabriano, Ancona)

Menzione d’onore:

“Carezze motrici” di Nadia Buonomo (Madrid)

“Elementi” di Manuela Magi (Tolentino, Macerata)

“Delle mani i segni nascosti” di Fabio Romano (Roma)

“Nelle stanze dell’anima” di Lucia Izzo (Roma)

“Onda Mediterranea” di Flora Rucco (Formia, Latina)

“Alluvione” di Carla Abenante (Pompei, Napoli)

“Mar Mediterraneo” di Antonella Ariosto (Roma)

“Gabbiani” di Rossana Bonadonna (Roma)

“Nel bosco” di Maddalena Corigliano (Lizzano, Taranto)

Sezione libro edito poesia

1° classificato: “L’uomo di spalle” di Roberto Costantini (Roma)

2° classificato: “Prima” di Gabriella Cinti (Jesi, Ancona)

3°classificato: “Infinito andare” di Emanuela Dalla Libera (Suvereto, Livorno)

Menzione d’onore:

“Storie” di Stefano Baldinu (Bologna)

“Nero di lava” di Nada Skaff (Libano)

“Formulario per la presenza” di Francesca Innocenzi (Cingoli, Macerata)

“Sole nell’abisso” di Martina De Mieri (Torino)

“Universi” di Marco Nica (Anzio, Roma)

“Il giardino dentro” di Dario Gallo (Nocera Inferiore, Salerno)

“Contatti” di Paola Ercole e Marianna Francolini (Roma)

Sezione libro edito narrativa

1° classificato: “A Occidente del futuro” di Lia Migale (Roma)

2° classificato: “Parole, opere e omissioni” di Flavio Dall’Amico (Marano Vicentino, Vicenza)

3° classificato: “Di uomini e mostri. Brevi cronache dal mondo” di Nicola Argenti (Roma)

Menzione d’onore:

“Villa Lugli” di Paride De Paola (Pozzilli, Isernia)

“La strada che va alle vigne” di Giada Carboni (Roma)

“L’arroganza delle iris” di Giada Messina Cuti (Trieste)

“Fiori tra le macerie” di Maria Del Carmen Aranda (Madrid)

Sezione pittura:

1° classificato: “La farfalla” di Sara Marinelli (Roma)

2° classificato: “L’ora del the” di Bruna Milani (Roma)

3° classificato: “Piccola cascata” di Giuseppe Galati (Vibo Valentia)

Menzione d’onore:

“Figlio amoroso giglio” di Lucilla Trapazzo (Zurigo)

“Luci d’oriente” di Flora Rucco (Formia, Latina)

“L’anima della natura” di Stefania Perno (Roma)

Targa Euterpe:

“Settembre è una preghiera” di Lorenzo Mele (Lecce)

Targa ACTAS Tuscania:

“Un sussurro d’alba” di Luciano Innocenzi (Cingoli, Macerata)

Targa LATIUM:

“Allora ho acceso la luce” di Antonio Merola (Roma)

Targa Anastasia Sciuto 2023:

Desy Gialuz, diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”

Targa speciale Le Ragunanze:

Valerio D’Amato (Roma)

Corrado Solari (Roma)

Vittorio Centrone in arte Lemuri il visionario (Roma)

La premiazione si terrà domenica 1° ottobre 2023 dalle ore 10.00 a Villa Pamphilj presso l’Antica Vaccheria di via Vitellia, 102, Roma. Ringraziamo tutti gli autori e artisti che hanno partecipato con le loro opere alla 9^ Ragunanza di Poesia, narrativa e pittura. A tutti coloro che hanno partecipato al concorso e che saranno presenti alla cerimonia di premiazione sarà consegnato attestato di partecipazione.

“Poesia e spiritualità” è il tema scelto per il prossimo numero della rivista “Nuova Euterpe” n°2. Invio dei testi fino al 31/12/2023

Bando di partecipazione alla selezione di opere

per il n°2 della rivista “Nuova Euterpe”

(Scadenza: 31/12/2023)

La Redazione di «Nuova Euterpe», Rivista di Poesia e Critica Letteraria, ha ripreso la sua attività e, dopo il primo numero dedicato al tema “I libri: lo specchio dell’Io”, lancia il bando di selezione di opere per il nuovo numero la cui tematica di riferimento – da approfondire o dalla quale lasciarsi ispirare, seppur liberamente – è “Poesia e spiritualità”.

Le proposte – in linea con quanto previsto dalle “Norme redazionali” – dovranno pervenire entro il 31/12/2023 all’indirizzo mail: nuovaeuterpe@gmail.com La mail dovrà riportare nell’oggetto “Proposta per Nuova Euterpe 2”.

Si rappresenta che non verranno prese in considerazione proposte:

  • Inviate a un indirizzo di mail diverso da quello indicato;
  • Non rispondenti alle norme redazionali (tipologia di testi, lunghezza, etc.) che invitiamo a leggere attentamente prima di inviare le proprie opere.

La Redazione inoltrerà una mail univoca di risposta a tutti gli invii delle proposte, per comunicare l’avvenuta ricezione dei materiali. Tale comunicazione è limitata solo ad accusare ricezione dei documenti ed è totalmente svincolata dall’impegno, da parte della Redazione, di selezione e di pubblicazione delle dette opere.

A conclusione delle operazioni di lettura e selezione delle opere del nuovo numero della rivista seguirà comunicato con elenco delle opere scelte per la pubblicazione, che verrà pubblicato sul sito ufficiale della rivista “Nuova Euterpe” (www.nuovaeuterpe.com) e sul sito di Euterpe APS (www.associazioneeuterpe.com).

Ogni comunicazione o richiesta di informazione relativa all’attività della rivista “Nuova Euterpe” dovrà essere inoltrata alla mail: nuovaeuterpe@gmail.com

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