Volto ai dissesti ormai senili tu,
ancora taci anima stanca
nel chiuso torbido,
se pur non reggi mutola la pena
di un cuore dove impera solitudine,
dissonanze a vivere nell’oggi turbinoso
in cui la violenza spezza ali di colomba.
E’ tempo dei rimpianti, dei ricordi e timori,
di celate ansie al presto divenire
di giorni inoperosi e assente l’io.
Ancora la speranza regge appena
nei chiarori dell’alba senza nubi,
al ravvivarsi di quel sogno antico;
ma scemando ne scandisce l’ore
fino ammutolirsi col farsi delle ombre
in piena luna, che pur sempre ignara
questa, ancor più gaia mi sorride…fanciullo.
Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autore ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.

Il poeta Pasqualino Cinnirella di Caltagirone (Catania) con all’attivo le pubblicazioni poetiche “Pieghe d’animo 1963-1977” (1978), “Fuochi sull’aia 1978-1985” (1987) e “Meditazione” (2001) è recentemente uscito con una nuova opera poetica, “Boati dal profondo”, per i tipi di The Writer Edizioni. Le liriche, tutte dotate in calce del riferimento preciso alla data della loro stesura, sono inframmezzate da commenti critici di diversa lunghezza di eminenti critici e studiosi di letteratura, tra i quali Nazario Pardini, Pasquale Balestriere e Maria Grazia Ferraris (solo per citarne alcuni), che si dedicano ad approfondire alcuni aspetti dell’arte poetica del Nostro.