Echi di antiche nenie
suoni slabbrati
che si rincorrono all’infinito belati lontani che rimbalzano tra i graniti arroventati
e la tua voce che si perde nelle pieghe dei ricordi.
L’ho cercata invano
nei meriggi di silenzio
nelle notti senza luna.
L’ho cercata
nello strappo delle fughe nello smarrimento dei ritorni.
Sempre, nella solitudine lacerante tra il restare e il fuggire,
solo la tua voce io cercavo. La tua voce perduta e lontana
nei meandri bui della mia anima.
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