Esce “I figli di Asac. La profezia delle tre scimmie” dell’autrice Serena Maffia

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Uscirà nei prossimi giorni per i tipi di Historica Edizioni di Roma il nuovo libro della nota poetessa e scrittrice Serena Maffia, “I figli di Asac. La profezia delle tre scimmie”.

LA STORIA

Quattro generazioni si riuniscono nella casa in cui vivono la bisnonna Mimma con la figlia Rose e il marito Dane. Ad arrivare sono le loro tre figlie: Stella, Lana (con il marito Claud) e Faith (con l’amica belga Aline). La miscela dei loro caratteri esplode in discussioni pretestuose e divertenti che ravvivano il non semplice menage familiare, quando i tre piccoli scoprono di avere uno speciale potere, grazie al quale possono sentire e vedere un piccolo fantasma che si è smarrito nel mondo dei vivi. Dopo l’iniziale spavento, i “figli della casa”, con la complicità di Stella e del fantasma della Mimma (morta a seguito di un incidente domestico), si impegnano per farlo tornare nella luce.
Scoprono così che il bambino-fantasma altri non è che…

 

L’AUTRICE

Serena Maffia è giornalista, autrice, sceneggiatrice. Ha lavorato per la Medusa Film RTIMediaset e per la RAI. Oltre a racconti pubblicati in varie miscellanee, tra le sue pubblicazioni si ricordano i romanzi “Meglio grande” (2012), “Le passioni di Ginevra” (2010), “Sveva va veloce” (2009); i racconti lunghi “Edith Piaf, la leggenda dell’amore” (Roma 2013), “Giangurgolo” ( 2011); le sillogi di poesia “Roma mi somiglia” (2017), “Blu” (2016), “Le carte volano” (2011), “Sradicherei l’albero intero” (2006), “Il ragazzo di vetro” (2005); e i drammi “Adele Alba” (2014), “Ostinato e contrario su Fabrizio De Andrè” (2012), “Peace frog su Jim Morrison” (2011), “Processo a Jim Morrison” (2009).

Dario Fo ha detto di lei: “C’è chi la conosce come scrittrice, chi come pittrice, chi come poetessa, chi come regista, chi come drammaturga o sceneggiatrice e chi come comunicatrice o docente universitaria. Ma Serena Maffia è una artista, niente di più”.

“Il bambino musicista”, racconto di Monica Fantaci

IL BAMBINO MUSICISTA

di MONICA FANTACI 

 

Una mattina d’estate il signor Genius comprò una chitarra per regalarla al figlio Alberto.

Il bambino vedendo lo strumento musicale rimase contento e decise di telefonare a tutti i suoi compagni ed amici.
La mattina seguente Alberto uscì insieme alla mamma e portò con se la chitarra.
Mentre la signora Genius parlava con il commesso di un negozio d’abbigliamento, il bambino iniziò a suonare talmente bene che un signore che stava pagando alla cassa lo notò e si avvicinò per ammirarlo: era il signor Planet, un produttore che era arrivato nella cittadina tre giorni prima per trascorrere qualche giorno di vacanza.
Dopo l’esibizione di Alberto:

-Ti piacerebbe diventare famoso e suonare in un palco con tante persone che ti guardano e ascoltano la tua musica? – chiese il signor Planet al piccolo.

– Certo che mi piacerebbe! A me piace suonare, mi diverte! – rispose Alberto.

– Allora è fatta! Tra dieci giorni ci vediamo a Milano nei pressi del Duomo dove io ho la casa di produzione.

– Va bene, non aspetto altro!- disse Alberto con gli occhi spalancati e un sorriso abbagliante.

La madre si avvicina ed Alberto le presenta il produttore:

– E’ un piacere conoscerla signora. Suo figlio è un bravissimo musicista! – disse il signor Planet stringendo la mano alla signora Genius.

– Ho capito che lei ha preso a cuore mio figlio e sarò contenta se un giorno Alberto potrà diventare un musicista affermato – disse la signora Genius.

– Allora ci vediamo tra dieci giorni a Milano. Ecco il mio biglietto da visita. Arrivederci! ¾ disse il produttore, uscendo dal negozio.

– A presto! – dissero in coro madre e figlio.

Dopo dieci giorni esatti Alberto Genius, con il consenso di entrambi i genitori, firmò il contratto che lo fece diventare un chitarrista conosciuto in tutto il mondo.

 

DI Monica Fantaci

 

QUESTO RACCONTO VIENE PUBBLICATO SU QUESTO SPAZIO PER GENTILE CONCESSIONE DELL’AUTRICE.

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