È sera di pane e famiglia
nel rosso lieve di un abbraccio
– di ritrovo e promesse –
e ascolto respiri d’attesa
nel silenzio che nutre il silenzio
e nel silenzio sgrano rosari solitari
di voci
di pagine
di ombre
come un’Ave di ieri – azzurra-
e un Pater di oggi – opaco –
E sono una giostra muta
le vocali in controluce
– spicchi d’agrumi inconsistenti –
mentre danzano intorno al mosto
di un fuoco taciturno
che ombreggia la mano quieta
nell’ora affacciata alla penombra
– le tende di miele e inchiostro –
Estranea di risa
osservo il sapore discreto
di un lembo di fiamma
riflesso nel bicchiere
con la treccia sciolta a metà
tra il rosso di pane e famiglia
e l’ultima rima della notte
Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autore/l’autrice ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.
