XXX Concorso di Poesia “Città di Porto Recanati – Premio Speciale Renato Pigliacampo”, il verbale di giuria

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XXX Edizione del Concorso Internazionale di Poesia “Città di Porto Recanati – Premio Speciale Renato Pigliacampo”

 

Verbale di Giuria
La Commissione di Giuria della XXX edizione del Concorso Internazionale di Poesia «Città di Porto Recanati», composta da Lorenzo Spurio (Presidente), Rosanna Di Iorio, Emilio Mercatili, Loretta Stefoni e Rita Muscardin, dopo attenta operazione di lettura e valutazione delle 266 opere presentate a concorso, ha stabilito la graduatoria finale dei vincitori e dei premiati a vario titolo.

Inoltre, per ricordare degnamente il prof. Renato Pigliacampo e come previsto dal bando di partecipazione, si è conferito il “Premio Speciale Renato Pigliacampo” a un’opera particolarmente meritevole per tematiche, aspetti, elementi o rimandi all’opera e alla vita di Renato Pigliacampo, fondatore di questo Premio. Contestualmente, vengono consegnati Diplomi Speciali “In memoria di Renato Pigliacampo” per opere poetiche significative su tematiche relative all’universo della sordità, delle minoranze sensoriali o dell’impegno civico.

VINCITORI ASSOLUTI (targa, motivazione e premio in denaro: 1°: 500 €; 2°: 300 €; 3°: 200 €)

1° Premio: FRANCO FIORINI di Veroli (FR) con la poesia “Non dirmi dell´inverno”
2° Premio: STEFANO BALDINU di San Pietro in Casale (BO) con la poesia “Alice e la sua meraviglia”
3° Premio: UMBERTO VICARETTI di Luco de’ Marsi (AQ) con la poesia “Montaliana”

PREMIATI (targa)

4° Premio: TULLIO MARIANI di Molino di Quosa (PI) con la poesia “Ballata dei vecchi ricordi”
5° Premio: CARMELO CONSOLI di Firenze con la poesia “La città che non esiste”
6° Premio: ALFREDO RIENZI di Venosa (PZ) con la poesia “La questione del Nibbio”
7° Premio Ex-Aequo: NUNZIO BUONO di Casorate Primo (PV) con la poesia “Se rimani”
7° Premio Ex-Aequo: VALERIA D’AMICO di Foggia con la poesia “Ode al figlio morto”
8° Premio: ROBERTO RAGAZZI di Trecenta (RO) con la poesia “L’ultimo volo”
9° Premio Ex-Aequo: SARO MARRETTA di Spiegel – Berna (Svizzera) con la poesia “Qui non ci manca il pane”
9° Premio Ex-Aequo: DAVIDE ROCCO COLACRAI di Terranuova Bracciolini (AR) con la poesia “I girasoli”
10° Premio: VALERIA GROPPELLI di Crema con la poesia “Nevica Annetta”

MENZIONE D’ONORE (diploma)

GIOVANNI TROIANO di Trebisacce (CS) con la poesia “Rrgjërí Kaìnit”
STEFANO VITALE di Torino con la poesia “Chiudere i porti…”
ALESSANDRO INGHILTERRA di Genova con la poesia “Fiore d’inverno”
GIULIO REDAELLI di Albiate (MB) con la poesia “Alice dei desideri”
ANNA ELISA DE GREGORIO di Ancona con la poesia “La leggerezza dei vecchi”
FRANCA DONÀ di Cigliano (VC) con la poesia “Tra queste quattro nuvole”

PREMIO SPECIALE DEL PRESIDENTE DI GIURIA (targa e motivazione)
IDA CECCHI di Barberino di Mugello (FI) con la poesia “Troviamoci adesso”

PREMIO SPECIALE “RENATO PIGLIACAMPO” (targa e motivazione)
MARIATERESA LA PORTA di Venafro (IS) con la poesia “Nel lento divenire”

DIPLOMI SPECIALI “IN MEMORIA DI RENATO PIGLIACAMPO” (diploma)

ROSANNA GIOVANDITTO di Pescara con la poesia “L’ultimo viaggio del genio incompreso”
LUIGI ANTONIO PILO di Messina con la poesia “Il grido del silenzio”
CRISTIANA FILIPPONI di Jesi (AN) con la poesia “Lascia la culla del silenzio”

PREMIO SPECIALE “ALLA CARRIERA” (fuori concorso)
LUCIANO PELLEGRINI di Spoleto (PG)
PREMIAZIONE
Tutti i vincitori e i premiati a vario titolo sono invitati a partecipare alla Cerimonia di Premiazione che si terrà sabato 14 settembre 2019 alle ore 17:00 presso la Pinacoteca “Moroni” all’interno del Castello Svevo (Piazza Fratelli Brancondi) di Porto Recanati (Macerata). In apertura all’evento si terrà la presentazione al pubblico di Non oltre le porte del sole (2018) il romanzo postumo del prof. Renato Pigliacampo.

Si evidenzia che i premi in denaro saranno consegnati solamente in presenza del vincitore o eventuale delegato e non saranno spediti. La delega dovrà pervenire esclusivamente a mezzo e-mail all’indirizzo: poesia.portorecanati@gmail.com entro il 10/09/2019. Gli altri premi, qualora non vengano ritirati il giorno della premiazione, potranno essere spediti, dopo pagamento delle relative spese di spedizione.

Durante la premiazione sarà presente una lettrice che darà lettura alle opere vincitrici. Si richiede una comunicazione di conferma sulla propria presenza entro e non oltre il 07/09/2019; nella stessa comunicazione si dovrà indicare se la poesia verrà letta dall’autore o se si preferisce che venga letta dalla lettrice.

LORENZO SPURIO – Presidente di Giuria
MARCO PIGLIACAMPO – Segretario del Premio
Porto Recanati, lì 23 Agosto 2019

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XXX Concorso di Poesia “Città di Porto Recanati” nel ricordo di Pigliacampo. Il bando di partecipazione

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CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA “CITTA’ DI PORTO RECANATI”    PREMIO SPECIALE “RENATO PIGLIACAMPO”  XXX EDIZIONE

     

Il Concorso Internazionale di Poesia “Città di Porto Recanati”, fondato e organizzato per quasi trent’anni dal prof. Renato Pigliacampo (1948-2015)[1], poeta, scrittore e professore sordo, è uno dei più longevi dell’intera Regione Marche. Negli anni esso ha raccolto testi poetici di pregevole fattura e di elevato valore civile, frequentemente incentrati sulle difficoltà sociali, sulla disuguaglianza, sulla denuncia delle ingiustizie e sul riscatto degli oppressi, tematiche centrali dell’impegno umano del suo fondatore.

Nel 2015, al decesso del professore, la famiglia Pigliacampo – incoraggiata e sostenuta tecnicamente dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio che collaborò col professore negli ultimi anni – ha deciso di portarlo avanti con lo stesso impegno e finalità: dar voce a coloro che spesso nella società non hanno la capacità di dire la propria. Da allora si è aggiunto un ulteriore premio identificato come “Premio Speciale Renato Pigliacampo”, conferito a una poesia considerata particolarmente vicina alla vita e ai contenuti lirici del fondatore del concorso, quali la disabilità sensoriale o la battaglia per i diritti degli handicappati. Tale premio è stato assegnato negli anni a Rita Muscardin di Savona (2015), Rosanna Giovanditto di Pescara (2016), Flavio Provini di Milano (2017) e Dina Ferorelli di Bari (2018).

 

 BANDO DI PARTECIPAZIONE

 

 1 – Ogni partecipante può inviare un massimo di due poesie.

I testi possono avere una lunghezza massima di 50 versi.

I testi possono essere editi o inediti ma l’autore dovrà dichiarare di possedere i diritti a ogni titolo e di esserne proprietario a ogni diritto. Essi potranno essere, indifferentemente, risultati meritori di premi da podio o speciali in precedenti premi letterari.

I testi possono essere in lingua, dialetto o lingua straniera. Nel caso di testi poetici in dialetto e lingua straniera è necessario allegare anche la traduzione in lingua italiana.

Il tema è libero, tuttavia si consiglia di trattare tematiche relative alle problematiche sociali, alle discapacità sensoriali, alle disuguaglianze, alla disabilità, alla povertà, alla solitudine degli anziani, all’odissea dei migranti e dei profughi, ecc., tematiche per le quali fu istituito il Premio quasi trent’anni fa.

 

2 – È richiesto il contributo di partecipazione a copertura delle spese di segreteria fissato a 20,00 € (VENTI Euro). Il versamento potrà avvenire con una delle seguenti modalità:

 

  1. POSTE PAY N° 5333 1710 2372 6843

INTESTAZIONE: Marco Pigliacampo

CODICE FISCALE: PGLMRC75E07E958C

CAUSALE: XXX Concorso “Città di Porto Recanati”

(Il versamento si può fare dagli Uffici Postali e dai tabaccai abilitati)

 

  1. BONIFICO BANCARIO

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INTESTAZIONE: Marco Pigliacampo

CAUSALE: XXX Concorso “Città di Porto Recanati”

 

3 – Per prendere parte al concorso è richiesto di inviare le proprie poesie per posta elettronica all’indirizzo poesia.portorecanati@gmail.com entro e non oltre il 25 luglio 2019 specificando nell’oggetto “XXX Concorso Città di Porto Recanati”.

Il poeta dovrà inviare in un’unica e-mail in seguenti materiali:

  1. I testi delle poesie senza riferimenti alla propria identità in formato Word. Ogni poesia va presentata su un file a parte.
  2. Un file Word contenente i seguenti materiali:

nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza completo (Via, città, cap.), telefono fisso e cellulare, indirizzo mail e queste attestazioni come seguono:

  • Dichiaro di essere l’unico autore delle poesie e di detenere i diritti a ogni titolo.
  • Acconsento il trattamento dei miei dati personali secondo la normativa vigente nel nostro Paese (D. Lgs 196/2003 e GDPR) alla Segreteria del Concorso per i fini istituzionali legati alla organizzazione, promozione e diffusione del XXX Concorso Internazionale di Poesia “Città di Porto Recanati”.
  1. La copia della ricevuta di versamento del contributo a copertura delle spese di segreteria.

 

4 – La Commissione di Giuria leggerà le opere pervenute in forma rigorosamente anonima e provvederà a scegliere le dieci poesie vincitrici.

I primi tre classificati riceveranno premi in denaro, così ripartiti: 1° Classificato 500,00€, 2° Classificato 300,00€ e il 3° Classificato 200,00€. Tutti i poeti premiati dal 1° al 10° posto riceveranno una targa personalizzata. Nell’eventualità di punteggi pari-merito la Commissione di Giuria ha la facoltà di proporre ex-aequo per le posizioni dal 4° al 10°.

La Giuria assegnerà il Premio Speciale “Renato Pigliacampo” 2019 a una poesia che sarà considerata particolarmente vicina alla vita e ai contenuti lirici del fondatore del concorso, il prof. Renato Pigliacampo, quali la disabilità sensoriale o la battaglia per i diritti degli handicappati.

A discrezione della Giuria verranno assegnati, quali ulteriori riconoscimenti, un numero di “Diplomi per Menzione d’Onore” e “Diplomi Speciali Renato Pigliacampo”.

 

5 – La Commissione di Giuria è formata da esponenti del panorama culturale e letterario ed è così composta: Lorenzo Spurio (poeta e critico letterario – Presidente), Rosanna Di Iorio (poetessa), Rita Muscardin (poetessa), Emilio Mercatili (poeta) e Loretta Stefoni (poetessa).

Oltre a stilare la graduatoria dei dieci poeti vincitori, la Commissione di Giuria scriverà e renderà pubbliche le motivazioni relative ai primi dieci premi e al Premio Speciale “Renato Pigliacampo”. Il Verbale della Giuria, con l’elenco di tutti i nominativi dei premiati e dei segnalati e le decisioni ultime della Commissione di Giuria, sarà inviato via e-mail a tutti i poeti partecipanti e reso pubblico online.

6 – La cerimonia di premiazione si terrà presso la Pinacoteca Civica “Moroni” all’interno del Castello Svevo a Porto Recanati (MC) il 14 settembre 2019.

7 – Nell’occasione del trentennale del Concorso “Città di Porto Recanati” l’organizzazione si riserva di produrre un’eventuale antologia a ricordo di tale progetto culturale che nel corso degli anni ha aggregato attorno alla figura del prof. Pigliacampo tanti poeti, consensi critici e permesso di far emergere o confermare talenti a livello nazionale. In tale antologia figureranno alcuni testi vincitori delle passate edizioni con particolare attenzione ai testi dedicati al prof. Pigliacampo, unitamente a una nota bio-bibliografica del Fondatore del Concorso con la finalità di far meglio conoscere la densa attività letteraria del professore e il suo strenuo impegno in campo poetico. L’organizzazione si riserva di valutare l’inserzione dei testi dei vincitori di tale edizione nell’antologia e le eventuali condizioni che verranno comunicate tempestivamente ai finalisti vincitori.

8 – Ai sensi del D.Lgs 196/2003 e del Regolamento Generale sulla protezione dei dati personali n°2016/679 (GDPR) il partecipante acconsente al trattamento, diffusione e utilizzazione dei dati personali da parte della Segreteria Organizzativa del XXX Concorso Internazionale “Città di Porto Recanati” che li utilizzerà per i fini inerenti al concorso in oggetto.

9 – Il bando di concorso è costituito da 9 (nove) articoli compreso il presente. La partecipazione al concorso implica l’accettazione tacita e incondizionata di tutti gli articoli che lo compongono.

        

La Famiglia Pigliacampo

 Il Presidente di Giuria

  

INFO: poesia.portorecanati@gmail.com

 

[1] Per prendere visione il profilo bio-bibliografico del prof. Renato Pigliacampo si consiglia la pagina presente su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Renato_Pigliacampo nonché il suo sito personale: www.renatopigliacampo.it Su quest’ultimo sono presenti anche saggi e relazioni per la sua presenza a convegni, testi poetici, recensioni e altre dissertazioni.

Sabato 22 sett. la premiazione della XXIX edizione del Concorso di Poesia “Città di Porto Recanati”

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Sabato 22 settembre alle ore 17:30 presso la Pinacoteca “Moroni” di Porto Recanati (all’interno del Castello Svevo, in Piazza Fratelli Brancondi) si terrà l’attesa cerimonia di premiazione della XXIX edizione del Concorso Internazionale di Poesia “Città di Porto Recanati” fondato, più di trent’anni fa (per alcune edizioni non si tenne) dal poeta, scrittore e saggista prof. Renato Pigliacampo.

Un concorso, il “Città di Porto Recanati”, che negli anni ha raccolto testi poetici di pregevole fattura e di elevato valore civile, frequentemente incentrati sulle difficoltà sociali, sulla disuguaglianza, sulla denuncia delle ingiustizie e sul riscatto degli oppressi, tematiche centrali dell’impegno umano del suo fondatore.

Dall’anno della morte del prof. Pigliacampo (docente all’Università di Macerata) avvenuta nel 2015, la famiglia Pigliacampo ha deciso di portare avanti l’iniziativa letteraria (uno dei concorsi più longevi della Regione dove, negli anni, si sono affermati poeti noti o che lo sarebbero diventati a livello nazionale) con il sostegno e la collaborazione attiva del poeta e critico letterario jesino Lorenzo Spurio che con Pigliacampo collaborò a varie iniziative negli ultimi tempi. Lo stesso professore lo volle quale Presidente di Giuria del Premio nella XXIV edizione nel 2013 e da allora presiede la Giuria di questo premio dove figurano, quali membri, esponenti del panorama poetico e letterario nazionale: Rosanna Di Iorio (di Chieti), Rita Muscardin (di Savona), Emilio Mercatili (di Martinsicuro – Teramo) e Lella De Marchi (di Pesaro).

Questa la graduatoria finale dei vincitori diffusa a mezzo internet alla fine di agosto: il podio è così costituito: il 1° Premio ad Antonio Damiano di Latina con la poesia “Terre lontane”; 2° Premio a Davide Rocco Colacrai di Terranuova Bracciolini (Arezzo) con la poesia “Francesco giocava con le bambole”; 3° Premio a Loretta Stefoni di Civitanova Marche (Macerata) con la poesia “La luce nella carne”. Ulteriori componimenti poetici sono stati premiati per la loro qualità dal 4° al 10° premio: Ivana Federici di Pianello Vallesina (Ancona), Franca Donà di Cigliano (Vercelli), Stefano Baldinu di San Pietro in Casale (Bologna) con una poesia in dialetto sardo, Anna Elisa De Gregorio di Ancona, Franco Fiorini di Veroli (Frosinone), Tommaso Cimino di Lentini (Siracusa), Mara Penso di Venezia e Valeria D’Amico di Foggia.

Nel corso della serata verranno attribuiti anche alcuni premi speciali: il Premio Speciale del Presidente di Giuria che sarà conferito a Rosanna Spina di Viggiano (Potenza) per la poesia “In ogni luogo amato ancora esisti”; il Premio Speciale “Renato Pigliacampo” a Dina Ferorelli di Bitetto (Bari) con la poesia “Viandante”.

Tale premio viene conferito a una poesia che viene considerata particolarmente vicina alla vita e ai contenuti lirici del fondatore del concorso, quali la disabilità sensoriale o la battaglia per i diritti degli handicappati. Sempre in memoria del prof. Renato Pigliacampo verranno consegnati i diplomi speciali in sua memoria a Flavio Provini di Milano (già vincitore del Premio Speciale “Renato Pigliacampo” nell’edizione precedente), Luciana Salvucci di Colmurano (Macerata) e Vincenzo Monfregola di Napoli (già vincitore del 1° Premio assoluto dell’edizione 2016).

In sala il Presidente di Giuria darà lettura alle motivazioni critiche di conferimento dei premi da podio e dei premi speciali; si ricorderà il poeta Renato Pigliacampo anche mediante la lettura di alcuni suoi testi che verranno proposti dalla lettrice Tiziana Bonifazi. La stessa presterà la voce per la lettura dei testi risultati vincitori alla competizione poetica.

Evento liberamente aperto al pubblico.

 

ALCUNI SCATTI DELLA CERIMONIA DI PREMIAZIONE

 

XXIX Concorso “Città di Porto Recanati” – il verbale di Giuria. Premiazione il 22 sett. alla Pinacoteca “Moroni”

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VERBALE DI GIURIA

La Commissione di Giuria della XXIX edizione del Concorso Internazionale di Poesia «Città di Porto Recanati», composta da Lorenzo Spurio (Presidente), Lella De Marchi, Rosanna Di Iorio, Emilio Mercatili e Rita Muscardin, dopo attenta operazione di lettura e valutazione delle 195 opere presentate a concorso, ha stabilito la graduatoria finale dei vincitori e dei premiati a vario titolo. 
Inoltre, per ricordare degnamente il prof. Renato Pigliacampo, si è conferito il “Premio Speciale Renato Pigliacampo” a un’opera particolarmente meritevole per tematiche, aspetti, elementi o rimandi all’opera e alla vita di Renato Pigliacampo, fondatore di questo Premio. Contestualmente, vengono consegnati Diplomi Speciali “In memoria di Renato Pigliacampo” per opere poetiche significative su tematiche relative all’universo della sordità, delle minoranze sensoriali o dell’impegno civico.

 
VINCITORI ASSOLUTI
(Ricevono targa e premio in denaro: 1° premio: 500 €; 2° premio: 300€; 3° premio: 200 €)
1° Premio: ANTONIO DAMIANO di Latina con la poesia “Terre lontane”
2° Premio: DAVIDE ROCCO COLACRAI di Terranuova Bracciolini (AR) con la
poesia “Francesco giocava con le bambole”
3° Premio: LORETTA STEFONI di Civitanova Marche (MC) con la poesia “La luce
nella carne”

 
PREMIATI CON TARGA
4° Premio: IVANA FEDERICI di Pianello Vallesina (AN) con la poesia
“Quando la parola non arriva”
5° Premio ex-aequo: FRANCA DONA’ di Cigliano (VC) con la poesia “Ritrovarti”
5° Premio ex-aequo: STEFANO BALDINU di S. Pietro in Casale (BO) con la
poesia “Su non amore sou lassat a mie lchentaza peraulas”
6° Premio: ANNA ELISA DE GREGORIO di Ancona con la poesia “Che fanno i
vecchi tutto il giorno”
7° Premio: FRANCO FIORINI di Veroli (FR) con la poesia “Non è deriva”
8° Premio: TOMMASO CIMINO di Lentini (SR) con la poesia “Arance”
9° Premio: MARA PENSO di Venezia con la poesia “Tu non sai”
10° Premio: VALERIA D’AMICO di Foggia con la poesia “La ragazza speciale”

 
PREMIO SPECIALE DEL PRESIDENTE DI GIURIA
Premiato con targa
ROSANNA SPINA di Viggiano (PZ) con la poesia “In ogni luogo amato ancora esisti”

 
PREMIO SPECIALE “RENATO PIGLIACAMPO”
Premiato con targa
DINA FERORELLI di Bitetto (BA) con la poesia “Viandante”

 
DIPLOMI SPECIALI “IN MEMORIA DI RENATO PIGLIACAMPO”
– FLAVIO PROVINI di Milano con la poesia “L’opera d’arte”
– LUCIANA SALVUCCI di Colmurano (MC) con la poesia “Scale di luce”
– VINCENZO MONFREGOLA di Napoli con la poesia “Sono quel che sono”

 
PREMIAZIONE
Tutti i vincitori e i premiati a vario titolo sono invitati a partecipare alla Cerimonia di Premiazione che si terrà sabato 22 settembre 2018 alle ore 17:30 presso la Pinacoteca “Moroni” all’interno del Castello Svevo di Porto Recanati (Piazza Fratelli Brancondi).
Si evidenzia che i premi in denaro saranno consegnati solamente in presenza del vincitore o eventuale delegato e non saranno spediti. La delega dovrà pervenire esclusivamente a mezzo e-mail all’indirizzo: poesia.portorecanati@gmail.com almeno 5 giorni prima della premiazione.  Gli altri premi (targhe e attestati), qualora non vengano ritirati il giorno della premiazione, saranno spediti, dopo pagamento delle relative spese di spedizione.

 
NOTIZIE IMPORTANTI: CONFERMA DI PRESENZA
Durante la cerimonia di premiazione sarà presente una lettrice che darà lettura alle opere vincitrici. Si richiede una comunicazione di conferma sulla presenza alla cerimonia; nella stessa comunicazione si dovrà indicare se la poesia verrà letta dall’autore o dalla lettrice. Tale comunicazione dovrà pervenire esclusivamente a mezzo mail entro il 14 settembre 2018.

 
LORENZO SPURIO – Presidente di Giuria 

MARCO PIGLIACAMPO – Segretario del Premio

 

Porto Recanati (MC), 22 Agosto 2018

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XXIX Concorso Int.le di Poesia “Città di Porto Recanati” – Premio Speciale “Renato Pigliacampo” (edizione 2018): il bando di partecipazione

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Il concorso internazionale di poesia “Città di Porto Recanati”, fondato e organizzato per quasi trent’anni dal prof. Renato Pigliacampo, poeta, scrittore e professore sordo, è uno dei più longevi dell’intera Regione Marche. Negli anni esso ha raccolto testi poetici di pregevole fattura e di elevato valore civile, frequentemente incentrati sulle difficoltà sociali, sulla disuguaglianza, sulla denuncia delle ingiustizie e sul riscatto degli oppressi, tematiche centrali dell’impegno umano del suo fondatore.

Nel 2015, al decesso del professore, la famiglia Pigliacampo – incoraggiata e sostenuta tecnicamente dal poeta e scrittore dott. Lorenzo Spurio che collaborò col professore negli ultimi anni – ha deciso di portarlo avanti con lo stesso impegno e finalità: dar voce a coloro che spesso nella società non hanno la capacità di dire la propria. Da allora si è aggiunto un ulteriore premio identificato come “Premio Speciale Renato Pigliacampo”, conferito a una poesia che viene considerata particolarmente vicina alla vita e ai contenuti lirici del fondatore del concorso, quali la disabilità sensoriale o la battaglia per i diritti degli handicappati. Tale premio è stato assegnato a Rita Muscardin – Savona (2016), Rosanna Giovanditto – Pescara (2017) e Flavio Provini – Milano (2017).

  

BANDO DEL CONCORSO

  

1 – Ogni partecipante può inviare un massimo di due poesie.

I testi possono avere una lunghezza massima di 50 versi.

I testi possono essere editi o inediti ma l’autore dovrà dichiarare di possedere i diritti a ogni titolo e di esserne proprietario a ogni diritto. Essi potranno essere, indifferentemente, risultati meritori di premi da podio o speciali in precedenti premi letterari.

I testi possono essere in lingua, dialetto o lingua straniera. Nel caso di testi poetici in dialetto e lingua straniera è necessario allegare anche la traduzione in lingua italiana.

Il tema è libero, tuttavia si consiglia di trattare tematiche relative alle problematiche sociali, alle discapacità sensoriali, alle disuguaglianze, alla disabilità, alla povertà, alla solitudine degli anziani, all’odissea dei migranti e dei profughi, ecc., tematiche per le quali fu istituito il Premio quasi trent’anni fa.

 

2 – Per prendere parte al concorso a ogni partecipante è richiesto di inviare le proprie poesie esclusivamente per posta elettronica a poesia.portorecanati@gmail.com

Le poesie dovranno essere inviate entro e non oltre il 25 luglio 2018 specificando nell’oggetto “XXIX Concorso Città di Porto Recanati”.

Il poeta dovrà inviare in un’unica e-mail in seguenti materiali:

  1. I testi delle poesie senza riferimenti alla propria identità in formato Word. Ogni poesia va presentata su un file a parte.
  2. Un file Word contenente i seguenti materiali:

nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza completo (Via, città, cap), telefono fisso e cellulare, indirizzo mail e queste attestazioni come seguono:

  • Dichiaro di essere l’unico autore delle poesie e di detenere i diritti a ogni titolo.
  • Acconsento il trattamento dei miei dati personali secondo la normativa vigente nel nostro Paese per i fini istituzionali legati alla organizzazione, promozione e diffusione del Concorso di Poesia “Città di Porto Recanati”.
  1. La copia della ricevuta di versamento del contributo a copertura delle spese di segreteria.

 

3 – È richiesto il contributo di partecipazione a copertura delle spese di segreteria fissato a 20 €. Il versamento potrà avvenire con una delle seguenti modalità:

 

  1. PostePay n. 5333 1710 2372 6843

Intestazione: Marco Pigliacampo

Codice fiscale: PGLMRC75E07E958C

Causale: XXIX Concorso Città di Porto Recanati

(Il versamento si può fare dagli Uffici Postali e dai tabaccai abilitati)

 

  1. Bonifico bancario

IBAN IT29J 07601 05138 276234476237

Intestazione: Marco Pigliacampo

Causale: XXIX Concorso Città di Porto Recanati

 

4 – La Commissione di Giuria leggerà le opere pervenute in forma rigorosamente anonima e provvederà a scegliere le dieci poesie vincitrici.

I primi tre classificati riceveranno premi in denaro, così ripartiti: 1° Classificato 500€, 2° Classificato 300€ e il 3° Classificato 200€. Tutti i poeti premiati dal 1° al 10° posto riceveranno una targa personalizzata. Nell’eventualità di punteggi pari-merito la Commissione di Giuria ha la facoltà di proporre ex-aequo per le posizioni dal 4° al 10° che dovranno ottenere il parere ultimo e definitivo da parte del Presidente.

La Commissione di Giuria assegnerà il Premio Speciale Renato Pigliacampo 2018 a una poesia che sarà considerata particolarmente vicina alla vita e ai contenuti lirici del fondatore del concorso, il prof. Renato Pigliacampo, quali la disabilità sensoriale o la battaglia per i diritti degli handicappati. Infine si riserva la facoltà di riconoscere ulteriori premi speciali, menzioni d’onore, menzioni di merito o attestati d’incoraggiamento.

 

5 – La Commissione di Giuria è composta da esponenti del panorama culturale e letterario ed è presieduta dal poeta e critico letterario dott. Lorenzo Spurio. Essa è formata da Rosanna Di Iorio (poetessa), Rita Muscardin (poetessa), Emilio Mercatili (poeta) e Lella De Marchi (poetessa).

Oltre a stilare la graduatoria dei dieci poeti vincitori, la Commissione di Giuria scriverà e renderà pubbliche le motivazioni relative ai primi dieci premi e al Premio Speciale “Renato Pigliacampo”. Il Verbale della Giuria, con l’elenco di tutti i nominativi dei premiati e dei segnalati e le decisioni ultime della Commissione di Giuria, sarà inviato via e-mail a tutti i poeti partecipanti e reso pubblico online.

 

 

Per maggiori informazioni: 

Segreteria del Premio: poesia.portorecanati@gmail.com

Evento FaceBook: https://tinyurl.com/yanajebw

 

 

Verbali di giuria delle passate edizioni:

XXVIII Edizione (2017): https://blogletteratura.com/2017/08/28/xxviii-concorso-di-poesia-citta-di-porto-recanati-premio-speciale-renato-pigliacampo-il-verbale-di-giuria/

XXVII Edizione (2016): https://blogletteratura.com/2016/03/19/xxvii-concorso-int-le-citta-di-porto-recanati-premio-speciale-r-pigliacampo/

XXVI Edizione (2015): https://blogletteratura.com/2015/08/18/xxvi-concorso-int-le-di-poesia-citta-di-porto-recanati-il-verbale-della-giuria/

XXVIII Concorso di Poesia “Città di Porto Recanati”/ Premio Speciale Renato Pigliacampo: il verbale

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Verbale di Giuria 

La Commissione di Giuria della XXVIII edizione del Concorso Internazionale di Poesia «Città di Porto Recanati», composta da Lorenzo Spurio (Presidente), Lella De Marchi, Rosanna Di Iorio, Emilio Mercatili e Rita Muscardin, dopo attenta operazione di lettura e valutazione delle 213 opere presentate a concorso, ha stabilito la graduatoria finale dei vincitori e dei premiati a vario titolo.

Inoltre, per ricordare degnamente il prof. Renato Pigliacampo, poeta e scrittore, fondatore del premio di poesia, si è conferito il “Premio Speciale Renato Pigliacampo” a un partecipante che si è particolarmente distinto con la sua poesia per tematiche, aspetti, elementi o rimandi all’opera e alla vita di Renato Pigliacampo. Contestualmente, vengono consegnati Diplomi Speciali “In memoria di Renato Pigliacampo” per opere poetiche significative su tematiche relative all’universo della sordità, delle minoranze sensoriali o dell’impegno civico.

Vincitori assoluti

(Ricevono targa e premio in denaro: 1° premio: 500 ; 2° premio: 300 ; 3° premio: 200 )

 1° Premio: ALEXANDRA McMILLAN di Genova con la poesia “La pazienza delle rondini”

2° Premio: STEFANO BALDINU di S. Pietro in Casale (BO) con la poesia “Sull’orlo delle mie labbra”

3° Premio: ANNALENA CIMINO di Capri (NA) con la poesia “I muri della follia”

 Premiati con targa

4° Premio: COSIMO LAMANNA di Roma con la poesia “Mi racconterai”

5° Premio: MARCO VICHI di Firenze con la poesia “La voce di mia madre”

6° Premio: ROSANNA SPINA di Venturina Terme (LI) con la poesia “Che il cielo piova lacrime di gioia”

7° Premio: EGIZIA MALATESTA di Massa(?) con la poesia “Non un grido”

8° Premio: MANUELA MAGI di Tolentino (MC) con la poesia “Il sole dentro”

9° Premio: FRANCA DONA’ di Cigliano (VC) con la poesia “Fuori, il sole”

10° Premio: MICHELE IZZO di Montebelluna (TV) con la poesia “L’attesa”

Riconoscimenti con attestato

  • CESARINA CASTIGNANI PIAZZA di Monte S. Vito (AN) con la poesia “Cieco, sordo, muto”
  • GIOVANNI DE CRESCENZO di Ancona con la poesia “Migrante”
  • ALFREDO RIENZI di Torino con la poesia “La pietà e l’inverno”
  • ANGELA CACCIA di Crotone con la poesia “Se c’è una madre c’è un figlio”
  • VANES FERLINI di Imola (BO) con la poesia “Cellophane”
  • UMBERTO VICARETTI di Roma con la poesia “Exodus”

 

Premio Speciale “Renato Pigliacampo”

Premiato con targa

 FLAVIO PROVINI di Milano con la poesia “E ora, nel silenzio”

 

 Diplomi Speciali “In memoria di Renato Pigliacampo”

 FANTINO MINCONE di Torrevecchia Teatina (CH) con la poesia “Una vita di silenzi”

  • MIRCO BORTOLI di Mirandola (MO) con la poesia “Rami secchi”
  • MARIA ANTONIETTA D’ONOFRIO di Pisticci (MT) con la poesia “HandicArt”

Riconoscimento Speciale con Targa

Ai partecipanti al corso di poesia dell’Istituto Santo Stefano di Porto Potenza Picena (MC) rappresentati dalla coordinatrice FRANCA BERNABEI

Tutti i vincitori e i premiati a vario titolo sono invitati a partecipare alla Cerimonia di Premiazione che si terrà sabato 9 settembre 2017 alle ore 17:30 presso la Pinacoteca “Moroni” all’interno del Castello Svevo di Porto Recanati (Piazza Fratelli Brancondi).

Si evidenzia che i premi in denaro saranno consegnati solamente in presenza del vincitore o eventuale delegato e non saranno inviati a mezzo posta in un secondo momento. La delega dovrà pervenire a mezzo e-mail prima dell’evento di premiazione

Gli altri premi (targhe e attestati), qualora non vengano ritirati il giorno della premiazione, saranno spediti a mezzo posta solamente dopo pagamento delle relative spese di spedizione.

Si richiede una comunicazione di conferma sulla presenza alla cerimonia da parte del premiato o di eventuale delegato, che dovrà pervenire a mezzo e-mail entro il 5 settembre p.v. alla Segreteria del Premio: poesia.portorecanati@gmail.com

  

  Lorenzo Spurio                                          Marco Pigliacampo

Presidente di Giuria                                        Segretario del Premio

 

Porto Recanati (MC), 28 Agosto 2017

 

VIDEO-REPORTAGE DELLA PREMIAZIONE FATTO DA TVCENTRO MARCHE – EVENTI ITALIANI

Premiazione della XXVII ediz. del Concorso “Città di Porto Recanati”

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Si terrà sabato 17 settembre a partire dalle ore 17:30 la premiazione della XXVII edizione del Concorso Internazionale di Poesia “Città di Porto Recanati” ideato e fondato dal prof. e poeta Renato Pigliacampo, scomparso lo scorso anno. La famiglia, d’accordo con il Presidente di Giuria, Lorenzo Spurio, ha deciso di portare avanti l’evento concorsuale che è uno dei più longevi e rinomati dell’intera Regione aggiungendo, alla titolazione dell’evento, quella di Premio Speciale “Renato Pigliacampo”.

Come d’abitudine la premiazione si terrà nella Sala Biagetti del Castello Svevo di Porto Recanati (MC). Presente la commissione di Giuria presieduta da Lorenzo Spurio e formata da Susanna Polimanti, Rosanna Di Iorio e Rita Muscardin che consegnerà i premi ai vincitori.

Durante l’evento si presenterà anche l’antologia poetica dell’opera di Renato Pigliacampo, il Guerriero del Silenzio come era noto, curata dal critico Lorenzo Spurio, “Nella sera che cala sul litorale” che propone un percorso poetico scelto nell’ampia produzione di Renato Pigliacampo. Interverrà il professore e poeta Guido Garufi.

Le letture dei testi saranno affidate a Tiziana Bonifazi e Giuseppe Russo.

Info: poesia.portorecanati@gmail.com 

Leggi l’articolo sulla serata di premiazione, cliccando qui.
A seguire alcune foto dell’evento.

Verbale di Giuria XVII edizione Concorso di Poesia “Città di Porto Recanati” (2016)

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XXVII CONCORSO  INTERNAZIONALE DI POESIA 
«CITTÀ DI PORTO RECANATI»
 Premio Speciale “Renato Pigliacampo”
Verbale di Giuria 

La Commissione di Giuria della XXVII edizione del Concorso Internazionale di Poesia «Città di Porto Recanati», composta da Lorenzo Spurio (Presidente), Susanna Polimanti, Rosanna Di Iorio e Rita Muscardin, dopo attenta operazione di lettura e valutazione delle 104 opere presentate a concorso, ha stabilito la graduatoria finale dei vincitori e dei premiati a vario titolo. Sono stati quindi individuati tre vincitori assoluti, sette premiati e ulteriori otto riconoscimenti.

Inoltre, per ricordare degnamente il prof. Renato Pigliacampo, poeta e scrittore, fondatore del premio di poesia, si è conferito il “Premio Speciale Renato Pigliacampo” a un partecipante che si è particolarmente distinto con la sua poesia per tematiche, aspetti, elementi o rimandi all’opera e alla vita di Renato Pigliacampo. Contestualmente, vengono consegnati Diplomi Speciali “In memoria di Renato Pigliacampo” per opere poetiche significative su tematiche relative all’universo della sordità, delle minoranze sensoriali o dell’impegno civico.

Vincitori assoluti

(Ricevono targa e premio in denaro: 1° premio: 500 ; 2° premio: 300 ; 3° premio: 200 )

1° Premio: VINCENZO MONFREGOLA di Napoli con la poesia “Quando il tempo non conosce le differenze”

2° Premio: TRISTANO TAMARO di Trieste con la poesia “Un profugo d’Istria”

3° Premio: ATTILIO ROSSI di Carmagnola (TO) con la poesia “Il dono del sentire”

 

 Premiati con targa

4° Premio: MARA PENSO di Mestre (VE) con la poesia “Droga, famelica belva”

5° Premio: DEANNA MANNAIOLI di Marsciano (PG) con la poesia “Linfa nuova”

6° Premio: EGIZIA MALATESTA di Massa con la poesia “Stazione Centrale (sera d’Inverno)”

7° Premio: LORELLA CECCHINI di Noale (VE) con la poesia “Senzatetto”

8° Premio: LORETTA STEFONI di Civitanova Marche (MC) con la poesia “Il vento tra le ciglia”

9° Premio: STEFANO BALDINU di San Pietro in Casale (BO) con la poesia “Quotidiane acrobazie (pensieri di un padre separato)”

10° Premio: MARIA LUISA D’AMICO di Falconara Marittima (AN) con la poesia “Ti ho pensata”

 

Riconoscimenti con attestato
  • MARIA ANTONIETTA D’ONOFRIO di Pisticci (MT) con la poesia “Fuori”
  • CESARINA CASTIGNANI PIAZZA di Monte San Vito (AN) con la poesia “Vespro”
  • ROBERTO BORGHETTI di Ancona con la poesia “Non lasci mai impronte”
  • ELISABETTA FREDDI di Senigallia (AN) con la poesia “Oltraggio”
  • PAOLO BORSONI di Ancona con la poesia “L’amore che ha verso di te qualcuno”
  • CRISTINA BIOLCATI di Ponte San Nicolò (PD) con la poesia “Invisibili”
  • RITA GIOVANNA CAVICCHI di Castiglione dei Pepoli (BO) con la poesia “Questione di percezione”
  • PALMA CIVELLO di Palermo con la poesia “Diversamente simili”

 

Premio Speciale “Renato Pigliacampo” –  Premiato con targa

 ROSANNA GIOVANDITTO di Pescara con la poesia “Sola col mio silenzio”

 

Diplomi Speciali In memoria di Renato Pigliacampo

 

  • SELVAGGIA CECARINI di Civitanova Marche (MC) con la poesia “Al valore civile di Renato Pigliacampo”
  • RITA BOSCO di Chieri (TO) con la poesia “Il mio grande silenzio”
  • FABIANO BRACCINI di Milano con la poesia “Quando la solitudine…”
  • ANTONELLA VARA di Palermo con la poesia “Povero mondo”
  • ELVIO ANGELETTI di Senigallia (AN) con la poesia “Il cane e l’amico”
  • MARCELLO COACCI di Prato con la poesia “Sono pronto”

 

Tutti i vincitori e i premiati a vario titolo sono invitati a partecipare alla Cerimonia di Premiazione che si terrà sabato 17 settembre 2016 a partire dalle ore 17:30 nella Sala Biagetti della Biblioteca Comunale (Castello Svevo) a Porto Recanati (Piazza Fratelli Brancondi).

Si evidenzia che i premi in denaro saranno consegnati solamente in presenza del vincitore o eventuale delegato e non saranno inviati a mezzo posta in un secondo momento. La delega dovrà pervenire a mezzo e-mail prima dell’evento di premiazione.

Gli altri premi (targhe e attestati), qualora non vengano ritirati il giorno della premiazione, saranno spediti a mezzo posta solamente dopo pagamento delle relative spese di spedizione.

Si richiede, pertanto, una comunicazione di conferma sulla presenza alla cerimonia da parte del premiato o di eventuale delegato, che dovrà pervenire a mezzo e-mail entro il 12 settembre p.v. al Presidente di Giuria e al Segretario del Premio agli indirizzi e-mail lorenzo.spurio@alice.it e poesia.portorecanati@gmail.com

 

 

  Lorenzo Spurio                                          Marco Pigliacampo

Presidente di Giuria                                        Segretario del Premio

 

Porto Recanati (MC), 25 Agosto 2016locandina-portorecanati-page0001

Ad un anno dalla scomparsa di Renato Pigliacampo, Guerriero del Silenzio

Ad un anno dalla scomparsa di Renato Pigliacampo, Guerriero del Silenzio

A cura di Lorenzo Spurio

Esattamente un anno fa moriva Renato Pigliacampo, professore all’università di Macerata nonché poeta impegnato nella battaglia dei diritti in difesa del minorato sensoriale.


Pigliacampo era nato nella città di Leopardi nel 1948 e proprio nella terra di Marca soffrì, in giovanissima età, la perdita dell’udito a causa di una grave forma di meningite.

Si era laureato, poi, all’università “La Sapienza” di Roma specializzandosi in Psicologia dedicando particolare attenzione all’insegnamento verso i minorati sensoriali, alla difesa della Lis (Lingua Italiana dei Segni) di cui molto parlò anche nelle sue poesie.

All’interno dell’universo audioleso ricoprì anche vari incarichi importanti quali quello di Consigliere del Direttivo ENS (Ente Nazionale Sordi) e di Presidente Regionale ENS Marche.

Parallelamente a un’intensa attività saggistica sulle problematiche dell’audioleso nei vari ambiti della società (pubblicazioni uscite con Armando Editore di Roma) si dedicò con particolare entusiasmo alla poesia, forma di espressione con la quale narrò il suo disagio esistenziale, la sua rabbia dinanzi alle idiosincrasie del mondo e l’ingiustizia della società.

La sua prima raccolta organica di versi, datata 1967, si intitolava “Anni, anni che vanno”, opera alla quale nel corso del tempo ne seguirono numerose altre, tra cui “Canti del mio silenzio” (1973), “Dal silenzio” (1981), “Adobe” (1990) con la quale sembrava risoluto nell’abbandonare la poesia salvo poi tornare a ripercorrere le sue strade e pubblicare “Canto per Liopigama” (1995) e i più recenti “L’albero di rami senza vento” (2006) e “Nel segno del mio andare” (2013).

maxresdefaultIl professore fondò anche un suo premio di poesia, il Concorso Internazionale “Città di Porto Recanati”, senz’altro uno dei più conosciuti ed apprezzati in Regione che quest’anno celebra la sua ventisettesima edizione, la seconda senza il suo fondatore.

La famiglia del professor Pigliacampo, infatti, in collaborazione con Lorenzo Spurio, scrittore e critico letterario che negli ultimi anni collaborava a varie iniziative con il professore, ha deciso di portare avanti il Premio al quale era particolarmente legato e per il quale si sentiva meritatamente orgoglioso.

Il poeta ci ha lasciato lo scorso 29 Giugno 2015 e da allora riposa nel piccolo cimitero di campagna di Montecassiano, nel Maceratese. Nei mesi successivi al suo decesso il critico Lorenzo Spurio ha iniziato a lavorare ad un’opera antologica che compendiasse l’intera produzione poetica del professor Pigliacampo, opera che è recentemente uscita per i tipi di PoetiKanten Edizioni di Firenze. Essa si intitola “Nella sera che cala sul litorale. Percorso antologico nella poesia del Guerriero del Silenzio”. In essa Spurio ha raccolto, in base a una sua selezionata scelta dell’ampio materiale, testi che appartenevano a tutte le opere di Renato Pigliacampo, disponendoli in ordine cronologico ad offrire al lettore un vero e proprio itinerario, tra i mutamenti sociali e lo scorrere del tempo, dell’ars poetica di Pigliacampo. L’opera si chiude con una nota critica del poeta Guido Garufi che fornisce una disamina di alcuni archetipi del silenzio, di cui il poeta veniva soprannominato quale “Guerriero”.

coverIl prossimo 17 settembre presso la Sala Biagetti del Castello Svevo nella sua Porto Recanati si terrà la premiazione della XXVII edizione del Premio che, dall’anno scorso, assegna anche un Premio Speciale intitolato al professore che viene consegnato a un autore che con la sua poesia ha trattato in maniera esemplare e con una poetica vicina a quella di Pigliacampo tematiche forti, di impatto, che concernono l’impegno dell’uomo verso la collettività, nella presa di coscienza verso determinate mancanze e indifferenze verso il portatore di handicap. Quest’anno in particolare la serata di premiazione sarà l’occasione per celebrare il ricordo del professore e presentare il volume antologico che Lorenzo Spurio ha curato sull’intera produzione del Nostro.

Ad un anno di distanza, lo ricordiamo con una delle sue liriche in cui, come spesso accade, parla della campagna natia, della famiglia e del sentimento di unione con la tradizione agreste e patriarcale.

Spesso polemico e confusionario, ma sempre sostenuto da uno infinito stupore verso ogni ambito dello scibile, ci piace immaginarlo veemente impegnato in qualche suo discorso infuocato contro autorità insensibili e il popolo sfiduciato, alla rabdomantica sconfessione di una realtà che è ancor peggiore di come appare, perché l’uomo per sua natura è un soggetto che è improntato alla marginalizzazione dei suoi simili:

 

Compimento

Non voglio stendermi

sull’ansa del fiume con l’acqua

che specchia i tormenti del volto.

Non voglio finire così.

Portatemi nella mia casa,

sul monte, dove il babbo lavora

a mezzadria e la mamma

ricama le lenzuola per la sorella

che presto andrà sposa. Non questo

il sogno all’inizio dell’avventura

quando le doglie mi trassero al mondo.

Conducetemi dal padre, solo lui

potrà asciugarmi il sudore della fronte.

Non lasciatemi dove

i peccati della vita gli estremi

istanti tormentano i pensieri.

Scorre l’acqua, ultimo sguardo meditativo.

Non azzarderò la conta dei giorni

perché sia polvere.

Forse tra i miliardi d’anni per uno scherzo

chimico mi ritroverò lupo

e divorerò con ira l’uomo.

Inutile richiamo.

Immaginazione

creatrice del poeta vagabondo.

Conducetemi alla tomba degli uomini.

Nascere ancora dalla combinazione chimica.

È la mia speranza.

 

Poesia tratta dal libro “Dal silenzio” (1981) ripubblicata in “Nella sera che cala sul litorale. Percorso antologico nella poesia del Guerriero del Silenzio”, a cura di Lorenzo Spurio (2016).

XXVII Concorso Int.le “Città di Porto Recanati” – Premio Speciale R. Pigliacampo

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Il concorso di poesia “Città di Porto Recanati”, fondato e organizzato per quasi trent’anni da Renato Pigliacampo, poeta, scrittore e professore sordo, è uno dei più longevi d’Italia e interessanti delle Marche. Negli anni ha raccolto testi poetici di elevato valore civile, incentrati sulle difficoltà sociali, sulla disuguaglianza, sulla denuncia delle ingiustizie e sul riscatto degli emarginati. Oggi il premio continua, nonostante la scomparsa del fondatore, la missione di dare voce in forma poetica alle problematiche sociali.

 

BANDO DEL CONCORSO 

1 – Ogni poeta partecipante può inviare una sola poesia.

Il tema è libero, tuttavia l’organizzazione consiglia di trattare tematiche relative alle problematiche sociali, alle disuguaglianze, alla disabilità, alla povertà, alla solitudine degli anziani, all’odissea dei migranti e dei profughi, ecc., tematiche per le quali fu istituito il Premio quasi trent’anni fa.

La poesia non deve superare i 35 versi, può anche essere stata edita, ma non vincitrice del primo premio in altri concorsi.

2 – La Giuria del concorso sceglierà dieci poesie vincitrici.

I primi tre classificati riceveranno premi in denaro, così ripartiti: 1° Classificato 500,00 € e Pergamena; 2° Classificato 300,00 € e Pergamena; 3° Classificato 200,00 € e Pergamena. I poeti classificati dal 4° al 10° posto riceveranno una Targa.

La Giuria assegnerà il Premio Speciale Renato Pigliacampo 2016 ad una poesia che sarà particolarmente vicina alla vita e ai contenuti lirici del fondatore del concorso, quali la disabilità sensoriale o la battaglia per i diritti degli handicappati.

Infine, la Giuria si riserva la facoltà di riconoscere premi speciali o di incoraggiamento.

3 – La Giuria è composta dallo scrittore e critico letterario Lorenzo Spurio (Presidente) e da Susanna Polimanti (scrittrice, recensionista), Rosanna Di Iorio (poetessa) e Rita Muscardin (poetessa). Oltre a stilare la graduatoria dei dieci poeti vincitori, la Giuria scriverà e renderà pubbliche le motivazioni relative ai primi tre premi del Concorso e al premio ‘Renato Pigliacampo’. Il Verbale delle decisioni della Giuria, con l’elenco di tutti i premiati/segnalati, sarà inviato via e-mail a tutti i poeti partecipanti.    

4 – Ogni poeta partecipante dovrà inviare la propria poesia esclusivamente per posta elettronica all’indirizzo e-mail: poesia.portorecanati@gmail.com  La poesia dovrà essere inviata entro il 25 luglio 2016.

Il poeta dovrà inviare un’unica e-mail con tre documenti allegati (word o pdf):

  1. testo della poesia senza riferimenti alla propria identità;
  2. testo della poesia con i propri dati personali (nome cognome, indirizzo domicilio, e-mail, telefono) e con dichiarazione di autenticità (“Dichiaro di essere l’unico autore della poesia”);
  3. ricevuta di versamento della quota di partecipazione di 20 €.

5 – La quota di partecipazione al concorso è di 20 € e può essere versata con con una delle seguenti modalità:

  1. versamento su PostePay n. 5333 1710 2372 6843 intestata a Marco Pigliacampo, Codice fiscale PGLMRC75E07E958C. Il versamento si può fare dagli Uffici Postali e dai tabaccai abilitati.
  2. bonifico bancario su conto IBAN IT29J 07601 05138 276234476237 intestato a Marco Pigliacampo.

La quota è necessaria per la copertura del monte-premi e delle spese di organizzazione.

6 – La cerimonia di premiazione con il recital delle poesie premiate/segnalate si terrà a Porto Recanati, un sabato pomeriggio del mese di settembre 2016. Tutti i poeti partecipanti al concorso saranno informati per tempo, via e-mail, e invitati all’evento.

L’evento culturale sarà pubblicizzato sulle televisioni e i quotidiani regionali, sulle riviste nazionali specializzate e i siti web di poesia, sul sito www.ilsalottodegliartisti.it

L’organizzazione potrebbe decidere, in base al numero di partecipanti, di pubblicare un libro di raccolta delle poesie, eventualmente presentato il giorno della cerimonia.

 

Per informazioni ulteriori: 

Marco Pigliacampo (Segretario del Premio): poesia.portorecanati@gmail.com

Lorenzo Spurio (Presidente di Giuria): lorenzo.spurio@alice.it

 

Si prega di diffondere il bando a tutti i possibili interessati.

Svoltasi ieri la premiazione del XXVI Concorso di Poesia “Città di Porto Recanati”

Ieri sera nella Sala Biagetti del Castello Svevo di Porto Recanati si è tenuta la premiazione della XXVI edizione del Concorso Internazionale di Poesia “Città di Porto Recanati” fondato trent’anni fa dal professore Renato Pigliacampo.

Per volontà dello stesso Pigliacampo, poeta, scrittore, saggista e professore universitario sordo dall’età di dodici anni, il Premio si è caratterizzato negli anni all’interno del panorama dei concorsi poetici in Regione per dar particolare attenzione nei confronti sociali facendo parlare persone che vivono o che hanno avuto esperienza  di discapacità sensoriali, disabilità fisiche, emarginazione, solitudine o che hanno a cuore le tematiche civili della nostra contemporaneità.

Il professor Pigliacampo, che ci ha lasciato nei mesi scorsi, è stato esempio encomiabile del serio impegno a difesa dell’universo dei diversamente abili e di tutte quelle classi disagiate ed emarginate che necessitano di maggiore ascolto, aiuto e coinvolgimento nella nostra società. La sua storia personale che l’ha condotto a diventare paladino in numerose battaglie sociali volte all’equiparazione dei diritti, strenuo difensore della LIS e ad impegnarsi anche in campo assistenziale, hanno fatto di lui un animo ribelle e convinto, dal pensiero forte e lungimirante, uomo dalla complessità tipica di un intellettuale d’altri tempi, profeta della parola e vate della poesia, un esponente della cultura che ha cantato con foga le sue Marche contribuendo ad ispessirne immagini e metafore di questa terra connotata al plurale.

La Giuria del Concorso in questa edizione era composta da Lorenzo Spurio (Presidente), Susanna Polimanti, Lella De Marchi ed Elvio Angeletti con Marco Pigliacampo, figlio del Professore, quale Segretario del Premio.

Le letture delle poesie vincitrici e segnalate sono state fatte prevalentemente da Tiziana Bonifazi e Giuseppe Russo del Salotto degli Artisti; l’interprete della Lis è stata Sara Magistro.

La Commissione di Giuria: da sinistra Marco Piglacampo (segretario), Lella De Marchi, Lorenzo Spurio (Presidente), Susanna Polimanti ed Elvio Angeletti.

La Commissione di Giuria: da sinistra Marco Piglacampo (segretario), Lella De Marchi, Lorenzo Spurio (Presidente), Susanna Polimanti ed Elvio Angeletti.

In questa ventiseiesima edizione l’organizzazione ha deciso di dedicare una prima parte al ricordo del professore Pigliacampo con l’attribuzione del Premio Speciale “Renato Pigliacampo” a Rita Muscardin di Savona con la poesia “Il Guerriero del Silenzio” come appunto il Professore era noto. A seguire si è avuta la consegna di diplomi speciali alla memoria di Renato Pigliacampo tra cui quello a Pietro Carenza di Turi (BA) con la poesia “I segni della LIS”.

Franca Bernabei, referente dell’Istituto di Riabilitazione S. Stefano di Porto Potenza Picena ha ritirato una targa conferita ai numerosi concorrenti del Centro nel quale lavora che per una sopraggiunta impossibilità dell’ultima ora non sono potuti intervenire direttamente.

Il professor Guido Garufi di Macerata ha tenuto un suo intervento vertente su alcune caratteristiche fondamentali della poetica di Pigliacampo che conosceva da tantissimi anni essendo stato lui stesso in Giuria del premio in passate edizioni.  In particolare ha parlato dell’intimità della poesia da intendere come fatto prettamente personale e, ricordando i libri di Pigliacampo, non ha mancato di sottolineare la componente polemica-di denuncia, spesso tumultuosa e accecante, di cui i versi di Pigliacampo sono pieni e di cui tutta la vera poesia dovrebbe partire: da un atto violento, da un urlo, da una dichiarazione difficile fatta con coscienza.

A seguire la lettura di Lorenzo Spurio (Presidente di  Giuria) della poesia scritta e dedicata al Professore dal titolo “Idioma visuomanuale” vertente appunto sul linguaggio gestuale-iconico della Lingua dei Segni della quale Pigliacampo fu insegnante e fiero difensore.

Il 1° Premio conferito a Rosanna Giovanditto. Nella foto da sx: Lorenzo Spurio (Presidente di Giuria), Delfina Pigliacampo, Rosanna Giovanditto e Marco e Luca Pigliacampo

Il 1° Premio conferito a Rosanna Giovanditto. Nella foto da sx: Lorenzo Spurio (Presidente di Giuria), Delfina Pigliacampo, Rosanna Giovanditto e Marco e Luca Pigliacampo

Nella seconda parte della Premiazione si sono conferiti attestati di merito ai poeti presenti Marina  Montagnini, Patrizia Portoghese, Rosanna Spina e Maria Pia Silvestrini e le targhe a Michele Izzo (4° Premio), Gaetano Catalani (5° Premio – assente),  Sandro Orlandi (6° Premio –assente), Flavia Buldrini (7° Premio – assente), Francesca Costantini (8° Premio), Maria Carmela Dettori (9° Premio – assente) e Vito Sorrenti (10° Premio – assente).

Sul podio i poeti Rosanna Giovanditto di Spoltore (PE) con la poesia “Notte e Sole” (1° Premio) letta da Tiziana Bonifazi e segnata nel linguaggio della LIS dalla vincitrice; Carmelo Loddo di Reggio Calabria con la poesia “Sola andata” (2° Premio), lirica sugli immigrati che varcano il mare con grande speranza ma privi di certezze e Cesarina Castignani Piazza di Monte S. Vito (AN) con la poesia “I giorni dell’odio” (3° Premio) ispirata a un caso di abuso sessuale in una situazione di guerra.

In sala presente la famiglia Pigliacampo: i figli Marco e Luca Pigliacampo e la signora Delfina, gli ex sindaci di Porto Recanati dott.ssa Rosalba Ubaldi e l’avv. Sabrina Montali intervenuti a premiare alcuni dei vincitori.

In sala un nutrito pubblico che ha seguito con interesse e partecipazione l’intera premiazione, ripresa dall’emittente tv locale Tv Centro Marche.

A seguire le motivazioni della Giuria per il conferimento dei primi tre premi e del Premio Speciale.

 

1° Premio – “Notte e Sole” di Rosanna Giovanditto

Rosanna Giovanditto in questa lirica commemorativa in ricordo di Renato Pigliacampo condensa in maniera stupefacente e assai riuscita una serie di immagini cariche al prof. Pigliacampo e in campo poetico e in campo umano. Come non notare il riferimento alla toponomastica locale alla quale Renato sempre faceva riferimento oserei dire con meticolosità (le “contrade di Recanati”) e il Leopardi citato è il suo intramontabile amico, maestro e confidente. Il “segreto di Giacomo/ che mai sarà svelato” e che appartiene, ora, anche a Renato ha di certo a che vedere con una dimensione mitico-conoscitiva, direi gnoseologica, ma anche allegorica e d’impostazione religiosa. In trentuno versi spigliati, tanto da creare immagini visive se non addirittura iconiche, la Nostra è come se passasse in rassegne l’esistenza di Renato descrivendolo, dunque, nel suo incedere dal giorno alla notte rappresentata da quegli accoglienti “siderei cieli” che si stagliano ora sulla “collina di Montecassiano” dove riposa. Impareggiabile è anche l’inserzione nella lirica di strascichi civici delle battaglie di Renato a favore delle minoranze sensoriali da leggere in quei “figli di un dio minore” per i quali sempre combatté con foga ed orgoglio. Con grande sensibilità artistica e profonda espressione, la poetessa ha interpretato un complicato percorso di vita di un uomo nonché amico speciale, condividendone lo stesso ascolto dell’anima, superando i vincoli di una differente normalità. Il disagio uditivo diviene pura condivisione di emozioni e d’intenti. Anche dal punto di vista stilistico è possibile osservare che la lirica ha adottato alcune delle tecniche formali della poetica matura di Pigliacampo: la ‘e’ in corsivo a fine verso quasi dovesse essere allungata nella lettura o sospirata, l’uso del corsivo che visivamente marca in maniera ragguardevole parole chiave, l’impiego di maiuscole all’interno del verso per morfemi sui quali Renato aveva eretto il suo mondo creativo (la Speranza, la Luce) ed ancora l’impiego di puntini sospensivi che di fatto rimpiazzano un verso ellittico che si è deciso di risparmiare al lettore. Rosanna Giovanditto con la sua poesia non solo parla di Renato e ci permette, dunque, di ricordarlo, ma fa parlare lui stesso da quella indomita isola di Silenzio dalla quale lui, ancora oggi, è tutto indaffarato e smanioso nel segnare la realtà, segni in ardente attesa della nostra comprensione.

2° Premio – “Sola andata” di Carmelo Loddo

Nel canto accorato e dolce di Carmelo Loddo respiriamo la drammaticità degli eventi della cronaca di questi giorni, settimane e mesi: il fenomeno migratorio. Il poeta non utilizza il mezzo poetico per lanciare manifesti messaggi di denuncia, sebbene essa sia connaturatamente presente essendo questa una poesia civile. L’autore tenta di rintracciare nella cupa mestizia il sistema di corrispondenze nell’esperienza esistenziale della donna: dalla terra natale emblema del passato e ormai lontana e la terra che si anela, nuova e profumata, se solo si riuscisse ad approdarvi. Ciò che risalta con nettezza è l’acme di disperazione che si alimenta del silenzio e l’indifferenza generalizzata alla vita; tra immagini comuni come quella dei cani, lacerti di vita e di un mondo che non c’è più. Dalla conscia scelta di dipartire e lasciare la propria terra, all’avventura della speranza dettata da quella “ricerca del futuro”, il tutto macchiato da un’unica grande e invalicabile infamia: “non c’è spazio nel cuore di nessuno” che ne marca ancor più strettamente il doloroso sentimento di estraniamento e derelizione.

3° Premio – “I giorni dell’odio” di Cesarina Castignani Piazza

Un vile episodio della compagine dolorosa dei momenti di guerra: lo stupro delle donne operato in periodi, appunto, di conflitto quale sistema di violenza. Cesarina Castignani Piazza costruisce attorno a questo tema delicato e oserei dire assolutamente non-canonico all’interno della poesia civile, un travalicante canto d’angoscia che al contempo raggruma una concreta voglia di espiazione. La poesia si presenta come una lettera scritta da madre a figlio, testimonianza certa di un padre incerto, vale a dire il frutto di una violenza subita. Ed è così che la Nostra totalizza nei versi centrali del componimento le sensazioni di impotenza, disgusto, inclemenza e un preponderante desiderio di abluzione dell’anima. È allora la rugiada, quale acqua condensata a rappresentare una purità naturale e al tempo universale ad essere invocata quale possibile repellente all’onta del “seme” del conquistatore. Sono questi, i “giorni dell’odio” ossia i momenti del tormento che investono la donna, che la straziano infiammandole l’anima e che la portano, in una chiusa di intensa commozione, ad arrovellarsi sull’aporia ultima: crescere il futuro che nasce dall’odio (ma che può essere mitigato in bene) o darsi la morte per metter fine al vilipendio della carne.

Premio Speciale “Renato Pigliacampo” – “Il Guerriero del Silenzio” di Rita Muscardin

Una testimonianza in versi di un intenso valore umano per una struttura ritmica e fluida, che predilige passaggi morbidi da un simbolo all’altro, con affettuosa ricerca della chiave di quella porta, dietro cui viene accentuato il già palese omaggio alla memoria di un uomo stimato. Attraverso le potenti immagini di un mondo senza suoni, la lirica è in grado di evocare immediate sensazioni di disorientamento, vacuità, assenza e oppressione, che fondono gli echi del silenzio con la misteriosa e infinita soddisfazione a cui l’uomo, anche inconsapevolmente, anela: una vita migliore in un altrove. Un inno alla reale sostanza di vita e sentimenti dove da sempre è prevalso il solo sguardo di una tangibile poetica, che non ha necessità di essere compensata con il senso dell’udito, poiché appartenente all’unico e vero silenzio, tra le pieghe del cuore, che non conosce disparità. Mancate speranze e intrecci di ghirigori si annullano nella commovente chiusa, ove un nuovo orizzonte restituisce voce alle più amare battaglie di un’esistenza incompleta. Un grido finale “per raccontare stagioni mai sbocciate” che abbraccia la memoria di quanti al contrario rimangono i veri “diversi”.

Pecoraro, Zanarella, Lombardi, Marcuccio e Renato Pigliacampo: tracciati poetici nell’analisi di Lucia Bonanni

La parola di seta. Interviste ai poeti d’oggi (2015)

di Lorenzo Spurio

 

Commento di Lucia Bonanni sulle “Nuove voci poetiche” e il prof. Renato Pigliacampo

Perché io possa essere felice è necessario che ogni giorno mi occupi un po’ di letteratura. Chi (come me) ne è dipendente, non desidera la letteratura per salvarsi la vita ma soltanto per superare la difficile giornata che sta trascorrendo” scrive Orhan Pamuk in “La valigia di mio padre”. Quindi poter leggere e avere il gusto della lettura mi fa sentire una privilegiata. Nei libri trovo informazione, motivazione al confronto, fantasia, passaggio verso l’immaginario personale e quello collettivo. Attraverso la  lettura non sono mai sola e posso instaurare un colloquio silente con l’autore e il protagonista, seguendo il faro luminoso che si erge nel tempo. La letteratura, a detta di Italo

Michela Zanarella

Michela Zanarella

Calvino, “Non sarebbe nulla se non ci permettesse di capire meglio la vita” poiché con essa si impara ad essere esperti della condizione umana ed il libro viene a costituire il tesoro che ci tornerà utile in ogni attimo di vita; nella interpretazione di Stephen King i libri “sono una impareggiabile magia portatile”, sono luce, colore, viaggio, accettazione, condivisione, conoscenza, meraviglia e nelle parole di Gesualdo Bufalino “Ogni concepibile luogo di intimità collettiva”. Ho qui accanto a me La parola di seta in cui Lorenzo Spurio, curatore dell’opera, riporta le “interviste ai poeti d’oggi”, testo che risulta essere “viaggio nella conoscenza poetica”. Ma prima di aprire questo “dialogo sulle poetiche (e partecipare a questa) festa corale di tutti coloro che ancora credono a scrivere e a progettare una poesia onesta”(Sandro Gros-Pietro), nella invocazione alla Musa chiedo che il mio scrivere sia autentico così da poter omaggiare tutte le voci che parlano di Poesia e in questa prima parte approfondire le tematiche in relazione al professor Renato Pigliacampo e quelle che Spurio indica come “Nuove voci”. “Coloro che pensano che la poesia è disperazione, non sanno che la poesia è una donna superba e ha la chioma rossa” ed io, seguendo il pensiero di Alda Merini, senza per questo dimenticare le voci maschili, e prendendo spunto anche dal titolo del libro di Michela Zanarella, Meditazioni al femminile, in questo mio viaggio all’interno de La parola di seta voglio iniziare dalle voci poetiche al femminile, ponendo l’avvio dalle “Nuove voci”.

Quella delle poetesse che fanno parte di questo novero è una produzione molto ricca e comprende componimenti lirici e raccolte raffinate e di impegno civile, anche dettati da un profondo senso religioso e verso la Natura. Lucide, concise, essenziali, sempre animate da forte passionalità, fanno della poetica un universo che è cultura di ansie e struggimenti, estasi e gioia di vivere, evocazione di suggestioni e forti emozioni, un compendio di quella “gioia terrena, non concessa agli dei”. Ho avuto l’onore  e il piacere di conoscere Annamaria Pecoraro e Michela Zanarella in veste di Presidente e componenti di Giuria in occasione di Premi  Letterari a cui ho preso parte. Annamaria, conosciuta con lo pseudonimo di Dulcinea,  poetessa e scrittrice, autrice di testi per canzoni, speaker radiofonica e appassionata cultrice di musica,  giornalista, direttrice di Deliri Progressivi  e Direttore Artistico di eventi culturali e dell’Associazione N.O.S.M. Michela, poetessa e scrittrice, presidente dell’Associazione “le Ragunanze”, giornalista free lance, presente in antologie e testate giornalistiche, dirige la collana di poesia ARTeMUSE. 

Annamaria Pecoraro, in arte

Annamaria Pecoraro, in arte “Dulcinea”

 Di Annamaria Pecoraro ho letto la raccolta Le rime del cuore attraverso i passi dell’anima e altre liriche presenti in varie antologie e pagine web “Passi lenti/passi distratti/ passi volanti/rassicuranti cercanti sguardi” (Passi), “Sei roccia, sale, mare/brezza tagliente,/ancora vivente./Sei scoperta che fa tremare,/arte unica per sognare” (Sei roccia), “Tutto è avvolto dal silenzio/Passi in una cella vuota”(La risiera di San Sabba). 

 Di Michela Zanarella ho conosciuto il nome già dalle raccolte antologiche in cui erano presenti miei lavori e la poetessa partecipava anche con il testo Sensualità. “Ha ragione la pelle che trema;/è breve la strada che dal desiderio/porta al mare” (Dolcezza di altre epoche), “Ci sono emozioni/come donne abbracciate al fuoco” (Come prima di un sorriso).

Mi affascina molto la loro poetica, una scrittura che, come afferma Annamaria, è “l’arma bianca che disarmata arma” e di rimando Michela  definisce la poesia come “un dono che (le) è stato affidato, una sorta di concessione”. E dell’una vorrei avere la grande forza d’animo e dell’altra la timida dolcezza, dall’una vorrei imparare a calcare passi sulla sabbia bagnata e dall’altra il percorso di riflessione sull’esistenza. Due poetesse autentiche, veraci, di grande suggestione che nel mondo al femminile seguono, come dice Michela, “tutta la purezza e l’autenticità di un sentimento forte e prorompente” una sorgente mai prosciugata da cui scaturiscono splendidi versi per un messaggio poetico che nel pensiero  di Annamaria,  è “base di tutto (come lo sono) la fede, il rispetto, i valori, (che) possono passare per cosa antica o forse possono avere la vera trasgressione nel mondo moderno”. Ritrovo nella poetica di Annamaria forza espressiva e purezza di pensieri, bisogno di espandersi oltre i limiti della pagina bianca, offerta tacita dello sguardo dall’alto, attenzione dichiarata alle vicissitudini incontrate oltre il proprio io. Vedo nella poetica di Michela lirismo che si fa certezza, un dimostrare discorsivo, teso alla bellezza dell’agire, un dire che srotola nastri per coniugare nodi di passione. Mi piace scoprire nei loro versi l’impronta sacra della Musa che ha ispirato i luoghi poetici di altre donne. Per le due poetesse scrivere poesia è rito, impegno, silenzio, azione di pensiero, è trovare l’autentico, ricercare verità, riflettere su se stesse, attuare modi di anticonformismo e coraggio dello sguardo, è enunciare il genuino nel significato di “generare” per la vicinanza atavica di ogni donna alla terra, segno di Anodos “dal liquido amniotico alle lacrime”.

Tornando alle voci maschili, presenti in antologia nelle “Nuove voci”, c’è da dire che sono voci roboanti, forti, robuste, possenti e cavernose; hanno l’erranza dei chierici vaganti e la gentilezza dei trovatori cortesi, l’ardore dei romantici e la smania dei poeti maledetti. Sempre in cammino e sempre prese perse in vortici di vita, sono come i “nomadi del vento”. Nel loro universo referenziale non includono teoremi di incompletezza e riescono in ogni modo a porsi nei punti di una circonferenza immaginaria. Come per la poetica al femminile, anche in questo caso vorrei iniziare  dalle “Nuove voci”, quelle di Iuri Lombardi  che “da Firenze prende tutto in continuo

Iuri Lombardi

Iuri Lombardi

dinamismo nelle arti e nelle lettere” e per gioco di squadra è fondatore e presidente dell’Associazione PoetiKanten” e poi Emanuele Marcuccio, “Un infaticabile palermitano d’oggi” come l’ha definito Lorenzo Spurio in un saggio monografico, poeta e aforista, ideatore e curatore del progetto poetico Dipthycha del quale sono edite due antologie. Poeti incontrati nelle pagine di libri e riviste on-line. Così,  si esprime Iuri Lombardi: “I ragazzi si fingono tristi per non farsi/scoprire felici” (La veglia dei ragazzi), “Il padreterno è un folle/ e la mia coscienza non dispone/di un grillo parlante che mi giudica/(che) mi osserva di spalle” (A Giacomo), “Chiamai qualcuno per nome/finsi di chiamarlo Paolo./non ero pronto per la folgorazione,/a Damasco/non risono stato neppure/a prendere un caffè”(Apologia di un cattivo) ed ancora: “Penso che è impossibile dare un significato alla poesia (che è) espressione vitale (e) vertigine (e)  penso  che sgusci via appena le diamo (una ) definizione”. I versi di Iuri Lombardi si rivelano sempre vitali e vertiginosi, istintivi e variabili, liberi nell’espressione verbale, interventisti in senso pacifico e reali, calati nel realtà del tempo e ribelli ad un conformismo che incatena la scrittura al ceppo della consuetudine. Occorre andare in profondità per scoprire quante e quali emozioni si celano dietro quella patina ombrosa, portando alla luce “amore incondizionato per il  mondo, per il prossimo, per lo stato delle cose” in un “Blackout”[1] di sensi che non lascia al buio, ma è tentativo esistenziale e personale di “dono per gli amici”. Andando a leggere La parola di seta mi sono imbattuta in pensieri in cui mi sono persa e mi sono ritrovata, proprio come è successo anche nel ragionare di Emanuele Marcuccio  dove son rimasta sorpresa nel constare  che nella sua creazione di versi (anche) “la mia inspirazione è furtiva e svelta e se non  l’afferro e la trattengo nel mio cuore con i versi che metto su carta, passa e vola via”. Io stessa mi sono ritrovata a scrivere su tovagliolini di

Emanuele Marcuccio

Emanuele Marcuccio

carta e buste delle posate liberamente “Per una strada”[2], titolo che rimanda alla poesia che l’autore scrisse “avendo come unico foglio di carta su cui appuntarla sul retro di uno spiegazzato scontrino della spesa”. “Per una strada senza fronde/si aggira furtivo e svelto/il nostro inconscio senso,/passa e non si ferma,/continua ad andar via/e non si sa dove mai sia”. Ecco, questa è una di quelle poesie che ti ammalia come una Circe e alle quali giri intorno fino a farti male  al cuore perché, come dichiara l’autore, “la poesia vuole sempre uno sguardo pieno di stupore e di meraviglia”. Mi ha colpito l’uso puntuale dell’articolo indeterminativo che non è affatto generico, bensì determinante per tutto il componimento. Se Marcuccio avesse scritto “per la strada”, l’espressione sarebbe risultata usuale e non avrebbe sortito il medesimo effetto, catturando l’attenzione del lettore verso una riflessione maggiormente profonda. Un po’ come negli ultimi versi della poesia in cui Corrado Govoni usa il verbo essere al singolare per due soggetti. “Ma il sorriso e la tua calda pelle/è il fuoco della terra e delle stelle”. Fellini ha girato il film “La strada” in cui una folla di personaggi variegati stupisce lo spettatore e in questo caso l’articolo determinativo è metonimia per  indicare vissuti che si collocano tra lo stato surreale e la realtà da cui non si può esulare. Nella poesia di Marcuccio quell’articolo indeterminativo evoca domande e viene spontaneo chiedersi di quale strada si tratta, dove si trova e si pensa che potrebbe trovarsi tanto in una grande città come in un piccolo paese o addirittura essere una trazzera di campagna. A me piace immaginare che sia via Maqueda in quel di Palermo, una via lunghissima che, attraversando i Quattro Canti di città, giunge fino alla piazza denominata della Vergogna a per le nudità delle statue intorno alla fontana. “Per una strada” e mi pare che nel titolo siano racchiusi anche i versi di Dino Campana, “Poeta –come ha scritto Vassalli- in cui  scrittura e vita coincidono”; “La stradina è solitaria:/non c’è un cane:qualche stella/nella notte sopra i tetti/ e la notte mi par bella” (“La petite promenade du poète” per Firenze) e in questo come in altri frangenti la strada di Campana, parimenti a quella dell’uomo contemporaneo, era un percorso davvero “senza fronde”. “Senza fronde”, immagine plurima, mosaico di sensazioni esplose per via, tavolozza cosparsa di colori, iter temporale in veste ciclica, paesaggio mostrato e non descritto, stagione pensata in accezione di metafora, specchio concavo che riflette il paesaggio interiore, “scrittura di ricapitolazione” ove poter ritrovare i versi di altri autori. Immagine plurima  a significare da un lato l’apparato dei fenomeni naturali e dall’altro quello connesso ai fenomeni emozionali di straniamento e smarrimento che investono l’essere umano. Nelle parole di Marcuccio “La scrittura è trasfigurazione di quel caos del proprio vissuto (e) deve esserci (la) scintilla iniziale” per questo è indispensabile e di fondamentale importanza appuntare subito i pensieri che salgono alla mente, quando l’ispirazione è lampo di luce e il bisogno di scrittura diviene azione compulsiva.

La copertina del libro

La copertina del libro “La parola di seta. Interviste ai poeti d’oggi” di Lorenzo Spurio (2015)

Esiste dentro ciascun autore, quello che viene indicato come “censore interno”, una presenza ambigua, fuorviante, di impedimento che nella pratica della scrittura ostacola la creatività e l’espressione. Dedicare tempo alla scrittura significa dedicare tempo alla propria esistenza nella sua interezza. Sono i primi pensieri ad avere un’energia incredibile ed è il censore interno che li reprime. Quando si manifestano e si entra in contatto con la loro energia e si inizia a scrivere, occorre lasciarsi andare, diventare guerrieri. Bisogna addestrare la mente a superare le resistenze, a ignorarle e scrivere in ogni modo per se stessi, anche in luoghi diversi, Bertolucci scriveva, passeggiando per i boschi di Casarola, e sarà la scrittura a creare se stessa. Dobbiamo prima di tutto imparare a “sbucciare gli strati che ricoprono il nostro cuore” e i risultati saranno accettabili. Sappiamo che  di per sé, i sensi sono muti e che assorbono l’esperienza, ma questa per potersi manifestare deve prima passare al vaglio della mente. Rastrellare la mente per raccogliere i primi pensieri rivoltarli in una composta di emozioni. Così, meglio si impara a riconoscere il revisore interno, più agevole sarà non tenerne conto. “La vita vera sta nello scrivere” e a rendere grande un poeta è sempre la capacità di essere in sintonia con i ritmi del linguaggio ed è ottimo sistema scrivere e leggere, leggere e scrivere. In tutto questo è utile sapersi apprezzare, avere fiducia in se stessi e amare ciò che si fa. “E m’abbandono all’adorabile corso/ leggere, vivere dove conducono le parole” (P. Valery). E questa è arte! Pensare che in età giovanile Leopardi mi diceva poco e niente e Manzoni mi era di peso. La mia tensione emotiva era tutta volta a certe forme di spleen e alla protesta; mi era congenita e identificarmi  con l’Ortis, il Werther, Malte (di Rilke) e quella di Padre Cristoforo era la figura dei Promessi Sposi che più mi piaceva. Forse questa mia ritrosia era dovuta alla ridondante continuità degli esercizi di grammatica e sintassi, i riassunti fiume, le versioni in prosa che non trovavano chiusa. Pratiche di studio  che non offrivano certo la possibilità di poter assaporare in ogni sfaccettatura la bellezza di quelle pagine sublimi. Talvolta l’istituzione scolastica costringe a seguire un percorso obbligato e nega approcci culturali di ampio respiro anche  a causa di stereotipi che non favoriscono, come dichiara Renato Pigliacampo, “una rivoluzionerei processi d’apprendimento (e di certe realtà) lo Stato non è in grado di rispondere ai bisogni”. “Odo imposizione di parole/nasconde dittatura di pensiero” (Canto per Liopigama), “Sono andato nell’ultimo volo/per imitare il gabbiano sfiorare le onde” (Cuore di Porto Recanati), “Questo ragazzo è poeta:la sua voce/ha foga di profeti” (Aggrappato al silenzio). Mi sembra di vederlo quel “gobbuto Conero”, la “rude campagna” quella di Bagnolo che per Pigliacampo diventa la Macondo di Cent’anni di solitudine, e vedo  anche le “vorticose mani segnanti negli atoni ghirigori” come dice Lorenzo Spurio (nella foto sottostante) nella sua lirica inedita “Idioma visuomanuale”, dedicata all’uomo e al Poeta. Mi traspongo e mi immedesimo nel sentire dell’uomo Pigliacampo, lo sento vicino  e gli rendo omaggio come Poeta, sapendolo eroe che “combatte da solo (acquistando) fama d’eroe”.

Renato Pigliacampo

Renato Pigliacampo

Forse a chi non conosce le tinte della sofferenza il componimento di Spurio può risultare anche non adatto, ma è al contesto che si adatta il linguaggio e non viceversa. Ad una espressione aulica che si dipana  nei versi, si alterna un dire più austero e maggiormente terreno. “Di rivincite e pregiudizi da sgozzare”, scrive Spurio, e quel verbo “sgozzare” mi sembra pregnante , è la chiave di volta dell’intero enunciato e ne dà una chiave di lettura netta e precisa. Ai pregiudizi non è dato fare carezze e non si possono che sgozzare, soprattutto come rivalsa, rinascita e rivincita dell’uomo sulla “pietra della vita”. In questo caso mi viene in mente il quadro della Gentileschi “Giuditta e Oloferne”, conservato agli Uffizi; pensiero e azione in vorticoso sentire! In un parallelismo empatico rinvengo nelle parole del professor Pigliacampo quella “vita  dei campi” che appartiene anche al mio immaginario. Vi ritrovo l’infanzia e la fanciullezza a contatto con la Natura inviolata, “rispettata come una dea”. Il piccolo Renato poteva ammirare il Colle dell’Infinito, io le cime del Gran Sasso e del Velino. Come lui ascoltavo suoni e voci dell’ambiente, pizzicavo “l’astuzia dei contadini nel fregare il latifondista”, imparavo che le famiglie erano conosciute per lo più per soprannome che per registro anagrafico e che “nella cognomizzazione (era) prevalente il soprannome di provenienza o dell’attività svolta”; tanto mi piaceva nelle fredde sere d’inverno stare a veglia davanti alle braci del  camino. Mi inserisco nella sua corrente di pensiero, prendendo a braccetto il suo agire perché anch’io a dirla tutta, (come lui)  “sono una ribelle, una rivoluzionaria in senso positivo, ossia di cambiamento” e riferirmi “come ricorda in varie poesie (che) combatté in prima linea le battaglie del ’68 italiano” (L. Spurio), “Contestando signori capitalisti./Compagni col fazzoletto rosso al collo” (Canto per Liopigama); in questi versi sento echeggiare il Pasolini de Le ceneri di Gramsci come sento echeggiare l’attenzione del poeta verso lo studio del folklore e tradizioni popolari.

E quanto avrei potuto imparare da questo “Guerriero del Silenzio” teso a relazionarsi “con le persone e le cose, gli esseri animati, con specifico linguaggio viso-manuale di codici” di cui si giova nella sua poetica. E quante cose come insegnante avrei potuto dirgli in merito a certi contrasti che ero costretta a sostenere con “specialisti”, scempi come  stoffe di poco conto. Quanto mi rattrista sapere che in alcune occasioni è stato “usato (soltanto)  per raccogliere voti” senza che fosse tenuta presente la sua disabilità “non migliorando la partecipazione dei sordi” alla vita socio-politica del Paese. “Cattivi pensieri/per i giganti/che colpiscono alle spalle,/per la follia del Mondo e gli sguardi  indifferenti/per quello specchio/interno/ che ci parla di noi/ e degli altri”(Sandra Carresi, Cattivi pensieri). Sono del parere, come sostiene  Pigliacampo, che “L’inclusione deve passare nel superamento dei pregiudizi”, i medesimi pregiudizi che Spurio definisce “da sgozzare”.

Lorenzo Spurio, autore del libro

Lorenzo Spurio, autore del libro “La parola di seta. Interviste ai poeti d’oggi”

Mi riconosco nell’uomo Pigliacampo, gli rendo omaggio come Poeta e lo vedo irraggiungibile come studioso e insegnante, divulgatore di esperienze e comunicazione di LIS (lingua italiana dei segni), della genesi del linguaggio poetico viso-manuale dei “disagi sul mondo audioleso” nonché fondatore del Premio di Poesia “Città di Porto Recanati”, giunto alla sua XXVI edizione. “Considero la condizione del poeta simile a quella dello straniero che partecipa ai simulacri della realtà” (Amedeo Di Sora) ed io non starò qui a distinguere tra gineceo e androceo, starò qui a costruire una cantoria per queste voci che si intavolano come registri d’organo; starò qui, ispirandomi a Tiziano Terzani, a istituire una congiura di poeti in modo che “si senta la poesia, che si ascolti la sua voce, che permanga il suo spirito”(E. Marcuccio) perché mi piace e voglio pensare che le sorti del mondo trovano migliore collocazione  nelle mani di chi è capace di far volare la fantasia e pensare diversamente, anche tenendo presente che La parola di seta non è un testo ordinario, ma un vademecum da tenere sempre con sé, uno Zibaldone di pensieri dove la poesia è vestita davvero di seta come nella splendida poesia che Emanuele Marcuccio ha voluto dedicare a questo lavoro.

DI SETA

di seta

la parola

 

di poesia

l’anima mia

 

investe il verso

e para

i colpi

 

verga

veloce il rigo

leggero

 

pieno

 

Lucia Bonanni

San Piero a Sieve, 14 agosto 2015

[1] È il titolo della sua nuova raccolta che compendia tutta la sua produzione poetica, pubblicata con PoetiKanten Edizioni nel 2015 di cui è riportata l’immagine di copertina.

[2] È il titolo della prima raccolta dell’autore edita da SBC Edizioni di Ravenna nel corso del 2009 di cui è riportata l’immagine di copertina.