“Le Istantanee di un Atmonauta” di Domenico Guida. Recensione di Fiorella Cappelli

Con la silloge Le Istantanee di un Atmonauta (Edizioni Progetto Cultura, Roma, 2024) l’autore, Domenico Guida, si presenta al lettore prendendolo teoricamente per mano conducendolo, mediante un percorso tematico, alla scoperta di un ideale viaggio sensoriale tra parole, profumi, musica e immagini elaborate, su un pentagramma di diversi versi sciolti e liberi, mostrandosi abile nell’arte della “Retorica” con un linguaggio evocativo-figurativo, servendosi di molteplici figure: di suono, di significato, di costruzione atte a creare svariati effetti per il tramite di versi modulati in un concetto d’insieme: l’io  e te, il “Noi”.

Il poeta, musicista, scrittore e cantautore, definisce la sua opera composta, con la frase, nel sottotitolo di copertina, riportata a caratteri leggeri, chiari, in corsivo Raccolta di pause e poesie aprendo la sua anima anche al dialogo con se stesso, nella profondità del suo “io”, nello spazio-tempo del “qui e ora”, atto a fermare il momento, l’istante fatto di respiro e tempo: un’istantanea che lascia traccia, impronta, forma nella voragine più profonda del suo essere, con il suo linguaggio dell’amabilità che, nell’espressione multiforme, avvalendosi dei quattro elementi e i cinque sensi fusi tra loro, si fa viatico di vibrazioni di quell’istante cristallizzato ed ecco allora che il suo mezzo espressivo apre a un linguaggio  universale e “la verità del poeta” traspare nel dare colore ai toni di grigio.

Con Le Istantanee di un Atmonauta Guida si offre al lettore con la sua silloge svelandoci il suo “Alter-ego”: Atmo, un personaggio di sua creazione (materializzatosi in una graphic novel e facente parte, insieme al libro e al concept-album, del suo ultimo progetto “Retorika”). Atmo, capace di “lasciarsi andare e fluttuare veloce ed alto, decide di navigare l’aria ed il tempo… fuggevole” (scrive il poeta), ma anche per intraprendere un volo “dagli occhi al cuore” occorre avere un punto di partenza e questo il Guida lo sa bene perché inizia il suo viaggio dai riferimenti certi con la lirica “A mio Padre”, una dedica al suo “eroe/impavido, guerriero/; ed ecco, il prosieguo, /tu ed io in successione come un verso/…Un cuore grande come il tuo/… trabocca da ogni dove…”.

Nell’emozione che il lettore raccoglie, ogni parola, ogni riferimento creano colore, evocano immagini, Lidia Tavani, che ne ha curata l’introduzione, tra gli svariati temi affrontati da Guida nel suo tomo, sceglie quello dell’istante e dell’istinto senza pero tralasciare l’intensità del sentimento ed “il ritmo dei fonemi” che accompagna tutta l’opera.

FIORELLA CAPPELLI


La presente recensione viene pubblicata su questo spazio dietro autorizzazione dell’Autrice dichiarando che non ha nulla a pretendere all’atto della pubblicazione né ne avrà in futuro. La riproduzione del presente testo, in forma di stralci o integrale, su qualsiasi tipo di supporto non è consentita in assenza dell’autorizzazione da parte dell’Autrice. La citazione, con i relativi riferimenti di pubblicazione e il link, è consentita.

“Il fuoco che ti porti dentro” di Antonio Franchini. Recensione di Gabriella Maggio

Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio, 2024) di Antonio Franchini è un romanzo che affronta diversi temi così intimamente legati da richiedere un lettore molto attento. La storia si svolge tra Napoli e Milano, viste attraverso le impressioni e le esperienze dei protagonisti. Il tema dominante è il racconto della vita e del carattere della madre dello scrittore-narratore, Angela Izzo, orgogliosamente “sgherra “e “sannita” e per questo violenta e volgare nel linguaggio, piena di pregiudizi, avversa a tutto e a tutti: “Non concede mai al vento della sua avversione un rifugio, ma gli lascia davanti una prateria dove soffiare senza requie. Ha bisogno di odiare come di respirare, sente di non esistere se non si contrappone”.

Angela è rappresentata attraverso i ricordi e le emozioni negative che suscita nel figlio: “Mi ha dato un’educazione a rovescio: i valori ai quali si ispira o li esprime in una forma riprovevole o sono disvalori veri e propri. Detestare è il verbo preciso…”. Ma nel romanzo non c’è soltanto l’emotività propria del memoir, lente deformante dei fatti realmente vissuti dal figlio-narratore. Attraverso l’espressionismo del linguaggio napoletano, intrecciato ad un uso sobrio dell’italiano, il lettore trova una riflessione sul mondo contemporaneo.

Attraverso il comportamento di Angela lo scrittore analizza le relazioni familiari, prive di manifestazioni d’affetto e di comprensione. La madre e la nonna stabiliscono rapporti di sopraffazione sugli altri familiari simili a quelli della malavita. Il padre, estraneo alla violenza femminile, vive in un mondo suo, tranquillo e silenzioso, segnato dai lutti familiari.

La famiglia di Angela si può definire borghese, ma rivela la crisi della borghesia cittadina nell’imitazione del linguaggio e degli atteggiamenti della “plebe”, come per esorcizzarne la paura, rinunciando ad un ruolo sociale progressista. Emblematico è il dialogo tra Angela e la vicina che le chiede: “Tuo marito ti picchia? E mentre lei (Angela) mormora un no confuso, quell’altra ribadisce: “E allora vò dicere ca   nun te vò bene!”. Ed anche l’analisi di Zappatore di Mario Merola: “In realtà, l’ingratitudine filiale è solo il tema apparente di Zappatore, perché ciò che la canzone ostenta è soprattutto la fierezza del contadino, la sua superiorità morale sul signore, una  supremazia ribadita dalla posa guappesca (“senza cercà ‘o permesso abballoi’ pure), dall’imposizione di sé e del suo mezzo, dal rovesciamento per cui “Vossignuria se mette scuorno’e nuje/Pur ‘i’ me metto scuorno ’e’ ossignuria”, che è la stessa cosa del “loro schifano a  me, io schifo a loro” di Angela….Questo senso d’inferiorità dello zappatore, che si rovescia nel suo contrario, è lo stesso di tutto il Sud”.

Dal racconto risulta evidente che Angela è sì spontaneamente se stessa, con tutte le sue contraddizioni, ma è anche il “personaggio” che lei stessa s’è cucito addosso, forse per la simpatia che le sue espressioni suscitano negli amici e nei conoscenti o forse per ritagliarsi un ruolo autonomo e non succubo nel rapporto con gli altri.  Tuttavia la simpatia non riesce a conservarla a lungo perché prima o poi prevale la sua indole di “sgherra”. In fondo non le interessa quello che di lei pensano gli altri, tanto è concentrata su se stessa, sul suo risentimento: “Angela si aggira in questo magma combustibile con uno stoppino sempre acceso in mano e solo con l’imbarazzo della scelta su dove innescarlo”. Eppure Angela è un punto fermo nella vita dei familiari, soprattutto dei figli che le saranno vicini quando si trasferisce a Milano: “Eppure non sappiamo che cos’è, in realtà, questo lungo, occulto bisogno dell’approvazione di un genitore, fosse pure un mostro, avvinto a noi più strettamente proprio in ragione della sua mostruosità…”. Il soggiorno milanese dei personaggi offre l’occasione per affrontare il tema del rapporto sud nord. Angela naturalmente rifiuta di accettare il diverso modo di relazionarsi con gli altri, ostinandosi a non comprendere il modo altrui di concepire la vita. Però, sebbene continuino le incomprensioni, il rapporto tra madre e figlio in qualche modo si addolcisce.  Romanzo complesso e stratificato, dunque, è “Il fuoco che ti porti dentro” scritto con grande abilità nel comporre e intrecciare i temi e i piani temporali, nel tenere vigile l’attenzione del lettore, che pure rintracciando qualche aspetto di sé (in fondo de nobis fabula narratur) non riesce ad abbandonarsi alla storia narrata, ma resta sempre vigile e attento.

GABRIELLA MAGGIO


L’autrice ha autorizzato la pubblicazione del suo scritto su questo spazio senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro. La riproduzione del presente scritto, in formato di stralci o integrale e su qualsiasi tipo di supporto, non è autorizzata senza il permesso scritto da parte dell’autrice. La citazione, con opportuni riferimenti (sito, data, link) è consentita.

1° Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa “Liriche e storie da Capri” ediz. 2025. Come partecipare

BANDO DI PARTECIPAZIONE

1) Il concorso è strutturato in 3 sezioni:

Sezione A – Poesia a tema libero  in lingua 

Sezione B – Poesia tema libero in vernacolo  (è obbligatoria la traduzione in lingua italiana)

Sezione C  – Narrativa breve (racconti  in lingua italiana) e favole

2) Il concorso è a carattere internazionale, ogni autore può partecipare presentando un massimo di due elaborati nelle sezioni A, B, C, della lunghezza non superiore ai 40 versi per le sezioni di poesia e massimo 5 pagine  A4 per la narrativa breve.

Sono ammessi a partecipare sia cittadini italiani che stranieri.

3) E’ prevista una quota di partecipazione, per spese di lettura e di segreteria e precisamente: 20 euro per una sola sezione, 40 euro per due sezioni, 50 euro per tre sezioni.

4) Gli elaborati vanno inviati solo via email all’indirizzo: premiocapri25@virgilio.it, in forma anonima, in formato  word nelle sezioni poesia e in pdf  racconti, è vietato utilizzare il jpg. Si dovrà, inoltre, allegare obbligatoriamente alla mail un foglio notizie: contenente nome e cognome dell’autore, indirizzo postale, numero di telefono e mail, più copia della ricevuta dell’avvenuto versamento.

I dati per effettuare il versamento sono: Iban n. IT43T3608105138236207636214

c/c intestato ad Annalena Cimino  presso Poste italiane

5) Il termine ultimo per la presentazione degli elaborati è fissato per il 30 aprile 2025.

6) I premi che saranno attribuiti sono:

Podio, i primi tre classificati vincitori delle sezioni  A, B, C;  Premi della Critica, Premi della

Presidenza; Premi Speciali Giuria e Menzioni d’Onore.

I premi potranno essere aumentati dalla Presidenza del concorso in base al numero

dei partecipanti.

7) I vincitori saranno informati in largo anticipo via mail o per telefono, la classifica sarà pubblicata sulla stampa locale, su FB  e nel web.

8) Le opere pervenute incompleti o prive della ricevuta della quota di partecipazione saranno automaticamente escluse dal concorso.

9 ) La cerimonia di premiazione svolgerà il giorno 6 settembre 2025 alle ore 17,00 a Capri nella location che avremo a disposizione.

La partecipazione al concorso comporta l’accettazione di tutte le norme del presente regolamento.

10) La giuria sarà composta da intellettuali autorevoli, i cui nomi verranno resi noti solamente il giorno stesso della premiazione, per garantire la massima trasparenza e regolarità del concorso. La stessa dopo avere esaminato con attenzione tutte le opere pervenute voterà, in forma anonima, gli elaborati in gara. Il responso della giuria è insindacabile.

11) I premi di chi non sarà presente alla cerimonia rimarranno a disposizione dei vincitori, fino a 30 giorni dalla data di premiazione. E’ previsto che potranno essere recapitati dietro richiesta degli stessi presso la propria abitazione, previo pagamento anticipato delle spese di spedizione, nei modi  successivamente indicati.

12) E’ nominato  Presidente Onorario del Concorso nonché Direttore Artistico il poeta scrittore Antonio Barracato.

INFO:

Email: concorso: premiocapri25@virgilio.it  troverete chiarimenti e comunicazioni su:

FB Annalena Cimino   – http://www.concorsiletterari.it 

Per qualsiasi informazione contattate i numeri tel. 320 7964728  e

333 3168634 o la mail sopra indicata

Il Direttore Artistico del Premio – Antonio Barracato

Il Presidente del Premio – Annalena Cimino

“Lo stupore e la meraviglia”, la nuova raccolta di aforismi di Emanuele Marcuccio

Il poeta e aforista Emanuele Marcuccio ritorna con una seconda raccolta aforistica (suo quinto libro): Lo stupore e la meraviglia. Aforismi e pensieri, per i tipi di Youcanprint (Lecce) e la cura editoriale della poetessa e promotrice culturale Gioia Lomasti; sua è l’immagine di copertina, realizzata attraverso una rielaborazione grafica di uno scatto originale dello stesso Autore dell’agosto 2015 sulle Madonie.

Aprendo il libro da pagina 11 possiamo leggere una prefazione del critico letterario e poeta marchigiano Lorenzo Spurio, a cui segue una breve nota di edizione della stessa Lomasti, si prosegue nei suoi ottantotto numeri tra aforismi e pensieri, il cui tema principale rimane la poesia, non mancano pensieri e aforismi dedicati al progetto di poesia “Dipthycha”, ideato e curato dallo stesso Marcuccio; chiude l’opera un saggio di postfazione “Con stupore e meraviglia: un approccio alla scrittura aforistica di Emanuele Marcuccio” della compianta poetessa, critico letterario e saggista Lucia Bonanni (1951-2024), alla cui memoria l’Autore dedica lo stesso libro. Degno di nota l’inserimento in esergo al libro di una poesia inedita della stessa Bonanni, in cui è palpabile il panismo, la meraviglia e lo stupore innanzi allo spettacolo della natura.

In appendice un saggio di presentazione del progetto di poesia “Dipthycha” redatto dall’Autore, un progetto che ad oggi conta quattro volumi antologici editi (2013-2022) e la partecipazione di quarantadue voci poetiche contemporanee.

Il libro è presente sui maggiori store online e ordinabile in libreria attraverso il web-store “Bookdealer.it”.

«Questa silloge di Aforismi e pensieri – come ricorda il sottotitolo – raccoglie frammenti creativi che l’Autore ha vergato su carta in sei anni di tempo, dal 2012 al 2018, e possiamo concepirla come la naturale prosecuzione di una prima stagione di aforismi ricondotti poi alla precedente pubblicazione Pensieri Minimi e Massime del 2012. La nuova opera è anticipata da una suggestiva quanto misteriosa chiosa lorchiana nella quale viene chiamato in causa il concetto di “meraviglia” che Marcuccio nel corso dell’opera fa suo. La meraviglia proviene da un atto partecipativo dell’uomo che, mediante l’osservazione – non solo visiva ma anche interiore ed emozionale, dell’auscultazione – con passione si lega all’oggetto (e al mistero) della sua attenzione». (Dalla Prefazione di Lorenzo Spurio)

«[O]gni aforisma è come una perla di saggezza in grado di dare una profonda impronta al lettore. Questi testi sono intrisi di conoscenza dell’animo umano e sono in grado di toccare in pochi istanti di lettura pensieri complessi e universali». (Gioia Lomasti)

«La realtà storica dell’intero corpus delle opere marcucciane rivela una gamma di contenuti assai ampia, organica e finemente strutturata, sempre alimentata e curata dal genuino senso d’amore per le Lettere e dove ciascun testo prodotto “rimane sempre una cara creatura” (dall’aforisma N. 62), quasi come un individuo che abbisogna di essere lasciato libero di essere letto e in cui ciascun lettore può riconoscersi e sentirlo come proprio, se pure per onestà intellettuale “[u]n autore non è mai soddisfatto di ciò che ha scritto” (dal pensiero N. 66) perché, se lo fosse, smetterebbe di scrivere». (Dalla Postfazione di Lucia Bonanni)

Emanuele Marcuccio (Palermo, 1974), poeta, aforista, curatore editoriale. Per la poesia ha pubblicato Per una strada (2009), Anima di Poesia (2014), Visione (2016); per l’aforistica le raccolte Pensieri Minimi e Massime (2012), Lo stupore e la meraviglia (2024); per il teatro il dramma epico in versi di ambientazione islandese Ingólf Arnarson (2017). Presente in numerose antologie di autori vari, tra cui «L’evoluzione delle forme poetiche. La migliore produzione poetica dell’ultimo ventennio (1990 – 2012)» (2012), è ideatore e curatore del progetto di poesia “Dipthycha” con quattro volumi antologici editi, dove la forma del dittico e trittico poetico è declinata rispettivamente a due e tre voci di autori diversi.

“La biblioteca dei fisici scomparsi” di Barbara Bellomo. Recensione di Gabriella Maggio

Il mitico cenacolo dei fisici di via Panisperna, la misteriosa scomparsa di Ettore Majorana, una storia d’amore contrastato dalla famiglia, ma invincibile, un padre tiranno, nel contesto della storia italiana tra la fine degli anni ‘20 e gli anni ‘50 costituiscono i temi dell’avvincente romanzo di Barbara Bellomo La biblioteca dei fisici scomparsi, edito da Garzanti.

Un romanzo storico che mescola microstoria e Storia, invenzione e fatti, mette Barbara Bellomo sulla linea segnata da altre scrittrici siciliane come Goliarda Sapienza, Maria Attanasio e Simona lo Iacono. Il romanzo si sviluppa tra passato e presente, quasi un diario dei fatti essenziali che segnano la vita di Ida Clementi, la bibliotecaria di via Panisperna.

Contravvenendo al divieto paterno di lavorare, grazie all’incontro con l’illustre Orso Maria Corbino, amico del padre, Ida ottiene il posto di bibliotecaria che la mette al fianco dei più grandi fisici italiani del tempo. In particolare diventa amica di Ettore Majorana con cui condivide l’origine siciliana e la passione per la letteratura: “Signorina Clementi, lo sa che mi piace parlare con lei di letteratura?”.

Majorana farà da tramite con Alberto Guarneri, suo collega quando frequentava la facoltà di ingegneria e amico sincero. Tra Ida e Alberto è amore a prima vista, assoluto: “Come ferro e calamita”. Ma il severo avvocato Clementi impedisce con la complicità della moglie e del figlio che quest’amore possa continuare e impone a Ida il matrimonio con Raffaele Braschi. Ida cede affranta, convinta che Alberto si sia innamorato di Giulia.

Nel 1938, quando Ida sta per lasciare Roma e trasferirsi col marito a Torino, apprende dalla stampa la misteriosa scomparsa di Ettore Majorana. La notizia la rattrista molto e le fa sentire più vivo l’amore per Alberto, di cui non ha avuto più notizie.

Dopo la parentesi della Seconda Guerra mondiale negli anni ’50 a Torino Ida incontra per caso Giulia, la promettente studentessa di via Panisperna di cui era stata tanto gelosa da ritenerla responsabile dell’allontanamento di Alberto. Il colloquio con la donna la rassicura: “Credevi davvero  avessi sposato Alberto?… nella sua testa c’eri tu… mi sembrava di competere con un fantasma”. Giulia continua accennando al fatto che probabilmente Majorana e Alberto vivono a Buenos Aires e frequentano il salotto culturale delle sorelle Cometta Manzoni.

Ida comincia le sue ricerche con determinazione e nello stesso tempo conduce un’analisi interiore rigorosa che la porta allo svelamento di sé e dell’inganno perpetrato dalla sua famiglia.  Riacquista il coraggio e lo spirito libero di quando era la giovanissima bibliotecaria di via Panisperna.

I luoghi sono molto importanti secondo Fernand Braudel e nella narrazione di Barbara Bellomo hanno un ruolo fondamentale, non sono soltanto una scenografia della vita di Ida, ma tappe fondamentali e significative delle sue attese e speranze deluse a Roma, spente a Torino, rinate con ostinazione ribelle a Catania, realizzate a Buenos Aires. I luoghi sono memoria, identità, relazioni orizzontali tra viventi e relazioni verticali con i morti.

La biblioteca dei fisici scomparsi vuole esprimere anche o soprattutto che le scoperte della meccanica quantistica, realizzate in via Panisperna, dimostrano la perdita di oggettività nell’interpretazione dei fenomeni fisici e l’inquietudine per la destabilizzazione gnoseologica che ne deriva. Per questo l’opera, pur dialogando con la tradizione italiana del romanzo storico, chiama in causa i grandi autori siciliani: L. Pirandello, V. Brancati, L. Sciascia dotati di una particolare intelligenza sensibile che ha permesso loro di vedere oltre i dubbi, le paure, le incertezze degli uomini. Nel tessuto linguistico chiaro ed essenziale della narrazione s’inseriscono espressioni dialettali come lessico familiare.

GABRIELLA MAGGIO


Questo testo viene pubblicato dietro autorizzazione da parte dell’Autrice senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.

Esce “Il buio della ragione. Poesie e testimonianze contro la tortura”, opera antologica a cura di Vito Davoli e Marco Cinque

A cura di Lorenzo Spurio

In questo ricco volume – frutto di un lungo e meticoloso lavoro dei curatori che hanno lanciato il progetto e curato l’intero percorso editoriale – figurano raccolte numerose testimonianze reali, frutto di ricerche e rapporti personali del giornalista e attivista Marco Cinque («Il Manifesto», «Le monde Diplomatique») con chi ha vissuto sulla propria pelle varie forme di tortura.

A compendio vi è un nutrito corpus di testi poetici, tra storici e moderni, affiancati da componimenti di autori contemporanei che hanno aderito al tema sperimentandolo, nei propri versi, in forma personale, finanche con la rievocazione di tristi episodi della storia e della cronaca odierna.

Poeti italiani e internazionali dei nostri giorni hanno aderito a questo progetto corale che ha anche un’importante finalità benefica, strettamente voluta dai curatori, il già citato Marco Cinque e Vito Davoli, noto poeta, critico e organizzatore culturale pugliese, ovvero quella di devolvere i proventi a Gazzella Onlus, un’associazione che si occupa di cure e di riabilitazione per bambini palestinesi, vittime innocenti delle brutture e delle crudeltà di una delle varie guerre ora in corso.

Sono raccolti testi a tema “la tortura” (realtà alla quale è dedicata un’apposita giornata di ricordo e sensibilizzazione, il 26 Giugno) provenienti, oltre che dall’Italia, dalla Spagna, dall’Albania, dall’America, dal Nicaragua, dall’Uruguay, dalla Palestina, dalla Costa Rica, dall’India, dal Perù, dalla Grecia, dal Messico, da El Salvador, dal Venezuela, dalla Giordania, dall’Ecuador, da Cuba, dalla Bolivia.

Il volume, che riporta in copertina uno scatto fotografico dello stesso Cinque che assomma fascino e inquietudine con lo scorcio della statua di Giordano Bruno (arso sul rogo nell’anno 1600 su decisione del Sant’Uffizio) di Campo de’ Fiori nella Capitale, si apre con la preziosa prefazione di Riccardo Noury, Responsabile per la Comunicazione di Amnesty International Italia dal titolo “Universalmente proibita, praticata ovunque: la tortura nel mondo” nella quale accenna a varie forme di tortura nel mondo orientale e ricorda anche le aberrazioni avvenute in territorio cubano nel carcere americano di Guantanamo e sul territorio iracheno nel tristemente noto Abu Ghraib, alcuni anni fa. Noury passa poi a riflettere sui nuovi metodi di tortura attuali, forse più infidi e sicuramente meno patenti, che si sviluppano nel clima omertoso e nella condizione di ostaggio ideologico o politico, che sfrutta e brutalizza ben più il pensiero che il corpo. Drammi di violenze psicologiche reiterate e abusi comportamentali, vessazioni verbali imperniate sull’accusa e la degradazione dell’io. Il prefatore non a caso parla di un nefando «approccio manageriale, in cui viene studiato ogni “punto debole del nemico” e curato ogni minimo dettaglio della conduzione degli interrogatori e del trattamento riservato a un prigioniero».

L’ampio compendio delle “testimonianze” sulle torture che fa seguito ai testi critici di apertura vede i racconti drammatici e raccapriccianti di Lynda Lyon, Scotty Moore, Robert Wallace West, Dominique Green El, Nanon Williams, Michael Sharp, Ahmed Rabbani, Enrique Mario Fukman, Shi Dong-Hyuk, Agnés Callamard, Vahit Gunes, Zhura, Italia Méndez, Loretta Rosales, Lelia Pérez, Antonin Artaud, Vittorio Bologresi, Roberto Settembre, Fernando Eros Caro, Meena Keshwar Kamal, Karl Louis Guillen, Ray “Orso-che-corre” Allen, Jumah Al-Dossari, Liubka Sevstova, Alexandro Panagulis, Simona Foconi, Silvia Giacomelli, Carlos Mauricio, Alda Merini, Maria Mercedesa Carranza, Igiaba Scego, Louis Aragon, Salvatore Quasimodo, Tommaso Campanella, John Berger, Pietro Valpreda, Bobby Sands, Roque Dalton, Ghiannis Ritsos, Ada De Judicibus Lisena, Wislawa Szymborska. Ogni nome è una storia amara, dolorosa da leggere e da accettare come reale. I curatori hanno raccolto una grande quantità di materiali e testimonianze in grado di dare una mappatura – sicuramente non completa – ma assai elaborata e rappresentativa dei vari deliri della ragione nel tempo e nello spazio. Arricchiscono queste testimonianze degli orrori, racconti inenarrabili e indelebili, quelli delle torture operate in Cile e quelle italiane in Somalia e a Nassiriya nonché quelle tristemente più diffuse nelle carceri minorili; un’intera sezione è dedicata alle “Voci dai lager libici”. Vi è anche la vicenda forse meno nota ma non per questo non meno degna di attenzione delle Residential Schools in Canada.

La sezione dei poeti contemporanei del Belpaese è ben nutrita di componimenti, tra cui quelli di (citiamo, per motivi di scarsità di spazio, solo alcuni dei poeti e delle poetesse inserite): Nicola Accettura, Marco Cinque, Vittorino Curci, Vito Davoli, Tania Di Malta, Barbara Gortan, Rita Greco, Alfonso Guida, Giuseppe Langella, Annachiara Marangoni, Giampaolo G. Mastropasqua, Guido Oldani, Rita Pacilio, Gianni Antonio Palumbo, Giulia Poli Disanto, Paolo Polvani, Anna Santoliquido, Lorenzo Spurio, Mara Venuto e Pasquale Vitagliano. Seguono le opere dei poeti stranieri e in appendice i componimenti di tre grandi letterati della nostra età: il greco Sotirios Pastakas, l’indiano Sudhakar Gaidhani e il palestinese Ali Al Ameri.

Il giornalista Angelo Selletti ha parlato in un articolo di questa crestomanzia tematica nei termini di «una sorta di olimpo della poesia, italiana e internazionale, considerando i nomi che hanno aderito al progetto poetico e solidale» richiamando le considerazioni di Davoli che ha scritto: «poeti straordinari con storie di vita e carriere formidabili. Avere avuto il privilegio di leggerli e di organizzare questa antologia godendoli tutti insieme, è stata una fatica che ha ripagato verso dopo verso, pagina dopo pagina». L’altro curatore, Marco Cinque, nel suo testo ha ricordato anche la nefanda pratica regolarizzata da un vetusto e infame sistema legislativo che, in Italia come in altri Paesi del Vecchio Continente, riconosceva il delitto d’onore: tutelando la rispettabilità dell’uomo (marito o padre) acconsentiva tacitamente all’utilizzo di forme di potere e violenza sulla donna. Cinque definisce l’operazione editoriale in maniera convinta e sentita nei termini di una «forma di resistenza partecipata e interattiva che possa fare argine alla disumanità che incombe, ormai in ogni parte del mondo».

La pubblicazione ha avuto il sostegno dell’Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, dell’Associazione Verso Levante APS, del magazine letterario «Pubblicazioni Letterariæ» e della rivista di letteratura «La calce e il dado».

La prima presentazione ufficiale è prevista a Roma per lunedì, 11 novembre. Ulteriori dettagli e aggiornamenti sulla pagina Facebook ufficiale de Il buio della ragione.

Ricordando la finalità benefica dell’iniziativa editoriale, si riporta in formato grafico il codice QR la cui scansione permette di accedere alla pagina che dà notizia delle possibilità di acquisto con relativa scontistica. A continuazione si riportano i dati per coloro che vorranno sostenere le attività della Gazzella Onlus:

CC bancario nr. 1052792

IBAN: IT 54 D 05018 03200 0000 110 52792

Intestazione: GAZZELLA ONLUS – c/o BANCA ETICA di Roma

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Lorenzo Spurio

Matera, 27/08/2024

Il 31 agosto e il 1 settembre a San Vittore di Cingoli va in scena il Festival di Poesia “Paesaggio Interiore”

Sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, presso Villa La Quercia a San Vittore di Cingoli (MC), si terrà la nuova edizione del Festival di Poesia “Paesaggio Interiore”. L’evento approda quest’anno a San Vittore di Cingoli, dopo Genga (edizione 2022) e Cerreto d’Esi (edizione 2023). Far conoscere e valorizzare i luoghi dell’entroterra marchigiano – rilevanti dal punto di vista naturalistico e storico – è un importante obiettivo del Festival, che è animato dall’intento di incentivare la produzione letteraria, intesa in special modo come ricerca interiore, e valorizzare lo studio della letteratura. La direzione artistica del Festival è affidata alla scrittrice e poeta Francesca Innocenzi, che ne è anche l’ideatrice. Alla strutturazione dell’evento hanno collaborato Gabriella Cinti, scrittrice, italianista e grecista; Luciano Innocenzi, poeta, scrittore e storico; Loredana Magazzeni, poeta e ricercatrice; Luciana Raggi, poeta; Lorenzo Spurio, poeta e critico letterario.

Nel corso dei due pomeriggi si susseguiranno i reading e le performances poetiche degli autori presenti, intervallati dagli interventi musicali alla chitarra eseguiti dal Maestro Massimo Agostinelli.

Domenica verrà inoltre presentata la silloge Nella tempesta presente di Loredana Magazzeni, un’autobiografia poetica attraverso cui l’autrice, riproponendo testi composti negli ultimi venticinque anni, ridefinisce il senso del proprio percorso di scrittura, e nel contempo si interroga sulla labirintica multiformità dell’oggi.

Seguirà la presentazione di Lo spazio e l’onda. Una teoria di giovani poeti marchigiani, antologia che raccoglie alcune tra le voci più significative della giovane poesia delle Marche, tra peculiarità e ricorrenze tematiche, stilistiche e intertestuali. Entrambi i volumi presentati sono stati pubblicati da Seri Editore, che presenzierà al Festival.

A seguire la locandina con il programma dell’evento con la lista degli Autori che prenderanno parte al Festival.

X Ragunanza di poesia, narrativa e pittura: il verbale di giuria

L’ A.P. S. Le Ragunanze con i patrocini morali del Consiglio Regionale del Lazio, Roma Capitale XII Municipio, Ambasciata di Svezia a Roma, Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, Vivere D’Arte, Leggere Tutti, LATIUM di Madrid, ACTAS Tuscania, WikiPoesia, Coordinamento Difendiamo i pini di Roma Comitato Villa Glori, comunica i nominativi di tutti gli autori e artisti premiati ai quali vanno i complimenti della Giuria composta da: Virgilio Violo (Presidente di Giuria), Michela Zanarella (Presidente del Premio), Giuseppe Lorin (Vice Presidente del Premio Le Ragunanze), Elisabetta Bagli (Presidente Latium), Antonio Corona (Vivere D’Arte), Fiorella Cappelli (Leggere Tutti), Lorenzo Spurio, Serena Maffia.

Sezione poesia a tema natura:

1° classificato: “Sine nomine” di Roberto Costantini (Roma)

2° classificato: “Senza titolo” di Fabio Romano (Roma)

3° classificato: “Il mio amico albero” di Alessandro Porri (Roma)

Menzione d’onore:

“Simboli del tempo” di Antonella Ariosto (Roma)

“Il pino e il parrocchetto” di Giovanni Battista Quinto (Matera)

“Non sanno niente” di Fadi Nasr (Milano)

“Custodi di segreti” di Carla Abenante (Napoli)

“Una quercia e un pino” di Rossana Bonadonna (Roma)

“Il viale dei venti alberi di pino” di Lucia Izzo (Roma)

“Patria” di Sofia Skleida (Grecia)

“Los pinos de Roma” di Anja Granjo (Spagna)

“Los pinos de Roma” di Veli Bogoeva (Spagna)

“Solitario pino mediterraneo” di Loli Garcia (Spagna)

“Inseguito dal sole” di Gianni Servadio (Roma)

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Sezione libro edito poesia

1° classificato: “Luce del tempo” di Marco Onofrio (Roma)

2° classificato: “A corpo libero” di Doris Bellomusto (Lucca)

3°classificato: “La croce di carta” di Luciano Giovannini (Roma)

Menzione d’onore:

“Apophoreta” di Stefano Baldinu (Bologna)

“Il prigioniero della luce” di Danilo Poggiogalli (Roma)

“Fiorisce il mandorlo a Natale” di Gianni Pallaro (Padova)

“Lettere da quarantena” di Guido Tracanna (Roma)

“Sbalzi d’amore” di Fra Gilé (Messina)

“Poesie minuscole” di Colomba di Pasquale (Macerata)

“Se lo sguardo è da un oblò” di Ornella Gatti (Roma)

“Con gli occhi e con l’anima” di Isabella Petrucci (Ancona)

“Vivremo tutto il resto” di Loretta Liberati (Roma)

“Parliamo finché la luce non si spenga” di Stefania di Leo (Messina)

“Gabbiani sanguinanti” di Raed Anis Al-Jishi (Arabia Saudita)

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Sezione libro edito narrativa

1° classificato: “Dea contadina” di Elvira Delmonaco Roll (Caserta)

2° classificato: “L’uomo che parlava con le stelle” di Gianluca Galotta (Roma)

3° classificato: “Archeologia di un danzatore” di Claudiano Sironi (Milano)

Menzione d’onore:

“Ius sanguinis” di Maria Laura Antonini (Perugia)

“Raggi di sole” di Nadia Buonomo (Ferrara)

“Nel vicolo stretto” di Manuela Magi (Macerata)

“Senza fatica niente” di Pasquale Fierro (Novara)

“Voci dal tempo indicibile” di Francesca Innocenzi (Macerata)

“Spirespiro storie di rinascita” di Simona Maiucci (Viterbo)

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Sezione pittura:

1° classificato: “Roma: i pini e il Tevere” di Loredana Manciati (Roma)

2° classificato: “Intelligenza naturale” di Tatyana Zaytseva (Roma)

3° classificato: “Pini sparsi” di Giuseppe Galati (Vibo Valentia)

Menzione d’onore:

“Cortecce” di Bruna Milani (Roma)

“Lacrime leggere” di Samia Peroni (Roma)

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PREMI SPECIALI

Targa Anastasia Sciuto – Vera Dragone (Roma)

Targa Latium – “Il viaggio” di Stefania Raschillà (Genova)

Targa Vivere D’Arte – “Luminescenze” di Flavio Dall’Amico (Vicenza)

Targa Speciale Le Ragunanze – “Trecento anni di Giovan Battista Casti” di Quinto Ficari (Viterbo)

Targa Actas Tuscania – “Il dominio della penna” di Piko Cordis (Ascoli Piceno)

Michela Zanarella esce in Argentina con la raccolta poetica “La experiencia de la mirada”

A cura di Lorenzo Spurio

È di poche settimane fa la notizia dell’uscita di una nuova raccolta di poesie in lingua straniera per la poetessa Michela Zanarella che ha già alle spalle varie pubblicazioni bilingui tra cui in rumeno, in inglese e in arabo. Stavolta la pubblicazione è in doppia lingua spagnolo-italiano. La traduzione è a cura della poetessa Elisabetta Bagli. Si tratta, per la nota poetessa Zanarella, da anni “naturalizzata” romana, della ventunesima pubblicazione.

Non si tratta dell’unico lavoro della Nostra in lingua spagnola dato che in Colombia la poetessa veneta aveva pubblicato il libro La verdad a la luz per i tipi di Papel y Lapiz. Ora è il caso del mercato editoriale argentino che accoglie i suoi versi. Il volume, dal titolo La experiencia de la mirada/ L’esperienza dello sguardo esce per il marchio Arte Sin Aduanas Ediciones all’interno della collana (curata dai poeti Elisabetta Bagli e Gastone Cappelloni) che porta quale titolo “Dal Mare all’Oceano”.

Nel testo di prefazione Silvia Clarión ha avuto modo di rivelare: “Ci accolgono le lune primaverili che invadono di ricordi gli sguardi immortali. Emergono orizzonti remoti, promessi da amori antichi, incompiuti, insoddisfatti” mentre queste a seguire sono le parole dell’editrice Daniela Tomé: “Un invito alla bellezza, alla sensibilità e alla profondità della poesia, che si nutre di soli e abissi incommensurabili”.

Nella potenza dei sentimenti e tra immagini in cui emergono gli elementi della natura continua a maturare un linguaggio essenziale, fluido e intenso, che sprigiona vita ricordandone la sacralità. L’osservazione costante del mondo diventa necessaria per comprendere il valore e la bellezza delle cose. Zanarella, che è recentemente uscita con un affascinante romanzo breve di forte impronta autobiografica (Quell’odore di resina uscito quest’anno per i tipi di Castelvecchi Editore), con la nuova opera poetica seguita ad affidarsi alla poesia per continuare il suo viaggio di esplorazione e ricerca, senza mai perdere il desiderio di stupirsi e donarsi con sincerità al lettore.

Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD). Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato numerosi libri, soprattutto di poesia. Giornalista, si occupa di relazioni internazionali. Collabora con diverse testate e redazioni tra cui la rivista di poesia e critica letteraria «Nuova Euterpe» (già «Euterpe»). Le sue poesie sono state tradotte in oltre dieci lingue. È tra gli otto co-autori del romanzo di Federico Moccia La ragazza di Roma Nord edito da SEM. Presidente di Giuria in vari concorsi letterari a livello nazionale tra cui il “Città di Latina”, “L’arte in versi” di Jesi, è Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze” di Roma che annualmente bandisce l’omonimo premio letterario.

“Virdimura” di Simona Lo Iacono, recensione di Gabriella Maggio

Ciò che rende la Sicilia una dimora letteraria unica e veramente speciale è il racconto ininterrotto e serrato che i suoi scrittori ne hanno fatto con maggiore intensità e con una pronuncia sempre più riconoscibile, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento per arrivare ai giorni nostri. Una realtà di frontiera, a cavallo di culture diverse, che è un crogiuolo di esperienze esistenziali e storiche, è stata proposta, per forza di scrittura, come metafora del mondo attraverso una varietà di voci e di sguardi acuminati e dolenti costituendo una tradizione forte e vitale. (Domenica Perrone- “In un mare d’inchiostro- ed. Bonanno).

In questa dimora letteraria si colloca l’opera di Simona Lo Iacono, voce intensa e originale della narrativa contemporanea non soltanto siciliana. Da Le Streghe di Lenzavacche del 2016 a Il morsodel2017, al Mistero di Anna del 2022 fino al recentissimo Virdimura la scrittrice siracusana narra la Sicilia attraverso la storia di donne “contro corrente” dotate di uno sguardo divergente sul mondo, fedeli alle storie et alla fantasia et alla pietate, seguendo la strada tracciata da Corrada Assennato. “Forte come le mura che cingono Catania. Verde come il muschio che affiora dal duro… ti chiamerai Virdimura” con queste parole il medico Urìa dà il nome a sua figlia dopo una lunga ricerca del “segno” propizio alla scelta di un nome non casuale, legato alla sacra liturgia della natura. Insegna alla figlia, come ha promesso alla madre, morta nel partorirla, le cose che “reputava importanti nella vita, stare con le persone che leggono, che amano, che hanno compassione”. Virdimura è nata nella Catania nel XIV sec. da una donna ebrea impura  e con coraggiosa determinazione   comprende che deve   dedicarsi come il padre Urìa  a  curare i diseredati,  creature fraterne, cariche di mistero, consapevole che  l’arte medica non cura soltanto il corpo ma anche l’anima con l’ascolto  e la compassione. Non c’erano solo le piante a fornire la cura, le insegnava Urìa, ma la musica. Il ritmo. Il bagno in mare. La conversazione con i poeti. L’osservazione delle stelle.

Nel 1376 Virdimura  è  la prima donna ad ottenere “ licencia praticandi in scientia medicine circa curas phisicas corporum humanorum, maxime pauperum” davanti alla Commissione di giudici presieduta dal Dienchelele. Di questa antica donna medico l’Archivio di Stato di Palermo conserva  un documento assai scarno, quello  in cui  le si conferisce la licencia.  

Simona Lo Iacono ricrea con fine sensibilità ed empatia la storia di Virdimura dall’epilogo, dal racconto di sé che la donna fa ai giudici che l’esamineranno nell’arte medica. Virdimura, come Urìa  ed il marito Pasquale, vive in armonia con la natura e gli uomini, lontana dalla città  talvolta ostile, dove regnano l’avidità ed i pregiudizi. Tutti e tre avvertono lo grido degli ultimi che sale dalla terra, e si mettono al loro servizio.

La Catania di Virdimura era la più bella delle città. Popolosa. Gloglottante. Colma di ebrei, musulmani, arabi, cristiani. Nessuno parlava una sola lingua, masticavamo un po’ tutti i dialetti…non diversa dalle città d’oggi multietniche. Da quel tempo antico a noi moderni giunge un messaggio, un invito a considerare preziosa la nostra vita, a viverla con consapevolezza attraverso lo studio, l’amore, la compassione, prendendoci cura dell’altro soprattutto se è debole, senza dimenticare “la sacra liturgia della natura”.

La frase di Veronica Roth, in limine, è emblematica e guida il lettore nell’interpretazione attualizzante: “Ma ora ho imparato un’altra cosa. Possiamo guarire, se ci curiamo a vicenda”. Nel  romanzo Virdimura  senza fratture né conflitti conquista la propria identità e la sua reale  parità con gli uomini. Mentre intorno a lei le altre donne sono succube di pregiudizi di uomini autoritari. Il convincimento che l’uomo è un essere confinato che cerca eternamente di sconfinare  è la filosofia  sottesa  alla storia  e fa da freno e da guida al comportamento dei personaggi principali.  Un alone di favola avvolge la narrazione per la continua allusione a un sapere antico e saggio che lega l’uomo all’uomo e  alla natura; per il senso del viaggio che con le diverse esperienze che offre ai personaggi maschili, Urìa, Josef, Pasquale, li forma e ne mette in luce la tempra che oggi possiamo definire eroica;  per il luogo separato dalla città  dove  vive la  protagonista sulla riva del mare, presso  una saia, e organizza nella sua  casa –laboratorio-ospedale-biblioteca, un asilo per chi ne ha bisogno, offrendo in maniera disinteressata le sue cure, frutto di  un sapere armonioso e vitale acquisito  studiando  le piante e  le pietre; per la lingua poetica  con intarsi dialettali e di italiano antico.

GABRIELLA MAGGIO


L’Autrice ha autorizzato alla pubblicazione del presente testo su questo sito senza nulla avere a pretendere al gestore all’atto della pubblicazione né in futuro.

“Figlia del Sud” di Anna Santoliquido in traduzione araba

Recensione di Lorenzo Spurio

Nelle scorse settimane la Nemapress edizioni ha dato alle stampe il volume Figlia del Sud / ابنة الجنوب – Poesie di Anna Santoliquido, che contiene una scelta dell’ampia produzione letteraria della poetessa appulo-lucana proposta in doppia versione italo-arabo. La traduzione nella lingua straniera è a cura di Kegham J. Boloyan, docente e traduttore dall’arabo presso l’Università “Aldo Moro” di Bari e l’Università del Salento di Lecce.

L’apprezzata poetessa di Forenza (PZ), alla quale negli ultimi anni sono stati dedicati vari saggi tesi ad approfondire e analizzare i contenuti delle sue opere letterarie[1], ha visto venire alla luce una serie di pubblicazioni di sue opere in lingue straniere, con particolare attenzione a quelle dei Balcani (serbo, sloveno, albanese, etc.), area geografica dove è particolarmente letta, apprezzata e spesso invitata a presenziare come madrina in eventi di primo piano, quali Festival e kermesse culturali. Non è un caso che nella mia monografia a lei dedicata, pubblicata nel 2021, dedicavo un intero capitolo a questo importante aspetto titolando “La reversibilità tra codici linguistici nell’empatia con le terre oltre l’Adriatico”.

Anna Santoliquido, che vanta il “glorioso” numero di ventitré raccolte di poesia, ha esordito nel non vicino 1981 con I figli della terra che, assieme ad una delle opere successive, Ofiura (1987), rappresenta la sua prima e autentica rivelazione lirica permeata dalla centralità dei ricordi, dalla ricchezza dei sentimenti e dalla difesa della semplicità, a contatto con la natura lontana dai fastidi della città contemporanea, in sinergia con un ambiente puro e rilassato, quello della Provincia del sud Italia delle ultime decadi del Secolo scorso, in quella terra ricca di voci potenti quali il poeta-contadino Rocco Scotellaro (1923-1953) di Tricarico (che di quella città fu Sindaco, uno dei più giovani, all’epoca, dell’intero Stivale) e il dialettale Albino Pierro (1916-1995) di Tursi che più di qualcuno propose (ritenendolo a tale altezza) quale possibile Premio Nobel per la Letteratura, riconoscimento che sfiorò in più di un’occasione.

Docente di lingua inglese e animata da un grande spirito cosmopolita e solidale, la Santoliquido ha dedicato alcune delle sue più belle liriche a dolorosi episodi della storia internazionale quali la traumatica esperienza della dittatura comunista “narrata in versi” in Bucarest (2001) e il (poco noto) massacro di Kragujevac (1941), una vera ecatombe con circa 3.000 morti, soprattutto serbi, caduti nel delirio delle spietatezze tedesche, da lei rimembrata in Città fucilata (2010).

Dagli anni Duemila si è assistita a una grande proliferazione di pubblicazioni in lingue straniere quali – solo per citarne alcune – Casa de piatră / La casa di pietra (in italiano/rumeno, libro pubblicato a Bucarest nel 2014) e Profetesha / La Profetessa (in albanese, pubblicato a Saranda nel 2017).

Fondatrice e presidente del Movimento Internazionale “Donne e Poesia” di Bari con il quale organizza numerose attività culturali e poetiche nonché di sensibilizzazione su temi d’attualità e di difesa della donna, ha ottenuto numerosi riconoscimenti letterari tra i quali la prestigiosa Laurea Apollinaris Poetica dell’Università Pontificia Salesiana di Roma (2017) e il Premio alla Carriera de “L’arte in versi” di Jesi (2018).

Nell’opera sono pubblicate poesie della Nostra che rappresentano davvero dei must intramontabili, delle pietre miliari decisive e fondamentali del suo percorso di letterata. Tra di esse figura nelle primissime pagine “La casa di pietra” dedicata alla vecchia casa dell’infanzia, a Forenza, nel Potentino, da dove tutto – compresa la vena lirica – è nato: “Il sedile / è ancora lì / testimone nella sua dignità / di pietra”, scrive la Nostra, in un testo che è al contempo intriso di nostalgia e di speranza. “Tutto aveva un sapore / di storia vissuta” così come le “pietre arroventate” e “l’ombra fresca” che, come reali presenze umanizzate, definiscono quel locus primigenio, vera culla dell’esistenza e punto di partenza per successive e numerose peregrinazioni e autodeterminazioni.

Non mancano alcuni componimenti che, con affetto partecipativo, descrivono luoghi cari alla Nostra, dal Gargano nella sua magica schiuma acquosa all’aspra e arroventata Murgia.

I richiami all’impegno etico-civile sono sparsi ovunque: l’angosciante vicenda di Anne Frank (1929-1945) e della sua famiglia, così come il già richiamato eccidio di Kragujevac, sempre per mano nazista, e i moniti di ribellione e di denuncia della mancanza delle libertà nelle forme di resistenza collettiva. In “Mattanza” viene affrontato da vicino lo scottante tema, così sempre troppo d’attualità, del femminicidio e, in generale, della violenza di genere.

Figlia del Sud è stato presentato al pubblico in due recenti eventi: il 15 maggio u.s. a Bari, presso l’Aula 14 della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere alla presenza di Marina Cordella (saggista), Italo Interesse (giornalista del «Quotidiano di Bari») e Aldo Nicosia (Università degli Studi di Bari) e il 17 maggio u.s. a Lecce, presso la Sala Gradonata-Olivetani della Facoltà di Lettere e Filosofia, Lingue e Beni Culturali dell’Università del Salento alla presenza di Samuela Pagani (Università del Salento) e Carlo Alberto Augieri (poeta e già docente dell’Università del Salento).

Da Ed è per questo che erro, opera del 2007, la Santoliquido ha estratto una significativa poesia scritta quattro anni prima, nel 2003, dedicata a una delle maggiori poetesse dell’Europa orientale e non solo, Desanka Maksimović (1898-1993), da lei richiamata come “la grande madre”, “icona slava” e, ancora, “la dea della poesia”, con la quale la poetessa appulo-lucana senz’altro percepisce una sorta di affinità, di comunanza nel sentire e di affrontare determinate tematiche in forma empatica e vivida. Difatti, se la Maksimović è evocata e descritta come la poetessa che “declamò con la voce del Sud”, la Santoliquido, orgogliosamente, di sé dice e rivela “sono nata in via Meridionale” e, in “Sono poeta” (dedicata allo scrittore americano Hemingway): “sono poeta / a Belgrado e a Zagabria, / sotto il sole di Puglia / e nel covo dei briganti” in linea con l’universalità che è di ogni vera Poesia.

Lorenzo Spurio

18/05/2024


[1] Mi riferisco a Francesca Amendola, Anima mundi. La scrittura di Anna Santoliquido, Aviapervia, Oppido Lucano, 2017; Parole in festa per Anna Santoliquido, a cura del Laboratorio Don Bosco oggi, IF Press, Roma, 2018; Francesca Amendola, Una vita in versi. Trentasette volte Anna Santoliquido, LB Edizioni, Bari, 2018; Lorenzo Spurio, La ragazza di via Meridionale. Percorsi critici sulla poesia di Anna Santoliquido, Nemapress, Alghero / Roma, 2021; Licia Grillo, Multas per gentes. Itinerario poetico di Anna Santoliquido, Falvision, Bari, 2021. Mi sono occupato del volume critico di Licia Grillo sulla poetessa appulo-lucana su «La Fionda» il 10/10/2021 e della sua opera poetica Poezje Wybrane (1981-2020), a cura della Fundacja Literacka “Jak podanie ręki” in collaborazione con la Wielkopolski Oddział Związku Literatów Polskich – Greater Poland Branch of the Polish Writer’s Union, Poznań, Polonia, 2023 su «Il Salto della quaglia», 12/04/2023. Recentemente la Amendola si è occupata nuovamente della Santoliquido in un saggio diffuso in rete nel quale analizza il percorso poetico di alcune poetesse lucane, con particolare attenzione al tema della spiritualità: Francesca Amendola, “La religiosità spirituale nelle opere delle poete lucane: da Isabella Morra ad Anna Santoliquido”, «Nuova Euterpe» n° 02/2024, 16/04/2024. La bibliografia sulle sue opere è vastissima.


La pubblicazione del presente testo, in formato integrale o di stralci, su qualsiasi tipo di supporto non è consentita in assenza dell’autorizzazione da parte dell’Autore.

Rivista “Nuova Euterpe” n°02/2024 – Lista delle opere

LISTA DELLE PUBBLICAZIONE DELLE OPERE

AFORISMI

Nr. 1 aforisma di GABRIELLA PACI – https://blogletteratura.com/2024/03/23/n-e-02-2024-un-aforisma-di-gabriella-paci/

Nr. 2 aforismi di CLAUDIO TONINI – https://blogletteratura.com/2024/04/24/n-e-02-2024-rifiorire-e-terapie-spirituali-due-aforismi-di-claudio-tonini/

Nr. 2 aforismi di EMANUELE MARCUCCIOhttps://blogletteratura.com/2024/04/03/n-e-02-2024-due-aforismi-di-emanuele-marcuccio/

Nr. 2 aforismi di LAURA VARGIUhttps://blogletteratura.com/2024/03/06/n-e-02-2024-oriente-e-gerusalemme-due-aforismi-di-laura-vargiu

Nr. 2 aforismi di LORETTA FUSCO – https://blogletteratura.com/2024/03/18/n-e-02-2024-due-aforismi-di-loretta-fusco/

Nr. 2 aforismi di MARIA PELLINO – https://blogletteratura.com/2024/04/14/n-e-02-2024-due-aforismi-di-maria-pellino/

Nr. 2 aforismi di PAOLA ERCOLE https://blogletteratura.com/2024/03/30/n-e-02-2024-due-aforismi-di-paola-ercole/


POESIA

(esercizi di mindufulness)” – Di ALESSANDRA CARNOVALE – https://blogletteratura.com/2024/04/20/n-e-02-2024-esercizi-di-minduflness-poesia-di-alessandra-carnovale/

“[Smontare le emozioni]” – Di CLARA DANUBIO https://blogletteratura.com/2024/03/30/n-e-02-2024-smontare-le-emozioni-poesia-di-carla-danubio/

“01.08.2023” – Di ROSA MARIA CHIARELLO https://blogletteratura.com/2024/05/28/n-e-02-2024-01-08-2023-poesia-di-rosa-maria-chiarello/

Abbraccio d’infinito” – Di GABRIELLA PACI https://blogletteratura.com/2024/05/15/n-e-02-2024-abbraccio-dinfinito-di-gabriella-paci/

Adagio BWV 974” – Di ALESSANDRO MONTICELLI – https://blogletteratura.com/2024/04/14/n-e-02-2024-adagio-bwv-974-poesia-di-alessandro-monticelli/

“Alba struggente” – Di ANNELLA PRISCO – https://blogletteratura.com/2024/04/17/n-e-02-2024-alba-struggente-poesia-di-annella-prisco/

“Algamemoria” e “Il mosaico del nulla” – Di MARCO COLLETTI – https://blogletteratura.com/2024/04/18/n-e-02-2024-algamemoria-e-il-mosaico-del-nulla-due-poesie-di-marco-colletti/

“Attesa” – Di MADDALENA CORIGLIANO – https://blogletteratura.com/2024/04/18/n-e-02-2024-attesa-poesia-di-maddalena-corigliano/

“Attimo” – Di ANTONINO BLUNDA – https://blogletteratura.com/2024/04/28/n-e-02-2024-attimo-poesia-di-antonino-blunda/

“Canzone triste” – Di ANTONIO MANGIAMELI https://blogletteratura.com/2024/04/04/n-e-02-2024-canzone-triste-poesia-di-antonio-mangiameli/

“Cedere” – Di ANTONIO SPAGNUOLOhttps://blogletteratura.com/2024/03/26/n-e-02-2024-di-luce-immensa-poesia-di-ornella-spagnulo/

“Com’è difficile” – Di GIUSEPPE GAMBINI – https://blogletteratura.com/2024/03/17/n-e-02-2024-come-difficile-poesia-di-giuseppe-gambini/

“Con affetto, tua madre” – Di SIMONA GIORGI https://blogletteratura.com/2024/04/01/n-e-02-2024-con-affetto-tua-madre-poesia-di-simona-giorgi/

“Cuore bianco” – Di SILVIA ROSA https://blogletteratura.com/2024/04/06/n-e-02-2024-cuore-bianco-poesia-di-silvia-rosa/

 “Dai capitoli del tempo” – Di PASQUALINO CINNIRELLAhttps://blogletteratura.com/2024/05/04/n-e-02-2024-dai-capitoli-del-tempo-poesia-di-pasqualino-cinnirella/

“Di luce immensa” – Di ORNELLA SPAGNULO – https://blogletteratura.com/2024/03/26/n-e-02-2024-di-luce-immensa-poesia-di-ornella-spagnulo/

“Distanze” – Di CAMILLA ZIGLIA – https://blogletteratura.com/2024/03/21/n-e-02-2024-distanze-poesia-di-camilla-ziglia/

“Distici dell’inespresso” – Di ROSSANA JEMMA – https://blogletteratura.com/2024/03/08/n-e-02-2024-distici-dellinespresso-poesia-di-rossana-jemma/

“El viènto” – Di TESEO TESEI https://blogletteratura.com/2024/05/07/n-e-02-2024-el-viento-poesia-in-dialetto-fabrianese-di-teseo-tesei/

“Esistono incontri” – Di IZABELLA TERESA KOSTKA https://blogletteratura.com/2024/04/21/n-e-02-2024-esistono-incontri-poesia-di-izabella-teresa-kostka/

“Figli di Dedalo” – Di DORIS BELLOMUSTO – https://blogletteratura.com/2024/04/25/n-e-02-2024-figli-di-dedalo-poesia-di-doris-bellomusto/

fissavi quella scia” – Di CINZIA DEMIhttps://blogletteratura.com/2024/05/05/n-e-02-2025-fissavi-quella-scia-poesia-di-cinzia-demi/

“Fugace” – Di FEDERICO PREZIOSI https://blogletteratura.com/2024/04/10/n-e-02-2024-fugace-poesia-di-federico-preziosi/

“Guardo” – Di EMANUELE MARCUCCIOhttps://blogletteratura.com/2024/05/05/n-e-02-2024-guardo-poesia-di-emanuele-marcuccio/

“Il cielo e lo spirituale dell’incarnato (ovvero l’azzurro e il rosa di Ettore Spalletti)” – Di RENZO FAVARON https://blogletteratura.com/2024/04/01/n-e-02-2024-il-cielo-e-lo-spirituale-dellincarnato-ovvero-lazzurro-e-il-rosa-di-ettore-spalletti-poesia-di-renzo-favaron/

“Il Fato” – Di DAVIDE MARCHESE https://blogletteratura.com/2024/03/26/n-e-02-2024-il-fato-poesia-di-davide-marchese/

“Il fiume della vita” – Di FIORELLA FIORENZONI https://blogletteratura.com/2024/04/11/n-e-02-2024-il-fiume-della-vita-poesia-di-fiorella-fiorenzoni/

“Il lungo viaggio” – Di ELEONORA BELLINI – https://blogletteratura.com/2024/04/14/n-e-02-2024-il-lungo-viaggio-poesia-di-eleonora-bellini/

 “Il silenzio muove le foglie” – Di ROBERTO CASATI https://blogletteratura.com/2024/05/25/n-e-02-2024-il-silenzio-muove-le-foglie-poesia-di-roberto-casati/

“Io resto in ascolto di te” – Di TINA FERRERI TIBERIO – https://blogletteratura.com/2024/03/04/n-e-02-2024-poesia-e-spiritualita-articolo-di-tina-ferreri-tiberio/

“Io sono essenza” – Di MARIA BENEDETTA CERRO https://blogletteratura.com/2024/04/14/n-e-02-2024-io-sono-essenza-poesia-di-maria-benedetta-cerro/

L’arbìtrio” – Di FLAVIA TOMASSINI – https://blogletteratura.com/2024/04/21/n-e-02-2024-larbitrio-poesia-di-flavia-tomassini/

“La danza” – Di IRENE SABETTA https://blogletteratura.com/2024/05/04/n-e-02-2024-la-danza-poesia-di-irene-sabetta/

“La fatica di nascere” – Di GIOVANNA FILECCIA – https://blogletteratura.com/2024/03/10/n-e-02-2024-ritornoalvuotosaggiodigiovannafileccia/

La lettera mancante” – Di RITA GRECO https://blogletteratura.com/2024/04/28/n-e-02-2024-la-lettera-mancante-poesia-di-rita-greco/

“La luna e il suo mistero” – Di LUCIA LO BIANCOhttps://blogletteratura.com/2024/05/04/n-e-02-2024-la-luna-e-il-suo-mistero-poesia-di-lucia-lo-bianco/

“La resistenza dell’amore” – Di RITA PACILIO – https://blogletteratura.com/2024/05/12/n-e-02-2024-la-resistenza-dellamore-poesia-di-rita-pacilio/

Lacrime di pace” – Di AMEDEO DI SORAhttps://blogletteratura.com/2024/04/30/n-e-02-2024-lacrime-di-pace-poesia-di-amedeo-di-sora/

“Le calde posture del sole” – Di DONATELLA NARDIN https://blogletteratura.com/2024/04/07/n-e-02-2024-le-calde-posture-del-sole-poesia-di-donatella-nardin/

“Liturgia del silenzio” – Di GABRIELE GRECOhttps://blogletteratura.com/2024/05/03/n-e-02-2024-liturgia-del-silenzio-poesia-di-gabriele-greco/

“Mantra di Speranze” – Di NICOLE FIAMENIhttps://blogletteratura.com/2024/05/03/n-e-02-2024-mantra-di-speranze-poesia-di-nicole-fiameni/

Misericordia” – Di EMANUELA MANNINO https://blogletteratura.com/2024/03/17/n-e-02-2024-misericordia-poesia-di-emanuela-mannino/

“Nel vuoto [lì per sempre]” – Di RITA STANZIONE https://blogletteratura.com/2024/05/24/n-e-02-2024-nel-vuoto-li-per-sempre-di-rita-stanzione/

“Nella nebbia” – Di MARIO DE ROSA https://blogletteratura.com/2024/05/25/n-e-02-2024-nella-nebbia-poesia-di-mario-de-rosa/  

“Oggi il sole” – Di GABRIELLA MAGGIO https://blogletteratura.com/2024/05/27/n-e-02-2024-oggi-il-sole-poesia-di-gabriella-maggio/

Parole di resurrezione” – Di GIANNI ANTONIO PALUMBO – https://blogletteratura.com/2024/03/13/n-e-02-2024-parole-di-resurrezione-poesia-di-gianni-antonio-palumbo/

“per legge naturale lussureggiano gli ibridi” e “solstizio d’inverno 2023” – Di ANNAMARIA FERRAMOSCA – https://blogletteratura.com/2024/05/31/n-e-02-2024-solstizio-dinverno-2023-e-per-legge-naturale-lussureggiano-gli-ibridi-due-poesie-di-annamaria-ferramosca/

“Poesia e anima” – Di MARIA PELLINO – https://blogletteratura.com/2024/06/03/n-e-02-2024-poesia-e-anima-poesia-di-maria-pellino/

“Poesia” – Di LUCIO ZANIBONI https://blogletteratura.com/2024/04/07/n-e-02-2024-poesia-di-lucio-zaniboni/

“preghiera a san michele” – Di ROSARIA DI DONATO – https://blogletteratura.com/2024/06/02/n-e-02-2024-preghiera-a-san-michele-poesia-di-rosaria-di-donato/

“Preghiera” – Di ANTONIETTA SIVIERO – https://blogletteratura.com/2024/05/17/n-e-02-2024-preghiera-poesia-di-antonietta-siviero/

“Preghiera” – Di MARINA MINET – https://blogletteratura.com/2024/06/01/n-e-02-2024-preghiera-poesia-di-marina-minet-2/

“Quando sarai nel vuoto” – Di MARGHERITA PARRELLI – https://blogletteratura.com/2024/05/26/n-e-02-2024-quando-sarai-nel-vuoto-poesia-di-margherita-parrelli/

“Quasi apparenze” – Di RICCARDO CARLI BALLOLA https://blogletteratura.com/2024/03/26/n-e-02-2024-quasi-apparenze-poesia-di-riccardo-carli-ballola/

“Quiete di pane e famiglia” – Di CARLA MARIA CASULA – https://blogletteratura.com/2024/03/09/n-e-02-2024-quiete-di-pane-e-famiglia-poesia-di-carla-maria-casula/

“Riflessioni” – Di GIAN LUCA GUILLAUMEhttps://blogletteratura.com/2024/04/11/n-e-02-2024-riflessioni-poesia-di-gian-luca-guillaume/

“Ritornare in mente” – Di LUIGI PIO CARMINAhttps://blogletteratura.com/2024/05/17/n-e-02-2024-ritornare-in-mente-poesia-di-luigi-pio-carmina/

Sacro vuoto” – Di TIZIANA COLUSSO https://blogletteratura.com/2024/05/23/n-e-02-2024-sacro-vuoto-poesia-di-tiziana-colusso-2/

“Se fossimo vetro” – Di SIMONE PRINCIPEhttps://blogletteratura.com/2024/05/18/n-e-02-2024-se-fossimo-vetro-poesia-di-simone-principe/

“Sei il verme della tristezza” – Di EMILIO PAOLO TAORMINA – https://blogletteratura.com/2024/05/02/n-e-02-2024-sei-il-verme-della-tristezza-poesia-di-emilio-paolo-taormina/

“Sensazioni celesti” – Di CLAUDIO MERINI https://blogletteratura.com/2024/05/29/n-e-02-2024-sensazioni-celesti-poesia-di-claudio-merini/

“Siamo anime” – Di ANGELA PATRONO – https://blogletteratura.com/2024/05/15/n-e-02-2024-siamo-anime-poesia-di-angela-patrono/

Sole!” – Di GIOVANNI TERESI – https://blogletteratura.com/2024/05/30/n-e-02-2024-sole-poesia-di-giovanni-teresi/  

“Solidarietà (Venezuela)” – Di GRAZIA FINOCCHIARO – https://blogletteratura.com/2024/05/21/n-e-02-2024-solidarieta-venezuela-poesia-di-grazia-finocchiaro/

 “Sono andata al mio funerale” – Di SANDRA MANCA – https://blogletteratura.com/2024/05/19/n-e-02-2024-sono-andata-al-mio-funerale-poesia-di-sandra-manca/

“Spazio puro” – Di PAOLA PITTAVINO – https://blogletteratura.com/2024/03/21/n-e-02-2024-spazio-puro-poesia-di-paola-pittavino/

“Tutto il resto è tempo (Seneca)” – Di GABRIELLA PISON https://blogletteratura.com/2024/04/07/n-e-02-2024-tutto-il-resto-e-tempo-seneca-poesia-di-gabriella-pison/

“Una coperta di cenere” – Di LUISA DI FRANCESCO – https://blogletteratura.com/2024/06/01/n-e-02-2024-una-coperta-di-cenere-poesia-di-luisa-di-francesco/

“Una preghiera al vento” – Di MICHELA ZANARELLA https://blogletteratura.com/2024/05/21/n-e-02-2024-una-preghiera-al-vento-poesia-di-michela-zanarella/

Vanishing Faces” – Di SILVIO RAFFO – https://blogletteratura.com/2024/03/14/n-e-02-2024-vanishing-faces-poesia-di-silvio-raffo/

“Versi” – Di LUCIA CRISTINA LANIA – https://blogletteratura.com/2024/05/22/n-e-02-2024-versi-poesia-di-lucia-cristina-lania/

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Vengono, inoltre, pubblicate le poesie “I premiati”; “Il Giudizio finale”; “Le beatitudini” e “Gli esclusi” di GUIDO OLDANI a compendio dell’intervista rivolta al fondatore del Realismo Terminale da ANNACHIARA MARANGONI.


ARTICOLI

“Dall’oblio dell’essere al naufragio dell’essere” – A cura di GUGLIELMO PERALTA – https://blogletteratura.com/2024/04/18/n-e-02-2024-dalloblio-dellessere-al-naufragio-nellessere-articolo-di-guglielmo-peralta/

“L’antica tradizione e l’origine del Presepe” – A cura di GIOVANNI TERESIhttps://blogletteratura.com/2024/03/20/n-e-02-2024-lantica-tradizione-e-lorigine-del-presepe-articolo-di-giovanni-teresi/

“Poesia e pace?” – A cura di ENRICA SANTONIhttps://blogletteratura.com/2024/04/10/n-e-02-2024-poesia-e-pace-articolo-di-enrica-santoni/

“Poesia e spiritualità, tra confronto e identità” – A cura di VALTERO CURZI – https://blogletteratura.com/2024/04/25/n-e-02-2024-poesia-e-spiritualita-tra-confronto-e-identita-articolo-di-valtero-curzi/

“Poesia e spiritualità” – A cura di TINA FERRERI TIBERIO – https://blogletteratura.com/2024/04/14/n-e-02-2024-io-resto-in-ascolto-di-te-poesia-di-tina-ferreri-tiberio/

“Ritorno al vuoto” – A cura di GIOVANNA FILECCIA – https://blogletteratura.com/2024/05/23/n-e-02-2024-la-fatica-di-nascere-poesia-di-giovanna-fileccia/


SAGGI

“«In te mi riconforto». Appunti sulla spiritualità tassiana” – A cura di FRANCESCO MARTILLOTTO https://blogletteratura.com/2024/06/03/n-e-02-2024-in-te-mi-riconforto-appunti-sulla-spiritualita-tassiana-saggio-di-francesco-martillotto/

“Al di là di un dispersivo incanto nella pluralità dei versi di Oronzo Liuzzi” – A cura di CARMEN DE STASIO https://blogletteratura.com/2024/04/06/n-e-02-2024-al-di-la-di-un-dispersivo-incanto-nella-pluralita-dei-versi-di-oronzo-liuzzi-saggio-di-carmen-de-stasio/

“Christine Lavant, stella abbandonata da Dio” – A cura di LORETTA FUSCO https://blogletteratura.com/2024/05/03/n-e-02-2024-christine-lavant-stella-abbandonata-da-dio-saggio-di-loretta-fusco/

“Dalla spiritualità della poesia alla sua inevitabile umanità. Dante, Beatrice e Francesca” – A cura di DILETTA FOLLACCHIO – https://blogletteratura.com/2024/03/28/n-e-02-2024-dalla-spiritualita-della-poesia-alla-sua-inevitabile-umanita-dante-beatrice-e-francesca-saggio-di-diletta-follacchio/

“Eminescu” – A cura di DANTE MAFFIAhttps://blogletteratura.com/2024/05/16/n-e-02-2024-su-mihai-eminescu-saggio-di-dante-maffia/

“L’itinerario spirituale di Vittoria Colonna” – A cura di GRAZIELLA ENNAhttps://blogletteratura.com/2024/05/14/n-e-02-2024-litinerario-spirituale-di-vittoria-colonna-saggio-di-graziella-enna/

“La poesia amorosa di Borges” – A cura di DANTE MAFFIA – https://blogletteratura.com/2024/03/18/n-e-02-2024-la-poesia-amorosa-di-borges-saggio-di-dante-maffia/

“La poesia realistico-simbolica di José Russotti” – A cura di GIUSEPPE RANDO https://blogletteratura.com/2024/04/12/n-e-02-2024-la-poesia-realistico-simbolica-di-jose-russotti-saggio-del-prof-giuseppe-rando/

“La religiosità e spiritualità nelle opere delle poete lucane: da Isabella Morra ad Anna Santoliquido” – A cura di FRANCESCA AMENDOLA – https://blogletteratura.com/2024/04/16/n-e-02-2024-la-religiosita-spirituale-nelle-opere-delle-poete-lucane-da-isabella-morra-ad-anna-santoliquido-saggio-di-francesca-amendola/

“Novalis: tra filosofia, magia e spiritualità” – A cura di RICCARDO RENZI https://blogletteratura.com/2024/04/03/n-e-02-2024-novalis-tra-filosofia-magia-e-spiritualita-saggio-di-riccardo-renzi/

“Poesia e spiritualità al femminile” – A cura di FRANCESCA LUZZIO – https://blogletteratura.com/2024/04/27/n-e-02-2024-poesia-e-spiritualita-al-femminile-articolo-di-francesca-luzzio/

“Poesia e spiritualità: la ricerca interiore tra fede e laicità” – A cura di MARIA GRAZIA FERRARIS – https://blogletteratura.com/2024/04/20/n-e-02-2024-poesia-e-spiritualita-la-ricerca-interiore-tra-fede-e-laicita-saggio-di-maria-grazia-ferraris/

“POEVITÀSIA. Manifesto della Filosofia dell’Umafeminità” – A cura di NADIA CAVALERAhttps://blogletteratura.com/2024/05/05/n-e-02-2024-poevitasia-manifesto-della-filosofia-dellumafeminita-a-cura-di-nadia-cavalera/

“Tempo di realtà” – A cura di GIULIANO LADOLFI https://blogletteratura.com/2024/05/24/n-e-02-2024-tempo-di-realta-un-saggio-sulla-poesia-a-cura-di-giuliano-ladolfi/

“UT PICTURA POËSIS. La forma dello Spirito nell’opera di quattro celebri artisti-poeti” – A cura di WANDA PATTACINI – https://blogletteratura.com/2024/05/19/n-e-02-2024-ut-pictura-poesis-la-forma-dello-spirito-nellopera-di-quattro-celebri-artisti-poeti-saggio-di-wanda-pattacini


RECENSIONI

Dialoghi con la notte. Appunti su Lezione di meraviglia di Daniele Ricci – A cura di FRANCESCO FIORETTI – https://blogletteratura.com/2024/05/22/n-e-02-2024-dialoghi-con-la-notte-appunti-su-lezione-di-meraviglia-di-daniele-ricci-a-cura-di-francesco-fioretti/

Figlie di Pocahontas, a cura di Cinzia Biagiotti e Laura Coltelli – A cura di MICHELE VESCHIhttps://blogletteratura.com/2024/03/13/n-e-02-2024-figlie-di-pocahontas-a-cura-di-cinzia-biagiotti-e-laura-coltelli-recensione-di-michele-veschi/

Geografie della sete: Getsemani di Luca Pizzolitto – A cura di ANNALISA CIAMPALINI https://blogletteratura.com/2024/03/29/n-e-02-2024-geografie-della-sete-di-luca-pizzolitto-recensione-di-annalisa-ciampalini/

Le Poesie mistiche di Rumi – A cura di LAURA VARGIU – https://blogletteratura.com/2024/03/06/n-e-02-2024-oriente-e-gerusalemme-due-aforismi-di-laura-vargiu/

Meraviglie di Simone Magli – A cura di LORENZO SPURIO https://blogletteratura.com/2024/04/04/n-e-02-2024-meraviglie-di-simone-magli-recensione-di-lorenzo-spurio/

Poesie novissime di Francisco Soriano – A cura di MARIA PINA CIANCIO – https://blogletteratura.com/2024/03/22/n-e-02-2024-poesie-novissime-di-francesco-soriano-recensione-di-maria-pina-ciancio/

Prefazione a La carne y el espíritu di Alfredo Pérez Alencart – A cura di VITO DAVOLI – https://blogletteratura.com/2024/05/16/n-e-02-2024-la-poesia-di-alfredo-perez-alencart-il-panorama-dellanima-nella-carne-dellumano-prefazione-a-la-carne-y-el-espiritu-a-cura-di-vito-davoli/

Recensione a Erotanasie, poema a due voci scritto da Giannino Balbis ed Emanuela Mannino – A cura di ORNELLA MALLO – https://blogletteratura.com/2024/05/09/n-e-02-2024-recensione-a-erotanasie-poema-a-due-voci-scritto-da-giannino-balbis-ed-emanuela-mannino-a-cura-di-ornella-mallo/

Sacro minore di Franco Arminio – A cura di CRISTINA BIOLCATI – https://blogletteratura.com/2024/03/12/n-e-02-2024-sacro-minore-di-franco-arminio-recensione-di-cristina-biolcati/


INTERVISTE

“Dare respiro al sacro”. Intervista al poeta Luigi Carotenuto – A cura di FRANCESCA DEL MORO – https://blogletteratura.com/2024/04/13/n-e-02-2024-dare-respiro-al-sacro-intervista-al-poeta-luigi-carotenuto-a-cura-di-francesca-del-moro/

“La poesia tiene in vita il mondo”. Intervista a Mario Narducci – A cura di ANNA MANNA CLEMENTIhttps://blogletteratura.com/2024/04/30/n-e-02-2024-la-poesia-tiene-in-vita-il-mondo-intervista-a-mario-narducci-a-cura-di-anna-manna-clementi/

“La sacralità nella natura”. Intervista a Mirella Crapanzano – A cura di LUCIA CUPERTINO https://blogletteratura.com/2024/03/25/n-e-02-2024-la-sacralita-nella-natura-intervista-a-mirella-crapanzano-a-cura-di-lucia-cupertino/

Intervista a Silvio Aman – A cura di ADRIANA GLORIA MARIGO – https://blogletteratura.com/2024/03/15/n-e-02-2024-intervista-a-silvio-aman-a-cura-di-adriana-gloria-marigo/

Intervista al Maestro Guido Oldani, fondatore del Realismo Terminale – A cura di ANNACHIARA MARANGONI https://blogletteratura.com/2024/04/09/n-e-02-2024-intervista-al-maestro-guido-oldani-fondatore-del-realismo-terminale-a-cura-di-annachiara-marangoni/

Intervista alla scrittrice e antropologa Loretta Emiri – A cura di LORENZO SPURIO – https://blogletteratura.com/2024/04/22/n-e-02-2024-intervista-alla-scrittrice-e-antropologa-loretta-emiri-a-cura-di-lorenzo-spurio/


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