E’ uscito il volume “Nuova identità. Il segreto, la biografia di Linda d”

Nuova identità. Il segreto, la biografia di Linda d

a cura di Michela Zanarella

 

11185497_872710919453748_2074576913_nTwins Edizioni presenta “Nuova identità. Il Segreto”, biografia della cantautrice italiana Linda d scritta da Michela Zanarella. Un romanzo intenso che descrive ed esplora con delicatezza le fragilità e i sentimenti umani.

La storia di quell’istante in cui non importa più cosa è giusto o cosa è sbagliato. La storia di una giovane coraggiosa, di una ragazza speciale. La storia di abbandoni improvvisi e di un amore che non conosce né tempo né ostacoli. Perché a volte l’unica cosa che conta è lottare per quello che si ama veramente.

Per saperne di più

Per conoscere l’autrice

 

Michela Zanarella è autrice di poesia, narrativa, testi teatrali, addetta stampa di diverse realtà di promozione artistica, freelance della Free Lance International Press. Nata a Cittadella (PD) vive e lavora a Roma, dove svolge la sua attività collaborando con varie testate giornalistiche on web. Ha ottenuto diversi riconoscimenti nazionali ed internazionali. La sua poesia è tradotta in spagnolo, romeno, francese, arabo e inglese. Ha pubblicato sette raccolte di poesia e una raccolta di racconti. E’ Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze”. E’ alla direzione della collana poesia “ARTeMUSE” di David & Matthaus Edizioni Letterarie.

Addio a Little Tony. Il ricordo di Gilbert Paraschiva

Fra i miei “CANTANTI IN PARADISO” ora

anche ANTONIO CIACCI (Little TONY)

di Gilbert Paraschiva

 

Dieci anni e cinque giorni meno di me (lui del 9 Febbraio del ’41 ed io del 4 Febbraio del ’31) entrambi appartenenti al segno dell’Acquario (segno in prevalenza appartenente a persone pie e generose con tendenza artistiche di varia natura: musica, poesia, pittura, astrologia ecc.) (Paolo Fox me lo confermi?)

Questo bravo cantante il cui nome era Antonio Ciacci, fu scoperto a Milano (lui era un sanmarinese, ma nato a Roma), nel corso di uno spettacolo teatrale, da un impresario inglese che lo convinse a seguirlo a Londra dove gli fu dato (con gran sua soddisfazione) il nome d’arte di Little Tony.

Tornato in Italia cantò, con il supermolleggiato Adriano Celentano, al Festival di San Remo del 1961 piazzandosi secondo con “24 mila baci”; ma tante furono in seguito le canzoni che poi portò al successo, da “Riderà” a “Cuore matto” che un po’ perché è stato il suo cavallo di battaglia e un po’ perché il suo cuore era realmente impazzito nel corso di un suo spettacolo sette anni fa  in Canada, gli avvalse il soprannome di “Cuore matto” di nome e di fatto!

Questa volta il cuore ha funzionato ed il suo malore non è stato dovuto al cuore, ma ad un tumore (dicono alle ossa) dove ultimamente era ricoverato in una Clinica romana, anche se ho la mia impressione che se fosse stato ricoverato in un Ospedale francese (il “Gustave Roussy” per esempio) qualcosa in più (forse) si sarebbe potuto fare.

L. Tony, Rita e Mino

(da sinistra Little Tony, Rita Pavone e Mino Reitano)

In Canada se l’è scampata bella ma ora, probabilmente, lui stesso forse voleva raggiungere  i nostri colleghi: “Cantanti in Paradiso” per lasciare un buon ricordo sulla Terra.

Non va dimenticato che Little Tony ed il suo amico Bobby Solo, un po’ per l’abbigliamento ed un po’ per il loro stile vocale di rock moderno erano definiti gli Elvis Presley italiani.

Sono certo che quest’ultimo, alla notizia della morte dell’amico, sarà scesa altro che “Una lacrima sul viso” come è scesa d’altronde anche a me che ho avuto il piacere a più di una Festa di Piazza in Campania.

Mi ricordo come fosse ieri, quarant’anni fa, in uno spettacolo ad Arzano, mentre Little Tony cantava, si alzò stridente una voce femminile che gridò a squarciagola:  “Si’ bello Tony, te vasasse pure ‘e pere anco si ‘e tene spuorche!” (Sei bello Tony, ti bacerei i piedi pur se fossero sporchi!”)

Ma forse quella ragazzina, in cuor suo, sapeva che Antonio Ciacci, oltre ad essere sempre elegante, bravo e bello era pulito dentro e fuori.

Il giorno della sua morte, avendo saputo del suo trapasso ancor prima del Telegiornale, volli dare la notizia agli amici di Face Book scrivendo queste parole:

“Ieri sera é volato in Cielo per raggiungere l’altro mio amico e sosia MINO REITANO, il non meno celebre astro della Musica Leggera: LITTLE TONY! L’ho presentato più volte in Spettacoli e Feste di Piazza! Ora é andato a raggiungere i “miei” “CANTANTI IN PARADISO!” Addio Tony o forse, per me, é meglio dire: “ARRIVEDERCI, A FRA NON MOLTO!!!”

Si è levato un coro di proteste da parte dei miei fans per la mia ultima frase: “Gilbert, tu devi stare su questa terra per noi!…”

Ma io certe volte mi domando: “A che fare?” I miei colleghi presentatori amici (Corrado, Tortora e Bongiorno) se ne sono andati, i miei colleghi cantanti (Reitano, Modugno, Murolo, Dalida, Vanna Brosio, Mia Martini) pure, i miei colleghi

musicisti coi quali ho avuto il piacere di suonare con loro (Renato Carosone, Don Marino Barreto, Marino Marini, Romano Mussolini) se ne sono andati per cui che ci resta a fare sulla Terra… “L’ultimo dei Mohicani”? Se James Fenimore Cooper, deceduto nel 1851, tornasse sulla terra per scrivere anche la mia storia, allora continuerò a prendere le mie 7 compresse salvavita al giorno e non direi a Dalla, Jannacci, Califano ed, in ultimo Little Tony: “Arrivederci, a fra non molto!”  

Gilbert Paraschiva

Gilbert Paraschiva in memoria di Jannacci e Califano

Altri due “grandi” si aggiungono ai miei “Cantanti in Paradiso”

Enzo Jannacci e Franco Califano

di Gilbert Paraschiva

A distanza di un sol giorno l’uno dall’altro, ci hanno lasciato sotto Pasqua, ENZO JANNACCI e FRANCO CALIFANO, per una tournée in Cielo e festeggiare Pasquetta con gli Angeli del Paradiso.

Che dire di questi due stravaganti ma grandi e, soprattutto, amati artisti?!?!…

Il primo medico chirurgo, specializzato in cardiologia, che ha continuato la professione, anche quanto baciato dal successo, e che avrebbe potuto vivere anche soltanto coi Diritti d’Autore, ha continuato a fare l’Artista e,  il secondo, Franco Califano, che pur avendo avuto (a suo dire) ben oltre un migliaio di donne, ha preferito vivere da solo coi suoi quaranta gatti!

JannacciQuando sono partiti per questa loro ultima fantastica tournée, avrei voluto dir loro: “VENGO ANCH’IO!” ma sono certo che sarebbe intervenuto JANNACCI per dirmi: “NO, TU NO!!!” per cui non ho insistito e mi son detto: “Sia fatta la volontà di Dio”!

Ora son certo che sono felici ed in particolare ENZO perché è andato a trovare il nostro grande amico GIORGIO GABER cui lui era davvero molto ma molto affezionato!

Il 3 Giugno JANNACCI avrebbe compiuto 78 anni mentre il CALIFFO, il 14 Settembre, ne avrebbe compito 74. Entrambi, di poco, ma sempre più giovani di me, a dimostrare che la morte non guarda in faccia a nessuno!

Franco, pur essendo concepito a Tripoli, nacque nel Cielo della capitale libica; potrei dire: Venuto dal Cielo e tornato in Cielo ma fermamente convinto che tornerà sulla Terra perché, grossomodo, è questa è la frase che avrebbe voluto fosse scritta sulla sua tomba: “TORNERO’ PRESTO!” Non è certa la realizzazione di questo suo desiderio  ma è certo invece che ben presto ad una strada romana verrà dato il suo nome: Via Franco Califano!

Franco-Califano-mortoEbbi il piacere di presentarlo  più di una volta in Concerti, Spettacoli e Feste di Piazza ma di conoscerlo più intimamente nel 1989 al matrimonio di Diego Armando Maradona quando regalai ad entrambi una mia musicassetta incisa da me e Peppe Russo dal titolo “5 + 5” dove da un lato Peppeniello, se ben ricordo, fra i 5 brani italiani, era registrata una canzone appunto di Franco Califano mentre dall’altro, fra le cinque canzoni in francese vi era la mia “Le vrai amour” (la versione in francese di “’O VERO AMMORE”) che per quanto dedicata ad una donna, per noi artisti, (alludo ad Enzo Jannacci, il nostro grande comune amico Giorgio Gaber, Franco Califano, Peppe Russo e, con immodestia, aggiungo Gilbert Paraschiva, l’unico vero nostro grande amore (LE VRAI AMOUR) rimane sempre e soltanto la musica: “TUTTO IL RESTO E’ NOIA!”   (g.p.)

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