“Sauna” di Fabio Altieri, intervista all’autore

“SAUNA”, IL MONDO SEGRETO DI FABIO

Intervista con l’autore

a cura di Angela Crucitti

«Non posso fare  a meno di pensare che anche io mi sento un po’ come questa sauna. Una facciata semplice con un cartellino di fronte che porta il mio nome. Una porta piccola dietro la quale si nasconde un mondo intero fatto di odori forti e luci soffuse, di speranze e desideri nascosti..» A parlare è Fabio, alias 4D, protagonista della coinvolgente opera prima di Fabio Altieri, scrittore calabrese.  Attraverso le 143 pagine di Sauna, l’autore ci racconta l’anno scolastico di 4D, con le sue paure, le sue nuove amicizie e le sue avventure. Ambientato in un tempo e in un luogo non ben definiti, il romanzo descrive il percorso di crescita di un ragazzo che si scopre gay senza crearsi troppi problemi. Tanto che accetterà di lavorare in una sauna, che ha ben poco a che fare con i centri benessere che conosciamo noi.. Una breve ma intensa chiacchierata con l’autore mi ha chiarito meglio le idee.

A cosa ti sei ispirato per scrivere la storia di Sauna? Puoi dire che questo romanzo rispecchi in qualche modo la tua vita?

La storia di Sauna è nata da una semplice considerazione. Durante gli ultimi dieci/quindici anni ho letto moltissima narrativa omosessuale. Ho trovato tragici molti dei racconti letti (ad esempio Il mondo dei ragazzi normali di K.M. Soehnlein), altri tristi (Il matematico Indiano di Daviv Leavitt), alcuni, quelli più allegri (ad esempio tutta la saga Rainbow di Alex Sanches), li ho trovati in un certo senso incompleti. Premetto che sono dei libri bellissimi, ma in ognuno di questi la presa di coscienza da parte del protagonista, del proprio essere diverso e nello specifico gay, mi è sempre sembrato un atto di sofferenza con dei risvolti a dir poco tragici. Io credo che l’idea che maggiormente assilla un po’ tutti sin dall’adolescenza sia quella di conformarsi agli altri; come se l’essere diversi gli uni dagli altri non sia in realtà quello che rende ognuno di noi unico e speciale, come se qualcosa che secondo me andrebbe in un certo qual modo celebrato, fosse un handicap, qualcosa da nascondere o peggio ancora qualcosa da cui nascondersi. Allora mi è venuto in mente che la sauna, dove molti uomini gay si ritrovano, rappresentava in un certo qual modo esattamente questo concetto in maniera allegorica. Quando entri in una sauna, devi spogliarti dei vestiti che indossi per senso civile, certamente, ma anche per compiacere il giudizio collettivo. Una volta denudato, quello che rimane è la nostra vera essenza. Alla fine ci sei solo tu insieme ad altre persone che come te vagano tra i vapori esalati dalle proprie paure e incertezze e che sono in cerca di un contatto. Questo contatto può essere uno sguardo o un bacio o anche del sesso, dipende da te. Questa immagine di nuda diversità, diciamo, è stato l’incipit. Accanto a questo volevo raccontare la storia di un ragazzo che affronta la propria omosessualità in maniera fluida, lasciandosi guidare più dall’intuito che dalle paure. Volevo rappresentare il coming-out di un ragazzo che non fosse traumatico, ma un passaggio naturale della vita come dovrebbe essere. Un passaggio credo, e spero, avvertibile durante tutto il libro che raccoglie le emozioni di un anno scolastico. All’inizio del libro il protagonista è solo, non ha molti amici, ma il suo isolamento è dovuto alle barriere che ogni persona normalmente erige quando ha paura di confrontarsi e di vivere. Gli amici, l’amore possono entrare nella nostra vita solo quando queste barriere sono crollate, solo quando si ha piena coscienza di sé e ci si accetta e si esce dalla nebbia.  Questo romanzo rispecchia in un certo qual modo un periodo della mia vita: il periodo della presa di coscienza. Non ho mai vissuto con paura il mio essere gay, ma sempre con enorme curiosità e con un certo spirito di avventura. Al di là di questo però non posso dire che sia un libro autobiografico, io non ho mai lavorato in una sauna e non ho mai conosciuto Giada (purtroppo). È solo frutto di fantasia.

Nel libro parli di questa “sauna”, apparentemente un centro benessere che si svela essere in realtà un luogo d’incontro per uomini e ragazzi. Perchè esistono ancora le “saune”, luoghi dove poter essere davvero se stessi, ma nascondendolo agli altri?

Questa è un’ottima domanda. Credo che per quanto possa essere demagogica la mia risposta, la verità è che avremmo, per natura umana, sempre paura del giudizio degli altri e dell’idea di non essere accettati. Dubito che arriveremo mai al traguardo di una società non discriminatoria in cui tutti sono accettati per come sono. Per questo credo sia bello che ci siano delle zone franche, dove sentirsi più liberi. Le saune per uomini gay sono appunto delle piccole zone franche. Sono dei luoghi di incontro come un tempo lo erano le case chiuse per gli uomini eterosessuali. Entrambi questi luoghi proibiti, hanno un certo fascino forse perché sono dei luoghi libertini. Molti ragazzi/uomini gay frequentano le saune pur magari non ammettendolo pubblicamente per paura di essere giudicati. Immagina questo uomo, forse un dottore o un avvocato o un uomo che fa un qualsiasi lavoro in cui deve per necessità apparire come un macho, una persona di una certa autorità. Io lo immagino la sera, finito il lavoro, entrare in una sauna ed essere semplicemente un uomo (gay) tra tanti. È un po’ come togliersi le scarpe quando arrivi a casa. È un atto liberatorio che concede a se stesso. Perché allora nasconderlo (nascondersi) agli altri? Beh credo che dipenda da chi sono gli altri. Direi che è importante essere accettati e capiti dalle persone che ci conoscono e ci amano. Pensare di potere essere amati e accettati o anche solo capiti da tutti è semplicemente irragionevole e forse, come direbbe O. Wilde, oltremodo noioso.

Il nome del protagonista si scopre solo alla fine, quando la madre lo richiama. A cosa è dovuto questo tuo espediente narrativo?

Sauna è stato il primo libro che ho scritto. Ho lasciato che fosse il mio istinto a guidarmi. Sapevo che storia volevo raccontare. Sapevo che volevo parlare della presa di coscienza del protagonista. Non solo del suo essere gay, ma della consapevolezza di essere parte della vita come corrente di energia. Alla fine del libro il protagonista è cambiato, è cresciuto, ha capito che per avere amici, per trovare l’amore, deve essere se stesso. Per questo motivo il suo nome viene pronunciato per la prima volta solo alla fine del libro e lui lo sente come parte di sé come se fosse un nuovo battesimo, come se fosse finalmente nato.

Qual è il tuo personaggio preferito e per quali motivi?

Ogni personaggio del libro ha qualcosa che mi affascina. Ho voluto creare dei personaggi che rappresentassero gli stereotipi dell’adolescenza. Chi non si è mai sentito perso come il protagonista? Chi non ha mai ammirato la ragazza che guida la moto ed è sicura di sé? Chi non ha mai perso la testa per il belloccio della scuola? Sono tutti personaggi che hanno popolato la nostra vita scolastica. Mi sono divertito con ognuno di loro in maniera diversa: ho guidato la moto di Giada, mi sono perso tra i mille pensieri di IV D (il protagonista Fabio NDR), mi sono dato delle arie con Damiano, sono stato Giovanni, il ragazzo che suona la chitarra e con cui tutti vanno d’accordo. Anche Manuel è stato un personaggio molto divertente da scrivere. La sua lingua è senza freno. Posso dire quello che voglio quando scrivo per lui. Puoi ben capire quanto sia difficile scegliere quando posso essere ognuno di loro!

La storia di Fabio avrà un seguito?

In realtà Sauna ha già un seguito. Il progetto è nato come una piccola trilogia di narrativa (che alcuni hanno definito erotica anche se io non mi ci riconosco totalmente). Il primo libro è appunto Sauna che è incentrato sulla presa di coscienza. Il secondo libro che ho appena pubblicato si chiama Cruising. Il titolo del libro è infatti un gioco di parole in quanto “cruising” significa navigare in inglese, ma lo stesso termine è usato dai ragazzi gay per dire “essere in cerca di sesso” da cui i cruising bar appunto. Il libro è legato all’idea del viaggio ed è in un certo senso più onirico del primo. È un viaggio interiore che prelude a scelte importanti e a nuovi luoghi da vivere. Infine il terzo, che è in fase di scrittura e il cui titolo è top secret al momento, è basato sulla crescita e l’età adulta e sul coraggio di affrontarla nel bene e nel male.

 Non resta che leggere gli altri due libri per sapere come continua la storia di Fabio. Sia Sauna che Cruising sono acquistabili, come cartacei o come e-books, sul sito www.lulu.com, o sul sito di libertà edizioni. Io fossi in voi ci farei un salto!

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