Le calle rovesciate nelle pupille:
primigenia è la gioia che cura
e disarma.
Pregare è proiettarsi in una speranza,
a misura d’essere accogliere
un’altra accorata dimensione,
nel suo avvento accarezzare
le calde posture del sole e
– miseri noi – al cielo innalzare
un tenero fiore, esiguo nei palmi
eppure mai domo nel fare
poesia.
Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autrice ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.