Francesca Innocenzi con “Formulario della presenza” a Palermo il 17 aprile

Giovedì 17 aprile alle 17.30, presso la libreria Nuova Ipsa di Palermo (via dei Leoni 71) si terrà la presentazione della silloge poetica della poetessa, scrittrice e saggista marchigiana Francesca Innocenzi dal titolo Formulario per la presenza (Progetto Cultura, Roma, 2022). L’opera, pubblicata nella collana “Le Gemme”diretta da Cinzia Marulli, approda per la prima volta in Sicilia, dopo diversi eventi letterari in Italia e anche all’estero: la versione italo-spagnola della raccolta, Formulario para la presencia (Ediciones Letra Dorada, Colombia, 2024), con traduzione di Emilio Coco, è stata presentata a Madrid lo scorso 21 febbraio.

A dialogare con l’autrice in questa occasione, le poetesse palermitane Ornella Mallo e Patrizia Sardisco. Modererà l’incontro Isidoro Farina.

Formulario per la presenza comprende poesie già incluse nelle sillogi scritte e pubblicate dall’autrice fino al 2019: Giocosamente il nulla, Cerimonia del commiato, Non chiedere parola. L’idea di questo volumetto nasce dall’esigenza di riunire quelle liriche che si potessero considerare portatrici di un senso oltre le contingenze che ne avevano determinato la genesi. Il titolo, Formulario per la presenza, potrà forse disorientare, data la mancanza di un nesso evidente con i testi, che recano anzi, a più riprese, tracce di assenze, lacune e sparizioni. Queste cadute nei baratri dell’assenza si sono rivelate tappe obbligate di un percorso, esistenziale e poetico, che ha a poco a poco avvicinato alla sostanza delle cose – anche attraverso l’essenzialità della forma – nell’esercizio al qui e ora, nel cogliere l’unicità di istanti in sé perfetti, nel perseguire un barlume di integrità nella frammentazione interna che sempre ci abita. Questa piccola raccolta è un formulario per la presenza, perché ogni verso è una pietra miliare in più verso l’esserci, nel mondo e per il mondo. Vuole essere un esercizio per travalicare la narrazione di un io intrappolato nel dolore, attraversare la parola per approdare nel luogo dove superarla, annientarla: «qui/ non chiedere parola/ ma rimani/ in qualunque tempo e forma tu sia».

Trattandosi di una scelta antologica operata direttamente dall’autrice, qualcuno potrà considerarla un’iniziativa dai toni autocelebrativi. In realtà l’intento è la messa in atto di una scrematura, di un punto nave da cui emergano scorie e persistenze di un modo di fare poesia che inevitabilmente si intreccia con le fluttuazioni esistenziali, da un lato, e con i nutrimenti che il mondo offre, dall’altro. Alcuni testi sono stati sottoposti a lievi modifiche, quasi sempre nella costruzione del verso, che merita grande attenzione poiché il rapporto tra la parola scritta e il bianco del foglio che la segue o la precede rinvia alla relazione tra il suono e il silenzio. «De la musique avant toute chose» ebbe a dire Verlaine. In definitiva, Formulario per la presenza può essere letta come la vera opera prima dell’autrice.

L’autrice

Francesca Innocenzi è nata a Jesi (Ancona). Laureata in lettere classiche, è dottoressa di ricerca in poesia e cultura greca e latina di età tardoantica. Ha pubblicato la raccolta di prose liriche Il viaggio dello scorpione (2005); la raccolta di racconti Un applauso per l’attore (Manni 2007); le sillogi poetiche Giocosamente il nulla (Edizioni Progetto Cultura 2007), Cerimonia del commiato (Edizioni Progetto Cultura 2012), Non chiedere parola (Edizioni Progetto Cultura 2019), Canto del vuoto cavo (Transeuropa 2021); la plaquette Formulario per la presenza (Edizioni Progetto Cultura, Quaderni di poesia Le gemme, 2022); i saggi Il daimon in Giamblico e la demonologia greco-romana (Eum 2011) e Voci dal tempo indicibile. Ventuno saggi brevi sulla poesia (Rossini 2023); i romanzi brevi Sole di stagione (Prospettiva 2018) e Diario di una stalker mancata (Edizioni Progetto Cultura 2022). Nel 2023 è uscita in Romania la plaquette bilingue Halou de toamnǎ/ Alone d’autunno per Edizioni Cosmopoli di Bacǎu; nel 2024 la silloge Formulario para la presencia (Ediciones Letra Dorada, Colombia), tradotta in spagnolo da Emilio Coco. Per Edizioni Progetto Cultura ha diretto una collana di poeti esordienti, «La scatola delle parole», tra il 2007 e il 2012, e curato alcune pubblicazioni antologiche, tra cui Versi dal silenzio. La poesia dei Rom (2007); L’identità sommersa. Antologia di poeti Rom (2010); Il rifugio dell’aria. Poeti delle Marche (2010); la raccolta di saggi brevi sull’antichità classica L’antro di Proteo (2025). È redattrice del trimestrale di poesia «Il Mangiaparole», della rivista online «Poesia del nostro tempo» e collabora con vari blog letterari con recensioni e articoli sulla poesia greco-romana e contemporanea. Ha ideato e diretto il Premio di poesia Paesaggio interiore ed è direttrice artistica dell’omonimo Festival.

“Ricordo di Francesco Scarabicchi”, sabato 5 aprile a Civitanova Marche. Con Raffaeli e Piersanti

Sabato 5 aprile, dalle ore 18,00 presso la Sala Cecchetti della Biblioteca comunale “S. Zavatti” di Civitanova Marche, la Scuola di cultura e scrittura poetica “S. Aleramo” (patrocinata dal Comune di Civitanova e in collaborazione con la Biblioteca Zavatti) vi invita all’incontro “Francesco Scarabicchi nel quadro della poesia contemporanea” con relatore Massimo Raffaeli. L’introduzione sarà curata da Umberto Piersanti.

*

Francesco Scarabicchi è nato nel 1951 ad Ancona, dove è scomparso il 22 aprile 2021. Tra i molti lavori in poesia, si ricordano: La porta murata (con introduzione di Franco Scataglini, Residenza 1982); Il viale d’inverno (l’Obliquo 1989); Il prato bianco (l’Obliquo 1997; Einaudi 2017); Il cancello 1980 – 1999 (peQuod 2001); L’esperienza della neve (Donzelli 2003); Il segreto (l’Obliquo 2007); Frammenti dei dodici mesi (con quattordici immagini di Giorgio Cutini, l’Obliquo 2010); L’ora felice (Donzelli 2010); Nevicata (con venticinque acqueforti di Nicola Montanari (Liberilibri 2013); con ogni mio saper e diligentia – Stanze per Lorenzo Lotto (Liberilibri 2013); Non domandarmi nulla (traduzioni da Machado e Garcia Lorca – Marcos y Marcos 2015). Postumo è uscito, per Einaudi, La figlia che non piange.

*

Massimo Raffaeli scrive su “Il manifesto”, “La Stampa” e i relativi supplementi letterari, “Alias” e “Tuttolibri”. Collabora a numerose riviste (“Nuovi Argomenti”, “Il Caffè illustrato”) e ai programmi di RadioTre Rai. Ha curato opere di autori italiani contemporanei e ha tradotto a lungo dal francese. Tra i suoi scritti: Novecento italiano (Luca Sossella editore, 2001), Don Chisciotte e le macchine. Scritti su Paolo Volponi (peQuod, 2007), L’amore primordiale. Scritti sui poeti (Gaffi 2016) e Marca francese (Vydia 2019). Il nostro Pasolini. Saggi e note 2006-2023 (Rogas 2024).

L’evento è a ingresso libero e aperto a chiunque e sarà anche in diretta sulla pagina facebook “Scuola di cultura e scrittura poetica”.

Il 31 agosto e il 1 settembre a San Vittore di Cingoli va in scena il Festival di Poesia “Paesaggio Interiore”

Sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, presso Villa La Quercia a San Vittore di Cingoli (MC), si terrà la nuova edizione del Festival di Poesia “Paesaggio Interiore”. L’evento approda quest’anno a San Vittore di Cingoli, dopo Genga (edizione 2022) e Cerreto d’Esi (edizione 2023). Far conoscere e valorizzare i luoghi dell’entroterra marchigiano – rilevanti dal punto di vista naturalistico e storico – è un importante obiettivo del Festival, che è animato dall’intento di incentivare la produzione letteraria, intesa in special modo come ricerca interiore, e valorizzare lo studio della letteratura. La direzione artistica del Festival è affidata alla scrittrice e poeta Francesca Innocenzi, che ne è anche l’ideatrice. Alla strutturazione dell’evento hanno collaborato Gabriella Cinti, scrittrice, italianista e grecista; Luciano Innocenzi, poeta, scrittore e storico; Loredana Magazzeni, poeta e ricercatrice; Luciana Raggi, poeta; Lorenzo Spurio, poeta e critico letterario.

Nel corso dei due pomeriggi si susseguiranno i reading e le performances poetiche degli autori presenti, intervallati dagli interventi musicali alla chitarra eseguiti dal Maestro Massimo Agostinelli.

Domenica verrà inoltre presentata la silloge Nella tempesta presente di Loredana Magazzeni, un’autobiografia poetica attraverso cui l’autrice, riproponendo testi composti negli ultimi venticinque anni, ridefinisce il senso del proprio percorso di scrittura, e nel contempo si interroga sulla labirintica multiformità dell’oggi.

Seguirà la presentazione di Lo spazio e l’onda. Una teoria di giovani poeti marchigiani, antologia che raccoglie alcune tra le voci più significative della giovane poesia delle Marche, tra peculiarità e ricorrenze tematiche, stilistiche e intertestuali. Entrambi i volumi presentati sono stati pubblicati da Seri Editore, che presenzierà al Festival.

A seguire la locandina con il programma dell’evento con la lista degli Autori che prenderanno parte al Festival.

“Santì d’Andolöséa” di Maurizio Noris sarà presentato giov. 16 maggio a Bergamo

Ad aprire il ciclo di incontri letterari promossi da “Cento4 – Idee in Circolo” a Bergamo dal titolo “Abitare la poesia al cento4 – poeti incontrano i poeti” sarà Edoardo Zuccato che giovedì 16 maggio a partire dalle 17:30 incontrerà il poeta Maurizio Noris per presentare il suo libro in dialetto bergamasco della Media Val Seriana Santì d’Andolöséa (Santini d’Andalusia) edito da Teramata nel 2023.

Nel sottotitolo del libro si legge Omaggio a Federico Garcia Lorca. L’opera si apre con un testo critico introduttivo scritto dal sottoscritto (dal titolo “Inizia il pianto della chitarra”, che è possibile leggere online cliccando qui) e contiene opere di Sara OberhauserTraduzione e voce a cura di Maurizio Noris. Le letture sono state trasposte in registrazioni audio-video in cui è Lucìa Diaz alla voce, al canto e ai flauti. Il libro si chiude con una postfazione di Vincenzo Guercio.

Gli eventi successivi vedranno la presenza di Paola Loreto che incontra Cristiano Poletti con il libro Un altro che ti scrive (Marcos y Marcos, 2024) il 23 maggio; di Franca Grisoni che incontra Nadia Agustoni con il libro Avrei voluto da giovane solo vivere (Nino Aragno, 2024) il 30 maggio e infine di Maurizio Cucchi che incontrerà Marco Pelliccioli con il libro Nel concerto del tempo (Mondadori, 2024) il 6 giugno.

Tutti gli incontri si terranno al Cento4 a Bergamo, sito in Via Borgo Palazzo 104 e saranno coordinati da Gabrio Vitali.

“Mare dentro”, la nuova raccolta poetica della poetessa bolognese Martina Lelli

Domenica 14 aprile a partire dalle 16:30 presso il Museo di Arti e Mestieri di Pianoro Nuova (Bologna) sito in Via del Gualando n°2 si terrà la presentazione al pubblico della silloge poetica Mare dentro (Kanaga, 2024) di Martina Lelli.

Oltre all’Autrice interverranno Cheikh Tidiane Gaye (poeta, scrittore e direttore responsabile di Kanaga Edizioni) e i poeti Stefano Baldinu e Franca Donà. L’incontro sarà moderato da Dolores Prencipe (insegnante e pittrice) e sarà allietato dalle letture della Compagnia Teatrale “L’Essere” nonché dalle musiche a cura di Massimo Pinzuti e Maurizio Speciale.

Mare dentro è la seconda opera della poetessa bolognese classe 1994. La prima – uscita nel 2014 – aveva come titolo Mosaico… di emozioni. Martina Lelli è laureata in Scienze Statistiche (2016) e in Statistica, Economia e Impresa (2019) presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. In campo letterario numerose sono le sue attività: poetessa, prefatrice e recensitrice, è membro di Giuria nel “Prix International de Poésie Léopold Sédar Senghor” dal 2021, collabora come recensitrice con Pianeta Poesia, Associazione Novecento Poesia – Centro di Studi e Documentazione di Firenze dal 2022 e fa parte dei Giurati del Premio Letterario Nazionale “Benabe – cuore a cuore” di Savona. Vincitrice di numerosi riconoscimenti letterari a livello nazionale e internazionale tra cui “PoetiInSanremo – Omaggio ad Angelo Barile” (2014), “Città di Cattolica” (2015), “Città di Corridonia” (2014, 2015, 2021), “Città di Recanati” (2015, 2017, 2019), “Giglio Blu di Firenze” (2019, 2020, 2022), “Città di Arcore” (2019, 2021, 2023), “Narda Fattori” a Gatteo (2021, 2023), “Premio Firenze” (2021), “Il dono del vento” a Castelbellino (2023), “Ubaldo Giacomucci” a Pescara (2023).

Nella prefazione a Mare dentro, a firma di Cheikh Tidiane Gaye, si legge: «L’autrice propone una visione di scrittura e una lirica fortemente percepite nell’animo. Ogni strofa invita il lettore a decodificare il messaggio del poeta; una lettura profondamente sentita nel cuore e nella ragione aiuterà a decifrarne il canone lessicale. […] Ciò che colpisce in ogni poesia, sfogliando la silloge, pagina dopo pagina, è la capacità della nostra poetessa di mettere insieme senso e ritmo che sfociano in un’estetica ammirevole».

Il poeta bolognese Stefano Baldinu nella sua attenta nota di lettura al testo ha rivelato: «La poeta ha saputo instaurare nel corso della sua vita un legame così profondo con l’elemento marino da far sì che questi potesse divenire il luogo privilegiato demandato all’accoglienza e all’ascolto di ogni suo più recondito pensiero, ogni suo infinitesimale sentimento. […] [Q]uesto percorso intrapreso da Martina lo potremmo assimilare a ciò che avviene durante la gravidanza nel grembo materno: la vita, immersa nel liquido amniotico, prende forma, cresce e “matura” fino a vedere la luce».

Due poesie estratte dal volume:

Non potrò mai dimenticarti

Non posso lasciarti andare a quelle domeniche di periferia,

nel lungomare svuotato a fermare il tempo, a zittire l’amore

in una camera a ricordi, aggirandolo ad inspirare la notte,

la nuvola di un vaporetto verso altre rotte, altri progetti:

nuovi cieli sotto cui invocherò randagia solo il tuo nome.

Non posso lasciarti andare a quei brevi tramonti invernali

che si stringono alla sera, che si assottigliano all’orizzonte

senza avere più un filo di voce in questo pezzo di cuore,

mare smorzato da una banchina che tira all’infinito,

alla tenerezza, a noi due: respiri mai divenuti vento.

Non posso lasciarti andare nei sottoscala di quella città,

nelle sue volte impregnate d’azzurro, di passi al domani

e di baci oltre il coprifuoco, oltre i codici di stelle bloccate

al buio, ad un muro di sassi, di addii che nascondono il porto

e l’illusione di vederci insieme per ridurre il mondo a una biglia.

Non voglio lasciarti andare dai miei passi sul vialetto di casa,

dai nostri vecchi sogni legati alla siepe, incatenati al lampione

che li salva dall’oblìo delle prossime estati, delle loro luci spente

in notti al profumo di pino marittimo, di pelle di un’altra vita

che, nell’ombra, tenterà silenziosamente di riportarmi a te.

*

D’oltre e d’azzurro

Nel tocco vago di una poesia

c’è una cesura di novilunio,

forse un ordine folle

in cui cogliere un sospiro,

un senso d’infinito

a cui sussurrarsi tra i venti.

Tu eri il mio tempo, la mia costellazione

di amori e inchiostro: tutta la mia nostalgia

per una vertigine d’altrove

e per chissà quale altra sete di stelle.

Io ero il tuo garbino, l’infuso dolceamaro

del mare che ci teneva in ostaggio

come fossimo uno sgarbo del finito:

ancora mi chiedo lo strano suono della mia vita

cosa avesse dipinto senza di noi che siamo d’oltre

e d’azzurro.

Sarai la mia sostanza immortale,

         le mie minuzie d’immensità

gemmate tra labbra fuggiasche,

quasi l’ubiquità di un’anima breve

che vibra nottetempo, sapendosi Musa.

A Cupramontana la presentazione del libro di Cristiano Dellabella “Con gli occhi di un bambino”

Domenica 4 dicembre a partire dalle ore 17:00 presso la Sala Consiliare del Comune di Cupramontana (AN) si terrà la presentazione al pubblico del volume narrativo autobiografico “Con gli occhi di un bambino” dell’autore e artista locale Cristiano Dellabella recentemente dato alle stampe.

Il volume, interamente curato da Euterpe APS di Jesi (AN), ente del Terzo Settore del quale Dellabella è Consigliere da alcuni anni, si compone della narrazione di un giovanissimo Cristiano immerso nella vita modesta ma ricca di insegnamenti della campagna di una volta.

Arricchiscono il volume, oltre ad alcune poesie dell’autore e foto che lo ritraggono insieme di familiari vari anni fa, le note di lettura di Enrico Giampieri (Sindaco di Cupramontana) e Luigi Cerioni (ex Sindaco di Cupramontana ed ex Presidente della Provincia di Ancona) e quelle di approfondimento di Lorenzo Spurio (Presidente Euterpe APS) e Gioia Casale (Vice presidente Euterpe APS).

Cristiano Dellabella è nato a Cupramontana nel 1971 ed è considerato un personaggio eclettico, smanioso di fare e di comunicare al mondo il suo messaggio positivo. Per lui l’arte è una componente essenziale del suo vivere al punto tale che divide la giornata tra il suo lavoro presso un’importante azienda vinicola della zona e la necessità di creare e di dar sfogo al suo estro artistico. Cristiano scrive, disegna e scolpisce. Ha partecipato ad alcune antologie poetiche organizzate dall’Associazione Euterpe di Jesi, ha illustrato alcuni libri per l’infanzia e prodotto le apprezzate “Chimere”, una serie di sculture realizzate con ferro recuperato da vecchi attrezzi agricoli antichi e moderni che ha esposto in varie mostre personali e collettive.

La presentazione del libro “Con gli occhi di un bambino” è organizzata da Euterpe APS con la collaborazione della Biblioteca Comunale di Cupramontana e dell’Archeo Club di Cupramontana e il Patrocinio Morale del Comune di Cupramontana e della Provincia di Ancona.

Dopo i saluti istituzionali di Giampieri e Cerioni si terranno gli interventi “I 150 anni della biblioteca” a cura di Claudia Pierangeli (Bibliotecaria dell’Università degli Studi di Macerata), “Cristiano scrittore e poeta, tra ieri e oggi” a cura di Lorenzo Spurio e “Dimenticare l’essenzialità” a cura di Gioia Casale. La poetessa e scrittrice jesina Marinalla Cimarelli intervisterà Cristiano Dellabella proponendogli alcune domande sulla sua attività letteraria e artistica.

La serata vedrà gli interventi musicali al flauto di Lucrezia Duca e di Antonio Cozzolino mentre le letture saranno a cura di Elena Gregori ed Erika Morici.

INFO:

www.associazioneeuterpe.com

ass.culturale.euterpe@gmail.com

Sabato 19 novembre poesie, racconti e musica con l’autrice jesina Marinella Cimarelli

Si terrà sabato 19 novembre a partire dalle ore 17:00 presso la Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni (Corso Matteotti) a Jesi (AN) l’atteso evento interamente dedicato all’autrice locale Marinella Cimarelli, nota poetessa in lingua e dialetto e non solo. L’iniziativa – a firma di Euterpe APS – si tiene con il Patrocinio morale del Comune di Jesi, della Provincia di Ancona e la collaborazione della Scuola Musicale “G.B. Pergolesi”.

Sarà l’occasione per conoscere da vicino l’attività poetica di Marinella Cimarelli, collaboratrice del quotidiano locale “Vivere Jesi” con poesie scanzonate e versi ritmati in dialetto jesino che, sulle tracce dei grandi padri del vernacolo locale, negli ultimi anni mai ha fatto venire meno il suo autentico amore per la sua città natale.

A intervenire durante l’evento ci sarà il dott. Franco Burattini (psicologo, psicoterapeuta e artista) che parlerà di Marinella Cimarelli nel suo impegno professionale di assistente sociale, permettendo di avere una visuale completa sui vari aspetti preponderanti di questa frizzante donna. La Cimarelli nel 2011 ha pubblicato un libro anche relativamente alla sua branca professionale, un manuale dal titolo

“Preparazione agli esami di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di Assistente sociale. Casi complessi: percorsi e strategie”.

A seguire si aprirà la presentazione della pregevole e ampia produzione letteraria dell’autrice. Il critico letterario Lorenzo Spurio – dopo la presentazione della biografia dell’autrice a cura dello scrittore Stefano Vignaroli – interverrà parlando del percorso letterario della Cimarelli, che si snoda tra prosa (raccolte di racconti e romanzi brevi) e poesia (in lingua e in dialetto jesino, tra cui il corposo volume “Mi diletto in dialetto” pubblicato nel 2015).

Ad arricchire la serata saranno i divertenti sketch dialettali della Cimarelli (estratti dalla sua opera “Botte e risposte” del 2021) nei quali frequentemente presenta con grande capacità e uno spirito di forte immedesimazione apprezzate scene domestiche della vita di ieri in comici siparietti tra coppie di personaggi ciarlieri e lamentosi.

Il poeta e artista Cristiano Dellabella proporrà alla poetessa alcune domande che consentiranno di conoscere più approfonditamente l’eccentrica e simpatica autrice jesina.

Gli interventi musicali saranno a cura di due ragazzi della Scuola Musicale “G.B. Pergolesi” di Jesi: Valentina Rossini e Riccardo Lunardi.

INFO:

www.associazioneeuterpe.com

ass.culturale.euterpe@gmail.com

Annamaria Ferramosca presenta “Per segni accesi”, il 26 maggio alla Biblioteca Laurentina

Segnalazione di Lorenzo Spurio

Giovedì 26 maggio a partire dalle ore 18:00 presso la Biblioteca Laurentina (Piazzale Elsa Morante n°16) si terrà un incontro-concerto di poesia sul libro Per segni accesi (Ladolfi, 2021) della poetessa Annamaria Ferramosca. La presentazione, che si avvarrà di un’introduzione critica della poetessa Marzia Spinelli, sarà un concerto-poesia, un recital dei testi dalla voce dell’autrice, in sinestesia con musica dal violino di Valeria Profeta Romano.            

Annamaria Ferramosca è orgogliosamente salentina pur vivendo a Roma da molti anni. Umanista e biologa, è da sempre interessata alla dimensione poetica. Collabora con numerosi siti web con apporti critici e cura progetti sinestetici di poesia con musica, pittura, danza. Per vari anni è stata redattrice e curatrice della rubrica “Poesia Condivisa” nel portale Poesia2punto0, dove ha diffuso la scrittura di noti poeti da tutto il mondo. Ha pubblicato undici libri di poesia, tra cui Curve di Livello (vincitore del Premio “Astrolabio”, finalista ai Premi Camaiore, Pascoli e Montano), OtherSigns, Other Circles – Selected  Poems 1990-2008 e Per segni accesi che ha ottenuto già vari riconoscimenti tra cui il Premio “Voci – Città di Roma”, finalista al Premio “Lorenzo Montano” e selezionato al noto Premio Camaiore. Suoi testi poetici appaiono in numerose antologie e riviste italiane e straniere, tradotti oltre che in inglese, in spagnolo, rumeno, greco, arabo e turco.

Così Antonio Fiori ha scritto su Per segni accesi di Annamaria Ferramosca: “[L’Autrice] ci conduce per mano in un cammino iniziatico che parte dal mistero della maternità e della nascita, affronta il primo panorama ancestrale del pianeta, quindi l’inspiegabilità del mondo. Attraverso il miracolo rinnovato della vita la poesia prende coraggio e fiducia e ritorna la ricomposizione, che l’infanzia miracolosamente compie. Tutta la realtà è interrogata sulla possibile “vita da riscrivere”, la salvezza dalla ripetizione dell’errore: le nostre città virtuali, gli oggetti capaci di parlare, la musica, e soprattutto la natura intera che risponde, mentre il testo poetico diventa canto”.

Il commento di Antonella Rizzo parla del volume quale “una sorta di racconto antropologico e misterico di un viaggio attraverso le rivelazioni della Natura e dell’Io, sedimentato dalle esperienze di vita carnali e intellettuali. I segni accesi sono le lettere di un alfabeto ancestrale disseminati nelle piaghe aperte della natura, edicole erette ai crocevia delle strade principali dell’esistenza. Sono parole di grande consistenza letteraria e simbolica che segnano come crismi i punti chiave dove arrestare la corsa e riconsiderare l’itinerario del percorso tracciato, ma mai completamente definito, della vita”.

Ad accompagnare la serata poetica saranno Marzia Spinelli e Valeria Profeta Romano. Marzia Spinelli è stata tra i fondatori della rivista Línfera, nella redazione della rivista Fiori del male e ha collaborato ad altre riviste di arte e letteratura.  Èpresente in varie antologie e in diversi blog letterari. Ha curato rassegne di poesia presso la Federazione Unitaria Italiana Scrittori e il Comune di Roma. Ha pubblicato: Fare e disfare (Lietocolle, 2009), Nelle tue stanze (Progetto Cultura, 2012), Nel cielo dell’altro un po’ più ampio (ebook, 2014), Trincea di nuvole e d’ombre (Marco Saya, 2019).

Valeria Profeta Romano ha conseguito i Diplomi nei due strumenti principali Violino e Pianoforte e la Laurea in composizione presso il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma. Le sue città di formazione attraversano tutta l’Italia: da Catania a Roma, da Genova a Bologna, seguendo il grande pianista e didatta Massimiliano Damerini, non tralasciando la pratica corale e la Direzione di coro, così come il linguaggio jazz che contamina alcune delle sue composizioni. Ha ricevuto premi e riconoscimenti e borse di studio presso il  Centre International de Formation Musicale di Nizza e  presso la Dartington International Summer School. A Roma è stata più volte pianista accompagnatore presso il Conservatorio di S. Cecilia. Tiene concerti sia da solista che in formazione cameristica in Europa e negli Stati Uniti. Attualmente è titolare della cattedra di violino presso il Liceo Musicale Statale “Farnesina” di Roma.

“Battute d’arresto” di Julio César Pavanetti Gutiérrez: il noto poeta uruguaiano tradotto in italiano

Articolo di Lorenzo Spurio

Venerdì 29 aprile a partire dalle ore 18 a Roma presso l’Enoteca Letteraria (Via San Giovanni in Laterano n°81) si terrà la presentazione del nuovo libro del poeta e scrittore Julio César Pavanetti Gutiérrez, Battute d’arresto (deComporre Edizioni, Gaeta, 2021). Interverrà la poetessa e giornalista Michela Zanarella che presenterà al pubblico l’opera di questa importante voce poetica e non solo.

Julio César Pavanetti Guitérrez (Montevideo, Uruguay, 1954) è poeta e organizzatore culturale. Nel 1977 ha lasciato l’Uruguay nel contesto di una situazione socio-politica molto difficile. Da allora e fino al 2013 ha vissuto a Benidorm, nella provincia di Alicante (Spagna), attualmente risiede a Villajoyosa, sempre nell’alicantino. La sua produzione in volume è vastissima. Citiamo alcune opere: La spirale del tempo/Spirala timpului, bilingue spagnolo-rumeno (2012), Attenzione! Può contaminare (2012), Cantare alla vita (2015), Mërgimi dhemb (Il dolore dell’esilio) pubblicato in albanese (2021) e Battute d’arresto, pubblicato in italiano (2021).

Nella prefazione del libro la poetessa Claudia Piccinno osserva: «La poetica di Julio Pavanetti si colloca tra il canto d’amore per le proprie radici e la propria terra e le rivendicazioni di diritti civili, sulla scia del mio amato Neruda. […] Questa raccolta rappresenta un viaggio verso il ricordo, un mare di ricordi… Resta come inconscia paura la ricerca di un posto, anche là dove il posto non c’è, permane in questi versi, l’eco di un vento lontano che ricorda le origini e la terra natia, ma il poeta sa aprirsi anche al mistero di una canoa che levita sul lago di Como ed è in questa straordinaria capacità di stupirsi ch’Egli trova la forza di neutralizzare il dolore».

Julio César Pavanetti Gutiérrez ha un profilo letterario e accademico di lunghissimo corso e di ampio prestigio. Fondatore e Presidente dell’Associazione Internazionale di poeti “Liceo Poético de Benidorm”, Accademico associato dell’American Academy of Modern Literature, Direttore del Festival Internazionale di Poesia “Benidorm & Costa Blanca” (FIPBECO), Membro onorario dell’American Academy of Modern Literature, del Circolo degli Scrittori del Venezuela, dell’Associazione degli Scrittori e Artisti Spagnoli (AEAE), dell’Associazione Collegiata degli Scrittori della Spagna (ACE) e del World Poetry Movement. Ha partecipato, in rappresentanza della Spagna e/o dell’Uruguay, a numerosi festival, summit ed eventi internazionali di poesia. È stato inserito in oltre ottanta antologie nazionali e internazionali sia su carta che in digitale. Ha scritto prefazioni, introduzioni e commenti critici per numerosi libri. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale sia per il suo lavoro poetico che per il suo lavoro culturale. Recentemente ha vinto il 1° premio per poeti stranieri dell’VIII Edizione del Premio d’Eccellenza Internazionale “Città del Galateo – Antonio De Ferraris” (2021). È stato presidente e membro della giuria di vari concorsi di poesie e racconti nella provincia di Alicante e Murcia, in Spagna, e membro della giuria del Poetry Slam organizzato dalla Lega Italiana Poetry Slam (LIPS), Associazione “G. Carducci” di Como (2015). Le sue poesie sono state tradotte in inglese, italiano, siciliano, catalano, arabo, francese, rumeno, portoghese, croato, azero, polacco, islandese, tedesco, olandese, giapponese, cinese, bulgaro, slovacco, serbo, bosniaco, turco, malese, bengalese, greco e sono state pubblicate su innumerevoli quotidiani e riviste internazionali.

Una foto che ritrae il poeta

Battute d’arresto è arricchito da una nota critica di Giampaolo Mastropasqua. Le opere contenute nell’opera sono il frutto della meticolosa traduzione di Daniela Sannipoli, Laura Garavaglia e Carla Zancanaro. Nulla è lasciato al caso in questa pregiata pubblicazione che conta anche un significativo apparato iconografico rappresentato dai disegni di Carlo Naos Beltrán. Quattro le sezioni che compongono il volume che sono così rappresentate (ricorriamo alle parole di Mastropasqua): «La prima è dominata dal sentimento del duende, […] le battute d’arresto hanno a che fare proprio con il battito degli antenati, col mistero che giunge quando s’intravede una possibilità di morte, sono poesie notturne e magnetiche, luoghi d’intimo dialogo lorchiano e goethiano. […] Nella seconda [l’Autore], citando Whitman (“Eravamo insieme / il resto l’ho dimenticato”) apre la sezione dell’amore, dell’origine, del ricordo che passa come un vento leggero. […] La “passione” pavanettiana è anche passione per gli ideali, viaggio nell’etica della vita che incontra l’altro da sé, passione è indignarsi e non divenire mai schiavi dell’indifferenza, è provare vergona e orrore per l’appartenenza ad un genere umano che spesso si macchia di delitti. […] [Nella terza parte] Pavanetti incontra il canto generale di nerudiana memoria introiettandolo e personalizzando, tra le spire sudamericane della fatica quotidiana, una donna che emblema di tutte le Donne entra come una figura eroica nella sopravvivenza del tempo». Ben rimarcata è questa vena prettamente civile dell’Autore come ha ben messo in luce Mastropasqua quando parla di quel sentimento autentico che con gran forza anima il singolo a sentire su di sé i drammi del mondo: «[Pavanetti] giunge a una visione panica delle cose e del mondo, dove ogni dolore umano benché lontano geograficamente ci riguarda come un figlio». La quarta sotto-sezione si riferisce a una poesia di stampo esistenziale, come la definisce la Piccinno nella sua nota richiamando alcuni versi del Poeta: «È che per caso sono un altro quando scrivo? / O è solo allora che io sono me stesso?».  

LORENZO SPURIO


La riproduzione del presente testo, in forma integrale o di stralci, su qualsiasi tipo di supporto non è consentita senza l’autorizzazione da parte dell’autore.

Il 22 Aprile a Bologna la presentazione del n° XV della rivista “Italian Poetry Review” (IPR)

Il Centro Studi Sara Valesio (CSSV)  annuncia il suo ritorno con la presentazione del numero XV (2020) della rivista “Italian Poetry Review (IPR)”, che si terrà il 22 aprile alle ore 16.30 presso l’ArchiginnasioSala dello Stabat Mater (Piazza Galvani, 1, Bologna).

Intervengono Alberto Bertoni, Raffaele Milani e Paolo Valesio; presiede Maurizio Ascari.

La rivista, di chiara impronta plurilinguistica e multiculturale, raccogliendo voci di noti poeti, critici e traduttori sparsi in varie parti del mondo, è promossa dalla Columbia University (Department of Italian), dall’Italian Academy for Advanced Studies in America, dalla Fordham University (Department of Modern Languages and Literatures), e dal citato Centro Studi Sara Valesio.

L’ “Italian Poetry Review” è iniziata a New York nel 2006 e svolge attualmente la sua attività tra New York, Bologna e Firenze, continuando la rivista che l’ha preceduta, “Yale Italian Poetry (YIP)”, fondata nel 1997.

In ogni numero di “Italian Poetry Review”, la Crestomazia minima, raccolta di passi stimolanti tratti da articoli, saggi, giornali, romanzi, è seguita dalla sezione Testimonianze, che apre una ricca selezione di poesie inedite di autori italiani, alla quale poi si aggiungono: traduzioni poetiche da varie lingue, saggi critici e recensioni.

I contributi di significativi scrittori, poeti e critici verranno commentati nel corso dell’evento. Tali commenti saranno intercalati dalla lettura, a opera di Laura Falqui e Graziella Sidoli, di poesie scelte da questo numero di “Italian Poetry Review”.

Per informazioni: centrostudisaravalesio@genusbononiae.it

“Ti sogno, terra 3”: è uscita la nuova opera del noto progetto editoriale a cura della prof.ssa Laura Margherita Volante

Articolo di Lorenzo Spurio

È uscita – sempre per i tipi de I Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche e con un breve nota di Dino Latini, Presidente del Consiglio della Regione Marche – la terza parte del prestigioso progetto editoriale Ti sogno, terra a cura della poetessa, scrittrice e pedagogista Laura Margherita Volante. Dopo i due precedenti tomi, che sono stati rispettivamente dedicati alla poetessa camerte Rosa Berti Sabbieti (che si firmava nella personale corrispondenza con la Volante come “Noce”) e Don Giovanni Ghilardi, salesiano responsabile della Comunità Giovanile “Don Bosco”, ora è la volta di Ti sogno, terra 3 – composto da due volumi – opera dedicata al noto poeta e filosofo Padre David Maria Turoldo. Avevo avuto modo, qualche anno fa, di parlare già dell’opera apripista di questo interessante progetto in un articolo apparso su «Blog Letteratura e Cultura» il 31 ottobre 2017 dove, pure, si dava conto dell’imminente presentazione del volume a Pesaro presso il prestigioso Salone degli Specchi dell’Alexander Palace Museum Hotel dell’eccentrico artista e mecenate il Conte Alessandro “Nani” Marcucci Pinoli di Valfesina[1].

La copertina del volume, che riporta una celebre poesia di Salvatore Quasimodo, vuole essere un chiaro omaggio alla multiforme terra di Sicilia: vi è ritratto, infatti, uno scorcio della Valle dei Templi di Agrigento, nella fulgida ricchezza delle testimonianze storico-archeologiche del mondo greco. Il testo, come avvenuto con le precedenti opere del medesimo progetto, è un ricco almanacco di aforismi (della Nostra e dei classici), citazioni, poesie, analisi, recensioni, letture e approfondimenti, saggi e interviste e non disdegna neppure l’elemento grafico-visivo di numerose pagine a colori che contengono sia copertine di opere letterarie che foto di autori, incontri, eventi, momenti di celebrazione e tanto altro ancora.

Riassumere in un articolo la vastità degli interventi risulta non solo difficile ma anche qualcosa di delicato perché si rischia immancabilmente di dimenticare qualcuno (per una completezza ed esaustività d’indagine, rimando all’indice del volume che ben delinea, in opportuni sezioni e sotto-capitoli) i tanti autori di cui la Volante si occupa.

Ed è un vero viaggio in lungo e in largo per la nostra Penisola: ce lo indicano le sezioni del volume che, in maniera anticipatoria e didascalica, ci informano sulle varie regioni a cui appartengono gli artisti, gli autori, le voci distinte di cui la professoressa-pedagogista ha deciso di occuparsi con acribia e grande fluidità comunicativa. Per la Sicilia figurano Licia Cardillo, Marco Scalabrino e Vincenzo Marzocchini. Il capitolo della Calabria è per lo più dedicato ad Angelo Gaccione di «Odissea» col quale la Volante collabora attivamente dalla sua fondazione, nel 1999; la Puglia è rappresentata dall’organizzatrice culturale Regina Resta, presidente di Verbumlandi-art di Galatone che annualmente indice il Premio d’eccellenza “Città del Galateo”; nel Lazio ritroviamo Jean Bruschini. Particolarmente ricco appare il capitolo V, dedicato alle Marche, con contributi dedicati a Valeria Dentamaro, Marusca Montalbini e alla versatile artista Lilian Rita Callegari. Pure non è dimenticata la regione Piemonte – della quale la Volante è originaria – con ampi saggi e validi accenni a Cesare Pavese.

Di pregio e degno di menzione è anche il secondo volume che compone Ti sogno, terra 3 dal titolo Volando al massimo che contiene favole della Volante accompagnate da efficaci illustrazioni di Massimo Tartaglini. L’obiettivo specifico di questo tomo è assai lodevole ed è principalmente teso ad avviare un processo di educazione sentimentale fin dall’infanzia, con la consapevolezza dei docenti che, oltre il programma, c’è la relazione. La Volante è certa nel sostenere che si gioca tutto sulla relazione e sue criticità culturali al fine di affrontare l’analfabetismo emotivo e lo sviluppo di un linguaggio affettivo e costruttivo. Questo perché assistiamo ormai da troppo tempo a fenomeni sociali inquietanti che vanno dal bullismo ad altre forme di violenza gratuita sui soggetti deboli. Il messaggio è chiaro: non vogliamo una società robotizzata che generi mostri, ma una società dove il diverso rappresenti una ricchezza, dove al centro ci sia la persona quale soggetto di diritto. Quindi gli adulti, educatori ed educandi, assieme ai fanciulli devono dialogare, conoscere per conoscersi per una crescita civile. Dove non c’è dialogo non c’è amore e – in nessun modo – si vuole che vinca l’odio, generatore malefico di violenze di omicidi, suicidi, guerre e altre nefandezze.

Laura Margherita Volante è nata ad Alessandria e vive ad Ancona. Professoressa di ruolo nella Scuola Media Superiore e docente presso l’Università Politecnica delle Marche, pedagogista certificata, impegnata in ambito formativo ed educativo presso enti e scuole, anche con progetti di propria ideazione, fra i quali “Favolando-Premio Montessori”, “Nel mondo di Rodari” rivolti ai bambini delle scuole materne, elementari e medie. Ha collaborato con il Centrodonna di Cesena su temi di grande attualità, fra cui la violenza e l’immigrazione. Ha pubblicato non solo diversi testi poetici ottenendo numerosi riconoscimenti (fra cui il Premio Manzoni), ma anche racconti, articoli e aforismi, con pubblicazioni su varie antologie e riviste culturali. Come poetessa risulta inserita nell’antologia Convivio in versi. Mappatura democratica della poesia marchigiana (PoetiKanten, Sesto Fiorentino, 2016) a cura di Lorenzo Spurio. Per il Premio “Tre Gocce d’Inchiostro – Aforisma” è stata citata su «La Repubblica» nel 2014. Da due anni con la rivista «Odissea» di Milano, diretta dallo scrittore Angelo Gaccione, per cui è anche corrispondente per la regione Marche. Collabora altresì con la rivista «Polis» ed è membro di giuria del Premio Letterario “Città di Ancona” organizzato dall’Associazione “Voci Nostre” del capoluogo dorico. Il progetto editoriale Ti sogno, terra – di sua unica ideazione e curatela, presentato in varie città italiane – ha visto la pubblicazione di vari volumi: il primo nel 2018, il secondo nel 2019[2] e ora, in una veste di due tomi, esce Ti sogno, terra 3.

Come avvenuto per i precedenti tomi dell’avvincente progetto editoriale della Volante, l’opera verrà presentata al pubblico sabato 27 novembre p.v. alle ore 17 presso la Sala Convegni delle “Grotte del Cantinone” di Osimo (Via Fontemagna n°12). Oltre alla scrittrice interverrà, nel ruolo di presentatore, la giornalista Valeria Dentamaro (ingresso solo dietro esibizione del Greenpass, con mascherina indossata e fino a esaurimento dei nr. 40 posti totali). L’autrice ha informato, inoltre, che seguiranno ulteriori presentazioni ad Ancona e Pesaro di cui darà conto, mediante locandine e note a mezzo stampa, sulle relative date e location.

Lorenzo Spurio

Jesi, 21/11/2021


[1] L’articolo è disponibile a questo link: https://blogletteratura.com/2017/10/31/laura-m-volante-ti-sogno-terra-il-progetto-culturale-dedicato-a-rosa-berti-sabbieti-che-celebra-lunica-regione-al-plurale/ (Sito consultato il 21/11/2021).

[2] Anche a Ti sogno, terra 2 ho dedicato un articolo: “Ti sogno, terra 2. Il lungo viaggio dei sognatori di Laura Margherita Volante. Il 12 dicembre la presentazione nel capoluogo dorico”, in «Blog Letteratura e Cultura», 09/12/2019, link: https://blogletteratura.com/2019/12/09/ti-sogno-terra-2-il-lungo-viaggio-dei-sognatori-di-laura-margherita-voltante-il-12-dicembre-la-presentazione-nel-capoluogo-dorico/ (Sito consultato il 21/11/2021).

“Il canto vuole essere luce” su Federico García Lorca di Lorenzo Spurio a Palazzo dei Priori di Assisi domenica 22

Domenica 22 agosto alle ore 17:30 presso la prestigiosa Sala della Conciliazione del Palazzo dei Priori (Comune) di Assisi (PG) si terrà un evento culturale interamente volto a rileggere e approfondire l’influente figura di Federico García Lorca (1898-1936), il celebre poeta e drammaturgo andaluso che nell’agosto del 1936 fu vittima della nefanda Guerra Civile Spagnola, per mano delle forze fasciste. L’accesso alla Sala avverrà da Piazza del Comune n°10, in pieno centro assisiate. L’occasione sarà quella di presentare al pubblico il ricco volume Il canto vuole essere luce. Leggendo Federico García Lorca edito da Bertoni Editore di Perugia nel 2020 voluto e curato dal poeta e critico letterario marchigiano Lorenzo Spurio.

In questo testo di critica letteraria e di poesia Spurio – noto studioso lorchiano e stimato critico letterario – ha voluto “chiamare a raccolta” una serie di artisti – tra poeti, scrittori, disegnatori – per collaborare a un progetto teso alla rilettura di uno dei più celebri poeti di sempre, l’autore del Romancero gitano ma anche di opere teatrali quali Nozze di sangue e Yerma, amico di letterati quali Pablo Neruda, Antonio Machado, Rafael Alberti ed Eduardo Marquina, solo per citarne alcuni.

Ad aprire l’evento saranno i saluti istituzionali del Sindaco di Assisi, Stefania Proietti, e di Jean-Luc Bertoni, editore. Seguirà l’intervento critico di Spurio dal titolo “Federico García Lorca e l’America: cento anni dopo” imperniato sull’esposizione di una delle fasi meno note e maggiormente cruciali della vita personale e letteraria di Lorca – ovvero il periodo americano e cubano del 1929/1930 – e i contributi di due delle autrici presenti nel volume con saggi dedicati su determinati argomenti, rispettivamente la mugellana Lucia Bonanni e la romana Cinzia Baldazzi.

Al volume Il canto vuole essere luce – oltre ai già menzionati – hanno preso parte anche i poeti Antonio Spagnuolo (prefatore); Emanuele Marcuccio, Michela Zanarella, Daniela, Luisa Ferretti e Giorgio Voltattorni (con loro poesie dedicate al Poeta); l’artista Franco Carrarelli “l’Irpino” (con sue illustrazioni a china) e Lucia Cupertino e Hebe Munoz (per le traduzioni dallo spagnolo).

Ad arricchire l’evento su quello che Neruda definì “un arancio in lutto”, sarà un mini-reading poetico sulla luna che si terrà in seno alla presentazione del volume, a cura della poetessa caprese Annalena Cimino – Presidente e Fondatrice del Premio Internazionale di Arte e Poesia “A Pablo Neruda, la Città di Capri” nel 2018 – che interpreterà alcuni tra i più bei versi lorchiani dedicati alla luna e sue poesie sul medesimo tema.

Il Maestro Massimo Agostinelli di Ancona, noto chitarrista, eseguirà brani della tradizione folklorica andalusa e composizioni su partiture dello stesso Lorca che, oltre che poeta, drammaturgo e disegnatore, fu anche eccellente e ispirato musico grazie all’amicizia e alla collaborazione con Manuel de Falla e Antonio Segura Mesa.

Un sito WordPress.com.

Su ↑