La verità delle favole: quando gli antagonisti diventano protagonisti. “Quello che nessuno sa” di Cristina Desideri

Saggio di FRANCESCO SCATIGNO

Raccontare una storia da un’angolazione diversa può trasformare ciò che è familiare in qualcosa di straordinario. È esattamente ciò che fa l’autrice Cristina Desideri in questa raccolta di dieci favole e fiabe, Quello che nessuno sa edito da Pav Edizioni, offrendo una prospettiva inedita sulle storie che abbiamo imparato ad amare fin dall’infanzia. In un ribaltamento sorprendente, i protagonisti di queste narrazioni non sono gli eroi classici, ma i cosiddetti antagonisti: personaggi spesso etichettati come “cattivi” senza appello. 

Questa inversione di ruoli invita il lettore a rivedere il proprio giudizio, sollevando interrogativi profondi su temi come il pregiudizio, l’empatia e l’idea stessa di giustizia. Qual è la vera storia del Lupo Cattivo? La Strega Malvagia ha davvero scelto il male, o è stata spinta da circostanze ingiuste? Attraverso questa raccolta, l’autrice dimostra che dietro ogni figura apparentemente negativa si nasconde una complessità umana che merita di essere indagata

L’originalità dell’approccio risiede nella capacità di trasformare le fiabe classiche in strumenti per riflettere sulle sfumature del bene e del male. Le storie diventano così un terreno fertile per interrogarsi su temi universali, ma anche attuali, spingendo il lettore a uscire dalla propria zona di comfort interpretativa. 

Questo lavoro non si limita a intrattenere, ma rinnova il significato delle fiabe, rendendole ancora una volta rilevanti per il nostro tempo. In un’epoca in cui è sempre più necessario comprendere le ragioni dell’altro, dare voce agli antagonisti diventa un atto letterario coraggioso, capace di aprire nuovi orizzonti nella narrativa contemporanea.

L’antagonista come protagonista: un ribaltamento culturale

Dare voce agli antagonisti è un atto sovversivo, capace di sfidare le convenzioni narrative che da secoli influenzano il nostro immaginario collettivo. In questa raccolta, i ruoli tradizionali vengono capovolti, spingendoci a esplorare le motivazioni, le paure e i sogni di quei personaggi che troppo spesso vengono liquidati come “il cattivo di turno”. Attraverso questo cambio di prospettiva, le fiabe diventano un campo di indagine psicologica e sociale, in cui ogni antagonista rivela una profondità che va ben oltre gli stereotipi. 

Prendiamo ad esempio il Lupo di Cappuccetto Rosso: una figura da sempre associata alla ferocia e all’inganno. Ma cosa accade se ci fermiamo a riflettere sulle sue ragioni? La fame, l’isolamento, la demonizzazione da parte della comunità: ecco che il Lupo si trasforma in un simbolo della marginalità, un essere che lotta per sopravvivere in un mondo che lo considera irrimediabilmente diverso. Lo stesso vale per la Strega della fiaba di Hansel e Gretel, la cui casa di dolciumi potrebbe raccontare una storia di solitudine e desiderio di connessione, condivisione, soffocati dall’ombra dell’avidità e del pregiudizio. 

Questo ribaltamento non è solo narrativo, ma anche culturale. Rimettere in discussione il manicheismo delle fiabe classiche significa affrontare questioni più ampie: chi decide cosa è bene e cosa è male? Quali voci vengono silenziate nelle storie che tramandiamo? 

Cristina Desideri sembra suggerire che gli antagonisti non siano nati tali, ma lo siano diventati a causa delle circostanze o delle scelte altrui. È un invito potente a rivedere le nostre convinzioni e a chiederci quante delle “streghe” e dei “lupi” nella nostra vita reale meritino in realtà una seconda possibilità di essere compresi.

Una scrittura evocativa e multisensoriale

La forza di questa raccolta non risiede solo nel ribaltamento delle prospettive, ma anche nello stile narrativo che l’autrice adotta per dar vita alle sue storie. Ogni fiaba è costruita con un linguaggio evocativo e ricco di dettagli che stimolano i sensi, trascinando il lettore in mondi intrisi di atmosfera. 

Le descrizioni delle ambientazioni, dai boschi oscuri alle dimore decadenti, sono pennellate che ricreano paesaggi quasi tangibili. È facile immaginare l’odore umido della foresta, il crepitio del fuoco nella casa della strega, o il suono inquietante dei passi su un ponte di legno. L’autrice dimostra una straordinaria capacità di giocare con i toni cromatici e con i suoni, intrecciando immagini e sensazioni che restano impresse nella mente. 

Anche i dialoghi contribuiscono a questo effetto multisensoriale: le parole scelte riflettono non solo il carattere dei personaggi, ma anche il loro stato emotivo. Quando il Lupo parla, lo fa con una voce graffiante e intrisa di amarezza; la Strega, invece, sceglie un linguaggio che alterna crudeltà e malinconia, come a suggerire una dualità interiore irrisolta. 

La narrazione, seppur semplice nella struttura, si carica di una poetica che invita alla riflessione. Attraverso immagini potenti e metafore, l’autrice non si limita a raccontare una storia, ma costruisce un’esperienza letteraria capace di toccare l’anima del lettore. 

Questa attenzione al dettaglio rende ogni fiaba unica e memorabile. La scrittura si fa così un ponte tra passato e presente, mantenendo il fascino della tradizione fiabesca, ma arricchendola con una modernità che parla al lettore di oggi, portandolo a riconsiderare il mondo attraverso gli occhi dei cosiddetti “antagonisti”.

Tematiche universali rilette attraverso gli occhi degli antagonisti

Ciò che rende Quello che nessuno sa così affascinante è la capacità dell’autrice di affrontare tematiche universali attraverso le voci e le prospettive dei personaggi tradizionalmente considerati “cattivi”. Le fiabe, da sempre, sono state veicoli di valori morali e lezioni di vita, ma in questa reinterpretazione i confini tra bene e male si fanno sfumati, portando alla luce sfaccettature inaspettate e profondamente umane. 

Ogni racconto diventa un’occasione per affrontare questioni fondamentali come l’emarginazione, il pregiudizio, la solitudine e il desiderio di riscatto. La strega, spesso ridotta a mero stereotipo della cattiveria, emerge qui come un personaggio complesso, portatore di un dolore antico e di un desiderio di accettazione mai realizzato. Il Lupo, invece, si rivela simbolo di una natura incompresa, vittima di un sistema che lo dipinge come una minaccia per giustificare la paura del diverso. 

Non manca una critica implicita alle dinamiche di potere e al modo in cui le narrazioni dominanti spesso consolidano gerarchie e pregiudizi. I principi e gli eroi, in questa rilettura, non sono più figure idealizzate, ma rappresentano talvolta l’arroganza di chi detiene il controllo della narrazione. Questo ribaltamento invita il lettore a interrogarsi sulle storie che conosce, ma anche sulle narrazioni che costruisce e accetta nella propria vita quotidiana. 

Attraverso questi personaggi, Cristina Desideri riesce a rendere attuali tematiche sociali e culturali. La ricerca di una verità più complessa diventa un percorso di empatia, un invito a vedere il mondo con occhi nuovi.

Il valore di una nuova prospettiva sulle fiabe

Nel panorama della letteratura per l’infanzia e della riscrittura delle fiabe, questa raccolta si distingue per il suo approccio originale e la sua capacità di far riflettere. Ribaltando il punto di vista tradizionale e dando voce agli antagonisti, l’autrice offre ai lettori un’esperienza di lettura che va oltre la semplice reinterpretazione narrativa: è un invito a mettere in discussione le convenzioni e a osservare le storie con uno sguardo critico. 

In un’epoca in cui il dibattito sulla rappresentazione nelle storie è più acceso che mai, la scelta di riscrivere le fiabe dal punto di vista di chi solitamente è relegato al ruolo di “cattivo” appare quanto mai attuale. Se le fiabe classiche hanno spesso trasmesso modelli rigidi di giusto e sbagliato, queste nuove narrazioni insegnano l’importanza della complessità, dell’empatia e della comprensione delle motivazioni altrui. 

L’opera non è solo un esperimento letterario, ma anche un’occasione per i lettori di ogni età di interrogarsi sul potere delle storie nella costruzione della nostra percezione del mondo. In un certo senso, il libro diventa anche una riflessione sul modo in cui la società costruisce le sue narrazioni e su chi viene etichettato come buono o cattivo, giusto o sbagliato. 

Con una scrittura coinvolgente e un’attenta sensibilità nel tratteggiare le psicologie dei personaggi, l’autrice dimostra che le fiabe possono ancora stupire, emozionare e soprattutto far pensare. Questa raccolta non è solo un omaggio ai grandi classici, ma un manifesto sulla necessità di dare voce a chi, nella narrazione dominante, è sempre stato messo ai margini.

FRANCESCO SCATIGNO


Questo saggio viene qui pubblicato dietro libera autorizzazione dell’Autore senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro. La riproduzione del presente testo, in forma di stralci o intera, su qualsiasi tipo di supporto, non è consentita senza l’autorizzazione dell’Autore. E’ autorizzata, invece, la citazione con gli opportuni riferimenti della pubblicazione (Sito, data, link).

Premio Internazionale di Letteratura e Fotografia “Sentieri diVersi” (scadenza 16/03/2019)

Premio Int.le di Letteratuta e Fotografia “Sentieri diVersi”
Prima edizione 2018

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“ … E stringere le mani per fermare 
qualcosa che 
e’ dentro me 
ma nella mente tua non c’e’ 
Capire tu non puoi 
tu chiamale se vuoi 
emozioni 
tu chiamale se vuoi 
emozioni …”

(L. Battisti) 

In linea con le finalità della nostra associazione, in occasione della Premiazione, verranno comunicati il / i progetti finanziati dalle donazioni e dalle quote d’iscrizione pervenute, secondo il giudizio e le valutazioni insindacabili del Comitato Direttivo, perché la cultura non è mai fine a se stessa, ma “cultura” (dal latino colo, is, colui, cultum, colere) è “prendersi cura”, cura degli altri, di tutti coloro che spesso sono Invisibili, InVersi. La verità è che l’essere umano è sempre poeta e cultore della diversità, siamo tutti UOMINI IN-VERSI.

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1) PARTECIPAZIONE 
Al concorso possono partecipare cittadini italiani o stranieri, secondo le modalità del presente regolamento. I componimenti potranno essere presentati in lingua italiana, dialettale o straniera. Nel caso di componimenti in lingua dialettale o straniera è obbligatorio allegare una traduzione in lingua italiana. Si ricorda che la partecipazione al concorso rappresenta tacita accettazione di tutte le norme del regolamento senza possibilità di successive contestazioni.

 
2) SCADENZA 
Il termine di scadenza per la presentazione delle iscrizioni è fissato alle ore 24.00 del giorno 16.03.2019, farà fede il timbro postale. Il versamento della quota di adesione dovrà essere effettuato entro il termine indicato. 

 
3) SEZIONI 
SEZIONE A – POESIA
Per essere ammessi in concorso gli autori possono presentare un massimo di 3 (tre) poesie edite o inedite. Le poesie dovranno essere inviate in formato word e non dovranno superare i 30 versi, nelle modalità indicate al punto 5 del presente bando.

 
SEZIONE B – SILLOGE EDITA 
Ogni autore può partecipare con un libro di poesia in lingua italiana pubblicato a partire dal 01/01/2012.

 
SEZIONE C – FAVOLA o FIABA
Per essere ammessi al concorso gli autori possono presentare massimo una favola o fiaba, edita o inedita. Il testo non dovrà superare la lunghezza di una cartella. 

 
SEZIONE D – FOTOGRAFIE
Ogni concorrente può partecipare inviando da un minimo di 5 cinque a un massimo di dieci fotografie in formato jpg. 

 
SEZIONE E –POESIE / FAVOLE O FIABE / FOTOGRAFIE
Sezione riservata agli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado. La partecipazione potrà essere singola o per gruppo classe. Nel corpo della mail è necessario specificare la scuola di appartenenza e il docente che ha curato il progetto. Si formeranno categorie di finalisti in relazione alla tipologia di opera con si concorre (POESIE / FAVOLE O FIABE / FOTOGRAFIE).

 
5) MODALITA’ DI INVIO 
SEZIONE A – C – D – E 
La documentazione di iscrizione al concorso deve essere inviata all’indirizzo mail sentieridiversi2018@libero.it (riportando nell’oggetto la sezione a cui si partecipa) nelle modalità di seguito elencate:

 Le opere di ogni sezione vanno allegate in file singolo, per ciascun componimento, in formato word carattere 12 Times New Roman.
 Le foto, salvate con estensione .jpg, risoluzione 300 dpi, dovranno essere numerate da 01 a 10. È possibile, ma non obbligatorio, allegare una breve introduzione esplicativa.
 La scheda di adesione (modulo allegato in calce) dovrà essere compilata in ogni sua parte e sottoscritta per accettazione. In caso di minorenni la scheda deve essere sottoscritta dai genitori.
 La copia della ricevuta di pagamento della quota di adesione, da eseguirsi prima della scadenza delle iscrizioni, va allegata singolarmente (eventuali comunicazioni ricevute direttamente da banche non saranno ritenute valide ai fini dell’iscrizione). 
Sarà dato atto, via mail, della corretta ricezione delle richieste di partecipazione. Le adesioni non conformi a quanto previsto nel presente regolamento e non regolarizzate entro i termini di scadenza indicati, non saranno prese in considerazione e non daranno diritto alla restituzione del contributo di partecipazione.

SEZIONE B

Per i partecipanti a questa sezione i libri potranno essere inviati in numero di:
– una copia inviata per mail in formato pdf e una spedita per posta;
oppure
– tre copie spedite per posta;
L’indirizzo di spedizione, che dovrà essere effettuata con piego libri, è: 
Associazione Culturale “Sentieri diVersi” – via Raffaele Sciarra n. 20 – 70020 Bitetto (Ba).

 

 
6) QUOTA DI ISCRIZIONE

La quota di iscrizione, a copertura delle spese organizzative, è fissata in € 10,00 (dieci/00) per ogni sezione a cui si intende partecipare. 
La partecipazione alla sezione E è gratuita.
La quota di iscrizione dovrà essere effettuata con bonifico bancario
IBAN: IT79 E070 1241 5400 000 00018 078 
Intestato a Associazione Culturale “Sentieri diVersi” indicando nella causale “Iscrizione ed. 2018 Premio Intern. Lett. e Fot. Sentieri diVersi” indicando la sezione a cui si partecipa. 

 
7) PREMI 

Saranno assegnati targhe o trofei e attestati di partecipazione.
La Giuria potrà assegnare eventuali premi speciali e/o menzioni d’onore per le opere che si distingueranno per pregio letterario e interesse sociale.
Sarà assegnato un “Corso on line Eipass” da parte della Metainfor di Andria (Ba), di Inchingolo Alessandro, come premio speciale a un’opera segnalata dalla giuria.

 

 
8) PREMIAZIONE 

Sarà comunicato il luogo della cerimonia di premiazione che si terrà presumibilmente il 18 maggio 2019.

 

 
9) NOTIZIE SUI RISULTATI 

Tutti i concorrenti finalisti saranno informati direttamente sull’esito del concorso e sulla data e luogo della premiazione. I risultati, saranno pubblicati sulla pagina facebook dedicata al concorso, sul sito concorsiletterari.it e sul sito dell’Associazione https://sentieridiversi.ilrifugiodeisogni.it/.
Resta, tuttavia, obbligo da parte dei concorrenti di tenersi informati sull’andamento del concorso.

 

 
10) GIURIA 

La giuria, il cui giudizio è inappellabile ed insindacabile, sarà coordinata dalla dott.ssa Laura Pavia. I giurati sono indicati in ordine alfabetico qui di seguito:

Cappelloni Gastone, poeta
Ciriello Daniela, fotografa professionista e scrittrice
Di Stasi Alessandra, docente di lettere
Donà Franca, poetessa
Fabris Piero, scrittore e pittore
Felicetti Pierpaolo, poeta
Fragassi Nicola, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno
Gentile Giovanni, scrittore e poeta
Gigante Isabella, Presidente Associazione “Le Mani di Proserpina”
Santoro Maria Pina, Dirigente ASL e scrittrice
Tricarico Giuseppe, fotografo professionista e scrittore

 

 
11) PREMI E RICONOSCIMENTI NON RITIRATI

I vincitori sono tenuti a presenziare alla cerimonia di premiazione per il ritiro dei premi, in caso di mancato ritiro i premi rimarranno di proprietà dell’organizzazione.
Targhe, attestati e altri riconoscimenti potranno essere spediti ai rispettivi destinatari previa richiesta scritta e pagamento delle spese di spedizione.

 

 
12) PATROCINI

I Patrocini ed eventuali sponsor saranno resi noti nel corso dello svolgimento del Premio. 

 

 
13) NOTE 

La partecipazione al Premio Internazionale Letterario e Fotografico “Sentieri diVersi” – edizione 2018 – implica la totale conoscenza e accettazione incondizionata del presente regolamento e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, ai sensi della legge 675/96.
La partecipazione al Premio implica la tacita autorizzazione a pubblicare componimenti ed eventuali foto su tutti i mezzi di diffusione del Premio senza ulteriori formalità. Verranno spediti per mail gli attestati di partecipazione a chi ne fa richiesta.

 

 
14) INFORMAZIONI

Tutte le informazioni relative al Premio saranno pubblicate sulla pagina facebook dedicata al Concorso o scrivendo all’indirizzo mail sentieridiversi2018@libero.it

Il presidente di Giuria – dott.ssa Laura Pavia 

Il presidente del Premio – dott.ssa Mirella Musicco

“Battiti d’ali nel mondo delle favole” di Sandra Carresi e Michele Desiderato, recensione di Monica Fantaci

Battiti d’ali nel mondo delle favole
di Sandra Carresi e Michele Desiderato
Ilmiolibro, 2009
pp. 64

Recensione a cura di Monica Fantaci

La letteratura dell’infanzia ha sempre accompagnato l’essere umano nella crescita, lo ha avviato al piacere e al gusto per la lettura, a comprendere che oltre la realtà può esistere il mondo della fantasia, fatta di sogni e nuove prospettive, di personaggi e antagonisti. I testi per l’infanzia hanno modo di dare un messaggio morale al piccolo lettore e/o ascoltatore che, anche se viene letto e definito in un’opera dove tutto è finzione, può essere applicato al reale.
La favola permette al bambino di capire meglio, attraverso i personaggi, qual è il comportamento corretto e quale quello scorretto, alla fine di ogni storia viene esplicitato l’atteggiamento etico che il piccolo dovrà seguire lungo il corso della sua vita.
Nel libro di Carresi e Desiderato ci si immerge nella letteratura per l’infanzia, ricca di sfumature e invenzioni, dove gli accadimenti vengono narrati in maniera del tutto naturale, utilizzando un linguaggio pratico, alla portata di tutti.
Il lettore si renderà conto della precisazione dei luoghi, dei particolari di ogni narrazione, della tematica attuale, ad esempio nella prima favola presente nel testo “Una fermata utile a Middeltown” si menzionano un centro commerciale e la tecnologia, dando modo di render chiare le intenzioni di questi racconti, inoltre si evince che ognuno di essi sono frutto di una realtà modificata, come si volesse sottolineare che oggigiorno la finzione prende il sopravvento sul reale, storpiandolo quasi spontaneamente.
L’ingegno personale degli autori è una forza che garantisce la sequenzialità degli eventi, che mutano, che generano sempre nuovi comportamenti e iniziative, i personaggi sono ben ancorati nel loro ruolo, ciò che accade ad ognuno di loro viene discusso in modo dettagliato, identificando bene l’intreccio, una parte che nella favola interessa maggiormente e che dà un significato decisivo a tutto il componimento letterario, trascinando lo scrittore, e successivamente il lettore, verso la conclusione etica, il vero scopo di ogni vicenda delle favole.
Le tematiche si susseguono in ogni storia e sono sempre differenti, si parla di giusta alimentazione, della paura e del modo per eliminarla, di avventura, dell’importanza della famiglia…
I “Battiti d’ali nel mondo delle favole” sono battiti di vita della letteratura per l’infanzia che, grazie alla sua moralità, entra a far parte della quotidianità.

a cura di Monica Fantaci

QUESTA RECENSIONE VIENE PUBBLICATA SU QUESTO SPAZIO PER GENTILE CONCESSIONE DELL’AUTRICE.

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