Un articolo uscito sulla rivista “Brescia Oggi” il 13-06-2015 inerente alla pubblicazione curata dal poeta e critica letterario Luciano Domenighini dal titolo “Petite anthologie” nella quale traduce una serie di poeti dal francese.
Petite Anthologie
“Petite Anthologie”: la raccolta di lirici francesi tradotti da Luciano Domenighini
Esce Petite Anthologie, piccola antologia di poeti classici francesi, tradotti dal poeta Luciano Domenighini
Esce nella collana “Collana Arancione – Antologie” di TraccePer LaMeta Edizioni: «Petite Anthologie. Piccola Antologia di poesia francese: Da Villon a Jammes», sotto la cura editoriale del poeta e aforista Emanuele Marcuccio. Nel Volume, con testo a fronte in lingua originale, il critico letterario e poeta Luciano Domenighini, sceglie e traduce poeti classici della letteratura francese tra Quattrocento e inizio Novecento: François Villon, Marceline Desbordes-Valmore, Charles Baudelaire, Stéphane Mallarmé, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Jules Laforgue, Francis Jammes, Guillaume Apollinaire.
L’opera si aprirà con una prefazione a cura del prof. Mario Pietro Zani e si chiuderà con una postfazione a cura dello scrittore Giordano Tedoldi. Chiuderà il libro una quarta di copertina con una nota critica a cura del poeta, scrittore e critico letterario Aldo Occhipinti.
Leggere la parola antologia sulla copertina di un libro, riporta immediatamente, per necessità lessicale ma anche per la consuetudine di ciò che abbiamo appreso sin dai banchi di scuola, allimmagine fredda e meccanica di una raccolta di passi scelti di uno o più scrittori confezionata per scopi didattici. Più forte è lassociazione quando, poi, riconosciamo allistante i nomi degli autori, perché celeberrimi esponenti di una forte e consolidata tradizione letteraria. In realtà, quando la selezione dei testi di una antologia è frutto non di esigenze didattico-divulgative bensì del gusto e del percorso estetico, culturale e immaginativo del curatore, la parola antologia si carica di una valenza ben diversa.
Vieppiù, quando, oltre ad esserne il curatore critico, del florilegio di testi lo studioso è anche il traduttore originale, appassionato e attento il libro si carica di un valore del tutto diverso da quello solitamente attribuito alla parola antologia: non è più un semplice e sterile raccoglitore, bensì unopera darte autonoma e compiuta in ogni aspetto. È il caso della presente Petite Anthologie, dove Luciano Domenighini dà la sua personalissima «testimonianza di una lettura disorganica e quasi casuale, dislocata e disseminata in un lungo arco di tempo di vita e sedimentata nella memoria come un frammentario bagaglio culturale specifico».
Villon, Desbordes-Valmore, Baudelaire, Mallarmé, Verlaine, Rimbaud, Laforgue, Jammes, Apollinaire, fulgidissimi testimoni della produzione poetica in lingua francese tra Quattrocento e Novecento, sono i maestri accolti nel volume. In appendice, poi, si aggiunge un nome che, tra tanti puro sangue così indiscussi e rappresentativi, può sembrare un intrus: è quello dellabruzzese Gabriele dAnnunzio. Il camaleontico artista italiano, in realtà, avendo contribuito prima, durante e dopo il suo soggiorno in Francia alla storia letteraria dOltralpe con opere poetiche, narrative e teatrali vergate in francese, può e deve a buon diritto collocarsi allinterno della Répubblique littéraire française della Belle Époque. È così che, a chiusura di questa squisita Petite Anthologie, possiamo leggere sapientemente tradotti tre dei dodici Sonnets Cisalpins, opera quasi del tutto sconosciuta in Italia, che ha sancito lavvio dellesperienza letteraria in francese del dAnnunzio. (Aldo Occhipinti)
Luciano Domenighini (Malegno – BS, 1952) dopo il liceo classico si laurea in Medicina lavorando come medico, professione che svolge tuttora. Come letterato ha ottenuto alcuni riconoscimenti in premi letterari nazionali di poesia. Nel 2004 pubblica la silloge poetica Liriche Esemplari. Inoltre ha svolto saltuariamente in varie sedi lattività di critico per la musica operistica e di critico letterario. In questa veste si è occupato di alcuni poeti italiani contemporanei raccolti nellantologia critica, La Lampada di Aladino (TraccePerLaMeta Edizioni, 2014). Fra questi si è soffermato in particolare sullopera poetica del siciliano Emanuele Marcuccio, che Domenighini, in varie sedi, ha commentato quasi integralmente approfondendone la lettura critica e individuandone il ruolo nel panorama letterario nazionale contemporaneo. (Risvolto di quarta)
TITOLO: Petite Anthologie
SOTTOTITOLO: Piccola Antologia di poesia francese: Da Villon a Jammes
AUTORE-TRADUTTORE: Luciano Domenighini
CURATORE: Emanuele Marcuccio
PREFAZIONE: Mario Pietro Zani
POSTFAZIONE: Giordano Tedoldi
EDITORE: TraccePerLaMeta Edizioni
PAGINE: 182
ISBN: 978-88-98643-35-6
COSTO: 12 €