Intervista a Giuseppe Pompameo
Autore di Le strane abitudini del caso
a cura di Lorenzo Spurio
LS: Come dobbiamo interpretare il titolo che hai scelto per la tua opera?
GP: Il titolo del mio libro, Le strane abitudini del caso, vuole rappresentare con un evidente paradosso verbale, il ruolo, puntuale, e pure bizzarro, che hanno il caso, il destino nelle vicende umane.
LS: Un autore negherà quasi sempre che quanto ha riportato nel suo testo ha un riferimento diretto alla sua esistenza ma, in realtà, la verità è l’opposto. C’è sempre molto di autobiografico in un testo ma, al di la di ciò, il recensionista non deve soffermarsi troppo su un’analisi di questo tipo perché risulterebbe per finire fuorviante e semplicistica. Quanto c’è di autobiografico nel tuo libro? Sei dell’idea che la letteratura sia un modo semplice ed efficace per raccontare storie degli altri e storie di sé stessi?
GP: Nella mia raccolta di racconti, come in ogni opera di ogni autore vi è, secondo me, sempre una traccia autobiografica, anche non necessariamente manifesta, in quanto ciascun scrittore, anche senza volerlo, mette nella sua opera le proprie sensazioni, emozioni, esperienze, i propri ricordi, la propria sensibilità, in una parola il suo vissuto. Insomma, per rispondere anche alla seconda domanda, si potrebbe dire sì, che la letteratura si può, molto spesso considerare per ciascun scrittore un modo semplice ed efficace per raccontare, attraverso le storie degli altri, sé stesso ed il proprio mondo.
LS: Quali sono i tuoi autori preferiti? Quali sono le tendenze, le correnti italiane e straniere e i generi letterari che più ti affascinano? Perché?
GP: Sono sempre stato molto affascinato dalla letteratura latino-americana e da autori come Garcia Marquez, e dal suo realismo magico, Amado, Guimaraes Rosa, Alvaro Mutis, solo per citarne alcuni per il loro modo estremamente suggestivo ed evocativo di rappresentare la realtà trasfigurandola in chiave fantastica. Quanto agli scrittori italiani tra i miei autori di riferimento vi sono certamente Gadda, Calvino, Parise e, tra i contemporanei, Erri De Luca e Marco Lodoli oltre ai grandi poeti ermetici del Novecento.
LS: So che rispondere a questa domanda sarà molto difficile. Qual è il libro che di più ami in assoluto? Perché? Quali sono gli aspetti che ti affascinano?
GP: Non ce n’è uno solo. Comunque, se proprio devo fare una scelta, direi Il libro dell’inquietudine di F. Pessoa, per la straordinaria capacità dell’autore di rivendicare il primato dell’immaginazione nella letteratura come nella vita e La terza sponda del fiume di Guimaraes Rosa, per la cifra stilistica assolutamente originale e fortemente evocativa.
LS: Quali autori hanno contribuito maggiormente a formare il tuo stile? Quali autori ami di più?
GP: Sicuramente, lo ripeto, gli autori sudamericani, tra i quali amo in particolare Garcia Marquez.
LS: Collabori o hai collaborato con qualche persona nel processo di scrittura? Che cosa ne pensi delle scritture a quattro mani?
GP: No, non ho mai collaborato con nessuno nel processo di scrittura anche se penso che per il futuro l’opzione di scrivere un’opera a quattro mani potrebbe essere una prospettiva interessante.
LS: A che tipo di lettori credi sia principalmente adatta la tua opera?
GP: A chi vuole indagare, conoscere meglio la realtà, ma, al tempo stesso, non ne può più della realtà.
LS: Cosa pensi dell’odierno universo dell’editoria italiana? Come ti sei trovato/a con la casa editrice che ha pubblicato il tuo lavoro?
GP: Ritengo che l’editoria italiana, come purtroppo molti altri segmenti culturali del nostro Paese, sia ripiegata su posizioni fin troppo commerciali e di consumo. Quanto, invece, al mio rapporto con la coraggiosa ed indipendente casa editrice napoletana che mi ha pubblicato, “Scrittura & Scritture”, devo dire che mi sono trovato benissimo, avendo condiviso con le due editrici, le sorelle Eliana e Chantal Corrado, oltre che un progetto editoriale, anche una filosofia di lavoro basata sulla passione e la qualità degli intenti.
LS: Pensi che i premi, concorsi letterari e corsi di scrittura creativa siano importanti per la formazione dello scrittore contemporaneo?
GP: Da docente di scrittura creativa credo che i corsi di scrittura servano non a produrre necessariamente autori in serie, ma, soprattutto, ad affinare, se c’è, il talento di chi scrive e a fornirgli un bagaglio tecnico che gli permetta di formarsi, coltivando al meglio e appunto, sublimando, eventualmente, la sua passione per la scrittura. Quanto ai premi ed ai concorsi letterari, quando sono seri, penso che siano un utile vetrina per la consacrazione di autori ed opere di qualità.
LS: Quanto è importante il rapporto e il confronto con gli altri autori?
GP: Lo ritengo importantissimo e fortemente stimolante.
LS: Il processo di scrittura, oltre a inglobare, quasi inconsciamente, motivi autobiografici, si configura come la ripresa di temi e tecniche già utilizzate precedentemente da altri scrittori. C’è spesso, dietro certe scene o certe immagini che vengono evocate, riferimenti alla letteratura colta quasi da far pensare che l’autore abbia impiegato il pastiche riprendendo una materia nota e celebre, rivisitandola, adattandola e riscrivendola secondo la propria prospettiva e i propri intendimenti. Che cosa ne pensi di questa componente intertestuale caratteristica del testo letterario?
GP: Credo che ogni scrittore si porti dentro le esperienze di conoscenza e di lettura maturate nel corso degli anni. Perciò è inevitabile che queste, in un modo o nell’altro, possano influenzare, permeare di sé, seppur rivisitate letterariamente alla luce delle singole sensibilità e identità stilistiche l’opera di qualsiasi autore.
LS: Hai in cantiere nuovi lavori e progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?
GP: Sì, in questo momento sto lavorando alla messa a punto del mio secondo romanzo e ad una nuova raccolta di racconti, oltreché ad un testo teatrale
La ringrazio per avermi concesso questa intervista che verrà pubblicata sul mio spazio blog, Blogletteratura e Cultura, sulle riviste on-line Parliamone, Segreti di Pulcinella e Euterpe con tempi e modalità che le verranno in seguito fornite.
a cura di Lorenzo Spurio
E’ SEVERAMENTE VIETATA LA PUBBLICAZIONE E LA DIFFUSIONE DI STRALCI O DELL’INTERA INTERVISTA SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL’AUTORE.
Grazie a nome della casa editrice Scrittura & Scritture per aver dato ampio spazio con recensione e intervista a Giuseppe Pompameo
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Grazie mille a voi! Una lettura molto interessante! Lorenzo
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