Dimensione sospesa nell’attesa,
bagliori di stelle cadenti,
metafora di sogni per sempre infranti.
Un addio senza se e senza ma,
l’ineluttabile cavalca il palcoscenico.
Dalla fessura di un uscio sulla vita
pochi, vaghi sprazzi di flebile luce,
e il silenzio dominante
di un rimpianto senza confini,
la mente tristemente s’annebbia,
tra effluvi lontani e schegge di rabbia,
in una sinfonia di ricordi
riporta la mente ai primordi.
Il flusso inarrestabile della Vita
prosegue il suo andamento sordo,
ignaro, indifferente, beffardo,
in un alternarsi ritmico di ore e momenti,
estranei al dramma e agli eventi.
Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autrice ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.
