Stile Euterpe volume 6 dedicato alla poetessa lombarda Antonia Pozzi. Come partecipare alla selezione di testi

Stile Euterpe – Antologia tematica per una nuova cultura è il progetto di Euterpe APS di Jesi (AN), su ideazione dello scrittore calabrese Martino Ciano (con successive modifiche e integrazioni), volto a rileggere, riscoprire e approfondire, mediante opere di produzione propria (racconti, poesie, haiku, articoli, saggi e critiche letterarie), un intellettuale ritenuto di prim’ordine del panorama culturale italiano.

I precedenti volumi sono stati dedicati rispettivamente a:

Leonardo Sciascia (Leonardo Sciascia, cronista di scomode realtà, a cura di Martino Ciano, PoetiKanten Edizioni, Sesto Fiorentino, 2015);

Aldo Palazzeschi (Aldo Palazzeschi, il crepuscolare, l’avanguardista, l’ironico, a cura di Martino Ciano, Lorenzo Spurio, Luigi Pio Carmina, PoetiKanten Edizioni, Sesto Fiorentino, 2016);

Elsa Morante (Elsa Morante, rivoluzionaria narratrice del non tempo, a cura di Valentina Meloni, pubblicato online sul n°22 della rivista «Euterpe» nel febbraio 2017);

Gianni Rodari (Il “libbro” di Gianni Rodari, a cura di Francesco Martillotto, Ass. Euterpe, Jesi, 2019);

Oriana Fallaci (Oriana Fallaci, la donna, a cura di Lucia Bonanni, Ass. Euterpe, Jesi, 2021).

Il progetto

Il nuovo volume monografico sarà interamente dedicato alla poetessa lombarda Antonia Pozzi (1912-1938). Sarà possibile partecipare con testi inediti appartenenti a tutti i generi (poesia, haiku, racconto breve, prosa, saggio letterario, articolo, recensione, saggio, etc.) che abbiano attinenza (siano dedicati o ispirati) alla figura di Antonia Pozzi, sia come donna, che come poetessa, che come intellettuale.

In particolare si apprezzeranno tutte quelle opere che risultino rilevanti e significative in merito alla studio e approfondimento attorno agli aspetti importanti della vita (il legame con Pasturo, la Grigna e la Valsassina, gli interessi extra-letterari quali la fotografia, l’alpinismo e gli altri sport praticati etc.) e dell’opera della Pozzi (la sua opera poetica, l’epistolario, le influenze e le frequentazioni letterarie, i contatti con intellettuali, la poetica pozziana, il contesto storico-sociale del periodo, etc.).

Saranno escluse opere che presentino riferimenti, analisi e considerazioni, nonché producano come dissertazione elementi che possano configurarsi come estremistici in qualsiasi sfera e di possibile incitamento all’odio, di qualsiasi tipo e lesivi, pertanto, del pacifico senso di comunità.

Per OPERA INEDITA si intende non pubblicata, in precedenza, su un supporto cartaceo (libro o rivista) dotata di codice identificativo (rispettivamente ISBN e ISSN) in un’opera propria o di terzi, antologia o collettanea. Opere pubblicate su riviste esclusivamente digitali dotate di codice identificativo ISSN sono ugualmente da intendersi edite. Per tutti gli altri casi (blog, siti personali, fanzine, Social, etc.) l’opera si intende inedita.

L’obiettivo di questo progetto non è quello di plagiare o scovare la nuova Antonia Pozzi – proposito eventualmente impossibile e utopico – o di darne una lettura onnicomprensiva della sua complessa figura, bensì di rileggere i contenuti biografici e letterari che hanno contraddistinto il breve percorso umano della poetessa lombarda.

Antonia Pozzi

Selezione del materiale e composizione dell’antologia

Ciascun partecipante potrà inviare:

– un massimo di nr. 3 (TRE) poesie, ciascuna delle quali non dovrà superare i nr. 30 (TRENTA) versi senza conteggiare eventuali sottotitoli, dediche, note a piè di pagine né gli spazi bianchi;

– un massimo di nr. 3 (TRE) haiku con canonica struttura 5-7-5;

– un massimo di nr. 3 (TRE) aforismi, ciascuno di lunghezza non superiore alle 7 (SETTE) righe Times New Roman corpo 12;

– un massimo di nr. 2 (DUE) racconti o prose brevi, ciascuno dei quali non dovrà superare i nr. 5.000 (CINQUEMILA) caratteri spazi esclusi (con un margine di sforatura e accettazione del 15%);

– un massimo di nr. 2 (DUE) saggi brevi o articoli, ciascuno dei quali non dovrà superare i nr. 5.000 (CINQUEMILA) caratteri spazi esclusi (con un margine di sforatura e accettazione del 15%), senza conteggiare le note a piè di pagina e la bibliografia;

– un massimo di nr. 2 (DUE) recensioni sulle sue opere (comprese riedizioni, edizioni commentate, epistolari, biografie, altre opere dedicate alla sua vita e scrittura), ciascuna dei quali non dovrà superare i nr. 4.000 (QUATTROMILA) caratteri spazi esclusi;

Si ricorda che i lavori, all’atto dell’invio della propria partecipazione, dovranno essere rigorosamente inediti, secondo le indicazioni in precedenza espressamente indicate.

I materiali, rigorosamente in formato Word, dovranno essere corredati di un ulteriore file contenente la propria biografia letteraria scritta in terza persona di massimo 20 (VENTI) righe.

La mail dovrà contenere anche i dati personali dell’autore (nome, cognome, indirizzo fisico, indirizzo mail, data e luogo di nascita, numero di telefono) e il tutto dovrà pervenire entro il 30/03/2023 alla mail rivistaeuterpe@gmail.com indicando nell’oggetto “Stile Euterpe 6 – Antonia Pozzi”.

Il volume sarà organizzato e curato da Euterpe APS di Jesi. La curatela sarà a cura della poetessa e saggista Filomena Gagliardi.

Entreranno a far parte dell’antologia un congruo numero di testi poetici, narrativi e saggistici nonché recensioni, articoli e critiche letterarie alle sue opere opportunamente selezionate da un Comitato di lettura interno di Euterpe APS in sinergia con la curatrice Filomena Gagliardi.

La pubblicazione dell’antologia avverrà a tiratura limitata in un numero di copie pari a quelle richieste dagli autori, aumentate di quelle riservate alle donazioni a biblioteche civiche e universitarie, centri culturali e altro dove l’opera entrerà nei relativi circuiti OPAC e potrà essere presa in prestito e consultata, in vari luoghi del territorio nazionale.

La partecipazione alla selezione dei materiali è gratuita.

Tutte le opere selezionate – di cui Euterpe APS darà conto mediante un verbale di selezione che sarà diffuso sul sito ufficiale (www.associazioneeuterpe.com), pubblicato su Facebook e inoltrato in privato per mail a tutti i partecipanti – verranno pubblicati in antologia secondo i criteri sopra esposti.

L’autore selezionato per la pubblicazione s’impegnerà ad acquistare nr. 2 (DUE) copie dell’antologia al prezzo totale di 20,00€ (VENTI//EURO) comprensivo di spese di spedizione con piego di libri ordinario, dietro sottoscrizione di un modulo di liberatoria rilasciato a Euterpe APS e versamento della cifra a copertura delle spese di stampa e spedizione del volume.

Essendo il progetto volto alla costruzione di un’opera antologica monografica non vi sarà nessuna premiazione, ma si potranno organizzare – anche grazie all’aiuto, alla disponibilità e alla collaborazione degli autori inseriti – presentazioni dell’opera in contesti opportuni che possano ben accogliere il progetto.

INFO:

rivistaeuterpe@gmail.com

http://www.associazioneeuterpe.com

“Saggi scelti. Vol. 1” di Lucia Bonanni. Recensione di Cinzia Baldazzi

Recensione di CINZIA BALDAZZI

Nell’impresa che abbiamo del vivere, molte volte mi sono chiesta il perché qualcuno decida di scrivere. Di fatto il quesito investe per lo più poeti e autori di prosa ma non solo, in quanto la comunicazione scritta, in specie nella nostra epoca telematica, investe ogni campo compreso quello di natura critica da me esercitato e del quale questo libro Saggi Scelti – Volume 1 [I Classici – CTL Editore Livorno, 2021] di Lucia Bonanni rappresenta un ottimo modello.

Durante la prima metà del secolo scorso, in uno studio dedicato a “Che cos’è la letteratura?”, Jean-Paul Sartre dichiarava: «Ognuno ha i suoi motivi: per qualcuno l’arte è la fuga: per qualcuno altro un mezzo di conquista. Ma si può fuggire in un eremo, nella pazzia, nella morte; si può conquistare con le armi. Perché proprio scrivere, effettuare per scritto le proprie evasioni e le proprie conquiste?». Difficile formulare una risposta autobiografica ma per quanto riguarda le opere preferite, in genere riesco a formulare ipotesi attendibili fondate sulla convinzione che la struttura letteraria prescelta, nel volume considerato “esegetica”, pur non potendo e non volendo essere una sorta di  specchio delle realtà espresse o di un relativo punto di vista, ne sia in tutte le sfumature una sua valida e calcolata alternativa in cui ognuno può custodire e alimentare ciò che vuole e crede sia opportuno proporre: in primis, è ovvio come autore-autrice, in secondo luogo nel ruolo di colui o colei che ne rappresenta il destinatario prescelto o casuale.

Dunque per quale fortunata circostanza Lucia Bonanni in una vita densa di esperienze ha, come si diceva un a volta, preso “la penna in mano” per condividere il personale concetto del mondo, dell’arte in generale? Forse le è accaduto qualcosa di simile alle tanto amate Laren Simonutti e Anne Sexton delle quali spiega: “Le opere di entrambe sono autobiografiche sempre permeate da senso della realtà, dal comportamento e dalla conoscenza del dolore e talvolta anche della gioia come pure della spiritualità che fa risaltare le loro opere e le identifica a sublimare con una “supreme fiction” che riesce a sublimare e dare stabilità agli elementi negativi che assillano la loro vita interiore e sanno appagare la loro innata creatività”. In effetti la nostra scrittrice nelle vesti di poetessa o di critica suggerisce stati d’animo o situazioni emotive   ricche di una spiritualità non comune all’altezza di intrattenere rapporti strettissimi con il microcosmo circostante di Federico G. Lorca: «Descrive la musica della chitarra come un pianto malinconico, sentito all’alba, assimilando lo strumento musicale con il movimento de elementi naturali quali l’acqua e il vento».

D’altro canto appare perfettamente in grado di trascinare con i suoi enunciati parole oltre l’immediato conducendo in un campo semantico sottointeso e non esplicito o scontato come quando analizzando “La favola del figlio cambiato” di Luigi Pirandello, chiarisce: «Nell’azione delle Fatae, altro nome latino delle Parche, esseri magici e spiriti della natura che presiedono il Fato, nel sostituire i bambini, si scorge il senso della vita concepita e attesa al pari di una disgrazia, una malattia, un sortilegio, una sventura. Similmente i neonati sembrano deformi, raccapriccianti quanto i segni della non accettazione e della non significanza di un sentimento vitale».

Certo una tale ossatura logico-intuitiva di messaggio è anche favorita dall’immensità del campo di pertinenza interessato, in quanto è nel giusto Lorenzo Spurio nell’affermare: «Impossibile da elencare qui i numerosi riferimenti e collegamenti che la Bonanni produce a coprire ogni branca del sapere: le Sacre Scritture, la mitologia classica e norrena, la musica classica, il modo folkloristico spagnolo (…)». Al di sopra dell’intero repertorio avanza un intento esegetico letterario, e non solo, adeguato a schivare preclusioni scettiche e pregiudiziali fuorvianti impegnato com’è a costruire conoscenza  e comprensione adeguate ad un giudizio critico comunque distaccato e non compromesso con le tematiche culturali affrontate risultando di loro sempre protagonisti,  e mai  fatalmente condizionato.

Tra le righe di questi saggi riemergono emozionanti e rassicuranti le parole che Walter Binni dedicava negli anni Settanta agli autori in generale elogiandone «Lo sfondo culturale animato dalle preferenze personali (…) quella certa maniera storicizzabile e suscettibile di formare scuola (…) è un gusto che ha radice in una ispirazione naturale che si complica su se stesso».

Quale messaggio principale, in sintesi, si percepisce leggendo quest’opera di Lucia Bonanni? Direi che possa intravedersi- sfumata per un’ineluttabile tensione interiore alla riservatezza, ma in realtà rilevante e perspicace – una coinvolgente icona della condizione della cultura contemporanea la quale matura consciamente grande consapevolezza del passato e del presente insieme alle dolorose fratture (anche recentissime) sempre lì a spingere per l’abbandono, per la resa, ma che noi, ascoltando il consiglio della Bonanni, rifiuteremo: «Così la strada, l’attesa, la solitudine, il silenzio, la stasi del tempo, l’incomunicabilità e l’ignoto sono soglie di verità e apparenza nella continua ricerca di una nozione del mondo, luogo del vivere che possa ridare identità a se stessi per costruire una semantica di relazioni profonde all’intero di quella commedia umana costruita di dimensioni di gestualità e scambi profondi».

CINZIA BALDAZZI


L’Autrice della presente recensione ha autorizzato alla pubblicazione su questo spazio senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in seguito. La riproduzione del presente testo, in forma integrale o di stralci e su qualsiasi tipo di supporto, non è consentito senza l’autorizzazione da parte dell’Autrice.

Prefazione di “In aeternum poetic@”, la nuova opera del poeta rumeno Dumitru Găleșanu

Pubblichiamo a continuazione, con il permesso dell’autore Dumitru Găleșanu, la prefazione al suo ultimo libro, “In aeternum poetic@”, che raccoglie una serie di saggi critici, proprie creazioni e quelle di altri autori, dalla Romania o da altre parti del mondo. La prefazione è stata tradotta in italiano da Floarea Sima.

Nel continuum della creazione lirica contemporanea, l’intimo riverbero interiore della personalità multivalente dell’uomo come uomo, non c’è spazio per le banalità. Come in ogni respiro della vita, la perpetua ricerca di senso esistenziale comporta spesso salti quantici al limite della comprensione umana, attraversando i vecchi stati d’animo (che tendono a conservare la loro tradizione con una semplicità assolutamente disarmante) verso un paradigma sempre diverso, più capace di evocare le connessioni infallibili della realtà sulla soglia della trasparenza.

Ogni nuova partitura della parola scritta irrompe dal profondo del globo oculare della mente di ogni artista-poeta attraverso interstizi quasi impercettibili, non sempre facili da intravedere, come minuscoli ponti tra il reale-reale e il reale-possibile, da rivelare infine attraverso un linguaggio poetico intriso di immagini, nella chiave di particolari orizzonti stilistici e sfumature, sentimenti profondi, stati di fatto stillati sul volto misterioso del mondo e riflessioni colte in esperienze personali sedimentate nel corso del tempo.

Avvolto su una spirale invisibile di quiete e luce, come una sfinge orientata verso l’alba della materia, per il modo in cui è riuscito a risuonare con l’esistenza il Poetico si è dimostrato capace di resistere di fronte all’eterno, in competizione con la magica natura dell’uomo affinché germogli nell’interazione tra tempo e storia / identità e alterità.

La dimensione umana del poetico e la dimensione poetica dell’uomo interferiscono nell’universo infinito delle parole, ma il lessico di una lingua non si limita alla poesia, ma implica guardare al di là del confine fra scienza e filosofia, poiché contiene livelli profondi della realtà, attentamente guidati dai pilastri della saggezza umana.

Ci sono innumerevoli temi affrontati nella letteratura di genere, così come infinite luci e apparenze di forma sono associate a qualsiasi impresa poetica di successo.

Come un implacabile esploratore del reale, in un impulso creativo complesso che tende a riempirsi della pienezza del sensibile: l’arte poetica autentica porta nei suoi drappeggi la genesi stessa della parola, e l’effetto lirico soggettivo suggerito dall’autore ai fini emotivo-affettivi e concettuali-simbolici impreziosisce la scena alla fine, affascinando i nostri cuori con imprevedibili lampi di luce.

Accedendo alle energie della mente umana, chiunque potrà diventare un genio nell’arte, nella letteratura o nella scienza, la prima e la più importante condizione essendo quella di essere dotato di uno spirito libero e di essere capace di sperimentare in modo ispirato e costantemente immutabile l’intero dominio della conoscenza valida messa a disposizione in un dato momento dalla società e, infine, di rimanere profondamente attaccato ai valori più sensibili nella sfera di interesse delle sue preoccupazioni.

Chiaramente il talento con cui lo scrittore, il pittore o il poeta sarà dotato (ovviamente per natura), può avere un impatto decisivo che lo aiuti a plasmare il proprio destino, secondo il ritmo della sua vita autoimposta e il percorso artistico che ha scelto di seguire, ma questo da solo, senza un lavoro tenace e (il più delle volte) sacrificale, non costituisce una garanzia che certifichi assolutamente la sua potenziale consacrazione nella gerarchia spirituale universale. Qui, solo la posterità decide, nella sua magnificenza fattuale.

Un capolavoro non significa altro che il più infimo punto di contatto spirituale tra le generazioni che si succedono da un secolo all’altro, nel fluido della storia mettendoci la propria impronta, in uno sforzo di profondo coinvolgimento.

In concreto, la presente raccolta In aeternum poetic@” ha lo scopo di cogliere dal firmamento infinito dell’attimo universale l’eco appassionato della fatica del pensiero, il pensiero di tutti quei meravigliosi letterati, la maggior parte dei quali condividono la mia meraviglia filosofica, rinomati studiosi hanno approvato di ritenere che l’effimero brivido dietro lo specchio dell’opera non poteva passare del tutto inosservato attraverso l’arco del mezzogiorno di un mondo troppo impaziente di dissiparsi nel vapore del passato e nell’incertezza del futuro.

Vi sono, qui, pagine fitte che rappresentano studi, note critiche e riferimenti, recensioni, note di lettura e cronache, prefazioni, postfazioni, ecc. sulle opere pubblicate tra il 2010-2021, raccolte e riprodotte secondo il formato originale, in ordine di apparizione, così come sono state trovate nei documenti di fonte primaria (cartacei o elettronici), principalmente riviste e giornali (in lingua romena o straniera), almanacchi letterari, blog specializzati in arte e cultura e, ultimo ma non meno importante, il corpus stesso dei XIII libri curati dall’autore. A queste si aggiungono le proprie annotazioni e asserzioni critiche scritte sul contenuto tematico di alcune opere, qualcuno esposto in occasione di presentazioni pubbliche, altri fungono da introduzione o come parola finale dell’autore.

Nel complesso, la traduzione dei testi ha giocato un ruolo importante nel plasmare il libro e l’intera mia creazione.

Al di là di ogni sentimento di soddisfazione – porto una profonda gratitudine agli esegeti presentati nel volume, liberi pensatori che vivono attraverso la parola, ma anche ai lettori da ogni dove, a tutti coloro che, come l’angelo della luce nella poesia, in un modo o nell’altro, si sono chinati sul mio scritto, assaporando con esso i profumi dell’inizio del terzo millennio.

Si dice che ogni viaggio nella vita ci porta invariabilmente – dopo tutto – nel punto di partenza.

Nella contemplazione poetica, prevedo che il “mistero” cosmico discenderà maestoso dal volto dell’immensa notte, e non mi resta altro che aspettare il cielo che si rivesta fervidamente con raggi di luce –, nello strato di rugiada mattinale liberandomi dall’attimo insignificante con le sue glorie senza senso.

Specie nomade, come il poeta che vaga nella luce,/ il pensiero bohémien esplora l’universo dei miei libri./ Come quando principe della metafora io c’ero ancora –/ sulla terra dell’amore germogliando tra le giovine stelle –/ a me stesso, imbrividito chiedo:/ -Cosa…, ne sarà di loro nei secoli a venire

Dumitru Găleșanu

Râmnicu Vâlcea

Esce “Saggi Scelti. Volume I. I Classici” di Lucia Bonanni

Il 15 novembre 2021 è uscito il libro “Saggi scelti. Volume I. I Classici”, volume di saggistica del critico letterario e poetessa Lucia Bonanni, scritti tra il 2015 e il 2020, con la cura editoriale del poeta e aforista Emanuele Marcuccio e con la collaborazione del poeta e critico letterario Lorenzo Spurio, autore della Prefazione, per i tipi di CTL di Livorno. Il libro si apre con una lettera aperta a firma dell’Autrice sul suo fare e intendere poesia, prosegue nelle sue tre sezioni di “Poesia”, “Teatro” e “Approcci comparati” e si conclude con una “Appendice” di due saggi su tematiche di attualità. Si riportano di seguito i titoli dei singoli saggi scelti.

La parte dedicata alla poesia vede al suo interno i seguenti interventi critici: “Il mio modo di intendere la poesia: una lettera aperta”; “La bellezza come piacere dello spirito in arte e poesia”; “Paesaggio, orfismo, alchimia e cammino nei Canti Orfici e altri scritti di Dino Campana”; “Vita interiore, immaginario e creatività nelle opere Di Lauren Simonutti e Anne Sexton”; “Nota critica al volume antologico Leonardo Sciascia. Cronista di scomode realtà”. Per il teatro, invece, “Repertorio e struttura di simboli e metafore nell’opera teatrale El público di Federico García Lorca”; Cuando sale la luna”. Tradizioni popolari, poesia e teatro in Federico García Lorca”; Autenticità, fedeltà e vocazione umana in Casa di bambola e L’anitra selvatica di Henrik Ibsen”; “Vuoto, circolarità e stravaganze in La cantatrice calva, La lezione e Le sedie di Eugène Ionesco”; “Significati, anomalie e liminarità in Aspettando Godot di Samuel Beckett”. Nella sezione degli approcci comparati questi sono i titoli dei relativi capitoli: “Dal Risorgimento alla Resistenza: Paesaggio e soggetività umana negli scritti di Luigi Mercantini, Giuseppe Ungaretti e Italo Calvino”; “Fattori culturali, conoscenza e comunicazione dalla scuola di Barbiana (don Lorenzo Milani) alla realtà degli animatori digitali”; “Seduzione e sesso in letteratura: Analisi e confronto di alcune opere letterarie”; “Realismo, interiorità spirituale e psicologia nella Danaide di Auguste Rodin e nel Perseo di Benvenuto Cellini in relazione allo “yin” e “yang” e alla violenza di genere”; “Da La terra del rimorso di Ernesto De Martino alla “cinematografia sgrammaticata” di Pier Paolo Pasolini per un percorso interdisciplinare tra etnomusicologia, letteratura popolare e cinema etnografico”; Il mito del Changeling come spiegazione di malattie misteriose, rapimenti e scambi di bambini anche in relazione ai fenomeni naturali”. Infine, nella ricca “Appendice” troviamo testi d’interesse generale e di grande attualità e interesse: “Forme di appartenenza, mobilità e orientamento del sistema migratorio”; “I cento giorni del Ruanda. Dramma sociale e dignità umana nella scrittura di Pierantonio Costa e la memoria fotografica di James Nachtwey”.

Il prefatore del volume, il critico letterario Lorenzo Spurio, ha scritto: “[L]’attività letteraria [di Lucia Bonanni] – con particolare attenzione alla saggistica […] – ha ricevuto commenti lusinghieri e apprezzamenti in termini critici, anche nel contesto di premi letterari che hanno, pertanto, messo in luce le indiscusse capacità esegetiche della Nostra, la fluente capacità discorsiva nonché la limpidezza dei ragionamenti che, privi di formalismi o impalcature ardimentose, possono essere recepiti da un pubblico esteso che scantona, pertanto, l’accademismo. Ed è questo, infatti, il punto di forza di tale volume di riflessi critici, di vibrazioni letterarie e di interscambi comunicativi tra autori, opere, fasi storiche, geografie fisicamente lontane ma non nel pensiero o nel ragionamento saggio e interattivo della Bonanni. La Nostra, con un procedimento di lettura delicato e al contempo assai approfondito, è in grado di avvicinarsi con garbo e onestà alla materia letteraria, scantonando superfetazioni e allontanandosi da letture restrittive, classiste o pregne di qualsivoglia orma pregiudiziale o di archetipo precostituito. Gli accostamenti, i riferimenti che il critico porta, spesso in chiave comparativistica o ricorrendo un’analisi delle fonti, risulta di fondamentale importanza per una conoscenza contestualizzata di personaggi, temi, archetipi, analogie, rimandi intertestuali”.

Lucia Bonanni (Avezzano, 1951), poetessa, scrittrice e critico letterario. Per la poesia ha pubblicato le sillogi Cerco l’infinito (2012) e Il messaggio di un sogno (2013); è autrice di articoli, saggi, recensioni e prefazioni a testi poetici e narrativi di autori contemporanei. Varie pubblicazioni sono presenti in antologie poetiche, raccolte tematiche e riviste di letteratura. Come critico letterario è autrice delle monografie Linee esegetiche attorno all’opera narrativa di Lorenzo Spurio (2019) e Epico e lirico nel dramma «Ingólf Arnarson» di Emanuele Marcuccio (tuttora inedita).

“Il canto vuole essere luce” su Federico García Lorca di Lorenzo Spurio a Palazzo dei Priori di Assisi domenica 22

Domenica 22 agosto alle ore 17:30 presso la prestigiosa Sala della Conciliazione del Palazzo dei Priori (Comune) di Assisi (PG) si terrà un evento culturale interamente volto a rileggere e approfondire l’influente figura di Federico García Lorca (1898-1936), il celebre poeta e drammaturgo andaluso che nell’agosto del 1936 fu vittima della nefanda Guerra Civile Spagnola, per mano delle forze fasciste. L’accesso alla Sala avverrà da Piazza del Comune n°10, in pieno centro assisiate. L’occasione sarà quella di presentare al pubblico il ricco volume Il canto vuole essere luce. Leggendo Federico García Lorca edito da Bertoni Editore di Perugia nel 2020 voluto e curato dal poeta e critico letterario marchigiano Lorenzo Spurio.

In questo testo di critica letteraria e di poesia Spurio – noto studioso lorchiano e stimato critico letterario – ha voluto “chiamare a raccolta” una serie di artisti – tra poeti, scrittori, disegnatori – per collaborare a un progetto teso alla rilettura di uno dei più celebri poeti di sempre, l’autore del Romancero gitano ma anche di opere teatrali quali Nozze di sangue e Yerma, amico di letterati quali Pablo Neruda, Antonio Machado, Rafael Alberti ed Eduardo Marquina, solo per citarne alcuni.

Ad aprire l’evento saranno i saluti istituzionali del Sindaco di Assisi, Stefania Proietti, e di Jean-Luc Bertoni, editore. Seguirà l’intervento critico di Spurio dal titolo “Federico García Lorca e l’America: cento anni dopo” imperniato sull’esposizione di una delle fasi meno note e maggiormente cruciali della vita personale e letteraria di Lorca – ovvero il periodo americano e cubano del 1929/1930 – e i contributi di due delle autrici presenti nel volume con saggi dedicati su determinati argomenti, rispettivamente la mugellana Lucia Bonanni e la romana Cinzia Baldazzi.

Al volume Il canto vuole essere luce – oltre ai già menzionati – hanno preso parte anche i poeti Antonio Spagnuolo (prefatore); Emanuele Marcuccio, Michela Zanarella, Daniela, Luisa Ferretti e Giorgio Voltattorni (con loro poesie dedicate al Poeta); l’artista Franco Carrarelli “l’Irpino” (con sue illustrazioni a china) e Lucia Cupertino e Hebe Munoz (per le traduzioni dallo spagnolo).

Ad arricchire l’evento su quello che Neruda definì “un arancio in lutto”, sarà un mini-reading poetico sulla luna che si terrà in seno alla presentazione del volume, a cura della poetessa caprese Annalena Cimino – Presidente e Fondatrice del Premio Internazionale di Arte e Poesia “A Pablo Neruda, la Città di Capri” nel 2018 – che interpreterà alcuni tra i più bei versi lorchiani dedicati alla luna e sue poesie sul medesimo tema.

Il Maestro Massimo Agostinelli di Ancona, noto chitarrista, eseguirà brani della tradizione folklorica andalusa e composizioni su partiture dello stesso Lorca che, oltre che poeta, drammaturgo e disegnatore, fu anche eccellente e ispirato musico grazie all’amicizia e alla collaborazione con Manuel de Falla e Antonio Segura Mesa.

The Nail: il volume bilingue italiano-inglese della triade poetica Matranga-Billeci-Barracato

Articolo di Lorenzo Spurio

È uscito in questi giorni – per i tipi di Billeci Edizioni di Borgetto (PA) – un interessante volume bilingue di poesie di tre autori siciliani. Il libro, dal titolo The Nail (che, tradotto, sta per “il chiodo”, proprio quello che compare ben piantato nella prima di copertina), contempla una scelta di poesie di Dorothea Matranga, Francesco Billeci e Antonio Barracato con, a fronte, la versione in lingua inglese.

Un progetto poderoso curato – nelle traduzioni – da Dorothea Matranga che nelle ultime ore – assieme agli altri co-autori – ha felicemente lanciato sui Social la lieta notizia dell’avvenuta pubblicazione. The Nail è uno di quei lavori che, tanto per la confluenza sintonica di voci che sono poeti ma anche amici, quanto per la dimensione volutamente aperta a un’internazionalità e dunque a un destinatario potenzialmente allargato all’inverosimile, si evidenzia da subito come vincente e in grado di far parlare di sé. Questo anche per la preziosa prefazione della poetessa e critico letterario Francesca Luzzio che – meglio di qualsiasi vestito – riesce a cucire in maniera splendida e irripetibile una lettura puntigliosa e fresca di questo nuovo volume.

La copertina del libro

The Nail è l’ennesimo – e non previsto – segno che testimonia un clima di ampia effervescenza culturale nell’ambito del Palermitano che si unisce a una grande capacità espressiva e volitività che contraddistingue le tre fervide menti dalla fertilissima produzione letteraria. Tanto per citare alcuni di questi “punti fermi” che contraddistinguono questa triade autoriale possono essere richiamati – tra i tanti percorsi, collaborazioni, iniziative – il noto Concorso Internazionale di poesia “La vita in versi” di Cefalù organizzato dal poeta Antonio Barracato che annualmente vede la cerimonia di premiazione nell’elegante Teatro Cicero di Cefalù, come pure il Cenacolo Letterario Letterario Italiano “25 Novembre” sempre di Cefalù (con sua seconda sede a Borgetto) dove gravitano vari poeti dell’hinterland palermitano, finanche la copiosa e diversificata produzione di volumi dell’editore Billeci (con un fresco progetto antologico dal nome Il meglio di me al quale hanno partecipato, tra gli altri, i poeti Francesco Camagna, Andrea Lazzara, Antonio Barracato, Rosa Rampulla, Pietro Pinzarrone, Vita Alba Tumbarello, Rossana Licari, Rosa Di Pino e lo stesso Francesco Billeci) che testimonia una presenza importante, in termini di promozione e diffusione culturale sul territorio, di certo non trascurabile e meritoria di nota. Non si dimentichi neppure la fondazione del movimento – e la creazione del relativo genere letterario della corto poesia – da parte di Barracato e Matranga, istituzionalizzato in un apposito Manifesto, diffuso anche per mezzo di una pubblicazione in volume – per la quale sono stato onorato di scrivere la prefazione – e dal riconoscimento da parte della comunità letteraria nazionale che in taluni contesti di premi letterari ha ravvisato l’interesse e l’esigenza dell’inserzione del detto genere tra le sezioni di partecipazioni.

Così si è espressa Francesca Luzzio presentando questo testo: «La presente trilogia propone una coralità di voci, dove con levità affabulatoria ed insieme con forza icastica i tre poeti nei modi di un’epica minima, attenta al quotidiano, si raccontano in versi non solo parlando del proprio io, ma proponendo anche il loro heideggeriano “esserci” con occhio attento alla realtà circostante e  non è un caso  che  essi dedichino anche versi alla poesia perché è proprio questa che consente loro di raggiungere quelle incommensurabili atmosfere».

I tre autori del libro. Da sinistra Francesco Billeci, Dorothea Matranga e Antonio Barracato

Quanto alle principali tematiche delle poesie che il lettore incontrerà in questo volume Luzzio ci informa che si ritrovano in particolar misura temi come il tempo, la malinconia, l’idea dello scorrere, il cambiamento e la ricerca di verità (Matranga); la catarsi, la purezza del sentimento, la religiosità, i riflessi esistenziali e gli intenti sociali (Barracato); gli affetti, il dolore, l’interesse verso gli altri e la solidarietà, finanche alcune tematiche scottanti (e attualissime) come l’immigrazione (Billeci).

Pur essendo il significato più chiaro e diretto, quello di “chiodo”, a cui il titolo del libro si riferisce, credo che vada anche detto altro; nell’utilizzo parlato della lingua inglese non è infrequente l’espressione (la costruzione verbale) to nail (something) per sottolineare la perfezione con la quale una determinata attività viene condotta; il phrasal verb to nail (something) down sta proprio per “fissare”, “precisare”, “definire con precisione” e tale ulteriore sfaccettatura del lemma impiegato dai tre autori per il loro nuovo libro non credo proprio che possa dirsi casuale dal momento che – come già detto – sono tanti i temi – anche di indagine sociale – sui quali non esitano a esprimersi, con chiarezza, trasporto, voglia di esternazione.

Il volume, pur presentando tre sillogi in sé indipendenti appartenenti a tre autori distinti, si apprezza come opera unica nel ricco intrico di legami e corrispondenze che s’instaurano tra immagini, tematiche, codici e linguaggi dei tre poeti. Non è, dunque, come leggere tre libri separati uniti sotto un’unica copertina, ma è un’opera unica che va concepita nella sua originalissima totalità. Tanto è vero che, come è stato recentemente osservato (cito dal Comunicato stampa), «[il libro produce] un forte impatto emozionale per le coinvolgenti tematiche trattate e i motivi che hanno portato alla realizzazione di questo ambizioso progetto culturale, che si ripropone di far conoscere le opere e il volume in tutto il mondo […] Il titolo The Nail è stato scelto come simbolo di costante e capillare penetrazione che punta alla rinascita dei valori universali e sani principi per il risanamento dell’Io, nel modo di sentire heideggeriano che è anche il loro “esserci” in questa triplice intesa dell’accorato verseggiare con lo scopo soprattutto di farsi ascoltare».

Alcuni cenni bibliografici dei tre autori

Dorotea Matranga (in arte “Dorothea”) è nata ad Alcamo (TP) nel 1954, vive a Bagheria (PA). Poetessa, scrittrice e critico letterario. La sua formazione, d’impostazione classica, l’ha portata a vivere un crescente amore verso la letteratura e la scrittura. Per la narrativa ha pubblicato il romanzo Funnyman ovvero il Venditore di sogni (2014), varie sue poesie figurano in antologie. Per la critica letteraria ha scritto e pubblicato molti saggi e recensioni diffusi su riviste online e cartacee. Collabora con le riviste «Convivio» e «CulturElite». In unione ad Antonio Barracato ha ideato la corto-poesia-italiana con il relativo Manifesto “Ipseità dell’io” ha fornito le linee programmatiche e formali di questo movimento. Dirige il Circolo Culturale “Giacomo Giardina” di Bagheria dove riveste il ruolo di responsabile per le attività letterarie. Ha partecipato a numerosi reading poetici e concorsi letterari vincendo molti podi, menzioni e premi speciali, è accademica di varie accademie. È Vicepresidente dell’Associazione “Cenacolo Letterario Italiano Via 25 Novembre” di Cefalù.

Francesco Billeci è nato a Borgetto (PA) nel 1973, città nella quale vive. Poeta, scrittore, cuntastorie e sceneggiatore siciliano, dirige le Edizioni Billeci e l’omonima Associazione Culturale contraddistinta, nel logo, da un bel girasole luminoso. Numerosissime le pubblicazioni in volume, afferenti a tutti i generi letterari; si ricordano le raccolte di poesie: Diario di bordo, I binari dell’anima, I ginestri di Portella, Rarichi du passatu, Germogli di fede, Na valìggia china di paroli, Lu Cuntastori, Versi liberi 1999-2016, Germogli di fede 2016, Poesie del cuore, Strade Parallele, Varcare la soglia, Perfume de amor, il meglio di me, Cockitail Letteraio, Faiddi di Puisia. Per la prosa, invece, i romanzi Il passato non si dimentica, La Biglia Verde, Segreti di mafia, I Bambini non si toccano, Delitti e segreti di Cosa Nostra, Agende di vita vissuta, Raccontare e raccontarsi, Il destino di un sogno, il Profumo Magico dell’origano, Il contatore dell’amore, Mai più Veronica, il contatore della Passione, la mia vita tra le dita. Ha pubblicato anche commedie teatrali: Ogni gruppu veni o pettini, Ogni nodo viene al pettine, Pane, pizzu e Libbirtà vers in lingua italiana e siciliana, Giuseppe La Franca (vittima di mafia) e Teatro 2016. Ha scritto la sceneggiatura del film Cambuca non è mafia /Giuseppe La Franca… vive ancora. Numerosissimi i premi ricevuti da ogni zona del territorio nazionale.

Antonio Barracato, cefaludese di nascita, si è laureato con lode in Arti visive e discipline dello spettacolo all’Accademia delle Belle Arti. Da ragazzo ha frequentato lo Studio fotografico degli zii e, fortemente motivato, ha subito provato grande attrazione verso la fotografia, passione che non ha mai abbandonato. Oggi può vantare una nutrita collezione di premi letterari nazionali per la fotografia, come pure per la poesia, essendo prolifico poeta, tanto in lingua che in dialetto. Ha pubblicato vari libri – sia per la poesia che per la prosa: Strati e stratuzzi, Pensieri in versi, A nostra civiltà, I miei versi, Poesia senza confini, La mia poesia, Perfume de amor – Yo respiro amor, (raccolta di poesie tradotta in lingua spagnola), Squarci di vita, Verità celate, Il meglio di me. È anche autore di testi per canzoni e opere teatrali. È l’ideatore e il direttore del Gruppo «i Narratura» di Cefalù, esponente del direttivo dell’Associazione SiciliAntica, sede di Cefalù, Consigliere dell’Associazione Accademia dei poeti siciliani “Federico II”, versatile organizzatore di eventi culturali (anche virtuali come recenti reading molto partecipati e apprezzati a distanza – mediante riprese video – in tempi di pandemia e di distanziamento sociale) e una serie di altre iniziative tra cui  “Cefalù la poesia si fa strada”, l’iniziativa rivolta alle carceri (“La poesia dentro”) che negli anni ha coinvolto i detenuti della Casa Circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese e del Carcere “Ucciardone” di Palermo; il Concorso Internazionale di poesia “La vita in versi” di Cefalù, il Premio Letterario Nazionale di poesia Città di Chiusa Sclafani, è anche direttore del blog culturale «Cefalù Art», fondatore e direttore del Cenacolo Letterario Italiano “Via 25 Novembre” di Cefalù, fondatore – assieme a Dorothea Matranga – del movimento e genere letterario della corto-poesia-italiana.

Esce “Rumori di fondo” di Giorgio Fabretti e Vittorio Pavoncello

Esce in questi giorni, per i tipi di Aracne Editore di Roma, il libro “Rumori di fondo” di Giorgio Fabretti e Vittorio Pavoncello. Nella presentazione sinottica del volume si legge: “Che ne è dell’Homo così pressato da cambiamenti climatici che ne compromettono l’esistenza e dalla tecnologia, che attraverso robot computerizzati, minaccia la completa sostituzione del lavoro e di ogni altra attività del quotidiano? Saremo ancora capaci di riprodurci? Ogni argomento, frase, parola, presenti nel volume sono già inseriti in un nuovo mondo nel quale si è trasportati e nel quale si chiede al lettore di iniziare a vivere. Perché c’è un determinismo anche nella logica, la quale si muove nel tempo. E non capire i cambiamenti, non contrastarli o non evolversi con questi, vuol dire rimanere schiacciati. È un guardarsi in uno specchio che non riflette il proprio aspetto ma il DNA, per scoprire con sorpresa che dentro ci sono tutte le alterità, anche quella di un Homo che potrebbe ancora una volta decidere della propria sopravvivenza o della propria fine. Il problema è che non sappiamo se la scomparsa dell’Homo sarà notata nell’Universo o se qualcuno la piangerà. Le galassie non seppelliscono le proprie stelle”.

A continuazione la table of contents, l’indice del contenuti di questo ricco volume:

Indice

Introduzione generale

Parte I – Homo Stabilis. Come stabilizzare la specie umana?

Prologo

Capitolo I – Come stabilizzare la specie umana?

R. Fabretti ‘ponti-ficio’ traduttore tra passato e presente; Darwi­nismo logico; Mulinello (Whirlpool); Significato Esteso e Crono-logica; Mondo amore, parola o Natura?; Epigenetica Idealista Empirista Logica; Individuo/Specie, Pubblico/Privato; Biochimica e cultura epi-gen-etica; Natura/Umanità Massoneria/Religione; Democrazia o Scienza?; Puntualità Nuova Eco­nomia del Tempo; Giustezza non Giustizia; Potere complot­to Novus Ordo?; Socialismi est Barbarie; Dov’è l’Uomo? Io non lo vedo…; Biostoria delle forme capitalistiche; L’i­nutile vendetta del Capitale inutile; Finzioni e Ragioni, il Gioco dei Giochi: il finto Reale; Scegliamoci allo zoo; Funzionalismo Finalismo; DNA Natura facile; Virus sovranisti globali; Natura è Potere; Scienza è Bioetica.

Parte II – Un punto verde, un pianeta azzurro, in un campo di materia oscura

Parodo

Capitolo I – Colori

I colori; I Nuovi Principi; Il Lato B del potere; Greta Thunberg; L’arca di Noè tra specismo e antispecismo; La formica e il libro; Antropocene; Il messaggio di Greta e la guerra tra continenti; L’isola di plastica; La ciliegia d’inverno globalizzazione e daltonismo; Il Pianeta Terra e Dio; I persuasori occulti: il tempo e la lingua; Totalitarismi ed ecologia; Mangiare; Tempo è Natura; Buchi Neri; Empatia Zero; Virtuale e Natura; Fonda­mentalismo; Deepfake; Le nuove frontiere della guerra; Dove stiamo andando; Il Tempo in questione; Quinta Forza: Informazione.

Parte III –  Virus

Esodo

Capitolo I – COVID-19

Finis Hominis; La fine dell’antropocentrismo; Ca­pitalismi; Coronavirus: prove tecniche di sovranismi; Fermare il sole o resuscitare i morti: come usciremo dalla trappola del virus?; Un virus senza confini.

Capitolo II – Destinazione Lilliput

Biografie

Esce “Contributi per la storia della letteratura italiana. Dal secondo Novecento ai giorni oggi”, IV volume, edito Miano

COMUNICATO STAMPA

Storia della Letteratura Italiana 4°vol. [fronte]L’ufficio stampa della nota casa editrice Miano Editore di Miano ha recentemente reso noto che è stato pubblicato il quarto volume (ben quattrocentosettantasei pagine!) della terza edizione del prestigioso progetto editoriale costituito dai volumi che vanno sotto il titolo di Contributi per la storia della letteratura italiana. Dal secondo Novecento ai giorni nostri. I quattro volumi di questa opera sono costituiti da una lunga serie di saggi, in cui è comune il proposito di una trattazione chiara, completa, esauriente. Si tratta di un’opera unitaria e organica; la quale mira a prospettare nei suoi lineamenti generali e nei suoi lati particolari, anche geograficamente, regionalmente rilevanti, la storia letteraria dal nostro secondo Novecento ai giorni nostri.

Sul precedente I volume il critico Franco Lanza ha osservato (nella nota di introduzione): “La presente iniziativa editoriale ha richiesto anni di studi e ricerche di contributi storiografici alla letteratura dell’ultimo mezzo secolo. Tali percorsi ospitano nomi noti e meno noti, autori affermati ed in via di consacra­zione: troveranno posto anche le voci “ultime” cui potrà forse non toccare il se­guito in termini di fortuna, ma che sarebbe ingiusto trascurare dal momento che anche il più cauto dei critici-lettori ammette oggi che un minimo di hazard è necessario se si riconosce alla storiografia letteraria, tra le innumerevoli sue prerogative, anche quella di formulare delle previsioni”.

Silvano Demarchi, invece, nella premessa del IV volume ha scritto: “Confrontando la produzione dei tre ultimi decenni con quella trascorsa, ci si può porre la seguente domanda: cos’è rimasto del ‘900 così ricco e vario nelle sue tendenze e realizzazioni poetiche? Cos’è rimasto della ritrovata purezza lirica dell’Ermetismo, del canto intimistico e isolato di Saba, della poesia-racconto di Pavese, della tendenza epigrammatica di Penna, o di quelli ancora da valorizzare, noti solo agli addetti ai lavori, per citare solo alcuni dei nomi più significativi? La poesia successiva ha più seguito le vie indicate da Montale, Saba, Pavese con uno sviluppo della discorsività, spesso prosastica, rispetto alla vibrante poesia essenzializzata di Ungaretti. Un discorso più attento alla vita reale anziché incline ai voli della fantasia. Esaurito l’ingegnoso sperimentalismo che nel secolo scorso ha riscosso più critiche che consensi, e che tuttavia è passato alla storia letteraria come dirompente dichiarazione di poetica senza esiti apprezzabili, ci si attende ora qualcosa di veramente innovativo e insieme di indubbia poeticità o il poeta che segni il tempo”.

 

Info/contatti:

Guido Miano Editore

Via E. Filiberto n°12

20149 – MILANO

Tel. 02-3451804

Mail. mianoposta@gmail.com

Il bando del IX Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” (scadenza 30-09-2020)

Art. 1 – ORGANIZZAZIONE

Viene bandita la nona edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, ideato, fondato e presieduto dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio e organizzato dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi.

Art. 2 – PATROCINI MORALI

Il Premio è patrocinato dalla Regione Marche, dall’Assemblea Legislativa della Regione Marche, dalla Provincia di Ancona e dai Comuni di Jesi, Ancona e Senigallia.

Art. 3 – PARTNERSHIPS

Il Premio gode del sostegno e della collaborazione esterna (partnership) di alcune enti e associazioni culturali che condividono gli intenti di promozione e diffusione della cultura e le finalità del concorso: Centro Studi “Sara Valesio” di Bologna, Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna, Associazione “Le Ragunanze” di Roma, Associazione Siciliana Arte e Scienza (ASAS) di Messina, Associazione “Arte per Amore” di Seravezza (Lucca), Associazione “L’Oceano nell’anima” di Bari, Associazione “Africa Solidarietà Onlus” di Arcore (Monza-Brianza), Associazione “Il Faro” di Cologna Spiaggia (Teramo), Associazione “Poesia & Solidarietà Onlus” di Trieste, AlmanHaiku e Wiki-Poesia.

Art. 4 – REQUISITI FONDAMENTALI

Si può partecipare sia con opere edite che inedite. Qualora l’opera sia edita è necessario indicare nella scheda di partecipazione il riferimento bibliografico completo dove è precedentemente apparsa (titolo opera, casa editrice, luogo e anno di pubblicazione). L’organizzazione è sollevata da qualsiasi problematica, disguido e controversia possa nascere nel caso in cui l’autore presenti la sua opera come inedita quando, in realtà, essa, alla data d’invio della partecipazione al premio, è edita.

Art. 5 – NORME DI ESCLUSIONE

a)   L’opera non deve aver ottenuto un premio da podio (1°, 2°, 3° premio assoluto o ex aequo) in un precedente concorso al momento dell’invio della propria partecipazione, pena l’esclusione. Se la singola opera fa parte di una silloge, mini raccolta o raccolta che è risultata premiata con un premio da podio potrà essere inviata ma non dovrà avere il medesimo titolo della silloge, mini raccolta o raccolta premiata, pena l’esclusione.

b)   I vincitori del 1° premio assoluto dell’edizione precedente di codesto Premio (anno 2019) non potranno concorrere nella medesima sezione di riferimento, pena l’esclusione.

c)   È fatto divieto ai Soci Fondatori e ai Soci Onorari dell’Associazione Culturale Euterpe, ai Presidenti di Giuria attivi o passati del presente premio, ai Presidenti delle Associazioni partner e ai vincitori di Premi Speciali “Alla Carriera” e “Alla Cultura” in precedenti edizioni del premio prenderne parte, pena l’esclusione.

Art. 6 – MINORENNI

I minorenni partecipano a titolo gratuito. Per la loro iscrizione è necessario che la scheda dati venga firmata in calce da un familiare (indicando tra parentesi il legame di parentela) o da un curatore o chi ne fa le veci. Si rammenta che le opere dei minorenni verranno valutate al pari di quelle degli adulti nelle  medesime sezioni di riferimento e che la loro valutazione non avverrà secondo una graduatoria a parte, non essendo dedicata una specifica sezione alla partecipazione di minori e giovanissimi.

Art. 7 – SEZIONI A CONCORSO

Il Premio è articolato in dieci sezioni identificate dalle lettere dell’alfabeto. Il partecipante può prendere parte a una o più sezioni.

SEZIONE A – POESIA IN ITALIANO: Si partecipa con un massimo di tre poesie in lingua italiana a tema libero in forma anonima che non devono superare i 40 versi ciascuna (senza conteggiare il titolo, l’eventuale sottotitolo, dedica, spazi bianchi).

SEZIONE B – POESIA IN DIALETTOSi partecipa con un massimo di tre poesie in dialetto a tema libero in forma anonima che non devono superare i 40 versi ciascuna (senza conteggiare il titolo, l’eventuale sottotitolo, dedica, spazi bianchi). Le opere dovranno avere ben indicato il riferimento al tipo di dialetto o di zona nel quale è parlato e si dovrà allegare obbligatoriamente la traduzione dell’opera in lingua italiana. Qualora la traduzione non sia stata eseguita dall’autore è necessario indicare il nome del traduttore.

SEZIONE C – POESIA IN LINGUA STRANIERASi partecipa con un massimo di tre poesie in lingua straniera a tema libero in forma anonima che non devono superare i 40 versi ciascuna (senza conteggiare il titolo, l’eventuale sottotitolo, dedica, spazi bianchi). Si considerano lingue straniere tutti quegli idiomi vivi caratteristici degli stati nazionali e federali nonché i patois e le lingue minoritarie che contraddistinguono un popolo. Non si accetteranno opere in lingue artificiali o in codici che non hanno un uso reale o non peculiari di una realtà geopolitica concreta riconosciuta dalla comunità internazionale. Le opere dovranno avere ben indicato il riferimento al tipo di lingua o alla zona nella quale è parlato e si dovrà allegare obbligatoriamente la traduzione dell’opera in lingua italiana. Qualora la traduzione non sia stata eseguita dall’autore è necessario indicare il nome del traduttore.

SEZIONE D – POESIA RELIGIOSA: Si partecipa con un massimo di tre poesie a tema religioso in forma anonima che non devono superare i 40 versi ciascuna (senza conteggiare il titolo, l’eventuale sottotitolo, dedica, spazi bianchi).

SEZIONE E – PROSA POETICA: Si partecipa con un testo in prosa (no versi) che non superi 1 cartella editoriale pari a 1.800 battute complessivi (spazi compresi) in cui l’elemento narrativo rappresenti un aspetto marginale e secondario a beneficio degli elementi più marcatamente riflessivi e descrittivi che possano far risaltare gli aspetti emozionali e sensoriali dando sfogo alla propria interiorità prediligendo composizioni costruite su un piano lirico di chiaro impatto. Non saranno conformi a tale sezione racconti canonicamente intesi fondati prevalentemente sulla costruzione del personaggio (fiction) o la narrazione di episodi.

SEZIONE F – LIBRO EDITO DI POESIASi partecipa con un solo libro di poesia pubblicato con una casa editrice o auto-prodotto dotato di codice identificativo ISBN. La partecipazione può essere inoltrata dall’autore, dal curatore del volume, dall’editore o dal (riconosciuto) erede letterario dell’autore. In caso di vittoria il premiato verrà comunque considerato l’autore del volume. Si accettano anche libri di poesie in dialetto o in lingua straniera (con traduzione a fronte), di haiku e libri di poesia corredati da immagini (foto e quadri) e antologie (in questo caso si leggano le specifiche sotto). Si accettano, altresì, libri di poesie di autori scomparsi, inviati da parenti, amici, centri culturali ed editori. Verranno in questo caso considerati, in caso di valutazione positiva della Giuria, per un Premio speciale o “Alla memoria”. Il partecipante deve inviare tre copie cartacee del libro e, qualora ne disponga, anche il file originale in formato .doc, .docx o .pdf. Si fa presente che è comunque obbligatorio l’invio delle tre copie cartacee.

Specifiche per la partecipazione con antologie e opere di AA.VV.

Si partecipa con un’antologia poetica (di qualsiasi tipo e composizione, tranne le antologie dei premi letterari) pubblicata con una casa editrice o auto-prodotta dotata di codice identificativo ISBN. La partecipazione può essere inoltrata dall’autore principale, dal curatore, dall’editore o da uno degli autori inseriti. Il partecipante deve inviare tre copie cartacee del libro e, qualora ne disponga, anche il file digitale in formato .doc, .docx, .pdf. Si fa presente che è comunque obbligatorio l’invio delle tre copie cartacee. Qualora il partecipante sia uno degli autori inseriti e non il curatore dell’antologia, il partecipante dovrà informare previamente della sua volontà di partecipare al premio il curatore del volume e dovrà tenerlo aggiornato sull’andamento del concorso e l’esito. Il partecipante sarà l’unico responsabile in materia di comunicazioni con il curatore dell’antologia per tutte le fasi relative del Premio, non potendo il curatore/editore nulla imputare all’organizzazione del Premio.

SEZIONE G – HAIKUSi partecipa con un massimo di tre haiku (5-7-5 sillabe) in lingua italiana in forma anonima.

SEZIONE H – VIDEO-POESIASi partecipa con una video-poesia che dovrà essere inviata solo con una delle due possibilità: 1) caricandola sul sito online YouTube e fornendo nella mail di partecipazione il link del video. In questo caso l’utente non deve assolutamente apportare modifiche al video né cambi di URL per tutta la durata di svolgimento del premio, pena la squalifica; 2) allegando il video (soli formati .avi, .mp4, .wmv) mediante il sito di trasferimento dati gratuito WeTransfer. Non verranno considerati validi altri sistemi di trasmissione delle opere. Non dovranno essere mandati video nei quali siano impiegate canzoni, basi e melodie d’accompagnamento che siano brani tutelati/iscritti alla SIAE. Nella scheda di partecipazione l’autore deve dichiarare di avere utilizzato per la produzione del video materiali (foto, video, musiche) propri o di dominio pubblico o, laddove siano opere di terzi, di aver ottenuto le necessarie liberatorie per l’utilizzo, sollevando l’Associazione Culturale Euterpe da qualsivoglia responsabilità.

SEZIONE I – CRITICA LETTERARIASi partecipa con una recensione, o un testo critico o un’analisi dell’opera, o un approfondimento, o un articolo, o un saggio letterario su un’opera poetica classica o contemporanea della letteratura italiana o straniera (comprensiva su autori esordienti) in forma anonima. Si potranno inviare anche note di lettura, prefazioni, postfazioni e note critiche all’interno di un volume (in questo caso esso dovrà essere corredato dei dati bibliografici) e recensioni. L’opera potrà focalizzarsi sull’analisi di una singola poesia o di più testi, di una silloge, di un libro o più, o dell’intera produzione poetica di un dato autore. Tale testo non dovrà superare le quattro cartelle editoriali pari a 7.200 battute complessive (spazi compresi), senza conteggiare il titolo, le eventuali note a piè di pagina e la bibliografia (consigliata).

Sezione L – LIBRO EDITO DI SAGGISTICA SULLA POESIA: Si partecipa con un solo libro di saggistica / critica letteraria (saggio, volume critico, approfondimento, monografia, tesi di laurea pubblicata) su qualsiasi aspetto relativo alla poesia, sia locale, nazionale che internazionale, pubblicato con una casa editrice o auto-prodotto dotato di codice identificativo ISBN. La partecipazione può essere inoltrata dall’autore, dal curatore del volume e dall’editore. In caso di vittoria il premiato verrà comunque considerato l’autore del volume. Il partecipante deve inviare tre copie cartacee del libro e, qualora ne disponga, anche il file originale in formato .doc, .docx o .pdf. Si fa presente che è comunque obbligatorio l’invio delle tre copie cartacee.

Art. 8 – CONTRIBUTO:

Per prendere parte al Premio è richiesto un contributo di € 10,00 a sezione a copertura delle spese organizzative. È possibile partecipare a più sezioni corrispondendo il relativo contributo. Gli associati dell’Associazione Culturale Euterpe regolarmente iscritti all’anno di riferimento (2020) hanno diritto a uno sconto del contributo pari al 50% per sezione.

Bollettino postaleCC n° 1032645697

Intestazione: Ass. Culturale Euterpe – Jesi – Causale: IX Premio di Poesia “L’arte in versi”

Bonifico bancarioIBAN: IT31H0760102600001032645697

BIC / SWIFT: BPPIITRRXXX (per pagamenti dall’Estero)

Intestazione: Ass. Culturale Euterpe – Jesi – Causale: IX Premio di Poesia “L’arte in versi”

Contantinel caso si invii il materiale per posta tradizionale, la quota di partecipazione potrà essere inserita in contanti, ben occultata all’interno del plico.

Art. 9 – SCADENZA E INVIO

La scadenza di invio dei materiali (opere, scheda di iscrizione compilata e ricevuta del contributo versato) è fissata al 30 settembre 2020. I materiali dovranno pervenire in forma digitale (per le opere esclusivamente in formato .doc; per gli altri materiali anche in formato .pdf o .jpg) alla mail premiodipoesialarteinversi@gmail.com indicando come oggetto “IX Premio di Poesia “L’arte in versi” – 2020”. In alternativa, l’invio può avvenire in formato cartaceo; in questo caso fa fede la data di spedizione. Il plico dovrà essere inoltrato a:

IX Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”

Associazione Culturale “Euterpe”

c/o Dott. Lorenzo Spurio

Via Toscana n°3

60035 – Jesi (Ancona)

Le sezioni F (Libro Edito di Poesia), H (Video-Poesia) e L (Libro Edito di Saggistica) prevedono modi diversi di invio delle proprie opere. Per prendere visione delle modalità, si rimanda al precedente art. 7 del bando.

 

Art. 10 – ELABORATI

Le opere a concorso non verranno in nessun modo riconsegnate. Per quanto concerne le sezioni F (Libro edito di poesia) e L (Libro edito di saggistica) le copie dei volumi partecipanti verranno donate alla Biblioteca del Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna e ad altre biblioteche. Una copia rimarrà nell’Archivio dell’Associazione Culturale Euterpe.

Art. 11 – MOTIVI DI ESCLUSIONE DELLA PROPRIA OPERA

Saranno esclusi dalla Segreteria le partecipazioni che non saranno considerate conformi al bando ovvero le opere che:

a)      riportano nome, cognome, soprannome dell’autore, il motto o altri segni di riconoscimento o di possibile attribuzione dell’opera (con eccezione delle sezioni F,H,L).

b)      sono risultate vincitori di un 1°, 2° o 3° premio in un precedente concorso;

c)      appartengono ad autori che hanno vinto il 1° premio assoluto nella medesima sezione nella precedente edizione del Premio;

d)      appartengano ad autori che sono stati premiati con Premi Speciali “Alla Carriera” e “Alla Cultura” in precedenti edizioni del Premio.

e)      presentano elementi razzisti, xenofobi, denigratori, pornografici, blasfemi, di offesa alla morale e al senso civico, d’incitamento all’odio, alla violenza e alla discriminazione di ciascun tipo o che fungano da proclami ideologici, partitici e politici;

f)       appartengono ai soci fondatori e onorari dell’Associazione Culturale Euterpe; ai Presidenti di Giuria attivi o passati del presente premio; ai Presidenti delle Associazioni che collaborano esternamente;

g)      sono giunte prive della scheda dei dati personali e/o del contributo di partecipazione e/o dei testi con i quali s’intende partecipare, e/o con la scheda di partecipazione illeggibile e/o non completata in ogni campo, e/o con modalità non conformi a quanto richiesto dal bando, e/o oltre i termini di scadenza.

Art. 12 – COMMISSIONE DI GIURIA

Le Commissioni di Giuria, differenziate per le varie sezioni, sono costituite da poeti, scrittori, critici letterari, giornalisti ed esponenti del mondo culturale e letterario: Cinzia Baldazzi, Stefano Baldinu, Fabia Binci, Stefano Caranti, Valtero Curzi, Mario De Rosa, Cinzia Demi, Fabio Grimaldi, Giuseppe Guidolin, Francesca Innocenzi, Antonio Maddamma, Emanuele Marcuccio, Francesco Martillotto, Vincenzo Monfregola, Morena Oro, Alessandro Ramberti, Antonio Sacco, Rita Stanzione e Michela Zanarella. La Giuria è presieduta da Michela Zanarella. Il giudizio della Giuria è definitivo e insindacabile.

Art. 13 – PREMI

Per ciascuna sezione saranno assegnati tre premi da podio: 1° Premio: targa placcata in oro 24 kt, diploma, motivazione della giuria e tessera socio ordinario Ass. Culturale Euterpe anno 2021; 2°/ 3° Premio: targa, diploma e motivazione. La Giuria attribuirà il Premio del Presidente di Giuria, il Premio della Critica, il Trofeo “Euterpe”, il Premio “Picus Poeticum” (alla migliore opera di un autore marchigiano), il Premio ASAS (alla migliore opera in siciliano), il Premio “Le Ragunanze” (alla migliore opera sulla natura), il Premio “L’Oceano nell’Anima” (alla migliore opera con ambientazione classica), il Premio “Arte per Amore” (alla migliore opera a tema amoroso), il Premio “Il Faro” (alla migliore opera sul mare), il Premio “Africa Solidarietà” (alla migliore opera sul multiculturalismo), il Premio “Poesia & Solidarietà” (alla migliore opera sulla legalità e solidarietà). Fuori concorso verranno assegnati i Premi Speciali “Alla Memoria”, “Alla Cultura” e “Alla Carriera” a insigni poeti del nostro Paese.

La Giuria potrà proporre ulteriori premi, indicati quali “Menzione d’onore”, ad altrettante opere meritorie non rientrate nei premi da podio.

Nel caso in cui non sarà pervenuta una quantità di testi numericamente congrua o qualitativamente significativa per una sezione, l’organizzazione si riserva di non attribuire determinati premi.

Tutte le opere risultate vincitrici a vario titolo verranno pubblicate nell’antologia del Premio, disponibile gratuitamente il giorno della premiazione.

Art. 14 – RESPONSO

Il responso della Giuria sarà inviato per e-mail a tutti i partecipanti. A tutti i partecipanti verrà inviato il verbale di Giuria a mezzo e-mail. Esso verrà pubblicato sul sito dell’Associazione Culturale Euterpe (www.associazioneeuterpe.com) e sui siti www.literary.it e www.concorsiletterari.it I risultati e i testi vincitori della sezione haiku saranno pubblicati sul portale “Alman Haiku” – Annuario Italiano degli Haiku Premiati all’indirizzo www.almanhaiku.blog Non si darà seguito a richieste in merito a posizionamenti e punteggi ottenuti, analisi estetico-valutative né a commenti critici sulle proprie opere presentate.

Art. 15 – PREMIAZIONE

La cerimonia di premiazione, qualora le condizioni sociali e le normative governative lo consentiranno, si terrà a Jesi (AN) nella primavera del 2021. A tutti i partecipanti verranno fornite con preavviso le informazioni inerenti alla data e al luogo di premiazione. I vincitori sono tenuti a presenziare alla cerimonia per ritirare il premio; qualora non possano intervenire hanno facoltà di inviare un delegato. In questo caso, la delega va annunciata a mezzo mail, all’attenzione del Presidente del Premio entro una settimana prima dalla cerimonia di premiazione all’indirizzo presidente.euterpe@gmail.com. Non sarà possibile delegare membri della Giuria. Non verranno considerate le deleghe annunciate in via informale a mezzo messaggistica privata di Social Networks né per via telefonica. I premi non ritirati personalmente né per delega potranno essere spediti a domicilio mediante Poste Italiane, previo pagamento delle relative spese di spedizione a carico dell’interessato, con eccezione dei premi rappresentati da targa oro 24kt che dovranno essere ritirati necessariamente dal vincitore o delegato il giorno dell’evento. In nessuna maniera si spedirà in contrassegno.

Art. 16 – PRIVACY

Ai sensi del D.Lgs 196/2003 e del Regolamento Generale sulla protezione dei dati personali n°2016/679 (GDPR) il partecipante acconsente al trattamento, diffusione e utilizzazione dei dati personali da parte dell’Associazione Culturale Euterpe di Jesi (AN) che li utilizzerà per i fini inerenti al concorso in oggetto e per tutte le iniziative culturali e letterarie organizzate dalla stessa.

Art. 17 – ULTIME

Il presente bando di concorso consta di diciassette articoli compreso il presente. La partecipazione al concorso implica l’accettazione tacita e incondizionata di tutti gli articoli che lo compongono.

 

 

Dott. Lorenzo Spurio

Presidente del Premio

Presidente Ass. Euterpe

 

Dott.ssa Michela Zanarella

Presidente di Giuria

 

 

 

INFO:

www.associazioneeuterpe.com – ass.culturale.euterpe@gmail.com

PEC: ass.culturale.euterpe@pec.it

Tel. (+39) 327 5914963 – Anche Sms e WhatsApp

Segreteria del Premio: premiodipoesialarteinversi@gmail.com

 

 

 

SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

La scheda si compone di 2 pagine. È fondamentale che sia compilata in ogni spazio, pena l’esclusione.

 

Nome/Cognome __________________________________________________________________

 

Nato/a a ____________________________________________ il__________________________

 

Residente in via __________________________________________________________________

 

Città _____________________________ Cap ___________________Provincia_______________

 

Tel. _______________________________________ E-mail _______________________________

 

Partecipo alla/e sezione/i:

 

 A  Poesia in italiano 

 

 B – Poesia in dialetto specificare dialetto: _________________________________________________)

 

 C – Poesia in Lingua Straniera specificare lingua: __________________________________________)

 

 D – Poesia religiosa

 

 E – Prosa poetica

 

 F – Libro edito di poesia

 

 G – Haiku

 

 H – Video-poesia

 

 I – Critica Letteraria

 

 L – Libro edito di saggistica

 

Per le sezioni A, B, C, D, E, G, H, I indicare il titolo delle opere, specificando vicino se sono EDITE o INEDITE e, nel caso di EDITE, dove sono precedentemente comparse.

Per le sezioni F, L specificare il titolo del libro, casa editrice e anno.

Per la sezione G, essendo gli haiku privi di titolo, non dovrà essere indicato niente.

Per la sezione H specificare il titolo della video-poesia e di eventuali nomi di regista, musiche e voce recitante. Musiche, canzoni, brani usati non devono essere iscritti/tutelati dalla SIAE.

 

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 Data_____________________________________ Firma ___________________________________

L’autore è iscritto/ tutelato dalla SIAE?                                Sì                  No

 

I testi presentati al concorso sono depositati alla SIAE?      Sì                  No

 

Se Sì indicare quali testi ______________________________________________________________

 

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DICHIARAZIONE PER I PARTECIPANTI DI TUTTE LE SEZIONI

  Dichiaro che le opere non presentano in nessuna forma elementi che possano rimandare a una lettura, interpretazione, collegamento e/o richiamo a impostazioni ideologiche di tipo razziste, xenofobe, denigratorie, pornografiche, blasfeme, di offesa alla morale e al senso civico, d’incitamento all’odio o alla differenza e all’emarginazione, nonché di tipo politico, partitico o di ogni altra impostazione e fazione che possa richiamare un clima di violenza, lotta, incomprensione, intolleranza e insubordinazione, e che sono, comunque, l’unico responsabile sugli stessi sollevando gli organizzatori da qualsivoglia problematica o disputa possa sorgere.

 Dichiaro che i testi presentati sono frutto del mio unico ingegno. Dichiaro, pertanto, che essi non sono soggetti a D.A. (Diritti d’Autore) in quanto non ripresi da testi coperti da tutela di cui alla L. 22/04/41 n°633 e successive modificazioni e integrazioni.

 Autorizzo l’Associazione Culturale Euterpe di Jesi (AN), organizzatrice di questo Premio, a pubblicare in cartaceo i miei testi all’interno dell’opera antologica del Premio senza nulla avere a pretendere né ora né in futuro.

Autorizzo l’Associazione Culturale Euterpe di Jesi (AN) al trattamento dei miei dati personali ai sensi della disciplina generale di tutela della privacy (D.Lgs n. 196/2003 e Regolamento Europeo 2016/679 – GDPR) allo scopo del concorso in oggetto.

□ Autorizzo l’Associazione Culturale Euterpe di Jesi (AN) al trattamento dei miei dati personali ai sensi della disciplina generale di tutela della privacy (D.Lgs n. 196/2003 e Regolamento Europeo 2016/679 – GDPR) per le iniziative, progetti ed eventi organizzati dalla stessa.

 

Data_____________________________________ Firma ___________________________________ 

 

 

DICHIARAZIONE PER PARTECIPANTI ALLA SEZIONE H

 

   Dichiaro, sotto la mia unica responsabilità, di non aver fatto uso di brani, musiche, canzoni, melodie iscritte/tutelate dalla SIAE nella mia video-poesia.

   Dichiaro, sotto la mia unica responsabilità, di aver fatto uso, nell’elaborazione della video-poesia di immagini/video/suoni di mia proprietà o di dominio pubblico o, laddove abbia usufruito di materiali di terzi, di aver provveduto a richiedere relativa liberatoria degli autori per l’autorizzazione a usarli nell’elaborazione del video, sollevando l’Organizzazione da qualsiasi disputa possa nascere in merito all’attribuzione di paternità dei componenti della video-poesia.

 

Data_____________________________________ Firma ___________________________________

Esce “Elena, Ecuba e le altre” di Maria Lenti

scheda-elena-ecuba-e-le-altre-page-001.jpgDopo il volume Ai piedi del faro (2016), per i tipi di Arcipelago Itaca di Osimo e´uscito il nuovo libro di poesie della poetessa urbinate Maria Lenti, Elena, Ecuba e le altre (collana “Mari interni” diretta da Danilo Mandolini). Nella nota di prefazione a firma di Alessandra Pigliaru si legge: “Abbiamo guardato per 4000 anni: adesso abbiamo visto”. È il 1970 quando il senso di quanto scritto nel primo manifesto di Rivolta Femminile prende una forma pensante all’interno del movimento delle donne. Tornando all’origine di quello sguardo che piano si destava dalla coltre della Storia, c’è da chiedersi di chi siano quei nomi, di chi siano quei volti che hanno inteso da sempre il proprio destino come una forma di inizio. Non di fondazione ma di inizio. Ora frontali, ora obliqui, sono nomi e volti di donne comuni, che assumono nel senso di una genealogia critica il portato di silenzi vagheggiati ancora da chi, dopo 4000 anni, ha visto. Per chi acquistando la vista si è accorta anche di quelle donne che sono arrivate prima. Che bussano alla porta di una strada più lunga costellata di esclusioni, si potrà obiettare, ma ricca di una sopravvivenza che è quella di pensarsi sole e al contempo insieme. Storicizzando allora l’emersione di questa consapevolezza, il balbettio va ad alcuni e capitali cominciamenti: i nomi di Elena, Ecuba e le altre – come recita il titolo di quest’ultima silloge di Maria Lenti”.

L’autrice

Maria Lenti, poetessa, narratrice, saggista, giornalista, è nata e vive a Urbino. Docente di lettere fino al 1994, anno in cui è stata eletta (e rieletta nel 1996 fino al 2001) alla Camera dei Deputati con Rifondazione Comunista. Ha una lunga esperienza di insegnamento – lezioni e seminari di lingua, letteratura, cultura italiana – con studenti stranieri, in Italia e all’estero. Studiosa di letteratura ed arte: saggi, recensioni, interventi critici si trovano in volumi collettanei, in riviste e su quotidiani a cui collabora da decenni. In Effetto giorno, 2012, ha raccolto gli scritti di tenore culturale e politico; in Cartografie neodialettali, 2014, gli scritti su poeti neodialettali di Romagna e d’altri luoghi. Ha pubblicato poesie: Un altro tempo (1972), Albero e foglia (1982), Sinopia per appunti (1997), Versi alfabetici (2004), Il gatto nell’armadio (2005), Cambio di luci (2009, finalista al premio “Pascoli”), Ai piedi del faro (2016) e i libri di racconti: Passi variati (2003), Due ritmi una voce (2006), Giardini d’aria (2011), Certe piccole lune (2017, vincitore del concorso “narrabilando” di Fara Editore); gli studi Amore del Cinema e della Resistenza (2009), In vino levitas. Poeti latini e vino (2014). Ha curato l’antologia di poeti italiani contemporanei Dentro il mutamento (2011). Nel 2006 ha vinto lo “Zirè d’oro” (L’Aquila). Ha curato, con Gualtiero De Santi e Roberto Rossini, il volume Perché Pasolini (1978). Sulla sua poesia Lucilio Santoni ha realizzato, nel 2002, il film-video A lungo ragionarne insieme. Un viaggio con Maria Lenti. Presente in varie opere antologiche tra cui Convivio in versi. Mappatura democratica della poesia marchigiana (2016, a cura di Lorenzo Spurio).

“Il ‘libbro’ di Gianni Rodari”: l’antologia per rileggere lo scrittore lombardo

STILE EUTERPE VOL.4
“IL ‘LIBBRO’ DI GIANNI RODARI”
Raccolta tematica organizzata dall’Ass. Culturale Euterpe

!!!! Speciale partecipazione ai minori con favole, fiabe, novelle, piccoli racconti, ninne nanne, scioglilingua, filastrocche, storie raccontate”

Un «libbro» con due b sarà
Soltanto un libro più pesante degli altri,
o un libro sbagliato,
o un libro specialissimo? 

Il redattore della rivista di letteratura online “Euterpe” Martino Ciano ha ideato il progetto Stile Euterpe – Antologia tematica per una nuova cultura, volto a rileggere, riscoprire e approfondire mediante opere di produzione propria (racconti, poesie, articoli, saggi e critiche letterarie) un intellettuale di prim’ordine del panorama culturale italiano del Secolo scorso.

I volumi già editi sono:
– AA.VV., Leonardo Sciascia, cronista di scomode realtà, a cura di Martino CianoPoetiKanten Edizioni, Sesto Fiorentino, 2015, 124 pp., ISBN: 9788894038859.
– AA.VV., Aldo Palazzeschi, il crepuscolare, l’avanguardista, l’ironico, a cura di Martino CianoLorenzo SpurioLuigi Pio CarminaPoetiKanten Edizioni, Sesto Fiorentino, 2016, pp. 212, ISBN: 9788899325275.
La selezione di materiali per il terzo volume, Elsa Morante, rivoluzionaria narratrice del non tempo, a cura di Valentina Meloni nel 2017 non ha permesso la pubblicazione di un volume ma i materiali sono stati pubblicati nel n°22 della rivista (Febbraio 2017).

Il progetto:

Ogni anno i redattori della rivista sceglieranno un autore contemporaneo. 
I partecipanti potranno inviare saggi, racconti e poesie che siano fedeli allo stile, alle tematiche e al curriculum letterario che ha caratterizzato la figura intellettuale di Gianni Rodari. Il volume porterà il titolo di “Il «libbro» di Gianni Rodari” con riferimento ad alcune sue considerazioni apparse ne Grammatica della fantasia (1937) in cui si legge: Un “libbro” con due b sarà/ Soltanto un libro più pesante degli altri,/ o un libro sbagliato,/ o un libro specialissimo? 
Per la partecipazione all’iniziativa editoriale bisognerà riferirsi all’opera dell’autore, alle sue fasi e percorso letterario, ai suoi luoghi cari e alle tematiche di fondo della sua carriera di scrittore di fiabe, racconti, narrazioni nonché di pedagogista, giornalista e teorico del mondo del mirabolante. Gli autori potranno anche ispirarsi direttamente ai personaggi delle sue narrazioni, ampliandone i caratteri o provvedere a sequel o prequel di narrazioni già note mediante la narrazione di Rodari all’ampio pubblico.
L’obiettivo non è quello di plagiare o scovare il nuovo Gianni Rodari, bensì omaggiare o rileggere lo stile dello scrittore di Omegna, attraverso un’antologia tematica, aperta soprattutto a coloro i quali hanno apprezzato il serio impegno dell’autore nei riguardi del mondo dell’infanzia (ma non solo). In questo modo Euterpe vuole dare risalto ad autori che, benché siano piuttosto noti da poter definire ‘classici’ risultano spesso un po’ sommersi o letti in chiave meramente ludica e semplicistica com’è il caso di Rodari.

GianniRodari_01.jpg

Gianni Rodari

Selezione del materiale e composizione dell’antologia:

I partecipanti potranno presentare:
– 2 poesie/ filastrocche/ ninna-nanne (massimo 30 versi l’una) 
– 1 racconto/ favola/ fiaba (massimo cinquemila caratteri spazi esclusi) 
– 1 saggio breve o articolo (massimo cinquemila caratteri: spazi, note a piè di pagina e bibliografia escluse);
– 1 recensione a un suo libro (massimo cinquemila caratteri spazi esclusi)
-1 intervista (allo stesso autore o a terzi nella quale risulti ben centrato il tema dell’infanzia o il riferimento a Rodari)

La novità di quest’anno è rappresentata dalla possibilità di partecipazione anche da parte di minori: bambini, ragazzi e adolescenti (sino all’età di 18 anni) e scuole che potranno inviare, grazie all’aiuto e alla disponibilità dei genitori, tutori, insegnanti o di chi ne fa le veci, le loro produzioni: favole, fiabe, novelle, piccoli racconti, ninne nanne, scioglilingua, filastrocche, storie raccontate.

Ci si può candidare a un massimo di due sezioni. 
I lavori, corredati dei propri dati personali e un curriculum letterario, dovranno essere inviati a rivistaeuterpe@gmail.com entro il 31-12-2018.
L’organizzazione del futuro volume sarà promossa dalla Redazione della Rivista di letteratura Euterpe e l’opera verrà curata dal critico letterario prof. Francesco Martillotto.
Entreranno a far parte dell’Antologia un congruo numero di testi poetici, narrativi e saggistici nonché recensioni, articoli e critiche letterarie alle sue opere o eventuali adattamenti cinematografici di storie narrate. 
La pubblicazione dell’antologia, che avverrà entro la primavera del 2019, sarà dotata di regolare codice ISBN, immessa nel mercato librario online e disponibile alla consultazione e al prestito in alcune biblioteche del catalogo OPAC della penisola dove verrà depositata. 
La partecipazione alla selezione dei materiali è, come sempre, gratuita. 
L’autore selezionato per la pubblicazione s’impegnerà ad acquistare nr. 2 (DUE) copie dell’antologia al prezzo totale di 20€ (spese di spedizione incluse con piego di libri ordinario) dietro sottoscrizione di un modulo di liberatoria rilasciato alla Ass. Culturale Euterpe e versamento della cifra direttamente alla casa editrice. 

Premiazione:

Non vi sarà una premiazione, non essendo il progetto volto alla costruzione di una classifica di premiati. Tutti i selezionati verranno pubblicati in antologia secondo i criteri sopra esposti. In base ai tempi di selezione e pubblicazione dell’antologia, sarà scelta una location dove verrà presentata l’opera alla quale gli autori presenti nel testo sono caldamente invitati a intervenire. Gli autori hanno altresì diritto e facoltà di proporre all’organizzazione eventuali luoghi e date, in vari ambiti del territorio nazionale, dove il volume – con il loro appoggio e aiuto – potrà essere presentato al pubblico.

Info:
http://www.associazioneeuterpe.com

ass.culturale.euterpe@gmail.com

rivistaeuterpe@gmail.com