La corrida: la plaza de toros 3/10

Le corride vengono celebrate nelle famose plazas de toros disperse su tutto il territorio spagnolo; tra le più importanti e le più capienti in termini di pubblico figurano La Monumental de Las Ventas (Madrid), La Monumental (Barcellona) e La Maestranza (Siviglia). Sono strutture circolari che fanno pensare ad anfiteatri dell’antica Grecia e dell’antica Roma e generalmente non sono coperte.

Anticamente le corride venivano fatte nelle piazze principali delle città, in quelle che oggi gli spagnoli chiamano la plaza mayor ossia la piazza principale nella quale si affaccia l’Ayuntamiento (il palazzo del comune) e a volte la sede della Diputación (sede della provincia). In passato dunque quella che era l’arena dove si toreava non era altro che la piazza principale della città ma evidentemente la necessità di maggiori misure di sicurezza e il desiderio di avere uno spazio tutto dedicato all’arte taurina permise la nascita delle plazas de toros che, ad oggi, vengono impiegate solo per i festejos taurinos.

Il Ministerio del Interior riconosce tre tipologie di plazas de toros:

plazas de toros permanentes (edifici o luoghi recintati specificatamente previsti per la celebrazione di spettacoli taurini);

plazas de toros no permanentes (edifici e strutture che pur non ideate con il fine delle celebrazioni taurine, vengono impiegati per corride e festejos taurinos);

plazas de toros portátiles (costruire con elementi smontabili e trasferibili, solitamente di materiale metallico o di legno e che vengono realizzate appositamente per una determinata celebrazione taurina ma poi smontate.

Nelle notizie di quotidiano che riportano di corride e di tardes taurinas viene spesso utilizzato il termine coso come sinonimo di plaza de toros.

Delle plaza de toros permanentes si riconoscono tre categorie:

de primera categoria (sono quelle delle capitali di provincia o di città nelle quali si celebra almeno quindici spettacoli taurini all’anno e di cui almeno dieci siano corride di tori: La Maestranza di Siviglia, la Real Maestranza di Ronda (Málaga), Las Ventas di Madrid,  La Monumental di Barcellona, La Monumental di Pamplona (Navarra), le plazas de toros di Vista Alegre (Bilbao), Córdoba, Valencia, Zaragoza, de la Malagueta (Málaga), de Atocha (San Sebastián) e di Bocairent (Valencia)

de segunda categoria (quelle delle capitali di provincia che non sono incluse nella prima categoria: le plazas de toros di Albacete, Alicante, Almería, Badajoz, Burgos, Cartagena, Castellón de la Plana, Ciudad Real, Cuenca, Gerona, Gijón, Granada, Guadalajara, Huelva, Huesca, Jaén, La Coruña, León, Logroño, Melilla, Mérida, Oviedo, Palencia, Palma de Mallorca, Pontevedra, Salamanca, Santa Cruz de Tenerife, Santander, Segovia, Soria, Tarragona, Teruel, Toledo, Valladolid, Zamora).

de tercera categoria (le restanti plazas de toros): Le plazas di Alcalá de Henares (Madrid), Algeciras (Cádiz), Aranjuez (Madrid), Colmenar Viejo (Madrid), Figueras (Gerona), Jerez de la Frontera (Cádiz), Linares (Jaén),  Lorca (Murcia), Vistalegre (Madrid), Manzanares (Ciudad Real), Marbella (Málaga), Medina del Campo(Valladolid), Pozoblanco (Córdoba), Talavera de la Reina (Toledo), Úbeda (Jaén), Villena (Alicante), …

Il ruedo o arena deve avere un diametro non superiore ai 60 metri ne inferiore ai 45 metri[1]. Le barriere devono avere un’altezza pari a 1,60 metri e un minimo di tre porte e quattro burladeros. La plaza deve avere un minimo di tre corrales, otto chiqueros e un patio de caballos e un patio de arrastre.

In anni a noi più recenti spesso nei locali adiacenti alla plaza de toros sono stati dedicati spazi alla cultura taurina, con foto di toreri valorosi, manti di toro particolarmente difficili da battere, vesti dei toreri macchiati di sangue, estoques (spadini), muletas e foto di corride gloriose. Sono nati insomma i musei taurini, una tipologia museale tipicamente spagnola. Il museo taurino è un museo di storia e costume che si focalizza solamente sul mondo della tauromachia. E’ un museo selettivo, specializzato, per estimatori che fornisce indicazioni su come anche l’arte di toreare sia cambiata e denuncia allo stesso tempo quanto le corride siano diventate parte fondante e imprescindibile della cultura spagnola.

(Le foto nell’ordine si riferiscono a: 1) Plaza de toros di Nimes (Francia), 2) Plaza de toros Las Ventas di Madrid, 3) Plaza de toros la Monumental di Barcellona, 4) Plaza de toros la Real Maestranza di Siviglia, 5) Plaza de toros di Málaga.

LORENZO SPURIO
19-05-2011


[1] Alcune plazas de toros fanno eccezione: Las Ventas di Madrid ha un diametro pari a 65 metri, la plaza de toros de Ronda (Málaga) ha un diametro di 66 metri mentre 

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