Segnalazione volumi: “Roma brucia” di Pietro Orsatti

ROMA BRUCIA  di Pietro Orsatti

prefazione di Marco Damilano
isbn: 978 88 6830 266 5
pp. 288 ­ € 16,50

Sinossi:

coverRomaBrucia (1)Dopo le inchieste sul sistema di Mafia Capitale, lo scioglimento per mafia del X Municipio e il parziale commissariamento del Campidoglio – negato, ma nei fatti è stata questa la scelta del governo – la città è in ginocchio. Tutti i servizi primari sono al collasso: dal trasporto pubblico fino alla gestione dei rifiuti, dalla manutenzione della città ai cantieri aperti e mai chiusi. Ed è al collasso la politica, alla sbarra nei processi e incapace di rinnovarsi.

Intanto le consorterie criminali si stanno riorganizzando, stringendo la città in una morsa, anche con la violenza. Ci sono tutte, dalla ’ndrangheta alla camorra, da Cosa nostra siciliana alle organizzazioni straniere. I Casamonica e quello che resta della Banda della Magliana,che non è mai morta. E poi la minaccia delle organizzazioni eversive di destra, di quei Nar a cui appartenevano Massimo Carminati e altri protagonisti di questi anni. Tornano le ombre di un passato, quello della strategia della tensione, dove mafia, eversione, massoneria coperta, pezzi della politica e apparati deviati dello Stato giocarono sulla pelle della Repubblica e della democrazia. Ci vorrebbe una Primavera di Roma, un movimento che metta insieme le energie migliori della società e della politica, della cultura e dell’arte, per affrontare la drammatica situazione della Capitale. Ma tracce di questa Primavera non se ne vedono.

Roma ha tremato per mesi. E ora è tentata dal colpo di spugna. Il processo avrà il suo corso, ma nella profondità del grande budello racchiuso nel raccordo anulare tutto sembra già dimenticato. Roma, e tutto ciò che rappresenta, prova a metterci ’na pezza, ancora una volta. Far passare la nottata, le inchieste, le retate, il Giubileo.  Roma brucia”.

Dalla prefazione di Marco Damilano

L’autore

Pietro Orsatti, nato a Ferrara, è cresciuto e ha trascorso gran parte della sua vita a Roma. Ha lavorato e collaborato con numerose testate giornalistiche fra cui «il manifesto», «Diario», «Liberazione», «Left/Avvenimenti», «Nuova Ecologia», «Terra», Radio Popolare, Rai, Arcoiris, ag Dire, «Micro Mega», «Antimafia Duemila» e «I Siciliani/giovani». Fra i primi in Italia a puntare sull’informazione aperta sul web e giornalismo partecipativo, ha realizzato e diretto più di venti documentari e ha scritto per il teatro e per progetti audiovisivi. Ha pubblicato A schiena dritta (2009), L’Italia cantata dal basso (2011), Segreto di Stato (2012), Grande Raccordo Criminale (con Floriana Bulfon, Imprimatur 2014) e alcuni ebook (Roma, L’Era Alemanna, Il Lampo verde, Utopia Brasil).

Segnalazione volumi: “Cattivo infinito” di Leandro Del Gaudio

CATTIVO INFINITO di LEANDRO DEL GAUDIO

CON PREFAZIONE DI ROBERTO SAVIANO
David and Matthaus Editore

Isbn 9788869840463

16.90€, pp. 170

Sinossi:

FRONTE La dama del castello di carte_Chinotti Rita

Napoli, 2013. Fabrizio rientra in Italia dopo una lunga latitanza in Francia. Ha trascorso anni a fuggire dalla giustizia italiana, quando scopre che non gli stanno dando più la caccia da tempo. Ma com’è possibile che un ex killer del clan Mariano, potente gruppo camorrista a capo della criminalità organizzata di Napoli, non sia più un ricercato?

Napoli, anni ’80. Fabrizio è un giovane attraente, ama le donne, il lusso, la bella vita. Uccide su comando di Ciro Mariano, in fondo la morte non lo ha mai spaventato, né la sua né quella degli altri. Vive la sua prima condanna per rapina a mano armata come un successo personale, da quel momento sa che il suo nome farà notizia. Da allora gli arresti, le fughe e la pena definitiva a 25 anni. È già a metà della condanna quando è convinto di avere chiuso i conti con la camorra e si sente pronto a una vita diversa: in carcere frequenta un corso di teatro e si innamora della sua professoressa. Ma non sa che i nemici di un tempo stanno tessendo una trama ben ordita alle sue spalle e sono pronti a ricordargli che un passato ingombrante come il suo non si può seppellire…

Estratto dal volume:
«Mi chiamo Fabrizio, faccio il killer. Anzi, ho fatto il killer. Storia semplice, storia comune da queste parti, no? Il fatto è che la
mia storia è vera e ve la racconto per un motivo: non possono farmi  più niente, non mi possono ammazzare, né mi possono arrestare, non c’è nessun giudice a condannarmi, né in giro ci sono pentiti pronti a raccontare qualcosa del mio passato. In un certo senso li ho fottuti tutti, anzi, in modo più diretto: vi ho fottuti tutti. Sì, ci siete anche voi che leggete storie di mafia e serial killer, che vi riempite la bocca di giustizia e camorra, eroi e mafiosi. Sto qua a fumare una
sigaretta, la cosa non mi diverte, ma mi è andata meglio di come è andata a quelli che ho incontrato sul mio cammino. Cammino cattivo e, come vedete, non ancora concluso: cammino cattivo e infinito».

Dalla Prefazione di Roberto Saviano:
«Cattivo infinito_ è la storia vera, anche se molti preferirebbero non lo fosse, dei tanti Caino cui non siamo disposti a dedicare tempo, che preferiremmo sapere dietro le sbarre, assicurati a una giustizia ingiusta che non riabilita, che non prevede alcun reinserimento, che dimentica. Cattivo infinito è la Napoli che crediamo dall’altra parte, che speriamo di poter escludere dalle nostre vite stringendo gli occhi e facendoli diventare fessure sottili. Cattivo infinito è il cammino dei protagonisti che la cronaca giudiziaria ha prestato alla letteratura. Cattivo infinito, se non ci decidiamo a guardare le cose
come stanno, sarà per sempre anche il nostro cammino. Un cammino, come dice Del Gaudio, cattivo e infinito».

L’autore

LEANDRO DEL GAUDIO (Napoli, 1970) è giornalista per Il Mattino, dove si occupa di cronaca giudiziaria e cronaca nera. È autore e conduttore del programma televisivo “Verità Imperfette”, dedicato ai retroscena inediti di inchieste a Napoli, e conduce “Cold case”, rubrica sulla web tv del Mattino che indaga i rapporti tra politica e camorra e le zone d’ombra nelle indagini su delitti. Nel 2011 una giuria formata da esponenti del Consiglio Regionale, dai vertici campani dell’Ordine dei Giornalisti e dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli gli riconosce il Premio Giornalismo Anticamorra.
Dal 2014 è impegnato nel progetto di formazione nelle scuole di Napoli“Emergenza ambientale e etica della scrittura”, patrocinato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e dal Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni a una maggiore responsabilità etica e morale nei confronti dell’ambiente e della cittadinanza. Sempre nel 2014 pubblica insieme al collega Gerardo Ausiello il libro inchiesta Dentro la terra dei fuochi, distribuito in allegato con Il Mattino. Cattivo Infinito è il suo primo romanzo.

Un’italiana tra i Mori. “L’araba felice” di Kati Galli

Un’italiana tra i Mori

Il mondo arabo raccontato da una donna che sceglie di lasciare l’Italia per vivere in Egitto con l’uomo che ama. Un diario di viaggio, dove emergono punti di vista, riflessioni, pensieri sulla religione, sull’attualità, sulla politica. Due realtà a confronto, lo sguardo schietto e pungente di chi si mette in gioco con umiltà e trasparenza.

laraba-felice“Questo diario di viaggio sui generis non è frutto di finzione: è tutto vero, anche i nomi, ed è arrivato il momento di condividerlo.” Nell’introduzione al libro ‘L’araba felice. Un’italiana tra i Mori’ edito da Albatros, l’autrice Kati Galli ci accompagna nella lettura di una storia autentica, la sua personale esperienza di europea tra gli arabi nell’arco di quattro anni, dal 2010 al 2014. Quello che colpisce sin dalle prime pagine è la descrizione nei minimi particolari delle persone e dei luoghi, difficile non rimanere affascinati da una realtà che noi occidentali conosciamo per sommi capi, o per sentito dire. Quando a raccontare è una donna in prima persona e la scrittura è fluida e scorrevole, diventa piacevole conoscere i retroscena di una cultura diversa. Già dal primo capitolo, che per riferimento ci riporta al film ‘Il mio grosso grasso matrimonio greco’ ed in qualche modo ci fa sorridere, è naturale venire catturati dalle immagini che la Galli ci propone, lei seduta per terra insieme a tre donne in tunica colorata, con una miriade di bambini intorno. La protagonista sta consumando una cena egiziana, a base di molokhiya, una salsa di verdure verdi a foglia, cotta nel brodo. Non è lì per caso. Ha scelto proprio di viverci, cambiando per sempre la sua esistenza. Ma cosa ha portato l’autrice a decidere di trasferirsi in Egitto? Tutto ha inizio con un primo viaggio prenotato su internet, un pacchetto vacanze con destinazione Tunisia, da allora sono seguiti viaggi in Marocco, in Quatar, in Egitto, la bellezza dei luoghi e del contatto umano con la gente locale, hanno fatto scattare qualcosa che legherà Kati al mondo arabo definitivamente. Appena può Kati si organizza a lavoro e cerca in questi viaggi da single nuove emozioni, nuove amicizie. L’autrice racconta queste avventure e trova il modo di riflettere sulla diversità tra culture, tra stili di vita, etica e religione. Stimola il lettore ad interrogarsi e lo fa con una chiarezza di linguaggio che rende tutto più semplice da affrontare, nonostante le tematiche non lo siano affatto. E da un confronto con alcune persone con cui Kati fa amicizia, emerge che l’Islam è uno stile di vita, non esiste separazione per un musulmano tra etica e religione, il Corano non dà linee guida generiche, ma fornisce una serie di norme comportamentali che toccano ogni aspetto della vita quotidiana. Per la protagonista, di estrazione cattolica, non è stato certo facile capirne gli aspetti, in particolare per quanto riguarda la condizione della donna. Da un preconcetto di partenza per Kati il mondo femminile appariva recluso e sottomesso, invece una volta vista con occhi propri la realtà ha compreso il limite del suo pensiero. La Galli osserva, chiede, socializza, e trova alle sue domande le risposte che cerca, scopre un Qatar ricco, dove è stridente il contrasto tra l’ostentazione del lusso e l’esortazione islamica alla sobrietà, si rende conto di essere l’unica donna con i capelli corti e in viaggio di piacere non accompagnata da un uomo. Non passa inosservata e suscita curiosità, tanto da essere vista come una coraggiosa ad essere arrivata lì da sola. Ogni luogo ha le sue caratteristiche e nel mondo arabo è ancora più particolareggiata la distinzione, perché sono diverse le interpretazioni del Corano. Il Marocco, la Tunisia, non sono come il Bahrein o l’Arabia Saudita, a partire proprio dalla lingua, l’arabo, che assume differenze lessicali. Uno spunto di riflessione va poi in riferimento all’arte, la proibizione musulmana di raffigurare il sacro, ecco allora il confronto con i Cristiani ed il ricordo delle funzioni serali pre-pasquali che è rimasto impresso nella memoria di chi racconta. La natura di Dio e la sua centralità diventano motivo di riflessione e la Galli riesce a portare il lettore ad un costante impegno di indagine, tanto da far scaturire quesiti spontanei. E dopo un capodanno tra le dune e altri viaggi davvero particolari, Kati conosce anche l’amore. L’incontro con Mahmoud la porterà a decisioni stravolgenti, tanto che decide di affrontare una vita di coppia e di sposarsi, vivendo in Egitto. Dovrà scontrarsi però con la burocrazia italiana ed egiziana, con tutte le complicazioni di un matrimonio misto. Il matrimonio legalmente riconosciuto da due stati però è l’unica soluzione per uno status di coppia ufficiale, in Egitto non esiste la convivenza come è intesa in Europa. La scelta di Kati è sicuramente particolare, ma è stata motivata e non dettata dall’istinto, decide di mettersi in gioco in un paese arabo moderato, consapevole di tutti i limiti e proprio da lì racconta come si vede l’Italia, di come si percepisce l’IS, di come si parli spesso senza conoscere davvero cosa accade nel mondo, lancia tra l’altro un j’accuse ai media occidentali, che riportano un’interpretazione errata degli eventi. Alla fine l’autrice esorta il lettore a studiare in particolare la storia, perché non si può ignorare quello che è stato e ciò che siamo, l’odio ha sempre radici profonde, non bisogna mai dimenticare il passato. ‘L’araba felice’ offre una visione personale, ma attenta del mondo arabo, il punto di vista di una donna che per destino e per amore, impara ad approfondire una cultura, senza troppe paure.

L’araba felice

di Kati Galli

Gruppo Albatros

Pagg.76   – 12 euro

L’autrice

Kati Galli è nata a Cremona, laureata all’Università Cattolica di Brescia in Lingue e Letterature Straniere Europee, ha svolto ricerche di mercato quantitative, insegnato inglese e ricoperto per anni il ruolo di district manager per un’azienda manifatturiera italiana. Circa un anno fa ha lasciato il lavoro per dedicarsi alla scrittura, in attesa di trasferirsi definitivamente in Egitto. Questa è la sua prima pubblicazione.

E’ uscito “Frammenti d’anime” di Marcello Insinna

Esce la raccolta di racconti “Frammenti d’anime” di Marcello Insinna, edito da Salvatore Insenga Editore con il marchio “Officina Trinacria Edizioni”

Immagine“Frammenti d’anime” vi guiderà nella mente dei suoi personaggi, alla scoperta dei loro pensieri, dei loro interrogativi e delle loro emozioni.  

Marcello Insinna crea quasi un dipinto, come se descrivesse un ambiente particolare siciliano; con la piazza e le sue storie, ad esempio quella di un barbiere; lo zoo; una casa dal quale proviene il suono candido di un grammofono; o molte altre che si svolgono in altre case, ma presenti tutte nello stesso territorio, con i particolari che si susseguono continuamente, e dai quali si denota un andamento musicale.

Ogni personaggio è fortemente caratterizzato, non si può far confusione, ognuno ha la sua personalità, forte o debole che sia. Insinna, oltre a narrare un episodio, di ricerca psicologica, sembra in molti aspetti “giocare”, come se in alcuni racconti si racchiudesse la burla, quasi con parallelismi boccacciani. L’interpretazione spetta poi al lettore.

Marcello Insinna è nato a Palermo il 21 giugno 1963. Ha studiato violoncello, diplomandosi al Conservatorio di musica “Vincenzo Bellini” ed è entrato nell’orchestra lirico-sinfonica del Teatro Massimo di Palermo, dove tutt’ora svolge la sua attività. Intanto scopre  l’interesse per la scrittura letteraria, e nel 2012 pubblica  il suo primo libro dal titolo ironico “Fritto misto” pubblicato da L’Autore Libri Firenze. 

Salvatore Insenga Editore

Sito Web: salvatoreinsengaeditore.com

Email: salvatoreinsengaeditore@gmail.com    Tel: 091/507 66 80 – Cell 392/4215658

“Qualcosa che non muore” di Lino Berton – Segnalazione volume –

Qualcosa che non muore

di Lino Berton

Amos Edizioni, 2015

Isbn: 978-88-87670-39-4

Costo: 15,00 Euro

Sinossi:  Qualcosa che non muore descrive tutto ciò che è accaduto e che è successo e che non doveva essere lasciato al ricordo del solo dolore, ma che doveva essere usato come linguaggio, come prova sincera per il presente e il futuro: molti muoiono ancora a causa di un linfoma o una leucemia credendo sia nel loro destino, non sanno che i Buonisamaritani non sono così buoni, non percepiscono il mondo della sanità e della ricerca come crudele, e non scavano e non vengono a sapere che avrebbero potuto avere altre possibilità.

Immagine in linea 1La narrazione si sviluppa intorno all’amore e all’idea che si ha di cura e presa in cura.

Sandra, una dei due protagonisti del libro, l’altro è l’io narrante, ebbe la sfortuna di vivere una serie di piccoli errori medici. Purtroppo per distrazione o incuria, contrasse anche il virus dell’epatite da una trasfusione di sangue controllato. Prima di morire, però, riuscì a essere anche un po’ fortunata, riuscì a farsi somministrare fuori protocollo un farmaco che aveva già dato buoni risultati e che aveva salvato la vita a due persone, due che avevano avuto la fortuna di poterlo ricevere, due con il suo stesso linfoma. Di quel farmaco sperimentale dichiarato “farmaco orfano” dall’EMEA, i medici che avevano in cura Sandra non ne sapevano nulla e la persona che le permise di avere la possibilità di riceverlo non fu il suo medico curante, ma la tenacia, l’amore, la voglia di curarla, del marito.

Poi quel farmaco venne ritirato dalla sperimentazione e la somministrazione venne sospesa ai pazienti, tra quei pazienti c’era anche Sandra e anche Sandra morì come tutti gli altri.

L’altro protagonista, l’io narrante, è un tizio che si trova di fronte all’egoismo del genere umano espresso all’ennesima potenza proprio negli ospedali dove tutti vogliono far vedere unicamente e solamente il proprio amore per la cura. Nello stesso istante in cui il narrante realizza di essere arrivato all’inferno cerca di capire come funziona quel pezzo di mondo. Quegli undici mesi passati in quel posto non furono un evento traumatico per la vita del narratore/autore, ma fu solo l’inferno un luogo diverso nel quale è stato costretto a fermarsi per un tempo limitato della sua vita.

Qualcosa che non muore descrive lo smarrimento che si vive quando non c’è la sensibilità della presa in cura, quando si è costretti a vivere per parecchio tempo in un ospedale, quando si è vittime di mille errori, quando si sa che non si viene ascoltati, quando le istituzioni non sono presenti, quando i diritti divengono favori, quando ti viene tolta una cura che è efficace per una banalità e la vita diventa nient’altro che morte e ti ritrovi a combattere solo contro i muri di gomma.

Biografia:  Lino Berton lavora e vive a Mestre. Scrive, il suo primo romanzo, ininterrottamente per sette anni dopo la morte di Sandra, la protagonista del libro Qualcosa che non muore per raccontare ciò che ha vissuto. Quell’Inferno, come dice l’io narrante in Qualcosa che non muore, durò 11 mesi.

“Frammenti di vita”, l’antologia di racconti di Marco Bertoli

Frammenti di vita. Antologia di racconti.

Editore: “Liber Iter” casa editrice elettronica.

Prezzo: Euro 4,99.

ISBN: 978-88-98906-16-1.

 

FrammentiDall’Introduzione

L’antologia “Frammenti di vita” raccoglie una serie di testi che l’autore ha scritto nel biennio 2013 – 2014.

I racconti sono inseriti nel cosiddetto filone “realistico”, poiché analizzano varie problematiche sociali e affettive che in alcuni casi riguardano la vita di tutti i giorni. Affrontano, cioè, situazioni peculiari dell’esistenza di un qualsiasi essere umano inteso, però, nella più ampia delle sue accezioni: i protagonisti, infatti, possono essere sia persone comuni che si ritrovano l’esistenza sconvolta all’improvviso oppure veri e propri serial killer e criminali, nascosti – e questa è la cosa peggiore – sotto apparenze innocenti o, invece, soldati alle prese con la drammaticità della guerra. Tutti, però, sono accomunati dalla profonda consapevolezza che la vita è molte volte un susseguirsi di azioni ed eventi imprevedibili che, spesso, ci travolgono con la loro violenza. In quei momenti di crisi solo la solidità delle radici a cui ognuno di noi àncora il proprio intimo impedisce di perdere la ragione e di cadere nella pazzia; in caso contrario le conseguenze possono essere tragiche.

 

Marco Bertoli è geologo. Vive a Pisa. Il suo romanzo “La Signora che vedeva i morti” ha vinto il Premio Scrittore Toscano 2012 selezione on-line e quello della Giuria al Concorso “Città di parole”, 2013. Nel 2014 ha pubblicato il suo secondo romanzo, “L’avvoltoio. Delitti all’alba della scrittura”, un giallo storico. Nel 2015 ha pubblicato l’antologia epub “Frammenti di vita”, una raccolta di racconti inseriti nel cosiddetto filone “realistico” scritti nel biennio 2013 – 2014. Suoi racconti sono inclusi nelle antologie “365” Delos Books. “Buchi” è stato finalista al Concorso Robot 2014, Delos Book, “Ali” pubblicato su Romance Magazine 13 e “- 40°C” su Terre di confine Magazine 1, il racconto “Processione” è stato selezionato nel Contest “Ira Domini” e pubblicato sul numero 41 della rivista “Writer’s Magazine”, Delos Books, e il racconto “Lampo nero” sul numero 5 della rivista “Il lettore di fantasia”. Numerosi altri hanno vinto concorsi, o classificati finalisti, e pubblicati in oltre settanta antologie.

“Pensieri di una mente pigra” di Maria Francesca Consiglio

Pensieri di una mente pigra: Diario di bordo di un’anima inquieta 

di Maria  Francesca Consiglio

Editore:CreateSpace Independent Publishing Platform (2014)

ISBN:978-1505401110

downloadSinossi: “Sigaretta in bocca, un bel film alla TV, il giorno che si consuma velocemente per sfornarne un altro uguale al precedente; solito copione prematuramente ingiallito. Cosa succede però quando ogni emozione repressa esplode senza preavviso cambiando la sceneggiatura? Standing ovation d’istinti, desideri e passioni tamburellata su cuore e mente. Il vaso di Pandora è stato scoperchiato! Rabbia, abbandono, amore, paura; questi i quattro ingredienti principali che, mescolati in dosi casuali, danno vita a Pensieri di una Mente Pigra. Un vero diario di bordo, senza segreti o restrizioni, nel quale l’autrice affronta, attraverso pensieri ed immagini, diverse tematiche; panico, disagio sociale, crisi d’abbandono, sfumature di alcuni disturbi di personalità, rifiuto della crescita, l’amore in ogni sua fase.”

L’autrice: Maria Francesca Consiglio

Ribelle ed insofferente per natura si riavvicina alla scrittura nel 2012 usandola come terapia d’urto contro il silenzio e l’ovvietà di una dimensione troppo vacua. Alcune delle sue poesie ( e aforismi) vengono inserite al’interno di raccolte ed antologie. “Pensieri di una mente pigra” è il suo primo libro; oltre a tutti i contenuti ne cura impaginazione, fotografia e grafica.

“Il sole sorge a est” di Silvia Tufano

copertina silvia” Il Sole sorge a Est “. La lettura del libro, lascia la guida intravista dalla copertina : un percorso, un sentiero d’attraversare in silenzio, da soli, alla ricerca di quella luce all’apice di un un monte, simbolo dell’essere e le sue contraddizioni . I racconti reali, proiettano il lettore alla condizione di vedere e rivedere se stesso. Lo stile scorrevole permette riga dopo riga di non fermarsi a pensare, perchè è tutto molto chiaro , avvincente ! Se, la distrazione interviene per il vivere quotidiano, la mente d’incanto ti riporta al personaggio lasciato lì per un attimo sospeso e il desiderio di ritornare e finire il racconto diventa una necessità . La curiosità alimenta la conoscenza ! L’elemento noir è finemente interpretato con “eccessi ” reali ben amalgamati alla sensibilità di una donna! A tal proposito, non manca la costante poetica riferita a stati d’animo adagiati con cura, ognuno su un letto naturalistico, tanto da sembrare un unico ” sospiro ” . Cinque racconti, mai distaccati tra loro, un filo conduttore li unisce ed è L’UOMO, il suo abbandono , la condizione ancestrale dell’esser figlio- genitore o genitore – figlio, il dolore di segreti celati o spesso evidenti di un naturale affetto mancato, dai quali scaturiscono:il mondo della solitudine , della sofferenza. Volutamente, non mi addentro nella descrizione dettagliata del testo, per non svelarne l’autenticità e la stessa bellezza in esso contenuti . 

Una recensione: Il sole sorge a est è una raccolta di cinque racconti brevi scritti tutti nel’ inverno di quest’anno. L’autrice, abbracciando diverse varietà stilistiche, riesce con delicatezza e armonia, a narrare le sofferenze, le contraddizioni, le diversità del genere umano. L’attenzione è rivolta particolarmente a tutti coloro che hanno una profonda voglia di riscatto e di rinascita, che sono riusciti a crearsi una seconda possibilità e che non hanno consentito, alle vicissitudini spesso negative della vita, di spegnere l’unico motore attorno al quale tutto sembra ancora ruotare: la speranza. Le storie narrate in questo libro rivelano una profonda umanità dell’autrice, la capacità di ridare dignità anche a ciò che, a prima vista, sembrerebbe essere agghiacciante e terrificante. Tutto il libro è pervaso da una amorevole tenerezza con dei finali che lasceranno senza fiato e che proietteranno il lettore in dimensioni di vita mai nemmeno immaginate con descrizioni “ filmiche” che toccheranno livelli narrativi e discorsivi altissimi. L’autrice si muove tra i meandri della narrazione con una maestria e una naturalezza quasi innate. Il primo racconto dal titolo “Anime di burro” che narra una storia dolorosamente tormentata , è vincitore di tre concorsi letterari, due nazionali ed uno internazionale. L’ultimo racconto dal titolo “Non aver paura”, il preferito della scrittrice, apre uno spaccato totalmente nuovo e avanguardista su reati spesso efferati e disumani come l’omicidio. Un libro che non lascia indifferente e che arriverà dritto al cuore dei lettori. Un soave canto della diversità da parte di un’autrice emergente che non tarderà a divenire una scrittrice di grandi successi.

 
TITOLO:  IL sole sorge a est
Autore: Silvia Tufano
Editore: Aletti editore
Pag: 80
Disponibile nelle librerie e su tutti i book shop anche in versione ebook.

A Marotta la presentazione del nuovo libro di Augusta Tomassini, “L’altra me”

Il direttivo del  Circolo Culturale Marotta

 comunica il prossimo incontro  

giovedì  11  dicembre 2014 ore 16,30

 

Presentazione del libro di Augusta Tomassini

        

     L’ALTRA ME

   BAGLIORI…… IN VERSI

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 Introduce Margherita Mencoboni

Componente della Commissione pari Opportunità della Regione Marche.

 

Lettrice: prof.ssa Luana Giovanelli

Immagini: prof. Michele Giacomazza

Coordinatrice: prof.ssa Ersilia Riccardi

 

Un incontro che avrà la capacità  di  dare, attraverso le immagini  e le poesie che integrandole fungono loro da commento, un messaggio di speranza, di fiducia negli affetti e nella vita, a testimonianza di come essa non venga mai sconfitta.

 

Sarà presente l’autrice che firmerà alcune copie del libro.

 

  SALA  CONVEGNI  DELLA  CROCE ROSSA 

Viale Europa 1 – MAROTTA                                                                                                                                                                                                  

    Il presidente

                                                                     Ersilia  Riccardi                                                                

“Autori e amici di Marzia Carocci” diviene un libro

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In occasione dell’11° evento “Autori ed Amici di Marzia Carocci” che si terrà dopo l’estate, in un sabato pomeriggio di settembre od ottobre 2014 (data e luogo ancora da decidere, ma c’è molto tempo!) si è decisi di promuovere un’iniziativa culturale che possa lasciare quale manifestazione fisica dell’evento, un segno tangibile.

Si è decisi, cioè, di compilare una antologia di testi (si veda sotto le caratteristiche) di “autori e amici di Marzia Carocci” la cui partecipazione è gratuita e che sarà diffusa e disponibile alla vendita il giorno stesso dell’evento. Questo volume, che sarà pubblicato da TraccePerLaMeta Edizioni, verrà curato da Lorenzo Spurio –scrittore e critico letterario- e conterrà tutti i testi di coloro che ne avranno preso parte.

Nel caso in cui si riceverà troppo materiale, allora si deciderà di scegliere un testo per ogni autore, ma comunque nessuno verrà lasciato fuori.

 

I proventi che deriveranno dalla vendita dell’antologia, una volta detratte le spese di pubblicazione sostenute da TraccePerLaMeta Edizioni, saranno devoluti per sostenere la Lega del Filo d’Oro (www.legadelfilodoro.it) che da cinquanta anni si occupa del miglioramento della qualità della vita di persone sordocieche e pluriminorate sensoriali.

 

Le modalità per partecipare alla raccolta antologica di “Autori e amici di Marzia Carocci” è la seguente: entro e non oltre il 30 Maggio 2014 si dovrà inviare alla mail lorenzo.spurio@alice.it indicando nell’oggetto “Antologia Autori e Amici di MC” il seguente materiale:

 

Per i poeti:

–          un massimo di 2 poesie che non dovranno superare i 30 versi ciascuna

–          una nota biografica in 5 sintetiche righe Times New Roman corpo 12 (*)

–          un file Word contenente i dati personali: nome, cognome, città, mail, numero di telefono.

 

Per gli scrittori:

–          un racconto di lunghezza massima pari a 2 pagine Word A4 Times New Roman corpo 12, interlinea singola

–          una nota biografica in 5 sintetiche righe Times New Roman corpo 12 (*)

–          un file Word contenente i dati personali: nome, cognome, città, mail, numero di telefono.

 

Per gli aforisti:

–          un massimo di 4 aforismi della lunghezza di massimo 5 righe Times New Roman copro 12

–          una nota biografica in 5 sintetiche righe Times New Roman corpo 12 (*)

–          un file Word contenente i dati personali: nome, cognome, città, mail, numero di telefono.

 

Per i fotografi/pittori:

–          un massimo di 2 foto delle loro opere artistiche accompagnate da una didascalia sintetica

–          una nota biografica in 5 sintetiche righe Times New Roman copro 12 (*)

–          un file Word contenente i dati personali: nome, cognome, città, mail, numero di telefono.

Si valuterà la possibilità di pubblicazione a colori di queste pagine contenenti foto di disegni, quadri e altro.

 

Nel caso si voglia partecipare con altre forme testuali o grafiche si prega di contattare il curatore alla mail: lorenzo.spurio@alice.it ma si ricorda sin d’ora che non verranno pubblicate recensioni, saggi critici, articoli o altri testi di questa categoria.

 

Saranno chiaramente espulsi i testi e gli autori che presenteranno opere che presentino elementi  d’incitamento all’odio, alla violenza e alla discriminazione di ciascun tipo o che possano risultare di fastidio per la morale e la religione.

 

Nel caso si debba provvedere a una selezione dei materiali e non sia possibile pubblicare per motivi di spazio tutti i testi pervenuti, ne verrà data comunicazione a mezzo mail prima della stampa del volume.

 

(*) – Nel caso si invii curriculum e biografie lunghe, sarà compito del curatore tagliarle e renderle in maniera conforme al volume.

Per info: lorenzo.spurio@alice.it  –  info@tracceperlameta.org

“Anima di Poesia”, la nuova silloge poetica del palermitano Emanuele Marcuccio

Comunicato Stampa

 

 

Cover_front_Anima di PoesiaEsce nel Gennaio 2014 Anima di Poesia, seconda silloge poetica del palermitano Emanuele Marcuccio[1] con le Edizioni TraccePerLaMeta. La silloge raccoglie le poesie degli anni 2008-2013, è aperta da una prefazione curata dal poeta e critico letterario, Luciano Domenighini, e chiusa da una postfazione curata dalla scrittrice e critico letterario, Natalia Di Bartolo.

Completa l’opera, una quarta di copertina curata dallo scrittore e critico letterario, Lorenzo Spurio, che all’Autore nel 2013 ha dedicato una monografia.

 

Il poeta palermitano Emanuele Marcuccio con Anima di Poesia giunge alla sua seconda silloge poetica, dopo la felice esperienza di aforista e di curatore di una ricca antologia, Dipthycha, il cui ricavato è stato destinato a una lodevole causa umanitaria in difesa della ricerca di una malattia grave, insidiosa e poco

conosciuta quale è la sclerosi multipla.

Una raccolta di liriche variegate che spaziano dall’incondizionato fascino verso il mondo classico ad un nuovo e interessante formalismo dove è l’oculatezza sintattica a governare. Sfogliando Anima di Poesia, che si compone di varie poesie di chiaro intento civile, motivate o ispirate da qualche fatto o condizione che riguarda l’uomo in quanto parte del gruppo sociale, il lettore si troverà rispecchiato in molte delle ansie del poeta, che sono quelle della nostra epoca.

Con un registro per lo più asciutto, ma sempre appropriato e propedeutico alla resa in versi della coscienza del poeta, Marcuccio con quest’opera ci affida le chiavi dello scrigno inarrivabile dell’ “anima della poesia”. Un’utopia che si realizza, grazie alla Parola.  (dalla quarta di copertina di Lorenzo Spurio)

 

SCHEDA DEL LIBRO

 

 

TITOLO: Anima di poesia

AUTORE: Emanuele Marcuccio

CURATORE: Lorenzo Spurio

Editing Cover Images: Laura Dalzini

Original Cover Photo: Giuseppe Parello

EDITORE: TraccePerLaMeta Edizioni

GENERE: Poesia

FORMATO: Brossura

PAGINE: 80

ISBN: 978-88-98643-08-0

COSTO: 9,00 €

http://www.tracceperlameta.org/tplm_edizioni/negozio/anima-di-poesia-emanuele-marcuccio/


[1] Emanuele Marcuccio (Palermo, 1974) ha conseguito la Maturità Classica nel 1994. Si occupa di poesia (ha pubblicato la silloge poetica Per una strada, SBC Edizioni, 2009, ha ideato e curato una non solita antologia poetica, Dipthycha, Photocity Edizioni, 2013, che lo vede presente con ventuno titoli, in dittico di uguale tema, con altrettante poesie di autori vari) e di aforismi (ha pubblicato la silloge di aforismi e pensieri vari, Pensieri minimi e massime, Photocity Edizioni, 2012).

A dicembre uscirà “Incontri” di Robert Musil a cura di Dario Pontuale

copUna nuova traduzione di Lidia Castellani e la prefazione di Manuela Fraire che ci consegna un’inedita lettura psicoanalitica delle protagoniste dei due racconti. In libreria da dicembre  2013 e in tutti i digital store.

 “Incontri”, racchiude in sé due racconti: “La realizzazione  dell’amore” e “ La tentazione della silenziosa Veronika”, dove il tema dell’amore è una cronaca dell’animo, un dettato dell’inconscio, un gioco continuo tra sogno e realtà.Siamo nel 1911, la rivoluzione freudiana ha contaminato le pagine della grande letteratura, che ha bisogno di uscire fuori dalle regole narrative e sociali del mondo borghese, e in questi racconti anche Robert Musil esplora le possibilità della lingua, inabissa la trama narrativa e lascia che l’irrazionale, l’evento inaspettato e illogico, emergano con forza liberatoria scardinando la menzogna di stabilità su cui si fonda l’identità umana.

È anche vero che se si passa in rivista cronologicamente la sua opera ci si accorge che fino al 1920 non vi è traccia di un sorriso nella  narrativa di Robert Musil, ovvero fino ai suoi quaranta anni di età. Ciò è dovuto all’assoluta chiusura al mondo esteriore, ignorato o visto con indifferenza di fronte alle più profonde e più valide esperienze dell’io interiore.

I due racconti si compendiano l’un l’altro in un afflato tra anime: Robert Edler von Musil accompagna il lettore alla ricerca della risposta al  perché  dell’esigenza di amare.

 

Il libro

 

“E poi Claudine sentì con ribrezzo che, nonostante tutto, il suo corpo si gonfiava di piacere. Ma in quel momento era come se pensasse a qualcosa che aveva provato una volta in un giorno di primavera: potersi dare a tutti ma appartenere a uno soltanto. E in lontananza, come i bambini dicono di Dio, egli è grande, ebbe finalmente la visione precisa del suo amore…” (La realizzazione dell’amore).“Quello che aveva visto allora continuava ad averlo davanti agli occhi ancora oggi nello stesso modo in cui era avvenuto, qualcosa di estremamente semplice, e allo stesso tempo di assolutamente incomprensibile, il movimento con cui il gallo si staccava con totale indifferenza, e all’improvviso liberatosi completamente da ogni eccitazione, per un po’ stava fermo…” (La tentazione della silenziosa Veronika).

“Incontri” è uno scrigno che contiene due perle, due romanzi brevi, che scrutano la psiche di due donne, Claudine e Veronika, accomunate in una stessa anima.

 

L’autore

Robert Edler von Musil nato a Klagenfurt nel 1880, cresciuto in un ambiente familiare difficile, frequenta collegi e accademie militari fino a diplomarsi in ingegneria meccanica al Politecnico di Brünn. Si laurea poi a Berlino con una tesi in filosofia e psicologia sperimentale su Ernst Mach e nel 1906 pubblica, I turbamenti del giovane Törless e i racconti di Incontri.

Dopo l’esperienza della guerra, è un ufficiale dell’esercito austriaco, lavora come bibliotecario e redattore editoriale. Inizia la stesura de L’uomo senza qualità, l’opera, pur restando incompiuta, sarà uno dei monumenti letterari del Novecento. Con l’avvento del nazismo torna a Vienna, ma dopo l’annessione dell’Austria alla Germania nel 1938 fugge a Ginevra dove muore, nel 1942, in condizioni di estrema povertà.

 

 KOGOI EDIZIONI  ha pubblicato “Incontri” di Robert Musil nella Collana Talismani diretta da Dario Pontuale.
 ISBN: 978-88-98455-02-7
Pagine: 150
prezzo: € 12,00

 

Kogoi Edizioni

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