La morte offende i vivi
con voce roca richiama
al lieve incanto dell’essere
ci strappa dall’oblio,
stringe il nodo
spinge al volo incauto
le nostre ali di cera.
Siamo tutti figli di Dedalo,
condannati al sogno
di un mondo senza gravità.
Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autrice ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.
