Questo breve articolo sulla lingua vallone che si parla in Belgio non può che partire da considerazioni più generali che riguardano questo paese. Lo stato riconosce tre lingue ufficiali: francese, nederlandese (olandese) e tedesco. Il vallone, assieme ad altre lingue minoritarie non è considerato lingua nazionale. Il Belgio è costituito da due grandi regioni, una al nord e una al sud, alle quali corrispondono due diverse culture e tradizioni. A nord troviamo la regione delle Fiandre che ospita la capitale Bruxelles dove si parla il fiammingo e a sud la regione della Vallonia in cui il capoluogo è la città di Numar dove si parla vallone e francese.
Fatte queste precisazioni, concludiamo che il vallone (walon in vallone, wallon in francese) è dunque la lingua della Vallonia, ossia della regione meridionale del Belgio[1]. Si tratta, al pari del francese e dell’italiano, di una lingua romanza o neolatina ossia che deriva dal latino.
Difficile collocare su una scala temporale la data di nascita della lingua anche se vari documenti sottolineano il fatto che si tratta di una lingua molto vecchia, probabilmente già presente nel 1200. Il termine ‘vallone’ però non compare prima del 1510 quando Jean Lemaire de Belges lo utilizzò per primo per delineare questa lingua romanza.
Nel corso della storia il vallone venne impiegato principalmente dalla cultura subalterna popolare e nell’uso orale mentre il francese veniva impiegato in contesti elevati, prestigiosi, ufficiali e nella burocrazia. La sviluppo e l’elaborazione della lingua hanno permesso oggigiorno di considerare quattro varianti del vallone, a seconda delle loro zone di parlata (vallone orientale, occidentale, centrale, meridionale). Eviteremo di dare le differenze di queste varianti perché il nostro interesse è quello di spiegare, in via generale, qualche accenno della lingua vallone. Non dobbiamo tuttavia pensare che la lingua vallone sia molto vicina alla lingua francese. Basteranno alcuni esempi: Ciao! (francese Salut!; vallone Djusk’a!); di niente (francese De rién; vallone (i gn) rén avou ça).
Come si diceva all’inizio le due regioni che costituiscono il Belgio sono tradizionalmente molto diverse e anche sotto il punto di vista linguistico. Il contrasto Fiandre-Vallonia non è solo linguistico, tradizionale, ma motivato anche da motivazioni storiche e culturali. Le Fiandre hanno una popolazione tradizionalmente cattolica e monarchica mentre la Vallonia anticlericale e socialista. Del fiammingo, ossia una variante del nederlandese, parleremo un’altra volta. Il contrasto tra le due lingue, tra le due regioni, diede vita a metà degli anni ’90 ciò che è comunemente ricordato come “la questione belga”. Nel 1962 le leggi Gilson stabilirono le frontiere linguistiche delle due comunità e il riconoscimento del bilinguismo nella zona attorno a Bruxelles, la capitale del Belgio.
Il vallone, secondo recenti stime, è parlato da 600.000 persone al mondo (principalmente concentrate nella regione della Vallonia assieme al francese) mentre il fiammingo (nederlandese variante belga) da 6.000.000 di persone al mondo nelle Fiandre.
Link per approfondimenti:
http://users.skynet.be/lorint/wallang/index.html
http://www.orbilat.com/Languages/Walloon/Walloon.htm
http://www.usefoundation.org/view/123
LORENZO SPURIO
19-06-2011
[1] La pagina italiana di Wikipedia indica che il vallone viene parlato anche in altri contesti geografici: in alcuni borghi in Lussemburgo (Doncols e Sonlez) e nella zona di Green Bay (Winsconsin) negli Stati Uniti, dove nel XIX secolo emigrarono varie persone originarie della Vallonia.
