In uscita “I Grilli del Parnaso”: Spurio, Lombardi, Marcuccio e Carmina uniti per la Poesia

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I grilli del Parnaso. Alterne stratificazioni

Autori: Lorenzo Spurio, Iuri Lombardi, Luigi Pio Carmina, Emanuele Marcuccio

Prefazioni: Pina Piccolo, Paolo Ragni, Camillo Palmeri, Susanna Polimanti

Pagine: 192 – Costo 15 €

ISBN:

cover grilli parnaso-page-001Sinossi:I grilli del Parnaso contiene quattro sillogi poetiche di quattro autori contemporanei: Lo zoo di Gioele di Iuri Lombardi, Le acque depresse di Lorenzo Spurio, Visione di Emanuele Marcuccio e L’iperbole della vita di Luigi Pio Carmina corredati ciascuno da puntuali note critiche d’introduzione. Ricordando l’Italia di oggi e di ieri, Lombardi mette a nudo i suoi pensieri più profondi e anche quelli fugaci mostrando al lettore miriadi di paesaggi nascosti, di vita propria e altrui. La dimostrazione che con pochi versi si può creare arte pura si ha con Emanuele Marcuccio, il quale ci offre una Visione, quasi a tratti leopardiana e quasi a tratti di un personale classicismo, di ciò che comunemente sottovalutiamo. Tematiche…

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Stile Euterpe vol. 2 – Come partecipare all’antologia su Aldo Palazzeschi

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I redattori della Rivista Euterpe hanno inteso proporre il secondo volume del progetto Stile Euterpe – Antologia tematica per una nuova cultura.

Il primo volume di questa iniziativa è stato dedicato al poeta siciliano Leonardo Sciascia e l’antologia porta il titolo Leonardo Sciascia: cronista di scomode realtà (PoetiKanten Edizioni, 2015, 124 pp., prefazione di Nazario Pardini e postfazione di Antonio Spagnuolo, ISBN: 9788894038859, costo 10€; per acquisti: rivistaeuterpe@gmail.com).

 

Il progetto:

Ogni anno i redattori della rivista sceglieranno un autore contemporaneo.

I partecipanti potranno inviare saggi, racconti e poesie che siano fedeli allo stile,  alle tematiche e al curriculum letterario che ha caratterizzato l’intellettuale Aldo Palazzeschi. Il volume porterà il titolo di Aldo Palazzeschi: il crepuscolare, il futurista, l’ironico.

Per la partecipazione all’iniziativa editoriale bisognerà riferirsi all’opera dell’autore fiorentino, alle sue fasi poetiche, al suo percorso letterario, ai suoi luoghi cari e alle tematiche di fondo della sua carriera poetica e della sua produzione narrativa (Sorelle Materassi, Il codice di Perelà,..) nonché saggistica quale firmatario di vari manifesti futuristi.

L’obiettivo non è quello di plagiare o scovare il nuovo Palazzeschi, bensì omaggiare o rileggere lo stile dello scrittore toscano attraverso un’antologia tematica, aperta soprattutto agli appassionati del genere e dello stile di uno dei più poliedrici intellettuali del primo ‘900. In questo modo Euterpe vuole dare risalto ad autori sommersi e amanti della vera letteratura.

 

Selezione del materiale e composizione dell’Antologia:

I partecipanti potranno presentare:

– 1 saggio breve o articolo (massimo 5mila caratteri spazi esclusi);

– 2 poesie (massimo 25 versi);

– 1 racconto (massimo 5mila caratteri spazi esclusi).

Ci si può candidare sola a una delle tre categorie.

I lavori, corredati dei propri dati personali e un curriculum letterario, dovranno essere inviati a rivistaeuterpe@gmail.com entro il 20 settembre 2015.

La selezione sarà effettuata dai redattori della Rivista Euterpe (http://rivista-euterpe.blogspot.it/p/chi-siamo.html).

Entreranno a far parte dell’Antologia un massimo di 20 poesie; 10 racconti; 5 saggi brevi.

La pubblicazione dell’Antologia sarà affidata a PoetiKanten Edizioni e sarà dotata di regolare codice ISBN, immessa nel mercato librario online e disponibile al prestito in alcune biblioteche comunali della penisola dove i volumi verranno depositati.

La partecipazione al concorso è gratuita.

L’autore selezionato per la pubblicazione si impegnerà ad acquistare 2 copie dell’Antologia al prezzo totale di 25€ (spese di spedizione incluse) dietro sottoscrizione di un modulo di liberatoria che verrà poi fornito.

I redattori della rivista Euterpe non dovranno intrattenere rapporti personali e/o di corrispondenza con gli autori che parteciperanno al progetto pena la squalifica dei testi dalla selezione.

 

Premiazione:

Non vi sarà una premiazione vera e propria, in quanto non ci sarà una graduatoria di merito: tutti i selezionati verranno pubblicati in antologia secondo i criteri sopra esposti.

In base ai tempi di selezione e pubblicazione dell’Antologia, sarà scelta una location dove verrà presentata l’opera e alla quale gli autori presenti nel testo sono caldamente invitati a partecipare e intervenire.

  

Info:

www.rivista-euterpe.blogspot.com

rivistaeuterpe@gmail.com

Sabato 18 aprile a Palermo il reading poetico in onore dei “Grandi e dimenticati”

Sabato 18 aprile 2015 a partire dalle ore 17:30 si terrà a Palermo presso La Libreria Spazio Cultura (Libreria Macaione) il reading poetico dal titolo “Grandi e dimenticati: la poesia che non muore” organizzato dalla Rivista di letteratura “Euterpe” in collaborazione con i blog di Luigi Pio Carmina ed Emanuele Marcuccio e la rivista “Postillare”.

Al reading interverranno i poeti:  Anna Maria Bonfiglio, Maria Bufalo, Luigi Pio Carmina, Pierangela Castagnetta, Francesco Paolo Catanzaro, Rosa Maria Chiarello, Palma Civello, Pietro Cosentino, Francesco Ferrante, Emanuele Insinna, Raffaella La Ferla, Francesca Luzzio, Claudia Magliozzo, Emanuele Marcuccio, Emilia Merenda, Pietro Mistretta, Giuseppe Pappalardo, Guglielmo Peralta, Michela Rinaudo La Mattina, Lorenzo Spurio che daranno lettura ai loro componimenti ispirati o dedicati a poeti ed artisti nazionali e internazionali, molti dei quali di nicchia e ingiustamente dimenticati dalla critica ufficiale. 

L’ingresso è aperto al pubblico e la S.V. è invitata a partecipare.

Info: rivistaeuterpe@gmail.com 

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A Bagheria (PA) la presentazione dell’antologia su Sciascia promossa dalla rivista “Euterpe”

Leonardo Sciascia, cronista di scomode realtà

Curatore: Martino Ciano

Prefazione: Nazario Pardini

Postfazione: Antonio Spagnuolo 

Editore: PoetiKanten Edizioni

Anno: 2015

Pagine: 122

ISBN: 9788894038859

Costo: 10,00 €

 

stile euterpe_cover frontSinossi: La presente antologia, primo volume dell’iniziativa lanciata dalla rivista di letteratura “Euterpe” per una nuova cultura, volta a dedicare ogni anno una edizione collettanea a un dato autore, è stata dedicata a Leonardo Sciascia e porta quale sottotitolo “cronista di scomode realtà”. Il volume si apre con una nota di Martino Ciano (redattore di “Euterpe” e curatore del volume) alla quale segue la prefazione del poeta e scrittore Nazario Pardini.

Nella sezione poesia sono raccolti testi di Emanuele Marcuccio, Daniele Barbisan, Giorgina Busca Gernetti, Lucia Rita Carfagno, Osvaldo Crotti, Michela Zanarella, Sebastiano Impalà, Valentina Sensi, Maria Antonietta Filippini, Leonardo D’Amico, Catello Di Somma, Davide Lucarelli; nella sezione racconto sono presenti testi di Pasquale Faseli, Samuele Mazzotti, Corrado Calabrò, Sebastiano Plutino, Francesco Paolo Catanzaro, Luisa Bolleri, Nicola Giannini, Enrica Santoni, Giuseppe Barcellona; per la sezione saggistica interventi di Luca Rachetta, Lorenzo Spurio e Iuri Lombardi.

Il volume si chiude con una preziosa nota critica del poeta e scrittore Antonio Spagnuolo.

Domenica 19 aprile 2015 a Bagheria (PA) presso Palazzo Cutò, ospiti della Associazione Bagnera, si presenterà il volume antologico dedicato a Leonardo Sciascia. L’evento è libero al pubblico che è caldamente invitato a partecipare e intervenire. Durante la serata sarà possibile acquistare il summenzionato volume.

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FOTO DELLA PRESENTAZIONE (scatti di Enzo Lo Coco)

A Palermo ad Aprile un reading poetico che celebrerà poeti grandi e dimenticati

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La rivista di letteratura Euterpe organizza il reading poetico dal titolo “GRANDI E DIMENTICATI: Tributo alla poesia che non muore” che si svolgerà a PALERMO  alla Libreria Spazio Cultura in Via Marchese di Villabianca 102 sabato 18 aprile 2015 alle ore 17:30.

 

Il reading poetico ha la volontà di ricordare poeti che hanno contraddistinto la storia della letteratura italiana e straniera nel corso dei secoli con opere poetiche ispirate a loro o alle loro opere o ad essi dedicate.

Come indica il titolo del reading “Grandi e dimenticati”, la serata sarà volta a ricordare mediante il genio individuale e il personale atto creativo tanto di esponenti di spicco e di inopinabile grandezza, quanto autori meno conosciuti, regionali o di nicchia, o che nel processo storico sono stati ingiustamente tralasciati e dimenticati.

 

Ogni partecipante potrà leggere un massimo di 3 liriche che dovranno avere le seguenti caratteristiche:

– dovranno essere di completa produzione dell’autore;

– non dovranno superare i 30 versi;

– dovranno attenersi, seppur vagamente, al tema proposto

 

Nessun contributo è richiesto per la partecipazione al reading.

La partecipazione all’evento mediante l’invio dei propri testi presuppone la propria presenza fisica il giorno del reading. Non verranno declamati testi poetici di autori che non saranno fisicamente presenti in sede di reading.

 

I poeti che intendono partecipare debbono inviare entro e non oltre il 10 aprile 2015 alla mail rivistaeuterpe@gmail.com mettendo come oggetto “Reading poetico Palermo” i seguenti materiali in formato doc o pdf:

– il testo delle poesie (nel caso si presenti poesie in dialetto è richiesto di allegare anche la relativa traduzione in italiano);

– un documento contenente i dati personali dell’autore (nome, cognome, indirizzo, telefono e cellulare, mail per essere eventualmente contattato)

– l’autorizzazione di paternità dei testi, di seguito indicata, che dovrà essere inserita a continuazione del file contenente i dati personali:

 

Attesto che la poesia che presento al suddetto concorso è frutto del mio ingegno, ne dichiaro la paternità e l’autenticità.

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003 e successive modifiche e acconsento alla pubblicazione di questo testo nell’opera antologica, senza avere nulla a pretendere né ora né mai.

 

Al termine dell’evento gli organizzatori si premureranno di raccogliere tutte le liriche dei poeti partecipanti in un volume antologico che sarà pubblicato nel corrente anno e del quale verranno fornite tutte le indicazioni ai partecipanti. L’acquisto di detto volume non sarà obbligatorio, ma consigliato a testimonianza del ricordo della serata di poesia e condivisione artistica.

   

Info:

Lorenzo Spurio – rivistaeuterpe@gmail.com

Luigi Pio Carmina – uazzo2002@yahoo.it

 

Media Partners

LEONARDO SCIASCIA – Cronista di Scomode Realtà

L’antologia Stile Euterpe vol. 1 “Leonardo Sciascia, cronista di scomode realtà” è stata pubblicata!

Avatar di S. A. M. MazzottiS. A. M. MAZZOTTI

STILE EUTERPE VOL. 1 – LEONARDO SCIASCIA 

Finalmente mi sono giunte a casa le copie del volume dove ho avuto l’onore di essere inserito con un mio racconto, ispirato ai racconti “Gli Zii di Sicilia” del Giornalista Leonardo Sciascia.  Il Libro è provvisto anche di un Qcode, che vi riporto qui sotto. Il Volume costa 10€ Comprende 12 Poesie, 9 Racconti, 3 Saggi per 122 Pagine, ISBN 9788894038859
P1390537  P1390541  P1390538“Seguendo lo stile della rivista Euterpe, è nata l’idea di un volume che riunisse tutte le forme di letteratura: la poesia, il racconto e il saggio, ispirate dall’attività, dalle opere e dalla vita dello scrittore siciliano Leonardo Sciascia. Il 1989, anno della morte dello scrittore, sancisce il declino di una letteratura narrativa urlante contro il malaffare, che aveva contribuito a far implodere in questo modo un vado di Pandora pieno di omertà.
La redazione della rivista ha voluto ridare voce a…

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“Ritorno ad Ancona e altre storie” di Lorenzo Spurio e Sandra Carresi, recensione di Luigi Carmina

Ritorno ad Ancona e altre storie
di Lorenzo Spurio e Sandra Carresi
Lettere Animate, 2012
Costo: 10 €
Link diretto alla vendita:
 
Recensione di Luigi Pio Carmina

 

copertina frontSuspense da teatro e colpi di scena da gialli. “Ritorno ad Ancona e altre storie” di Lorenzo Spurio e Sandra Carresi è un’antologia di altri tempi nell’accezione positiva del termine. Emozioni che si susseguono, incontri che cambiano la vita del lettore, perché la scrittura e la lettura dovrebbero svolgere sempre questo ruolo, soprattutto ricordare che l’amore è il motore della vita, qualunque sia essa l’età e la forma. Libro da conservare in casa e portare con sé nei viaggi quasi fosse un manuale di vita vissuta. I particolari alimentano l’acquolina della fantasia, la realtà è solo un personaggio secondario, ma complementare. La copertina, tramite la quale spesso inizio ad immedesimarmi ed intraprendere la lettura, è la conferma di tutto: un braccio dal nulla sembra trattenere il soggetto, sembra esserne estraneo, pur indossando lo stesso abito formale apparente, sembrano le righe del testo che dicano al lettore : “resta con me”.

LUIGI PIO CARMINA

-scrittore, poeta-

 

Monreale (PA), 21-08-2013

 

QUESTA RECENSIONE VIENE QUI PUBBLICATA PER GENTILE CONCESSIONE DELL’AUTORE.

Intervista a Luigi Pio Carmina, autore di “Racconti Hunderground”, a cura di Lorenzo Spurio

Intervista a Luigi Pio Carmina

Autore di Racconti Hunderground

Zona Editrice

 

a cura di Lorenzo Spurio

LS: Come dobbiamo interpretare il titolo che hai scelto per la tua ultima opera pubblicata?

LPC: Ciao Lorenzo, ciao a tutti i lettori. Il titolo è una scelta stilistica atta ad indicare un percorso di vita underground, sia per lo stile, sia per la scelta del protagonista di trasferirsi in una metrò sottoterra, da qui infatti il titolo. L’aggiunta della “h” , come fosse un refuso, enfatizza l’utilizzo di inglesismi nel nostro linguaggio comune.

LS: Un autore negherà quasi sempre che quanto ha riportato nel suo testo ha un riferimento diretto alla sua esistenza ma, in realtà, la verità è l’opposto. C’è sempre molto di autobiografico in un testo ma, al di la di ciò, il recensionista non deve soffermarsi troppo su un’analisi di questo tipo perché risulterebbe per finire fuorviante e semplicistica. Quanto c’è di autobiografico nel tuo libro? Sei dell’idea che la letteratura sia un modo semplice ed efficace per raccontare storie degli altri e storie di sé stessi?

LPC: Il romanzo è introspettivo più che autobiografico, poiché pochi episodi narrati all’interno sono avvenuti realmente. Negli stessi però c’è riversato il mio pensiero, la mia opinione verso il mondo e l’umanità. Anche i personaggi sono lo specchio distorto di persone, a volte, incontrate da me. La letteratura è il modo migliore per esprimere emozioni e farle conoscere, infatti l’uomo ha cominciato a narrare le storie, anche precedentemente l’avvento della scrittura, sempre con il desiderio di esprimersi.

LS: Quali sono i tuoi autori preferiti? Quali sono le tendenze, le correnti italiane e straniere e i generi letterari che più ti affascinano? Perché?

LPC: I miei autori preferiti sono Hermann Hesse, Pirandello e Sciascia. Questi autori hanno portato avanti le loro idee, appoggiandosi allo studio della vita reale. Anche se in modo diverso attuano questa analisi del rapporto interpersonale. I generi che più mi affascinano sono il drammatico e il fantasy, ambedue per l’ambientazione decadente che arricchisce il romanzo.

LS: So che rispondere a questa domanda sarà molto difficile. Qual è il libro che di più ami in assoluto? Perché? Quali sono gli aspetti che ti affascinano?

LPC: Il libro che mi è piaciuto di più in assoluto è “Narciso e Boccadoro”, poiché ho potuto leggere la voglia di fuga e di evasione di uno dei protagonisti, contrapposto alla dedizione al lavoro e alla fede nel proprio credo dell’altro. Entrambi finiranno per incontrarsi nuovamente, mossi dal desiderio di completarsi e poter finalmente dialogare, fosse anche l’ultima volta.

LS: Quali autori hanno contribuito maggiormente a formare il tuo stile? Quali autori ami di più?

LPC: A questa domanda posso rispondere semplicemente dicendo che ritengo il mio stile originale e non influenzato da altri autori, ma frutto della vita vissuta, avendo conosciuto ed essendomi scontrato con alcune realtà e con le problematiche di varie persone.

LS: Collabori o hai collaborato con qualche persona nel processo di scrittura? Che cosa ne pensi delle scritture a quattro mani?

LPC: Non ho ancora collaborato con altre persone in un percorso di scrittura, ma ritengo sia molto interessante , poiché potrebbe essere un mezzo di confronto, fondendo però in parte le idee, per poter rispettare quelle del singolo autore.

LS: A che tipo di lettori credi sia principalmente adatta la tua opera?

LPC: Si adatta ad alcuni lettori pronti a leggere storie drammatiche, a volte molto vicine alla realtà in cui viviamo.

LS: Cosa pensi dell’odierno universo dell’editoria italiana? Come ti sei trovato/a con la casa editrice che ha pubblicato il tuo lavoro?

LPC: Purtroppo il periodo di crisi economica che stiamo vivendo sulla nostra pelle porta anche alcune case editrici a chiedere compensi per sopravvivere. In questo modo gli autori vedono il loro sogno trasformato in una merce di scambio, e le idee e le emozioni diventano oboli da richiedere.

LS: Pensi che i premi, concorsi letterari e corsi di scrittura creativa siano importanti per la formazione dello scrittore contemporaneo?

LPC: Sì, perché spingono gli autori , di poesie o romanzi, a mettersi alla prova, al continuo miglioramento.

LS: Quanto è importante il rapporto e il confronto con gli altri autori?

LPC: È fondamentale , per crescere, evolvere insieme, e cercare di evitare errori tramite le esperienze. Sempre , come dicevo prima, non dimenticando l’io personale di ciascun autore.

LS: Il processo di scrittura, oltre a inglobare, quasi inconsciamente, motivi autobiografici, si configura come la ripresa di temi e tecniche già utilizzate precedentemente da altri scrittori. C’è spesso, dietro certe scene o certe immagini che vengono evocate, riferimenti alla letteratura colta quasi da far pensare che l’autore abbia impiegato il pastiche riprendendo una materia nota e celebre, rivisitandola, adattandola e riscrivendola secondo la propria prospettiva e i propri intendimenti. Che cosa ne pensi di questa componente intertestuale caratteristica del testo letterario?

LPC: Nel romanzo, il protagonista rimembra nozioni , anche letterarie, apprese in passato, prima del suo arrivo nella stazione. É questa la componente intertestuale che posso leggere nel romanzo. Nella maggior parte della stesura ho applicato la mia fantasia con un tocco interiore, a volte ermetico, sfruttando periodi brevi che puntualizzino l’angoscia vissuta dai personaggi.

Ringrazio Lorenzo, i componenti della redazione e tutti i lettori per l’attenzione e il tempo impiegato a leggere queste righe.

 

a cura di Lorenzo Spurio

 

 

E’ SEVERAMENTE VIETATO DIFFONDERE E/O PUBBLICARE LA PRESENTE INTERVISTA IN FORMATO DI STRALCI O INTEGRALMENTE SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL’AUTORE.

“Racconti hunderground” di Luigi Pio Carmina, recensione a cura di Lorenzo Spurio

Racconti hunderground

di Luigi Pio Carmina

Editrice Zona, Arezzo, 2011

ISBN: 9788864382173

Pagine: 142

Costo: 15,00 Euro

 

Recensione a cura di Lorenzo Spurio

 

Leggendo il libro di Luigi Pio Carmina, ho da subito notato una serie di parallelismi e punti di contatto con un romanzo che ho recentemente recensito, Graffio d’alba, scritto dal fiorentino Lenio Vallati. Anche qui il protagonista, infatti, è un barbone o meglio una persona qualsiasi che, stanca del tran tran quotidiano, decide di abbandonare la sua vita e inaugurarne un’altra, più semplice, grezza e on the road. E’ per questo che la stazione ferroviaria, nei due romanzi viene assunta come “nuova casa” di questi protagonisti: un luogo pulsante, spazio di partenze e di arrivi, un universo caotico dove persone si incontrano, si salutano e si conoscono. Nel romanzo di Luigi Pio Carmina, a differenza di quello di Vallati, non è presente un vero e proprio messaggio sociale, una sorta di denuncia nei confronti del capitalismo e del consumismo dell’oggi anche se si evidenziano in più punti delle criticità nei confronti della Chiesa. Il personaggio di Racconti hunderground, ha grande coscienza di sé ed è un uomo che non accetta la realtà falsa, alienante di tutti i giorni nella quale per altro non è riuscito a trovare un gran senso. Fuggire dal mondo, dall’oggi, dalla vita, però, non è mai una grande decisione. Il personaggio finisce così per auto-escludersi da quella realtà quotidiana per sostituirla con una più semplice, fatta di privazioni e austerità economiche ma anche di maggior tempo libero, spensieratezza: “Finite le pulizie, balena un’idea in mente a tutti e due contemporaneamente e cioè osservare ed ammirare le nuvole da una fessura” (p. 39). Luigi Pio Carmina ci consegna così l’immagine di un uomo che solo fuggendo dalla sua vita riesce a trovare un senso e a dare il giusto valore alle cose. E’ –se vogliamo- una sorta di ritorno all’agognato “stato di natura”, una dimensione primordiale indistinta e priva di dolori che, però, è utopica.

Altro parallelismo al romanzo di Vallati è che il personaggio è amante della scrittura: scrive di notte, al buio, coperto dal sacco a pelo, in un angolo della stazione.

E’ apprezzabile l’idea che sottende l’intero libro e lo stile utilizzato, fresco e spigliato, contribuisce ad agevolare la lettura che mai cade nel disinteresse del lettore. Quello che, forse, mi resta più difficile è comprendere con attenzione perché Luigi Pio Carmina abbia utilizzato una materia bohémien, o semplicemente “maledetta” che risulta un po’ anacronistica. Il libro, infatti, si snoda tra vicende di strada, scazzottate, esistenze da outcast, amplessi consumati sotto gli occhi di altri (si parla di sesso, non di amore), sporcizia. In alcuni tratti le immagini che fuoriescono contribuiscono a generare un miscuglio di orrido e violento (credo sia chiara l’intenzione dell’autore di scioccare o, comunque, di infastidire un po’ il lettore): un poster con una scena del kamasutra, scheletri, ragnatele, siringhe finte e vere, un lupo sbranato, vomito, ragazze stuprate, allucinogeni; sono immagini che, nel complesso, non contribuiscono di certo a dare un buon messaggio. A questo deve aggiungersi, inoltre, che molti degli avvenimenti sembrano costruiti in maniera poco realistica, e donati al lettore in maniera pre-confezionata: il protagonista attua le varie azioni con troppa semplicità; c’è poca riflessione e poca interazione da parte degli altri che, invece, sembrano clamorosamente soggiogati e “comandati tacitamente” da lui. Ho avuto l’impressione che Luigi Pio Carmina abbia voluto inserire troppo in questo libro: si parla un po’ di tutto.. di afa e temperature altissime, di pioggia e dell’allagamento della stazione, di terremoto, di donne conquistate con estrema semplicità e interessate solo a momenti di sesso.

Chi è l’autore?

Luigi Pio Carmina (Palermo, 1985) studia a Palermo. Prossimo alla Laurea in Scienze Biologiche, è impegnato in alcune associazioni universitarie e cittadine. Credente convinto ma riluttante verso qualsiasi forma di religione. Lettore tenace di libri d’ogni genere – dal fantasy al giallo, dalla saggistica alla politica- si occupa anche di fotografia e video. Racconti hunderground è la sua prima pubblicazione.

E’ SEVERAMENTE VIETATO DIFFONDERE E/O PUBBLICARE LA PRESENTE RECENSIONE IN FORMATO INTEGRALE O DI STRALCI, SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL’AUTORE.

“Racconti Hunderground” di Luigi Pio Carmina, recensione a cura di Miriana Di Paola

Racconti Hunderground

di Luigi Pio Carmina

Zona Contemporanea Edizioni, 2011

ISBN: 978 88 6438 217 3 

Prezzo: 15 Euro

Pagine: 146

“Ho deciso di andare a vivere in una metrò. Non quella più vicina a casa mia che è solo ad un chilometro, sarei subito rintracciabile, ma quella due fermate dopo.”

Spesso la vita viene paragonata ad un viaggio in treno : c’è chi sale, chi scende, chi vive il suo viaggio per lungo tempo e chi, invece, non ha nemmeno il tempo di gustarlo per bene. E quale posto migliore per scappare da questo mondo, oramai inconsapevole di ciò che fa, e rifugiarsi laddove la vita trova la sua perfetta metafora? Una metrò : è ciò che sceglie Luigi, protagonista e narratore interno della storia, nella quale assiste ad esperienze di vita di ogni genere e tipo, affermando con decisione le sue idee ed i suoi valori. Vengono affrontate così varie tematiche che trattano argomenti filosofici,sociali, di vita quotidiana, di storia contemporanea e di mafia. Domina, punto fermo nel racconto, l’amore e la passione che conciliano perfettamente due anime, ma nel momento in cu l’altra metà scompare, come afferma il mito degli androgini, l’essere umano è costretto a soffrire. Viene così raccontata la storia e l’avventura di Luigi, rifugiato in una metrò, luogo perfetto per conoscere gli altri ed avere piena coscienza di sé. Nemmeno l’amicizia può sconfiggere un male esistenziale e Luigi, un ragazzo fermo e risoluto nelle proprie idee, decide di prendere un treno, ma questo non sarà di passaggio, ma quello che gli permetterà di vedere la candida luce della sua pace interiore. “Racconti Hunderground” risulta così essere un libro perfetto per chi vuole aprire una finestra sul mondo, affinché possa osservare e riflettere su come quest’ultimo soffre di gravi mali, causati dall’essere umano.

a cura di Miriana Di Paola

QUESTA RECENSIONE VIENE PUBBLICATA SU QUESTO SPAZIO DIETRO CONSENSO E APPROVAZIONE DA PARTE DELL’AUTORE DEL LIBRO E DELLA RECENSIONISTA.

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