Dicono che è colpa di Dio
se si illividisce l’aria, se il mondo
gira senza giustizia ed è coperto di sangue
se ogni giorno, ogni notte
milioni e milioni di cellule umane
tradiscono le memorie e mutano
come esperimenti di laboratorio
perdendo sostanza, il valore primo.
Dicono che hanno il cuore spezzato
di fronte alla morte senza resurrezione,
miliardi di sorgenti non hanno anima
nonostante lo zampillo resiste e si dona
ancora adesso simile a un occhio aperto
sul nostro viaggio infinito.
Siamo noi senza pietà del mondo,
quando ladri di libertà
saccheggiamo i fischi degli uccelli
o dei battelli sopravvissuti alla bufera
siamo vertigine perpetua
quando attraversiamo il buio senza cantare
o partiamo senza piedi misericordiosi.
Eppure ogni giorno i lillà nudi nel sole
danno risposte al nostro non sapere niente
germogliano spogli di chiasso e vanità
anche se l’acqua si intorbida e in casa
l’eterno riposo si canta ai bambini.
Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autrice ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.
