“Amori impossibili tra arte, storia, mito e letteratura”: è uscito il n°33 della rivista “Euterpe”

Siamo felici di comunicarLe dell’uscita del n°33 della rivista di poesia e critica letteraria «Euterpe» che proponeva quale tema di riferimento “Amori impossibili tra arte, storia, mito e letteratura”.Nella rivista sono presenti testi di (in ordine alfabetico): ABENANTE Carla, ABRUZZESE Andrea, APOSTOLOU Apostolos, BARTOLUCCI Maria, BELLANCA Adriana, BELLINI Eleonora, BIANCHI MIAN Valeria, BIOLCATI Cristina, BONANNI Lucia, BORDONI Michele, BUFFONI Franco, CAFFIERO Patrizia, CALABRÒ Corrado, CAMELLINI Sergio, CARMINA Luigi Pio, CARRABBA Maria Pompea, CASUSCELLI Francesco, CATANZARO Francesco Paolo, CHIARELLO Rosa Maria, CHIRICOSTA Rosa, CONCARDI Enzo, CORIGLIANO Maddalena, CORONA Antonio, CURZI Valtero, DEFELICE Domenico, DE FELICE Sandra, DE ROSA Mario, DI SORA Amedeo, ENNA Graziella, FERRERI TIBERIO Tina, FERRI Mita, FILECCIA Giovanna, FINOCCHIARO Johanna, FUSCO Loretta, GAGLIARDI Filomena, LANIA Cristina, LE PIANE Fausta Genziana, LUZZIO Francesca, MANNA CLEMENTI Anna, MARCUCCIO Emanuele, MARTILLOTTO Francesco, MARTONE John, MIRABILE Salvatore, MORETTI Vito, NARDIN Donatella, NAZZARO Antonio, NOVELLI Flavia, OLDANI Guido, PACI Gabriella, PASERO Dario, PAVANELLO Lenny, PECORA Elio, PELLEGRINI Stefania, PIERANDREI Patrizia, QUINTAVALLA Maria Pia, RAGGI Luciana, RICCIALDELLI Simona, RIZZO Jonathan, SABATO Adriana, SANTONI Enrica, SICA Gabriella, SIVIERO Antonietta, SPURIO Lorenzo, STANZIONE Rita, STEFANONI Gian Piero, TAGLIATI Franco, TASSONE Rocco Giuseppe, TERESI Giovanni, TOMMARELLO Laura, VARGIU Laura, VESCHI Michele, ZANARELLA Michela, ZINNA Lucio.

Di particolare interesse è la sezione saggistica / critica letteraria del presente volume che si compone dei seguenti contributi:

ARTICOLI                                                                                                                                   

“Didone nel libro dell’Eneide: preparazione e costruzione di una tragedia” (Filomena Gagliardi)

“Il Re burla”; “Limiti 3X2” (Michele Veschi)

“Domani è un altro giorno: riflessioni su Via col vento di M. Mitchell” (Lenny Pavanello)

“Beatrice, amore tra mito, realtà e leggenda” (Sergio Camellini)

“Ettore e Andromaca: l’addio” (Tina Ferreri Tiberio)

“Mala Zimtebaum ed Edek Galinski: un amore ad Auschwitz” (Antonietta Siviero)

“La possibilità dell’impossibilità di un sentimento amoroso” (Valtero Curzi)

“Un viaggio chiamato amore”; “Noi ci diciamo cose oscure” (Loretta Fusco)

SAGGI                                                                                                                                           

“La barca dell’amore s’è spezzata…” (Amedeo Di Sora)

“Il fascino dell’alba per un incontro storico memorabile: Cartesio e Cristina di Svezia” (Anna Manna Clementi)                                                                                             

“Il simbolo e la metafora fra mitologia, arte, poesia e letteratura” (Apostolou Apostolos)            

“L’amore impossibile di Solange de Bressieux” (Domenico Defelice)

“Honoré de Balzac e Madame Hanska” (Fausta Genziana Le Piane)

“Gli amori “infelici di fine” nella Gerusalemme Liberata” (Francesco Martillotto)

“Gli amori impossibili nella Gerusalemme Liberata tra opposizioni e devianza” (Graziella Enna)

“Giselda Fojanesi e la sua avventura siciliana” (Lucio Zinna)

“Quando i legami familiari sono d’impedimento alle relazioni amorose: Le nostre anime di notte di Kent Haruf” (Lucia Bonanni)

Segnaliamo altresì il lungo saggio di Lorenzo Spurio sul poeta, saggista e critico letterario Vito Moretti (1949-2019) al quale è dedicato il numero e del quale è presente una ricca scelta di testi della sua ampia carriera letteraria; un’intervista a cura di Michele Bordoni alla poetessa e scrittrice Donatella Bisutti e un intervento di Lorenzo Spurio sulla “Poesia Sculturata”, creazione della poetessa siciliana Giovanna Fileccia, con in appendice un’intervista all’artista.

Troverà il nuovo numero della rivista allegato in formato PDF; la stessa può essere scaricata collegandosi al nostro sito, cliccando qui.

A continuazione, invece, può essere letta/scaricata in vari altri formati:

Visualizzazione in ISSUU/Digital Publishing adatta per smartphone e tablet

Ebook: Azw3 per Kindle – Mobi – Epub

Prima di salutarvi e di augurarvi buona lettura, ci teniamo a segnalare alcune notizie che reputiamo utili e interessanti correlate all’attività della nostra rivista:

RIVISTA EUTERPE 2011-2021: negli scorsi mesi, dato il decennale dell’attività della rivista di poesia e critica letteraria «Euterpe» abbiamo pubblicato un volume-archivio che raccoglie, oltre alla storia della stessa (come è nata, si è sviluppata, i suoi progetti, etc.), la configurazione delle rubriche nel tempo e della composizione della Redazione, tutti gli editoriali e l’archivio completo, in ordine alfabetico, che contempla tutti gli autori che hanno scritto sulla rivista con riferimenti al numero e all’annualità. L’opera, curata dal direttore della rivista Lorenzo Spurio, è prefata dal poeta e critico letterario Antonio Spagnuolo e si chiude con una postfazione del poeta prof. Nazario Pardini. All’interno di questo numero della rivista è presente, nella sezione “Recensioni” un breve comunicato stampa del volume. Per chi fosse interessato a richiederlo si consiglia di scrivere a rivistaeuterpe@gmail.com per ricevere tutte le informazioni.

VOLUME MONOGRAFICO “STILE EUTERPE” VOL. 6 – Dopo i precedenti volumi monografici dedicati rispettivamente a Gianni Rodari (curato dal prof. Francesco Martillotto) e ad Oriana Fallaci (curato da Lucia Bonanni) contenenti poesie, racconti, saggi, recensioni e altri contributi del progetto “Stile Euterpe” volto, di volta in volta, a rileggere, approfondire, studiare un intellettuale del panorama letterario italiano, è stato proposto a tutti i collaboratori presenti e passati della rivista, con un sistema di partecipazione attiva e ad evidenza pubblica, un sondaggio per la scelta del nome dell’autore al quale dedicare il prossimo volume tematico. I nominativi proposti sono fuoriusciti da una prima scelta operata dalla Redazione della Rivista. Per poter esprimere le proprie preferenze è stato creato un sondaggio all’interno di un gruppo chiuso di Facebook. Il Consiglio per chi è già iscritto a Facebook e intende partecipare è il seguente: chiedere iscrizione al Gruppo (https://www.facebook.com/groups/777388299073155) e, una volta ricevuta l’accettazione, dirigersi al sondaggio che appare nella parte alta della pagina o cliccare direttamente qui:  https://m.facebook.com/questions.php?question_id=2671592796319353

Si possono esprimere un massimo di tre scelte e non di più.

Per coloro che, invece, non posseggono Facebook o non riescono a esprimere la propria scelta online, chiediamo la gentilezza di scaricare e compilare il modulo al seguente link: https://drive.google.com/file/d/1A4WR63NoqbIzZwivmyHPTXRQzu7gOxAL/view?usp=sharing e di farlo avere compilato in ogni sua parte, firmato e scansionato alla mail ass.culturale.euterpe@gmail.com entro il 30/09/2021, data nella quale il sondaggio verrà chiuso.

I voti ricevuti mediante compilazione del suddetto modello verranno computati agli altri espressi sul sondaggio online.

* * *

Ricordiamo, inoltre, che il tema del prossimo numero della rivista al quale è possibile ispirarsi sarà “Desiderio di evasione, vagabondaggio ed erranza: suggestioni, simbolismi e messaggi”. Ricordiamo, altresì, che il tema è da intendere quale consiglio di una possibile proposta da presentare e che non è strettamente vincolante.

I materiali dovranno essere inviati alla mail rivistaeuterpe@gmail.com entro e non oltre il 19 settembre 2021 uniformandosi alle “Norme redazionali” della rivista (leggere qui prima di inviae contributi: https://associazioneeuterpe.com/norme-redazionali/)

È possibile seguire il bando di selezione al prossimo numero anche mediante Facebook, collegandosi al link: https://www.facebook.com/events/597851327769239

Addio al teatino Vito Moretti, poeta “umano” e saggista di ampia caratura

Giunge dalla stampa online[1] e dalle tante attestazioni di stima e amicizia in Facebook l’annuncio del decesso del professore Vito Moretti (nato a San Vito Chietino nel 1949) di Chieti, docente universitario, poeta e scrittore, saggista e critico letterario che da poco aveva festeggiato i cinquanta anni della sua carriera di letterato. Recentissima, di pochi giorni fa, la notizia che la sua poesia inedita “Potessi raccontare i sogni” è risultata nella rosa dei finalisti del celebre Premio Letterario “Don Luigi Di Liegro”, X edizione, di Roma.

Ingente il suo contributo al mondo della poesia contemporanea, pubblicò (l’elenco dei titoli non è completo!)[2] le opere in dialetto N’andica degnetà de fije (1982), La vulundà e li jurne (1986) e Déndre a na storie (1987), Na raggio ne e li déhe (1989), La case che nen e chiude (2013) e per la poesia in lingua, dopo alcune plaquettes confluite in Una terra e l’altra. Ristampe e inediti (1995), ha dato alle stampe Temporalità e altre congetture (1988), Il finito presente (1989), Le prerogative anteriori (1992) e Da parola a parola (1994), Di ogni cosa detta (2007), L’altrove dei sensi (2007), Con le mani di ieri (2009), Luoghi (2011), Dal portico dell’angelo (2014). I suoi interventi teorici sono stati raccolti nel volume Le ragioni di una scrittura. Dialoghi sul dialetto e sulla poesia contemporanea (1989).

Il mio ricordo è legato ad alcuni brevi episodi che ci permisero di incontrarci in quella che era la terra che lui amava più di ogni altra cosa, ovvero il capoluogo teatino. Difatti nella prima edizione del Premio Letterario “Città di Chieti”, ideato nel 2017 dall’amica e poetessa Rosanna Di Iorio nel quale figuravo per sua volontà quale Presidente di Giuria, data il lungo corso della sua unanimamente riconosciuta attività poetica, la vastità dei suoi interessi letterari, lo spessore delle pubblicazioni e degli interventi critici in conferenze, dibattiti e convegni di varia natura, ci era sembrato opportuno premiarlo con un Premio Speciale definito, appunto, “Città di Chieti” (aveva partecipato in quell’occasione con la poesia “Così è questa la traccia”). Si trattava, com’è intuitivo da comprendere, uno dei tanti  numerosissimi premi, attestazioni di merito e di riconoscimento che da decenni il professore aveva ricevuto con orgoglio e merito in ogni parte del Paese.[3] Ricordo che in quella circostanza, pur dispiaciuto, non ebbi l’occasione di incontrarlo perché doveva trovarsi impegnato fuori città per altre iniziative letterarie e il premio gli venne in seguito consegnato dall’organizzazione.

Lo incontrai, invece, ad aprile 2018 presso il Teatro Marrucino di Chieti nell’occasione della presentazione al pubblico del libro di poesie La stanza segreta (Vitale, 2018) di Rosanna Di Iorio dove ero stato chiamato, assieme a Lucia Bonanni, a intervenire sul volume. Scambiai qualche veloce chiacchiera con lui ma questo non impedì che ne apprezzassi l’impeto nell’esternazione delle sue battute nonché l’acume delle considerazioni.

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Il professor Vito Moretti. Foto tratta da: http://www.ilcentro.it/cultura-e-spettacoli/quelle-ombre-adorne-di-vito-moretti-1.21839?utm_medium=migrazione

Rimasi così in contatto con lui, esclusivamente a mezzo internet, e apprezzai – ben prima che la sua produzione poetica (vastissima e di alto profilo) – la sua attività di critico e di esegeta di testi letterari della tradizione abruzzese con particolare attenzione a Gabriele D’Annunzio. Molto interessato ad alcune sue pubblicazini sull’argomento (ormai per lo più fuori catalogo e dunque introvabili) era stato così gentile da inviarmi estratti delle opere a mezzo e-mail ed altre me le avrebbe sicuramente inviate per posta – quale dono – come mi aveva promesso avendo avvertito nelle mie parole il grande interesse verso il suo lavoro ermeneutico. Purtroppo non ve ne fu tempo. Conservo, invece, con piacere una serie di testi (capitoli estratti) di volumi[4] o di suoi studi critici vertenti il fenomeno del “dramma rurale”, del teatro rustico d’argomento abruzzese con riferimento a La Figlia di Iorio di D’Annunzio. Gli comunicai, nei mesi scorsi, infatti, che ero molto interessato ad approfondire tali questioni per una lettura più ampia e comparativa per un mio studio improntato sul tema dell’onore e del dramma rurale nell’opera dello spagnolo Federico García Lorca. Sono testi importanti e ben calibrati, i suoi, che saranno di certo utili nello sviluppo del mio saggio e che lo saranno per tutti coloro che, interessati al fenomeno agreste in oggetto, faranno ricerche in tal senso.

Ma la produzione di critica letteraria di Moretti è vastissima e non esula interessi d’altro tipo. Vorrei, infatti, ricordare alcuni dei testi della sua intensa bibliografia: Occasioni abruzzesi. Letture e pagine critiche (Tracce, 2000), Il plurale delle voci. La letteratura abruzzese fra Sette e Novecento (Bulzoni, 1996), D’Annunzio pubblico e privato (Marsilio, 2001), Le forme dell’identità. Dall’Arcadia al decadentismo (Studium, 2001),  I labirinti del Vate. Gabriele D’Annunzio e le mediazioni della scrittura (Studium, 2006), Ariel e Melitta. Carteggio inedito D’Annunzio-De Felici (Carabba, 2007), Di carte e di parole. Note, proposte e ricerche sulla letteratura dell’Otto e Novecento (Bulzoni, 2009), Le forme recitate. Aspetti della letteratura tra Otto e Novecento (Studium, 2011).

L’ultima volta che lo sentii, circa un paio di settimane fa, era per informarlo della decisione della redazione della rivista di poesia e critica letteraria “Euterpe” di pubblicare una delle sue poesie,  giunte per la selezione dei testi, ovvero la poesia “Nel nostro campo”, che figura all’interno delle pagine del n°28 di Febbraio 2019.

Alcuni versi estratti da un’altra sua bella poesia, “Dubita, se ogni punto”, così recitano: “Nulla ha più della perfezione/ che ti impegna al perdono, alla linea che declina/ e che pure sale, e che si moltiplica, tu sai,/ dove tutto è infinito”.

 

Lorenzo Spurio

09-02-2019

 

[1] La testata “Chieti Today” così titola la notizia: “La cultura abruzzese piange il professor Vito Moretti, docente universitario e scrittore”: http://www.chietitoday.it/cronaca/scomparso-professor-vito-moretti-chieti-san-vito-chietino.html mentre l’emittente locale “Rete 8” così titola: “Chieti piange la scomparsa del professor Vito Moretti”, http://www.rete8.it/cronaca/234chieti-piange-la-scomparsa-del-professor-vito-moretti/

[2] Notizie biobibliografiche più esaustive possono essere consultate sui siti della casa editrice Tabula Fati: http://www.edizionitabulafati.it/vitomoretti.htm e “Poesie del nostro tempo”: http://poetidelparco.it/9_228_Vito-Moretti.html Numerosi suoi testi poetici sono presenti sul siti, riviste online e antologie poetiche.

[3] Solo per citarne alcuni: il “Versilia-Marina di Carrara”, il “Premio Alghero”, il “Pisa-Calamaio di Neri”. Il professore, inoltre, era presidente e membro di giuria in numerosi premi letterari nazionali sia abruzzesi che di altre regioni.

[4] Principalmente estratti di VITO MORETTI,  I labirinti del Vate. Gabriele d’Annunzio e le mediazioni della scrittura, Roma, Edizioni Studium, 2006.

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