Premio “Il Poeta Ebbro” 2020 – Edizione Romana

Il Premio “Il Poeta Ebbro”, pregevole creazione della nota poetessa romana Anna Manna Clementi, si svolge in due tappe in due diverse città e con diverse Commissioni di Giuria. A Spoleto, infatti, nella verdeggiante Umbria, si è appena conclusa quella che può essere considerata la prima tappa con i premi speciali che sono stati attribuiti a eminenti personalità della cultura nazionale lo scorso 29 agosto nella sontuosa sede dell’Hotel dei Duchi[1]. L’evento, che ha avuto un copioso risultato in termini di pubblico, critica e attenzione mediatica, è stato permesso anche all’importante connubio formatosi con il “Festival dei due Mondi”, appuntamento immancabile del piccolo centro umbro.

Ci si prepara ora per la seconda tappa di questo importante Premio che avrà luogo nella Capitale e che vedrà la consegna di importanti superpremi, tuttavia la data rimane ancora da scegliere e l’individuazione della stessa rimane sospesa per le note condizioni sanitarie dettate dal Coronavirus.

Ci si augura – è questa la vera volontà della frizzante organizzatrice – che la cerimonia di premiazione sia, oltre che un momento per attribuire premi a chi, con merito si è distinto nei vari campi, ma anche per gettare l’avvio di un periodo che si auspica più sereno per tutti, libero da preoccupazioni che limitano comportamenti che potrebbero favorire il diffondersi del virus.

Le nuove giurie del Premio, volutamente distinte per le due diverse “tappe”, hanno lavorato secondo lo schema organizzato con vivace fantasia dalla fondatrice la scrittrice e poetessa romana Anna Manna Clementi. Per la sezione letteraria il presidente di giuria è il poeta di fama internazionale, ex giurista Corrado Calabrò. Si è decretato, quale vincitore dell’edizione 2020 de “Il Poeta Ebbro” il poeta abruzzese (da sempre attivo nella Capitale) Renato Minore, scrittore di successo, giornalista di chiara fama e di riconosciuto impegno.

In tale contesto è stato attribuito un premio anche alla poetessa Jole Chessa Olivares che ha appena pubblicato la traduzione in portoghese del suo libro di poesie Nel finito…mai finito edito da Nemapress, volume risultato già premiato all’esordio del Premio “Il Poeta ebbro” a Palazzo Sora, sede del Sindacato Libero Scrittori Italiani.

La vulcanica Anna Manna Clementi, ideatrice e fondatrice del Premio “Il Poeta Ebbro”

Per quanto attiene, invece, alla sezione della letteratura e arti figurative è stato incaricato di presiedere la giuria il dott. Franco Leone. Premiati sono risultati Silvana Lazzarino e, per la sezione “Dal Lazio con poesia” Rosa Giordano. Per quanto attiene, invece, alla sezione fotografia la Presidente Manna Clementi ha osservato che i nominativi dei vincitori saranno resi noti al momento della cerimonia ufficiale.

“La caratteristica del Premio, che individua i vincitori a insindacabile giudizio della Giuria, consiste nel premiare la persona non tanto per una sua opera, ma soprattutto per il suo impegno globale che spesso si manifesta nel lavoro di una vita intera, nell’abbraccio che a volte accompagna la professione e i giorni della vita in una simbiosi che determina ed individua l’Artista degno di questo nome” ha rivelato la Presidente Manna a sostegno delle motivazioni che hanno dettato la nascita del Premio e la sua naturale prosecuzione – con vivo successo e partecipazione – nel corso degli anni.

Il presente testo è stato adattato, rivisto e implementato dal sottoscritto, curatore di Blog Letteratura e Cultura, in data 26/09/2020 a partire dal comunicato stampa ufficiale a firma di Anna Manna Clementi, ideatrice e presidente del Premio “Il Poeta Ebbro”.


[1] Per un approfondimento, rimando al mio articolo precedente apparso sempre su “Blog Letteratura e Cultura” il 02/09/2020 e disponibile a questo link: https://blogletteratura.com/2020/09/02/allhotel-dei-duchi-di-spoleto-e-andato-in-scena-il-premio-il-poeta-ebbro-importante-incontro-culturale-firmato-anna-manna/

Duecento anni de “L’Infinito”: l’antologia di poesie e quadri a cura di C. Baldazzi e M. Pochesci

download.jpgDuecento anni fa il ventunenne Giacomo Leopardi completava “L’infinito”, quindici endecasillabi sciolti destinati a diventare tra i brani più celebri della letteratura italiana.

A distanza di due secoli, quarantasette poeti e quattordici artisti contemporanei, da ogni parte d’Italia, ne hanno rielaborato, ciascuno a proprio modo, le suggestioni, rendendo omaggio al canto leopardiano sulla pagina e sulla tela, attraverso poesie e quadri.

È nato così “Duecento anni d’Infinito”, antologia curata da Cinzia Baldazzi, critico letterario, e Maurizio Pochesci, curatore d’arte, e pubblicato da Intermedia Edizioni di Orvieto (pp. 150, € 12).

Il volume allinea novantaquattro poesie e quattordici tavole a colori: testimonianze tutte della vitalità e della potenza, della passione e dell’eleganza di un complesso di versi giunto intatto ai giorni nostri, capace ancora di ispirare strofe, suggerire echi e risonanze, alimentare composizioni figurative e tracce astratte. Un “infinito”, insomma, oggi più che mai “presente”.

La prima uscita ufficiale del libro è avvenuta il 18 maggio scorso a Lugnano in Teverina all’interno della manifestazione “Fili diVersi e Infiniti”, realizzata nell’ambito del Maggio dei Libri, curata della locale amministrazione comunale e dal Premio Letterario Città di Lugnano, in collaborazione con Intermedia Edizioni.

Per la metà di settembre è prevista a Roma una presentazione con l’intervento di poeti da tutta Italia.

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Nota introduttiva

Duecento anni orsono, forse in primavera, il ventunenne Giacomo Leopardi completava L’infinito, quindici endecasillabi sciolti destinati a diventare tra i brani più celebri della letteratura italiana. I versi scritti a Recanati avanzano dunque da due secoli tra l’immaginario collettivo per giungere intatti ai giorni nostri, lontani dall’oblio, mai sfiorati dall’ovvio, imparati a memoria, tradotti nelle maggiori lingue del pianeta. Mai la critica letteraria ha trascurato esegesi dotte e commenti puntuali, sempre il mondo della cultura ne ha coltivato la memoria, ininterrottamente le istituzioni scolastiche li hanno collocati in posizione di primo piano. Persino i mezzi di comunicazione di massa, l’industria culturale e la pubblicità li hanno accolti in forme parafrasate, a volte distorte, ma con un fondo di trasporto e rispetto.

Oggi, a distanza di molti anni, quarantasette poeti e quattordici artisti contemporanei, da ogni parte d’Italia, hanno rielaborato, ciascuno a proprio modo, le suggestioni dell’Infinito, rendendo omaggio al canto leopardiano sulla pagina e sulla tela, in poesia e in pittura. Alcuni hanno tratto ispirazione dalla struttura del lessico, dall’impronta biografica dell’autore, dai luoghi originari e dall’incontro di essi con la fantasia di un hic et nunc a se stante; altri hanno reso tributo al grande recanatese scovando echi e risonanze di quel sublime mondo interiore; l’attenzione alla scrittura ha accomunato le composizioni in metri classici e l’utilizzo del verso libero; la potenza del canto ha nutrito estrose sfumature figurative e ispirato complesse tracce astratte.

Testimonianze tutte, in ogni caso, della vitalità e della potenza, della passione e dell’eleganza, di un “infinito” oggi più che mai “presente”: e non solo perché non ha termine, ma soprattutto in quanto è sempre lì a iniziare di nuovo, senza sosta. (c.b., m.p.)

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Poeti antologizzati (in ordine alfabetico):

Elvio ANGELETTI, Sandro ANGELUCCI, Saveria BALBI, Maria Luisa BANDIERA, Roberto BENATTI, Donatella CALÌ, Nunzio CAMMARIERE, Fiammetta CAMPIONE, Paola CAPOCELLI, Annalena CIMINO, Alessandra COSTANZO, Gianfranco CURABBA, Antonio DAMIANO, Alessandra DE MICHELE, Giorgio DELLO, Umberto Donato DI PIETRO, Simona FABBRIZIO, Alexandra FIRITA, Nicola FOTI, Cinzia GARGIULO, Graziano GISMONDI, Giuseppe GUIDOLIN, Rita LAGANÀ e Domenico SACCO, Andrea LEPONE, Nicolò LUCCARDI, Angelo MANCINI, MAPI, Roberto MASSARO, Maurizio MINNITI, Terry OLIVI, Nadia PASCUCCI, Maurizio POCHESCI, Patrizia PORTOGHESE, Pasquale REA MARTINO, Alessandro RISTORI, Rosanna SABATINI, Rosetta SACCHI, Carmelo SALVAGGIO, Concezio SALVI, Salvatore Armando SANTORO, Nando SCARMOZZINO, Otello SEMITI, Lorenzo SPURIO, Carla STAFFIERI, Mario Pino TOSCANO, Fabrizio TRAINITO, Daniela VIGLIANO.

Pittori antologizzati (in ordine alfabetico):

Mariarosaria ABBATE, Rossana BARTOLOZZI, Giampaolo BERTO, Donatella CALÌ, Mauro CAMPONESCHI, Alessandra DE MICHELE, Cesare ESPOSITO, Luciano FABBRIZIO,  Patrick PASSINI, Simona PICONE, Maurizio POCHESCI, Flavia POLVERINI, Marisa TAFI, Luciana ZACCARINI

Luigi Bonaffini ad Orvieto per un convegno sulla “Letteratura italiana nel mondo”

ORVIETO

27 giugno 2015: Sala Consiliare

28-29 Giugno 2015: Sala del Governatore – Palazzo dei Sette

Il Brookyln College della City University di New York e la Fordham University di New York con il Patrocinio del Comune di Orvieto organizzano il

CONVEGNO 

“Letteratura italiana nel mondo” – Nuove prospettive

Coordinatori:

Luigi Bonaffini e Giuseppe Perricone

Brooklyn College e Fordham University

Poster (2)

Un sito WordPress.com.

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