E’ uscito “Rigor cordis. Per una filosofia del cuore” di Giuseppe Pulina

Giuseppe Pulina esce con Rigor cordis. Per una filosofia del cuore

(Zona editore)

RIGOR CORDIS - copertina solo primaSiamo o non siamo i contemporanei della fine del mondo? Franco Battiato canta questo motivo da molto tempo nelle sue canzoni; il filosofo Nietzsche, si potrebbe dire, lo ha sostenuto da sempre. Della fine del mondo parla anche l’ultimo libro di Giuseppe Pulina in uno dei capitoli forse più coinvolgenti di Rigor cordis – Per una filosofia del cuore, uno dei titoli di punta del catalogo 2013 dell’editore aretino Zona. La fien del mondo sarebbe, infatti, per l’autore, una sorta di prerogativa del cuore, la cui esorbitante dimensione sarebbe interdetta alla ragione. Questo è naturalmente solo uno dei tanti temi affrontati da Pulina in un libro che, per parlare di cuore, non può sottrarsi ad un serrato confronto di questo con quella che, da Pascal in poi, è stata spesso considerata la sua più naturale controparte: la ragione.

Cuore o ragione? Ma siamo proprio sicuri che queste due forze siano necessariamente contrarie e contrapposte? E se piuttosto tra loro s’instaurasse un salutare agonismo? Pulina s’interroga sulla natura di questo binomio, schierandosi dalla parte del cuore ma non andando, per ciò stesso, contra rationem. Si chiede così quante e quali cose sappia fare il cuore, chiamato in causa nelle esperienze capitali della vita in cui la ragione non sempre è di conforto e d’aiuto. “Eppure – argomenta l’autore – il cuore non ridimensiona la ragione, così come quest’ultima, quando sa essere ragionevole (quello che dovrebbe essere per natura), si guarda bene dal mortificare il cuore”. Tuttavia, l’uomo cardiaco – come lo definisce Pulina – avrebbe un primato e una possibilità che l’uomo cerebrale non ha, perché sarebbe con il cuore che la vita viene intesa e “auscultata”, perché “è con il cuore che può percepire il suo viscerale attaccamento al mondo”.

Una peculiarità del libro (rara, in un certo senso, nel mercato editoriale della filosofia in Italia) sono le illustrazioni di Marco Lodola, autore della copertina. Con sette diverse immagini, l’artista pavese racconta la propria immagine del cuore, ispirandosi a diversi capitoli di Rigor cordis. Non si tratta della prima collaborazione tra Pulina e Lodola, perché i due, già nel 2005, con Minima Animalia (Mediando editore), diedero vita ad un saggio sul rapporto tra filosofia ed etologia, di cui il filosofo curò i contributi teorici, mentre l’artista tentò di concentrare in una serie di illustrazioni le tesi portanti dell’opera.

Dalla quarta di copertina che riproduce una delle pagine centrali del libro.

“Ogni giorno è il giorno che è e io vorrei gustarne l’unicità facendo mie tutte le primizie di cui è capace. Il primo bacio, la prima lacrima, il primo brivido, il primo sorso d’acqua, la prima ferita, il sapore del sangue, l’odore del sangue, il colore rosso cangiante del sangue, la prima stella cadente, il mare, la linea dell’orizzonte, l’orizzonte, la prima boccata d’aria, il sapore del sale e di tutte le spezie del mondo, la prima neve, la primavera, uno stormo di corvi, il contatto di una mano, la mia, di altra persona, il primo sonno, il primo sogno, il primo risveglio, il frastuono delle onde, la mia faccia, che si fa viso, che si fa sguardo osservato, il primo sorriso, il profumo della pelle, la prima pelle, il primo latte, il primo dente, la prima immagine riflessa allo specchio, ma soprattutto il primo battito del cuore, perché è lì che la prima volta ha avuto la sua prima volta, è lì che tutto cominciò”.

 

 

Giuseppe Pulina insegna filosofia al Liceo Dettori di Tempio Pausania e Antropologia filosofica e Filosofia delle relazioni internazionali all’Istituto Euromediterraneo della stessa città. Per Zona ha già pubblicato L’angelo di Husserl. Introduzione a Edith Stein (2008) e La cura. Anche tu sei un essere speciale (2010). Ha all’attivo studi e pubblicazioni su Michelstaedter, Capitini e Pessoa. Si è occupato del rapporto tra etologia e filosofia in Minima Animalia. Piccolo bestiario filosofico (Mediando, 2005, illustrazioni di M. Lodola), Animali e filosofi (Giunti, 2008) e Asini e filosofi (con Francesca Rigotti, Interlinea, 2010). Tra i lavori più recenti, Pillole di filosofia della scienza per ricercatori in formazione (Plus, 2012 – in collaborazione con l’Università degli Studi di Sassari).

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  1. Questa piccola galassia pulsante di pensieri, considerazioni e raffronti, espressi con lucida eleganza letteraria, è come illuminata, scortata, da citazioni puntuali di grandi nomi della filosofia (e non solo della filosofia) universale. Citazioni che diventano, sotto la penna di Giuseppe Pulina, quasi immediatamente pensiero condividibile, e quindi “suo”. “Nelle loro riflessioni – scrive Pulina parlando di Crisippo e di Zenone di Cizio – si concentra una visione del cuore che accomuna tanti altri filosofi dell’antichità, per i quali l’organo cardiaco assolveva una più che significativa gamma di funzioni: centro pulsionale (ardore, thymos), punto di contatto con il divino, luogo di raccolta del Nous e dell’attività spirituale. E per Lucrezio, meccanicista borderline, il “cor” era anche “mens”. Era chiaro che tra l’idea del cuore e l’idea dell’universo si stabiliva in questo modo una contiguità che poteva farsi anche fisica”.

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