Sabato 9 giugno a Capri la premiazione del I Premio “Pablo Neruda” presieduto da Annalena Cimino

Si svolgerà sabato 9 giugno 2018 a partire dalle ore 10:30, presso la Sala consiliare del Comune di Capri, la cerimonia di premiazione del Premio internazionale di Poesia “Pablo Neruda – Città di Capri”, organizzato dall’Associazione culturale internazionale VerbumlandiArt di Galatone (Lecce), in collaborazione con la Municipalità di Capri e con la poetessa caprese Annalena Cimino, presidente del Premio. Saranno presenti all’evento ospiti illustri della letteratura, della musica, dell’arte e del giornalismo. Il Premio è inserito nell’ambito del progetto di VerbumlandiArt “La Catena della Pace, della Difesa dell’Ambiente, della Giustizia”, che vede realizzate e programmate in Italia numerose manifestazioni artistiche e letterarie.

 

P1180629-1832x1152_d_0_0_900.20170804185415.jpgIl Premio di Poesia Pablo Neruda – Città di Capri è nato con lo scopo di onorare la fama mondiale dell’isola e della città di Capri – ha dichiarato Regina Resta, presidente di VerbumlandiArt e infaticabile organizzatrice culturale – per iniziativa della poetessa Annalena Cimino. Con vero piacere l’associazione Verbumlandiart ha organizzato l’evento, con la collaborazione della Città di CapriVerbumlandiArt, che ha ottenuto nel 2014 la medaglia del Presidente della Repubblica per i suoi valori statutari e impegni culturali, ha realizzato il Progetto “La Catena della Pace, della salvaguardia dell’Ambiente, della Giustizia, con la Poesia, l’Arte, la Scrittura, la Musica, il Teatro, il Cinema, il Giornalismo” che unisce poeti, artisti, musicisti, attori, giornalisti, registi di tutto il mondo per costruire una civiltà dell’amore per la Pace, per la difesa dell’Ambiente, per la Giustizia, un progetto che cerca di diffondere i valori culturali delle varie nazioni e i sentimenti di collaborazione che, pur nel rispetto della propria identità etnica e culturale, possono nascere soltanto dall’empatia con le diversità culturali, dal dialogo e dal confronto con l’altro. Si può parlare di pace, di ambiente, di giustizia, con il linguaggio diretto e immediato della poesia e di tutte le arti.”

“La Città di Capri – aggiunge Resta – con le sue incantevoli acque azzurre e la salubrità del territorio, è il luogo ideale per diffondere questi temi, per farla capofila di un progetto internazionale, perché la sua bellezza amplifica a dismisura l’importanza di certi temi, così cari anche a Papa Francesco «…Dio ci ha fatto dono di un giardino rigoglioso, ma lo stiamo trasformando in una distesa inquinata di «macerie, deserti e sporcizia» (Enciclica Laudato si’, 161). Non possiamo arrenderci o essere indifferenti alla perdita della biodiversità e alla distruzione degli ecosistemi, spesso provocate dai nostri comportamenti irresponsabili ed egoistici».”

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La Giuria del Premio, composta da Cinzia Baldazzi (Presidente, scrittrice e critico letterario), Annella Prisco (scrittrice), Sergio Camellini (poeta), Regina Resta (poetessa), Caterina Mansi(assessore alla Cultura Città di Capri) e Mario Staiano (già sindaco di Anacapri e imprenditore del settore turistico) ha provveduto a a stilare la seguente classifica:

 

RISULTATI FINALI PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA “PABLO NERUDA – CITTA’ DI CAPRI”, 1^ EDIZIONE

SEZ. A) – POESIA IN LINGUA ITALIANA, A TEMA

1. CARMELO SALVAGGIO – COME NERUDA
2. SILVANA STREMIZ – AMO IN TE IL PROFUMO DEL MARE
3. OTELLO SEMITI – LAMPEDUSA, ex aequo STEFANO CARANTI – VOLTARSI INDIETRO

MENZIONI D’ONORE

ALESSANDRA COSTANZO – BRICIOLE DI CUORE
ALFONSO GARGANO – M’ADDORMENTO E SOGNO IL MARE
CARLO SIMONELLI – DONNA ALLA FINESTRA
CARLO SOLIDORO – TRAMPOLINO
GIAMPIERO DONNICI – IL MARE DALL’ ALTO
LAURA PAVIA – IL MARE CHE MI NAUFRAGA DENTRO
MARCO VESCARELLI – IN RIVA A UN SOGNO
MARIA ANTONIETTA DOGLIO – SARÒ MARE
MICHELE GENTILE – UNA FINESTRA SUL MARE
MICHELE IZZO – IL MARE ALTROVE
VALTERO CURZI – SE TU VEDESSI

 

SEZ. B) – POESIA IN VERNACOLO, A TEMA

1.POETA GAETANO CATALANI – NT’A NU MAR’I NCHJÒSTRU
2.POETA ANTONIO BARRACATO – U MARI
3.POETA ANTONIO COVINO – TERRA ASSETTATA

 

SEZ. C) – POESIA IN LINGUA STRANIERA, A TEMA

ROMANIA

1. ALEXANDRA FIRITA – LE ACQUE TURCHINE
2. LILIANA LICIU – O FEREASTRĂ…SPRE MARE
3. TRANDAFIR SÎMPETRU – FĂRĂ TINE…
SERBIA
1. MILE LISICA – TAKO MI NEDOSTAJEŠ
2. MILOŠ MARJANOVIĆ – JEDNOM KADA ME POJEDE MRAK
3. ZORICA ĐUĐIĆ – MITIĆ – KAMENA LEPOTO
PREMI SPECIALI
1. BORISAV BORA BLAGOJEVIĆ – KO LI JE KRIV ?
2. KEMAL LJEVAKOVIĆ – EPITALAM
3. VESNA FOJKAR ĆIRIĆ – KADA VOLIŠ…

 

SEZ. F) – POESIA IN LINGUA ITALIANA, A TEMA LIBERO

1. GIUSEPPE BRUNASSO – TRA LE ORTICHE E LE VIOLE
2. GIUSY CAROFIGLIO – GLI ESTREMI RICONDURRANNO A NOI
3. CRISTINA PRINA – E LA NOTTE CHE PASSA

MENZIONI D’ONORE

ANITA NAPOLTANO – VOGLIA VERMIGLIA
ANNA SIANI – LASCIA CHE ENTRI
ANNAMARIA COLOMBA – IN PUNTA DI PENNA E DI CUORE
CLARA CHIARIELLO – PIOGGIA DI LACRIME
DOROTEA MATRANGA-MARE DI NOSTALGIA! (A MIO FIGLIO, MIGRANTE)

ELVIO ANGELETTI – I BAMBINI DI ALEPPO
MANUELA MAGI – SOSTANZIALMENTE DIVERSA
MARINELLA MANCA – ANIMA MIA…
RAFFAELE MESSINESE SOMMERSA LETTURA
RAYMONDE SIMONE FERRIER – ELEMENTO ACQUA, GRAZIE
ROBERTO ROSSI – PRENDO
SANDRA DE FELICE – L’EMOZIONE MI CATTURA IL CUORE

 

SEZ. G) – POESIA IN VERNACOLO, A TEMA LIBERO

1.CIRO IANNONE – ‘A FAMIGLIA
2 POETA ALFREDO SCOTTI – NUSTALGIA NAPULITANA 
3 POETA VINCENZO CERASUOLO – AYLAN

 

MENZIONI D’ONORE

ANNA GENTILE – CHESTA SERA
FRANCESCO PAOLO MARIA GIULIANI – MESÈRIA
GINO ABBRO – ‘O STRUMENTO
GIULIANA CIBELLI – CAPRI MIA BELLA
MARIAPINA SACCO – TRAGARA
MAURO MILANI – IMMENSO
STEFANO BALDINU – EN L’IMMENSITAT DE UN RESPIR

 

SEZ. H) – POESIA IN LINGUA STRANIERA, A TEMA LIBERO

1. VINCENZO MONFREGOLA – ES LA TEMPORADA DE LA SEDA
2. MASSIMO PISTOIA – SUS OJOS
3. ROMANA D’ANGIOLA – A WINDOW ON THE SEA, ex aequo GIORGIA FONTANA DEL VECCHIO – LIBERTE’ D’AIMER

PREMI SPECIALI DEL PRESIDENTE
LORENZO SPURIO – PASEO DE GRACIA, ORE 17
ENZO BACCA – IL TARLO

PREMI SPECIALI DELLA GIURIA
CARMEN MOSCARIELLO – RABDOMANTE
ALFREDO GUARINO – CHICCHI DI POESIA

PREMIO DELLA CRITICA
FEDERICA MINNUNI – 16 OTTOBRE 1943
UMBERTO CORO – BUSSAMI …

PREMIO VERBUMLANDIART
CESARE NATALE – UN AMORE SENZA FINE
ROBERTO COLONNELLI – CRISALIDE D’ARGENTO

PREMIO DEL PRESIDENTE DEL CONCORSO
AMBRA LEMBO – IL MARE NELLE VENE
RICCARDO TIBERI – SPRAZZI DI GIOIA
VINCENZO ROSSANO – A TE

PREMIO SPECIALE OFFERTO DALLA FIDAPA SEZ. DI CAPRI
MANUELA DI MARTINO – INVERNO AMARO (LONDRA)

PREMIO SPECIALE UNA FINESTRA SUL MARE
GABRIELLA GIULIANI – AGHI DI MARE
ANNA CAPPELLA – PRELUDIO DI UN CANTO ANTICO
ROBERTA MENICONZI – UN SENTITO AMORE

PREMIO SEZIONE RAGAZZI SCUOLE PRIMARIE
SIRYA D’AGOSTINO – IL MARE CI RIVELA: I SUOI SEGRETI

“Fragile come un fiore di cristallo” di Annalena Cimino, recensione di Lorenzo Spurio

Annalena Cimino, Fragile come un fiore di cristallo. Poesie e Aforismi, Intermedia Edizioni, Orvieto, 2016.

Recensione di Lorenzo Spurio 

14322398_968626626616905_5088924773168214516_nLa nuova pubblicazione di Annalena Cimino è la naturale prosecuzione del suo primo libro, L’amante della luna, pubblicato nel 2015. Prosecuzione che non sottende a una vera e propria evoluzione tematica e stilistica e che, piuttosto, si attesta come felice continuazione dopo il breve intervallo nel quale la poetessa ci ha lasciati soli per un periodo di tempo abbastanza lungo. A renderci conto che Annalena prosegue nel suo modo di poetare chiaro ed avvolgente, carico di simbolismi e pregno di presenze naturali, è la lirica d’apertura intitolata “La passione della luna”. Si riallaccia, così, un profondo legame a quel lungo filo che la Nostra ha gettato con la prima pubblicazione dove la luna quale presenza, tema, ossessione, immagine, proiezione, entità e presenza animica e misterica, costituiva il collante principale.

Le tematiche sono quelle care e al contempo cementizie della poesia di stampo classico: l’amore e l’abbandono, la lontananza e la solitudine, il desiderio e il canto alla natura, il destino e il tempo, l’universo dei ricordi, la memoria che riaffiora, la nostalgia, l’incanto, la promessa, la speranza.

Come ancor meglio accade nella sezione dedicata agli aforismi, anche nei versi spesso il linguaggio si fa perentorio ed assertivo, atto a enucleare una considerazione alla quale la Nostra è giunta a seguito di un percorso esperienziale, di maturazione e crescita: “Non muore il ricordo/ finché sopravvive il pensiero” che ricorda una famosa chiosa di S. Agostino che spesso si richiama nel momento dell’addio di un congiunto. La luna, da compagna e presenza fissa, da signora elegantemente imbellettata, è sempre lì ad osservare dall’altro, ride e si nasconde, si mostra e fa l’occhietto alle stelle. Essa è faro, segnale di orientamento e salvezza, ma anche svelamento del dramma personale (“La luna illuminava il mio dolore”) atto a favorire una presa di coscienza, pur dinanzi alle difficoltà.

Si percepiscono nettamente anche le sensazioni meno leggiadre e colorate quali possono essere la nostalgia e il rammarico, la percezione di solitudine e di desolazione, la lontananza dall’amato, il senso d’oppressione, il desiderio non sempre coronato, la titubanza, raggi di una meraviglia dinanzi all’esistenza talmente lucenti da destare appannamento e un senso di lieve panico.

Curiosa ed apprezzabile anche la polifonia di note a commento, in apertura e in chiusura, scritte da vari poeti attivi nell’ambito culturale odierno che –pur se non forniscono una vera e propria chiave interpretativa alla silloge- senz’altro la arricchiscono con appunti e note personali anche in relazione al grado di amicizia con l’autrice e dunque si configurano come chiari messaggi di stima, convinzione e affetto.

La componente aforistica del volume apre a divagazioni molto ampie che concernono vari ambiti dell’esistenza: si parla, infatti, di vizi e virtù dell’uomo con particolare attenzione a tutte quelle cattive manifestazioni di narcisismo, ipocrisia e menzogna che nel nostro oggi finiscono per essere tanto abusate. Annalena non si pone dall’altra parte della cattedra snocciolando verità ed assiomi ai quali è bene credere a seguito di un sano ragionamento, piuttosto fornisce pillole sul senso dell’esistenza, sulle sue problematiche –intese da un punto di vista oggettivizzato e non sociale-, sulle mancanze dell’uomo, ma sono ricche, pure, di riferimenti alla natura, in particolare la Luna che, come un’elegante signora agghindata, sembra a tratti insuperbirsi dinanzi a un cielo esteso e clemente. Tra gli aforismi anche enunciazioni in forma di frammento capaci di fornire una sintesi di immagini e contenuti come quando scrive “La casa dell’arte non sarà mai vuota”.

A dominare è l’universo dei ricordi, non tanto nella funzione di reminiscenze intime che la Nostra riporta a galla piuttosto è la memoria, nelle sue forme, che risalta come tematica universale. Quando la Nostra ci parla di ricordi lo fa in maniera oracolare, come divinando una verità, ergendosi ben al di sopra di quelle che possono essere le concatenazioni empiriche e razionali di una mente elucubrante.

Frasi –quelle degli aforismi- che non abbondano di liricità ma che preferiscono concentrarsi sull’ampiezza del messaggio comunicativo contenuto.  Rimarchevole è l’attenzione che la Nostra ricalca negli aforismi in merito all’insensibilità e l’ipocrisia dilagante quasi a riportare con vivo realismo una società perduta e quasi caricaturale. Dinanzi a tutto ciò la Nostra corrobora l’autenticità della persona riconoscendo all’essere –nelle sue complete facoltà, prive di contaminazioni di ciascun tipo- una forza primigenia ed istintiva fondata sul suo “giudizio intransigente della propria coscienza”.

Nella purità degli elementi che questa poesia richiama, nella fascinosa cornice di un naturalismo inviolato ed edenico quale è l’isola di Capri, la Nostra ci fornisce versi pregni di riflessione e di sana considerazione su ogni forma di sensazione umana. L’ineludibile forza che le è propria deriva proprio da quel palese canto alla vita che sorge da ogni lirica, dal rimarchevole connubio con la dea Selene, incarnata nella luna, la cui luce è mistero e conoscenza, incanto e velleità di conoscere.

Ecco perché anche un fiore può morire, ma al contempo lascia tutto di se stesso: “Una rosa è sempre una rosa/ può aggredirla il vento/ e tentare di sciuparla,/ ma non perderà mai la sua essenza”.

Lorenzo Spurio

Jesi, 21-09-2016