Col nubifragio dentro gli occhi
nutrendo il nostro nulla di sorrisi
vorrei condurti dentro l’orto del non detto
in fondo all’assetto invisibile, inespresso
che dispone in ordine ogni cosa
laddove si assottiglia la distanza
Tra il merlo intento al canto
e il bimbo che commosso vi s’incanta.
Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autore/l’autrice ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.