La Semana Santa 4/4, altri elementi

  1. Altri elementi della Semana Santa
  1. I pasos

Il termine paso deriva dal latino passus che significa ‘scena’ ma anche ‘sofferenza’. I pasos sono i carri che contengono le immagini sacre che sfilano durante le processioni. Normalmente una confraternita dispone di due pasos, uno contenente un’immagine di Cristo e l’altro contenente un’immagine della Madonna ma alcune confraternite hanno un solo paso. I camareros sono le persone che si occupano di addobbare e di abbellire con fiori, luci e e candele il paso che ha un’immagine cristologica mentre le camareras si occupano della stessa mansione per immagini delle Vergine.

 

  1. Mujeres con mantilla

Nelle celebrazioni del giovedì santo dietro al paso sfilano donne vestite in nero e che portano la mantilla. La mantilla è un velo utilizzato dalle donne spagnole in occasioni di grande festa (Giovedi Santo, matrimoni, celebrazioni della famiglia reale). Solitamente è di colore nero e viene impiegato nel giovedi santo come segno di lutto per la morte di Cristo ma in altri contesti alieni alla Semana Santa viene impiegato anche la mantilla di colore bianco (ad esempio quando la regina Sofia di Spagna è andata in visita al Pontefice indossava una mantilla bianca).

La mantilla è un velo molto elaborato formato da una serie di ricami preziosi. Solitamente è un oggetto che viene tramandato da madre in figlia e che ha un grande valore non solo economico ma anche affettivo. Il supporto che collega la mantilla all’acconciatura della donna è rappresentato da una sorta di pettine dai denti molto lunghi chiamato horquilla o broche.

  1. Le saetas

La saeta è un canto religioso, solitamente improvvisionato e senza accompagnamento musicale realizzato durante la processione della Semana Santa e che ha un origine andalusa. Si tratta di una canzone ad esecuzione libera, piena di lirismo e d’influenza araba che viene cantata da qualche persona mentre il paso attraversa la via ma è molto più frequente che venga intonato da un balcone di una casa mentre il paso sta dirigendosi alla destinazione finale, quella del ritorno nella sua parrocchia. In questi casi il paso si ferma dinanzi al balcone dove la persona sta intonando la saeta e attende la sua conclusione, prima di riprendere il suo percorso.

Ovviamente la Semana Santa comprende molti altri elementi ed è regolata da esplicite regole per ogni confraternita. In questo breve scritto si è cercato di sintetizzare quello che è considerato uno dei più grandi fenomeni culturali e folklorici della Spagna e in maniera particolare dell’Andalusia. Agli occhi di uno straniero le processioni dei carri ricchemente addobbati, la grande partecipazione del pubblico, il singolare abito dei penitentes con il cappello a cono possono risultare una mera rappresentazione scenografica, una recita grottesca che fa pensare a una sorta di Carnevale a cui partecipa tutta la città. Si tratta di una prima impressione che non corrisponde nemmeno lontanamente a ciò che è il vero spirito della Semana Santa spagnola che si identifica invece sulla celebrazione del dolore per la morte di Cristo e la successiva festa per la sua Rinascita. E’ un modo degli spagnoli per celebrare la festa più importante della religione cattolica. Agli occhi di non la condivide da un punto di vista partecipativo può sembrare ridondante, eccessiva nei suoi modi, nei colori, nelle zaffate d’incenso che impregnano gli abiti e nei suoni ritmati e incalzanti della banda. Si tratta pur sempre di una celebrazione della religione, dei dolori di Cristo. Pertanto non va vista come mero fatto folklorico, come evento a cui assistere perché suggerito dalle guide turistiche sotto la dicitura “Da non perdere” ma va intesa come la celebrazione di Cristo e del suo martirio. Va apprezzata e partecipata a livello intimo e religioso.

a cura di LORENZO SPURIO

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La Semana Santa 3/4: i nazarenos

3. I nazarenos

I nazarenos o penitentes sono i confratelli di una confraternita religiosa che durante la Semana Santa prendono parte alle celebrazioni e al corteo religioso della confraternita alla quale appartengono.  Ogni confraternita ha un vestiario che la caratterizza. Dell’uniforme del penitente gli elementi principali sono:

–          il capirote (o capuz o tercerol o cucurucho), il singolare cappello a cono portato dal penitente che, per la sua struttura, vuole alludere a l’avvicinamento della persona che lo indossa verso il cielo, verso Dio;

–          la túnica (la tunica);

–          il cíngulo (la corda legata alla vita);

–          il cinturón (la cintura);

–          i guantes (i guanti);

–          gli  zapatos (le scarpe);

–          i calcetines (i calzetti).

Le differenze nel vestiario tra una confraternita e l’altra sono principalmente dovute a:

–          il colore del vestito

–          il tessuto del vestito

–          la presenza o l’assenza di emblemi stampati sulla tunica o sulle maniche

–          gli accessori che caratterizzano il penitente di quella confraternita.

Tra i penitentes durante il corteo c’è chi sfila scalzo, partecipando alla celebrazione rendendo la sua penitenza più dura ed esplicita, altri sfilano con la croce, altri ancora con particolari oggetti importanti per quella confraternita.

Mi trovai in Andalusia nel 2009 proprio durante le celebrazioni per la Semana Santa. Fui nelle citta di Granada e Córdoba, due delle città in cui, assieme a Siviglia, le festività sono molto celebrate e partecipate. Mi capitò di trovare in un bar un libricino con gli orari di tutte le processioni delle confraternite, i loro tragitti, i punti di partenza, di arrivo e nel libricino di ciascuna confraternita si spiegava l’anno della sua fondazione, quanti nazarenos sfilavano e le caratteristiche dell’abito. La trovai una cosa divertente, come se si trattasse di un libricino con  i vari appuntamenti di un campionato di calcio ma, ad una seconda lettura, si rivelò un interessante spunto per  l’approfondimento del complesso festivo-celebrativo che contraddistingonono la Semana Santa in territorio andaluso.

 

Sebbene il termine nazareno venga spesso impiegato come sinonimo di penitente all’interno della Semana Santa de Sevilla i due concetti non corrispondono. Nella città di Siviglia si chiamano nazarenos i membri della confraternita che indossano l’abto  e accompagnano i pasos reggendo dei ceri e alcune insigne della confraternita. I penitentes invece, sempre vestiti nell’abito della confraternita reggono delle croci dopo il paso.

A seconda della funzione particolare che il nazareno svolge durante il corteo è possibile distinguere:

  1. nazarenos de fila: regolano le file dei nazareni. Se portano dei ceri vengono anche chiamati nazarenos de luz.
  2. nazarenos con cruz: sfilano dietro il paso e portano delle croci. Secondo la terminologia sivigliana sono penitentes.
  3. nazarenos portadores de atributos o insignas: quelli che portano le insigne della confraternita (stendardi, libro delle regole etc)
A CURA DI LORENZO SPURIO 

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La Semana Santa 2/4: Gli attori della Semana Santa, la cofradía

2. Gli attori della Semana Santa: la cofradía

Durante le celebrazioni per la Semana Santa in Andalusia accorrono un gran numero di persone, sia spagnoli provenienti dalle regioni del nord che turisti stranieri che partecipano al dolore per la morte di Cristo. Le processioni che vengono fatte hanno alcuni elementi in comune, che caratterizzano l’intera macchina della processione della Semana Santa.

L’organo base delle celebrazioni religiose della Semana Santa è la cofradía o hermandad; si tratta di una confraternita  o associazione di fedeli cattolici che si riuniscono attorno alla devozione di Cristo, della Vergine, di un santo o di una reliquia contenuta nella chiesa di appartenenza.  Esistono vari tipi di confraternita ma i tre gruppi più comuni sono quelli delle: 1) cofradías penitenciales (quelle della Semana Santa); 2) cofradías de gloria; 3) cofradías sacramentales (che hanno come oggetto di devozione il Santissimo Sacramento). Ogni confraternita organizza delle processioni.

La confraternita è retta da un cabildo o asemblea de todos los cofrades. Il cabildo è incaricato di eleggere la giunta che è l’organo di governo della cofradía, a capo della quale sta un presidente.

La struttura storica della confraternita si caratterizza per la presenza di:

–          un hermano mayor, il presidente della confraternita,

–          un teniente de hermano mayor, una sorta di vice dell’hermano mayor

–          da uno a tre mayordomos, persone incaricate dell’amministrazione dell’economia della confraternita

–          un paio di consiliarios o fiscales, persone incaricate al controllo dell’applicazione delle regole della confraternita

–          un paio di secretarios, con il compito di far circolare notizie e comunicati

–          un paio di priostes, che si occupano dell’aspetto pratico e logistico dell’impiego delle immagini sacre nelle processioni, nominano i camareros e le camareras

–          vari diputados:

  1. diputado mayor de gobierno, incaricato del controllo della confraternita in tutti i culti esterni
  2. diputado de juventud y relaciones públicas, incaricato al gestire i rapporti con le altre confraternite
  3. diputado de caridad, colui che si occupa delle attività di carità della confraternita
  4. diputado de cultos, incaricato alla gestione dei culti interni

–          un capellán, che si occupa di aprire e chiudere la sede della confraternita e di vigiliare su di essa

–          gli hermanos, membri semplici della confraternita, dotati di voto in sede di assemblea. Partecipano nei culti interni come fedeli e nei culti esterno possono partecipare come nazarenos, costaleros o membri di una banda.
I membri della confraternita che partecipano materialmente alla processione durante la Semana Santa si distinguono in diversi gruppi:

  1. penitentes o nazarenos, membri della confraternita che sfilano con un cero, con un’asta o con un’insegna religiosa;
  2. acólitos, coloro che fanno la Estacion de penitencia e che precedono il paso portando ceri e incensari;
  3. costaleros, coloro che portano a spalla il carro con le sculture religiose (il paso);
  4. capataz, la persona responsabile di guidare il paso durante la processione. E’ sostanzialmente il capo della squadra dei costaleros. Ordina loro di fermarsi, di partire o di sostare dinanzi a un balcone dove qualcuno intona una canzone di dolore.
  5. camareros, si occupano di addobbare le immagini cristologiche dei pasos mentre le camareras le rispettive immagini della Vergine
  6. músicos, i membri della banda musicale.

A CURA DI LORENZO SPURIO 

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La Semana Santa 1/4: alcune caratteristiche

In vista delle imminenti celebrazioni per la Pasqua, sono a pubblicare serialmente alcuni testi circa i festeggiamenti per la Settimana Santa (Semana Santa) in territorio spagnolo.

1. La Semana Santa: alcune caratteristiche

Ogni anno in Spagna si celebra la Semana Santa, ossia la settimana che culmina con la domenica di Pasqua nella quale si festeggia il Cristo Risorto. Tutto il mondo cattolico festeggia la Pasqua e la settimana Santa ma con modi e forme diverse. In Spagna la celebrazione della settimana Santa è particolarmente sentita tanto da rappresentare uno degli aspetti folklorici-culturali principali della sua cultura.

Le celebrazioni, i cortei di carri con scene religiose (pasos), la banda musicale e la processione dei membri di una confraternita (cofradía) sono i caratteri che contraddistinguono la celebrazione della Semana Santa in Spagna. Sebbene tutta la Spagna celebri la Semana Santa (sia nelle città più piccole che nelle città capoluogo di provincia) si ritiene che le migliori celebrazioni della Semana Santa siano quelle dell’Andalusia, regione meridionale della Spagna. In maniera particolare le città di Cordoba, Granada e Jaén hanno delle celebrazioni particolarmente colorate, partecipate e caratteristiche. La più grande celebrazione della Semana Santa, dove affluisce il maggior numero di penitentes, di pubblico e di turisti è quella di Siviglia. La confraternita sivigliana più numerosa è quella de La Macarena, fondata nel 1595. Nel 2009 contava 10.200 penitenti al suo interno.

Ogni confraternita ha una sua storia, un suo statuto che ne regola i fondamenti, un hermano mayor ossia il membro più anziano e i penitentes o nazarenos ossia i membri della confraternita. Ciascuna confraternita si caratterizza per una sua uniforme caratteristica che si differenzia dalle altre per colore, tessuto, presenza di segni o croci, tipo di cordone, di calzature etc.

Ciascuna confraternita ha un suo motto e un suo stemma ma, la cosa più importante, dispone di carri con sculture sacre (la Madonna, Cristo crocefisso, la Madonna ai piedi della croce, etc) che vengono impiegate durante le celebrazioni. Le immagini sacre (pasos o tronos) vengono collocate in ampi carri dorati e sormontati da fiori e condotti direttamente a spalla da altrettanti membri della confraternita. Alcune confraternite hanno due pasos, altre uno solo.

Nella Semana Santa a ciascuna confraternita è stabilita la sua processione in un determinato giorno della Semana Santa. La confraternita de La Macarena ad esempio sfila il Venerdì Santo e ha ciascuna confraternita è affidato un proprio percorso, un tragitto che passa per varie vie della città (chicotá o itinerario).

Solitamente ciascun percorso effettuato dalle varie processioni passa dinanzi alla cattedrale. Al termine del tragitto la processione si dirige verso la chiesa da cui era partita, dalla parrocchia attorno alla quale si identifica la confraternita (ad esempio per la confraternita de La Macarena di Siviglia è la Basilica de la Macarena). I pasos vengono riportati in chiesa attraverso la porta più grande mentre la gente saluta le immagine sacre urlando di gioia, cantando motivi sacri o tirando fiori verso di esse.

Celebrazioni analoghe a queste che vengono effettuate in Spagna vengono fatte in alcuni comuni italiani tra cui Taranto ed Enna. Anche in questi casi si parla di confraternite, processioni e penitenti con un saio e con il volto coperto.

Le città dell’Andalusia sono quelle storicamente e culturalemente più attaccate alle celebrazioni dells Semana Santa.

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