El viènto
Quante cose me cònfonne la mente.
Io cerco de sbrojàlle tutto el giorno
la mia dicènno ma l’altri non siente
e m’urla dall’orecchie tutt’attorno.
Allora sgappo via dal putiferio,
vo fori, do’ più forte tira el viènto,
fori, perché me sento el desiderio
de sentì la Tua voce. E so’ contento!
Contento perché non ci sta nigiùno
che ce se mette immezzo: io e Te.
Guardànno in alto pe’ mezz’ora bona
aspetto che, si voi, Tu parli a me
o pure che me fai ‘ncontrà qualcuno
che ‘n tròa la strada ed un aiudo ‘spetta
ché siènte freddo, ma ‘n ci sta nigiuno
che ‘l copra col mantello. È me ch’aspetta!
Traduzione: Il vento
Quante cose mi confondono la mente.
Io tutto il giorno tutto il giorno cerco di sbrogliarle
dicendo la mia ma gli altri non mi ascoltano
e mi urlano nelle orecchie tutt’intorno.
Allora fuggo via dal putiferio,
vado fuori, dove il vento soffia più forte,
fuori, perché sento in me il desiderio
di ascoltare la Tua voce. E sono contento!
Contento perché non c’è nessuno
che ci si pone in mezzo: io e Tu.
Guardando in alto per mezz’ora buona
attendo che, se vuoi, Tu mi parli
oppure che mi fai incontrare qualcuno
che non trova la strada ed aspetta un aiuto,
perché sente freddo, ma non c’è nessuno
che lo copra con il mantello. È me che attende!
Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autore ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.
