Ho visto nel mare le rughe del tempo
trascritte su pelle da incognite brezze.
A nubi insicure e stagioni indecise
ho volto il mio sguardo per anni,
su pagine ondose ho esposto il mio cuore
e ora non posso che essere amante
del mantra che scorre tra i venti del fato.
A lungo ho consunto i miei giorni
sul bivio tra fuga e attesa
e quando mi son liberata
ho visto i miei sogni fiorire
e l’anima farsi leggera.
Rime piovose e alte maree
mondano gli occhi, annacquano i dubbi,
sciolgono nodi interiori
e allungano il fiele dei crucci –
io cullo i miei antichi dolori
e infine li lascio svanire
nell’aria lontano da me.
E risalendo sui sentieri
di una fervida visione
cerco vette di speranze,
compongo una scala di versi
che possa portarmi al tepore
del cielo paziente e immortale.
Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autrice ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.
