N.E. 02/2024 – “Solidarietà (Venezuela)”, poesia di Grazia Finocchiaro

Fuggirò da sconsolate stelle che a guardare

meste stanno terra di pane e acqua spoglia.


Disseminerò con grosse torce luce di amicizia

dove ammutolita l’umanità dentro proprie ossa resta.


Salperò l’oceano con ingente nave, colma di abbracci

e sorrisi, sulle spalle farò carico d’amore

da bere porgeròcon le mani, braccia porteranno mattoni.


All’apparenza di un bimbo, il cuore verrà morso

di sofferenza, staranno i miei occhi in trepidazione

che all’istante si potesse spezzare la sua magrezza.


Un vagone colmerò di cemento finché le case

non siano di fango e legno e di lamiere non sia il tetto.


Una cesta di viveri ad una gravida vorrò portare

perché sia partorito un figlio ben nutrito.


Se il petrolio canta abbondanza, che domani

possano i pozzi elargire quantità d’acqua immensa

che i disidratati dissetarsi potranno.


Seme speciale vorrò seminare così che i campi

diverranno ricchezza di grano, per un popolo intero

sfamare.


Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autrice ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.

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