Com’è difficile salire quest’erta
che al tuo Paradiso oggi ci porta!
Com’è difficile, mio Dio,
seguire il Calvario di Dolore
senza poter avere nel cuore
la tua grande forza d’Amore,
ascendere con te al Golgota
e scegliere se farsi crocifiggere
alla tua destra o alla sinistra,
decidere d’essere ladrone pentito
o eterno bastardo incallito…
fugare l’ombra d’ogni dubbio,
Dio mio, com’è difficile!
Com’è difficile, mio Signore,
cercare nel buio la tua Pietà
senza elevarti una preghiera,
meritare il tuo divino perdono
senza chiederti umili “mea culpa”,
rintracciare la tua Casa
ascoltare la tua Voce,
impossibile capire
il mistero della tua Essenza
Dio mio, com’è difficile trovarti!
Eppur basterebbe una tua flebile Luce
per ritrovar la via che a te conduce,
ma non è facile, Dio mio, che ciò s’avveri
perché ormai è spenta la Fede nel tuo Credo.
Ritrovarla, mio Signore, com’è difficile
tra le nebbie di questo mondo impossibile!
Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autore ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.
