Algamemoria
E se le anime invece che in cielo
volassero in mare? E se fosse
questo il vocio delle onde,
un sommesso richiamo e disperato
di chi ci vuole parlare, di quelle
luci spente negli abissi e di quei
morti che ancora ci bagnano i piedi
al fulgore della gibigiana. Tra
le bolle della spuma, i gusci spezzati
e taglienti, quel tutto affannarsi
di minuscoli granelli che fasciano
le dita, nel fruscio di un mantello
che corre oltre ogni orizzonte.
Che siano le gocce e non le nubi
a tremare di vite millenarie, di chi
abbiamo amato e di chi si è odiato,
ora forzati, in un liquido compatto,
a scivolare dal tepore dei raggi
nel buio inconoscibile. Oceano
mi spacca la mente e a brandelli
scende tra le alghememorie, lenta
come il peso dei relitti, lo strappo
delle vele ancora al sole e il forziere
della vita che già muore.
*
Il mosaico del nulla
Che cos’è Dio se non questo zampillio
della vita nonostante la morte?
Ostinati al respiro e fantasmi del tempo,
attraversiamo le onde dell’assetata quiete,
mentre la vita scorre verso mete
che non vogliamo, come un papavero
rosso che, colto, muore lo stesso giorno.
Li incrociamo davvero gli altri destini
o quella strada sterrata è una sola
e solitaria? Di ciottoli dolorosi e bianca
polvere sotto i passi feriti, sferzo l’inganno
che il vento mi impone, di sentire il mio
corpo e il brivido dell’anima carne,
che brucia senza meta come incenso
svanito. A un passo dal nulla, ma ancora
immagine incerta, mi ancoro figura
vibrante di un altrove, che può essere
ovunque e chiunque di qualcosa.
La accolgo tra le mani questa apparenza
di vita, che scivola come sabbia dell’ultima
clessidra. Allora mi vedo e dentro me
tutto il mondo mi assale, verso un mosaico
alato che adagio prende il volo.
Questi testi vengono pubblicati nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionati dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autore ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.
