Emanuele Marcuccio pubblica il quarto volume del progetto poetico “Dipthycha”

Segnalazione di LORENZO SPURIO

È stato pubblicato poche settimane fa il quarto volume dell’apprezzato progetto poetico “Dipthycha” del poeta e aforista palermitano Emanuele Marcuccio. Il nuovo tomo, dal titolo Dipthycha 4. Corrispondenze sonore, emozionali, empatiche… si intessono su quel foglio di vetro impazzito…, esce per i tipi di TraccePerLaMeta Edizioni. In una sua dichiarazione spontanea (poi posta come esergo al Dipthycha 4) Marcuccio, con l’intento di dare le linee di confine di questa sua curiosa invenzione alla quale nel tempo hanno aderito decine di poeti di ogni regione d’Italia, ha osservato che «nell’individuare dittici e trittici poetici secondo il “Dipthycha” – operazione mai semplice – è essenziale che ogni autore non imiti l’altro ma che in una sorta di continuum, seguendo il relativo tema rimanga fedele al proprio modo di fare poesia. Se no, dove sarebbe l’innovazione? Solo qualcosa di simile a una poesia a quattro mani e nulla più».

Marcuccio ricorda anche in che modo si è appropriato della tradizione del “dittico” per rivisitarla dando vita a una creazione inedita e personalissima: «[la parola “dittico” proviene dal termine] latino diptycha (–orum), con contaminazione in chiave moderna e riadattamento del dittico – la tavoletta cerata in uso presso gli antichi Romani per scrivervi con lo stilo – in chiave poetica. [I]n ogni volume del progetto, la prima poesia di un dittico (o il suo inizio) va posta sempre nella pagina di sinistra, appunto per realizzare una rivisitazione poetica del dittico antico». Da queste premesse teoriche e stilistiche Marcuccio non si è assolutamente fermato se teniamo in considerazione che, su un ampliamento dell’idea originaria, nel 2016 nasceva il trittico poetico a tre voci (su importante suggerimento di Luigi Pio Carmina e del sottoscritto), quale ulteriore approdo e sfida.

Nel 2021 la proposta del dittico poetico a due voci è stata inserita anche quale sotto-genere per la partecipazione al noto Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” dove, assieme alla poesia dinanimista (sperimentazione di Zairo Ferrante) e alla corto poesia (genere coniato dai siciliani Antonio Barracato e Dorothea Matranga) compone la terza possibilità di scelta per chi è intenzionato a percorrere le vie delle “sperimentazioni poetiche e nuovi linguaggi”.

Qualche dato numerico per descrivere l’opera in oggetto. Marcuccio – che ricordiamo essere anche autore della mastodontica opera Ingólf Arnarson (2017) di ambientazione islandese – è qui presente con 31 poesie di sua produzione – dove figurano le opere di ben 22 autori per un totale di 145 componimenti.

Ad arricchire il già di per sé pregevole volume sono la prefazione della poetessa e giornalista romana Michela Zanarella e la postfazione attenta di un “mostro sacro” della poesia contemporanea, il poeta partenopeo Antonio Spagnuolo senza dimenticare la dovizia di dettagli e l’approfondimento critico dell’abruzzese naturalizzata mugellana Lucia Bonanni che sapientemente e con grande slancio ha commentato vari dittici poetici a due voci con autore classico. Tra queste investigazioni ermeneutiche anche un breve saggio del sottoscritto sulla sfortunata poetessa lombarda Antonia Pozzi.

Nella copertina campeggia un’opera pittorica della francese Henriette Browne (1829-1901) dal titolo “Ragazza che scrive” datata 1870-1874 e conservata al Victoria and Albert Museum di Londra. In questa immagine secondo Marcuccio si rileva una certa continuità con quella delle copertine dei tre volumi precedenti; in essa è possibile individuare una scriba romantica inserita in un contesto che fa pensare a qualcosa di povero ma che, al contempo, trasmette un gran senso di meraviglia e pacificazione.

Il volume, che viene pubblicato con un leggero ritardo a causa della pandemia che ha rallentato tutto, si compone di 310 pagine. In questa “non solita opera antologica” (come nel tempo Marcuccio l’ha definita) sono presenti, oltre alle sue, poesie di Silvia Calzolari, Lucia Bonanni, Francesca Luzzio, Daniela Ferraro, Valentina Meloni, Ciro Imperato, Luciano Domenighini, Giorgia Catalano, Grazia Tagliente, Igino Angeletti, Emilia Otello, Lorenzo Spurio, Maria Salvatrice Chiarello, Rosa Maria Chiarello, Anna De Filpo, Giorgia Spurio, Carla Maria Casula, Maria Rita Massetti, Maria Palumbo, Giusi Contrafatto e Anna Scarpetta.

Particolarmente interessanti le dissertazioni critiche sviluppate dall’accostamento sensoriale ed empatico in questi “respiri paralleli” o risonanze, tra autori della nostra contemporaneità e intellettuali consacrati alla grandezza dell’Olimpo e inscritti nelle più luminose pagine della storiografia critica nazionale tra cui il Genio Recanatese (immancabile riferimento in Marcuccio e punto di raccordo inesauribile della sua primissima produzione), Giovanni Pascoli, sino ai più tormentati Dino Campana, autore dei celebri Canti Orfici e la poetessa di Pasturo, autrice di Parole, Antonia Pozzi. L’attenzione non si ferma alla cultura letteraria del Belpaese ma finisce per abbracciare anche una selezionatissima parure di poeti stranieri tra cui Rainer Maria Rilke e la polacca vincitrice del Premio Nobel Wisława Szymborska.

Antonio Spagnuolo nella postfazione descrive il progetto nei termini di una «operazione culturale di alto livello [dotata] di perspicace plurivocità», gli fa eco Lucia Bonanni che ravvisa la genialità e l’unicità del progetto parlando consapevolmente di un’opera che mostra la sua «eccellenza in cui rinvenire una considerevole mappatura di poeti italiani e stranieri».

Last but not least il progetto sposa, come avvenuto per i precedenti tomi, la causa umanitaria dal momento che l’Autore, d’accordo con i ventidue autori inseriti, ha deciso di destinare i frutti derivanti dai proventi della vendita al Comitato pro terremotati centro Italia di Ancescao APS.

Emanuele Marcuccio (Palermo, 1974) per la poesia ha pubblicato Per una strada (2009); Anima di Poesia (2014); Visione (2016), per gli aforismi Pensieri Minimi e Massime (2012) e per il teatro il dramma epico in versi liberi di ambientazione islandese e medievale Ingólf Arnarson (2017). È redattore delle rubriche di Poesia “Il respiro della parola” e di Aforismi “La parola essenziale” della rivista Poesia e Critica Letteraria “Nuova Euterpe”. Ha scritto prefazioni a sillogi poetiche e vari autori esordienti ed emergenti gli hanno rilasciato interviste. È stato ed è membro di giuria in concorsi letterari nazionali e internazionali. È presente in «L’evoluzione delle forme poetiche. La migliore produzione poetica dell’ultimo ventennio (1990 – 2012)» (2012). È ideatore e curatore del progetto poetico “Dipthycha”, non solita serie antologica di dittici “a due voci”, del quale sono editi quattro volumi (2013; 2015; 2016; 2022) a scopo benefico. È creatore e curatore del blog “Pro Letteratura e Cultura” e poeta accreditato su “WikiPoesia”.

LORENZO SPURIO

Jesi, 16/02/2023


E’ vietato riprodurre il presente testo in formato di stralci o integralmente su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore.

Premio Letterario “Ibn Hamdis”, presieduto da Gabriella Maggio e organizzato da Lions Club Palermo dei Vespri

BANDO DI PARTECIPAZIONE

Il Premio, promosso dal Lions Club Palermo dei Vespri, è senza fini di lucro e ha l’obiettivo di incentivare la produzione di opere letterarie e fare conoscere il mondo lionistico.

Il Premio è intitolato a Ibn Hamdis, poeta arabo-siciliano del sec. XI-XII. Questi suoi versi nella versione di A. Porta: “Le parole le ho messe / dentro una sacca preziosa, vincolo di sussistenza / per attraversare il deserto“.

I Giurati, i cui nomi saranno resi noti solo a conclusione della votazione, valuteranno gli scritti pervenuti via e-mail, a loro insindacabile giudizio.

Il concorso si compone di tre sezioni distinte:

Sezione “A1” – Poesia inedita a tema libero 

Il concorrente dovrà inviare  a mezzo mail una o due poesie a tema libero di massimo 30 versi ciascuna, in un unico file pdf e senza alcun riferimento all’autore. Nella stessa mail allegherà  la scheda d’iscrizione, debitamente compilata in ogni sua parte.

Sezione “A2” –  Haiku inediti a tema libero

Il concorrente dovrà inviare  a  mezzo mail  tre componimenti Haiku in un unico file pdf e senza alcun tipo di riferimento all’autore. Nella stessa mail allegherà  la scheda d’iscrizione, debitamente compilata in ogni sua parte.

Sezione “B” – Narrativa   a tema libero  inedita

Il concorrente dovrà inviare a mezzo mail un racconto di massimo 6.000 battute, compresi spazi e punteggiature, in formato pdf e senza alcun tipo di riferimento all’autore. Nella stessa mail allegherà  la scheda d’iscrizione, debitamente compilata in ogni sua parte.

REGOLAMENTO

Per ogni sezione è d’obbligo la compilazione della SCHEDA DI PARTECIPAZIONE allegata al bando.

1)Possono partecipare al Concorso Autori italiani o stranieri con elaborati in lingua italiana o in lingue vernacolari d’Italia corredate da traduzione in lingua italiana. Sono esclusi dalla partecipazione i soci del Lions Club promotore, Palermo dei Vespri. Per i  minorenni la scheda d’iscrizione  deve essere controfirmata da un genitore di cui si allega fotocopia, debitamente firmata,  del documento d’identità

            2)  Le opere partecipanti e la scheda d’iscrizione dovranno essere inviate in formato pdf esclusivamente all’indirizzo mail del concorso:

premiolett.vespri@libero.it

entro e non oltre  il 15 /04 /2023  (farà fede l’orario di invio della mail)

             3)  E’ ammessa la partecipazione a tutte  le sezioni

 4)  Non sono ammessi elaborati pubblicati con una Casa Editrice o auto-prodotti dotati di codice identificativo ISBN o DOI o precedentemente premiati o classificati nei primi tre posti in altri concorsi nazionali e internazionali

5)   Le opere inviate non devono presentare contenuti a carattere diffamatorio pena l’esclusione dal concorso

6)  Gli autori premiati, che saranno avvisati via mail , sono tenuti a presenziare alla   cerimonia di premiazione.  Sono ammesse deleghe per il ritiro dei premi : targhe e attestati  di merito

7)   La partecipazione al concorso implica l’accettazione del regolamento

8)   Gli elaborati partecipanti al premio non saranno restituiti

9)Il giudizio della  Giuria è  insindacabile ed inappellabile

10)  La quota di partecipazione richiesta, a titolo di contributo spese, è di:

euro 10 per una sezione di concorso

euro 15 per due sezioni

euro 20 per le tre sezioni di concorso

 da versare sul conto corrente IBAN:

IT94H0306904612100000002279

Intestato a Lions Club Palermo Dei Vespri

12) La cerimonia di premiazione avrà luogo  nel mese di giugno 2023

13) Si garantisce che  i dati personali saranno utilizzati per i soli fini del Concorso e nell’ambito delle iniziative culturali connesse alla diffusione del Bando, secondo quanto previsto dalla legislazione in vigore e in particolare a quanto normato dal Regolamento UE/2016/679 General Data Protection Regulation (G.D.P.R.)

PREMI

Primo e secondo classificato  : targa personalizzata

Terzo classificato: diploma personalizzato


I PREMIO LETTERARIO “IBN HAMDIS”SCHEDA D’ISCRIZIONE

Sezioni di partecipazione (barrare):

  A1     A2     B

Autore:  Nome, Cognome

Nato a:

Residente:

Titolo/i dell/e opera/e

Mail:

Cell:

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Reg.UE/2016/679 General Data Protection Regulation (G.D.P.R.),per le sole finalità legate al concorso in oggetto.

Dichiaro

che  l’opera è inedita (non pubblicata con una Casa Editrice o auto-prodotta dotata di codice identificativo ISBN o DOI) 

 che non è mai stata precedentemente premiata o classificata nei primi tre posti in altri concorsi nazionali e internazionali

che è frutto del mio ingegno e creatività.

 Sollevo  il Lions Club Palermo dei Vespri  da qualunque tipo di responsabilità, da violazione di Copyright, plagi, dichiarazioni mendaci, rivendicazioni, pretese.

In Fede

Firma in cartaceo 

Al via la IX Ragunanza di Poesia, narrativa e pittura. L’importante concorso letterario diretto da Michela Zanarella

L’Associazione di Promozione Sociale ‘Le Ragunanze’ con il patrocinio morale del Consiglio Regionale del Lazio, Roma Capitale XII Municipio, Ambasciata di Svezia, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, in collaborazione con Golem Informazione, Associazione Culturale Euterpe, Leggere Tutti, LATIUM, ACTAS, Premio internazionale di Poesia & Narrativa Città di Latina promuove la 9^ Ragunanza di “POESIA, NARRATIVA e PITTURA”. La partecipazione è aperta a tutti coloro che, dai 16 anni in su – per i minorenni è necessaria l’autorizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci – senza distinzioni di sesso, provenienza, religione e cittadinanza, accettano i tredici (13) Articoli qui di seguito specificati. La frase sopra menzionata “per i minorenni è necessaria l’autorizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci”, vuol dire che chi non ha compiuto 16 anni può partecipare alla settima ragunanza, previa l’autorizzazione scritta e firmata da entrambi i genitori che dovranno allegare alla loro autorizzazione la fotocopia della loro carta d’identità.

I nostri GIURATI, i cui nomi saranno resi noti solo a conclusione della votazione, valuteranno gli scritti pervenuti e le opere pittoriche (in foto) spedite per e-mail, a loro insindacabile giudizio! Il REGOLAMENTO per la 9^ Ragunanza di POESIA, NARRATIVA & PITTURA, prevede quattro sezioni:

I sez.: POESIA INEDITA “NATURA-MEDITERRANEO”

II sez.: SILLOGE DI POESIA EDITA “A TEMA LIBERO”

III sez.: NARRATIVA LIBRO “A TEMA LIBERO”

IV sez.: PITTURA “A TEMA NATURA O A TEMA LIBERO”

La tematica di tutte e quattro le sezioni, trattandosi di “ragunanza”, termine in uso nell’Arcadia di Christina di Svezia, dovrà almeno contenere dei riferimenti alla natura che ci accoglie.

Per la I sezione, la POESIA “NATURA-MEDITERRANEO”, che sarà da Voi scritta, nel rispetto della sintesi poetica, dovrà ricordare i dettami dell’Arcadia, il valore della natura, filtrati dagli eventi attuali che coinvolgono, modificano, distruggono i quattro elementi della nostra madre Terra e lo spirito di tutti coloro che si prodigano per la salvezza ed il recupero dell’ambiente e in particolare del Mare Mediterraneo.

Per la II sezione, la SILLOGE DI POESIA EDITA “A TEMA LIBERO”, che sarà da Voi già stata pubblicata (o da Casa Editrice o in proprio) e che decidete di far partecipare a questa IX Ragunanza, si presenterà quindi come un libretto, potrà trattare qualsiasi tematica, essendo “A TEMA LIBERO”, e potrà spaziare su temi alti dell’esistenza, su temi universali, che abbraccino il genere umano.

Per la III sezione, NARRATIVA LIBRO “A TEMA LIBERO”, che sarà da Voi già stato pubblicato (o da Casa Editrice o in proprio) e si presenta quindi in forma di libro, potrà trattare qualsiasi tematica, essendo “A TEMA LIBERO”, e potrà spaziare su temi alti dell’esistenza, su temi universali e filosofici, che abbraccino il genere umano.

Per la IV sezione, PITTURA “A TEMA NATURA O TEMA LIBERO” si tratta di un’opera pittorica, realizzata con qualsiasi tecnica e che verrà inviata per e-mail al giudizio, in formato jpg come fotografia; l’opera potrà trattare qualsiasi tematica, essendo “A TEMA NATURA O LIBERO”, e potrà spaziare su temi alti dell’esistenza, su temi universali e filosofici, che abbraccino il genere umano. Quell’opera pittorica scelta, qualora risultasse tra i vincitori, dovrà essere portata, se possibile, dall’autore in originale (non deve superare le dimensioni di 50 x 60) per essere esposta nelle tre ore della cerimonia di premiazione.

Art.1 Si richiede per la 9^ Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA, che il testo della poesia sia di massimo 36 versi e scritto in Times New Roman, a carattere 12 o 18 e che si rispettino in tutte le loro parti i 13 Articoli, i quali specificano le norme, i diritti, i requisiti e le leggi di questo regolamento.

Art.2 La POESIA della sezione “NATURA-MEDITERRANEO” dovrà essere inedita e, per concorrere, andrà spedita via e-mail a apsleragunanze@gmail.com indicando e specificando la sezione da voi scelta in questo modo:

Nona Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA

Sezione I: POESIA INEDITA “NATURA-MEDITERRANEO”

1.La POESIA sarà ammessa solo ed unicamente con il nome, cognome, contatto telefonico ed e-mail di rintracciabilità del partecipante al concorso. I dati del concorrente sopra indicati andranno scritti in un foglio “a parte” e spediti insieme al foglio dove sarà scritta la Vostra POESIA che concorrerà.

Ai nostri giurati sarà fatta pervenire la POESIA in forma anonima.

2.La “SILLOGE DI POESIA EDITA A TEMA LIBERO”, per concorrere, andrà spedita in pdf via e-mail a apsleragunanze@gmail.com indicando e specificando la sezione da voi scelta in questo modo:

Nona Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA

Sezione II: POESIA “SILLOGE DI POESIA EDITA A TEMA LIBERO”

La SILLOGE già pubblicata – o da Casa Editrice o in proprio – sarà ammessa solo ed unicamente con il nome, cognome, contatto telefonico ed e-mail di rintracciabilità del partecipante al concorso; questi dati saranno scritti su foglio a parte, che conterrà i dati ulteriori dell’Autore, nonostante appaia sul libro solo il nome ed il cognome dell’Autore della Silloge.

La Silloge di poesia, il libro, potrà essere spedita a scelta del partecipante, o con Raccomandata R/R o con piego di libri in una (1) unica copia a: A.P.S. “Le Ragunanze” c/o Michela Zanarella – Via Fabiola, 1 – 00152 Roma.

Congiuntamente (se possibile) dovrà comunque e pertanto arrivare, in pdf la Vostra silloge alla e-mail: apsleragunanze@gmail.com indicando nell’oggetto la sezione ovvero: sezione POESIA “SILLOGE DI POESIA EDITA A TEMA LIBERO”

Nel foglio inserito nella busta, che conterrà la silloge (il libretto), dovranno essere specificati i dati dell’autore: nome, cognome, contatto telefonico ed e-mail di rintracciabilità del partecipante al concorso.

3.Il LIBRO DI NARRATIVA “A TEMA LIBERO”, per concorrere, andrà spedito in pdf via e-mail a apsleragunanze@gmail.com indicando e specificando la sezione da voi scelta in questo modo:

Nona Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA

Sezione III: NARRATIVA LIBRO “A TEMA LIBERO”

ovvero, il Vostro romanzo, la Vs opera, potrà riguardare tematiche varie, essendo “A TEMA LIBERO” e potrà spaziare su temi alti dell’esistenza, su temi universali e filosofici che abbraccino il genere umano, i sentimenti, oltre alla fauna che regna nel nostro pianeta Terra. Il libro già pubblicato – o da Casa Editrice o in proprio – sarà ammesso solo ed unicamente con il nome, cognome, contatto telefonico ed e-mail di rintracciabilità del partecipante al concorso; questi dati saranno scritti su foglio a parte, che conterrà i dati ulteriori dell’Autore, nonostante appaia sul libro solo il nome ed il cognome dell’Autore del romanzo di narrativa a tema libero.

Il libro, potrà essere spedito, a scelta del partecipante, o con Raccomandata R/R o con piego di libri in una (1) unica copia a: A.P.S. “Le Ragunanze” c/o Michela Zanarella – Via Fabiola, 1 – 00152 Roma.

Il Vostro libro “a tema libero” sarà fatto pervenire ai Nostri giurati in pdf e sarà esposto nel giorno della Premiazione.

IV sezione: PITTURA “A TEMA NATURA O TEMA LIBERO”. Si partecipa con un’opera pittorica in qualsiasi tecnica a tema libero, a colori o in bianco e nero, da inviare in foto per posta elettronica all’indirizzo apsleragunanze@gmail.com in formato JPG, i file devono essere nominati con il titolo della foto.

Nona Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA

Sezione IV: PITTURA “A TEMA NATURA O A TEMA LIBERO”

Art.3 Le modalità espressive della POESIA, della SILLOGE, del LIBRO DI NARRATIVA, della PITTURA ripartite nelle due modalità, non dovranno essere offensive né ledere la sensibilità e/o la dignità del lettore, dell’ascoltatore, del visore e della persona chiamata in causa a “giudicare” e a leggere. Le opere che non ottemperano quanto specificato nell’articolo 3 saranno automaticamente escluse.

Art.4 La partecipazione è soggetta ad una quota di € 15,00, che sottintende la presenza dell’autore concorrente ed include le spese di segreteria; si può partecipare a due o più sezioni con una quota pari a € 20,00.

Art.5 La scadenza per l’inoltro dei materiali è fissata a venerdì 30 GIUGNO 2023;

Art.6 Il giudizio della giuria è insindacabile;

Art.7 La partecipazione al concorso comporta l’accettazione di tutte le norme del presente regolamento ed il partecipante dovrà essere presente il giorno della ragunanza per la lettura delle POESIE e di alcuni stralci di brani tratti dal LIBRO di Narrativa, secondo la graduatoria di premiazione di fronte agli astanti e per la descrizione breve “a commento” della propria opera, la PITTURA, qualora ci fosse tempo ulteriore a disposizione.

Sono ammesse deleghe solo in presenza del delegato a ritirare il premio assegnato, il quale si dovrà mettere in contatto con la segreteria del PREMIO, confermando il nome del delegato alla mail: apsleragunanze@gmail.com ;

Art.8 Qualora il premiato o il suo delegato non fosse presente, il suo riconoscimento sarà recapitato solo previo inoltro tassa di spedizione ed accordi con la segreteria del premio.

Art.9 I partecipanti, le cui loro opere di poesie, sillogi, racconti brevi, romanzi e pitture nelle modalità specificate, siano state selezionate per la premiazione, la lettura e la visione in pubblico, saranno informati sui risultati delle selezioni mediante e-mail personale e segnalazione nel sito dell’Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze”: www.leragunanze.altervista.org

Art.10 La premiazione avverrà in data da definirsi secondo le disponibilità della struttura che ci ospita 

Art.11 A tutti i selezionati sarà inviato, con largo anticipo, l’invito per partecipare alla cerimonia di premiazione.

Art.12 I PREMI saranno così suddivisi:

Nona Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA.

  1. I sez.: POESIA INEDITA “NATURA-MEDITERRANEO”

POESIA INEDITA sez. “Natura-Mediterraneo”:

– primo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– secondo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– terzo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

  • II sez.: SILLOGE DI POESIA EDITA “A TEMA LIBERO”

SILLOGE DI POESIA EDITA a “Tema Libero”

– primo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– secondo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– terzo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

  • III sez.: NARRATIVA LIBRO “A TEMA LIBERO”

NARRATIVA LIBRO a “Tema Libero”

– primo classificato: (targa+ abbonamento per 1 anno al mensile LEGGERE TUTTI)

– secondo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– terzo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

  • IV sez.: PITTURA “A TEMA NATURA O A TEMA LIBERO”

PITTURA in modalità “a Tema Natura o a Tema Libero”

– primo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– secondo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

– terzo classificato: (cartiglio pergamenato con targa)

Saranno consegnate le Menzioni d’Onore (cartiglio pergamenato con medaglia)

L’assegnazione della TARGA del PRESIDENTE dell’A.P.S. “Le Ragunanze” è a discrezione del PRESIDENTE.

 L’associazione ACTAS di Tuscania e l’associazione LATIUM di Madrid assegneranno una targa per le opere che riterranno più meritevoli.

* Nella sinergia tra l’A.P.S. “Le Ragunanze” e l’Associazione Culturale Euterpe è contemplata l’assegnazione del Trofeo, che verrà consegnato a discrezione del presidente dell’omonima associazione. 

Tutti i partecipanti presenti, e solo i presenti, riceveranno brevi manu l’attestazione di partecipazione alla Nona Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA per aver concorso con l’opera, anche se questa non si è posizionata tra i vincitori.

Art.13 Nel file d’invio a apsleragunanze@gmail.com includere dati personali, indirizzo postale, indirizzo e-mail, telefono, breve nota biografica, (per i minorenni includere anche l’autorizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci con la fotocopia della loro carta d’identità) la dicitura “SARÒ PRESENTE”, fotocopia del versamento di € 15,00 per una sezione, si può partecipare a due o più sezioni con una quota pari a € 20,00, da effettuare tramite ricarica Postepay n° 5333 1711 2801 1620 intestato a Michela Zanarella, C.F.: ZNRMHL80L41C743L o con Paypal a miczanar@yahoo.it o in contanti nel plico di spedizione per i diritti di segreteria; in calce al testo, la seguente dichiarazione firmata:

 “Dichiaro che i testi delle poesie, i libri, le pitture da me presentati a codesto concorso internazionale sono opere di mia creazione personale.

 Sono consapevole che false attestazioni configurano un illecito perseguibile a norma di legge.

 Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi della disciplina generale di tutela della privacy (L. n. 675/1996; D. Lgs. n. 196/2003) e la lettura e la diffusione del testo per via telematica e nei siti di Cultura della Poesia, della Narrativa e dell’Arte, nel caso venga selezionato, dai giurati del concorso Settima Ragunanza di POESIA, NARRATIVA & PITTURA”

Per il quinto anno consecutivo, l’associazione di promozione sociale ‘Le Ragunanze’, nel IX anno dell’omonimo Premio internazionale per la poesia, la narrativa e la pittura, consegnerà la Targa dedicata ad Anastasia Sciuto, ad un giovane talento dell’Arte Drammatica, Cinematografica e Televisiva, nel plauso e nel ricordo dell’impegno artistico della giovane.

 Referenti del concorso:

 La Presidente dell’A.P.S. “Le Ragunanze”, Michela Zanarella

 Coordinatore e Vicepresidente, Giuseppe Lorin

 Mail: apsleragunanze@gmail.com

Tel: 340.1981250

Sito: www.leragunanze.altervista.org

Esce “Con semplicità e candore. Nove recensioni per Fabio Grimaldi” a cura di Lorenzo Spurio

In questi giorni è stato pubblicato il volume Con semplicità e candore. Nove recensioni per Fabio Grimaldi che contiene testi critici scritti dal poeta partenopeo Antonio Spagnuolo sull’opera poetica del poeta maceratese Fabio Grimaldi. Il volume, edito in pregiata carta dalle Grafiche Fioroni di Casette d’Ete (FM), è stato curato dal poeta e critico Lorenzo Spurio che, in apertura, ha dedicato un lungo saggio introduttivo e di approfondimento all’opera di Grimaldi e alla raccolta di recensioni di Spagnuolo qui proposte dal titolo “Fabio Grimaldi, una vita in versi”.

L’opera, frutto del lavoro costante e assai partecipato, è nata e si è sviluppata a partire da maggio di quest’anno e porta, quale collaborazione, anche quella dell’Associazione Culturale Euterpe APS di Jesi (AN) che, per l’occasione, ha fornito il suo Patrocinio Morale.

Nelle cinquanta pagine che compongono il volume, oltre al testo critico di Spurio e alle nove recensioni di Spagnuolo su altrettante opere di Grimaldi è possibile consultare, in posizione finale, una bibliografia minima della produzione di Grimaldi (non solo poeta “maturo” ma anche per l’infanzia nonché critico e studioso di Mario Luzi) unitamente a una bibliografia essenziale di interventi critici, tra recensioni e saggi, sulla sua attività letteraria.

Nella quarta di copertina compare un estratto del testo di Spurio nel quale è possibile leggere: “Si sono dette tante cose sulla produzione poetica di Fabio Grimaldi e tante rimarrebbero da dire ancora. Questo volume, dall’avvincente titolo Con semplicità e candore (tratto da un pezzo della nota critica di Spagnuolo su Via Dolorosa Via Gloriosa del 2008), raccoglie con precisione tutti gli interventi critici che Antonio Spagnuolo – poeta di lungo corso e critico glabro ma raffinato – ha scritto nel corso delle varie pubblicazioni di Grimaldi. C’è una fedeltà autentica, oltre che un’amicizia importante, tra Fabio e Antonio Spagnuolo che ha consentito questo scambio continuo, nel tempo non tempo della poesia, di raccogliere commenti, giudizi spassionati, riflessioni sui suoi versi che, come osservato da tanta critica, sono andati cambiando, irrobustendosi, prendendo vie diverse che non erano certo pronosticabili a partire dall’esordio nel solco ermetico”.

III Premio Letterario “Paesaggio Interiore” (presieduto da Francesca Innocenzi): come partecipare fino al 06/04/2023

Si bandisce la terza edizione del Premio di poesia Paesaggio interiore, con il patrocinio della Regione Marche, del Comune di Cerreto d’Esi e la collaborazione dell’APS Euterpe di Jesi (An), della libreria Pandora di Fabriano (An), dell’Associazione Il battito che unisce Onlus di Maiolati Spontini (An). Finalità del premio è incentivare la produzione poetica, intesa in special modo come ricerca interiore. Uno spazio particolare è dedicato alle civiltà classiche nel loro patrimonio culturale e umano, che rischia sempre più di andare perduto.

REGOLAMENTO

Possono partecipare testi di autori che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età alla data di scadenza del bando.

Non saranno accettate opere che presentino elementi razzisti, offensivi o di incitamento all’odio e alla violenza o fungano da proclami ideologici e politici.

Art 1- Il premio si articola nelle seguenti sezioni:

Sez. A – Poesie singole inedite: si partecipa con un numero massimo di tre poesie a tema libero, inedite, in formato Word (carattere Times New Roman 12), ciascuna di lunghezza non superiore a 30 versi. I testi da inviare dovranno essere privi dei dati personali dell’autore, pena la squalifica. È da intendersi inedito il testo mai precedentemente pubblicato in volumi dotati di codice ISBN e in riviste cartacee o digitali dotate di codice ISSN. Non si considera edito ciò che è stato pubblicato su blog, siti o social networks.

Sez. B – Libro edito di poesia: si partecipa con un singolo libro di poesia pubblicato a partire dal 2019, da inviare in pdf.

Sez. C – Saggio breve, articolo, monografia sulla poesia nel mondo classico: si partecipa con un singolo studio concernente la produzione poetica nel mondo greco o romano, in formato Word (carattere Times New Roman 12) di lunghezza non superiore alle 18000 battute (spazi inclusi). I testi da inviare dovranno essere privi dei dati personali dell’autore, pena la squalifica dal concorso.

Art 2- Le opere non verranno restituite; i concorrenti ne resteranno tuttavia unici proprietari.

Art 3 – Ai sensi del DLGS 196/2003 e del Regolamento generale sulla protezione dei dati personali 2016/679 (GDPR), i partecipanti acconsentono al trattamento, diffusione ed utilizzazione dei dati personali da parte dell’organizzazione per le sole finalità connesse al premio.

Art 4 – Presidente del premio: Francesca Innocenzi.

Presidente onoraria: Annamaria Ferramosca

Presidente di giuria: Lorenzo Spurio

Commissione di giuria:

Sez. A (poesie singole inedite): Candido Meardi, Sergio Soldani, Lorenzo Spurio, Antonietta Tiberia, Laura Vargiu

Sez. B (libro edito di poesia): Ida Di Ianni, Loredana Magazzeni, Giuseppe Napolitano, Luciana Raggi, Lorenzo Spurio

Sez. C: Gabriella Cinti, Luciano Innocenzi, Patrizia Morelli.

L’operato della giuria è insindacabile e inappellabile. La giuria potrà anche decidere di non assegnare premi, nonché attribuire premi speciali (alla Carriera, alla Memoria, ecc.).

Art. 5- Tutti gli autori selezionati riceveranno un diploma di partecipazione e verranno invitati al Festival Paesaggio Interiore, che avrà luogo a Cerreto d’Esi (An) nel primo fine settimana di settembre 2023. Per i primi tre classificati e per i premi speciali sono previsti spazi dedicati all’interno del Festival, motivazione della giuria e pubblicazione nella rivista letteraria Il Mangiaparole (per le sezioni A e B) o in un volume di carattere saggistico (per la sezione C).

Per i primi classificati delle sezioni A e B è inoltre previsto un premio in denaro di 200 euro.

I diritti dei testi rimarranno di proprietà degli autori, che potranno quindi disporre liberamente degli stessi.

Art. 6 – I risultati verranno pubblicati con debito preavviso sul sito dell’Associazione Culturale Euterpe (www.associazioneeuterpe.com), su Concorsi Letterari (www.concorsiletterari.it), Literary (www.literary.it) e sulla pagina facebook del premio (Premio letterario Paesaggio interiore). Gli autori selezionati verranno contattati a mezzo e-mail e riceveranno ogni informazione utile in merito alla partecipazione al Festival.

In caso di assenza dei vincitori, i premi potranno essere ritirati da delegati o, in alternativa, spediti a carico del destinatario.

Art 7 – Per prendere parte al premio è richiesto un contributo di 10 euro a sezione per spese organizzative. È possibile partecipare a più sezioni con un contributo aggiuntivo di 5 euro a sezione.

Pagamento tramite bonifico su c/c bancario (Intesa San Paolo) Iban IT03C0306937312100000001164

Intestato a Francesca Innocenzi

Causale: nome e cognome autore 

Art. 8 – Il materiale dovrà essere inviato entro e non oltre il 6 aprile 2023, unicamente a mezzo e-mail, all’indirizzo paesaggioint@libero.it, insieme alla scheda di partecipazione, compilata in ogni sua parte in stampatello e firmata, e all’attestazione del contributo di partecipazione.

Art. 9 – La partecipazione al premio implica l’accettazione incondizionata di tutte le norme contenute nel bando. L’autore dà piena assicurazione che l’eventuale pubblicazione dell’opera non violerà, né in tutto, né in parte, diritti di terzi. Il comitato organizzatore si riterrà sollevato da eventuali rivalse di terzi, di cui risponderà esclusivamente e personalmente l’autore.

Francesca Innocenzi – Presidente del Premio

Lorenzo Spurio – Presidente di giuria, Presidente Euterpe APS

Contatti:

Segreteria del Premio: paesaggioint@libero.it

https://www.facebook.com/premiopaesaggiointeriore

“In del nòm del pader” di Maurizio Noris, recensione di Gian Piero Stefanoni

Recensione di GIAN PIERO STEFANONI

In del nòm del pader (Tera Mati Edizioni, Bergamo, 2014), pur nella brevità di soli dieci testi, può esser considerata più che significativa ed esemplificativa della produzione e della poetica di Maurizio Noris, autore tra i più affermati e validi della nostra poesia in dialetto. Nella scrittura in bergamasco della media Valle Seriana, poeta più che attento anche alla risonanza civile del mondo, dei mondi di suo riferimento, formatore e promotore socioculturale nell’ambito delle professioni sociali e delle politiche giovanili, ci restituisce in questi versi tutto l’affidamento e il volto di una terra la cui fatica è una fatica d’amore, e di passaggio, di consegna alla luce di generazioni che pur nella distanza, o nel dolore del distacco continuano a guardarsi ad invocarsi nel riferimento reciproco. Centrale, come da titolo, la figura del padre nella dilatazione e nella sacralità verso un padre più alto come già avuto modo di rilevare nella bella postfazione Giulio Fèro.

Il bergamasco Maurizio Noris, autore de “In del nòm del pader”

E nella tensione dicevamo d’apprendimento della terra stessa, affrontata, lavorata e curata e restituita infine all’incanto di una rinascita cui l’uomo può solo riconsegnarsi e affidarsi dopo una lotta che proprio per questo è anche lotta d’assenso dove lo stesso “segà”, il falciare, appare in divenire caduta e aderenza (“dal còr de la téra/l’èrba udurusa/per creansa la scalmana//sentùr de sfacia spusa”-“”dal corpo della terra/l’erba odorosa/ trasuda per creanza/sentore di sfatta sposa”), come da immagine l’erba quietamente ubbidiente ad accovacciarsi a file. File sì come la schiera di cari scomparsi che pare avanzare a buon passo “olce a gröp/ch’ i par màgher fó/o murù per sò cönt/largh cóme imbràss” (“alti a gruppi/che paion magri faggi/o gelsi da soli/larghi come abbracci”) a rammentare quella fratellanza di occhi e di poche parole che viene proprio da tanta disputa, tanto ardore condiviso, anche loro adesso sottoterra a ritornare piante. Dietro tanta luce Noris però, come è, come sa, intreccia il buio di nodi raschiati, vegliati, gridati; quei nodi per cui viene da imprecare anche e chieder pietà per una “éta/de pelagra” (“per una vita da pellagra”) nel riflesso di un chiarore maestro rivolto “fò sö la crùs” (lassù sulla croce”), e per cui ogni sera ritrovarsi sotto al noce del padre a riseppellirlo in scarabocchio, e tenerezza di sguardo. Dispute, nodi che sono gli stessi del lavoro della lingua, la sua quella “dei genitori, dei fratelli, del paese, della valle (oggi periferia nord della città infinita), il parlato di sempre”, la “lingua prima” come da lui raccontato. “Una parola irruente e lavorabile come un codice sonoro (..) in cui c’è tutto lo spazio per re-inventare le parole” facendosi la poesia immagine nel racconto del suono dialettale, della sua forza “e gusto per la delicatezza espressiva che è capace di sollecitare” Ed in cui ben riesce a far “risuonare in una lingua montanara, di per sé aspra e rugginosa, quale è il bergamasco delle valli, le più sottile e sensibili essenze delle cose” (Franco Loi). Cose che sono dell’universo umano da sempre, che lo compongono in una veglia e una custodia che ha sempre, e non potrebbe essere altrimenti, del femminile come da ultimo testo nella intensità di un ritorno, eterno, di madre nel bisbiglio di preghiera dai loro letti ai figli, finché porteranno “il segno/e il loro cantare slegato/sul colmo/dei tetti” (” l segn/ e ‘l sò cantà desligàt/ sö la culma/ di tècc”). Un canto non dissimile allora a quello del contadino, “cantore”, in una voce “ariusa de pórtech/desligada/ che và” (“ariosa di portico/slegata, /che va”). E allora grazie Noris.

GIAN PIERO STEFANONI


L’autore della recensione ha autorizzato, senza nulla pretendere all’atto della pubblicazione né in seguito, alla pubblicazione del testo su questo spazio. La riproduzione del testo, in formato integrale o di stralci, su qualsiasi tipo di supporto, non è consentito senza l’autorizzazione da parte dell’autore.

Stile Euterpe volume 6 dedicato alla poetessa lombarda Antonia Pozzi. Come partecipare alla selezione di testi

Stile Euterpe – Antologia tematica per una nuova cultura è il progetto di Euterpe APS di Jesi (AN), su ideazione dello scrittore calabrese Martino Ciano (con successive modifiche e integrazioni), volto a rileggere, riscoprire e approfondire, mediante opere di produzione propria (racconti, poesie, haiku, articoli, saggi e critiche letterarie), un intellettuale ritenuto di prim’ordine del panorama culturale italiano.

I precedenti volumi sono stati dedicati rispettivamente a:

Leonardo Sciascia (Leonardo Sciascia, cronista di scomode realtà, a cura di Martino Ciano, PoetiKanten Edizioni, Sesto Fiorentino, 2015);

Aldo Palazzeschi (Aldo Palazzeschi, il crepuscolare, l’avanguardista, l’ironico, a cura di Martino Ciano, Lorenzo Spurio, Luigi Pio Carmina, PoetiKanten Edizioni, Sesto Fiorentino, 2016);

Elsa Morante (Elsa Morante, rivoluzionaria narratrice del non tempo, a cura di Valentina Meloni, pubblicato online sul n°22 della rivista «Euterpe» nel febbraio 2017);

Gianni Rodari (Il “libbro” di Gianni Rodari, a cura di Francesco Martillotto, Ass. Euterpe, Jesi, 2019);

Oriana Fallaci (Oriana Fallaci, la donna, a cura di Lucia Bonanni, Ass. Euterpe, Jesi, 2021).

Il progetto

Il nuovo volume monografico sarà interamente dedicato alla poetessa lombarda Antonia Pozzi (1912-1938). Sarà possibile partecipare con testi inediti appartenenti a tutti i generi (poesia, haiku, racconto breve, prosa, saggio letterario, articolo, recensione, saggio, etc.) che abbiano attinenza (siano dedicati o ispirati) alla figura di Antonia Pozzi, sia come donna, che come poetessa, che come intellettuale.

In particolare si apprezzeranno tutte quelle opere che risultino rilevanti e significative in merito alla studio e approfondimento attorno agli aspetti importanti della vita (il legame con Pasturo, la Grigna e la Valsassina, gli interessi extra-letterari quali la fotografia, l’alpinismo e gli altri sport praticati etc.) e dell’opera della Pozzi (la sua opera poetica, l’epistolario, le influenze e le frequentazioni letterarie, i contatti con intellettuali, la poetica pozziana, il contesto storico-sociale del periodo, etc.).

Saranno escluse opere che presentino riferimenti, analisi e considerazioni, nonché producano come dissertazione elementi che possano configurarsi come estremistici in qualsiasi sfera e di possibile incitamento all’odio, di qualsiasi tipo e lesivi, pertanto, del pacifico senso di comunità.

Per OPERA INEDITA si intende non pubblicata, in precedenza, su un supporto cartaceo (libro o rivista) dotata di codice identificativo (rispettivamente ISBN e ISSN) in un’opera propria o di terzi, antologia o collettanea. Opere pubblicate su riviste esclusivamente digitali dotate di codice identificativo ISSN sono ugualmente da intendersi edite. Per tutti gli altri casi (blog, siti personali, fanzine, Social, etc.) l’opera si intende inedita.

L’obiettivo di questo progetto non è quello di plagiare o scovare la nuova Antonia Pozzi – proposito eventualmente impossibile e utopico – o di darne una lettura onnicomprensiva della sua complessa figura, bensì di rileggere i contenuti biografici e letterari che hanno contraddistinto il breve percorso umano della poetessa lombarda.

Antonia Pozzi

Selezione del materiale e composizione dell’antologia

Ciascun partecipante potrà inviare:

– un massimo di nr. 3 (TRE) poesie, ciascuna delle quali non dovrà superare i nr. 30 (TRENTA) versi senza conteggiare eventuali sottotitoli, dediche, note a piè di pagine né gli spazi bianchi;

– un massimo di nr. 3 (TRE) haiku con canonica struttura 5-7-5;

– un massimo di nr. 3 (TRE) aforismi, ciascuno di lunghezza non superiore alle 7 (SETTE) righe Times New Roman corpo 12;

– un massimo di nr. 2 (DUE) racconti o prose brevi, ciascuno dei quali non dovrà superare i nr. 5.000 (CINQUEMILA) caratteri spazi esclusi (con un margine di sforatura e accettazione del 15%);

– un massimo di nr. 2 (DUE) saggi brevi o articoli, ciascuno dei quali non dovrà superare i nr. 5.000 (CINQUEMILA) caratteri spazi esclusi (con un margine di sforatura e accettazione del 15%), senza conteggiare le note a piè di pagina e la bibliografia;

– un massimo di nr. 2 (DUE) recensioni sulle sue opere (comprese riedizioni, edizioni commentate, epistolari, biografie, altre opere dedicate alla sua vita e scrittura), ciascuna dei quali non dovrà superare i nr. 4.000 (QUATTROMILA) caratteri spazi esclusi;

Si ricorda che i lavori, all’atto dell’invio della propria partecipazione, dovranno essere rigorosamente inediti, secondo le indicazioni in precedenza espressamente indicate.

I materiali, rigorosamente in formato Word, dovranno essere corredati di un ulteriore file contenente la propria biografia letteraria scritta in terza persona di massimo 20 (VENTI) righe.

La mail dovrà contenere anche i dati personali dell’autore (nome, cognome, indirizzo fisico, indirizzo mail, data e luogo di nascita, numero di telefono) e il tutto dovrà pervenire entro il 30/03/2023 alla mail rivistaeuterpe@gmail.com indicando nell’oggetto “Stile Euterpe 6 – Antonia Pozzi”.

Il volume sarà organizzato e curato da Euterpe APS di Jesi. La curatela sarà a cura della poetessa e saggista Filomena Gagliardi.

Entreranno a far parte dell’antologia un congruo numero di testi poetici, narrativi e saggistici nonché recensioni, articoli e critiche letterarie alle sue opere opportunamente selezionate da un Comitato di lettura interno di Euterpe APS in sinergia con la curatrice Filomena Gagliardi.

La pubblicazione dell’antologia avverrà a tiratura limitata in un numero di copie pari a quelle richieste dagli autori, aumentate di quelle riservate alle donazioni a biblioteche civiche e universitarie, centri culturali e altro dove l’opera entrerà nei relativi circuiti OPAC e potrà essere presa in prestito e consultata, in vari luoghi del territorio nazionale.

La partecipazione alla selezione dei materiali è gratuita.

Tutte le opere selezionate – di cui Euterpe APS darà conto mediante un verbale di selezione che sarà diffuso sul sito ufficiale (www.associazioneeuterpe.com), pubblicato su Facebook e inoltrato in privato per mail a tutti i partecipanti – verranno pubblicati in antologia secondo i criteri sopra esposti.

L’autore selezionato per la pubblicazione s’impegnerà ad acquistare nr. 2 (DUE) copie dell’antologia al prezzo totale di 20,00€ (VENTI//EURO) comprensivo di spese di spedizione con piego di libri ordinario, dietro sottoscrizione di un modulo di liberatoria rilasciato a Euterpe APS e versamento della cifra a copertura delle spese di stampa e spedizione del volume.

Essendo il progetto volto alla costruzione di un’opera antologica monografica non vi sarà nessuna premiazione, ma si potranno organizzare – anche grazie all’aiuto, alla disponibilità e alla collaborazione degli autori inseriti – presentazioni dell’opera in contesti opportuni che possano ben accogliere il progetto.

INFO:

rivistaeuterpe@gmail.com

http://www.associazioneeuterpe.com

Esce la prima traduzione italiana della poetessa “fueguina” Anahí Lazzaroni e in Argentina la sua opera omnia

Dopo mesi di lavoro è uscita l’opera antologica della poetessa argentina Anahí Lazzaroni (1957-2019) definita dalla stampa di quel paese come “la precursora dell’estremo sud Argentino”. L’opera, pubblicata con la casa editrice Editorial Cultural Tierra de Fuego, porta il titolo evocativo “La palabra nieve es una buena contraseña (1988-2017)” che potremmo liberamente tradurre in italiano come “La parola neve è una buona credenziale” o “La parola neve è una password efficace”. Grazie al meticoloso lavoro di Florencia Lobo, Responsabile della Editorial Cultural Tierra de Fuego e alla collaborazione e all’apporto della sorella della poetessa, Alicia Lazzaroni, finalmente è possibile sfogliare in un tomo unico l’intera produzione poetica della poetessa Anahí Lazzaroni morta qualche anno fa a Ushuaia, capitale della Provincia di Terra del Fuoco, Antartide e Isole dell’Atlantico del Sud, all’estrema propaggine del continente americano.

Quasi parallelamente all’uscita complessiva del percorso letterario della Lazzaroni è appena uscita nel nostro Paese la prima versione in volume in lingua italiana di una porzione dell’opera della Lazzaroni. Il poeta e critico letterario Lorenzo Spurio, infatti, ha lavorato nell’ultimo anno all’opera di traduzione di una selezionata parte della sua produzione ovvero alle sillogi “El viento sopla” del 2011 e “Alguien lo dijo” del 2017, ovvero le due opere più recenti della poetessa fueguina (della Terra del Fuego). L’opera, dal titolo “Il vento soffia / Qualcuno lo disse è uscita per i tipi di Bertoni Editore di Corciano (PG), con l’autorizzazione della sorella Alicia e del Patrocinio morale della Tierra del Fuego, Antártida y Islas del Atlántico Sur.

Il ricco articolo-recensione di Pablo Nardi sull’opera omnia della Lazzaroni pubblicato lo scorso 9 giugno sulla testata «Infobae» ci parla con grande perizia della poetica dell’apprezzata poetessa di Ushuaia, la città dalla pioggia continua come era solita ricordare la stessa autrice, ma anche della neve osservata al di là della finestra, come richiama il titolo stesso del volume. La Ushuaia narrata dalla Lazzaroni era quella di allora, di una città per lo più tranquilla e assopita, silenziosa nel suo manto di bianco, ancora non divenuta oggetto di un turismo massivo e rumoroso degli occidentali del Vecchio Continente per conoscere “la fine del mondo”. Affascinata dal grande romanzo contemporaneo dei geni indiscutibili della narrativa tra cui i russi Tolstoj, Destovieskij e Gogol, la Lazzaroni era una grandissima lettrice e amante della letteratura di varie culture: quella italiana di Calvino, grande sperimentatore e narratore spesso vicino all’onirico e dell’esistenzialismo doloroso di Eugenio Montale, ma anche la tradizione orientale della cultura giapponese che la portò a cimentarsi anche con la forma dell’haiku. Alla sua morte, avvenuta nel 2019 all’età di sessantadue anni, sua sorella ha deciso di donare l’ingente patrimonio librario della poetessa alla locale biblioteca che è stata a lei dedicata.

La poesia di Anahí è fatta di silenzi e approfondimenti interiori, piccole passeggiate e scatti fotografici, riflessioni sulla vita e sull’uomo in generale, permeata di spazi e cesure, momenti di stasi, rallentamenti. L’andatura è dettata spesso dai sommovimenti metereologici: raffiche di vento, pioggia che non annuncia a diminuire e che spaventa, neve che s’adagia lieve e che trasforma il paesaggio a lei circostante. Sono gli elementi naturali i veri abitatori degli spazi, i protagonisti fondamentali del suo pacato interloquire, le presenze immancabili e caratterizzanti le sue giornate. Poesia dell’isolamento e della distanza, ma anche del limite e del confronto, poesia degli spazi e degli elementi naturali è quella della Lazzaroni nella quale non mancano slanci ironici, elementi di denuncia, piccoli sfoghi dettati dalla malattia e dalla stanchezza.

Il volume antologico si apre con un prologo scritto dalla sorella Alicia e da uno studio preliminare a firma di Luciana Mellado che già in precedenza si era occupata in termini critici della poetessa di Ushuaia. Città nella quale Anahí – nella cui ascendenza c’era sangue italiano, come pure il cognome evidenzia – visse instancabilmente dal 1966 e nella quale fu attiva in campo culturale ed editoriale ottenendo consensi e riscontri dall’ambiente degli scrittori patagonici al punto tale che, secondo le parole di Roberto Santana, “fondò la poesia moderna fueguina”. Anahí Lazzaroni rappresentò senza dubbio alcuno – assieme ai poeti Julio José Leite (1957-2019) e Niní Bernardello (1940-202), che purtroppo se ne sono anch’essi andati recentemente – una delle maggiori voci poetiche non solo della Terra del Fuoco e della Patagonia ma dell’Argentina contemporanea, ragione che ha motivato l’interesse di interpretazione e traduzione anche in contesti geografici – come il nostro – a lei distanti.

La poetessa argentina Anahi Lazzaroni

Nel corso della sua vita pubblicò otto libri di poesia: “Viernes de acrílico” (1977), “Liberen la libélula” (1980), “Dibujos” (1988), “El poema se va sin saludarnos” (1994), “Bonus Track” (1999), “A la luz del desierto” (2004), “El viento sopla” (2011) e “Alguien lo dijo” (2017) e il romanzo “En esta ciudad se escribirá una novela” (1989). Alcune sue poesie sono state tradotte in francese, inglese, catalano, italiano e coreano su siti e blog di cultura.

La prima edizione in volume della sua opera tradotta in italiano, a cura di Lorenzo Spurio – autore che in precedenza ha tradotto in italiano anche l’ecuadoriana Dina Bellrham – è appena uscita col titolo “Il vento soffia / Qualcuno lo disse” per i tipi di Bertoni Editore di Corciano. Il volume, che contempla le due ultime sillogi poetiche pubblicate dall’autrice, ha ottenuto il Patrocinio Morale della Provincia della Terra del Fuoco, Antartide e isole del sud.

Guido Oldani, artefice della “rivoluzione copernicana” della poesia del XXI secolo

Di Lorenzo Spurio

Domenica 15 maggio 2022 a Senigallia, nota località balneare della riviera Adriatica, è andata in scena la cerimonia di premiazione della decima edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, ideato, fondato e presieduto dal sottoscritto e organizzato annualmente con l’Associazione Culturale Euterpe di Jesi. Come avvenuto nelle edizioni precedenti sono stati consegnati alcuni premi speciali fuori concorso – frutto della proposta del sottoscritto e della deliberazione del Consiglio Direttivo di Euterpe APS – tra cui il Premio Speciale alla carriera al noto poeta milanese Guido Oldani, fondatore del Realismo Terminale.

Guido Oldani (Melegnano, 1947) ha conseguito una maturità tecnica. Maestri della sua adolescenza sono stati, tra gli altri, il critico letterario Giovanni Cesari e il violoncellista-pittore Gianni Zuccaro, autore di diverse vetrate della cattedrale di San Paolo del Brasile. Nel 1966 s’iscrive alla Facoltà di Medicina, concentrandosi nello studio dell’anatomia umana normale microscopica, con esiti brillanti di ricerca, che gli varranno pubblicazioni nella rivista scientifica «Acta Anatomica», fino al 1984. In contemporanea si occupa di psicodiagnostica, impadronendosi della metodica di Rorschach. Importante, in quel periodo, è la frequentazione dei poeti Luciano Erba, Antonio Porta, Alda Merini e Giovanni Raboni, il quale scriverà la prefazione alla sua prima opera poetica, Stilnostro (Cens, 1985). Oldani è immenso a trecentosessanta gradi nell’arte (come si leggerà a continuazione) e di quel periodo è anche l’amicizia con gli scultori svedesi Gert Marcus e Françoise Ribeyrolles.

Nel 1987 prende parte al Festival internazionale MilanoPoesia, dove porta il senso della sua raccolta, che consiste nel togliere la realtà dal tempo, mediante l’uso di gerundi, participi passati e ablativi. Prende subito a differenziarsi rispetto ai poeti circostanti. L’espressione di questo suo disagio lo indirizzerà al Seminario Internazionale degli Artisti, presso la Fondazione Vardö di Stoccolma. Alla Columbia University di New York stringe amicizia con il poeta americano Allen Mandelbaum, italianista traduttore della Divina Commedia in lingua inglese.

La svolta nella poesia si ha con la partecipazione al Convegno di Losanna, “Varcar frontiere”, nel 2000. L’anno dopo esce la sua seconda raccolta, Sapone (rivista «Kamen», 2001) La sua collaborazione a case editrici e quotidiani vari (tra i quali «Il sole24ore», «Avvenire», «Affaritaliani» on line, «Il Cittadino», al periodico «Luoghi dell’Infinito») è continuativa e importante e non verrà mai meno negli anni successivi.

Segue la pubblicazione di La betoniera (LietoColle, 2005), che sarà tradotta in diverse lingue, fra le quali l’arabo, a cura del poeta libanese Fuad Rifka. Gli viene affidata la direzione di una collana dall’editore Mursia dove nel 2010 uscirà la teorizzazione poetica del nuovo genere di cui è padre indiscusso, Il Realismo Terminale, che fissa in maniera compiuta il canone della sua poetica.

Le tesi avanzate in questo pamphlet richiamano immediatamente l’attenzione, oltre che di poeti e critici letterari, di medici, matematici, geografi, urbanisti, filosofi, antropologi, pedagogisti, e psicanalisti, che ne faranno oggetto di discussione in occasione di convegni e tavole rotonde. Si apre così, per Oldani, un decennio di frenetica e appassionata divulgazione. I princìpi del RT (acronimo che useremo d’ora in poi per riferirci al Realismo Terminale) entrano anche nelle scuole e nelle università. Intorno alla sua persona si forma con slancio e grande convinzione un cospicuo sodalizio di persone, poeti e artisti di varia natura, che nel 2014 al Salone del Libro di Torino con la presentazione del “manifesto breve” A testa in giù, si costituirà ufficialmente in movimento. Numerosissime le iniziative a cui partecipa, incontri, convegni, recital e altro ancora.

Seguono altre pubblicazioni: La guancia sull’asfalto (2018), in cui sprigiona esemplarmente, con felice e vulcanica creatività, tutte le potenzialità della “similitudine rovesciata”, una delle sue più avvincenti (se non ardite) creazioni da cui diparte l’idea stessa del Manifesto. Nel 2020, a dieci anni dal suo Manifesto, indirizza una “lettera aperta”, dal titolo Dopo l’Occidente, a quanti hanno accolto il suo “appello”, per fare un bilancio del lavoro fin qui compiuto e soprattutto per aprire ulteriori prospettive di sviluppo.

Nel corso della cerimonia di premiazione a Senigallia, Oldani è intervenuto con un suo contributo spontaneo che ha riscosso ampio interesse nel pubblico. Accompagnato da Annachiara Marangoni, amica e collaboratrice all’interno delle attività del RT, Oldani ha trovato in sala ad applaudirlo anche la poetessa Tania Di Malta, fervente seguace del RT e autrice, tra gli altri volumi, di una recente antologia dal titolo Il gommone forato. La poesia civile del Realismo Terminale (puntoacapo, 2022).

Prima di invitarlo sul palco a parlarci del suo impegno nella letteratura e dei motivi trainanti che lo hanno condotto alla teorizzazione del RT, ho dato lettura in forma sintetica, della motivazione critica da me stilata quale argomentazione per l’attribuzione del Premio alla Carriera. Essa è stata pubblicata nell’opera antologica del Premio (volume non in commercio) assieme alla raccolta di inediti di Oldani dal titolo Tegole dalla quale mi piace estrarre la poesia “Aggiornamenti climatici” che così recita: “solo un farlocco può pensare ancora / che sia successo niente dal duemila / e spalma il novecento in tiritera. / adesso sono uguali i continenti, / fotocopie dell’africa che bolle / o meglio cinque pentole sul fuoco / e l’estate è un gran forno di sterminio; / nelle città, oppure sulle spiagge / non è più tempo questo di cremine / e l’aria è bianca come l’alluminio”.

Propongo il testo della motivazioni integrale a continuazione perché permette di avvicinarsi ancor meglio alla genialità e insieme alla prodezza di Oldani nella fondazione del movimento del RT.

Nel 2010 Guido Oldani pubblicava il Manifesto del Realismo Terminale che, nel giro di poco tempo, veniva tradotto in varie lingue, diffuso sulla stampa, dato a conoscere negli ambienti culturali di varie zone d’Italia, riscuotendo subito una grande attenzione. Oggi, a distanza di anni, possiamo sostenere che l’intervento di Oldani con il Manifesto, non tanto programmatico ma ideologico, agli albori del XXI Secolo ha rappresentato senz’altro una picconata ai sistemi sempre più granitici e solipsistici di una cultura disattenta al contesto in cui abita.

A partire da quella data, infatti, è nata una fluente teorizzazione e produzione critica e antologica tesa a indagare le peculiarità e i punti di forza di questa rivoluzione antropologica. I contributi del docente Giuseppe Langella e di Elena Salibra, in particolare, sono stati molto apprezzati e ritenuti, assieme al Manifesto d’apertura della nuova stagione di riflessione, fonti di prim’ordine irrinunciabili per tutti coloro che nel tempo hanno inteso avvicinarsi e meglio concepire l’idea capostipite e il movimento che ne è nato.

Il RT parte dall’assunto di un grande ribaltamento tra soggetti e predicati e vede l’uomo sostituito dal mondo degli oggetti che, nella società consumistica in cui viviamo, hanno rimpiazzato ogni parvenza di naturalità. Attorno alla geniale e indovinata definizione di similitudine rovesciata si snoda la poetica terminale, si pensi ad alcuni versi quali “un cielo bianco come il lardo” (che dà il titolo a una celebre opera di Oldani); “il cielo è carta igienica già usata”, “ha la forma del manico di secchio,/ l’arcobaleno” ; “sembrano le piante chiodi storti” , “il vento come ruspa scavatrice”, “i pioppi spogli sono delle forche”  e così via in un repertorio vastissimo di momenti in cui la natura è presentata dissimulata, cementificata, con sembianze e forme di arnesi, strutture portanti, elementi rigidi. Si pensi alle tante poesie che parlano di calce, cavalcavia, grattacieli, cantieri, betoniere e tanto altro ancora. Prevalgono, alle spese dell’emozionalismo, della spiritualità e dello scavo psicologico, la ruvida concretezza, il mondo della materia, l’accumulo e il pattume, l’asfalto e i gas tossici, la materialità possente e autoreferenziale, gli ambiti scatologici dell’uomo, il patologico e il virale, l’utilità dell’essere umano non in quanto ad abilità e conoscenze intellettive ma in relazione al suo punto di raccordo, quale ingranaggio mediano, nella catena di montaggio.

Oldani con la sua operazione che egli stesso ha definito come una sorta di “incidente mentale” ha evidenziato, meglio di nessun altro, il preoccupante e inarrestabile processo di disumanizzazione dell’uomo, lo svuotamento emotivo delle persone, il loro divenire merci indistinguibili, utili solo in quanto alla loro pratica funzionalità. In questa esplicitazione cruda e incontrovertibile della “dittatura degli oggetti” ha fatto emergere il caos e la disperazione di un’età, la disillusione e lo stravolgimento dettato dall’accumulo di persone (lui parla di pandemia abitativa), spesso definito anche come accatastamento non mancando di adoperare una giusta dose d’ironia che s’unisce spesso a una certa crudeltà d’immagini. Non perché sia un sadico ma perché il mondo è recidivamente cattivo.

La cronaca urlante di guerre, violenze, atti di degenerazione urbana fa da sfondo, insieme al dramma molto sentito per le sciagure migranti, a molte liriche tanto in Oldani quanto nei realisti terminali suoi seguaci.

La natura, come saremmo portati a concepirla, è presente nelle forme deviate dettate dall’azione antropica distruttiva dell’uomo. È una natura fatta di cemento, calcestruzzo, lamine di metallo, vetri e altri elementi inerti, freddi, privi di loquela. L’identificazione con il mondo oggettuale fa sì che l’uomo risulti disperatamente ingabbiato in categorizzazioni, stereotipi e automatismi che lo conducono a un procedimento di cosificazione.

Questa meccanicizzazione e oggettivizzazione continue sono la causa e la dannazione dell’uomo contemporaneo che, pur vivendo in una società plurale, allargata e densamente abitata come la metropoli, risulta essere solo, indifferente, asociale, completamente staccato dal contesto, come una piccola sfera d’acciaio in un più ampio ingranaggio: necessaria per funzionare ma inabile a emozionarsi. Che il Male si annidi proprio nella sciatteria, in forme di chiaro egoismo e nella frenetica attenzione al guadagno in questo clima virtuale, difficile come un campo minato, è evidente da considerazioni amare e grottesche al contempo come quando in una poesia annota “i poliziotti arrestano i più buoni”.

Auditorium San Rocco, SENIGALLIA (Ancona), 15 maggio 2022 – Un momento della premiazione del Premio “L’arte in versi” con la consegna del Premio alla Carriera a Guido Oldani. Da sinistra: Stefano Vignaroli (Segretario Euterpe APS), Michela Zanarella (Presidente di Giuria), Guido Oldani e Lorenzo Spurio (Presidente del Premio; Presidente Euterpe APS)

La poesia del RT (“terminale è la distanza abissale e incolmabile tra uomini e oggetti” sostiene il fondatore, ma essa è terminale anche perché ultima, disperata, tendente a un oltre dopo la fine che è prossima eppure non individuabile), definita d’avanguardia in un primo momento, divenuta poi fertile movimento e ora vasto e ineliminabile repertorio d’immagini crude e spietate che ci parlano senza superfetazioni del nostro presente, ha la forma di una denuncia perentoria dei nostri tempi, delle metropoli accatastate, della cronaca luttuosa, delle azioni malevoli e irreversibili dell’uomo, fatta a partire dall’idea di una degenerazione preoccupante, inarrestabile, divenuta mera circostanza consuetudinale: “il sangue è l’olio che condisce / il pasto umano per i terrorismi / in un menù che è quasi abituale” .

In questa “apoteosi del cemento” in cui siamo diluiti nelle “metropoli bestiali” tutto, compreso l’invisibile, assume una dimensione plastica: “le nuvole sono in cemento / abusive, perciò in continua fuga” e l’uomo non è neppure più pedina, pupazzo o manichino, macchina di produzione, ma oggetto, merce e, pertanto, oggetto di vendita, scambio, subordinato alle logiche di acquisizione, permuta, cessione, espropriazione. Privato della dimensione soggettiva, del sentimento solidale verso l’altro, dell’esigenza di condivisione e della coralità che ne farebbe parte attiva nella comunità, pietrificato nel narcisismo patologico e nel disturbo ossessivo-compulsivo dell’accumulo, l’uomo è oggi, nella poesia di Oldani, una presenza imprecisa, innocua, assoggettata alla materia, e mai indispensabile: “ci sono tante salme in obitorio / come accade nel centro commerciale / per molti elementi surgelati”.

Per la grande innovazione apportata in campo letterario e non solo con la teorizzazione e applicazione in campo poetico del RT, una sorta di “rivoluzione copernicana” dei nostri tempi che ha assunto la forma di un vero shock esperienziale dando vita a intermittenze di luci e divagazioni critiche e puntuali sullo stato dell’uomo nella contemporaneità, l’organizzazione del Premio ha deciso di attribuirgli il Premio Speciale “Alla Carriera”.

Come ricordato anche nella nota biografica presente nell’antologia, Oldani si interessa da sempre non solo di poesia. Un rapporto particolare che ha sempre avuto è quello con gli artisti visuali. Già nel 1989, avendo conosciuto e frequentato i Nuovi Ordinatori tedeschi, ha curato mostra e catalogo di uno di essi, il pittore Klaus Karl Mehrkens. Nel 1997 ha allestito la mostra postuma del pittore Roland Ettner, già membro della Bauhaus. Nel 2000 ha fatto collocare una grande sfera dello scultore Gert Marcus presso il fiume Po, come punto della latitudine per la pace mondiale. Dal 2008 al 2011, inoltre, è stato membro del Consiglio direttivo della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano.

Per il teatro ha curato una riduzione e regia dell’opera a quattro mani di Carlo Porta e Tommaso Grossi, Giovanni Maria Visconti, duca di Milano. Al festival internazionale di Firenze è stata presentata un’opera sulla sua poesia, Millennio terzo, nostra meraviglia, a cura di Gilberto Colla, con musiche di Thomas Chinnery.

Tra i vari riconoscimenti attribuitigli si ricordano la nomina a membro dell’Accademia Internazionale «Le Muse» di Firenze (2006), il Premio alla carriera “Città di Acqui Terme” (2010), il Premio “National Talent Gold” della Fondazione Zanetto di Brescia (2012), il Premio “FestivalArt” di Spoleto (2013) e l’“International PoetryAward 1573” di Luzhou, in Cina (2019) al quale ora va ad aggiungersi il Premio alla carriera “L’arte in versi” di Euterpe di Jesi (2022).

LORENZO SPURIO


E’ vietata la riproduzione, in forma integrale o di stralci su qualsiasi tipo di supporto, del presente testo senza l’autorizzazione da parte dell’autore.

Ricordo del poeta toscano Veniero Scarselli (1931-2015). Nelle Marche un riconoscimento alla memoria

Di Lorenzo Spurio

Domenica 15 maggio 2022 presso l’Auditorium San Rocco a Senigallia (AN) l’organizzazione del X Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, organizzato da Euterpe APS e presieduto dal sottoscritto, ha conferito alla memoria del poeta toscano Veniero Scarselli (1931-2015) un riconoscimento speciale alla memoria che è stato consegnato alla figlia Teresa Scarselli.

Veniero Scarselli è stato docente di Fisiologia, poeta e scrittore. Per sua scelta ha vissuto per lo più appartato in felice comunione con l’Appennino toscano in compagnia di libri e dell’amata moglie Gemma. Studioso eclettico e saggistica raffinato, ha fatto interloquire scienza e poesia, tecnica e letteratura, ponendosi domande fuori da ogni possibile schematismo. Il suo itinerario ha attraversato i campi dell’estetica e dell’etica con l’attualizzazione di problematiche d’interesse collettivo non disdegnando l’auscultazione dell’interiorità e lo scandaglio ontologico, la perlustrazione convinta e reiterata attorno ai dilemmi esistenziali, alle aporie, alle realtà necessitanti un’interrogazione.

Un momento della cerimonia di premiazione. Da sx: Michela Zanarella (Presidente di Giuria), Teresa Scarselli (figlia di Veniero Scarselli) e Lorenzo Spurio (Presidente Euterpe APS e Presidente del Premio)

Elegante chiosatore del testo, critico dalla lama esatta e puntuale, Scarselli si è occupato di varie tematiche mai dimenticando la centralità della poesia, delle sue forme e messaggi, dei codici linguistici, dello stile, finanche della metrica e ogni aspetto relativo al rapporto io-verso, autore-poesia. La riflessione sulla poetica, il tentativo d’interpellare il meccanismo insito nella creatività dell’uomo, nella sua arditezza e inesauribilità d’investigazione, sono alla base della sua indomita riflessione, del suo studio meticoloso, reiterato e avvincente, di una perlustrazione convinta e affannata attorno al conoscere. L’opera di Scarselli è profondamente dotta, frutto di studio e convinzioni radicate, prodotto di letture particolari, di richiami a una intelligentia colta ed è piacevole, nell’approfondimento dei versi, andare a indagare plausibili richiami e camei che l’autore ha inteso rendere fruibili o, per lo meno, praticabili.

Numerose le opere poetiche pubblicate: Isole e vele (1988), Pavana per una madre defunta. Appunti per una storia naturale della morte (1990), Torbidi amorosi labirinti (1991), Priaposodomomachia. Storia lussuriosa del Cavaliere e la Donzella (1992), Eretiche grida. Antico manoscritto di eremita rinvenuto in una grotta del Monte Athos (1993), Piangono ancora come bambini (1994), Straordinario accaduto a un ordinario collezionista di orologi (1995), Fuga da Itaca (1997), Pianto di Ulisse (1998), Il Palazzo del Grande Tritacarne (1998), Ballata del vecchio capitano (2002), Il lazzaretto di Dio (2004), Diletta Sposa (2006), Genesis (2008), Mille millenni d’Amore (2008), Trionfo delle anime artificiali (2009), La suprema Macchina Elettrostatica (2010), Il mio pensiero poetante (2011), Ascesa all’Ombelico di Dio (2012), L’Universo parallelo degli Acquatici (2013), Vera storia del Vascello fantasma (2015).

Il poeta Veniero Scarselli

Pure non va dimenticata la componente saggistica di Scarselli, aspetto inesauribile e peculiare della sua intera produzione letteraria. Ce ne rendiamo conto da una serie di articoli, interventi critici, interviste più o meno possibili, arditezze stravaganti, riflessioni curiose capaci di suggestionare il lettore ravvisabili in una grande messe di scritti critici e divulgativi apparsi prevalentemente su riviste di settore tra le quali figurano «Pomezia Notizie», «Sìlarus», «Punto di vista», «Nuova Tribuna Letteraria», «Vernice», «La Procellaria», «Talento» e «La Vallisa». In volume, per la saggistica, pubblicò Conservazione dell’amore coniugale (2008), Il mio pensiero poetante (2011), Indagine molecolare sul Bello (2011) e Diafonie poetiche a contrasto (2011).

Hanno scritto sulla sua opera e sulla sua ampia e versatile attività letteraria, tra gli altri, Giorgio Barberi Squarotti, Domenico Cara, Silvano Demarchi, Ninnj Di Stefano Busà, Luigi Fontanella, Emerico Giachery, Sandro Gros-Pietro, Alfio Inserra, Stefano Lanuzza, Gianfranco Lauretano, Maria Grazia Lenisa, Franco Manescalchi, Walter Mauro, Carmelo Mezzasalma, Rossano Onano, Davide Rondoni, Mario Sansone, Antonio Spagnuolo, Stefano Valentini, Anna Ventura, Vittorio Vettori, Esposito Vittoriano, Lucio Zaniboni e Lucio Zinna.

Nel corso degli anni l’interesse all’opera letteraria di Scarselli è stata ben posta in risalto da una serie di recensioni, saggi e approfondimenti tanto su rivista che in volume che molti saggisti e studiosi hanno voluto dedicare alla sua opere. Tra questi vanno senz’altro citati gli studi monografici Un’epica moderna dell’interiorità (1993) a cura di Nicola Amabile; L’equivoco di Edipo nella trilogia di V.S. (1994) a cura di Rossano Onano; La riflessione poetica di V.S. (1997) di Vittoriano Esposito; Oltre le colonne d’Ercole (1998) a cura di Gianna Sallustio; Le inconciliabili istanze del desiderio nella poesia di V.S. (1999) di Rossano Onano; Figura umana e poetica di V.S., (2004) di Federico Batini e Nostalgia del Dio-Madre nella poesia di V.S. (2012) a cura di Daniela Monreale.

Importantissima e irrefrenabile l’attività di divulgazione dell’opera di Scarselli effettuata dalla moglie, la signora Gemma Menigatti Scarselli (scomparsa nel 2018) che strenuamente ha inteso far conoscere l’ampia opera letteraria del marito in vari contesti culturali tra cui quelli di alcuni dei più rappresentativi premi letterari del nostro Paese. Riconoscimenti postumi all’opera di Veniero Scarselli sono stati conferiti dai Premi “Parole e Poesia” di Formigine (MO), “Argentario” di Monte Argentario (GR), “Medusa Aurea” di Roma, “La Rosa d’Oro” di Torre Alfina (VT), “Pegasus” di Cattolica (RN), “Thesaurus” di Matera, “Casentino” di Poppi (AR), “Mino De Blasio” di S. Marco dei Cavoti (BN), solo per citare i maggiori. All’interno del prestigioso Premio Letterario Casentino la sezione dedicata alla saggistica inedita è stata intitolata proprio nel nome di Veniero Scarselli. Ad essi si aggiunge ora anche il Premio alla Memoria de “L’arte in versi” di Euterpe di Jesi (AN).

Durante la premiazione de “L’arte in versi” a Senigallia è stata diffusa anche l’opera antologica del concorso (volume non in commercio) contenente le opere di tutti i premiati a vario titolo nella decima edizione con particolare attenzione anche ai premi speciali fuori concorso. Scarselli è presente con una dettagliata biografia artistica, una scelta di sue opere poetiche estratte dai libri Isole e Vele (Forum/Quinta Generazione, 1997; I edizione 1988), Eretiche Grida (Nuova Compagnia Editrice, 1993), Diletta sposa – Poemetto in diciassette lasse ispirato al Libro Tibetano dei Morti (Montedit, 2006) e alcuni inediti estratti da Diario 1961-1963. Completa il nutrito omaggio la motivazione di conferimento del Premio – stilata dal sottoscritto e letta durante l’evento – che riporto per intero a continuazione.

Un altro scatto della cerimonia di premiazione. Il banco della presidenza. Da sx: Stefano Vignaroli (Segretario Euterpe APS), Michela Zanarella (Presidente di Giuria) e Lorenzo Spurio (Presidente Euterpe APS e Presidente del Premio)

L’opera letteraria del poeta e scrittore Veniero Scarselli meriterebbe una maggiore conoscenza e diffusione. Nel tempo, oltre a un vasto numero di pubblicazioni in volume dove palesemente prediligeva la forma del poemetto, collaborò a numerose riviste letterarie con suoi contributi critici, articoli, riflessioni sulla poesia e sullo stato dell’arte. Le sue vedute, pur ampie e dettagliate nel riferirsi agli argomenti che, di volta in volta, andava affrontando, non mancavano di far intravedere una mente salda, un ragionamento frenetico, una grande robustezza di ideali. A tutto questo si associava un piglio a volte volutamente polemico, teso non tanto a puntare il dito ma a sviscerare aspetti poco chiari di un mondo sommerso, poco studiato, attinente alla cultura contemporanea, ai suoi meccanismi, all’incapacità di definizione univoca di intellettuale. Scarselli era un fisico, ma si è rivelato anche un pregevole letterato al punto tale che, anche dopo la sua morte e grazie allo strenuo impegno dell’amata moglie Gemma, ha riscosso numerosi tributi, premi speciali a lui dedicati tra cui l’intitolazione a suo nome della sezione di Saggistica inedita all’interno del prestigioso Premio Letterario Casentino che annualmente si celebra a Poppi (Arezzo). Alla domanda che tempo fa gli veniva fatta su cosa è la poesia Scarselli rispondeva, perentorio e serafico come sua abitudine, “Un potente mezzo di riflessione su tutti i temi esistenziali che assillano il nostro tempo” chiarendo, da subito, che per lui la poesia non era né divertissement né qualcosa di scevro dall’esigenza di un impegno concreto dell’uomo sulla Terra. Dalle sperimentazioni e dalle documentazioni di branca scientifica – rimarchiamo che Scarselli fu un biologo ricercatore – alla consacrazione come letterato contemporaneo. Forse un po’ appartato e nell’angolo – come da alcuni osservato – senz’altro non per mancanza di merito e di valori ma per una sua connaturata scelta, come il buen ritiro degli ultimi anni nella proprietà di Pratovecchio Stia. Scarselli ha evidenziato con la sua penna sagace e puntuale, non timorosa di considerazioni un tempo anche azzardate, non sia stato altro che uno dei mezzi preferiti per l’avvicinamento e l’auscultazione del mondo. In questa ricerca ha sperimentato come la canonica forma poetica risultava spesso limitativa, una vera e propria gabbia, tanta era l’esigenza di spaziare, argomentare, condurre – sempre sull’andatura versificatoria – viaggi che necessitavano respiro, un percorso ben più ampio. Ecco che, come ricordava a Domenico Defelice nel 2005 in una nota intervista apparsa su «Pomezia Notizie» che “l’esplorazione mal si adattava alla poesia: solo il poema mi permetteva di sviscerare un tema in tutti i risvolti con una serie coerente e omogenea di pensieri”. E ciò è tanto più vero e palese se ci s’immerge nella lettura di alcune sue opere, quali l’avvincente Vera storia del vascello fantasma (2015) con echi del romantico Samuel Taylor Coleridge. Scarselli ha fatto di più, spingendosi oltre senza infingimenti convinto che la poesia potesse ricorrere nel pensatore non solo per veicolare messaggi edenici, di piena concordia e di benessere, quanto affrontare pure le zone di margine, varcare il buio del mistero, finanche dell’osceno (come lui stesso ebbe a dire) senza il peso di facili e fin troppo bigotte recriminazioni. Decadente, pessimista, nichilista, ermetico, cupo, introspettivo, sovversivo, criptico, enigmatico, sono solo alcune delle sfaccettature che la critica su Scarselli ha inteso rimarcare dimostrando ogni volta la limitatezza del giudizio, la poca conoscenza della vastità dell’intellettuale che oggi premiamo. Nel “Manifesto per la rinascita di una poesia di valore etico” così scrisse e ci piace ricordarlo: “Qualsiasi genere, storia, argomento, anche apparentemente banale o perfino quello ritenuto indegno dai benpensanti, ma che non sia fine a se stesso bensì punto di partenza per una considerazione esistenziale o morale, può essere motivo di “riflessione poetica”. Forse questa nuova poesia si potrebbe chiamare “di pensiero” […] La poesia non può e non deve essere un trastullo per chi non sa cos’altro fare, o il mezzo per sentirsi “qualcuno”. Sì, anche a costo di apparire ridicolo sostengo che la poesia dev’essere una specie di missione”.

L’importante iniziativa di attribuzione del Premio Speciale alla Memoria a Veniero Scarselli ha visto l’adesione morale, nei termini dei patrocini degli enti amministrativi della sua zona di appartenenza del Comune di Firenze, della Città di Firenze e della Provincia di Arezzo.

LORENZO SPURIO


La riproduzione di questo testo, in forma integrale o di stralci e su qualsiasi tipo di supporto, non è autorizzata senza il consenso da parte dell’autore.

XIII Concorso Letterario Nazionale “Città di Cologna Spiaggia” – Il bando di partecipazione

Presidente Onorario Dott. Mario De Bonis

Regolamento

Art. 1 – DESCRIZIONE

L’Associazione Culturale IL FARO APS, con l’Alto patrocinio della Regione Abruzzo, con il patrocinio della Provincia di Teramo, dei Comuni di Roseto degli Abruzzi, di Giulianova, di Castelli, di Notaresco, dell’Università degli studi di Teramo UniTE, de La casa della poesia in Abruzzo Gabriele d’Annunzio, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura, indice la XIII edizione del Concorso Letterario Nazionale “Città di Cologna Spiaggia”.

Il concorso letterario è aperto a tutti gli autori italiani e stranieri, si articola in 9 (nove) sezioni:

POESIA

Sez. A Poesia in Metrica in lingua italiana a tema libero;

Sez. B Poesia in Verso Libero in lingua italiana a tema libero;

Sez. C Poesiain Vernacolo a tema libero;

Sez. D Sezione Speciale Poesia Breve(max 5 versi);

Sez. E    SezioneSpeciale Poesia Religiosa “Laudato sie, mi’ Signore” (amore per Dio, per gli esseri viventi e per la natura);

Sez. F    Libro edito di poesia(dal 2016 al 2022).

NARRATIVA

Sez. G Racconto Brevea tema libero;

Sez. H Romanzo Storicoedito(dal 2016 al 2022);

Sez. I   Fiabe “Seconda stella a destra”.

Saranno considerati editi solo i testi forniti di codice ISBN regolarmente registrati.

Non sono ammesse opere già presentate in precedenti edizioni del nostro Concorso.

La partecipazione al Concorso non è preclusa a testi risultati vincitori in altri concorsi.

Le poesie in vernacolo devono essere accompagnate dalla traduzione in lingua italianaconl’indicazione della regione di appartenenza.

GIOVANI

Per gli studentiche frequentano l’ultimo anno delle superiori è previsto un  PremioSpeciale  per la  Poesia eduno per la Narrativa: iscrizione gratuita al 1° anno dell’ Università degli studi di Teramo UniTE, valido per tutti gli indirizzi di laurea. L’iscrizione al Concorso è gratuita.

GIURIA

La Giuria è composta da scrittori, poeti e docenti.

Presidenti di Giuria:

Vittorio Verducci di Notaresco (Te) per la poesia in Metrica e in Vernacolo

Dante Marianacci di Pescara per la Poesia in verso libero e Poesia breve

Fulvia Marconi di Ancona per la sezione speciale Poesia Religiosa

Sonia Giovannetti di Roma per il Libro edito di poesia

Antimo Amore di Pescara per il Racconto breve

Paolo Montanari di Pesaro per il Romanzo storico

Pietro Rainero di Acqui Terme (AL) per le Fiabe

Il giudizio dei membri della Giuria è insindacabile ed inappellabile.

Le opere non dovranno contenere in alcun modo termini o frasi offensivi della morale pubblica, delle istituzioni, di fedi religiose o politiche, razze.

Art. 2 – MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

SEZIONI A–B – C – D – E – G –I INVIO CARTACEO:

  • 2 (due) copie anonime e dattiloscritte, senza alcun segno di riconoscimento, pena l’esclusione.
  • Scheda di adesione.
  • Copia del giustificativo attestante l’avvenuto versamento della quota di partecipazione o eventuali contanti.
  • Brevissimo curriculum.
  • Spedire (no raccomandata) o consegnare al seguente indirizzo:

Associazione Culturale Il Faro APS”, Via Nazionale Adriatica 79/B – 64026 Roseto degli Abruzzi (TE).

INDICARE SULLA BUSTA:        

“Concorso Letterario Città di Cologna Spiaggia”

Sezione/i ______ ( indicare le sezioni per le quali si  partecipa)

SEZIONIA –B – C – D – E – G -IINVIO ON LINE:

  • File del singolo elaborato anonimo. Il nome del file deve riportare il titolo dell’elaborato.
  • File della scheda di adesione.
  • File del giustificativo attestante l’avvenuto versamento della quota di partecipazione.
  • File breve curriculum.
  • Inviare tutto all’indirizzo mail: elaborati@associazioneilfaro.org

L’OGGETTO della mail deve riportare la dicitura: SOLO INVIO ON LINE e SEZIONE di partecipazione.

SEZIONI F – H        INVIO CARTACEO E ON LINE:

  • Per la sezione F: due copie cartacee più invio pdf.
  • Perla sezione H: due copie cartacee più invio pdf.
  • Inviare all’indirizzo:elaborati@associazioneilfaro.org con oggetto la SEZIONE di partecipazione.

Ogni concorrente potrà partecipare con un massimo di 5 (cinque)opere per le sezioni A, B,C, D, Ee un massimo di3 (tre)per le sezioniGed I; per le sezioni F  edH si potrà partecipare con due opere.

Per le sezioniA, B,Ced E(Poesie) gli elaborati dovranno essere preferibilmente non eccedenti 50 versicon interlinea 1.5 e carattere 12 Times New Roman; per la sezione Ggli elaborati non devono superare le 18.000 battute, spazi inclusi, con interlinea 1.5 e carattere 12 Times New Roman.

Gli elaborati dovranno essere speditientro il30 giugno 2022. Farà fede il timbro postale.

Art. 3 – MODALITÀ DI PAGAMENTO

L’iscrizione degli studenti al Concorso è gratuita.

SEZIONI A–B – C – D – E – G – I: la partecipazione al Concorso comporta il versamento di un contributo (spese organizzative) di € 20,00 per la prima opera e di €5,00 per ogni opera successiva per ciascuna delle sezioni per le quali si intende partecipare.Si raccomanda la massima precisione.

SEZIONI F – H: contributo di € 30.00per la prima opera e di € 10.00 per la seconda opera per ciascuna delle sezioni per le quali si intende partecipare.

Le quote potranno essere inserite direttamente nella busta di adesione al concorso (l’organizzazione declina qualsiasi responsabilità per lo smarrimento del denaro inviato),  oppureinviate a:

  • Associazione Culturale IL FARO _ IBAN: IT17 H054 2477 0230 0000 1000 264 Banca Popolare di Bari Filiale Cologna Spiaggia_Causale di versamento: “Concorso Letterario Città di Cologna Spiaggia”. N° … opere” (specificare il numero di opere per le quali si intende partecipare).
  • Postepay: 4023 601023709512 intestato a Gallieni Irene codice fiscale GLLRNI55P47F585A

Sono esenti dalla quota di partecipazione anche i diversamente abili e i detenuti.

Nota per i partecipanti al II Concorso di poesia ON LINE Gratuito 2021:

Primo classificato:Iscrizione gratuita ad una sezione
Tutti i partecipanti:Gratuità del secondo elaborato della stessa sezione (per una sola sezione)

Art. 4 – DIRITTI

Gli autori, per il fatto stesso di partecipare al Concorso, cedono all’ “Associazione Culturale Il Faro”, il diritto di pubblicare le opere inviate su eventuale Antologia del premio o sul sito internet, senza aver nulla a pretendere come diritti d’autore. La partecipazione al Concorso implica l’accettazione di tutte le clausole del presente regolamento e la tacita autorizzazione alla divulgazione del proprio nominativo e del premio conseguito su quotidiani, riviste culturali e siti web. Le opere non verranno restituite.

Art. 5 – PREMI

SezioneA- Poesia in Metrica. Saranno corrisposti i seguenti premi:

  • 1° classificato:€ 300,00- Prestigioso oggetto della Ceramica Castellana – Attestato e Motivazione;
  • 2° classificato:Prestigioso oggetto della Ceramica Castellana – Attestato;
  • 3° classificato:Prestigioso oggetto della Ceramica Castellana – Attestato.

Sezioni B -Poesia in verso libero, C – Vernacolo, G – Racconto breve. Saranno corrisposti i seguenti premi:

  • 1° classificato:€ 300,00- Prestigioso oggetto della Ceramica Castellana – Attestato e Motivazione;
  • 2° classificato:€ 200,00- Prestigioso oggetto della Ceramica Castellana – Attestato e Motivazione;
  • 3° classificato:€ 100,00- Prestigioso oggetto della Ceramica Castellana – Attestato e Motivazione;
  • 4° classificato:– Prestigioso oggetto della Ceramica Castellana – Attestato;
  • 5° classificato:-Prestigioso oggetto della Ceramica Castellana – Attestato.

Sezione D- Sezione Speciale Poesia Breve. Sarà corrisposto il seguente premio:

  • 1° classificato: € 200,00 –Prestigioso oggetto della Ceramica Castellana – Attestato e Motivazione.

Sezione E – Sezione Speciale Poesia Religiosa “Laudato sie, mi’ Signore”. Sarà corrisposto il seguente premio:

  • 1° classificato: € 200,00Targa in argento del Presidente di Giuria – Attestato e Motivazione.

Sezioni F –Libro di poesia edito, H – Romanzo storico. Saranno corrisposti seguenti premi:

-1° classificato: € 500,00 – Prestigioso oggetto della ceramica castellana – Attestato e Motivazione;

-2° classificato:Prestigioso oggetto della ceramica castellana – Attestato;

-3° classificato:Prestigioso oggetto della ceramica castellana – Attestato.

Sezione IFIABE“Seconda stella a destra”. Saranno corrisposti i seguenti premi:

-1° classificato: € 300,00 – Prestigioso oggetto della ceramica castellana – Attestato e Motivazione;

-2° classificato: Prestigioso oggetto della ceramica castellana – Attestato;

-3° classificato: Prestigioso oggetto della ceramica castellana – Attestato.

L’Università degli studi di Teramo UniTE ha esteso l’iscrizione gratuita al 1° anno universitarioper qualsiasi indirizzo di laureaa tutti i primi classificati.

Premi Speciali:

  • Premio Speciale “Rosa d’argento” Città di Roseto degli Abruzzi: al miglior racconto a tema sociale; -Motivazione.
  • Premio Speciale “La Cupola azzurra” Città di Giulianova: al miglior romanzo storico contenente riferimenti alla storia dell’Arte e dell’Architettura; – Motivazione.
  • Premio Speciale “Lucio Cancellieri” Comune di Notaresco:ad una poesia dialettale abruzzese, prestigioso oggetto della Ceramica di castellana; – Motivazione
  • Premio Speciale  “Il sole” Comune di Castelli: ad una fiaba ambientata in un “Borgo”; – Motivazione.
  • Premio Speciale Giovani “Università degli studi di Teramo” – Poesia: iscrizione gratuita al 1° anno universitario UniTE, valido per tutti gli indirizzi di laurea.
  • Premio Speciale Giovani “Università degli studi di Teramo”– Narrativa: iscrizione gratuita al 1° anno universitario UniTE, valido per tutti gli indirizzi di laurea.
  • Menzionati: Omaggio e Attestato.
  • Segnalati: Attestato.

I nostri partners sono:Casa editrice Arsenio di Martinsicuro (Te), Associazione culturale “Dal Vesuvio al Gran Sasso” di Teramo, “Euterpe” di Jesi (An), “I.p.lac. Insieme per la cultura” di Roma, Pelasgo 968 di Grottammare (Ap).

Tutti loroattribuirannoulteriori Premi.

Art. 6 – RISULTATI

La premiazione avverrà il 02/10/2022,  aivincitori sarà data tempestiva comunicazione telematica e/o telefonica 15 giorni prima dell’evento. Tutti i partecipanti al concorso sono invitati alla cerimonia. L’elenco dei vincitori sarà disponibile sul sito: http://www.associazioneilfaro.org e Facebook.

I premi in denaro, di cui all’art. 5, dovranno essere ritirati dai vincitori nel giorno della premiazione. Non sono ammesse deleghe, se non per i soli attestati.

L’organizzazione spedirà a domicilio:

  • dietro contributo di € 15,00: targa/oggetto ceramica + attestato;
  • dietro contributo di € 10.00: Attestato e/o Motivazione.

Si potrà richiedere gratuitamente l’invio telematico dell’attestato e/o motivazione.

La partecipazione al Concorso implica l’accettazione di tutte le norme del presente regolamento; ogni violazione delle stesse comporta l’esclusione dal Concorso.

ART.7 – AUTORIZZAZIONE ALLA PUBBLICAZIONE DEI COMPONIMENTI

La partecipazione al Premio implica l’accettazione di tutte le clausole del presente Regolamento con la tacita autorizzazione alla divulgazione del proprio nominativo, del premio conseguito, del testo vincitore e delle foto della premiazione su quotidiani, riviste culturali, social network, TV.

La menzione del nome dell’autore è obbligatoria, nel rispetto dell’Art. 20 del DPR n.19 del 8/01/1979. Gli autori si assumono la piena responsabilitàper gli elaborati presentati, di cui detengono i diritti. Si declina ogni responsabilitàin caso di plagio o falso da parte dei partecipanti, ricordando comunque che tale illecito è perseguibile a norma della legge speciale 22 aprile 1941, n° 633 sul “Diritto d’autore”.

Con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali si garantisce che questi saranno utilizzati esclusivamente ai fini del Concorso e nell’ambito delle iniziative culturali dell’”Associazione culturale Il Faro” per la legge 675 del 31/12/96 e D.Lgs. 196/03. Il titolare e responsabile del trattamento è: Associazione culturale Il Faro APSRoseto degli Abruzzi.

Ai sensi dell’art. 7 del D. Lgs. 196/2003 il concorrente ha diritto all’accesso, aggiornamento, cancellazione, opposizione al trattamento, rivolgendosi alla Segreteria.

La sottoscrizione della scheda di partecipazione costituisce a tutti gli effetti liberatoria per il consenso alla pubblicazione dei componimenti sull’Antologia, fatto salvo il diritto d’Autore che rimane in capo al concorrente.

ART. 8 – NORME FINALI

L’Associazione non risponde di qualsiasi conseguenza dovuta a informazioni mendaci circa le generalitàcomunicate. L’inosservanza di una qualsiasi delle norme nello stesso prescritte costituisce motivo di esclusione dal premio. Per tutto quanto non previsto dal presente regolamento si applica la normativa vigente.Per qualsiasi controversia farà fede il Foro di Teramo.

L’ Associazione Culturale Il Faro si riserva di modificare le norme del presente Bando in caso di necessità.  

Per ulteriori informazioni scrivere a info@associazioneilfaro.org, consultare il sito http://www.associazioneilfaro.org oppure telefonare nelle ore pomeridiane e serali al numero 328 2576280.

III Premio Int.le di Poesia, Narrativa e Saggistica “Kanaga” – come partecipare

KANAGA EDIZIONI bandisce la Terza Edizione del concorso denominato “Premio Internazionale di Poesia, Narrativa e Saggistica KANAGA” riservato agli autori maggiorenni, esordienti e noti, di qualsiasi nazionalità, che presentino testi in poesia, opere di narrativa o testi di saggistica, purché inediti e scritti in lingua italiana.

Art 1. Sono previste QUATTRO SEZIONI.

Sezione A: Poesie Inedite – Si possono inviare sino a un max di 2 poesie (lunghezza max 30 versi) a TEMA LIBERO. Le poesie devono essere assolutamente INEDITE (mai pubblicate, né premiate in altri concorsi).

Sezione B: Silloge poetica a tema libero di minimo 40 poesie e massimo di 100 poesie.

Sezione C: Opera di narrativa a tema libero (romanzo di qualsiasi genere o raccolta di racconti) in formato 12 Times New Romans, interlinea 1,5, massimo 25 righe per foglio con i 4 margini da 2,5. Massimo 200 pagine;

Sezione D: Opera Saggistica – Tesi di laurea (letteraria, storica, antropologica e/o filosofica) a tema libero in formato 12 Times New Romans, interlinea 1,5, massimo 25 righe per foglio con i 4 margini da 2,5. Massimo 200 pagine;

Art 2. Gli Autori devono inviare gli elaborati a mezzo posta elettronica all’indirizzo e-mail: manoscritto@kanagaedizioni.com

Le opere dovranno essere inviate entro il 30 luglio 2022 in formato word (no pdf). Non inviare stampati. Kanaga Edizioni aderisce al sostegno delle politiche ambientali. È consentito la partecipazione a più sezioni.

Art 3. È richiesta una tassa di lettura di € 15,00 a sezione. Il versamento può essere effettuato sul conto corrente intestato a KANAGA EDIZIONI

  1. Conto corrente KANAGA EDIZIONI IBAN: IT17G0538732430000042617710 -Causale: Seconda Edizione Premio Internazionale KANAGA
  2. attraverso sistema di versamento PayPal all’indirizzo info@kanagaedizioni.com

Art 4. L’autore invierà con la stessa mail 3 diversi file:

  • l’opera in concorso comprensiva di titolo e della sinossi (tranne la sezione A) in prima pagina ma omettendo il nome dell’autore;
  • una breve biografia dell’autore comprensiva dei propri dati personali (indirizzo, telefono, e-mail e codice fiscale);
  • la copia della ricevuta del versamento per la partecipazione al premio.

Art 5.  I primi classificati delle sezioni B, C, e D riceveranno un contratto di edizione e le loro opere verranno pubblicate a cura e a spese dell’editore. Gli autori pubblicati riceveranno 10 copie omaggio e uno sconto del 50% (+ spese di spedizione) sulle altre copie che vorranno acquistare.  I vincitori (primi, secondi e terzi) di tutte le sezioni riceveranno targhe personalizzate, mentre saranno rilasciati attestati ai finalisti menzionati.

Inoltre, è prevista la realizzazione di una apposita antologia poetica dedicata alla sezione A, che costituirà il Catalogo del Premio, con le graduatorie e la riproduzione delle opere meritevoli. L’antologia verrà venduta a prezzo scontato del 50 % a tutti i partecipanti. NON ESISTE ALCUN OBBLIGO DI ACQUISTO DEL VOLUME.

Art 6. Gli autori, con la partecipazione alla presente raccolta antologica, autorizzano Kanaga Edizioni alla pubblicazione e allo sfruttamento economico non esclusivo delle opere concorrenti su qualsiasi mezzo e supporto (cartaceo e/o digitale) a scopi promozionali, redazionali e documentari, senza aver nulla a che pretendere, ma con il solo vincolo per l’editore di indicare nella pubblicazione il nome dell’autore e il titolo dell’opera. I diritti rimangono comunque di proprietà dei singoli autori.

Art 7. Kanaga Edizioni declina ogni responsabilità in caso di plagio da parte dell’autore.L’autore deve inviare la poesia così come vuole che sia pubblicata, non verrà effettuato alcun editing o correzione bozze sulle opere scelte. In caso di errori di punteggiatura o lettere minuscole/maiuscole, si intenderà come scelte specifiche dell’autore. Le opere con errori grammaticali verranno immediatamente escluse.

Art 8. Le opere partecipanti saranno valutate da una apposita giuria di esperti. L’esame e la valutazione delle opere vengono effettuati in forma anonima. La Commissione ha la facoltà eventuale di non assegnare alcune qualificazioni, qualora i componimenti non fossero ritenuti meritevoli.

La giuria è presieduta dalla Prof.ssa Rosa Elisa Giangoia ed è composta da: Prof.ssa Anna Bongiorno, Prof.ssa Claudia Teresa Brambilla, Prof.ssa Laura Garavaglia, Prof. Raffaele Taddeo, Prof. Claudio Tugnoli.

Art 9. La cerimonia di premiazione avverrà a Milano nel mese di ottobre 2022. L’orario e il luogo verranno comunicati congiuntamente alla pubblicazione del verbale della giuria. Le motivazioni della scelta delle opere vincitrici verranno lette pubblicamente dalla giuria in occasione della premiazione e pubblicate sul sito della Casa Editrice.

Art 10. La partecipazione al concorso costituisce implicita autorizzazione al trattamento dei dati personali, in applicazione della normativa vigente in materia di privacy e trattamento dei dati. Kanaga Edizioni si impegna ad utilizzare i dati richiesti, esclusivamente ai fini del presente concorso e della propria attività di promozione culturale e commerciale. La Privacy Policy adottata da Kanaga Edizioni in attuazione del Regolamento Ue 2016/679 è consultabile sul sito http://kanagaedizioni/ nella sezione Privacy Policy.

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