“Il lavandino insanguinato”, poesia di Lorenzo Spurio

Il lavandino insanguinato

poesia di LORENZO SPURIO  

9469753-flusso-di-sangue-nel-lavandinoPensavo ai manigoldi d’altri tempi,
ma la mente si lambiccava con quelli
della monotonia dell’odierno.
Le comete si sgretolavano
come il grano dorato
mietuto
seccato
polverizzato
fino a scomparire.
Mangiavo un pane scuro
cotto al forno, forse troppo
perché spesso feriva le fresche gengive,
ma il suo sapore m’invitava.
Sangue sul lavandino
e il giorno dopo
anche la mollica era roccia
e le briciole sembravano
croste di pelle essiccate
di un mostro cattivo,
morto per vecchiaia
senza dover combattere.

DI LORENZO SPURIO(C)

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