N.E. 02/2024 – “Poesia e anima”, poesia di Maria Pellino

Nonostante i frantumi violati

che l’esistenza custodisce,

l’eco della poesia

risuona reduce tra le ferite

di un silenzio mai appagato.

La fragilità che pullula

dentro il calice insaziabile

dell’anima

fa sgorgare sublime un canto

dalle maree del firmamento,

una voce d’infinito

che intinge il suo pennello

nelle crepe dell’universo

del proprio sentire.

La poesia è una coltre

di eterno che ammanta l’anima

e la fa vibrare di impalpabile grazia.


Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autrice ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.

N.E. 02/2024 – Due aforismi di Maria Pellino

La pace è nella contezza del tempo, quando l’animo raccoglie la virtù della pienezza e ne assapora l’autenticità.

La frenesia dilegua la ragione, ne aggroviglia l’esultanza. Sentire tutta quella tensione avvolgere corpo e cuore risveglia lo sguardo sull’eternità.


Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autrice ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.

N.E. 01/2023 – “L’essenza dell’essere: pensiero, anima e ragione”. Recensione a “Lockarmi e curarmi con te” di Zairo Ferrante. A cura di Maria Pellino

Nuovo capolavoro del poeta e medico radiologo Zairo Ferrante “Lockarmi” e curarmi con te, finito di pubblicare nel febbraio del 2002. La genialità di questo testo sta nella franchezza dei contenuti e nell’autenticità intellettuale del poeta che contraddistingue il suo agire pratico e ispirato ai più  alti valori morali.

La ricostruzione dell’essere attraverso la sublimità dei versi e la maestria della parola in racconto, questo intento ritroviamo nel libro di Zairo Ferrante, una vera e propria giostra di pensieri, una profonda riflessione sulla vita che traccia la nudità del sé tramite un’espressività concisa, delicata e infrangibile.

La narrazione esalta la duplice natura dell’autore di poeta e medico  che mai stride, ma rende compenetrante ogni lato, valorizzandone la sostanza senza mai essere antitesi.

Si nota un’arte poetica dal taglio intimista, filosofico, che si apre a un pensiero quasi ascetico dell’essere, dove la meditazione si riversa sul fare silente dell’amore universale.

Versi schietti, immediati, dalla verità impellente sussurrata senza orpelli, vividi di emozioni che si sentono vibrare, parole di una comunicazione in cui quasi a intermittenza la ragione diviene intercapedine tra le vie del sentimento umano su un terreno di rinascita. L’umanità è intreccio di sofferenza e speranza. In  ciò la poesia di Zairo si eleva al sublime, poeta smarrito nell’essenza dell’io che si ritrova nella propria luce.  

Si assapora la sua anima prima ancora di inoltrarsi in profondità. Un percorso dove si ritrovano i tasselli del sé  tra  gli abissi di questa umanità balorda che scaccia via la verità e si nasconde dietro le apparenze. Il cuore  è  passione e rispetto e il silenzio se ne prende cura. Un responso che si innesta dolcemente tra il respiro della vita e il sentire dell’anima.

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