Abbacinante chiarore di scoglio
coglie l’occhio. A vederlo pare barriera
insuperabile di roccia pietrificata modellata
come spuma a sembrare un trinato voluto
dal vento per addolcire la sua essenza senz’anima.
Ma ecco rompere la sua impenetrabile
materia linea rossa d’orizzonte laggiù,
nell’amplesso di un sogno d’amore
con il cielo: tramonto che annulla la
sua durezza nell’unione dei confini
e si fa abbraccio d’infinito nella
trasmigrazione delle forme che
da sempre rendono amanti cielo
e terra, fuoco ed acqua ed appare
l’affaccio della bellezza che solo
poesia e colore possono pronunciare.
Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autrice ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.