Esce l’edizione in inglese de “I delitti della primavera” di Stella Stollo, Graphofeel edizioni
Un successo notevole per il romanzo di Stella Stollo edito da Graphofeel edizioni che ha ricevuto riscontri positivi sia dalla critica che dai lettori. Continuano i consensi anche fuori dal territorio nazionale; arriva infatti la traduzione in lingua inglese e l’edizione dal titolo “The Botticelli killings Murders and mysteries in Reinassance Florence”. Un’ulteriore conferma di quanto sia stata apprezzata l’opera, che si appresta a conquistare un pubblico sempre più ampio. Una scrittura fluida, visiva ed avvolgente, che sa unire abilmente atmosfere di amore e morte, ci introduce nel ritmo di una trama da leggere tutto d’un fiato fino alla fine.
Il libro
“I delitti della primavera” si presenta come opera raffinata e ben strutturata, un thriller storico ambientato a Firenze alla fine del 1400. Il romanzo si sviluppa tra personaggi realmente esistiti e altri di pura fantasia. Nella città medicea sfilano e prendono corpo la bellissima Simonetta Vespucci, Il giovane Leonardo da Vinci, il Maestro Sandro Botticelli e il suo promettente allievo Filippino Lippi. E poi eclettiche alchimiste, ambigui speziali, osti e pittori, poeti, scienziati e filosofi, in una atmosfera vivida e colorata, ricca di spunti noir. L’autrice infatti ci proietta in una città sconvolta da una serie di omicidi, le vittime sono tutte donne giovani donne appartenenti alla ricca borghesia, senza nessun legame apparente. Il Killer sembra prendere ispirazione dal capolavoro di Sandro Botticelli ‘L’allegoria della Primavera’; lungo la scia di morte, infatti, ci sono simboli che rimandano al dipinto ed al suo autore, dettagli mutuati dal capolavoro senza motivazione apparente.
L’autrice
Stella Stollo nasce a Orvieto nel 1963. Si laurea in Lingue e Letterature Orientali presso l’Università di Venezia e trascorre un anno accademico in Cina. Successivamente si trasferimento per tre anni in Germania, abitando per brevi periodi in diverse città. Quando rientra in Italia si stabilisce in Toscana e attualmente vive a Firenze con la sua famiglia. Se la lettura le è necessaria per mantenersi in vita, la scrittura la consiglia come mezzo per vivere più sani. Il suo romanzo d’esordio Io e i miei piedi tratta proprio del potere terapeutico della scrittura ed è edito da Graphofeel edizioni. Il suo secondo romanzo Algoritmi di Capodanno è edito da ARPANet. Un terzo romanzo, MALdiTERRA, si trova sulla piattaforma di self-publishingilmiolibro.it e su Amazon come ebook. “I delitti della Primavera” (ed. Graphofeel) è il suo quarto romanzo.
La casa editrice Le Mezzelane di Santa Maria Nuova (AN) in collaborazione con la Associazione Culturale Euterpe di Jesi (AN) organizza il concorso letterario a tema sulla violenza sulle donne “La pelle non dimentica” regolamentato dal presente bando:
REGOLAMENTO
Art. 1 – PROMOTORI – Le Mezzelane Casa Editrice con la collaborazione dell’Associazione Culturale Euterpe di Jesi, indicono un concorso per sensibilizzare la popolazione verso un problema che affligge i nostri giorni: la violenza sulle donne, lo stupro e il femminicidio.
Art. 2 – PARTECIPANTI – Il concorso è aperto a tutti i soggetti che abbiano compiuto i 18 anni d’età. Non possono partecipare al concorso le persone che fanno parte della giuria tecnica, lo staff di Le Mezzelane e i soci fondatori dell’Associazione Culturale Euterpe.
Art. 3 – QUOTA D’ISCRIZIONE – La partecipazione al concorso è gratuita.
Art. 4 – ELABORATI – I partecipanti potranno presentare un elaborato di loro produzione…
Lorenzo Spurio intervista Idolo Hoxhvogli, autore del libro Introduzione al mondo (2015)
Come dobbiamo interpretare il titolo che hai scelto per la tua opera?
Il titolo Introduzione al mondo non indica la volontà di descrivere il mondo in tutte le sue componenti o nelle sue strutture essenziali. Esaurire il mondo in un libro è un compito impossibile e perciò utopico. Il compito dell’autore e dell’arte è trascendere il fatto bruto per elevarlo a una dimensione superiore rispetto al puro resoconto. Il titolo indica l’esperienza che ognuno di noi fa di alcuni aspetti della realtà. Fare esperienza è questo: introdursi al mondo e alle sue dinamiche. Il libro è suddiviso in tre parti: La città dell’allegria, Civiltà della conversazione, Fiaba per adulti. Queste tre parti sviluppano una forma di introduzione al mondo. La città dell’allegria introduce ad alcune patologie della società contemporanea. Civiltà della conversazione introduce alle contraddizioni della vuota conversazione che opprime i nostri giorni. Fiaba per adulti è l’ingresso tragico di una bambina al mondo attraverso l’orribile esperienza della pedofilia. Il percorso dell’introduzione è questo: società, cittadini, individuo.
L’opera
Quanto c’è di autobiografico nel tuo libro? La letteratura è un modo efficace per raccontare la Storia?
Nego riferimenti diretti alla mia vita, ma in ogni libro c’è anche il suo autore. Quantificare l’elemento autobiografico non è utile, ed è arduo. La vita dell’autore non conta. Quello che conta, nell’opera d’arte, è che il messaggio superi le vicende personali per raggiungere una dimensione collettiva. La letteratura – l’arte in generale – non è solo un modo per raccontare la storia degli altri e di sé: è l’unico modo. Non ci sono alternative, l’arte trasforma una vicenda personale in una vicenda universale, mostra nel volto di un personaggio i volti di un popolo, di una civiltà, di un’epoca: estrae l’universale dal particolare, ricava la Storia dalle storie.
Il processo di scrittura, oltre a inglobare motivi autobiografici, si configura come la ripresa di temi e tecniche utilizzate precedentemente da altri scrittori. Ci sono, dietro ad alcune immagini di Introduzione al mondo, riferimenti alla letteratura colta. Alcune prose – La legge in città, Rovesciando, L’impianto del porco – riprendono un materiale letterario del passato, lo rivisitano e manipolano secondo diverse prospettive e intendimenti.
In Introduzione al mondo la componente ipertestuale è presente. I testi che compongono il libro si citano l’un l’altro, hanno un filo conduttore (allegria, conversazione, pedofilia), sono collegati come i nodi di una rete. Come indicato nella Nota, tre testi sono frutto di una riscrittura attualizzante. Ho utilizzato materiali differenti, è presente – tra i vari piani di cui si compone il testo – anche un pastiche stilistico e concettuale. Pensa a Introduzione al mondo come a una strada. In una strada sono possibili i più svariati incontri e convivono le più marcate differenze. Da qui la coesistenza di testi tra loro diversissimi, ma accomunati dal fatto di essere parte di un intero.
Quali sono i tuoi autori preferiti? Quali sono le tendenze, le correnti e i generi letterari che più ti affascinano?
I miei autori preferiti sono l’Universo e l’Uomo. Autori che hanno contribuito a formare il mio stile sono la strada, il viaggio, la solitudine, i ristoranti con un menù inferiore ai venti euro, la prosa scritta sul ring dai pugni di Marvin Hagler. Le tendenze determinanti sono quella verso la vita e quella verso la morte. La corrente che mi ha più influenzato è quella del Golfo, non tollero invece gli spifferi. Il genere letterario per eccellenza è l’incisione paleolitica. Il miglior libro è la vita: non stanca mai, è piena di colpi di scena e possiamo scriverne qualche pagina.
Hai mai collaborato con altri nel processo di scrittura?
Non ho mai collaborato con altri. Ma la scrittura collettiva è un’operazione interessante e con esiti significativi dal punto di vista editoriale e artistico. È un’occasione di confronto, senza il quale la scrittura si atrofizza e si avvita su se stessa.
Cosa pensi dell’editoria italiana?
Il tema è complesso e la risposta può essere solo abbozzata. Per quanto riguarda l’editoria digitale, credo che l’ebook debba necessariamente essere il futuro per i periodici (non ha senso pubblicare in cartaceo un giornale che il giorno dopo deve essere buttato), per le opere di consultazione (non ha senso pubblicare in cartaceo opere che devono essere continuamente aggiornate) e per i prodotti editoriali che non hanno la necessità di diventare libro. Non credo che il libro possa essere soppiantato in toto, perché il libro e il file rimangono due cose diverse. Per quanto riguarda l’editoria cartacea: l’editoria è un’industria, non solo un’arte, e come tale è regolata dalle leggi del mercato. Tutti gli editori dovrebbero concentrarsi sul catalogo, sviluppando un’offerta editoriale capace di resistere nel tempo.
L’autore del libro, Idolo Hoxhvogli
Premi, concorsi letterari e corsi di scrittura creativa sono importanti per la formazione dello scrittore?
I premi non sono utili per la formazione dello scrittore. Contano solo due cose: la vita e la lettura. Senza la vita, i libri non hanno sostanza; senza la lettura, l’autore non ha le parole. I premi sono utili per farsi conoscere dal pubblico. Non amo i corsi di scrittura. Non credo che al mondo vi sia una scuola di scrittura migliore della lettura. Sfido qualunque docente di scrittura creativa ad essere più utile della lettura di Bukowski, Henry Miller, Robert Walser, Flaiano, Calvino, Gadda o Bolaño. Un aspetto deteriore delle scuole di scrittura è l’omologazione stilistica e tematica.
A quali lettori è adatta la tua opera?
Ai lettori capaci di intendere l’ironia di Antonio Delfini: «Questo autore ignoto che vi si presenta è quasi certamente un imbecille. Però voi non ne siete sicuri. Prendetevi la soddisfazione di dare dell’imbecille a uno sconosciuto con documenti alla mano. Acquistate le mie pubblicazioni». Ai lettori capaci di comprendere le intime ragioni del feroce pessimismo di Emile Cioran: «Se Noè avesse avuto il dono di leggere il futuro sicuramente avrebbe affondato la sua barca». Ai lettori capaci di mantenere la speranza, nonostante la speranza sia, dice Baltasar Gracián, «la più grande falsificatrice della verità».
Idolo Hoxhvogli, Introduzione al mondo, OXP, Napoli 2015.
Sezione A – NARRATIVA * Racconto breve a tema libero
Sezione B – SAGGISTICA * Saggio di argomento umanistico, articolo divulgativo o critica letteraria, recensione, dissertazione
Caratteristica dei testi
I testi possono essere, indifferentemente, editi od inediti. L’importante è che non abbiano ottenuto un premio da podio (1°, 2° o 3°) in un precedente concorso letterario.
È possibile partecipare con testi scritti a quattro mani.
Norme aggiuntive sui testi
I concorrenti si assumono automaticamente la responsabilità della paternità dei testi: l’Associazione PoetiKanten non risponde di eventuali plagi, come di partecipazioni effettuate contro la volontà degli autori e di tutto quanto non rientra nelle proprie competenze qui specificate.
I testi non devono presentare elementi razzisti, pornografici, blasfemi o d’incitamento all’odio, alla violenza, alla discriminazione di ciascun tipo.
Lunghezza dei testi
Per entrambe le sezioni si chiede di inviare testi in formato word muniti di titolo che non superino le 4 cartelle editoriali.
Nel caso della sezione B eventuali note e bibliografia non dovranno essere conteggiate nel quantitativo delle cartelle richieste.
Testi di partecipazione
È possibile partecipare a ciascuna sezione inviando da 1 a 3 testi.
È possibile partecipare ad entrambe le sezioni del premio corrispondendo le relative quote di partecipazione secondo il punto nr. 4.
Tassa di lettura
Per la partecipazione al concorso è richiesto il pagamento di una quota di partecipazione pari a 10 € per ciascun testo presentato. Nel caso si presentino più testi nella stessa sezione o si partecipi ad entrambe le sezioni è richiesto di corrispondere quale quota il totale derivante da 10€ per ciascun testo presentato.
Le modalità di pagamento previsto sono indicate a continuazione.
È richiesto al partecipante di inviare assieme ai suoi materiali copia della ricevuta del pagamento effettuato o trascrizione del CRO del bonifico o dei dati di timbratura dell’Ufficio Postale.
Bonifico
IBAN: IT19N0760102800001029344650
Intestazione: Associazione PoetiKanten
Causale: Concorso Letterario PoetiKanten
Bollettino postale
CC: 001029344650
Intestazione: Associazione PoetiKanten
Causale: Concorso Letterario PoetiKanten
Modalità di invio dei materiali
I materiali (consistenti in testi di partecipazione rigorosamente anonimi, scheda di partecipazione e ricevuta del pagamento effettuato) dovranno pervenire a solo mezzo mail all’indirizzo poetikantenedizioni@gmail.com indicando nell’oggetto “Concorso PoetiKanten”.
La segreteria del Premio provvederà ad inviare mail di conferma ad ogni partecipante che avrà regolarmente inviato la documentazione secondo quanto specificato dal presente bando.
Scadenza di invio
La documentazione completa per partecipare al concorso deve pervenire entro e non oltre la data del 15 Aprile 2016 secondo le indicazioni riportate all’articolo 7.
La Commissione di Giuria
La Commissione di Giuria è composta da esponenti del panorama culturale e letterario: Iuri Lombardi (Presidente di PoetiKanten Edizioni – Presidente del Premio), Lorenzo Spurio (Presidente di Giuria), Alessio De Luca, Rita Barbieri, Grazia Finocchiaro, Massimo Rosati, Raffaele Urraro, Amedeo Di Sora.
Consistenza dei Premi
La Giuria provvederà a indicare i primi tre premiati e una rosa ristretta di Menzioni d’Onore per entrambe le sezioni del Premio. Essi consisteranno in:
1° Premio = Pubblicazione di un libro in cartaceo con PoetiKanten Edizioni nella quantità di copie 50, targa e diploma con motivazione della Giuria
2° Premio = Targa, 100 € e diploma con motivazione della Giuria
3° Premio = Targa e diploma con la motivazione della Giuria
Menzioni d’Onore = Coppa e diploma
A discrezione della Giuria, laddove ulteriori testi risultino meritori di riconoscimento, si procederà con l’attribuzione di eventuali Premi Speciali o Diplomi.
Nel caso in cui non saranno pervenuti una quantità di testi congrua per una sezione o all’interno dello stesso materiale la Giuria non abbia espresso notazioni di merito per particolari opere, l’organizzazione si riserva di non attribuire determinati premi.
Cerimonia di premiazione
La cerimonia di premiazione si terrà in un fine settimana di Ottobre 2016 a Firenze. Informazioni in merito alla data precisa e alla location verranno fornite a tutti i partecipanti con debito preavviso.
Tutti i premiati a vario titolo sono invitati a prendere parte alla cerimonia. I premi in denaro e il premio consistente nella pubblicazione dei libri (1° premio) dovranno necessariamente essere ritirati personalmente o da un delegato. Tutti gli altri premi (targhe, coppe e diplomi) potranno essere inviati per posta dietro pagamento delle relative spese postali.
Disposizioni finali
Prendendo parte al concorso in oggetto si accetta implicitamente ogni articolo di cui si compone il presente bando di partecipazione.
dal titolo/i _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Presa visione del regolamento, ne accetto tutte le condizioni riportate e chiedo di partecipare alla 1° edizione del Concorso Letterario PoetiKanten
Luogo, data Firma
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DICHIARAZIONE
□ Dichiaro che il/i testi che presento è/sono frutto del mio ingegno e che ne detengo i diritti a ogni titolo.
□ Acconsento al trattamento dei dati personali qui riportati in conformità a quanto indicato dalla normativa sulla riservatezza dei dati personali (D. Lgs. 196/03) e all’uso degli stessi per la diffusione di attività inerenti a PoetiKanten Edizioni.
Casa editrice non convenzionale, EDIZIONI OPPOSTO porta avanti con impegno e non poca fatica un progetto di qualità. Infatti, si propone di curare la pubblicazione di opere di scrittori accuratamente selezionati che escano dall’omologazione del mercato editoriale per tematiche e contenuti.
Dal 2015, EDIZIONI OPPOSTO apre il proprio blog a nuovi autori, fornendo loro un ulteriore strumento di confronto con la pubblicazione online dei loro racconti inediti. E chissà, dunque, che i testi più interessanti non trovino una via percorribile nel panorama editoriale. Ma anche se questo non dovesse avvenire, l’autore avrà comunque a disposizione una vetrina per farsi conoscere dal pubblico del web.
Selezioniamo solo racconti inediti.
Per partecipare scrivere a: martinociano@hotmail.it
Formato: Documento word o Open Office. No pdf.
Carattere: 12 Times New Romans
Estensione: Massimo 8 mila caratteri spazi inclusi.
Allegati: Dichiarazione sottoscritta dall’autore della proprietà del racconto, brevissima biografia.
Una sola cosa si può dire per riassumere il mostruoso curriculum artistico di Ninnj Di Stefano
Busà: quarant’anni di poesia alle spalle come editrice, pluripremiata poetessa e giurata in una
moltitudine di premi alle spalle. Poi arrivo io, ilpiccoloVilla, a chiederle se posso scrivere le sue
opinioni sul panorama letterario italiano ed eccola: un fiume in piena di parole che scaturiscono
dal profondo, dai decenni di esperienza e da un’amarezza senza fine per quello che ai suoi occhi è
un disfacimento morale prima ancora che artistico italiano.
È a questo punto d’obbligo chiederle cosa pensa a proposito dell’odierna scena nostrana della
poesia e della letteratura in genere e, già che ci sono, proverò a chiederle qualche ‘dritta’.
Ninnj, come vede il panorama dei nuovi poeti di oggi?
L’odierna scena italiana della poesia mi lascia basita e mi fa paura, tra non molto la poesia
come “oggetto” letterario uscirà di scena completamente, ciò si verificherà non tanto per
assenza di poeti, né perché la poesia decade come oligarchia di culto intellettuale.
Semplicemente per un contraddittorio e una scena di decadimento di valori e di correttezza
intellettuali ai quali nessuno può più opporre rimedio. Ritengo che se non fosse grave
potrebbe apparire buffo in egual misura.
Succede anche questo in Italia, sapete? L’Italia delle contraddizioni, degli anacronismi,
delle antinomie, dei contrasti a cielo aperto? Ecco di quella vi parlo, di quell’italietta da
quattro soldi scarsamente equiparata al progresso indietro di almeno 30 anni rispetto ai partners europei
più consolidati e mastodontici veri mastini del mercato internazionale: I poeti chi sono,
questa brutta razza dannata? Premono e battono per essere introdotti, ahimé…povera gente! Illusi, veri stakanovisti del “rifiuto” insistente e persistente. Ma dove
vogliono andare? Cosa pretendono? Sono malvisti, ridotti al ruolo di sudditanza a causa della
incuria dell’indifferenza e del malcostume degli editori governativi di non tenerli in
considerazione, essi sono obbligati a ripiegare sulle case editrici meno blasonate,
cadendo in mano ad un sottobosco che ne intercetta solo l’introito. Eppure la vena
letteraria italiana sarebbe una risorsa per il paese in crisi… Sempre meglio che un ventre piatto dalla fame che ci sorprenderà alle spalle, d’improvviso,
come una catastrofe, che nessuno ha giudicato tale fino al momento di esserne subissati.
È noto che fra te ed il mondo editoriale italiano non corre buon sangue.
Cosa non funziona e perché?
Gli editori italiani di rango (noblesse oblige) volgono altezzosi e indifferenti le loro
attenzioni alla narrativa straniera, sempre proni a dare ad altre nazionalità onori e
gloria perpetrando un insulto agli autori nostrani.
I direttorini editoriali grandi marche, per lo più giovani baldanzosi e bizzarri, fortemente
vanitosi che da loro stessi, in piena autonomia gestiscono la sponda editoriale,
autodefininendosi da soli padreterni, o “deus ex machina” intricati nella politica nostrana,
ammanigliati coi più alti vertici dell’establishement, fanno gli snob, con gli scrittori
(e i poeti) disdegnando le loro opere, senza neppure dar loro un’occhiata di demerito.
Siatene certi che dal filtro intransigente transita però l’amico dell’amico, il vicino di casa,
l’anonimo sconosciuto al quale è giusto dare credito intellettuale, mentre non vale niente
quello che dice o scrive la “massa” fluida, il corpo senza testa di tanti anonimi illusi…
Così definiscono l’onda anomala degli scribacchini: una marea di gente megalomane che
senza avere le carte in regola si mette in testa di sfondare…si spranghino le porte, si butti nella spazzatura ogni opera inedita, ogni romanzo o
raccolta di poesie provenienti da pianeti sconosciuti, tanto è “fuffa” senza sospettare
che tra cotanto pattume, ci possa essere il Pirandello della situazione, il Vate della poesia,
il solipsista silenzioso che fa la differenza.
Ma tant’è così è se vi pare: la compattezza è d’obbligo, l’ostilità a leggere “robaccia” del
popolo, senza l’avallo o il nullaosta di camerille, di congreghe, o altri rimestamenti/
accomodamenti è necessaria perché questi “individui” imparino la lezione: non si entra
senza la chiave, è severamente
vietato.
Qual è l’errore tecnico più frequente che riscontri nelle nuove leve e cosa
suggerisci per porvi rimedio?
Io non sono “nessuno” e non posso suggerire nulla, anche perché ho ricevuto anch’io porte
in faccia…ma non mi preoccupo di questo, vi passerò da morta, perché sono in grado di
valutare (e molto severamente) meriti e demeriti di chi opera in campo, sono feroce con
me stessa tanto quanto lo sono quei bellimbusti che non si peritano di rispondere neppure
con un rigo di diniego ai fantomatici appelli.
E degli autori che si autopubbliccano cosa pensi? Sbagliano o sono una
risorsa in più per la letteratura italiana?
Degli autori che si autotassano per le loro pubblicazioni penso che sono una piccola
risorsa in un momento di crisi obiettiva, di oscuramento delle capacità imprenditoriali
del paese, una piccolissima addizionale riserva economica che fa vivacchiare i poveri
cristi, ma non cambia il principio e la portata del fenomeno. Siamo un popolo che non
potrà progredire, non potrà andare troppo lontano, perché troppe sono le incongruenze,
le detrazioni morali, le defaillances del sistema. Ci fa difetto l’intelligenza, l’amor proprio, il senso del dovere, l’orgoglio,
siamo pecore in un recinto di caproni, per via deduttiva dovremmo essere già naufragati, salva il famoso humour, l’allegria degenere, la irrefrenabile ironia di saper sopportare
impunemente la defenestrazione di ogni categoria pensante (vedasi scuola, ricerca etc).
Ma ancora per quanto tempo?
Qual è per Ninnj lo scopo della poesia?
Per me è la vita, non credo lo sia per tutti, la vetrina della vanità dà per scontato il suo
“fine” che è invece un mezzo per elevarsi sempre più alla condizione di homo sapiens.
Io conduco imperterrita la mia battaglia per la poesia da quarant’anni, senza mai una
defezione, un ravvedimento, senza guarigione, dalla poesia quando è vera non si guarisce
mai, è un morbo che t’infetta, un virus che ti contamina l’anima, la si ama più della
propria vita, perché essa è espressione primaria della propria coscienza morale.
Ne ho combattuto i detrattori mostrando unghie e denti a coloro che non credono
nelle capacità catartiche di questa risorsa umana. La poesia mi dà gioia, serenità
nei momenti difficili, mi conduce per mano da quando avevo tredici anni.
Non l’ho mai abbandonata, la mia fedeltà assoluta alla causa vorrà pure dire
qualcosa, la considero la mia seconda pelle.
Una domanda che non ti hanno mai fatto ma cui avresti sempre voluto
rispondere.
Una domanda che non mi hanno mai fatta? Perché scrivo? Risponderò con tutta
sincerità, non lo so: madre natura mi ha dotato di un cervello vigile e lucido, cerco
disperatamente di metterlo a disposizione degli altri, non so sinceramente se vi riesco,
l’intenzione è quella di aprire punti di riferimento, fare da battistrada a risolvere
incongruenze e defezioni. Non dimenticate che il mio segno zodiacale è acquario:
portatrice di bene per antonomasia, infatti è contrassegnato da una fanciulla
che regge una giara d’acqua, quale bene più grande!
C’è amarezza ma no cattiveria in queste parole asciutte che fanno soltanto
riflettere, non lasciano nulla da aggiungere nulla.
E per chi non la conoscesse, ecco il “breve” curriculum della Di Stefano Busà: solo un
riassunto, tanto per gradire.
Ninnj Di Stefano Busà
Ninnj Di Stefano Busà
Nata a Partanna, vissuta nella prima infanzia in Sicilia, ha iniziato a scrivere, incoraggiata da Salvatore Quasimodo, suo corregionale e amico di famiglia.
Tra i ventitre libri pubblicati che le hanno valso alcuni dei premi letterari più
prestigiosi, ricordiamo almeno gli ultimi titoli: Tra l’onda e la risacca (2007),
L’Assoluto perfetto (2010), Quella luce che tocca il mondo(2011), La traiettoria
del vento (2012), Il sogno e la sua infinitezza (2012), La distanza è sempre la
stessa (2013), Eros e la nudità (2013), Ellittiche stelle (2013). In saggistica:
Il valore di un rito onirico (New York, 1990; L’Estetica crociana e i problemi
dell’arte (1986). E’ collocata nella Storia della Letteratura Italiana (6 vol. per i Licei
e Scuole superiori, Ed. Simone). Si occupa di critica letteraria, saggistica, giornalismo,
narrativa. Un suo romanzo: Soltanto una vita è uscito con Kairos Editore nel 2014.
Ricopre il ruolo di Presidente di un programma culturale internazionale con il
Governo e il Consolato dell’Ecuador, di cui è stata insignita per meriti letterari
dell’onorificenza di Gran Dignitario. Per Kairos Ed. 2013 ha curato l’Archivio Storico 1990-2012 per le Scuole: L’Evoluzione delle forme poetiche (un ventennio dei più rilevanti
Possono partecipare autori con opere a tema libero purché inedite, scritte in lingua italiana. Le opere di autori stranieri dovranno essere accompagnate dalla traduzione.
L’iniziativa editoriale si articola in due sezioni: SEZIONE A: Poesia (Da 30 a 50 poesie raccolte in fascicolo).
SEZIONE B: Narrativa (romanzo, saggio o raccolta di racconti non superiore alle 50 cartelle dattiloscritte).
Non è consentita la partecipazione ad entrambe le sezioni.
Le opere devono pervenire all’Associazione Culturale “Il Paese che non c’è” – via Sant’Alessandro, 32 – 24121 Bergamo, a mezzo posta prioritaria, entro la scadenza del 31 GENNAIO 2013.
Di ogni composizione devono essere inviate 3 (tre) copie dattiloscritte o fotocopiate purché leggibili. Solo una copia dovrà contenere nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico ed email del concorrente.
Saranno scartate, senza che sia dovuta comunicazione al concorrente, quelle opere che non risponderanno a quanto richiesto nei precedenti articoli.
Le opere non saranno restituite. L’Associazione non è tenuta ad alcuna comunicazione sull’esito del concorso ai concorrenti non premiati o segnalati; i risultati del premio saranno resi noti mediante pubblicazione sulla stampa specializzata.
I nomi dei componenti la giuria saranno resi noti durante la cerimonia di premiazione che si terrà in data e luogo da destinarsi.
Al vincitore verrà offerta la pubblicazione. I primi dieci classificati riceveranno interessanti proposte editoriali.
E’ gradito un libero contributo da inviare con gli elaborati.
La partecipazione all’iniziativa editoriale implica l’accettazione incondizionata di tutte le norme del presente regolamento. Per ogni controversia è competente il Comitato Organizzatore.
Considerato il laborioso compito della giuria, si ringraziano gli autori che avendone la possibilità, invieranno le proprie opere prontamente e non nei giorni prossimi la scadenza.