“Ian McEwan: sesso e perversione” di Lorenzo Spurio, recensione di Anna Maria Balzano

Ian McEwan: sesso e perversione

di Lorenzo Spurio

Photocity Edizioni, 2013

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cover“Ian McEwan: sesso e perversione” è l’ultimo interessantissimo saggio di Lorenzo Spurio sul grande scrittore inglese. Si tratta di un lavoro molto ben articolato che analizza con minuziosi dettagli un tema, quello del sesso, in tutte le sue sfaccettature, positive e negative, importantissimo nell’opera dell’artista britannico, rivelando una conoscenza profonda sia dei testi a cui fa riferimento sia degli studi critici  e delle recensioni pubblicate sulle opere dell’autore.

È l’uomo al centro di questa analisi, l’uomo nella sua volontà di prevaricazione, che manifesta nelle sue attitudini sessuali il bisogno di affermazione e conoscenza di sé.

Capitoli su argomenti ancora spesso considerati scabrosi in letteratura, come l’incesto, il sadomasochismo, lo stalking, offrono al lettore un’interpretazione accurata delle opere dell’autore, interpretazione che a una lettura superficiale può sfuggire.

Sono soprattutto i personaggi di “The Cement Garden”, “The Confort of Strangers”, “Enduring Love”, “Sweet Tooth”, al centro dell’attenzione di Spurio, che fa riferimento anche alle teorie freudiane per quegli aspetti che riguardano una parvenza di regressione all’infanzia o addirittura di complesso di Edipo.

Molto interessante appare il riferimento allo studio di Jack Slay, che nella sua opera su McEwan, a proposito dell’incesto, sostiene che esso risponde a “un bisogno di condivisione, un bisogno di amare”, spogliando così questo atto della sua componente di perversione.

È vero, come rileva più volte Spurio, che ciò che può sembrare ambiguo e sgradevole nell’opera dello scrittore inglese, non contiene mai una volontà di colpire il lettore per la sua volgarità, anzi, il discorso di McEwan è sempre metaforicamente rivolto alla funzione dell’arte nella società contemporanea.    

Molto suggestiva l’interpretazione del titolo del romanzo “Enduring Love”, che sostiene meravigliosamente tutta la tesi di Spurio. Il verbo to endure assume qui un duplice significato: da una parte fa riferimento a un amore durevole, cioè duraturo nel tempo, dall’altro a un amore inteso come sopportazione e peso. Ed è questa ambiguità che offre al lettore più chiavi di lettura e una grande libertà di interpretazione.

Ciò che risulta poi estremamente illuminante nell’intero saggio di Spurio è la sua conclusione, che vuole mettere l’accento sulla persistente tendenza perbenista di un certo pubblico di lettori ancora oggi pronti a condannare descrizioni di abitudini sessuali che si discostino dai canoni della morale comune, chiudendo gli occhi su realtà diverse ma pur sempre presenti. Non meno interessante è la denuncia del limite palese di quei critici che associano a un contenuto scabroso una figura d’autore a dir poco disturbata: a questo proposito si ricorda come sia stata messa al bando subito dopo la sua pubblicazione un’opera come “Lady Chatterley’s lover” di Lawrence o quanto scalpore abbia suscitato “Lolita” di Nabokov.

Nelle sue ultime considerazioni Spurio ci offre molti spunti di riflessione che non a caso possono essere giustamente riferiti anche alla sua bella recente raccolta di racconti “La cucina arancione”, che appunto indagano nella natura dell’uomo, mettendone in luce quei lati bui e nascosti che la morale borghese tuttora censura.

 

QUESTO TESTO VIENE QUI PUBBLICATO PER GENTILE CONCESSIONE DELL’AUTRICE.

Spurio con un saggio su McEwan: “Ian McEwan: sesso e perversione”

 IAN McEWAN: SESSO E PERVERSIONE

DI Lorenzo Spurio

 

COMUNICATO STAMPA

 

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Lorenzo Spurio, scrittore e critico letterario marchigiano, ha ampliato la sua tesi di laurea magistrale conseguita all’università degli studi di Perugia nel 2011 sul tema della “devianza sessuale” nella narrativa dello scrittore britannico Ian McEwan e questo ne è il prodotto finale.

In questo ampio saggio, che si apre con una prefazione dello scrittore Antonio Melillo sul ruolo dell’amore nella letteratura, Spurio sviscera alcune delle problematiche sociali proposte dall’autore inglese tra le quali la follia, le aberrazioni, il perturbante, il deviato e la degenerazione di alcuni atteggiamenti frutto di una psiche malata. Il percorso che il lettore è chiamato ad intraprendere è agevolato da un ricco apparato di critica e di note esplicative o di riferimento che rimandano ad altrettanti testi ai quali Spurio si rifà.

Il saggio affronta il tema della sessualità vista dagli occhi allucinati di giovani senza regole (come avviene nel romanzo The Cement Garden) o nei suoi aspetti deleteri di una bieca perversione (come avviene in The Comfort of Strangers) e in varie altri narrazioni l’autore lo impiega, invece, per chiarire l’austerità dei tempi in cui ambienta le sue storie, la contrapposizione tra visione patriarcale e il nascente femminismo.

Questo saggio è una ricca e propedeutica analisi critica allo studio della narrativa di Ian McEwan.

      

 

Scheda del libro

Titolo: Ian McEwan: sesso e perversione

Autore: Lorenzo Spurio

Prefazione: Antonio Melillo

Genere: Critica letteraria

Casa Editrice: Photocity, Pozzuoli (Na), 2013

ISBN: 978-88-6682-463-3

Costo: 10 €

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Info: lorenzo.spurio@alice.it