I CONCORSO DI RACCONTI BREVI “Storie in viaggio”
scadenza 04-09-2016

L’Associazione Culturale Euterpe di Jesi (AN) in collaborazione con la Biblioteca Ascariana di Cingoli, la ATC Pro Loco di Cingoli e con il Patrocinio Morale del Comune di Cingoli, indice la prima edizione del Concorso di Racconti Brevi “Storie in viaggio” la cui partecipazione è regolamentata dal presente bando.
Nel giorno della premiazione è prevista anche la visita guidata alla città di Cingoli che avverrà grazie alla collaborazione della ATC Pro Loco di Cingoli.
Sezioni
L’unica sezione di partecipazione è il racconto. È possibile partecipare sia con elaborati editi (già pubblicati in edizioni cartacee comprensive di codice identificativo ISBN) che inediti.
Tematica
La tematica indicata per questa edizione è “Il viaggio” che può essere interpretata liberamente ad intendere viaggi fisici, di spostamento sul territorio nazionale o internazionale e di viaggi interiori, percorsi di approfondimento e di crescita personale, educativo, morale, spirituale o di altra tipologia.
Caratteristiche degli elaborati
Si partecipa unicamente con testi scritti in lingua italiana. Non verranno accettati racconti in altre lingue né in dialetto, anche se provvisti di relativa traduzione in italiano. Ciascun partecipante può inviare un solo racconto in formato Word (estensione .doc o .docx) di lunghezza complessiva 3 cartelle editoriali (1 cartella = 1800 battute). I testi dovranno essere formattati in carattere Times New Roman corpo 12, non dovranno presentare al loro interno caratteri sottolineati o colorati, né immagini né collegamenti multimediali.
Minori
La partecipazione è aperta anche a minori. In questo caso la scheda dei dati andrà compilata dal minore ma dovrà essere firmata in calce da uno dei due genitori, indicando tra parentesi il grado di parentela. Ogni altra indicazione in merito alla partecipazione segue le linee generali del presente bando.
Partecipazione
Il concorso è completamente gratuito.
Invio degli elaborati
Per prendere parte al concorso è richiesto l’invio a mezzo e-mail all’indirizzo ass.culturale.euterpe@gmail.com del proprio racconto comprensivo di titolo e sprovvisto di dati personali o segni di riconoscimento. Al testo andrà allegata anche la scheda di partecipazione contenente i propri dati personali. Nell’oggetto della mail è richiesto di indicare “Concorso Storie in viaggio”. La mancanza di uno dei due materiali richiesti comporta l’esclusione.
Scadenza
Il termine ultimo per partecipare è fissato al 4 settembre 2016. Non verranno presi in considerazioni elaborati pervenuti dopo tale data.
Pre-selezione
L’organizzazione della Associazione Culturale Euterpe provvederà a effettuare una preselezione dei materiali pervenuti –in forma rigorosamente anonima- dalla quale decreteranno venti finalisti. L’esito della selezione verrà pubblicato sul sito della Associazione (www.associazioneeuterpe.com) e inviato a mezzo mail a tutti i partecipanti a partire dal 12 settembre 2016.
Graduatoria
La commissione giudicatrice valuterà in forma completamente anonima i testi dei venti finalisti e proclamerà i vincitori durante la serata di premiazione.
Cerimonia di premiazione
I finalisti sono tenuti a partecipare alla serata finale che si terrà domenica 9 ottobre 2016 a Cingoli (MC) presso l’Auditorium Santo Spirito. Partecipando a questo concorso l’autore dichiara la propria presenza fisica e ad intervenire durante la serata di premiazione, nel caso figurasse tra i finalisti. Ai finalisti è richiesto di confermare entro 6 giorni dall’avvenuta comunicazione di pre-selezione la propria presenza o meno. Qualora non potranno intervenire la loro posizione di finalista decadrà e l’organizzazione provvederà a far scalare tra i finalisti altri nominativi non rientrati nella iniziale rosa di venti autori. I finalisti che non si presenteranno alla serata di premiazione non avranno diritto a nessun tipo di premio. Non saranno accettati delegati alla cerimonia finale.
Premi
I premi consisteranno in coppe per i primi tre vincitori assoluti e in targhe per i successivi tre autori classificatisi. Tutti i premiati riceveranno anche il diploma. Tutti gli altri finalisti riceveranno attestato di partecipazione.
Visita guidata di Cingoli
L’evento sarà anticipato, nel primo pomeriggio, da una visita guidata della città (gratuita) che avverrà con la collaborazione della ATC Pro Loco di Cingoli per coloro che vorranno (maggiori indicazioni su orari e punti di ritrovo verranno fornite in un secondo momento) a mezzo mail.
Commissione di pre-selezione
La commissione di pre-selezione è composta da alcuni membri del Consiglio Direttivo della Associazione Culturale Euterpe: Lorenzo Spurio, Elvio Angeletti, Alessandra Montali, Marinella Cimarelli, Oscar Sartarelli e Vincenzo Prediletto. Il giudizio della commissione di pre-selezione è definitivo ed insindacabile.
Commissione giudicatrice
La Commissione giudicatrice è composta da Franco Duranti, Stefano Vignaroli, Gioia Casale, Maria Anna Mastrodonato, Laura Margherita Volante, Sara Francucci e Marco Squarcia. Il giudizio della commissione giudicatrice è definitivo ed insindacabile.
Ultime disposizioni
La partecipazione al Premio è subordinata all’accettazione del presente bando in ogni suo articolo.
Ai sensi del D.Lgs 196/2003 e della precedente Legge 675/1996 i partecipanti acconsentono al trattamento, diffusione ed utilizzazione dei dati personali da parte dell’organizzazione per lo svolgimento degli adempimenti inerenti al concorso e altre attività promosse dalla Associazione Culturale Euterpe.
Lorenzo Spurio – Presidente Ass. Culturale Euterpe
Alessandra Montali – Presidente del Concorso
Per info inerenti al concorso:
ASSOCIAZIONE CULTURALE EUTERPE – JESI
ass.culturale.euterpe@gmail.com
Tel. 327-5914963
Per info inerenti alla città di Cingoli:
ATC PRO LOCO CINGOLI
Tel./Fax 0733-602444
Scheda di Partecipazione al Concorso
| La presente scheda compilata è requisito fondamentale per la partecipazione |
Nome/Cognome __________________________________________________________
Residente in via ________________________Città_______________________________
Cap __________________________ Provincia __________________________________
Tel. ___________________________ E-mail ___________________________________
Partecipo al Concorso “Storie in viaggio” indetto dalla Associazione Culturale Euterpe di Jesi (AN) con il racconto dal titolo ________________________________________________________________________
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Il racconto è [ ] INEDITO [ ] EDITO
Nel caso il racconto sia inedito indicare in quale testo (titolo, editore, anno) è stato pubblicato:
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Questo racconto figura in una pubblicazione depositata alla SIAE ?
[ ] SI [ ] NO
Dichiaro, sotto la mia responsabilità, che il racconto è di mia completa produzione e che ne detengo i diritti ad ogni titolo
[ ] SI [ ] NO
Acconsento al trattamento dei dati personali qui riportati in conformità a quanto indicato dalla normativa sulla riservatezza dei dati personali (D. Lgs. 196/03) per le attività organizzate e promosse dalla Associazione Culturale Euterpe di Jesi.
[ ] SI [ ] NO
Luogo, data Firma (leggibile)
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“Il quadro” affronta la storia di Francesca, una giovane donna che scopre di avere un’ identità nascosta. Le vicende prendono piede nella cittadina marchigiana di Osimo a partire dalla visione di un quadro della madre, una pittrice, morta in un fatale incidente stradale. La presenza di un dettaglio particolare in quella pittura animerà nella donna una ricerca della verità che la porterà a una lunga perlustrazione in vari ambienti espositivi in tutta la Regione al fine di poter ricostruire la verità sul passato e di far combaciare tutte le tessere del puzzle. La ricerca non sarà priva di momenti di difficoltà e addirittura di pericolo, trasmessi al lettore con partecipata verve da incutere suspense sino allo svelamento…









Come in ogni libro di impostazione scientifica, Serena Maffia si è posta in questa sua ultima produzione una questione da investigare. È partita dai dati empirici, cioè dalle manifestazioni concrete ed evidenti di un dato fenomeno cercando poi di rinsaldare le sue tesi mediante dimostrazioni e campionature di esempi di varia natura a supporto del suo ragionamento. L’autrice, sulla scorta di una approfondita ricerca e di una ampia conoscenza nei campi della comunicazione, della sociologia del pensiero e della psicolinguistica, è andata spiegando il fenomeno di profondo attaccamento che si può vivere in relazione non ad una persona, né ad un animale, bensì alla lettura. L’amore e l’incanto, la fascinazione e l’ossessione che un soggetto può vivere –più o meno ostentatamente- in rapporto all’universo della lettura è fornito qui nella dissertazione di Maffia mediante una approfondimento sistematico a varie sfere cognitive ed esposto in maniera brillante al lettore. Si tratta di un libro che informa senza tediare, che dà nozioni in modo semplice, per poter essere apprese con il solo fine ultimo di poter comprendere ancor meglio il fenomeno di cui si parla. Il linguaggio ha una doppia forma: nei capitoli in cui si forniscono esempi per rendere chiaro ciò di cui si parla non è infrequente riferirsi anche al quotidiano impiego della lingua nell’oralità; nei capitoli, invece, che presuppongono un approccio tecnico, che li rendono praticamente dei saggi divulgativi di approfondimento, lo stile linguistico si fa più austero e didascalico.

Alessandro Moscè è uno scrittore che nel panorama di oggi, dove imperversano il giallo, il noir e il fantasy, si distingue nettamente. I suoi romanzi raccontano l’amore e la morte, dunque qualcosa di originale e soprattutto di inattuale. Non c’è nulla di più stupefacente di questi due poli all’apparenza opposti e inconciliabili. L’età bianca (Avagliano 2016) si alimenta nell’oscillazione tra la morte scampata e l’amore atteso. Ma lo scrittore nativo di Ancona e che vive e Fabriano, fa di più, perché ad un certo punto la morte e l’amore si danno la mano siglando una specie di accordo simbolico. Elena, la ragazza diventata donna, fa sorgere il dubbio che sia proprio la morte a visitare lo scrittore, nascosta dietro una normale signora dalle fattezze dolci, aggraziate, sposata e con due figli. Dicevamo della morte: torna spesso, specie nella parte iniziale del romanzo, nelle figure dei nonni, degli zii, dell’omino della casa di riposo e nel calciatore della Lazio che Alessandro Moscè immortala spesso: Giorgio Chinaglia, il numero nove della Lazio del primo scudetto, quello del 1974, passato alla storia per essere stato vinto da una banda di pazzi scatenati. L’età bianca è l’età dell’adolescenza, pura, incontaminata, che non ammette compromessi. Moscè vorrebbe riviverla con Elena, il suo amore mancato da diciottenne. Elena è una presenza seducente, un po’ misteriosa, alla quale l’autore, in chiave autobiografica, racconta se stesso confidandosi fino in fondo, specie sulla guarigione altamente improbabile, da un sarcoma di Ewing avvenuta nel 1983 (Moscè è stato in effetti un caso clinico dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di cui si parlò anche nei convegni medici). Con Elena immagina di trascorrere le vacanze al mare di Senigallia dove incontra il grande poeta Mario Luzi, di recarsi ad Assisi per una visita alla basilica, fino a che l’amore si compie realmente in un albergo umbro e l’età bianca pone il sigillo sulla maturità dei due complici. Ma è un’età che non può durare, fuggevole come la giovinezza leopardiana, come tutto ciò che sigla una felicità improvvisa, un eden perduto. La morte e l’amore sono un nutrimento terrestre,


Il 30 giugno 2016 il poeta Calabrò ha ritirato all’Auditório Armando Guebuza dell’Università di Lisbona, presso la locale università, l’importante Premio Damião de Góis, intitolato alla memoria di uno dei maggiori intellettuali portoghesi. Figura di spicco della cultura lusofona che tanto si impegnò per favorire un clima culturale rinnovato dallo spirito umanistico europeo a costo della sua stessa vita (secondo la storiografia, infatti, venne processato dagli organi dell’Inquisizione).