Esce “Amazzonia verde d’acqua”, l’enciclopedia poetica della salvaguardia ambientale della poetessa brasiliana Márcia Theóphilo

Articolo di Lorenzo Spurio 

978880472744HIG-310x480 (1)Esce domani, 16 giugno 2020, per i tipi di Mondadori, nella serie “Lo Specchio”, il nuovo libro della nota poetessa brasiliana Márcia Theóphilo. Poetessa, scrittrice e antropologa tanto in portoghese, sua lingua d’origine, che in italiano, nel corso degli anni ha visto le sue opere poetiche venire tradotte in varie lingue straniere, dall’inglese allo svedese, dal francese allo spagnolo. Particolare attenzione va riposta verso la sua fluente produzione poetica e letteraria, interamente incentrata sull’impegno per la difesa ambientale dell’Amazzonia. La Theóphilo ha ottenuto numerosi premi letterari, alla cultura e alla carriera, com’è il caso del prestigioso Premio Letterario “Città di Vercelli”, in seno al Festival della Poesia Civile (premio che, negli anni precedenti, è andato, tra gli altri, ad Adonis, Lawrence Ferlinghetti e Eugenij Evthushenko), il Lerici-Pea e, recentemente, il Premio alla Carriera in seno all’ottava edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” di Jesi, presieduto dal sottoscritto e con Michela Zanarella quale presidente di Giuria. L’articolo di tale conferimento, congiuntamente alla motivazione critica, possono essere letti cliccando qui.

Márcia Theóphilo è nata nella città brasiliana di Fortaleza nel 1941. Vive da vari anni a Roma. La sua ingente opere letteraria si dispiega nei vari generi anche se sembra essere la poesia il suo vero canto d’anima. Influenzata dai canti oriundi e dalla sapienza popolare della nonna, la Theóphilo ha fatto dell’Amazzonia, oltre che il suo destinatario principale d’amore, il suo maggiore contesto di studio e approfondimento, dedicandogli tutto il tempo e la sua energia. L’Amazzonia viene dalla Theóphilo studiata in termini naturalistici, con un tuffo completo nella fauna e flora così tipiche di quello spazio, dai lessemi spesso intraducibili nella nostra lingua, ma anche in termini miticosimbolici in quella ritualità di sapienza misterica ed esoterica delle popolazioni indigene, in chiave sociologica, antropologica e tanto altro ancora. Celebre, tra le altri, la sua lirica “Boto”, al delfino rosa. Tra le opere poetiche in italiano vanno ricordate (varie di essi con note di presentazioni del fiorentino Mario Luzi del quale fu grande amica) Siamo pensiero (1972), Basta! Che parlino le voci (1974), Catuetê Curupira (1983), Il fiume l’uccello le nuvole (1987), Io canto l’Amazzonia (1992), I bambini giaguaro (1996), Kupahúba. Albero dello Spirito Santo (2000), Foresta mio dizionario (2003), Amazzonia respiro del mondo (2005), Amazzonia madre d’acqua (2007), Amazzonia. L’ultima Arca (2013), Nel nido dell’Amazzonia (2015), Ogni parola un essere (2017) e Amazzonia è poesia (2018).

Il nuovo volume, Amazzonia verde d’acqua, della Theóphilo, che è stata amica e frequentatrice di Dario Bellezza, Amelia Rosselli e Rafael Alberti (solo per citarne alcuni) vanta una nota critica di prefazione stilata dal poeta Maurizio Cucchi. Nelle note di accompagnamento e di presentazione del volume che compaiono in rete sui siti che rendono l’opera acquistabile, è possibile leggere questo: “Nel vortice e nell’incanto di queste pagine si realizza al livello più alto il grande canto dell’Amazzonia di Márcia Theóphilo, che nei decenni ha composto un disegno epico articolatissimo, una narrazione in versi che è poesia di fantasmagorica atmosfera. Con strenua vitalità, ci parla di un mondo dove la natura – di cui gli umani sono semplice parte – «lavora senza posa», e dove agisce un’energia diffusa e inarrestabile, nel movimento di un continuo rinascere. La poesia di Márcia Theóphilo, nota fin dagli esordi in ambito internazionale, si impone per una rara ampiezza di respiro, che le consente di convocare sulla pagina umani personaggi e figure mitologiche, in un vorticare prodigioso degli elementi, dove «non solo gli animali ma tutto in natura ha un’anima», o dove operano senza sosta «memorie di verdi immensità». In questa esoticissima realtà troviamo la dea Giaguaro, che «si trasforma in tutte le cose / che vivono sulla terra / piante e animali / fiumi e piogge», mentre anche «gli alberi raccontano la loro storia». Ma è l’io stesso dell’autrice a mescolarsi alle molteplici presenze di un reale magico e immenso, fatto di «impensate foreste senza fine / di fiori e frutti tropicali / e cuori di antichi animali», su cui la nostra ormai plurisecolare “civiltà” opera con colpevole indifferenza o ottuso disprezzo. Ed ecco, allora, il suggestivo spargersi di Márcia Theóphilo nei suoi versi e il continuo rigenerarsi della sua opera, in simbiosi intatta con l’habitat delle sue radici, con l’orizzonte naturale in cui da sempre si esprime e ci comunica la sua inconfondibile, preziosissima, testimoniale presenza poetica”[1].

Un approfondito e avvincente articolo-recensione di Roberto Galaverni uscito sulle pagine de Il Corriere della Sera di oggi anticipa la fortunata uscita del volume. Nell’appropriato occhiello introduttivo si legge: “Il canto della brasiliana Márcia Theóphilo è colmo di onomatopee: lascia parlare impetuosamente la natura in due lingue (portoghese e italiano) e rilancia il legame imprescindibile tra cose e parola. Lì c’è l’anima di tutto e di tutti”. Per riferirsi alla nuova opera poetica Galaverni parla di “specialissima lirica corale” ad intendere questo linguaggio allargato e condiviso, partecipe, tra io poetico e natura, nelle sue molteplici e variegate manifestazioni.

La poesia della Theóphilo, così ben capace a dipingere nelle sue venature e speziate fragranze una realtà a noi lontana, quella appunto della foresta dell’Amazzonia, il più grande “polmone verde” del Pianeta, immancabilmente chiama nella mente dell’attento lettore le notizie amare di qualche mese fa relative ai gravi casi di incendio che hanno colpito vari parti di quel territorio naturalistico decretando inquinamento, sottrazione di terreni boschivi e seria minaccia per le popolazioni indigene che lì vivono. Ha, al contempo, permesso di farci ragionare sull’importanza della biodiversità e la salvaguardia del Pianeta, tematiche imprescindibili dalla poetica della Nostra e sempre così ben individuabili nelle sue opere. Vale a dire sulla minaccia che riguarda tutti e non solo i brasiliani e gli amerindi: quella della battaglia ecologica che va combattuta con serietà e impegno per consentire la custodia e la preservazione dell’ecosistema in cui viviamo, unico per tutti: la Terra. Ecco perché le poesie dell’Amazzonia e sull’Amazzonia della Nostra, al di là dell’accentuato colorismo locale, dell’esotismo frizzantino della natura variegata e beata di quelle terre, della fertilità del Río grande che fluisce impetuoso, vanno lette in tal senso: come un’invocazione all’impegno, a darsi da fare, a comprometirse – per dirla in spagnolo (altra lingua in cui la sua opera è tradotta) – in una questione che è di tutti.

La salvaguardia del boto, il delfino rosa, come pure di specie arboricole particolarissime e di canti  e formule orali della tradizione amerinda autoctona debbono essere conservati perché sono patrimonio comune di cui il primo ambientale e culturale al contempo e il secondo immateriale e, pertanto, forse ancor più esposto alle intemperie della contemporaneità e del generale disinteresse. Márcia Theóphilo anche in questo senso fornisce un contributo molto importante, degno di osservazione e di una più ampia conoscenza.

LORENZO SPURIO

Jesi, 15/06/2020

E’ severamente vietato copiare e diffondere il presente testo in formato integrale o parziale senza il permesso da parte del legittimo autore. 

[1] Tratto dal sito della Mondadori, casa editrice che ha pubblicato l’opera. https://www.oscarmondadori.it/libri/amazzonia-verde-dacqua-marcia-theophilo-2/

Premio alla Carriera a Márcia Theóphilo, la motivazione del conferimento avvenuto il 16/11/2019

A continuazione viene riportata la motivazione di conferimento del Premio Speciale “Alla Carriera” attribuito alla poetessa, scrittrice e saggista brasiliana Márcia Theóophilo conferitole in data 16 novembre 2019 a Jesi (AN) presso la Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni in seno alla premiazione della VIII edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, ideato e presieduto da Lorenzo Spurio e organizzato dall’Ass. Culturale Euterpe di Jesi:

Márcia Theóphilo, poetessa, scrittrice, saggista e antropologa di origine brasiliane, vive da molti anni a Roma dove ha conosciuto ed è stata amica di intellettuali di prim’ordine tra cui Alberto Moravia, Dario Bellezza, Amalia Rosselli, Rafael Alberti e tanti altri ancora. Ha conosciuto, tra gli altri, Ferlinghetti, Corso, Ginsberg, esponenti centrali della stagione beat e di controtendenza nella letteratura. Ha dedicato i suoi interessi, ricerche, studi e approfondimenti all’Amazzonia della quale – a ragione – può essere definita come una delle sue voci più distinte. Ha narrato i riti della foresta, ci ha descritto specie animali e arboricole particolari, dal nome difficile e intraducibile nel nostro idioma, per il semplice motivo che qui da noi non esistono. Ha espresso pensieri, inquietudini e percorso dilemmi della comunità indigena, affrontando l’ampio tema sia da un punto di vista antropologico, sociologico, sociale e ambientale. Candidata al Premio Nobel e vincitrice del noto premio Letterario “Città di Vercelli” (attribuito negli anni anche ad Adonis, Evthushenko) per la poesia civile, Márcia Theóphilo è uno degli esempi più vividi nella nostra contemporaneità di connubio inscindibile tra poesia e impegno, tra cultura e denuncia sociale. Le sue battaglie per la difesa ambientale, per la salvaguardia della biodiversità, per i diritti civili delle popolazioni indigene, il suo animalismo e preoccupazione per la situazione ambientale globale la fanno una poetessa seriamente schierata e risoluta il cui verso fluido è stato prodotto in portoghese, italiano e, in traduzione, in inglese, spagnolo, svedese e numerose altre lingue. Testimonial di prestigio delle questioni inerenti alla sostenibilità, il suo ricco e apprezzato repertorio di testi poetici, narrativi, saggistici e di critica sociale ne fanno un’intellettuale unica nel suo genere e di cui la nostra società ha bisogno. È un onore poterla avere oggi in questa circostanza e riconoscerle il Premio “Alla Carriera”.

Lorenzo Spurio

Presidente del Premio 

 

 

Una scelta di testi poetici dell’autrice sono stati pubblicati nella antologia del Premio assieme alla summenzionata motivazione del Premio e alla nota bio-bibliografica che segue.

 

Marcia Theóphilo (Fortaleza, Brasile, 1941) è poetessa e antropologa, scrittrice e giornalista. Dal 1986 rappresenta l’Unione Brasiliana di Scrittori in Italia (U.B.E.).

Come si legge dal suo sito personale: “la sua infanzia è stata influenzata dalla nonna paterna – che viveva in Acre, Amazzonia – che è stata la prima persona che le ha raccontato i miti della foresta, le grandi visioni del fiume, le voci del vento, le metamorfosi della luna, mettendola in sintonia con la polifonia delle voci della natura”.

Ha eseguito gli studi in Brasile e a Roma dove si è laureata in Antropologia. Nel 1972 ha lasciato il Brasile per sottrarsi, alla dittatura militare in corso che impediva di studiare, scrivere ed esprimersi sperimentando la condizione di esule per diritti civili. Ritornerà nel suo paese d’origine a dittatura terminata, vivendo a intervalli tra Rio de Janeiro e Roma.

Ha dedicato il suo studio, i suoi interessi e il suo lavoro a dipingere la situazione naturalistica, ambientale e socio-antropologica dell’Amazzonia alla quale ha dedicato numerosi volumi, sia in italiano che in portoghese, tra poesia, racconti brevi e saggi di approfondimento.

A Roma, grazie all’amicizia col poeta brasiliano Murilo Mendes (1901-1975), conosce Rafael Alberti (1902-1999) con il quale stringerà un forte rapporto, testimoniato anche da una serie di lettere, scritti critici e note di accompagnamento vergate da Alberti (che con lei condivise l’esperienza dell’esilio) alle sue opere stampate.

Partecipa a recital e incontri collettivi di scrittori e artisti e conosce, tra gli altri, Lawrence Ferlinghetti (n. 1919), Evgenij Evtušenko (1932-2017), Allen Ginsberg (1926-1997), Gregory Corso (1930-2001) e l’ermetico Mario Luzi (1914-2005).

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Numerose le conferenze, gli incontri e i programmi di interscambio tra Brasile e Italia dove risulta importante la figura dell’autrice, come co-organizzatrice o partecipanti, tra di essi si ricordano l’esposizione di artisti italiani e brasiliani “Per la democrazia in Brasile” che si tiene al Museo Sant’Egidio di Roma nel 1982 e i recital “Incontro con la poesia brasiliana” a Roma nel 1983 e la manifestazione della Biblioteca Centrale di Roma “Voci di vita” nel 1989.

Ha pubblicato numerosi libri tra i quali Os convites (1969), Bahia terra marina (1980), Catuete curupira (1983), O Rio, O Passaro (1987), Io canto l’Amazzonia (1992), Amazon Sings (2003), Amazzonia respiro del mondo (2005), Amazzonia madre d’acqua (2007), Ama + Zonia, Ogni Parola un essere… (2018),…

Alcune sue poesie figurano su alcune riviste di cultura e letteratura tra cui Euterpe e sono state pubblicate in numerose antologie tra le quali: Quel dio che non avemmo – 20 poeti dell’Europa e del mondo (1999), Poesie d’amore. In segreto e in passione (1999), Antologia de Poetas Brasileiros (2000), Antologia da Poesia Brasileira (2001), Per amore (2002), …

Nel 2011 al Salone del Libro di Torino ha tenuto una Lectio magistralis presso lo stand del Senato della Repubblica dal tema “Natura e nuova economia”. E’ stata presente nel giugno dello stesso anno all’Expo di Rio de Janeiro con il suo libro Ama+Zonia e conseguentemente, nel 2015, all’Expo di Milano.

Testimonial dell’iniziativa “Per una Cultura della Biodiversità”, promossa dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO nell’ambito della campagna di educazione allo sviluppo sostenibile (DESS). Ha ricevuto da Fulco Pratesi il “Panda” come testimonial biodiversità del WWF Italia. È candidata al premio Nobel.

Fra i numerosi premi ricevuti: “Nactional de Contos Editoria” (1969), “Minerva” (1983), “Città di Roma” (1992), “Premio Fregene per la Poesia” (1996), “Nuove Sant’Egidio” (2000),  “Premio Nazionale Histonium” (2003), “Carsulae: Prix international E.I.P. Jacques Muhlethaler” (2005), “I diritti umani e la natura”, “Leggere per conoscere-Un libro per la Scuola, un Autore per domani” (2006), “Un bosco per Kyoto” e “Comitato Foreste Per Sempre” (di quest’ultimo dal 2009 ne è membro della giuria), “Premio Green Book” (2010), Premio alla Carriera “Il senso di una vita”, Premio alla Carriera al “LericiPea” (2011), “Premio Montale Fuori porta” (2012), Premio alla Carriera al “Festival Internazionale di poesia civile – Città di Vercelli” (2015).

Sulla sua produzione hanno scritto: Rafael Alberti, Mario Luzi, Grazia Francescato, Ruggero Jacobbi, Armando Gnisci, Saverio Tutino, Dante Maffia, Dacia Maraini. 

 

BIBLIOGRAFIA

 

In doppia lingua portoghese/italiano

Poesia

Siamo pensiero, Cooperativa Guado, Milano, 1972

Basta! Que falem as vozes / Basta! Che parlino le voci, Roma 1974

Bahia terra marinha/Bahia terra marina, Roma 1980

Catuetê Curupira, La Linea, Roma, 1983

O Rio o passaro as nuvens / Il fiume l’uccello le nuvole, Rossi & Spera, Roma,1987

Io canto l’Amazzonia / Eu canto Amazonas, Edizioni dell’Elefante, Roma 1992

I bambini giaguaro/Os meninos jaguar, Edizioni De Luca, Roma 1995

Amazzonia respiro del mondo, Passigli, Firenze, 2005

Amazzonia madre d’acqua, Passigli, Firenze, 2007

Ogni parola un essere, Iride, Roma, 2018

Amazzonia è poesia, Alpes Italia, Roma, 2018

 

Teatro

Arapuca – “Poemateatrodocumento” (Trappola), I manoscritti del Ciclope, Roma 1979

 

In lingua portoghese

Narrativa

Os convites, Universidade de São Paulo, San Paolo, 1969

 

In lingua italiana

Poesia

Kupahúba, Albero dello Spirito Santo, Tallone Editore, Torino, 2000

Foresta mio dizionario, Edizioni Tracce, Pescara, 2003

 

Saggistica

Il massacro degli indios nel Brasile d’oggi, Eunno, Enna 1977

Gli indios del Brasile, Nuove edizioni romane, Roma 1978

 

Teatro

Dica a quelli che è da parte di Dulce, Franco Valente, Roma 1981

 

In altre lingue

Poesia

Canções de Outono / Canzoni d’autunno, Il Manoscritto, Roma 1977 (portoghese/spagnolo)

Amazônas canta / Amazon Sings, Abooks, São Paulo, Brasile, 2003 (portoghese/inglese)

Pjesme/Poemas, P.E.N. CENTRE, Zagreb, Croazia 2006 (portoghese/croato)

Amazonas världens andetag, 2 Kronors förlag, Höör, Svezia, 2009 (portoghese/svedese)

 

Nota: La riproduzione del presente testo, in forma di stralcio o integrale, non è consentita in qualsiasi forma senza il consenso scritto da parte dell’autore. 

Festival della Poesia Civile di Vercelli. A Márcia Theóphilo il premio internazionale alla carriera

La poesia s’interroga sui temi dell’Expo

al Festival di poesia civile di Vercelli

A Márcia Theóphilo il premio internazionale alla carriera

 Dal 7 all’11 ottobre l’undicesima edizione del festival di Vercelli con eventi a Milano, Novara e Ascona (Svizzera). In programma anche un omaggio a Orelli, reading sui temi del buddhismo e un evento con il premio Viareggio Buffoni pro e contro la Germania, con un incontro-laboratorio sulla poesia nella Lingua dei segni e uno spettacolo di Roberto Piumini.

Una voce dall’Amazzonia candidata al Nobel si alza nell’XI edizione del Festival internazionale di poesia civile “Città di Vercelli” che ha già premiato in passato poeti come Harrison, Evtushenko e Adonis: è la voce di Márcia Theóphilo, poetessa e antropologa brasiliana che ritirerà il premio alla carriera giovedì 8 ottobre 2015 alle 19,30 a Vercelli durante un reading sul nuovo libro Nel nido dell’Amazzonia edito da Interlinea, con intermezzi musicali di Laura Mancini e introduzione di Giusi Baldissone. È prevista un’anteprima mercoledì 7 ottobre in Università Cattolica a Milano, in largo Gemelli 1 alle ore 17,30.

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Márcia Theóphilo

Nelle poesie di Márcia Theóphilo ci sono voci che lei trascrive ispirata o che traduce da un linguaggio (magari musica di tamburi e flauti o i suoni della natura ora affidati alle onomatopee) cui bisogna trovare parole che vanno oltre il semplice significato. Per aderire allo spirito del luogo non basta la ragione, che tuttavia non è esclusa dal racconto. La poetessa ci ha messo tutta l’anima – e magari anche la psicanalisi – in questi versi in cui la cultura più sofisticata si fa natura “primordiale”: quello che siamo diventati senza mai smettere di essere “selvaggi”, nel senso del “pensiero selvaggio” di Claude Lévi Strauss. Per convincerci più profondamente, coinvolgendoci come esseri capaci di scovare e intendere il nostro più remoto passato, l’autrice usa non una lingua – il suo portoghese di nascita – bensì due, cioè anche l’italiano, lingua di ormai antica elezione. Márcia scrive per ricordare agli uomini quello che hanno dimenticato, dal rumore della pioggia al resto.

Alla cerimonia del premio a Márcia Theóphilo parteciperanno a Vercelli anche Luigi Di Meglio presidente dell’associazione culturale “Il Ponte” promotrice del festival, il sindaco di Vercelli Maura Forte, il sottosegretario di Stato Luigi Bobba, il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Avogadro Cesare Emanuel e il rettore del seminario monsignor Cavallone. Per l’occasione sarà distribuita in omaggio fino a esaurimento scorte la plaquette pubblicata da Interlinea e sarà inaugurata la mostra, aperta per tutta la durata del festival, Vercelli un po’ americana e il festival. Immagini e poesie, progetto di Andrea Cherchi. La poetessa sarà a Vercelli anche nella mattinata di giovedì 8 ottobre, quando incontrerà gli studenti delle scuole superiori presso il Museo Leone in via Verdi 30 alle ore 11.

Il Festival internazionale di poesia civile di Vercelli, ammesso alla UNESCO’s World Poetry Directory e dedicato nella sua XI edizione (7-11 ottobre 2015) al tema Poesia. Energia per la vita, ha come ospiti anche la poetessa Chandra Livia Candiani che con Vivian Lamarque parlerà della poesia al femminile e del buddhismo venerdì 9 ottobre alle 18  a Novara, presso il Circolo dei Lettori (Broletto), e il premio Viareggio 2015 Franco Buffoni che lo stesso giorno a Vercelli, alle ore 21 presso l’Abside San Marco, piazza San Marco 1, presenterà la raccolta poetica O Germania(Interlinea) assieme alla scrittrice tedesca di lingua italiana Helena Janeczek nell’incontro Pro e contro la Germania. Una nazione da rileggere.

L’XI edizione del Festival di Poesia civile è dedicato anche a dare voce a chi di solito non l’ha grazie a due appuntamenti a Vercelli sabato 10 ottobre: alle 10,30 al museo Leone si parlerà di L.I.S. con Pietro Celo e Giacoma Piacentino nell’incontro La materia di cui sono fatte le parole: la traduzione letteraria in Lingua dei segni, mentre alle 15,30 al museo del Tesoro si darà la parola ai detenuti della Casa di reclusione di Bollate assieme a Maddalena Capalbi e Paolo Barbieri. La voce dall’Africa del piccolo Bumba sarà invece protagonista venerdì 9 ottobre alle 10 al teatro dell’istituto Lanino di Vercelli grazie a Roberto Piumini e a Monica Rabà con uno spettacolo-laboratorio per i più piccoli basato sulla storia del libro L’acqua di Bumba (Le rane Interlinea) che sostiene un progetto Unicef:http://buonacausa.org/cause/l-acqua-di-bumba-con-unicef-per-un-pozzo-in-tanzania

Fra gli altri appuntamenti del festival si segnalano la consegna del premio “Brassens” alla Fondazione Gaber e al suo presidente Paolo Dal Bon sabato alle 21, Seminario Arcivescovile di Vercelli, e la lectio di Paolo GarbarinoAttualità dell’antico. Temi civili in Giovenale venerdì alle 11 in Aula Magna dell’Università del Piemonte Orientale, via Duomo 6, oltre al premio di traduzione poetica promosso dall’Università del Piemonte Orientale A. Avogadro.

L’evento finale che chiuderà il festival, domenica 11 ottobre alle 17 ad Ascona, Svizzera, sarà il reading-omaggio a più voci al poeta Giovanni Orelli, nella cornice del suggestivo Teatro San Materno (via Losone 3), con musiche eseguite al flauto da Nicolò Manachino, introduzione di Maria Grazia Rabiolo e presentazione della plaquette promossa dal festivalAccanto a te sul pavimento (Interlinea).

Il sito del festival è www.poesiacivile.com

il programma completo del XI festival di poesia civile di Vercelli 2015

MERCOLEDÌ 7 OTTOBRE

ANTEPRIMA A MILANO

Ore 17,30, Università Cattolica, largo Gemelli 1

Poesia civile ed editoria: Márcia Theóphilo e l’Amazzonia

La poetessa a colloquio con Giuseppe Langella

Presentazione di Giorgio Simonelli e Roberto Cicala

SERATA INAUGURALE
Ore 21, Teatro Civico, via Monte di Pietà 15, Vercelli

Poesia energia per la vita. Concerto di Carlot-ta

In collaborazione con il premio Viotti.
Alla presenza di Márcia Theóphilo

GIOVEDÌ 8 OTTOBRE

Ore 11, Sala del Museo Leone, via Verdi 30, Vercelli

Márcia Theóphilo incontra gli studenti
presentata dai docenti delle scuole superiori vercellesi

EVENTO CENTRALE
Ore 19,30

Salone del Seminario Arcivescovile, piazza S. Eusebio 10, Vercelli

Cerimonia XI Premio festival internazionale di poesia civile città di Vercelli

a Márcia Theóphilo

Reading con intermezzi musicali di Laura Mancini. Saluto del presidente dell’associazione culturale

Il Ponte Luigi Di Meglio, del sindaco di Vercelli Maura Forte, del sottosegretario di Stato Luigi Bobba, del rettore dell’Università del Piemonte Orientale Avogadro Cesare Emanuel e del rettore del seminario monsignor Cavallone.
Introduzione letteraria di Giusi Baldissone.

Distribuzione omaggio della plaquette Nel nido dell’Amazzonia (Interlinea) fino a esaurimento copie.

Per l’occasione:

inaugurazione della mostra

Vercelli un po’ americana e il festival. Immagini e poesie

progetto e realizzazione di Andrea Cherchi
(mostra aperta nei i giorni del festival)

VENERDÌ 9 OTTOBRE

Ore 10, Teatro dell’Istituto Comprensivo Lanino, corso Tanaro 3, Vercelli

L’acqua di Bumba. Spettacolo-laboratorio di Roberto Piumini
Con la partecipazione di Monicà Rabà.

Da un libro edito da Le rane Interlinea.
In collaborazione con Unicef

Ore 11, Aula magna, Rettorato Università del Piemonte Orientale, via Duomo 6, Vercelli

Attualità dell’antico. Temi civili in Giovenale
Lectio di Paolo Garbarino, Università del Piemonte Orientale Avogadro

Ore 15, Cripta di S. Andrea, Università del Piemonte Orientale, Vercelli

Premio di traduzione di poesia civile inedita in Italia
A cura dell’Università del Piemonte Orientale Avogadro

Cerimonia di premiazione con letture.
Saluto introduttivo del rettore Cesare Emanuel con i docenti responsabili del Premio: Laurence Audéoud,

Giusi Baldissone, Andrea Baldissera, Cristina Iuli, Carla Pomarè, Marco Pustianaz, Miriam Ravetto, Stefania Sini

Ore 18, Circolo del Lettori, Broletto, Novara

Il buddhismo è una sconvolgente poesia. Incontro con Chandra Livia Candiani
Presentata da Vivian Lamarque

Ore 21, Abside San Marco, piazza San Marco 1, Vercelli

Pro e contro la Germania. Una nazione da rileggere
Franco Buffoni, premio Viareggio 2015 per la poesia, parla del suo libro O Germania

a colloquio con Helena Janeczek e Darwin Pastorin
con intermezzi musicali a cura della Scuola Vallotti

 

SABATO 10 OTTOBRE

Ore 10,30, Museo Leone, via Verdi 30, Vercelli

La materia di cui sono fatte le parole: la traduzione letteraria in Lingua dei segni

Intervento di Pietro Celo, Università Milano Bicocca.
Presenta Giacoma Piacentino

Ore 11,30, chiesa di San Lorenzo, corso Libertà angolo via Cagna, Vercelli

L’albero della vita. Installazioni e letture poetiche
A cura dell’Ufficio beni Culturali dell’Arcidiocesi con il liceo artistico Alciati e il liceo

classico Lagrange,
a cura di Carla Barale e Emanuela Pensotti

Ore 15,30, Museo del Tesoro del Duomo, piazza D’Angennes, Vercelli
Un libro dietro le sbarre: poesia e libertà

Intervengono Maddalena Capalbi, Paolo Barbieri e i detenuti che partecipano al Laboratorio di poesia della II Casa di reclusione di Bollate

Ore 21, Seminario Arcivescovile, Vercelli
Premio “Brassens” alla Fondazione Gaber

Omaggio a Giorgio Gaber con video, canzoni, riflessioni.

Presentazione di Giorgio Simonelli con interventi di Paolo Dal Bon e Darwin Pastorin

DOMENICA 11 OTTOBRE

EVENTO FINALE

Ore 17, Teatro San Materno, via Losone 3, Ascona (Svizzera)

Omaggio a Giovanni Orelli

Reading a più voci
con musiche eseguite al flauto da Nicolò Manachino

con presentazione di plaquette promossa dal festival di poesia civile.
Presenta Maria Grazia Rabiolo

INFO 0321 1992282 – 349 6156709 – WWW.POESIACIVILE.COM

Un sito WordPress.com.

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