XI Premio Naz.le di Poesia “L’arte in versi”: il verbale di Giuria

VERBALE DI GIURIA

L’undicesima edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, bandita nel mese di maggio 2022 e con scadenza di partecipazione fissata al 31/12/2022 ha visto l’ottenimento dei patrocini morali dei seguenti enti istituzionali: Regione Marche, Assemblea Legislativa della Regione Marche, Provincia di Ancona, Comuni di Ancona, Jesi e Senigallia, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Finanche – in relazione all’assegnazione di alcuni Premi Speciali (fuori concorso) – sono stati ottenuti i Patrocini Morali della Regione Veneto, delle Provincie di Verona, Lecce e Modena e del Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona.

L’organizzazione del Premio, in sinergia e mutua collaborazione con alcune associazioni culturali che perseguono finalità comuni, ha deciso di attribuire alcuni premi speciali che vengono offerti dai seguenti enti: Movimento Internazionale “Donne e Poesia” di Bari, Centro Culturale “Vittoriano Esposito” di Avezzano (AQ), Consulta Giovanile di Bonorva (SS), Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze” di Roma, Associazione Siciliana Arte e Scienza (ASAS) di Messina, Associazione Culturale “L’Oceano nell’anima” di Bari, Associazione Culturale “Il Faro” di Cologna Spiaggia (TE), Associazione Culturale “Africa Solidarietà” Onlus di Arcore (MB), Club per l’Unesco di Cerignola (FG).

Ha collaborato esternamente provvedendo a riconoscere alcuni contratti editoriali a opere ritenute meritevoli la casa editrice Ivvi Editore – Nuovi autori del Gruppo Solone s.r.l. di Battipaglia (SA).

Hanno patrocinato questa edizione del Premio anche i seguenti enti culturali: Centro Studi “Sara Valesio” di Bologna, Wikipoesia, Quotidiano online «Il Graffio».

Le Commissioni di Giuria, differenziate per le varie sezioni a concorso, erano costituite da poeti, scrittori, critici letterari, giornalisti, promotori culturali (in ordine alfabetico): Stefano Baldinu, Fabia Binci, Lucia Cupertino, Valtero Curzi, Mario De Rosa, Graziella Enna, Zairo Ferrante, Rosa Elisa Giangoia, Fabio Grimaldi, Giuseppe Guidolin, Francesca Innocenzi, Antonio Maddamma, Simone Magli, Emanuele Marcuccio, Francesco Martillotto, Vincenzo Monfregola, Morena Oro, Rita Stanzione, Laura Vargiu e sono state presiedute da Michela Zanarella.

Il Presidente del Premio, dott. Lorenzo Spurio, a conclusione delle operazioni di lettura, valutazione e vaglio da parte delle Commissioni di Giuria della XI edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” indetto e organizzato da Euterpe APS di Jesi (AN), rende note le graduatorie per le varie sezioni.

Sono giunte alla segreteria del Premio 1.695 opere. Espletate le operazioni di segreteria, che ha provveduto all’eliminazione preventiva di tutti quei testi che, per le ragioni indicate nel bando di partecipazione, non erano conformi ai parametri richiesti (tot. 32), la partecipazione complessiva è stata di 1.663 opere.[1]

I parametri considerati dalle Commissioni di Giuria nel corso delle operazioni di lettura e valutazione sono stati:

  • Rispondenza di genere (congruità alla sezione);
  • Correttezza sintattico-grammaticale;
  • Forma espositiva e stile impiegato;
  • Intensità comunicativa (forza espressiva);
  • Originalità ed elaborazione;
  • Musicalità.

In relazione alla sezione G (Libro edito di poesia) i parametri valutativi sono stati:

I – Contenuto

  • Stile e linguaggio;
  • Originalità e creatività;
  • Varietà tematica;
  • Compattezza della silloge (stilistico-formale, concettuale);
  • Utilizzo di forme metriche, retoriche;
  • Musicalità e sonorità del verso;
  • Comprensibilità delle costruzioni poetiche;
  • Forza delle immagini;
  • Presa e suscettibilità sul lettore (criteri soggettivi);
  • Congruità delle versioni tradotte (dal dialetto o lingua straniera), se presenti

II – Veste grafica

  • Linea grafico-editoriale;
  • Qualità della carta/inchiostro;
  • Praticità del volume (dimensioni, peso, etc.);
  • Leggibilità/ Facilità di lettura (in termini visivi e non di ermeneusi);
  • Copertina;
  • Cura negli apparati esterni (quarta, alette, etc.)

III – Materiali aggiuntivi e altro

  • Presenza di testi critici d’accompagnamento (introduzione, prefazione, postfazione, nota di lettura) e autorevolezza degli autori terzi in questi testi;
  • Presenza di materiale iconografico: foto, pitture, disegni, fumetti, etc.;
  • Eventuale compresenza di comparti separati per narrativa o altro;
  • Congruità delle letture critiche d’accompagnamento;
  • Pertinenza del titolo;
  • Sintonia e legame tra i vari apparati della silloge;
  • Sintonia e legame tra i contenuti poetici e grafici.

Tenuto conto di tutte queste indicazioni, che costituiscono parte integrante del verbale di giuria, la graduatoria finale e definitiva dei vincitori è così stabilita:

SEZIONE A – POESIA IN ITALIANO

Premi da podio

1° Premio Assoluto – TIZIANA MONARI (A148) di Prato con l’opera “I passi nell’erba”.

2° Premio Assoluto – DAVIDE ROCCO COLACRAI (A187) di Terranuova Bracciolini (AR) con l’opera “Gli interrogativi che l’amore mi fa piangere / Bambino Gesù”.

3° Premio Assoluto – MARCO PEZZINI (A128) di San Giuliano Milanese (MI) con l’opera “Scrivi di me”.

Premi Speciali

Premio Speciale “Picus Poeticum” – Assegnato alla migliore poesia di un autore marchigianoSILVIA GELOSI (A741) di Sarnano (MC) con l’opera “Questo tempo”.

Premio Speciale “Donne e Poesia” – Donato dal Movimento Internazionale Donne e Poesia di Bari ORNELLA VALLINO (A643) di Pavone Canavese (TO) con l’opera “Ora, forse”.

Premio Speciale “Africa Solidarietà” – Donato dall’Associazione Africa Solidarietà Onlus di Arcore (MB) VITTORIO DI RUOCCO (A649) di Pontecagnano (SA) con l’opera “Il treno per l’inferno”.

Premio Speciale “Il Faro” – Donato dall’Associazione Il Faro di Cologna Spiaggia (TE) ANNALENA CIMINO (A062) di Anacapri (NA) con l’opera “L’angelo dalle ali dorate”.

Premio Speciale “L’Oceano nell’anima” – Donato dall’Associazione L’Oceano nell’anima di BariGRAZIA CASTIGLIONI (A663) di Cuneo con l’opera “Notturno ad Auschwitz”.

Menzioni d’Onore

FEDERICO AGNELLINI (A646) di Milano con l’opera “L’avversario”.

SANTINA ALBICINI (A535) di Fiorano Modenese (MO) con l’opera “Nel vento”.

MARCO DE CAMILLIS (A627) di Ortona (CH) con l’opera “Scarpata del San Marco”.

JONATHAN LAZZINI (A690) di Castelnuovo Magra (SP) con l’opera “lettera al prossimo me”.

ERIKA SIGNORATO (A653) di Treviso con l’opera “Sopra una stella alpina”.

ELISABETTA VATIELLI (A530) di Folignano (AP) con l’opera “Luce”.

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SEZIONE B – POESIA IN DIALETTO

Premi da podio

1° Premio Assoluto – ALESSIO BAROFFIO (B041) di Rescaldina (MI) con l’opera “Senza teciu”.

2° Premio Assoluto – MICHELA RINAUDO LA MATTINA (B052)di Palermo con l’opera “D’unni eri”.

3° Premio Assoluto – ELENA MANEO (B038)di Mestre (VE) con l’opera “El fantoin de Irpin”.

Premi Speciali

Premio Speciale ASAS – Donato dall’Associazione Siciliana Arte e Scienza di Messina e assegnato alla migliore poesia in dialetto siciliano GIUSEPPE MODICA (B113)di Modica (RG) con l’opera “Ma’ patri ‘nun fumàva”.

Premio Speciale “Peppe Sozu” Donato dalla Consulta Giovanile di Bonorva (SS)– LIDIA BASAGLIA (B035)di Poggio Rusco (MN) con l’opera “La par ad védar”.

Menzioni d’Onore

ANTONIO BARRACATO (B020) di Cefalù (PA) con l’opera “’Nta facci d’un vecchiu”.

DIANA BRODOLONI (B119) di Porto Recanati (MC) con l’opera “Derìa noa”.

FRANCESCO GEMITO (B093) di Afragola (NA) con l’opera “Ammore mio carnale”.

ELVIO GRILLI (B104) di Fano (PU) con l’opera “Cum i curiàndul”.

MARTINO RICUPERO (B025) di Siderno (RC) con l’opera “A…passijata”.

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SEZIONE C – POESIA IN LINGUA STRANIERA

Premi da podio

1° Premio Assoluto – GIUSEPPE BERTON (C022) di Conegliano (TV) con l’opera “Brother”

2° Premio Assoluto – ANDREINA TRUSGNACH (C033) di San Leonardo (UD) con l’opera “Počitek liscja”.

3° Premio Assoluto – LUCIA LO BIANCO (C029) di Palermo con l’opera “Those clear Irish skies”.

Menzioni d’Onore

SIMONE CIGNI (C030) di Voghera (PV) con l’opera “Impréssions”.

PASQUALE D’AMORE (C011) di Fonte Nuova (RM) con l’opera “Passion”.

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SEZIONE D – POESIA RELIGIOSA

Premi da podio

1° Premio Assoluto – ROSITA MATERA (D050) di Cerignola (FG) con l’opera “Piccolezza. Notti di speranza”.

2° Premio Assoluto – ANTONIO AFFINITO (D119) di Ferentino (FR) con l’opera “Paradiso”.

3° Premio Ex Aequo – FIORENZA PEROTTO (D073) di Prato con l’opera “Kramatorsk”.

3° Premio Ex Aequo – ANTONELLA BRUGIATELLI (D023) di Senigallia (AN) con l’opera “Madre di Lourdes”.

Menzioni d’Onore

LUIGI DI NICOLANTONIO (D002) di Falconara Marittima (AN) con l’opera “Ave Maria”.

TINA FERRERI TIBERIO (D052) di San Ferdinando di Puglia (BAT) con l’opera “Domande su Dio”.

ANTONIO MARI (D008) di Napoli con l’opera “Trasfigurazione”.

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SEZIONE E – POESIA D’AMORE

Premi da podio

1° Premio Assoluto – SILVIO STRANEO (E025) di Savona con l’opera “Le mie mani”.

2° Premio Assoluto – RACHELE ROMANO (E180) di Aversa (CE) con l’opera “La quiete dentro di noi”.

3° Premio Assoluto – ELISABETTA LIBERATORE (E067) di Pratola Peligna (AQ) con l’opera “Mia madre”.

Premi Speciali

Premio Speciale “Le Ragunanze” – Donato dall’Associazione Le Ragunanze di RomaFRANCO CASADEI (E100) di Cesena (FC) con l’opera “La lontananza”.

Premio Speciale “Cerignola Città d’Arte” – Donato dal Club per l’Unesco di Cerignola (FG)STEFANIA SIANI (E138) di Cava de’ Tirreni (SA) con l’opera “Il fuoco di uno spento tramonto”.

Menzioni d’Onore

FELICE DI BENGA (E036) di Roma con l’opera “E se”.

MARCO FAVALORO (E042) di Costarainera (IM) con l’opera “Nella moltitudine dei cieli”.

ALBERTO PEDRAZZINI (E236) di Luzzara (RE) con l’opera “Con mio figlio”.

CARLOTTA SEGONI (E130) di Montemurlo (PO) con l’opera “Ti ho scelta”.

MADDALENA STERPETTI (E207) di Viterbo con l’opera “La danza dell’anima”.

LUISA TRIMARCHI (E009) di Cremona con l’opera “L’amore – a piene mani”.

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SEZIONE F – PROSA POETICA

Premi da podio

1° Premio Assoluto – RITA GRECO (F015) di Mesagne (BR) con l’opera “Il dio della crepa”.

2° Premio Assoluto – GABRIELE ANDREANI (F003) di Pesaro con l’opera “Un triste clic”.

3° Premio Ex Aequo – RENZO MALTONI (F004) di Ravenna con l’opera “Ode al cardellino”.

3° Premio Ex Aequo – GIULIA VANNUCCHI (F013) di Viareggio (LU) con l’opera “Piove”.

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SEZIONE G – LIBRO EDITO DI POESIA

Premi da podio

1° Premio Assoluto – GABRIELLA CINTI (G001)di Jesi (AN) con il libro Prima, puntoacapo, Pasturana, 2022.

2° Premio Assoluto – LORETTA FUSCO (G045)di Pradamano (UD) con il libro La misura del tempo e dello spazio, VJ, Milano, 2022.

3° Premio Assoluto – EMANUELA DALLA LIBERA (G046) di Suvereto (LU) con il libro Infinito andare, Il Convivio, Castiglione di Sicilia, 2022.

Premi speciali

Premio Speciale del Presidente del Premio – MARGHERITA PARRELLI (G007) di Roma con il libro Incontro, La Vita Felice, Milano, 2022.

Premio Speciale della Critica – GIUSEPPE SETTANNI (G003) di Fano (PU) con il libro Affreschi strappati, Ensemble, Roma, 2022.

Premio Speciale “Trofeo Euterpe” – LUCIANA RAGGI (G059)di Roma con il libro La cruna della notte, Ensemble, Roma, 2022.

Menzioni d’onore

BARTOLOMEO BELLANOVA (G040)di Bologna con il libro Perdite, puntoacapo, Pasturana, 2022.

GIANCARMINE FIUME (G044) di Rovellasca (CO) con il libro Reliquario carnale, Fallone, Taranto, 2022.

ALESSANDRA PENNETTA (G022) di Cadoneghe (PD) con il libro Imeros, VJ, Milano, 2022.

LETIZIA POLINI (G065) di Bologna con il libro Macula, Ensemble, Roma, 2022.

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SEZIONE H – HAIKU

Premio da podio

1° Premio Assoluto – PAOLA ERCOLE (H007) di Roma con lo haiku “cerchi nell’acqua- / al cadere di un fiore / sorge la luna”.

2° Premio Assoluto – ALBERTO BARONI (H017) di Viadana (MN) con lo haiku “inginocchiate / sul muro di una chiesa- / ombre al tramonto”.

3° Premio Assoluto – ALBERTO ANGELO TOMASINI (H026) di Besnate (VA) con lo haiku “vento d’oriente – / così lento il risveglio / di una camelia”.

Menzioni d’Onore

ANGELA CAVIGLIA (H118) di Arenzano (GE) con lo haiku“viole di campo / lacrime di profumo / sotto la falce”.

CASALI FANNÌ (H116) di Arenzano (GE) con lo haiku“la nonna inferma / coccola le bambole / -sorrisi vuoti”.

LOREDANA FALETTI (H059) di Aosta con lo haiku “Il ragno attende. / Nella tela un petalo / che il vento scuote”.

MARINA FILIPUTTI (H021) di Thiene (VI) con lo haiku “Solo un barbone / coperto di cartone / conta le stelle”.

MARIA TERESA PIRAS (H073) di Serrenti (SU) con lo haiku “alba d’ottobre – / una stella riflessa / sulla rugiada”.

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SEZIONE I – VIDEOPOESIA

Premi da podio

1° Premio Assoluto – VALERIA D’AMICO (I031) di Foggia con l’opera “Mi siedo accanto”.

2° Premio Assoluto – GIANLUCA REGONDI (I007) di Bovisio Masciago (MB) con l’opera “Stagioni di pane”.

3° Premio Assoluto – SARA FRANCUCCI (I006) di Cingoli (MC) con l’opera “Sentinella di speranza”

Premio Speciale

Premio Speciale del Presidente di Giuria – SEBASTIANO IMPALÀ (I004) di Reggio Calabria con l’opera “Ci sono giorni”.

Menzioni d’Onore

MARGHERITA FLORE SATTA (I016) di Atzara (NU) con l’opera “Grappoli nel tempo che è e che sarà il nostro passare”.

ADRIANA TASIN (I011) di Madonna di Campiglio (TN) con l’opera “Ecografia”.

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SEZIONE L – SPERIMENTAZIONI POETICHE

Premi da podio

1° Premio Assoluto – GRAZIA DOTTORE (L043) di Messina – sotto-sezione corto poesia – con l’opera “Abbandono”.

2° Premio Assoluto – FABIO VOLPI (L011) di Varzi (PV) – sotto-sezione corto poesia – con l’opera “Izyum”.

3° Premio Assoluto – EUGENIO GRIFFONI e GIULIA BOLOGNA (L012) di Jesi (AN) – sotto-sezione dittico poetico – con le opere “Oltre confine” e “La genesi dell’orizzonte”.

Menzioni d’Onore

CARLA BARIFFI (L005) di Bellano (LC) – sotto-sezione corto poesia – con l’opera “Ricordi”.

ANTONIO BIANCOLILLO (L023) di Trani (BT) – sotto-sezione poesia dinanimista – con l’opera “Nuvole smarrite”.

MARZIA VENTURELLI e FRANCESCA TOTARO (L010) di Modena – sotto-sezione dittico poetico – con le opere “Madre” e “Resta”.

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SEZIONE M – CRITICA POETICA

Premi da podio

1° Premio Assoluto – ANGELA AMBROSINI (M005) di Città di Castello (PG) con la recensione al libro Assolvenze… dissolvenze (Edizioni dell’Erba, Fucecchio, 2020) di Augusta Romoli.

2° Premio Assoluto – FRANCESCA FAVARO (M002) di Padova con il saggio “Un manipolo di papaveri rossi”.

3° Premio Assoluto – LUCIA BONANNI (M004) di Scarperia / San Piero a Sieve (FI) con il saggio “Dati memoriali, visionarietà e surrealismo nelle opere di Alfonso Gatto”.

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SEZIONE N – PREFAZIONE DI LIBRO DI POESIA

Premi da podio

1° Premio Assoluto – VELIA AIELLO (N006) di Rogliano (CS) con la prefazione al libro Ascolto pregare il silenzio (Il Convivio, Castiglione di Sicilia, 2022) di Pier Giorgio Francia.

2° Premio Assoluto – RAFFAELE PICCOLINI (N004) di Avezzano (AQ) con la prefazione al libro La misura del tempo e dello spazio (VJ, Milano, 2022) di Loretta Fusco.

3° Premio Assoluto – LUIGI MARIA PIARULLI (N011) di Padova con la postfazione al libro Nei fili nudi di pioggia (Raffaelli, Rimini, 2021) di Lorena Bianchi.

Premio speciale

Premio Speciale “Vittoriano Esposito” – Donato dal Centro Culturale “Vittoriano Esposito” di Avezzano (AQ) CARMEN DE STASIO (N009) di Brindisi con la prefazione al libro Stupori tardivi (Cultura e Dintorni, Roma, 2019) di Alfonso Cardamone.

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SEZIONE O – LIBRO EDITO DI SAGGISTICA SULLA POESIA

Premi da podio

1° Premio Assoluto – FLAVIA NOVELLI (O001) di Roma con l’opera Amori diVersi. Le grandi storie d’amore tra poeti raccontate attraverso scambi epistolari, diari e poesie, Porto Seguro, Firenze, 2022.

2° Premio Assoluto – SONIA GIOVANNETTI (O003) di Roma con l’opera La poesia, malgrado tutto, Castelvecchi, Roma, 2022.

3° Premio Assoluto – SALVATORE LA MOGLIE (O002) di Amendolara (CS) con l’opera Conoscere la poesia di Corrado Calabrò. Quinta dimensione, Edizioni Setteponti, Castelfranco Piandiscò, 2022.

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PREMI SPECIALI – FUORI CONCORSO

PREMIO ALLA CARRIERA – NADIA CAVALERA di Galatone (LE)

PREMIO ALLA MEMORIA – ARNALDO EDERLE (Padova, 1936-2019)

PREMIO ALLE MEMORIA – GIUSEPPE GIOVANNI BATTAGLIA (Aliminusa, PA, 1951-1995)

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CONSISTENZA DEI PREMI

Come da bando si rammenta che i premi consisteranno in:

1° Premio: targa, diploma, motivazione della giuria e tessera socio ordinario Euterpe APS anno 2023. Ai primi vincitori delle sezioni A, B, C, D ed E verrà inoltre offerto un contratto di pubblicazione gratuito per un volume di poesie da parte della casa editrice Ivvi Editore – Nuovi autori del Gruppo Solone s.r.l. i cui dettagli saranno contenuti nel contratto che verrà consegnato assieme al premio;

2° e 3° Premio: targa, diploma e motivazione della giuria;

Premi Speciali: targa, diploma e motivazione della giuria;

Menzione d’Onore: medaglia e diploma;

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Premio Speciale (Fuori Concorso) “Alla Carriera”: targa placcata in oro 24 kt, diploma, motivazione della giuria e nomina Socio Onorario Euterpe APS. L’accoglienza, inoltre, prevede la copertura dei costi per la cena conviviale, il pernottamento della sera della premiazione e la colazione per il giorno successivo per il premiato e un accompagnatore.

Premi Speciali (Fuori Concorso) “Alla Memoria”: targa, diploma e motivazione della giuria.

Tutti i premiati riceveranno, a titolo gratuito una copia dell’antologia contenente le opere premiate.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE

La cerimonia di premiazione si terrà a Senigallia (AN) in un fine settimana entro la fine del mese di Giugno 2023. La data e il luogo preciso verranno forniti per tempo con una successiva comunicazione che sarà inoltrata solo ai premiati a vario titolo, ai membri di giuria, ai presidenti e referenti delle Associazioni collaboratrici e partner. La notizia verrà altresì diffusa sul sito e sulla pagina ufficiale di Euterpe APS e quella dedicata al Premio.

Si anticipa che, in linea con quanto contenuto nel bando, i premiati sono tenuti a presenziare alla cerimonia per ritirare il premio; qualora non possano intervenire hanno facoltà di inviare un delegato. In questo caso, la delega va annunciata a mezzo mail, all’attenzione del Presidente del Premio almeno 7 giorni prima dalla cerimonia di premiazione all’indirizzo presidente.euterpe@gmail.com Non sarà possibile delegare membri della Giuria e familiari diretti degli stessi. Un delegato non potrà avere più di due deleghe da altrettanti autori premiati assenti. Non verranno considerate le deleghe annunciate in via informale a mezzo messaggistica privata di Social Networks né per via telefonica.

I premi non ritirati personalmente né per delega potranno essere spediti a domicilio unicamente mediante Corriere TNT a un indirizzo sul solo territorio nazionale, previo pagamento delle relative spese di spedizione a carico dell’interessato. In nessuna maniera si spedirà in contrassegno.

Nel caso in cui per motivi di forza maggiore la cerimonia di premiazione non potrà tenersi in presenza, l’organizzazione, a sua unica discrezione, ha la facoltà d’individuare, qualora lo ritenga opportuno, altre modalità quali quella “a distanza” su piattaforma digitale.

ANTOLOGIA

Secondo quanto previsto dal bando di partecipazione, tutte le opere risultate premiate a vario titolo verranno pubblicate nell’antologia del Premio, disponibile gratuitamente il giorno della premiazione (per le sezioni G e O l’organizzazione provvederà a selezionare a sua unica discrezione dei brani dai volumi), volume senza codice ISBN e non in commercio, pubblicato a cura di Euterpe APS di Jesi (AN), che verrà donato a ciascun premiato durante l’evento. Come avvenuto per le edizioni precedenti, ulteriori copie del volume verranno donate e depositate in varie biblioteche comunali, provinciali, regionali, nazionali e universitarie del territorio nazionale.

I premiati della sezione I (video poesia) sono tenuti a inviare in tempi brevi il testo della loro poesia in formato Word a premiodipoesialarteinversi@gmail.com affinché possa essere pubblicato in antologia.

Il volume conterrà altresì una selezione di liriche dei Premi Speciali “Alla Carriera” e “Alla Memoria” accompagnati da relativi profili bio-bibliografici e tutte le motivazioni stilate dalla Commissione di Giuria.

ULTIME

Il presente verbale, costituito da nr. 10 (DIECI) pagine numerate e integrato di ulteriori nr. 3 (TRE) pagine a seguire contenenti l’Albo d’oro dei vincitori del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, sarà pubblicato sui siti www.associazioneeuterpe.com, www.concorsiletterari.com, www.blogletteratura.com, www.literary.it e dato a conoscere mediante stampa locale e nazionale cartacea e digitale.

La presente comunicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti.

Letto, firmato e sottoscritto

Jesi, 28/02/2023

Lorenzo Spurio – Presidente del Premio / Presidente Euterpe APS

Gioia Casale – Vice Presidente Euterpe APS

Stefano Vignaroli – Segretario Euterpe APS

Michela Zanarella – Presidente di Giuria

Albo d’oro dei Premiati

al Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”

Ideato, fondato e presieduto da Lorenzo Spurio

Organizzato da Euterpe APS di Jesi (AN)

I EDIZIONE (2012)

La Giuria non ha provveduto a individuare una graduatoria da podio ma ha selezionato una rosa di opere che sono state pubblicate nell’antologia.

II EDIZIONE (2013)

La Giuria non ha provveduto a individuare una graduatoria da podio ma ha selezionato una rosa di opere che sono state pubblicate nell’antologia.

III EDIZIONE (2014)

1° Premio Poesia Italiana – ANNA BARZAGHI di Seveso (MB)

1° Premio Poesia Dialetto – LUCIANO GENTILETTI di Rocca Priora (RM)

Premio alla Carriera – SANDRA CARRESI di Bagno a Ripoli (FI)

IV EDIZIONE (2015)

1° Premio Poesia Italiana – ALDO TEI di Latina

1° Premio Poesia Dialetto – GAETANO CATALANI di Ardore (RC)

Premio Speciale del Presidente di Giuria – FRANCO PATONICO di Senigallia (AN)

Trofeo “Euterpe” – GABRIELE GALDELLI di Castelbellino (AN)

Premio alla Carriera – MARISA PROVENZANO di Catanzaro

Premio alla Memoria – NOVELLA TORREGIANI (Porto Recanati, MC, 1935-2015)

Premio alla Memoria – BRUNO EPIFANI (Novoli, LE, 1935-1984)

V EDIZIONE (2016)

1° Premio Poesia Italiana – LUCIA BONANNI di Scarperia/S. Piero a Sieve (FI)

1° Premio Poesia Dialetto – LUCA TALEVI di Ancona

1° Premio Haiku – NUNZIO INDUSTRIA di Napoli

Premio Speciale del Presidente di Giuria – ASSUNTA DE MAGLIE di Cingoli (MC)

Trofeo “Euterpe” – SABRINA VALENTINI di Jesi (AN)

Premio alla Carriera – DONATELLA BISUTTI di Milano

Premio alla Memoria – GIUSI VERBARO (Catanzaro, 1938 – Soverato, CZ, 2015)

Premio alla Memoria – PASQUALE SCARPITTI (Castel di Sangro, AQ, 1923 – Pescara, 1973)

VI EDIZIONE (2017)

1° Premio Poesia Italiana – VALERIA D’AMICO di Foggia

1° Premio Poesia Dialetto – LUCIANO GENTILETTI di Rocca Priora (RM)

1° Premio Haiku – EUGENIA GRIFFO di Settimo Milanese (MI)

1° Premio Critica poetica – LUCIA BONANNI di Scarperia/S. Piero a Sieve (FI)

Premio Speciale del Presidente di Giuria – RITA MUSCARDIN di Savona

“Trofeo Euterpe” – ANGELO CANINO di Acri (CS)

Premio alla Carriera – DANTE MAFFIA di Roseto Capo Spulico (CS)

Premo alla Memoria – ALESSANDRO MIANO (Noto, SR, 1920 – Milano, 1994)

Premio alla Memoria – MARIA COSTA (Messina, 1926-2016).

VII EDIZIONE (2018)

1° Premio Poesia Italiana – ANTONIO DAMIANO di Latina

1° Premio Poesia Dialetto / Lingua straniera: VALERIA D’AMICO di Foggia

1° Premio Haiku: ALBERTO BARONI di Viadana (MT)

1° Premio Libro edito di poesia: GIANFRANCO ISETTA di Castelnuovo Scrivia (AL)

1° Premio Video-poesia: ROSY GALLACE di Rescaldina (MI)

1° Premio Critica letteraria: CARMELO CONSOLI di Firenze

1° Premio Prefazione di libro di poesia: FABIA BALDI di Piombino (LI)

Premio Speciale del Presidente di Giuria – SARA FRANCUCCI di Cingoli (MC)

“Trofeo Euterpe” – MARIO DE ROSA di Morano Calabro (CS)

Premio alla Carriera – ANNA SANTOLIQUIDO di Bari

Premio alla Memoria – GIAN MARIO MAULO (Montecosaro, MC, 1943 – Macerata, 2014)

Premio alla Memoria – AMERIGO IANNACONE (Venafro, IS, 1950-2017)

VIII EDIZIONE (2019)

1° Premio Poesia Italiana – DAVIDE ROCCO COLACRAI di Terranuova Bracciolini (AR)

1° Premio Poesia Dialetto – ELANA MANEO di Mestre (VE)

1° Premio Poesia in lingua straniera – LUCA CIPOLLA di Cesano Boscone (MI)

1° Premio Libro edito di poesia – MARISA COSSU di Taranto

1° Premio Haiku – NAZARENA RAMPINI di Pogliano Milanese (MI)

1° Premio Videopoesia – NUNZIO BUONO di Rovello Porro (PV)

1° Premio Critica letteraria – GRAZIELLA ENNA di Oristano

Premio Speciale Presidente di Giuria – EVARISTO SEGHETTA ANDREOLI di Montegabbione (TR)

“Trofeo Euterpe” – VELIA BALDUCCI di Ancona

Premio alla Cultura – ROSANNA DI IORIO di Chieti

Premio alla Carriera – MARCÍA THEÓPHILO di Fortaleza (Brasile)

Premio alla Memoria – MARIA ERMEGILDA FUXA (Alia, PA, 1913-2004)

Premio alla Memoria – SALVATORE TOMA (Maglie, LE 1951-1987)

Premio alla Memoria – SILVIO BELLEZZA (Lanzo Torinese, TO, 1941-2000)

IX EDIZIONE (2020)

1° Premio Poesia Italiana – MAURO CORONA di Roma

1° Premio Poesia Dialetto – LORENZO SCARPONI di Igea Marina (RN)

1° Premio Poesia in Lingua straniera – VALERIA D’AMICO di Foggia

1° Premio Poesia religiosa – GIAN PIERO STEFANONI di Roma

1° Premio Prosa poetica – ANNA MARIA FERRARI di Cagliari

1° Premio Libro edito di poesia – LORENZO POGGI di Roma

1° Premio Haiku – ENZA PEZZIMENTI di Gioia Tauro (RC)

1° Premio Videopoesia PAOLO ZANELLI di Finale Ligure (SV)

1° Premio Critica letteraria – FRANCESCA FAVARO di Padova

Premio Speciale del Presidente del Premio – ANNALENA CIMINO di Anacapri (NA)

Premio Speciale del Presidente di Giuria – IRMA KURTI di Bergamo

“Trofeo Euterpe” – AA.VV., Antologia “Tredici. I poeti del Bandino” (2019)

Premio alla Cultura – FRANCESCA LUZZIO di Palermo

Premio alla Carriera – MATTEO BONSANTE di Polignano a Mare (BA)

Premio alla Memoria – BIAGIA MARNITI (Ruvo di Puglia, BA, 1921 – Roma, 2006)

Premio alla Memoria – SIMONE CATTANEO (Saronno, VA, 1974-2009)

X EDIZIONE (2021/2022)

1° Premio Poesia Italiana – ELISABETTA LIBERATORE di Pratola Peligna (AQ)

1° Premio Poesia Dialetto – DANIELA GREGORINI di Ponte Sasso di Fano (PU)

1° Premio Poesia in lingua straniera – IRMA KURTI di Bergamo

1° Premio Poesia religiosa – FRANCO CASADEI di Cesena (FC)

1° Premio Poesia d’amore – LUISA DI FRANCESCO di Taranto

1° Premio Prosa poetica – VERDIANA MAGGIORELLI di Vigolzone (PC)

1° Premio Libro edito di poesia – LORETTA MENEGON di Montebelluna (TV)

1° Premio Haiku – CARLA BARIFFI di Bellano (LC)

1° Premio Videopoesia – VALERIO DI PAOLO di Scafa (PE)

1° Premio Sperimentazioni poetiche e nuovi linguaggi – VALERIO CASTRIGNANO di Monopoli (BA)

1° Premio Critica letteraria – FILOMENA GAGLIARDI di Colli del Tronto (AP)

1° Premio Prefazione di libro di poesia – ANGELA AMBROSINI di Perugia

1° Premio Libro edito di saggistica sulla poesia – EZIO SETTEMBRI di Macerata

Premio Speciale del Presidente del Premio – GIUSEPPE LA ROCCA di Palermo

Premio Speciale del Presidente di Giuria – FRANCA CANAPINI di Arezzo

“Trofeo Euterpe” – ALFONSO OTTOBRE di Roma

Premio alla Cultura – ANNA MANNA di Roma

Premio alla Carriera – GUIDO OLDANI di Milano

Premio alla Memoria – VENIERO SCARSELLI (Firenze, 1931 – Pratovecchio Stia, AR, 2015)

Premio alla Memoria – DOMENICO CARRARA (Atripalda, AV, 1987 – Bienno, BS, 2021)

XI EDIZIONE (2022/2023)

1° Premio Poesia Italiana – TIZIANA MONARI di Prato

1° Premio Poesia Dialetto – ALESSIO BAROFFIO di Rescaldina (MI)

1° Premio Poesia in lingua straniera – GIUSEPPE BERTON di Conegliano (TV)

1° Premio Poesia religiosa – ROSITA MATERA di Cerignola (FG)

1° Premio Poesia d’amore – SILVIO STRANEO di Savona

1° Premio Prosa poetica – RITA GRECO di Mesagne (BR)

1° Premio Libro edito di poesia – GABRIELLA CINTI di Jesi (AN)

1° Premio Haiku – PAOLA ERCOLE di Roma

1° Premio Videopoesia – VALERIA D’AMICO di Foggia

1° Premio Sperimentazioni poetiche e nuovi linguaggi – GRAZIA DOTTORE di Messina

1° Premio Critica letteraria – ANGELA AMBROSINI di Città di Castello (PG)

1° Premio Prefazione di libro di poesia – VELIA AIELLO di Rogliano (CS)

1° Premio Libro edito di saggistica sulla poesia – FLAVIA NOVELLI di Roma

Premio Speciale del Presidente del Premio – MARGHERITA PARRELLI di Roma

Premio Speciale del Presidente di Giuria – SEBASTIANO IMPALÀ di Reggio Calabria

“Trofeo Euterpe” – LUCIANA RAGGI di Roma

Premio alla Carriera – NADIA CAVALERA di Galatone (LE)

Premio alla Memoria – ARNALDO EDERLE (Padova, 1936-2019)

Premio alla Memoria – GIUSEPPE GIOVANNI BATTAGLIA (Aliminusa, PA, 1951-1995)


[1] La Giuria, non avendo contrassegnato opere di particolare qualità all’interno dei partecipanti minorenni, ha deciso di non attribuire il Premio Speciale “Miglior Giovane Poeta”. Parimenti i premi speciali donati da Associazioni esterne (tranne quello conferito dal Movimento Internazionale “Donne e Poesia” e dall’Associazione Siciliana Arte e Scienza), di cui nel bando venivano fornite indicazioni vincolanti per la relativa attribuzione, vengono conferiti a opere di particolare pregio che, per punteggio, non sono giunte alla posizione di podio, prive del vincolo tematico.

“Sincronia tra cuore e mente” del palermitano Antonino Causi. Recensione di Gabriella Maggio

Recensione di GABRIELLA MAGGIO

La poesia è ancora oggi interprete necessaria della vita e dell’attualità perché stimola le coscienze. È come una riparazione, una lotta contro l’evanescenza del tempo, lo sfiatamento della giornata, come dice il poeta Franco Arminio. È il tentativo di cogliere il senso delle cose e delle vicende con parole ritenute giuste e precise per evitare la perdita d’identità. Oggi nel regno del prosaico, nel senso proprio che rimanda al carattere della prosa, la poesia per fortuna è ancora possibile, fa da argine al profluvio di parole che dilaga intorno a noi e ci chiede una concentrazione ed uno sforzo che ci riporti a noi stessi, come dimostra Antonino Causi con la pubblicazione delle poesie Sincronia tra cuore e mente (Il Convivio Editore).

Quaranta poesie equamente distribuite tra le sezioni Cuore e Mente, distinzione che, come dice Lorenzo Spurio nella brillante prefazione “non nasce da una reale idea di cesura, da una volontà di istituire due zone apparentemente distanti e slegate perché è evidente quanto la componente razionale-intellettiva e quella pulsionale-emotiva vengano a unirsi determinando quel climax di sensazioni e di pienezza emotiva…spesso difficile da verbalizzare”.

L’Io lirico di Antonino Causi non si risolve in immagini, ma si dà in frammenti, in frantumi di un intero a cui il poeta, figlio del nostro tempo parcellizzato, anela, sensibile all’amore, al male di vivere, alla violenza.

Ricordi, assenze, attese, ricerca di un’armonia in sé e nel mondo connotano i testi poetici: “Aspetto un giorno / che novella letizia / possa sciogliere questo doloroso / nodo dell’anima (in “Assenza”); “E il mio infinito / sarà una nuova alba / che aspetta ancora / la sua ritrovata melodia (in “Carillon”). Eppure non manca la speranza di una vita più piena: “Gusteremo i nostri giorni / e canteremo inni alla vita / quando le albe e i tramonti / stringeranno nostri cuori (in “Tornerà l’estate”).

Risentita è sempre l’attenzione del poeta a quanto oggi accade nella società, alla violenza come leggiamo in “Verità per Giulio Regeni” e in “A Patrick Zaki, prigioniero di coscienza”, alle tematiche ecologiche in “La montagna deturpata” e in “Se questo è vivere” e alla crisi dei valori nel ricordo di Attilio Manca e Domenico Asaro.

Come Antonino Causi dice nel secondo esergo del volume: “Il poeta è l’artigiano della parola, / costruisce emozioni e sentimenti / da donare agli altri”, la poesia è certamente un dono, ma soprattutto è un fatto sociale, che ha bisogno di lettori e li avvicina fra loro.

GABRIELLA MAGGIO

L’autrice della recensione ha autorizzato la sua pubblicazione su questo spazio senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in seguito.

La riproduzione del presente testo, in forma integrale o di stralci e su qualsiasi tipo di supporto, non è consentito in assenza dell’autorizzazione dell’Autrice.

XI Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”: il bando di partecipazione (scadenza 31/12/2022)

Art. 1 – Organizzazione

Viene bandita l’undicesima edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, ideato, fondato e presieduto dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio e organizzato da Euterpe APS di Jesi.

Art. 2 – Patrocini Morali

Il Premio è patrocinato dalla Regione Marche, dall’Assemblea Legislativa della Regione Marche, dalla Provincia di Ancona, dai Comuni di Jesi, Ancona e Senigallia e dall’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”.

Art. 3 – Partnerships

Il Premio gode del patrocinio morale e della partnership del Centro Studi “Sara Valesio” di Bologna, del Centro Culturale “Vittoriano Esposito” di Avezzano (AQ), del Movimento Internazionale “Donne e Poesia” di Bari, dell’Associazione “Le Ragunanze” di Roma, dell’Associazione Siciliana Arte e Scienza (ASAS) di Messina, dell’Associazione “L’oceano nell’anima” di Bari, dell’Associazione “Africa Solidarietà Onlus” di Arcore (MB), dell’Associazione “Il Faro” di Cologna Spiaggia (TE), della Consulta Giovanile di Bonorva (SS), del Club per l’Unesco di Cerignola (FG), di Wiki-Poesia e del quotidiano online «Il Graffio».

Art. 4 – Requisiti fondamentali

Si può partecipare sia con opere edite che inedite. Qualora l’opera sia edita è necessario indicare nella scheda di partecipazione il riferimento bibliografico completo dove è precedentemente apparsa (titolo opera, casa editrice, luogo e anno di pubblicazione). L’organizzazione è sollevata da qualsiasi problematica, disguido e controversia possa nascere nel caso in cui l’autore presenti la sua opera come inedita quando, in realtà, essa, alla data d’invio della partecipazione al premio, è edita.

Art. 5 – Minorenni

I minorenni partecipano a titolo gratuito. Per la loro iscrizione è necessario che la scheda dati venga firmata in calce da un familiare (indicando tra parentesi il grado di parentela) o da un curatore o chi ne fa le veci.

Art. 6 – Sezioni a concorso

Il Premio è articolato in tredici sezioni identificate dalle lettere dell’alfabeto. Il partecipante può prendere parte a una o più sezioni.

SEZIONE A – POESIA IN ITALIANO

Si partecipa con un massimo di tre poesie in lingua italiana a tema libero in forma anonima che non devono superare i 40 versi ciascuna (senza conteggiare il titolo, l’eventuale sottotitolo, dedica, spazi bianchi).

SEZIONE B – POESIA IN DIALETTO

Si partecipa con un massimo di tre poesie in dialetto a tema libero in forma anonima che non devono superare i 40 versi ciascuna (senza conteggiare il titolo, l’eventuale sottotitolo, dedica, spazi bianchi). Le opere dovranno avere ben indicato il riferimento al tipo di dialetto o di zona nel quale è parlato e si dovrà allegare obbligatoriamente la traduzione dell’opera in lingua italiana. Qualora la traduzione non sia stata eseguita dall’autore è necessario indicare il nome del traduttore.

SEZIONE C – POESIA IN LINGUA STRANIERA

Si partecipa con un massimo di tre poesie in lingua straniera a tema libero in forma anonima che non devono superare i 40 versi ciascuna (senza conteggiare il titolo, l’eventuale sottotitolo, dedica, spazi bianchi). Si considerano lingue straniere tutti quegli idiomi vivi caratteristici degli stati nazionali e federali nonché i patois e le lingue minoritarie che contraddistinguono un popolo. Non si accetteranno opere in lingue artificiali o in codici che non hanno un uso reale o non peculiari di una realtà geopolitica concreta riconosciuta dalla comunità internazionale. Le opere dovranno avere ben indicato il riferimento al tipo di lingua o alla zona nella quale è parlata e si dovrà allegare obbligatoriamente la traduzione dell’opera in lingua italiana. Qualora la traduzione non sia stata eseguita dall’autore è necessario indicare il nome del traduttore.

SEZIONE D – POESIA RELIGIOSA

Si partecipa con un massimo di tre poesie a tema religioso in forma anonima che non devono superare i 40 versi ciascuna (senza conteggiare il titolo, l’eventuale sottotitolo, dedica, spazi bianchi).

SEZIONE E – POESIA D’AMORE

Si partecipa con un massimo di tre poesie a tema amoroso – liberamente inteso – in forma anonima che non devono superare i 40 versi ciascuna (senza conteggiare il titolo, l’eventuale sottotitolo, dedica, spazi bianchi).

SEZIONE F – PROSA POETICA

Si partecipa con un testo in prosa (no versi) che non superi 1 cartella editoriale pari a 1.800 battute complessivi (spazi compresi) in cui l’elemento narrativo rappresenti un aspetto marginale e secondario a beneficio degli elementi più marcatamente riflessivi e descrittivi che possano far risaltare gli aspetti emozionali e sensoriali dando sfogo alla propria interiorità prediligendo composizioni costruite su un piano lirico di chiaro impatto. Non saranno conformi a tale sezione racconti canonicamente intesi fondati prevalentemente sulla costruzione del personaggio (fiction) o la narrazione di episodi.

SEZIONE G – LIBRO EDITO DI POESIA

Si partecipa con un solo libro di poesia pubblicato con una casa editrice o auto-prodotto dotato di codice identificativo ISBN. La partecipazione può essere inoltrata dall’Autore, dal curatore del volume e dall’editore. In caso di vittoria il premiato verrà comunque considerato l’Autore del volume. Si accettano anche libri di poesie in dialetto o in lingua straniera (con traduzione a fronte), di haiku e libri di poesia corredati da immagini (foto e quadri) e antologie (in questo caso si leggano le specifiche sotto). Il partecipante deve inviare tre copie cartacee del libro e il file originale in formato pdf.

Specifiche per la partecipazione con antologie e opere di AA.VV.

Si partecipa con un’antologia poetica (di qualsiasi tipo e composizione, tranne le antologie dei premi letterari) pubblicata con una casa editrice o auto-prodotta dotata di codice identificativo ISBN. La partecipazione può essere inoltrata dall’Autore principale, dal curatore, dall’editore o da uno degli autori inseriti. Il partecipante deve inviare tre copie cartacee del libro e il file digitale in formato pdf.

SEZIONE H – HAIKU

Si partecipa con un massimo di tre haiku (5-7-5 sillabe) in lingua italiana in forma anonima.

SEZIONE I – VIDEOPOESIA

Si partecipa con una videopoesia che dovrà essere inviata unicamente con una delle due possibilità:

1) caricandola su YouTube e fornendo nella mail di partecipazione il link del video. In questo caso l’utente non deve assolutamente apportare modifiche al video né cambi di URL per tutta la durata di svolgimento del premio, pena la squalifica;

2) allegando il video (soli formati .avi, .mp4, .wmv) mediante il sito di trasferimento gratuito WeTransfer.

Non dovranno essere mandati video nei quali siano impiegate canzoni, basi e melodie d’accompagnamento che siano brani tutelati/iscritti alla SIAE. Nella scheda di partecipazione l’Autore deve dichiarare di avere utilizzato per la produzione del video materiali (foto, video, musiche) propri o di dominio pubblico o, laddove siano opere di terzi, di aver ottenuto le necessarie liberatorie per l’utilizzo, sollevando Euterpe APS da qualsivoglia responsabilità.

SEZIONE L – SPERIMENTAZIONI POETICHE E NUOVI LINGUAGGI

In questa sezione rientrano quei testi che si riconoscono rispondenti alla fertile attività di sperimentazione contemporanea che si allineano ai parametri caratteristici di ciascun genere movimento, tendenza, avanguardia (riconducibile a Manifesti, note programmatiche, presentazioni del genere, etc.) con particolare attenzione a quelle di seguito indicate:

  • CORTO POESIA: Sottogenere poetico ideato dai poeti palermitani Antonio Barracato e Dorothea Matranga nel 2019 conformato da un apposito movimento che ne individua caratteristiche formali, contenuti e finalità comunicative[1].

I canoni distintivi della corto poesia sono:

  1. Presenza di un titolo;
  2. Struttura in tre versi;
  3. Contenuto socialmente utile, atto a produrre un cambiamento nel cuore dell’uomo, veicolato a una denuncia del malessere di quest’epoca;
  4. Il terzo verso non deve superare le dieci sillabe.

Si partecipa con un massimo di tre testi; è requisito necessario il rispetto delle caratteristiche peculiari del genere al quale appartengono, pena la squalifica.

  • DINANIMISMO: Il movimento poetico-artistico del dinanimismo è stato creato – come il relativo neologismo – nel 2009 dal poeta campano Zairo Ferrante volendo intendere in tale originale crasi una fusione di dinamismo e anima[2].

I canoni distintivi (prevalentemente contenutistici) del dinanimismo sono:

1.      Volontà di contrapposizione alla dilagante banalità e frivolezza;

2.      Riscoperta dell’autenticità e dell’essenza dell’uomo: poesia istintiva e innata;

3.     Ricezione degli aspetti dinamici relativi al mutamento, divenire e rinascita (la poesia è una forma di dinamismo anche dell’anima);

4.     Propensione all’interrogazione e all’approfondimento su questioni d’ordine pratico e d’interesse collettivo (poesia anche come impegno “sociale”);

5.   Linguaggio congruo col sentire e al passo coi tempi; versi puliti, in grado di fondere interiorità e modernità, anche mediante l’utilizzo di parole e immagini in linea con lo sviluppo socio-tecnologico. Progresso inteso non come attività deumanizzante ma come spinta propulsiva all’evoluzione etico-morale dell’intera collettività.

Si partecipa con un massimo di tre testi di lunghezza non superiore a 40 vv. ciascuno; è requisito necessario il rispetto delle caratteristiche peculiari del genere al quale appartengono, pena la squalifica.

  • DITTICO POETICO A DUE VOCI: Sottogenere del comune dittico poetico, ideato dal poeta e aforista palermitano Emanuele Marcuccio nel 2010 e da lui definito come “una composizione di due poesie di due diversi autori, scritte indipendentemente, anche in tempi diversi, e accomunate dal medesimo tema in una sorta di corrispondenza empatica”[3].

I canoni distintivi (prevalentemente contenutistici) del dittico poetico a due voci sono:

  1. Presenza di un titolo per ciascuna delle due poesie;
  2. Rispondenza di un tema comune alle due poesie;
  3. Ciascuno dei due autori della rispettiva poesia formanti il dittico deve attenersi al proprio modo di fare poesia, senza in alcun modo cercare di imitarsi;
  4. La seconda poesia del dittico deve essere in qualche modo un’ideale risposta alla prima attraverso una sorta di continuum per analogie, corrispondenze sonore o emozionali, di significanza, di empatia, di poetica affinità elettiva.

Si partecipa con un testo con un massimo di 40 versi per ciascuna delle due poesie formanti il dittico. Il partecipante che invia la propria opera deve essere autore di una delle due poesie del dittico e deve aver messo a conoscenza (e ottenuto l’autorizzazione) all’invio dell’altra opera che costituisce il dittico da parte dell’altro autore. Per tale sottosezione è requisito necessario l’invio della scheda dei dati personali da parte di entrambi gli autori delle poesie che costituiscono il dittico. È requisito necessario che rispettino le caratteristiche peculiari del genere al quale appartengono, pena la squalifica.

SEZIONE M – CRITICA LETTERARIA

Si partecipa con una recensione, un testo critico, un’analisi dell’opera, un approfondimento, un articolo, un saggio letterario su un’opera poetica classica o contemporanea della letteratura italiana o straniera (comprensiva su autori esordienti) in forma anonima. L’opera potrà focalizzarsi sull’analisi di una singola poesia o di più testi, di una silloge, di un libro o più, o dell’intera produzione poetica di un dato autore. Tale testo non dovrà superare le quattro cartelle editoriali pari a 7.200 battute complessive (spazi compresi), senza conteggiare il titolo, le eventuali note a piè di pagina e la bibliografia (consigliata).

SEZIONE N – PREFAZIONE DI LIBRO DI POESIA

Si partecipa con una prefazione o una postfazione a un libro edito di poesia. La prefazione può essere inviata sia dall’autore che dall’Autore del libro all’interno del quale è inserita; in caso di vittoria sarà considerato vincitore unicamente l’autore della prefazione e non del libro. Tale testo non dovrà superare le quattro cartelle editoriali pari a 7.200 battute complessive (spazi compresi), senza conteggiare il titolo e le eventuali note a piè di pagina.

SEZIONE O – LIBRO EDITO DI SAGGISTICA SULLA POESIA

Si partecipa con un solo libro di saggistica o critica letteraria (saggio, volume critico, approfondimento, monografia, tesi di laurea pubblicata) su qualsiasi aspetto relativo alla poesia, sia locale, nazionale che internazionale, pubblicato con una casa editrice o auto-prodotto dotato di codice identificativo ISBN. La partecipazione può essere inoltrata dall’autore, dal curatore del volume e dall’editore. In caso di vittoria il premiato verrà comunque considerato l’autore del volume. Il partecipante deve inviare tre copie cartacee del libro e il file originale in formato pdf.

Art. 7 – Norme di esclusione

  1. In merito agli autori:

È fatto divieto di partecipare, pena l’esclusione, ai:

  • Soci Fondatori, Soci Onorari e ai Consiglieri (in carica o passati) di Euterpe APS;
  • Presidenti di Giuria attivi o passati del presente premio;
  • Presidenti degli enti / associazioni partner;
  • Vincitori di Premi Speciali “Alla Carriera” e “Alla Cultura” in precedenti edizioni del premio.
  • In merito alle opere:
  • L’opera non deve aver ottenuto un 1° premio assoluto in un precedente concorso al momento dell’invio della propria partecipazione, pena l’esclusione[4];
  • I vincitori del 1° premio assoluto dell’edizione precedente di codesto Premio (X edizione) non potranno concorrere nella medesima sezione di riferimento, pena l’esclusione;

Saranno escluse dalla Segreteria le partecipazioni che non saranno considerate conformi al bando ovvero le opere che

  • Riportino nome, cognome, soprannome dell’autore o altri segni di riconoscimento o di possibile attribuzione dell’opera (con eccezione delle sezioni G, I, N, O);
  • Presentino elementi razzisti, xenofobi, denigratori, pornografici, blasfemi, di offesa alla morale e al senso civico, d’incitamento all’odio, alla violenza e alla discriminazione di ciascun tipo o che fungano da proclami ideologici, partitici e politici;
  • Siano giunte prive della scheda dei dati personali e/o del contributo di partecipazione e/o dei testi con i quali s’intende partecipare, e/o con la scheda di partecipazione illeggibile e/o non completata in ogni campo, e/o con modalità non conformi a quanto richiesto dal bando, e/o oltre i termini di scadenza.

Articolo 8 – Contributo

Per prendere parte al Premio è richiesto un contributo di € 10,00 (DIECI//00) a sezione a copertura delle spese organizzative. È possibile partecipare a più sezioni corrispondendo il relativo contributo. I soci di Euterpe APS regolarmente iscritti all’anno di riferimento (2022) hanno diritto a uno sconto del contributo pari al 50% per sezione.

  • Bollettino postale:

CC n° 1032645697

Intestazione: Associazione Culturale Euterpe – Jesi

Causale: XI Premio di Poesia “L’arte in versi” – nome e cognome partecipante

  • Bonifico bancario:

IBAN: IT31H0760102600001032645697

BIC / SWIFT: BPPIITRRXXX (per pagamenti dall’Estero)

Intestazione: Associazione Culturale Euterpe – Jesi

Causale: XI Premio di Poesia “L’arte in versi” – nome e cognome partecipante

  • Paypal:

ass.culturale.euterpe@gmail.com

Intestazione: Associazione Culturale Euterpe – Jesi

Causale: XI Premio di Poesia “L’arte in versi” – nome e cognome partecipante

  • Contanti:

Nel caso si invii il materiale per posta tradizionale, la quota di partecipazione potrà essere inserita in contanti, ben occultata all’interno del plico.

Art. 9 – Scadenza e invio

La scadenza di invio dei materiali (opere, scheda di iscrizione compilata e ricevuta del contributo versato) è fissata al 31 dicembre 2022. I materiali dovranno pervenire in forma digitale (per le opere singole esclusivamente in formato doc / docx; per i libri editi in formato pdf) alla mail premiodipoesialarteinversi@gmail.com indicando come oggetto “XI Premio di Poesia “L’arte in versi”. In alternativa, l’invio può avvenire in formato cartaceo; in questo caso fa fede la data di spedizione. Il plico dovrà essere inoltrato a:

XI Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”

c/o Associazione Culturale Euterpe

Casella Postale 375

Ufficio Postale Jesi Centro

60035 – Jesi (AN)

NOTA BENE:

Qualora le spedizioni NON vengano effettuate con Poste Italiane ma con Corrieri o altri sistemi postali, dal momento che questi non consegnano presso l’Ufficio, si chiede di scrivere alla mail del Premio per manifestare questa volontà e verrà fornito un indirizzo alternativo dove effettuare la spedizione.

Art. 10 – Elaborati

Le opere a concorso non verranno riconsegnate. Per quanto concerne le sezioni G (Libro edito di poesia) e O (Libro edito di saggistica) le copie dei volumi partecipanti verranno donate ad alcune biblioteche del territorio nazionale. Una copia rimarrà nell’Archivio di Euterpe APS.

Art. 11 – Commissioni di Giuria

Le Commissioni di Giuria, differenziate per le varie sezioni, sono costituite da esponenti del mondo letterario e sono nominate all’uopo dal Consiglio Direttivo di Euterpe APS. Esse sono presiedute da Michela Zanarella e vedono la presenza di Stefano Baldinu, Fabia Binci, Lucia Cupertino, Valtero Curzi, Mario De Rosa, Graziella Enna, Zairo Ferrante, Rosa Elisa Giangoia, Fabio Grimaldi, Giuseppe Guidolin, Francesca Innocenzi, Antonio Maddamma, Simone Magli, Emanuele Marcuccio, Francesco Martillotto, Vincenzo Monfregola, Morena Oro, Rita Stanzione e Laura Vargiu.

Art. 12 – Premi

Per ciascuna sezione saranno assegnati i seguenti premi da podio:

1° Premio: targa, diploma, motivazione e tessera socio ordinario Euterpe APS anno 2023;

2° Premio: targa, diploma e motivazione;

3° Premio: targa, diploma e motivazione.

Ai primi vincitori assoluti delle sezioni A, B, C, D, E verrà offerto un contratto di pubblicazione gratuito per un volume di poesie da parte della casa editrice Ivvi Editore – Nuovi autori del Gruppo Solone s.r.l. i cui dettagli saranno contenuti nel contratto che verrà consegnato assieme al premio.

La Giuria attribuirà inoltre una serie di Premi speciali come di seguito indicato:

Il Premio Speciale del Presidente del Premio;

Il Premio Speciale del Presidente di Giuria;

Il Premio Speciale della Critica;

Il Premio Speciale “Trofeo Euterpe”;

Il Premio Speciale “Picus Poeticum” che verrà assegnato alla migliore poesia di autore marchigiano;

Il Premio Speciale ASAS (donato dall’Associazione Siciliana Arte e Scienza di Messina) che verrà assegnato alla migliore poesia in dialetto siciliano;

Il Premio Speciale “Peppe Sozu” (donato dalla Consulta Giovanile di Bonorva – SS) che verrà assegnato alla migliore poesia in una minoranza linguistica;

Il Premio Speciale “L’oceano nell’anima” (donato dall’Associazione L’Oceano nell’anima di Bari) che verrà assegnato alla migliore poesia “sui sentieri emozionali”;

Il Premio Speciale “Donne e Poesia” (donato dal Movimento Internazionale “Donne e Poesia” di Bari) che verrà assegnato alla migliore poesia a tema la donna;

Il Premio Speciale “Le Ragunanze” (donato dall’Associazione Le Ragunanze di Roma) che verrà assegnato alla migliore poesia a tema la natura;

Il Premio Speciale “Il Faro” (donato dall’Associazione Il Faro di Cologna Spiaggia – TE) che verrà assegnato alla migliore poesia a tema il mare;

Il Premio Speciale “Africa Solidarietà” (donato dall’Associazione Africa Solidarietà Onlus di Arcore – MB) che verrà assegnato alla migliore poesia a tema la solidarietà;

Il Premio Speciale “Cerignola città d’arte” (donato dal Club per l’Unesco di Cerignola – FG) che verrà assegnato alla migliore poesia a tema la bellezza dei nostri luoghi;

Il Premio Speciale “Miglior Giovane Poeta” che verrà assegnato alla migliore poesia di un partecipante minorenne;

Il Premio Speciale “Vittoriano Esposito” (donato dal Centro Culturale “Vittoriano Esposito” di Avezzano – AQ) che verrà assegnato alla migliore opera di critica letteraria.

Nel caso in cui non sarà pervenuta una quantità di testi numericamente congrua o qualitativamente significativa per una sezione, l’organizzazione, a sua unica discrezione, si riserva di non attribuire determinati premi.

Tutte le opere premiate verranno pubblicate nell’antologia del Premio, disponibile gratuitamente il giorno della premiazione.

Art. 13 – Premi speciali a personalità del mondo letterario

Fuori concorso verranno assegnati i Premi Speciali “Alla Memoria”, “Alla Cultura” e “Alla Carriera” a insigni poeti del nostro Paese. Non si accetteranno candidature in tal senso dal momento che tali decisioni verranno assunte con deliberazione del Consiglio Direttivo di Euterpe APS.

Art. 14 – Pubblicità e trasparenza

Per gli obblighi di pubblicità e trasparenza il verbale di Giuria verrà dato a conoscere nei primi mesi del 2023. A tutti i partecipanti verrà inviato a mezzo e-mail e verrà pubblicato sul sito ufficiale di Euterpe APS (www.associazioneeuterpe.com) e sulla relativa pagina Facebook, sui siti www.literary.it e www.concorsiletterari.it

Non si darà seguito a richieste in merito a posizionamenti e punteggi ottenuti, analisi estetico-valutative né a commenti critici sulle proprie opere presentate.

Art. 15 – Premiazione

La cerimonia di premiazione si terrà in provincia di Ancona entro giugno 2023. I vincitori sono tenuti a presenziare alla cerimonia per ritirare il premio. Qualora non possano intervenire hanno facoltà di inviare un delegato. In questo caso, la delega va annunciata a mezzo mail, all’attenzione del Presidente del Premio entro una settimana prima dalla cerimonia di premiazione all’indirizzo presidente.euterpe@gmail.com. Non sarà possibile delegare membri della Giuria e familiari diretti degli stessi. Un delegato non potrà avere più di due deleghe da altrettanti autori vincitori assenti. Non verranno considerate le deleghe annunciate in via informale a mezzo messaggistica privata di Social Networks né per via telefonica[5]. I premi non ritirati personalmente né per delega potranno essere spediti a domicilio (sul solo territorio nazionale) mediante Corriere TNT, previo pagamento delle relative spese di spedizione a carico dell’interessato. In nessuna maniera si spedirà in contrassegno.

Art. 16 – Diritto d’autore sul bando

La stesura del presente bando, nella forma e nei contenuti che lo compongono e che lo caratterizzano, è prodotto creativo dei soli organizzatori del concorso, deliberato nella forma presente dal Consiglio Direttivo di Euterpe APS. Sul testo, in quanto prodotto creativo di Euterpe APS, il diritto d’autore va difeso e tutelato. Eventuali forme documentate e palesi di plagio, in forma parziale o integrale dello stesso, su qualsiasi tipo di supporto, saranno oggetto di valutazione nelle sedi opportune.

Art. 17 – Privacy

Ai sensi del D.Lgs 196/2003 e del Regolamento Generale sulla protezione dei dati personali n°2016/679 (GDPR) il partecipante acconsente al trattamento, diffusione e utilizzazione dei dati personali da parte di Euterpe APS che li utilizzerà per i fini inerenti al concorso in oggetto e per tutte le iniziative culturali e letterarie organizzate dalla stessa.

Art. 18 – Ultime

Il presente bando di concorso consta di nr. 18 (DICIOTTO) articoli compreso il presente contenuti su nr. 11 (UNDICI) pagine compresa la presente.

La partecipazione al concorso implica l’accettazione tacita e incondizionata di tutti gli articoli che lo compongono.

Dott. Lorenzo SpurioPresidente del Premio/ Presidente Euterpe APS

Dott.ssa Michela ZanarellaPresidente di Giuria

Dott. Stefano ViganroliSegretario Euterpe APS

INFO:

Segreteria del Premio: premiodipoesialarteinversi@gmail.com

Sito: www.associazioneeuterpe.com – Mail: ass.culturale.euterpe@gmail.com

Tel. (+39) 327 5914963 (Anche Sms, WhatsApp e Telegram) Pagina Facebook del Premio


SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

XI PREMIO NAZIONALE DI POESIA “L’ARTE IN VERSI” – Ediz. 2022/2023

La scheda si compone di nr. 2 pagine. È fondamentale che sia compilata in ogni spazio, pena l’esclusione.

Nome/Cognome _________________________________________________________________

Nato/a a ____________________________________________ il__________________________

Residente in via _________________________________________________________________

Città _____________________________ Cap ___________________Provincia______________

Tel. ______________________________________ E-mail _______________________________

Partecipo alla/e sezione/i:

□ A – Poesia in italiano 

□ B – Poesia in dialetto specificare dialetto: _________________________________________________)

□ C – Poesia in Lingua Straniera specificare lingua: _________________________________________)

□ D – Poesia religiosa

□ E – Poesia D’amore

□ F – Prosa poetica

□ G – Libro edito di poesia

□ H – Haiku

□ I – Videopoesia

□ L – Sperimentazioni poetiche e nuovi linguaggi

                        (    )  Corto Poesia [Teorizzazione A. Barracato / D. Matranga]

                        (    )  Dinanimismo [Teorizzazione Z. Ferrante]

                        (    )  Dittico poetico [Teorizzazione E. Marcuccio]

□ M – Critica Letteraria

□ N – Prefazione di Libro di Poesia

□ O – Libro edito di saggistica sulla Poesia

AVVERTENZE IMPORTANTI – Si deve indicare:

Per le sezioni A, B, C, D, E, F, H, L, M indicare il titolo delle opere, specificando vicino se sono EDITE o INEDITE e, nel caso di EDITE, dove sono precedentemente comparse.

Per le sezioni G, O specificare il titolo del libro, casa editrice e anno.

Per la sezione H essendo gli haiku privi di titolo, non dovrà essere indicato niente.

Per la sezione I specificare il titolo della videopoesia e di eventuali nomi di regista, musiche e voce recitante. Musiche, canzoni, brani usati non devono essere iscritti/tutelati dalla SIAE.

Per la sezione L barrare la relativa sottosezione o indicare, nello spazio bianco, a quale nuova tendenza, stile, avanguardia, genere ci si riferisce.

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Data_____________________________________ Firma ___________________________________

L’autore è iscritto/ tutelato dalla SIAE?                                Sì                  No I testi presentati al concorso sono depositati alla SIAE?      Sì                  No Se Sì indicare quali testi ______________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________  

 

DICHIARAZIONE PER I PARTECIPANTI DI TUTTE LE SEZIONI

□  Dichiaro che le opere non presentano in nessuna forma elementi che possano rimandare a una lettura, interpretazione, collegamento e/o richiamo a impostazioni ideologiche di tipo razziste, xenofobe, denigratorie, pornografiche, blasfeme, di offesa alla morale e al senso civico, d’incitamento all’odio o alla differenza e all’emarginazione, nonché di tipo politico, partitico o di ogni altra impostazione e fazione che possa richiamare un clima di violenza, lotta, incomprensione, intolleranza e insubordinazione.

□ Dichiaro che i testi presentati sono frutto del mio unico ingegno e che sono l’unico responsabile sugli stessi sollevando EUTERPE APS da qualsivoglia problematica o disputa possa sorgere.

□ Autorizzo EUTERPE APS a pubblicare in cartaceo i miei testi all’interno dell’opera antologica del Premio, qualora risultassi premiato, senza nulla avere a pretendere né ora né in futuro.

□ Autorizzo Euterpe APS di Jesi (AN) al trattamento dei miei dati personali ai sensi della disciplina generale di tutela della privacy (D.Lgs n. 196/2003 e Regolamento Europeo 2016/679 – GDPR) allo scopo del concorso in oggetto e per future iniziative culturali.

Data_____________________________________ Firma ___________________________________

DICHIARAZIONE DA COMPILARE

SOLO PER I PARTECIPANTI ALLA SEZIONE I – VIDEOPOESIA

□   Dichiaro, sotto la mia unica responsabilità, di non aver fatto uso di brani, musiche, canzoni, melodie iscritte/tutelate dalla SIAE nella mia video-poesia.

□   Dichiaro, sotto la mia unica responsabilità, di aver fatto uso, nell’elaborazione della video-poesia di immagini/video/suoni di mia proprietà o di dominio pubblico o, laddove abbia usufruito di materiali di terzi, di aver provveduto a richiedere relativa liberatoria degli autori per l’autorizzazione a usarli nell’elaborazione del video, sollevando l’Organizzazione da qualsiasi disputa possa nascere in merito all’attribuzione di paternità dei componenti della video-poesia.

Data_______________________________ Firma ___________________________________


[1] Per maggiori informazioni e approfondimenti consultare i materiali di seguito linkati:

Movimento Culturale Corto-Poesia-Italiana “Ipseità Dell’Io”Corto-poesia-italiana: ipseità dell’io

[2] Per maggiori informazioni e approfondimenti consultare i materiali di seguito linkati:

Manifesti del dinanimismoPrima ufficializzazione critica del dinanimismo

[3] Per maggiori informazioni e approfondimenti consultare i materiali di seguito linkati:

Progetto DipthychaRisonanze empatiche, l’esperienza del dittico poetico di E. Marcuccio

[4] Se la singola opera fa parte di una silloge, mini raccolta o raccolta che è risultata premiata con un premio da podio potrà essere inviata ma non dovrà avere il medesimo titolo della silloge, mini raccolta o raccolta premiata, pena l’esclusione.

[5] I vincitori dei Premi Speciali fuori concorso (“Alla Cultura”, “Alla Carriera” e gli eredi dei premi “Alla Memoria”), accettando il conferimento, si impegnano ad essere presenti fisicamente il giorno della premiazione. In caso di immotivata assenza, intempestiva comunicazione di assenza e d’impossibilità di invio di un delegato (che in questo caso non potrà essere scelto tra i premiati presenti alla cerimonia ma dovrà essere un familiare o amico stretto munito di opportuna delega), l’organizzazione potrà decidere, dietro deliberazione del Consiglio Direttivo, di far decadere il premio.

Prefazione di “In aeternum poetic@”, la nuova opera del poeta rumeno Dumitru Găleșanu

Pubblichiamo a continuazione, con il permesso dell’autore Dumitru Găleșanu, la prefazione al suo ultimo libro, “In aeternum poetic@”, che raccoglie una serie di saggi critici, proprie creazioni e quelle di altri autori, dalla Romania o da altre parti del mondo. La prefazione è stata tradotta in italiano da Floarea Sima.

Nel continuum della creazione lirica contemporanea, l’intimo riverbero interiore della personalità multivalente dell’uomo come uomo, non c’è spazio per le banalità. Come in ogni respiro della vita, la perpetua ricerca di senso esistenziale comporta spesso salti quantici al limite della comprensione umana, attraversando i vecchi stati d’animo (che tendono a conservare la loro tradizione con una semplicità assolutamente disarmante) verso un paradigma sempre diverso, più capace di evocare le connessioni infallibili della realtà sulla soglia della trasparenza.

Ogni nuova partitura della parola scritta irrompe dal profondo del globo oculare della mente di ogni artista-poeta attraverso interstizi quasi impercettibili, non sempre facili da intravedere, come minuscoli ponti tra il reale-reale e il reale-possibile, da rivelare infine attraverso un linguaggio poetico intriso di immagini, nella chiave di particolari orizzonti stilistici e sfumature, sentimenti profondi, stati di fatto stillati sul volto misterioso del mondo e riflessioni colte in esperienze personali sedimentate nel corso del tempo.

Avvolto su una spirale invisibile di quiete e luce, come una sfinge orientata verso l’alba della materia, per il modo in cui è riuscito a risuonare con l’esistenza il Poetico si è dimostrato capace di resistere di fronte all’eterno, in competizione con la magica natura dell’uomo affinché germogli nell’interazione tra tempo e storia / identità e alterità.

La dimensione umana del poetico e la dimensione poetica dell’uomo interferiscono nell’universo infinito delle parole, ma il lessico di una lingua non si limita alla poesia, ma implica guardare al di là del confine fra scienza e filosofia, poiché contiene livelli profondi della realtà, attentamente guidati dai pilastri della saggezza umana.

Ci sono innumerevoli temi affrontati nella letteratura di genere, così come infinite luci e apparenze di forma sono associate a qualsiasi impresa poetica di successo.

Come un implacabile esploratore del reale, in un impulso creativo complesso che tende a riempirsi della pienezza del sensibile: l’arte poetica autentica porta nei suoi drappeggi la genesi stessa della parola, e l’effetto lirico soggettivo suggerito dall’autore ai fini emotivo-affettivi e concettuali-simbolici impreziosisce la scena alla fine, affascinando i nostri cuori con imprevedibili lampi di luce.

Accedendo alle energie della mente umana, chiunque potrà diventare un genio nell’arte, nella letteratura o nella scienza, la prima e la più importante condizione essendo quella di essere dotato di uno spirito libero e di essere capace di sperimentare in modo ispirato e costantemente immutabile l’intero dominio della conoscenza valida messa a disposizione in un dato momento dalla società e, infine, di rimanere profondamente attaccato ai valori più sensibili nella sfera di interesse delle sue preoccupazioni.

Chiaramente il talento con cui lo scrittore, il pittore o il poeta sarà dotato (ovviamente per natura), può avere un impatto decisivo che lo aiuti a plasmare il proprio destino, secondo il ritmo della sua vita autoimposta e il percorso artistico che ha scelto di seguire, ma questo da solo, senza un lavoro tenace e (il più delle volte) sacrificale, non costituisce una garanzia che certifichi assolutamente la sua potenziale consacrazione nella gerarchia spirituale universale. Qui, solo la posterità decide, nella sua magnificenza fattuale.

Un capolavoro non significa altro che il più infimo punto di contatto spirituale tra le generazioni che si succedono da un secolo all’altro, nel fluido della storia mettendoci la propria impronta, in uno sforzo di profondo coinvolgimento.

In concreto, la presente raccolta In aeternum poetic@” ha lo scopo di cogliere dal firmamento infinito dell’attimo universale l’eco appassionato della fatica del pensiero, il pensiero di tutti quei meravigliosi letterati, la maggior parte dei quali condividono la mia meraviglia filosofica, rinomati studiosi hanno approvato di ritenere che l’effimero brivido dietro lo specchio dell’opera non poteva passare del tutto inosservato attraverso l’arco del mezzogiorno di un mondo troppo impaziente di dissiparsi nel vapore del passato e nell’incertezza del futuro.

Vi sono, qui, pagine fitte che rappresentano studi, note critiche e riferimenti, recensioni, note di lettura e cronache, prefazioni, postfazioni, ecc. sulle opere pubblicate tra il 2010-2021, raccolte e riprodotte secondo il formato originale, in ordine di apparizione, così come sono state trovate nei documenti di fonte primaria (cartacei o elettronici), principalmente riviste e giornali (in lingua romena o straniera), almanacchi letterari, blog specializzati in arte e cultura e, ultimo ma non meno importante, il corpus stesso dei XIII libri curati dall’autore. A queste si aggiungono le proprie annotazioni e asserzioni critiche scritte sul contenuto tematico di alcune opere, qualcuno esposto in occasione di presentazioni pubbliche, altri fungono da introduzione o come parola finale dell’autore.

Nel complesso, la traduzione dei testi ha giocato un ruolo importante nel plasmare il libro e l’intera mia creazione.

Al di là di ogni sentimento di soddisfazione – porto una profonda gratitudine agli esegeti presentati nel volume, liberi pensatori che vivono attraverso la parola, ma anche ai lettori da ogni dove, a tutti coloro che, come l’angelo della luce nella poesia, in un modo o nell’altro, si sono chinati sul mio scritto, assaporando con esso i profumi dell’inizio del terzo millennio.

Si dice che ogni viaggio nella vita ci porta invariabilmente – dopo tutto – nel punto di partenza.

Nella contemplazione poetica, prevedo che il “mistero” cosmico discenderà maestoso dal volto dell’immensa notte, e non mi resta altro che aspettare il cielo che si rivesta fervidamente con raggi di luce –, nello strato di rugiada mattinale liberandomi dall’attimo insignificante con le sue glorie senza senso.

Specie nomade, come il poeta che vaga nella luce,/ il pensiero bohémien esplora l’universo dei miei libri./ Come quando principe della metafora io c’ero ancora –/ sulla terra dell’amore germogliando tra le giovine stelle –/ a me stesso, imbrividito chiedo:/ -Cosa…, ne sarà di loro nei secoli a venire

Dumitru Găleșanu

Râmnicu Vâlcea

Esce “Saggi Scelti. Volume I. I Classici” di Lucia Bonanni

Il 15 novembre 2021 è uscito il libro “Saggi scelti. Volume I. I Classici”, volume di saggistica del critico letterario e poetessa Lucia Bonanni, scritti tra il 2015 e il 2020, con la cura editoriale del poeta e aforista Emanuele Marcuccio e con la collaborazione del poeta e critico letterario Lorenzo Spurio, autore della Prefazione, per i tipi di CTL di Livorno. Il libro si apre con una lettera aperta a firma dell’Autrice sul suo fare e intendere poesia, prosegue nelle sue tre sezioni di “Poesia”, “Teatro” e “Approcci comparati” e si conclude con una “Appendice” di due saggi su tematiche di attualità. Si riportano di seguito i titoli dei singoli saggi scelti.

La parte dedicata alla poesia vede al suo interno i seguenti interventi critici: “Il mio modo di intendere la poesia: una lettera aperta”; “La bellezza come piacere dello spirito in arte e poesia”; “Paesaggio, orfismo, alchimia e cammino nei Canti Orfici e altri scritti di Dino Campana”; “Vita interiore, immaginario e creatività nelle opere Di Lauren Simonutti e Anne Sexton”; “Nota critica al volume antologico Leonardo Sciascia. Cronista di scomode realtà”. Per il teatro, invece, “Repertorio e struttura di simboli e metafore nell’opera teatrale El público di Federico García Lorca”; Cuando sale la luna”. Tradizioni popolari, poesia e teatro in Federico García Lorca”; Autenticità, fedeltà e vocazione umana in Casa di bambola e L’anitra selvatica di Henrik Ibsen”; “Vuoto, circolarità e stravaganze in La cantatrice calva, La lezione e Le sedie di Eugène Ionesco”; “Significati, anomalie e liminarità in Aspettando Godot di Samuel Beckett”. Nella sezione degli approcci comparati questi sono i titoli dei relativi capitoli: “Dal Risorgimento alla Resistenza: Paesaggio e soggetività umana negli scritti di Luigi Mercantini, Giuseppe Ungaretti e Italo Calvino”; “Fattori culturali, conoscenza e comunicazione dalla scuola di Barbiana (don Lorenzo Milani) alla realtà degli animatori digitali”; “Seduzione e sesso in letteratura: Analisi e confronto di alcune opere letterarie”; “Realismo, interiorità spirituale e psicologia nella Danaide di Auguste Rodin e nel Perseo di Benvenuto Cellini in relazione allo “yin” e “yang” e alla violenza di genere”; “Da La terra del rimorso di Ernesto De Martino alla “cinematografia sgrammaticata” di Pier Paolo Pasolini per un percorso interdisciplinare tra etnomusicologia, letteratura popolare e cinema etnografico”; Il mito del Changeling come spiegazione di malattie misteriose, rapimenti e scambi di bambini anche in relazione ai fenomeni naturali”. Infine, nella ricca “Appendice” troviamo testi d’interesse generale e di grande attualità e interesse: “Forme di appartenenza, mobilità e orientamento del sistema migratorio”; “I cento giorni del Ruanda. Dramma sociale e dignità umana nella scrittura di Pierantonio Costa e la memoria fotografica di James Nachtwey”.

Il prefatore del volume, il critico letterario Lorenzo Spurio, ha scritto: “[L]’attività letteraria [di Lucia Bonanni] – con particolare attenzione alla saggistica […] – ha ricevuto commenti lusinghieri e apprezzamenti in termini critici, anche nel contesto di premi letterari che hanno, pertanto, messo in luce le indiscusse capacità esegetiche della Nostra, la fluente capacità discorsiva nonché la limpidezza dei ragionamenti che, privi di formalismi o impalcature ardimentose, possono essere recepiti da un pubblico esteso che scantona, pertanto, l’accademismo. Ed è questo, infatti, il punto di forza di tale volume di riflessi critici, di vibrazioni letterarie e di interscambi comunicativi tra autori, opere, fasi storiche, geografie fisicamente lontane ma non nel pensiero o nel ragionamento saggio e interattivo della Bonanni. La Nostra, con un procedimento di lettura delicato e al contempo assai approfondito, è in grado di avvicinarsi con garbo e onestà alla materia letteraria, scantonando superfetazioni e allontanandosi da letture restrittive, classiste o pregne di qualsivoglia orma pregiudiziale o di archetipo precostituito. Gli accostamenti, i riferimenti che il critico porta, spesso in chiave comparativistica o ricorrendo un’analisi delle fonti, risulta di fondamentale importanza per una conoscenza contestualizzata di personaggi, temi, archetipi, analogie, rimandi intertestuali”.

Lucia Bonanni (Avezzano, 1951), poetessa, scrittrice e critico letterario. Per la poesia ha pubblicato le sillogi Cerco l’infinito (2012) e Il messaggio di un sogno (2013); è autrice di articoli, saggi, recensioni e prefazioni a testi poetici e narrativi di autori contemporanei. Varie pubblicazioni sono presenti in antologie poetiche, raccolte tematiche e riviste di letteratura. Come critico letterario è autrice delle monografie Linee esegetiche attorno all’opera narrativa di Lorenzo Spurio (2019) e Epico e lirico nel dramma «Ingólf Arnarson» di Emanuele Marcuccio (tuttora inedita).

Pubblicato il nuovo libro di Rita Stanzione, “Da quassù (la terra è bellissima)”, con prefazione di Lorenzo Spurio

Nelle scorse settimane è uscito il nuovo libro di poesia della poetessa campana Rita Stanzione, Da quassù (la terra è bellissima) per i tipi di 4 Punte edizioni. Sono stato felice e onorato di aver ricevuto dall’autrice l’invito di scrivere la prefazione a questa ricca raccolta poetica. Estraggo, per una breve presentazione, qualche parte dalla prefazione che apre il volume.

La poetica garbata e incisiva della Stanzione non può essere quella dell’uomo assuefatto dalla cronaca dolorosa dell’oggi né del vivisezionatore della realtà, così pesantemente occupata dagli oggetti, dai segni e dalle direzioni piuttosto che dai significati, dalle profondità e dai contorni di (possibile) luce.  […] La prima sezione, Siamo tutti migranti, affronta con grande rispetto e acribia stilistica il dramma endemico dell’immigrazione e le sue tante fosche ombrature. Da ogni testo è netta la riprovazione dinanzi a un atteggiamento incivile e omertoso dell’uomo contemporaneo. […] I motivi della speranza, del cambiamento, di un futuro migliore, di una società ravveduta e realmente partecipe ai drammi del singolo in difficoltà vengono via via posti in risalto nei componimenti innervati non solo da una grande pietas cristiana ma da un reale desiderio di porre sulla carta realtà apparentemente inenarrabili e di certo inaccettabili.  […] Nella seconda sezione dell’opera, Se questi sono uomini, è evidente l’eco di Levi nel descrivere una condizione di negazione dell’uomo in relazione alle condizioni di prigionia, violenza e sottomissione vissute nel secondo conflitto mondiale.

L’autrice del libro

[…] Impressivo il poemetto Dal seno acerbo e storie mute, dedicato alla truce abitudine delle spose bambine dove tutto tende a rimarcare la violenza delle azioni dell’uomo, la fine dell’innocenza e il predisporsi alla vita con urgenza e implacabilità a seguito di condotte comandate. Il tema della donna, del suo silenzio e della sua segregazione, ritorna in altre liriche con le quali cerca, con remissione e grande spirito partecipativo, di far parlare le povere martoriate. […] Un accenno va posto anche alla sezione Compluvium, un vero e proprio Famedio. Qui l’Autrice colleziona testi dedicati a esponenti delle arti e a poeti, ma anche a musicisti: dall’arte sociale di Grosz che palesava sulla tela degenerazioni della classe nazista a efficaci omaggi al surrealismo di Dalì e al cubismo nelle distorte visuali delle celebri prostitute della tela di Picasso. Camei anche della sfortunata Frida Kahlo, dal rigorismo di Piet Mondrian (l’ordine tutto compreso / in un semplice foglio di luce), dal realismo di Guttuso con una poesia dedicata al quadro “La Vucciria”. È gran parte della tradizione artistica contemporanea a venir omaggiata: omaggi anche su opere del viennese Klimt, dello sculture Rodin, dei fotografi Julia Margaret Cameron e Robert Capa. […] Se devo pensare a quest’opera nel suo complesso, mi vengono in mente due artisti che con le loro produzioni hanno reso grande la letteratura e l’arte. Mi riferisco a T.S. Eliot, che con la sua opera magistrale, La terra desolata, dimostrò le multiple sfaccettature ed echi di linguaggio tra i tanti autori rievocati, citati, richiamati, in una realtà multipla, a mosaico. Dall’altra parte penso a un artista totale come Christo che con il suo genio è riuscito a dare applicazione a un’arte concreta su grande scala dagli ampi significati. Ciò che interviene in maniera folgorante in operazioni d’arte sul posto come furono quelle di Christo nel determinare fascino e shock è la dimensione preventivamente strutturata della temporalità. Vale a dire l’effetto estemporaneo e diretto – automatico un po’ com’era per il Dalí ribelle – che crea sull’uomo, che diviene fruitore dell’opera.

Una poesia scelta dal volume:

Non ha muri la mia casa

(a Marina Cvetaeva)

Lascia che vada

paesaggio dai fronti deformato,

sia il letto cespuglio

per uccelli dal canto straniero

a me prossimo. Lascia

che a Tarusa sigilli ogni squarcio

e affidi al sambuco le soglie

dove ha pace la voce.

Che al custode consegni

le case vuote, il freddo

di ponti arcani,

la mano mancata dal bene.

Le non confessioni di libertà

sotto vesti logore, lasciale

armarsi di primavera

quando anche il corpo avrà gioia

in una piana

di blu, per confine.

“Nell’abisso del risveglio” di Riccardo Carli Ballola. Prefazione di Lorenzo Spurio

Prefazione di Lorenzo Spurio

Tra le circostanze che spingono un autore a scrivere (e a pubblicare) un volume di liriche e gli esiti concreti di quelle stesse opere da sempre si staglia un universo, indagabile in più direzioni, di possibilità e letture. Questo perché, come la critica più recente ha – secondo il mio parere – giustamente fomentato, il messaggio che si estrae da un’opera, nell’analisi di temi, stili, idee e accostamenti alla materia reale, non è un dato di fatto, intrinsecamente valido e di per sé indipendente da ciò che il lettore – attento, s’intende – è in grado di scavare tra le parole per far venire in superficie. Queste considerazioni appaiono ancor più vere se ci si approssima alla lettura della nuova raccolta poetica del ferrarese Riccardo Carli Ballola, che si compone di quaranta testi e il cui titolo è già di per sé significativo: Nell’abisso del risveglio. Ci troviamo dinanzi a una delle polarità che all’interno della raccolta fuoriescono in maniera continua e sorgiva, tra opposti evidenti, ossimori, contrasti netti, immagini antitetiche, antipodali. Tutto questo aiuta di per sé a far riflettere e ad interrogarsi.

L’interrogazione, che non è fine a se stessa e non vuole essere una ricerca pratica e veloce di una soluzione ai problemi intestini che ci riguardano e ci affliggono, tanto nel privato che nel senso collettivo d’appartenenza, ha a che vedere con un atteggiamento votato alla perlustrazione emotiva, alla meditazione, ad ambiti di raccoglimento e approfondimento. Spesso tali condizioni, appaiate all’animo melanconico e tormentato del poeta hanno fatto di lui un essere votato al pessimismo, in perenne lotta interiore, dominato da uno spirito crepuscolare quando non propriamente lamentoso e piagnucolante. Eppure, come nell’opera di Carli Ballola, ben risalta l’importanza della riflessione, spesso un duello interiore che ritorna, appare sopito, si riaccende, alla ricerca più di una rassicurazione e un conforto che non di una risposta netta. Sembra di rendersi conto di questo in versi quali “porgo un sacco di domande”, “sono qui / a chiedermi se è tutto vero”, “[sono] a chiedermi che faccio nel polverone”. Riferimenti a un colloquiare intenso e mai domo con se stesso, nella condizione spoliante di un “assurdo[1] presente” e di presenze fumose, recondite immagini che riappaiono o che, al contrario, si ricercano con foga, quelle “ombre come me” di cui parla l’Autore.

Pur con la meticolosa attenzione che il riferimento a scuole e tendenze sempre necessita si potrebbe dire che la poetica del Nostro si colloca in uno spazio intermedio tra realtà e incoscienza, tra empirismo della realtà e misticismo del non conosciuto. Non mancano, anche in questo caso, ambiti che rilevano una dualità di tipo manicheo, un confronto serrato tra antitesi che il Nostro ricalca, sperimenta, offre a tutti noi lettori. Sarebbe di per sé sufficiente per asserire questo se ci fermassimo alle liriche d’apertura del volume. La primissima poesia “Giorni beati” si trova “a specchio” (altro motivo e tema assai cruciale nel corso della “narrazione” poematica) con la poesia “Nel buio”. La dualità luce/oscurità che potrebbe in effetti addirsi alla dualità giorno/notte si esplica, come in un controcanto, anche attraverso alcuni dei versi che le compongono. Ne “Giorni beati”, infatti, l’Autore parla di “giorni splendidi” mentre in “Nel buio” si trasmette con vividezza un’atmosfera di sospensione e di cupezza: “il buio pesto/diventa sole” in un imprevedibile smacco, un’invettiva quasi violenta che, in verità, non è che forma della realtà, qui resa in chiave drammatica proprio per un’anomala quanto efficace accelerazione di tempi.

Il mondo degli opposti è sempre foriero d’implicazioni altre e dà, tanto per lo scrivente che per il lettore che si appropria del testo, la possibilità per meglio riflettere tanto sugli accadimenti irrefrenabili della natura quanto sulle ricorrenze emozionali del singolo. Alcuni altri esempi sembrano a questo punto necessari: “pieni di vuoto”; “nella quiete e nel fragore”; “giorni lunghi, giorni brevi”; “buio di sempre […] / buio di oggi”; “il mio tutto e il mio niente”; “notte, giorni confusi”; “uguali-sempre diversi”; “belli-brutti”. Le immagini che man mano si dispiegano nel corso della lettura delle varie liriche sono quelle del tempo e del suo frenetico passare, della necessità di recuperare i ricordi, il dissidio interiore, la labilità (il Nostro, senza remore alcuna, parla di “tanti anni di follia interiore”), il senso di spaesamento, il fascino verso le fasi cicliche del giorno, l’idea pressante del buio e del tormento, la mancanza e l’abbandono, finanche, seppur in minima parte, la lamentazione (“un breve tempo / […] / sfocia nel pianto”).

Particolare attenzione va posta alla poesia “Ti cerco nel cielo” dove, in questo addolorato tentativo di un dialogo con un’alterità ormai non più carne, il Poeta annota: “cerco te, / che sei sparito dal mondo di luce / un giorno qualsiasi”. Qui si raggrumano il lutto, il dolore e la malinconia, l’assenza straziante, la mancanza di un contatto, la sofferenza continua. Ci sono anche le mani tentacolari di un gelo che agguanta, negli interstizi della solitudine e in un clima di silenzio mentre il tempo incalza e anche le relazioni sembrano stemperarsi o diventare difficili (di “corrispondenze non corrisposte” parla nella poesia “Perché tutto vada come deve”). Se gli attimi si dileguano velocemente è anche vero che il Nostro non fornisce un’idea di un tempo spavaldo che sacrifica l’uomo, quanto piuttosto l’idea di un tempo ripetitivo in quanto stagnante, monotono, sicuro del suo succedere, reiterato fino al parossismo della banalità: “sento il peso dell’attimo”, scrive in “Prima del sonno”.

La poesia di Carli Ballola, si è già detto, rasenta il dilemma e intende proiettarsi sin verso l’ignoto, si alimenta di abissi e incertezze, si colloca tra spettri di luce e coni d’ombra, tra un buio folle e totale e squarci di luce “sulle rive del nulla”, soggiace in un tempo che scorre eppure s’allunga imperterrito; le ricorrenze di parole quali “cielo”, “vento” e “pioggia” addensano ancor più l’ambientazione e i contorni già di per sé umoralmente foschi.

Eppure c’è dell’altro: la capacità di sapersi rialzare, di attendere la luce del nuovo giorno, il risveglio luminoso che fa seguito a una notte di incertezze, asperità, ombre sul muro. È lui stesso nella poesia “Nel buio” a scrivere: “lotto con le tenebre / per poterci riuscire”; idea, questa, che si ritrova in vari altri componimenti dai quali è bene citare: “ogni giorno rinasco, sperando / in un vero risveglio / che mi trascini via / per mano / dall’abisso quotidiano” (dalla poesia “Nell’abisso”, che, a mio vedere, è senz’altro una delle più pregevoli dell’intera raccolta). Questa trasmutazione che avviene nella luce (“ombre e luci che divento, / che sono”) non è che una rinata consapevolezza, un vero e proprio “risveglio”, la rinascita dalle “ore buie”, momento catartico che fomenta l’energia nell’Autore e che lo conduce a vivere la sua condizione di ente cogitante, di domandarsi, riflettere, di saper cogliere il vero e anche l’alone del vero, di affrontare ombre, dileguare spauracchi, tornare a sperare con una nutrita resilienza che lo fa uomo: “Dalle nuvole osservo i gradi della salita / e affogo pensieri ultraterreni”. L’Autore ben sa che la risalita è possibile, è necessario crederci e affidarsi alle proprie ragionevoli idee; sa anche, però, che essa è una conquista che si dilaziona nel tempo, che avviene per “gradi”. Un percorso verso la vetta che è possibile senz’altro, in cui si deve credere, per avanzare in ascesa ed evitare capitomboli tra ombre e abissi profondi.

LORENZO SPURIO

Jesi, 10/01/2021


[1] La definizione di “assurdo” con le sue varie derivazioni si ritrova spesso nel corso del volume. Si riportano a continuazione alcuni esempi: “assurde tracce senza memoria”, “cieli di assurdità”.

Note: La riproduzione del presente testo, sia in formato integrale che di stralci e su qualsiasi tipo di supporto, non è consentito se non ha ottenuto l’autorizzazione da parte dell’autore. E’ possibile, invece, citare da testo con l’apposizione, in nota, del relativo riferimento di pubblicazione in forma chiara e integrale.

“Ipostasi di buio” di Rossella Cerniglia: alcuni estratti dalla Prefazione di Enzo Concardi

Dietro segnalazione[1] della casa editrice Guido Miano Editore di Milano a continuazione viene pubblicato un estratto significativo della prefazione, stilata da Enzo Concardi, alla recente silloge poetica della siciliana Rossella Cerniglia, dal titolo Ipostasi di buio, edita sulle pagine della nota collana editoriale “Alcyone 2000”.

Cerniglia Rossella 2020 [AL] - Ipostasi di buio [fronte]Rossella Cerniglia è nata a Palermo e vive a Marsala. Laureata in Filosofia è stata a lungo docente di materia letterarie nei Licei di Palermo. Poetessa, narratrice, saggista, ha pubblicato i libri di poesie Allusioni del Tempo (1980), Io sono il Negativo (1983), Ypokeimenon (1991), Oscuro viaggio (1992), Fragmenta (1994), Sehnsucht (1995), Il Canto della Notte (1997), D’Amore e morte (2000), L’inarrivabile meta (2002), Tra luce ed ombra il canto si dispiega (2002), Mentre cadeva il giorno (2003), Aporia (2006), Penelope e altre poesie (2009), Antologia (2013), Mito ed Eros. Antenore e Teseo con altre poesie (2017), Il retaggio dell’ombra (2020); i romanzi Edonè…edonè (1999), Adolescenza infinita (2007); il libro di racconti Il tessuto dell’anima (2011) e il libro di saggistica Riflessioni, temi e autori (2018).

Quest’ultima fatica letteraria di Rossella Cerniglia prosegue il discorso della precedente pubblicazione Il retaggio dell’ombra (2020). Le tenebre che dominano il mondo contemporaneo si fanno, secondo la poetessa, ancora più fitte e giustificano etimologicamente il nuovo titolo: Ipostasi di buio. La sostanza e la personificazione dell’oscurità occupa tutta l’estensione della silloge: infatti, delle tre parti di cui si compone il libro, la prima porta il titolo dello stesso, la seconda quello eloquentissimo di Profondo inferno; la terza quello doloroso di Amore amaro. Culturalmente le prime due sezioni hanno diversi riferimenti nella storia del pensiero e della letteratura, mentre oggi rappresentano tematiche meno visitate; invece la terza sezione è universale, interculturale e metastorica. Nella prima parte si possono individuare alcune liriche più significative e chiare come immagini e lessico del “buio”. L’azzurro esiste ma è rinchiuso “…nel sarcofago ardente / dove una tenebra alta / si leva…” (poesia “Sono pronto”). Una creatura angelica appare in un’oscura dimora dove “…il respiro del tempo / una soglia spalanca / nel suo Nulla più nero” (poesia “Silenti trombe”). Uomini alla deriva con ponti tagliati alle spalle in una buia foresta erano soli, senza “…nessun rifugio / nessuna compagnia…” (poesia “Per elidere”). In “Barche” non si apre nessuna via d’uscita nel “Day After” l’Apocalisse che sembra essere intervenuta: “…barche / piene di buio // senza navigatori…” attraccarono a spiagge desolate dove “…nacque un vortice / che non era luce”. In una delle ultime poesie di questa parte appare l’immagine del Divino, ma è raffigurata come irraggiungibile e pare che siamo stati abbandonati a noi stessi: “…era il volto di Dio / oscuro // la sua Ombra / piantata / nella zolla” (poesia “Il giardino)”. Nasce infine nel suo animo un forte desiderio di speranza e di luce, ma tutto appare come un incubo, un atroce sogno e le è negato il “riveder le stelle” di dantesca memoria (si leggano le liriche “Vaporose ali” e “Sostanza di un sogno”). Viviamo quindi avvolti “Nella notte nera”. Qui il colore dominante della poesia è il “nero”: nere sono la notte, l’oscurità e la tenebra; neri sono il buio e il Nulla, quest’ultimo scritto con la “N” maiuscola, ad indicare il concetto filosofico. La simbologia di tutto ciò è chiara: la morte interiore e sociale regna sovrana nelle nostre anime e nelle nostre relazioni. La solitudine e l’incomunicabilità spadroneggiano in questa civiltà rantolante, anche se nei quadri lirici creati molto appare nel vago, nell’indefinitezza, nelle dimensioni oniriche e surreali: angosce e incubi si sovrappongono a momenti di lucidità e razionalità”.

 ENZO CONCARDI

 

[1] L’editore ha autorizzato il curatore del blog a pubblicare il presente testo senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro. Eventuali riproduzioni del presente testo dovranno essere autorizzate dall’editore Miano di Milano e il curatore del blog, in nessun modo, sarà ritenuto responsabile per eventuali riproduzioni, parziali o integrali, su qualsiasi supporto avvenute, operate da parte di terzi. L’utilizzo del grassetto nel corpo del testo è del curatore del blog. Le note biografiche dell’autrice, esulano dal commento critico di Concardi e sono, invece, prodotte dalla casa editrice.

Esce “Il tempo sospeso”, antologia di poeti e saggisti al tempo del Coronavirus a cura di Giuseppe Bova (Rhegium Julii)

Nelle scorse settimane, in tempo di emergenza per il Corona Virus, il sig. Giuseppe Bova, Presidente del noto Circolo Culturale “Rhegium Julii” di Reggio Calabria, ha lanciato l’iniziativa editoriale di un’antologia di poesie, dal titolo Il tempo sospeso, che in questi giorni è felicemente stata pubblicata.

Bova, nel presentare il progetto, aveva osservato: “Davanti a certe emergenze ci sono due modi per esprimere la propria personalità: la prima è meno inclusiva e vede gli uomini rintanarsi impauriti e passivi  nel proprio guscio aspettando che, grazie ad altri, il malessere passi; la seconda più inclusiva e partecipata vede gli uomini farsi testimoni del presente, lanciarsi in campo aperto per cercare la parte migliore di sé da donare agli altri. Tra questi ultimi ci sono certamente quelli che hanno concorso alla stesura di questo libro e quelli che, per loro natura, silenziosamente ma concretamente si impegnano a progettare e lavorare per costruire un futuro migliore”.

La pubblicazione, a cura del Circolo Culturale “Rhregium Julii” di Reggio Calabria ha visto l’importante collaborazione dell’Editrice Sperimentale reggina con la Fondazione mediterranea.

A continuazione, il testo della prefazione al volume, stilata dal sig. Bova (che con comunicazione privata ha acconsentito alla pubblicazione online e alla diffusione su questo spazio virtuale):

Copertina IL TEMPO SOSPESO_page-0001Nei ricorsi della storia, un destino non sempre provvido e benigno, ha esposto il Creato a diverse difficoltà, inspiegabili e drammatiche, che l’uomo ha affrontato con grande forza d’animo e determinazione, scrivendo pagine talvolta eroiche e commoventi. Il più delle volte si è trattato di catastrofi naturali (terremoti e maremoti, inondazioni, uragani, fenomeni vulcanici, epidemie, altre tragedie imprevedibili), altre volte di appuntamenti causati dall’uomo stesso (guerre, uso delle armi chimiche, terrorismo, razzismo, individualismo esasperato, lotte religiose e di potere), che hanno avuto alla base di tutto l’egoismo personale, l’ambizione smodata di potere e di conquista, la spinta all’arricchimento personale o di casta, la discriminazione ideologica e religiosa, lo sfruttamento indiscriminato delle classi povere e dell’ambiente, l’incapacità di sostenere con equilibrio i controversi problemi di ogni tempo. Questi mali hanno dato luogo ad ogni forma di violenza, di sopraffazione, di conculcazione dei diritti (penso all’apartheid, alla schiavitù, agli attuali fenomeni di terrorismo, all’intolleranza, alle discriminazioni razziali, alle diseguaglianze sociali che sono sfociati in ogni forma di genocidio e, solo recentemente, a oltre 3 milioni di morti per fame. Ma è proprio nei momenti più difficili che l’uomo ha saputo generare la catarsi con forme di rigenerazione della coscienza, della creatività, del pensiero, con uomini che hanno tentato di promuovere un nuovo cammino della storia e dell’arte e della poesia.

I sentimenti che esplodono come un magma dentro la grande anima hanno trovato nuove strade per recuperare l’umanità perduta, desideri di armonia, di rispetto dei contesti ambientali e climatici; tutto ciò con un grande beneficio verso quanti come noi, hanno bisogno d rimettere ordine a quella dispersione etico-morale e comportamentale che, nel tempo, ha generato una diffusa e arida indifferenza verso gli ultimi e i diversi (penso alla politica dello scarto di cui parla Papa Francesco).

Ci sono state voci inascoltate che per generazioni hanno denunciato con un grande lirismo il malessere della terra e dell’uomo. Penso a Fernando Pessoa ((il violinista pazzo), a Stephen Spender (Poesie), ad Albrecht Hauhofer (Sonetti di Moabit), a Ghiannis Ritsos (Epitaffio Makronissos), a Costantino Kavafis (Poesie nascoste), a Paul Eluard (Poesie), a Blas De Otero (Que trada de Espana), a Rafael Alberti (Ritorni dal vivo lontano), a José Agustin Goytisolo (Prediche al vento), a Federico Garcíia Lorca (Romancero gitano), a Gerardo Diego (Clausura a volo), a Jesus Lopez Pacheco (Delitti contro la speranza), a Franco Costabile (La rosa nel bicchiere), a Boris Pasternak (autobigrafia), ad Attila Jozef ( Gridiamo a Dio), ad Osip Mandel’Stam (Poesie), a Eugenij Evtushenko (Le betulle nane), a Sergej Esenin (Poesie), a Josif Brodskij (Fermata nel deserto), a Leopold Sedar Senghor (Poemi africani), ad Ernest Hemingway (88 poesie),a Gregory Corso (Benzina), a Miguel Angel Asturias (Parla il gran lengua), a Ciril Zlobec (Nuova poesia jugoslava), senza dimenticare Pablo Neruda, Quasimodo, Montale, Elio Filippo Accrocca, Alfonso Gatto, Ungaretti, Solinas e tanti altri ancora.

“Tale dura e tenace sequenza” – dice Walter Mauro – “ha finito per ampliare il concetto di libertà che oggi vuol dire angoscioso dolore di colui che viene ridotto all’impotenza della mente e della ragione… con la capacità e la forza insita nella parola poetica di intuire e farsi interprete di percezioni e vibrazioni interiori dell’umanità, la letteratura in versi ha voluto e dovuto accompagnare fedelmente i moti più segreti e reattivi dell’uomo comune, assimilarne i temi di fondo, viverne la pena ed il tormento, situarsi insomma a fianco dei miseri, dei diseredati, dei perseguitati, dando sangue e voce ad un canto di libertà diventato patrimonio comune, inestimabile ricchezza dell’intera umanità.

La raccolta che qui presentiamo IL TEMPO SOSPESO è il contributo di tante voci del nostro tempo che hanno sentito forte l’urgenza del dire, di cogliere la struggente condizione umana di chi ha dovuto affrontare una battaglia impari con uno dei mali più implacabili della storia dell’uomo: il coronavirus.

Le poesie sono state composte da poeti soci e simpatizzanti del Circolo Rhegium Julii e da poeti del nostro Paese che hanno partecipato attivamente alle attività promosse dal nostro Circolo.

Condividere queste liriche per noi, significa entrare in sintonia con il sentire più autentico del popolo italiano, percepirne i sussulti, le angosce, i sentimenti spesso di abbandono e d’impotenza. Significa stringere una mano, chiamarsi presenti, cercare una strada per la catarsi di un’intera umanità che, dopo gli errori, le arroganze, le incurie e le macerie lasciate per strada, cerca ora una ricomposizione dello spirito e dell’anima nella certezza che non tutto è finito e c’è sempre il tempo del riscatto.

E par le pouvoir d’un mot/ je recommence ma vie/ je suis né pour te connaitre/ pour te nommer / Libertè. (Paul Eluard).

Sono benvenute tra noi le voci di tutti quelli che lottano, di quelli che esercitano la cultura della solidarietà, della pace e del rispetto del pianeta e della sua storia culturale e umana, di quanti hanno speso la loro esistenza per garantire la libertà e la vita.

 

GIUSEPPE BOVA

Presidente del Circolo Culturale Rhegium Julii

La forza e la poesia dei fiori di “Marienbad”. Prefazione a cura di Marco Camerini

Prefazione a cura di Marco Camerini

“Non si scrive per affermare principi e credenze che chiunque sembra condividere. Il mondo della finzione letteraria ci libera dalle gabbie in cui la società racchiude i sentimenti. Per carità, possiamo anche sapere di non avere un ampio spettro di sentimenti e reazioni, finché non vi entriamo in contatto grazie alla narrativa che ha il potere di liberarci dalla nostra prospettiva angusta e terribilmente limitata”[1]. E per affermare la propria vocazione a riconoscersi, il personale coraggio anche ad accettarsi e mettersi in discussione fra le righe di un racconto tornano – lo meritano, li aspettavamo – i giovanissimi, talentuosi autori dei Corsi di scrittura creativa tenuti dal prof. Pierangeli presso i Laboratori integrati dell’Università di Tor Vergata e dell’Istituto Villa Flaminia, dopo il successo conseguito da Con l’augurio di molte farfalle (Loffredo 2017).

Marienbad, copertina_page-0001 (1)La scrittura, per molti di loro, continua a significare Agnizione coerente e lucida di una malattia invalidante solo per quanti ignorano il desiderio tenace di sconfiggerla, riconoscendo il valore primario della vita (“Non posso cambiare la direzione del vento, ma sistemare le vele in modo da raggiungere la destinazione”, Caro diario, bellissimo)[2] o della lancinante solitudine che nasce dall’isolamento autistico, dall’abbandono familiare, da una adozione che non placa il desiderio di conoscere il genitore/fratello biologico (Maison Nani, Un ragazzo speciale) mentre – sono fra gli esiti più felici – una brillante fantasia creativa consente di proiettare il malessere di patologie ed esclusioni in un “futuro possibile” onirico e inquietante (Racconto bianco rimanda a “Sentinella” di F. Brown e Fuori di testa lascia il segno) o calarlo nei toni di un gotico noir (Phantomhive). Per avvertire, comunque, con Determinazione (“lottate, cadete e rialzatevi. Fatelo, fallite, piangete, semplicemente vivete”) che non importa la durata della kafkiana Cavalcata verso il villaggio ma – grazie anche alla Presenza silenziosa di Chi ti cammina accanto (“Quando nella vita inciampiamo c’è sempre qualcuno cui appoggiarsi”: un gatto “completamente nero con occhi azzurri”, l’attore famoso che, al Globe Theatre ti nota, un medico discreto che ha acceso la tua vocazione, insieme al display di un monitor clinico) – battersi e combattere. Farlo sostenuti e animati dalla strenua fiducia nella forza incontenibile di un sentimento – di volta in volta pietà, incoscienza, anticonformismo sessuale, angoscia di Cuore e mente, mai ripiegato Dejavù…”Amate sino al limite, fino a straziarvi il cuore e sarà sconfitta anche la morte”: quanto della Dickinson in Un destino crudele – di un gratuito gesto di carità che regala Felicità senza prezzo, di un Ultimo sguardo che sconfiggerà il (non) Tempo in un futuro apocalittico e degradato, di un’esistenza la quale rinuncia alla perfezione per farsi tela bianca su cui la “musica del caso” (che fine ha fatto Paul Auster?) dipinge “costellazioni di cicatrici” (Siate Arte) o – seducente miracolo del processo artistico – si trasfigura nell’immaginaria gratificazione/gratitudine di Venere per il “suo” Botticelli, come avviene nell’originale Che sia Primavera!. Tutto, alla fine, per (ri)scoprire, fra Ritagli e punti di vista sbilenchi, “in una valigia di sogni, speranze, prospettive, avventure”, i Momenti spensierati dell’amicizia, le Prospettive doverose dell’integrazione in un’Italia che è “Roma, termini detti male in mezzo arabo, casa, Paese, studio, lavoro” – Segni vitali per ricominciare, “sentire il dolore dell’altro” e sconfiggere xenofobia, odio, cinismo – il calore familiare, anche quando “baci e abbracci si fanno quasi inesistenti, le facce si girano, le espressioni quelle che non si dovrebbero usare e le frasi quelle che non si dovrebbero dire”, la compagnia discreta di un Diario informale con il quale si parla se non ci sono più lacrime, magari trasformandolo in Prova di umanità condivisa che passa di mano in mano diventando Letteratura, il coraggio che ci vuole a morire quando, mangiando una Mela verde, lo si scopre inevitabile e di bello rimane solo l’anima, quello necessario a vivere, “anche se assomiglia a trascinare un mattone nel fango sotto la pioggia”, con L’altra metà della mela e una bilancia che ha distrutto i sogni. Allora scrivere aiuta a “ricavare più miele che da tutti i fiori di Marienbad”: dalla stupita Bellezza infranta di una farfalla, dal fascino di 1000 origami (quanti i catulliani baci), da buzzatiani Suoni del bosco, soprattutto dalle Braccia aperte della solidarietà e dell’altruismo (se armate sono quelle di Ginevra, impegnata nella missione umanitaria di keap peace in Libano), soli valori in grado di sconfiggere la sordità vigliacca dell’Indifferenza verso il prossimo, la società, noi stessi. La più subdola e imperdonabile.

Sorprendentemente lirico lo stile di molte prose della raccolta (edita ancora da Loffredo), con “la nebbia diluita nell’azzurro liquido dei suoi occhi scandita dai primi raggi di sole in un’orgia di luce” e “il luccichio intenso delle stelle a farsi strada nel cielo nero come una grande lavagna pronta a schiantarsi” o “tenero come un’aurora di aprile”  mentre “le colline sembrano aver messo la cipria e risuonano, lontano pianto sperduto, i rintocchi languidi di una campana”[3], a conferma, ci pare, di una sensibilità sempre maggiore dei giovani verso questa forma di espressione. Così “Nelle onde di disperazione e di solitudine/il pensiero maligno avvampa/e il fuoco subito infiamma le vene/è freccia, tarlo, ago pungente/Se dentro c’è il mostro/quello non lo puoi combattere/quello sta lì/e ogni tanto viene fuori/e ti mangia il cervello/e ti mangia il cuore”. Ma d’improvviso “L’urlo si perde nella plastica forma della vita/dove tutto appare/dove tutto tace” e “scritte da secoli/nella pietra le parole/s’è reso regola l’amore/s’è reso gesto e compagnia” in grado di lavare il caravaggesco “grasso dell’esistenza/che tutto unge e sporca” con l’intensità della sua luce , “un dolce fiume di baci”, il dono inatteso del sorriso “musica di un assolo dimenticato”[4].

Confuso, poi, fra “tutti i nomi” quello di uno straordinario narratore italiano che all’accettazione/inclusione del disagio ha dedicato la sua combattiva passione di docente militante. Con l’umiltà di chi “in equilibrio fra domanda e risposta rischia tantissimo, guida e ascolta ponendosi accanto prima che di fronte all’altro”[5], Eraldo Affinati ha fatto correre il suo Maratoneta insieme a quanti, un giorno, potranno diventare come lui (ammesso lo desiderino e non basti loro semplicemente…scrivere) assolvendo, in ogni caso, sin d’ora al compito dello scrittore che è “forse quello di sottolineare ciò che già esiste, eppure rischia di essere trascurato, per decifrare il senso ultimo di un evento”. Con buona pace delle joyciane epifanie, Chiara, Daniele, Jasmine, Michela, Luciano, Ludovica hanno compreso anzitutto se stessi. Non è poco. Sarà moltissimo, poi, per i lettori di Marienbad.

MARCO CAMERINI

 

[1] PH. ROTH, Perché scrivere?, Einaudi 2018, p.55.

[2] Vengono riportati in corsivo i titoli dei racconti, spesso integrati nel corpo del testo stesso, in grassetto i titoli delle sezioni, fra virgolette i passi e i versi citati [N.d.A.]

[3] Passim da Fuori di testa, La mia cavalcata verso il villaggio, I suoni del bosco.

[4] Il testo è composto con versi liberamente tratti dalle (splendide) liriche del libro: Tu pensiero maligno, Il sole, Il canto di Demetra, Autismo, Caravaggio, Santa Chiara, Un giorno, Mi sono spaccata lì sulla vetta.

[5] E. AFFINATI, Via dalla pazza classe, Mondadori 2019, p.47.

 

“Geometrie del sangue” di Giancarlo Piciarelli, prefazione di Vittorio Sartarelli

Prefazione di Vittorio Sartarelli

tmp0ehfan001.jpgHo sempre considerato leggere un buon libro un godimento dello spirito e un appagamento per l’intelletto e, leggere nella circostanza Geometria del sangue (ilmiolbro.it, 2013), un thriller di Giancarlo Piciarelli, oltre che confermare la validità del mio assunto, conferisce al lettore, un coinvolgimento diretto, ma anche un senso di appagamento e di riposante serenità.

La sua prosa piacevole, schietta e priva di fronzoli rappresenta mirabilmente il suo contenuto narrativo dando la sensazione al lettore di vedere, con la mente e, quasi, partecipare agli eventi che si susseguono con crescente interesse e con il desiderio di giungere presto alla loro conclusione.

L’autore con questa sua ultima “fatica” letteraria, conclude una trilogia di racconti dedicata alle imprese investigative del commissario di Polizia Leo Blasi. I primi due libri già pubblicati e a lui dedicati sono stati: Come Quando Fuori Piove e I Figli della Vedova che ho avuto il piacere di recensire e che hanno avuto molto successo.

Blasi è una sorta di omologo del più famoso, per ora, “Commissario Montalbano” che, calandosi abilmente nella interpretazione di se stesso si trova, alle soglie del suo collocamento in quiescenza, ad affrontare e risolvere ancora una volta una serie ingarbugliata di omicidi efferati compiuti dal serial killer del momento, raggiungendo l’apoteosi delle sue capacità investigative e del suo intuito di vecchio poliziotto.

Lo scrittore Piciarelli, “romano de Roma” verace, ha ambientato la vicenda nella sua Roma di oggi per l’attualità della narrazione, riuscendo a coinvolgere nella vicenda, seppur marginalmente, anche il Vaticano ed il recente Conclave.

Ma, la singolarità e l’interesse che suscita questo libro è dato dal fatto che l’autore, con il suo talento, la sua capacità espressiva e le sua ampia cultura, oltre a concepire con maestria un impianto narrativo perfetto da giallo-noir, mette a disposizione del lettore una serie di riflessioni e considerazioni molto pertinenti su problemi sociali, attuali e universali, come il costume, la psicologia della persona, la famiglia, l’amore e la sessualità, la morale, la psiche umana e le sue deviazioni patologiche, la Giustizia, coinvolgendo anche il Clero, le Istituzioni e i suoi rappresentanti.

In altre parole un caleidoscopio di figure, immagini e realtà che, a trecento sessanta gradi, interessano la pubblica opinione, l’etica e la vita della gente. E, da parte di un romano autentico, che ama la propria città, non potevano mancare, intercalandole nella narrazione di tanto in tanto, quasi ad intermezzo, le espressioni idiomatiche del vernacolo romanesco e le appassionate descrizioni di questa splendida e inimitabile città eterna con le sue vie, le sue piazze, i suoi palazzi e le passeggiate lungo Tevere che sollecitano ricordi, meditazioni e riflessioni.

Ed infine, l’attenzione dedicata da Blasi al cibo romano, unico per il suo gusto e le sue tradizioni, la stessa dell’autore, si fonde, molto gradevolmente, con la soddisfazione di avere letto sì, un giallo classico, ma poliedrico nella sua originale concezione narrativa. Tornando poi al piacere della tavola, mi piace chiudere questa mia dissertazione con una metafora gastronomica: Leggere questo libro di Piciarelli equivale a gustare un piatto unico e sopraffino preparato da uno Chef di prim’ordine che lascia in bocca l’ottimo sapore di una pietanza eccellente.

VITTORIO SARTARELLI

 

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Esce “I dintorni della solitudine” di Nazario Pardini, con prefazione di Michele Miano

AAA COPERTINA I DINTORNI CDELLA SOLITUDINE.pngE’ uscito il nuovo libro di poesie del poeta e critico letterario toscano Nazario Pardini dal titolo “I dintorni della solitudine” per i tipi di Miano Editore di Milano. Il testo si apre con una ricca prefazione del critico Michele Miano che così annota: “Nazario Pardini ha al suo attivo molte raccolte di poesia. È un personaggio, noto, da decenni nel campo della scrittura. Sulla sua produzione hanno scritto  i più qualificati critici letterari. Alla sua poesia sono state applicate varie chiavi interpretative, dalla motivazione esistenzialistica a quella psicanalitica alla religiosa a quella naturalistica. Ad essa egli perviene in maniera quasi inconscia, o meglio, sulla scorta di un cammino empirico, di sofferenze vissute e ben radicate nel quotidiano. Sarebbe fuorviante definire Pardini mistico dell’essenza, perché si verrebbe  inevitabilmente ad intaccare quella razionalità di pensiero e quella misura che caratterizzano il suo fare poesia. Eppure non gli sfugge il senso della sproporzione essenziale dell’uomo […] Il suo non è un canto illusorio, poiché sogno, realtà ed illusione si fondono con la sua identità presente e pienamente raggiunta con il pensiero e con l’azione. Si legga la lirica La poesia si scrive: “… non pensare / alla miseria umana, al suo degrado, / fingi che quel momento sia per sempre. / È l’unico sistema per fregare / lo scettro imperituro della sorte.”

Per poter leggere la prefazione integrale con il testo poetico “Verso la luce” di Nazario Pardini si rimanda all’articolo pubblicato su “Alla volta di Leucade” il 21/02/2019.