A Napoli una mostra sullo scrittore Michele Prisco a cento anni dalla nascita

Con l’inaugurazione della mostra “L’officina letteraria di Michele Prisco” il 1° dicembre 2021 alle ore 10 alla Biblioteca Nazionale di Napoli ‘Vittorio Emanuele III’, proseguono le iniziative organizzate dal Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita, istituito dal Ministero della Cultura.

Realizzata in collaborazione con la Biblioteca Nazionale di Napoli, l’esposizione rappresenta una tappa fondamentale della intensa e articolata programmazione predisposta dal Comitato, presieduto da Carlo Vecce dell’Università ‘L’Orientale’,d’intesa con il Centro Studi Michele Prisco, animato dalle figlie Caterina e Annella. Dopo i convegni “Michele Prisco tra radici e memoria” tenutosi a Napoli il 18 novembre 2020 e “Michele Prisco, dalle ragioni narrative all’Europa” svoltosi all’Università Cattolica di Milano il 10 maggio 2021, e dopo le giornate di studio “Michele Prisco tra giornalismo e critica” del 19 e 20 ottobre scorsi nella sede della Società Dante Alighieri di Roma e numerosi eventi collaterali, la mostra offre un percorso nel quale, accanto ad una selezione di documenti conservati nell’archivio dello scrittore oplontino, sono presenti materiali custoditi nei fondi librari della Biblioteca di cui Prisco era amico e affezionato utente fin dagli anni giovanili.

Curata da Mariolina Rascaglia, impegnata nella duplice veste di amica storica delle sorelle Prisco e membro del Centro Studi, l’esposizione è stata allestita nelle sale della Biblioteca per «proporre ai lettori di Prisco, a quanti lo hanno conosciuto e alle giovani generazioni la possibilità di entrare nella sua officina creativa, di osservare dal vivo il laboratorio custodito nell’archivio presso il Centro Studi, di conoscere lo scrittore e, soprattutto, l’uomo», spiega la curatrice. Il percorso espositivo è completato da 10 pannelli didascalici sulla vita, le opere e i premi letterari di Michele Prisco, realizzati da Mariolina Rascaglia e Giorgio Tabanelli, con elaborazione grafica di Barbara Bertini.

L’appuntamento inaugurale è il 1° dicembre alle ore 10. Dopo i saluti della vicedirettrice della Biblioteca Nazionale di Napoli Maria Iannotti, interverranno Carlo VecceMariolina RascagliaAnnella e Caterina Prisco, Laura Cannavacciuolo e Giorgio Tabanelli, regista del documentario “Michele Prisco: il signore del romanzo” che sarà proiettato a conclusione degli interventi. Sarà anche l’occasione per presentare gli Atti del convegno tenutosi all’Orientale sullo scrittore, vincitore del Premio Strega 1966 con Una spirale di nebbia, e per annunciare che prossimamente a Teramo l’Amministrazione Comunale intitolerà una via a Michele Prisco, avendo egli avuto con la città un rapporto stretto grazie al Premio Teramo. La proposta di intitolazione, infatti, è stata formalizzata alla Commissione toponomastica del Comune da Simone Gambacorta e Paolo Ruggieri, rispettivamente presidente della giuria e segretario del Premio letterario.

Considerate disposizioni anticovid vigenti, la partecipazione alla mostra in presenza avverrà esclusivamente su prenotazione. I posti disponibili saranno prenotabili via email all’indirizzo: convegnoprisco2020@gmail.com. Sarà possibile, inoltre, visitare la mostra e visionare il trailer del documentario nelle mattine del 2, 7, 9, 13 e 16 dicembre per gruppi di 15 persone (max 2 gruppi al giorno), prenotando via mail.

Il 7 luglio “22 letture infografiche di Andrea Camilleri. Dati letterari per contenuti visivi”


ACCESSO ALLA MOSTRA

07.07.2021 – 07.11.2021 (h 24)

Link: framevr.io/camilleri

VERNISSAGE ONLINE | OPEN ACCESS

07.07.2021 | 10:00

Link Zoom: tinyurl.com/vernissage-camilleri

INTERVENGONO

Antonio Sellerio

Direttore Editoriale della Sellerio Editore

Mariolina Camilleri

Illustratrice

Paolo Di Paolo

Scrittore

Matteo Bonera

The Visual Agency

Carlo Martino

Presidente LM – DCVM | Sapienza Università di Roma

INTRODUCONO

Vincenzo Cristallo

Ida Cortoni

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Mostra a cura di:

Vincenzo Cristallo

Co-cura e coordinamento:

Miriam Mariani

A Brescia una mostra dedicata a Lawrence Ferlinghetti, esponente della stagione ‘beat’

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“A Life: Lawrence Ferlinghetti. Beat Generation, ribellione, poesia” (Brescia. Museo di Santa Giulia, dal 7 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018) mette in luce l’importanza della figura di Lawrence Ferlinghetti, poeta, pittore, editore e agitatore culturale americano di origini bresciane, nel panorama letterario degli anni Cinquanta e Sessanta, ed in particolare all’interno del movimento della Beat Generation. 

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Uno scatto di Lawrence Ferlinghetti

“Ferlinghetti – afferma il Direttore di Brescia Musei Luigi Di Corato – oltre ad essere autore di una delle raccolte di poesia più vendute al mondo “A Coney Island of the Mind” (1958), ha avuto un ruolo determinante nella diffusione dell’opera degli scrittori della Beat Generation, tramite la libreria e casa editrice City Lights Bookstore, da lui fondata nel 1953 assieme a Peter D. Martin. Ripercorrere la carriera di Ferlinghetti, come fa questa mostra bresciana, dà modo di rendere omaggio all’intero movimento letterario, aprendo lo sguardo non solo sull’opera dei singoli autori ma più in generale sul fenomeno Beat, che da New York a San Francisco, dalla costa est alla costa ovest, ha animato il panorama culturale underground americano degli anni Cinquanta e Sessanta”. 
Il percorso espositivo vuole inoltre raccontare come questa corrente letteraria abbia avuto un particolare seguito in Italia grazie alla traduttrice e critica letteraria Fernanda Pivano, che per prima ha tradotto e fatto pubblicare l’opera di autori come Allen Ginsberg, Jack Kerouac, William Burroughs, Gregory Corso, Charles Bukowski e lo stesso Ferlinghetti di cui è stata sostenitrice e amica”. 

La visita in Italia di alcuni di questi autori – ad esempio Kerouac partecipa a diverse conferenze e rilascia un’intervista alla RAI nel 1966 e Ginsberg prende parte al Festival dei due Mondi di Spoleto nel 1967 – contribuisce inoltre al fatto che il movimento Beat diventi nel paese un fenomeno culturale, musicale e di costume. La mostra diventa quindi l’occasione per ripercorrere la storia di quegli anni e ricrearne l’atmosfera attraverso materiali a stampa, fotografie e registrazioni video. Molti dei libri e documenti in mostra, oltre a una serie di fotografie scattate ai Beat da Ettore Sottsass, provengono proprio dallo sterminato archivio di Fernanda Pivano, oggi curato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e dalla Fondazione Corriere della Sera. 
Oltre ai bellissimi scatti di Sottsass, alcuni dei quali inediti, sono presentate in mostra fotografie di Robert Capa, Aldo Durazzi, Larry Keenan, Allen Ginsberg, Christopher Felver e Fred Lyon. 

In mostra viene documentata anche la carriera artistica di Ferlinghetti che inizia a disegnare e dipingere nell’immediato dopo guerra mentre si trova a Parigi, per conseguire un dottorato alla Sorbona. Qui frequenta nel tempo libero gli atelieres livres per esercitasi nel disegno dal vero, così scoprendo la propria vocazione per le arti figurative. 
In Santa Giulia viene esposto il prezioso olio su tela Deux del 1950, prima opera dipinta da Ferlinghetti, oltre a un’ampia selezione di disegni realizzati tra gli anni Cinquanta e Duemila, mai esposti in Italia prima d’ora. Tele di grandi dimensioni, provenienti direttamente dalla collezione dell’artista, vanno ad arricchire le sezioni della mostra, testimoniando come Ferlinghetti sia stato sempre ispirato dalle proprie esperienze di vita, dagli avventurosi viaggi in giro per il globo alla costante ricerca delle proprie origini. 

Le ultime sale della mostra in Santa Giulia vengono riservate al rapporto di Ferlinghetti con l’Italia. Il poeta scopre di avere origini italiane solo a vent’anni quando richiede il proprio certificato di nascita per arruolarsi volontario nella Marina degli Stati Uniti, scelta che determinerà poi la sua partecipazione allo Sbarco in Normandia. In quell’occasione Ferlinghetti realizza che il padre Carlo Leopoldo, morto prima della sua nascita, aveva anglicizzato il proprio cognome in Ferling. Solo nel 1955 il poeta deciderà di prendere ufficialmente il proprio cognome italiano e di firmare con quello tutta la sua opera letteraria e artistica.
Da questo momento in poi Ferlinghetti intraprenderà una lunga e tortuosa ricerca per risalire alla città di nascita del padre, Brescia, riuscendo ad individuare nel 2005 la casa da dove era partito per emigrare giovanissimo negli Stati Uniti.

www.bresciamusei.com

In collaborazione con
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Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
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Referente Stefania Bertelli gestione1@studioesseci.net

“Il respiro della natura”: mostra foto-pittorica, reading poetico e letture leopardiane a Chiaravalle 18-23 febbraio

“Il respiro della natura”

Mostra foto-pittorica con reading poetico e letture leopardiane a Chiaravalle (AN) dal 18 al 23 febbraio presso la Sala Tenenti 

COMUNICATO STAMPA

Sabato 18 febbraio alle ore 18 presso la Sala Tenenti (Ex Cral) di Chiaravalle (Piazza Garibaldi) verrà inaugurata la mostra collettiva “Il respiro della natura” organizzata dalla Associazione Culturale Euterpe di Jesi con il Patrocinio del Comune di Chiaravalle e della Provincia di Ancona. Esporranno i pittori Maria Luisa D’Amico, Domenico Di Meco, Emanuele Sassaroli e il fotografo Pietro Cerioni. L’apertura della mostra sarà affidata al filosofo e critico d’arte Valtero Curzi e seguirà con un’intervista agli artisti ad opera del critico letterario e giornalista freelance Vincenzo Prediletto. Contemporaneamente in una porzione dell’ampia sala espositiva si terrà l’esposizione denominata “Pittori in erba” con disegni a tema sulla natura dei bambini delle classi 1°, 2° e 5° della Scuola Primaria “Leopardi” di Camerata Picena.  Buffet per gli intervenuti all’inaugurazione La mostra rimarrà aperta sino al 23 febbraio ed osserverà i seguenti orari di apertura: da lunedì a giovedì ore 10:30-12:30 e 16:30-19:30.

Ricco il programma degli eventi culturali e letterari che si realizzeranno alla Sala Tenenti durante il calendario di apertura della mostra foto-pittorica. Sempre sabato 18 febbraio, alle ore 21:00, si terrà il reading poetico “I quattro elementi” dove alcuni poeti daranno lettura ai loro componimenti afferenti ai quattro elementi naturali: terra, aria, acqua e fuoco. Parteciperanno alla serata poetica i poeti Elvio Angeletti, Franco Patonico, Michela Tombi, Stefano Sorcinelli, Maria Luisa D’Amico, Maria Pia Silvestrini, Ilaria Romiti e Michele Veschi. Amneris Ulderigi in “Un giardino in stato di souffrance”, reciterà un celeberrimo brano leopardiano.

Domenica 19 febbraio si prosegue con un duplice appuntamento: alle 17 con la presentazione del romanzo La porta misteriosa di Andrea Ansevini (dialogano con l’autore Elvio Angeletti ed Elena Coppari, letture a cura di Alessandra Montali) e, a seguire, alle 18:30 la conferenza “Il mio amico Leopardi” tenuta da Mario Elisei.

I pittori, il fotografo e gli autori

Maria Luisa D’Amico ha seguito corsi di formazione tenuti presso l’Ass. Culturale Artemisia (Falconara), dal Maestro Massimo Nesti. Ha seguito le lezioni della maestra d’Arte Gabriella Giuliodori, allieva del Maestro Fiorucci di Pesaro. Si dedica alla pittura ad acquerello e alla Poesia, trovando in esse la dimensione espressiva per realizzare il proprio percorso creativo.

Domenico Di Meco ha seguito corsi  di pittura presso l’Ass. Artemisia (Jesi) sotto la guida del Maestro Stefano Tonti e di Mario Sabbatini. Ha acquisito nozioni di tecniche pittoriche da Giorgio Orefice e  Valter Angelici.  Ha partecipato in Italia e all’estero a numerosi incontri tenuti da Pedro Cano, e a stage coi pittori Aurelio Pedrazzini, Nono Garcia, Angus McEwans, Ewa Karpinska,…

Emanuele Sassaroli ha sempre mantenuto vivo il suo interesse per la pittura e l’arte in genere. Ha tenuto varie mostre a Jesi e in alcuni comuni della Vallesina, la più recente è “Percorsi incompleti“, mostra di pittura e fotografia proposta nell’agosto del  2016 presso la sala Celeste della Scuola Pia G. Spontini.

Pietro Cerioni ha coltivato con sempre maggior interesse la fotografia ed è stato tra i soci fondatori del circolo fotografico Carpe Diem di Cupramontana. Da circa due anni è entrato a far parte dell’organico della compagnia teatrale Gabrielli Campagnoli di Cingoli, compagnia specializzata nell’allestimento delle più famose operette dei primi del Novecento.

Andrea Ansevini, poeta, scrittore e rapper. Ha pubblicato la raccolta di poesie “ Poesia nel diario – 50 pensieri nel tempo” e il romanzo “La porta misteriosa”, prima parte di una lunga ed accattivante trilogia. Ha partecipato a vari concorsi letterari nazionali nei quali ha ottenu­to buoni. Attivo nel mondo rap con brani di denuncia sociale su alcuni mali dell’attualità.

 Mario Elisei, studioso dell’opera e del pensiero di Leo­pardi, collabora da molti anni all’attività del Centro Culturale Giacomo Leopardi di Recanati per il quale tiene conferenze sul poeta. Ha pubblicato “Il mio ami­co Leopardi”, trascrizione ampliata di ciò che propone ogni volta che lo si vede passeggiare per le vie del natio borgo selvaggio con al seguito amici, scolaresche e adulti ai quale racconta, instancabile, di Leopardi.

  

Info:

www.associazioneeuterpe.com

ass.culturale.euterpe@gmail.com

Tel. 327-5914963

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Emanuela Cecconi, interprete della natura

imagesVenerdì 12 aprile, alle 17,30, presso il circolo Natura & Vita Onlus delle Case di San Romolo, inaugura la mostra di pittura di Emanuela Cecconi.

‘Ema’ vive a San Romolo, ha lavorato all’Ospedale pediatrico Meyer, è pittrice e poetessa. Nel 2011 ha pubblicato, per le edizioni Pagnini, una sua raccolta di poesie, Nuvole Bianche. Presenterà per la prima volta 8 tempere su tela e 9 su cartone, dedicate a paesaggi punteggiati di fiori e alberi della campagna a sud di Firenze: il Castello del Monte Acuto, la Chiesa di S. Andrea a Candeli, i cipressi di Ritortoli …

Uno sguardo femminile su pievi, alberi, colline, prati e fiori nei quadri di Emanuela Cecconi. Inaugurazione della mostra di pittura, venerdì 12 aprile 2013, ore 17,30, presso l’Associazione Natura & Vita Onlus, Le Case di San Romolo. Informazioni: www.naturvita.altervista.org

“Coppie imperfette”, mostra personale di Giovanni Palmieri

Invito COPPIE IMPERFETTE_retro

KIROLANDIA frida.artes sezione artistica

presenta

COPPIE IMPERFETTE

di

Giovanni Palmieri
Mostra personale

a cura di Annalisa Laghi, Andrea Alessio Cavarretta, Lucia Paolantonio

 

“L’imperfezione è una condizione e quando due imperfezioni si uniscono nasce una coppia che tende all’equilibrio. Tutto ora vuole essere troppo regolare ed invece dalla mancata perfezione è nato tutto.”

 Giovanni Palmieri

“Disegno, invento e creo da sempre” con queste semplici parole Giovanni Palmieri, classe 1977, diplomato in Teoria e tecnica del disegno presso la Scuola Romana del fumetto (2002) si presenta al pubblico in occasione del suo esordio artistico, confrontandosi con la pittura attraverso il suo stretto rapporto con l’illustrazione. Le sue coppie imperfette sono acrilici su tela di varie dimensioni in cui segno e colore, “lettere” di un alfabeto decorativo in continua elaborazione, percorrono lo spazio pittorico trasformandosi, di volta in volta, in elementi primordiali o in linee sinuose. Ogni elemento è, secondo l’artista, per definizione incompiuto e tende al congiungimento attraverso una sottile trama di legami che lentamente muovono verso l’equilibrio. Le stesse tele, concepite come singole parti imperfette, quella razionale e irrazionale, possono dunque ambire a tale equilibrio soltanto se si uniscono e se vengono messe in rapporto l’una con l’altra, rivelando così il loro significato più intimo e profondo

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